Azioni chiave
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Calendario
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Descrizione/stato di avanzamento
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1.1.
Fornire sostegno, tramite il Centro di eccellenza della Rete per la sensibilizzazione alla radicalizzazione (RAN), agli Stati membri nella concezione e attuazione di attività di prevenzione efficaci.
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In corso
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Nel 2016 la RAN ha fornito 19 servizi di sostegno agli Stati membri.
Nel 2017 la RAN ha in programma di fornire 20 servizi di questo tipo attraverso seminari, eventi di formazione per formatori e missioni di esperti.
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1.2.
Fornire, tramite il Centro di eccellenza della RAN, orientamenti e manuali per l’istituzione di strutture multiagenzia.
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In corso
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Nel 2016 e nel 2017 la RAN ha pubblicato una serie di documenti su temi di attualità (tra cui, il contrasto della radicalizzazione in un contesto carcerario e di libertà provvisoria, le modalità per la creazione di strutture di cooperazione multiagenzia a livello locale, le controargomentazioni, la formazione per gli agenti di polizia e il contrasto della radicalizzazione nelle scuole) reperibili al seguente indirizzo internet:
https://ec.europa.eu/home-affairs/what-we-do/networks/radicalisation_awareness_network/ran-papers_en
Il 19 giugno 2017 la Rete ha presentato un manuale dal titolo “Risposte ai rimpatriandi” per aiutare gli Stati membri ad affrontare le sfide poste dal rimpatrio dei combattenti stranieri. Il manuale presenta una panoramica degli approcci adottati dagli operatori per affrontare i diversi scenari dei soggetti che ritornano dalle zone di conflitto.
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1.3.
Prevedere la creazione, da parte del Centro di eccellenza della RAN, di una piattaforma per lo scambio di esperienze e pratiche, procedendo a un’ulteriore mappatura della ricerca sulla radicalizzazione.
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In corso
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Nel 2016 la RAN ha mappato i risultati e le lacune più recenti nelle aree di ricerca rilevanti ai fini delle attività dei diversi gruppi di lavoro al suo interno.
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2.1.
Costituire un archivio delle strategie di prevenzione applicate a livello nazionale, regionale o locale.
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In corso
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È stata creata la prima versione dell’archivio delle strategie di prevenzione, disponibile online al seguente indirizzo internet:
http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-we-do/networks/radicalisation_awareness_network/ran-and-member-states/repository/index_en.htm
.
Il contenuto sarà aggiornato regolarmente.
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2.2.
Creare reti di operatori.
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In corso
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È stato istituito il Centro di eccellenza della RAN per fornire sostegno alla RAN stessa che continua a offrire sostegno ad hoc agli Stati membri, tra l’altro, per l’istituzione di reti nazionali di operatori.
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2.3.
Costituire punti di contatto nazionali/regionali negli Stati membri.
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In corso
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Lancio della rete dei responsabili delle politiche di prevenzione a febbraio 2017.
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3.1.
Mobilitare la ricerca nell’ambito di Orizzonte 2020 indirizzandola sulle complesse cause soggiacenti della radicalizzazione violenta al fine di predisporre strumenti concreti che portino a interventi strategici informati.
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In corso
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Uno dei temi del programma di lavoro “Società sicure” di Orizzonte 2020 per il 2016-2017 è lo sviluppo di un approccio complessivo alla radicalizzazione violenta nell’UE. Di recente sono stati selezionati quattro progetti di importo totale pari a 12 milioni di EUR: PERICLES, MINDb4ACT, PRACTICIES e TRIVALENT.
La Commissione è in procinto di avviare la riflessione sul programma di lavoro per il periodo 2018-2019/20, in cui la ricerca sulla lotta alla radicalizzazione svolge un ruolo chiave.
Due importanti temi di ricerca del programma di lavoro “Società inclusive, innovative e riflessive” di Orizzonte 2020 per il 2016-2017 vertono sui contesti sociali di radicalizzazione e sull’interazione tra le tendenze globali della secolarizzazione e la radicalizzazione religiosa.
Ulteriori ricerche sono condotte anche nell’ambito della rete Eurydice, che fornisce informazioni sui sistemi e le politiche d’istruzione nell’UE.
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4.1.
Nell’ambito del Forum dell’UE su internet: sviluppare una piattaforma comune di segnalazione per accrescere la velocità e l’efficacia del processo di segnalazione.
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In corso
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Quattro grandi società (Facebook, Twitter, Google e Microsoft) hanno sviluppato il prototipo di una “banca dati di hash”, che contribuirà a impedire che i contenuti d’ispirazione terroristica siano rimossi da un sito per poi essere semplicemente ricaricati su un altro. Lo strumento è operativo e le società valutano adesso l’opportunità di coinvolgere altre società più piccole.
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4.2.
Nell’ambito del Forum dell’UE su internet: istituire un programma di empowerment della società civile al fine d’intensificare in modo significativo la formazione e il sostegno dati ai partner della società civile onde accrescere il volume dei messaggi efficaci a carattere positivo e alternativo presentati online.
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In corso
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Il programma di empowerment della società civile (CSEP) è stato lanciato il 15/16 marzo 2017, con l’obiettivo di aiutare gli attori della società civile a contrastare in modo più efficace la retorica del terrorismo online. Il programma prevede formazioni tenute dal Centro di eccellenza della RAN, con il sostengo della Rete europea per la comunicazione strategica e in stretta collaborazione con i partner del settore. La seconda fase (T2/3 2017) prevede un invito a presentare proposte e la conseguente valutazione dell’efficacia del programma.
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4.3.
Azione aggiuntiva nell’ambito dell’azione chiave 4
Condurre ricerche mirate sull’uso che i terroristi fanno d’internet.
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In corso
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L’8 dicembre 2016 il progetto Vox-Pol nell’ambito del settimo programma quadro ha concluso e presentato un primo ciclo di ricerche al Forum dell’UE su internet. La ricerca intendeva offrire soprattutto una panoramica sul terrorismo e sull’estremismo violento nel 2016, sui comportamenti online dei terroristi condannati e sulle tendenze future.
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5.1.
Predisporre attraverso il Centro di eccellenza della RAN una piattaforma di scambio di esperienze e migliori pratiche al fine di promuovere l’alfabetizzazione mediatica e il pensiero critico su internet.
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In corso
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A novembre 2016 il gruppo di lavoro sull’istruzione della RAN ha organizzato un incontro su larga scala in materia di cittadinanza, alfabetizzazione mediatica e pensiero critico.
Nell’ambito del gruppo di lavoro istruzione e formazione 2020 sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l’istruzione, ad aprile 2016 è stato organizzato nei Paesi Bassi un evento di apprendimento inter pares sull’alfabetizzazione mediatica, seguito a maggio 2016 dalle conclusioni del Consiglio “Istruzione”.
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5.2.
Prevedere tramite il Centro di eccellenza della RAN lo sviluppo di una campagna su scala dell’UE per rafforzare la resilienza contro la radicalizzazione online così da offrire argomentazioni o azioni alternative (campagna Exit Hate).
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In corso
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A settembre 2016 è stata lanciata la campagna pilota Exit Hate della durata di sei settimane, una piattaforma per dare visibilità alle iniziative e alle storie positive (incluse quelle per i giovani e raccontate da loro) di tutta Europa che promuove alternative alla propaganda estremista.
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6.1.
Provvedere al monitoraggio da parte della Commissione e delle pertinenti società IT degli impegni pubblici contenuti nel codice di condotta volto a contrastare l’illecito incitamento all’odio online, anche per verificarne l’impatto.
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In corso
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Il 31 maggio 2017 sono stati presentati i risultati del secondo controllo dell’attuazione del codice di condotta che hanno mostrato un progresso significativo in termini di velocità e tassi di rimozione. Nel contempo si deve continuare a concentrare il lavoro sul miglioramento della trasparenza e del feedback agli utenti (cfr. punto 6.2.).
Il 23 maggio 2017 il Consiglio ha definito un orientamento generale per la revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi. Uno degli obiettivi della proposta di modifica alla direttiva sui servizi di media audiovisivi è di garantire che le piattaforme di condivisione video siano obbligate ad adottare misure appropriate per proteggere i cittadini dall’incitamento alla violenza o all’odio (individuazione e/o segnalazione).
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6.2.
Migliorare attraverso la Commissione e le pertinenti società IT la trasparenza nell’applicazione delle procedure di notifica e di rimozione.
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In corso
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L’ulteriore lavoro con le società IT si concentrerà sulle procedure nei confronti degli utenti interessati dalle notifiche e del pubblico e incoraggerà la diffusione di messaggi alternativi e confutazioni. La revisione intermedia dell’attuazione della strategia per il mercato unico digitale pubblicata il 10 maggio 2017 ha confermato il bisogno di continuare a lavorare per raggiungere requisiti procedurali minimi per le procedure di “notificazione e azione” degli intermediari online.
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Azione aggiuntiva 1 sulla dimensione online
Sostenere la società civile nelle sue attività volte a monitorare e a ridurre l’attrattiva e l’impatto dell’incitamento all’odio attraverso il programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza.
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In corso
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Nel 2017 la Commissione ha aumentato i finanziamenti destinati a combattere il razzismo e la xenofobia a 7 milioni di EUR, 1,5 milioni di EUR dei quali sono stanziati specificamente per contrastare l’incitamento all’odio online attraverso lo sviluppo di controargomentazioni.
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Azione aggiuntiva 2 sulla dimensione online
Continuare il finanziamento del Gruppo di consulenza per le comunicazioni strategiche/della Rete per le comunicazioni strategiche per sviluppare un quadro strategico, campagne di comunicazione o iniziative individuali appropriati di carattere adeguato.
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In corso
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La Rete europea per la comunicazione strategica (ESCN), un progetto a direzione belga, si basa sul progetto del Gruppo di consulenza per le comunicazioni strategiche per la Siria (SSCAT) che ha il compito di organizzare e sostenere una rete di Stati membri nel condividere le migliori pratiche d’uso delle comunicazioni strategiche nella lotta al terrorismo e all’estremismo violento. Essa è cofinanziata dalla sovvenzione di un’azione del Fondo sicurezza interna - Polizia (ISF-P) (importo massimo di 1 150 000 EUR).
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7.
Prevedere mediante il Centro di eccellenza della RAN allo scambio di buone pratiche e alla formulazione di raccomandazioni strategiche in merito alla prevenzione della radicalizzazione all’indirizzo degli operatori attivi in prima linea (tra cui anche, se del caso, i giudici e i pubblici ministeri), per quanto concerne il settore carcerario e quello della libertà provvisoria.
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In corso
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Il gruppo di lavoro della RAN per le carcerazioni e la libertà provvisoria continua a promuovere gli scambi delle migliori pratiche tra gli operatori e riferirà sulle proprie attività alla fine del 2017.
Il programma “Giustizia” fornisce sovvenzioni di funzionamento all’organizzazione europea degli istituti penitenziari e correzionali (EuroPris), che riunisce le amministrazioni penitenziarie, e alla Confédération Européenne de Probation (CEP). Queste organizzazioni convocano regolarmente riunioni degli operatori per discutere i problemi relativi alla radicalizzazione.
Erasmus+ sostiene i programmi di formazione nelle carceri volti a prevenire e combattere la radicalizzazione. A dicembre 2015 è stato lanciato il progetto “Prevenzione della radicalizzazione nelle carceri” (R2PRIS) per aiutare il personale in prima linea (come agenti penitenziari, personale docente, psicologi, assistenti sociali) a identificare, riferire e interpretare i segnali di radicalizzazione e reagire in modo appropriato. Il progetto è attuato in cinque paesi (Portogallo, Norvegia, Turchia, Belgio e Romania) e prevede 160 sessioni di formazione entro il mese di agosto 2018.
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8.
Fornire un sostegno finanziario per aiutare gli Stati membri a sviluppare strumenti di valutazione del rischio.
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In corso
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In linea con l’obiettivo strategico di prevenire la radicalizzazione in carcere e integrare la riabilitazione nella risposta della giustizia penale, la Commissione ha pubblicato, attraverso il programma “Giustizia” 2014-2020, due inviti a presentare proposte nel 2015:
a)JUST/2015/JCOO/AG/TERR: sovvenzioni per azioni per promuovere la cooperazione giudiziaria in materia penale per quanto riguarda la risposta della giustizia penale al terrorismo e alla radicalizzazione violenta (bilancio di 1 milione di EUR; tre progetti selezionati);
b)JUST/2015/JTRA/AG/EJTR: sovvenzioni per azioni per promuovere la formazione giudiziaria europea (bilancio di 1,5 milioni di EUR disponibile per la parte sugli “aspetti giudiziari della lotta contro il terrorismo e il crimine organizzato” e sulla “prevenzione della radicalizzazione in carcere”; cinque progetti selezionati).
Nel 2016 vi è stato un unico invito per la cooperazione giudiziaria (JUST-JCOO-TERR-AG-2016) con un bilancio di 4 milioni di EUR, che include anche la formazione giudiziaria nel settore della radicalizzazione (sono stati selezionati dieci progetti, di cui tre inseriti nell’elenco di riserva).
Nel 2017 il programma di lavoro annuale “Giustizia” (nell’ambito della cooperazione giudiziaria in materia penale) dà priorità al contributo efficiente all’Agenda europea sulla sicurezza per quanto riguarda le risposte giudiziarie al terrorismo, in particolare in materia di lotta al finanziamento del terrorismo e di rafforzamento della prevenzione della radicalizzazione, in particolare nelle carceri.
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9.
Sostenere lo sviluppo di programmi d’istruzione e formazione nelle carceri (anche di formazione professionale) per aiutare i detenuti a reintegrarsi più agevolmente nella società.
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In corso
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Il programma Erasmus+ può promuovere i progetti di apprendimento per adulti che possono prevedere misure di potenziamento delle competenze e di reintegrazione nelle carceri. A gennaio 2017 sono stati avviati diversi progetti (selezionati nell’ambito dell’invito per l’inclusione sociale di Erasmus+ per il 2016), per un totale di 1,3 milioni di EUR.
Il fondo sociale europeo promuove un’ampia gamma di misure d’inclusione sociale relative alla deradicalizzazione e al rinserimento professionale dopo il carcere.
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10.
Sostenere lo sviluppo di programmi di riabilitazione per i detenuti ad opera degli Stati membri e lo scambio delle migliori pratiche e delle migliori politiche nel settore dell’esecuzione delle sanzioni penali.
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In corso
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La Commissione finanzia lo sviluppo dei programmi di riabilitazione e degli scambi di migliori pratiche (cfr. azione chiave 8).
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11.
Promuovere la condivisione d’informazioni presso Eurojust ad opera di pubblici ministeri specializzati.
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In corso
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Eurojust continuerà a raccogliere i corrispondenti nazionali per le questioni legate al terrorismo per continuare lo scambio di opinioni in riunioni tattiche. Eurojust continuerà a pubblicare:
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il Terrorism Conviction Monitor (Panoramica degli sviluppi giudiziari di casi connessi al terrorismo),
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le relazioni sui combattenti stranieri.
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Azione aggiuntiva nelle carceri
Sostenere la formazione del personale penitenziario e di sorveglianza nonché dei giudici e dei pubblici ministeri.
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In corso
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A maggio 2016 la Commissione ha organizzato una conferenza per formare i fornitori al fine di contrastare il terrorismo e la radicalizzazione; la Commissione collabora inoltre con la rete europea delle accademie di formazione penitenziaria (EPTA), EuroPris e la Confédération Européenne de Probation al fine d’istituire una cooperazione transfrontaliera più sostenibile per quanto riguarda la formazione per il personale penitenziario e di sorveglianza sulle misure di deradicalizzazione.
La RAN, EuroPris e l’EPTA stanno preparando una serie d’interventi e di attività di formazione per i professionisti all’interno delle carceri.
La RAN e il consorzio IMPACT Europe offrono formazioni ai portatori d’interessi degli Stati membri per aiutarli a valutare gli interventi e prevenire e contrastare la radicalizzazione in un contesto carcerario e di libertà provvisoria.
Per accelerare la creazione di tutti i progetti evidenziati nelle conclusioni del Consiglio sulla giustizia penale, la Commissione mette a disposizione risorse finanziarie (oltre 6,5 milioni nel 2015 e nel 2016).
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12.
Proporre una raccomandazione del Consiglio per promuovere l’inclusione sociale e i valori fondamentali dell’Europa attraverso l’istruzione e l’apprendimento non formale.
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Fine 2017
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I lavori preparatori sono in corso, in particolare nel gruppo di lavoro istruzione e formazione 2020 (ET 2020) sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l’istruzione. Il 19 maggio 2017 è stata lanciata una consultazione pubblica online della durata di 12 settimane.
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13.
Rendere disponibili nel 2016 tramite Erasmus+ più di 400 milioni di EUR per partenariati transnazionali al fine di sviluppare approcci strategici innovativi e pratiche innovative a livello di base, dando priorità all’inclusione sociale, alla promozione dei valori comuni e alla comprensione interculturale. Erasmus+ potenzierà le azioni sviluppate a livello locale grazie a una dotazione specifica di 13 milioni di EUR nel 2016.
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In corso
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L’attuazione della dichiarazione di Parigi è una priorità trasversale del programma Erasmus+. Sono stati lanciati inviti a presentare proposte mirati a sostenere l’inclusione e i valori fondamentali (azione chiave 2, con oltre 200 milioni di EUR stanziati nel 2016). I progetti selezionati nel 2016 sono iniziati o inizieranno nel 2017.
Inoltre,
- un invito del valore 13 milioni di EUR per diffondere, riprodurre e perfezionare le buone pratiche esistenti a livello locale (azione chiave 3) ha suscitato grande interesse da parte dei portatori d’interessi ed è stato concluso a luglio 2016 (con 35 progetti selezionati);
- due priorità incentrate su obiettivi specifici della dichiarazione di Parigi in un invito multisettoriale per le politiche europee sperimentali con 5 progetti selezionati (4 sull’istruzione e la formazione, 1 sui giovani).
Nel 2017 il programma Erasmus+ continua a sostenere i partenariati transnazionali in quanto priorità trasversale (azione chiave 2). Inoltre saranno spesi 10 milioni di EUR per diffondere, riprodurre e perfezionare le buone pratiche esistenti a livello locale (azione chiave 3) per promuovere scuole inclusive e democratiche (invito chiuso a maggio 2017; selezione in corso).
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14.
Stabilire una rete per agevolare i contatti diretti con figure di riferimento positive nelle scuole, tra i giovani, nelle società sportive e nelle carceri.
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In corso
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L’azione si prefigge di creare una serie di figure di riferimento a livello nazionale per intraprendere attività volte a promuovere l’inclusione sociale, la prevenzione dell’esclusione e della radicalizzazione nonché incoraggiare la cittadinanza attiva e l’impegno nei confronti di valori condivisi. L’iniziativa sarà introdotta gradualmente dalle agenzie nazionali Erasmus+ nel corso del periodo 2017-2018.
La piattaforma “RAN Young” per aiutare i giovani a svolgere un ruolo attivo nella prevenzione della radicalizzazione è stata lanciata in occasione della conferenza di alto livello della RAN sulla radicalizzazione del 9 novembre 2016. I giovani ambasciatori RAN elaboreranno quindi raccomandazioni e collaboreranno all’organizzazione d’incontri in cui i partecipanti saranno invitati a esprimere pareri e raccomandazioni sulle risposte politiche e sul lavoro degli operatori. RAN Young interagisce con altre organizzazioni e iniziative, quali Extremely Together della Kofi Annan Foundation, YouthCAN e Young Ambassadors dell’OSCE.
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15.
Incoraggiare la concessione di crediti agli studenti per le attività di volontariato e promuovere lo sviluppo di curricoli che combinino il contenuto accademico con l’impegno civico attraverso il programma Erasmus+.
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In corso
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La Commissione, in stretta collaborazione con le agenzie nazionali Erasmus+ e gli istituti d’istruzione superiore, intende promuovere le modalità del sistema di accumulazione e trasferimento dei crediti per l’apprendimento non formale, compreso il volontariato. Nell’ambito della revisione del supplemento al diploma (supplemento all’istruzione superiore utilizzato nei 48 paesi del processo di Bologna/dello Spazio europeo dell’istruzione superiore), la Commissione promuove il riconoscimento del volontariato o di altre attività analoghe di apprendimento informale nell’ambito di un titolo di qualifica.
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Azione aggiuntiva 1 sull’istruzione
Preparare gli insegnanti ad affrontare in classe gli aspetti della diversità, trasmettere valori comuni agli alunni, individuare segni precoci di radicalizzazione e continuare a promuovere lo scambio di migliori pratiche attraverso eTwinning e il gruppo di lavoro in materia d’istruzione della RAN (RAN EDU).
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In corso
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Finanziata attraverso il programma Erasmus+, eTwinning è una piattaforma online che negli ultimi 12 anni ha messo in contatto oltre 470 000 insegnanti e 180 000 scuole in tutt’Europa. Il potenziale di eTwinning sarà sfruttato pienamente con una maggiore attenzione ai temi legati alla cittadinanza, con l’obiettivo di responsabilizzare gli insegnanti e trasformarli in agenti attivi per un’istruzione più inclusiva e democratica. Nel 2017 il tema annuale sarà quindi l’inclusione.
Nel 2017 il gruppo RAN EDU si concentrerà soprattutto sui tipi di formazione per gli insegnanti, sul ruolo dell’istruzione superiore nella lotta contro la radicalizzazione, e sull’alfabetizzazione mediatica e sul pensiero critico. Nel 2017 il manifesto della RAN sarà aggiornato (“Manifesto per l’istruzione 2.0”) con orientamenti pratici per le scuole, esperienze acquisite e raccomandazioni strategiche.
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Azione aggiuntiva 2 sull’istruzione 2
Operare a stretto contatto con il Consiglio d’Europa e l’UNESCO per assicurare un migliore uso degli strumenti esistenti a sostegno degli insegnanti.
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In corso
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Nell’ambito del gruppo di lavoro ET 2020 sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni, la Commissione collabora a stretto contatto con il Consiglio d’Europa e con l’UNESCO per sfruttare meglio le sinergie e utilizzare al meglio degli strumenti esistenti (compresa la guida per gli insegnanti).
La RAN ha fornito consulenza per la guida per gli insegnanti dell’UNESCO “A teacher’s Guide on the Prevention of violent radicalisation” (La guida dell’insegnante sulla prevenzione della radicalizzazione violenta), pubblicata nel 2016, che contiene, tra l’altro, indicazioni sulla gestione della discussione in classe e sui messaggi chiave da trasmettere.
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16.
Continuare a lavorare con il Parlamento europeo e con il Consiglio all’adozione della direttiva antidiscriminazione.
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In corso
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La Commissione continuerà a fornire sostegno tecnico alle presidenze del Consiglio per migliorare il testo del progetto di direttiva e si adopererà per raggiungere l’accordo politico in seno al Consiglio.
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17.
Promuovere l’inclusione sociale dei gruppi svantaggiati attraverso misure strategiche nonché il Fondo sociale europeo (FSE) e il programma per l’Occupazione e l’innovazione sociale.
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In corso
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Nel quadro degli appositi gruppi di lavoro dell’ET 2020 (sulle scuole e l’educazione civica), l’attenzione si concentrerà sull’inclusione dei gruppi svantaggiati.
Il Fondo sociale europeo (FSE) e il programma per l’occupazione e l’innovazione sociale investono nell’inclusione sociale dei gruppi svantaggiati (ad esempio, rete per la lotta alla povertà, rafforzamento delle capacità per le organizzazioni non governative che si occupano di questi gruppi, progetti specifici negli Stati membri attraverso l’FSE, attività di sensibilizzazione).
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18.
Accrescere il sostegno agli animatori giovanili e alle organizzazioni giovanili, in particolare sviluppando un apposito strumentario.
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In corso
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A febbraio 2017 è stata pubblicata una relazione con un apposito strumentario che ha l’obiettivo di fornire agli animatori giovanili orientamenti e consulenza per lavorare con i giovani a rischio di radicalizzazione violenta. Le raccomandazioni politiche erano rivolte alle autorità dal livello locale a quello europeo in materia di cooperazione tra i vari settori per prevenire efficacemente la radicalizzazione violenta dei giovani.
Il gruppo di lavoro sulle famiglie, i giovani e le comunità della RAN si baserà sullo strumentario per sviluppare il manifesto RAN sul coinvolgimento attivo dei giovani e sullo sviluppo del lavoro giovanile per prevenire la radicalizzazione.
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19.
Rafforzare il Servizio volontario europeo incrementandone il bilancio.
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In corso
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Nel 2016 la priorità si è concentrata sui progetti a sostegno dell’attuazione della dichiarazione di Parigi.
Nel 2017 il bilancio del Servizio volontario europeo è stato incrementato significativamente.
Dal lancio del Corpo europeo di solidarietà a dicembre 2016, circa 30 000 giovani cittadini di tutti gli Stati membri si sono registrati per parteciparvi. Entro il 2020 si stima che avranno partecipato alla sezione di volontariato e a quella occupazionale 100 000 giovani cittadini in totale.
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20.
Proporre di rivedere il Sistema d’informazione Schengen per accrescerne ulteriormente il valore aggiunto ai fini dell’enforcement e dell’antiterrorismo.
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In corso
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Il 21 dicembre 2016 la Commissione ha adottato alcune proposte legislative,
per cui sono in corso i negoziati.
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21.
Gli Stati membri dovrebbero scambiare in modo proattivo tutte le informazioni pertinenti con gli altri Stati membri e, se del caso, con Europol, sui detenuti scarcerati sospettati di radicalizzazione o sulle persone notoriamente radicali al fine di assicurare uno stretto monitoraggio di coloro che rappresentano un rischio elevato.
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In corso
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Il problema del miglioramento della condivisione delle informazioni sui soggetti radicalizzati rappresenta una priorità nell’ambito del lavoro della RAN su documenti di orientamento e strumentari per i responsabili politici per creare strumenti multiagenzia. I risultati del lavoro sono stati presentati e discussi alla conferenza di alto livello della RAN di novembre 2016.
Il Centro europeo antiterrorismo (ECTC) presso Europol si prefigge di diventare un centro nodale per lo scambio d’informazioni nella lotta contro il terrorismo nell’UE, comprese le informazioni ai punti focali Travellers e le analisi dei rischi di radicalizzazione. Il Sistema d’informazione Europol (SIE) è impostato in modo da fungere da archivio centrale dei dati sulle attività di forza pubblica e contiene anche l’elenco consolidato di tutti i combattenti stranieri noti o sospetti.
La direttiva sulla lotta contro il terrorismo, adottata il 7 marzo 2017, rafforza l’obbligo degli Stati membri di trasferire proattivamente tutte le informazioni pertinenti sui reati di terrorismo agli altri Stati membri. Prevede inoltre che gli Stati membri che ricevono le informazioni debbano intraprendere azioni di follow-up appropriate.
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22.
Sostenere le organizzazioni internazionali nella loro opera di contrasto dell’estremismo violento.
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In corso
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L’UE collabora attivamente con le Nazioni Unite, il Consiglio d’Europa e l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) per contrastare l’estremismo violento.
La Commissione gestisce insieme al Consiglio d’Europa il relativo programma sui diritti umani e l’educazione civica.
Il Centro di eccellenza della RAN ha stabilito rapporti di lavoro con le organizzazioni internazionali, tra cui Europris, l’OSCE e il Consiglio d’Europa (comprese, in particolare, le attività del Congresso delle città) per creare sinergie operative per contrastare l’estremismo violento.
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23.
Iniziative addizionali per indirizzare gli strumenti finanziari esterni dell’UE sulla prevenzione della radicalizzazione violenta.
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In corso
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A livello internazionale l’UE pone soprattutto l’accento sulla prevenzione e il contrasto dell’estremismo violento nell’ambito dei dialoghi politici e dei programmi di assistenza. L’UE sostiene il piano d’azione per la prevenzione dell’estremismo violento del Segretariato generale delle Nazioni Unite e lo sviluppo di piani d’azione sulla prevenzione e il contrasto dell’estremismo violento a livello nazionale e regionale e integra le relative azioni in tutte le politiche pertinenti. L’UE ha rafforzato la capacità della task force StatCom South, anche in arabo per promuovere le argomentazioni positive. Per quanto riguarda gli strumenti finanziari:
- il Fondo fiduciario d’emergenza dell’Unione europea per l’Africa ha fornito un’opportunità unica d’impegnarsi attivamente con i paesi terzi a rischio e affrontare le cause profonde della radicalizzazione. Si continuano a fare sforzi per attingere all’esperienza maturata all’interno dell’UE (ad esempio attraverso la RAN) in un contesto esterno;
- nel 2016 la RAN ha sostenuto missioni di esperti per quanto riguarda la radicalizzazione in Turchia e Tunisia. Nel 2017 continueranno le attività di follow-up in entrambi i paesi. Nei paesi dei Balcani occidentali gli sforzi per mettere in atto politiche e condizioni quadro per la cooperazione multiagenzia ricevono sostegno attraverso il First Line Project (progetto prima linea) e assistenza attraverso la RAN;
- strumento di assistenza preadesione (IPA): nel 2016 è stato approvato un progetto regionale IPA per sostenere le attività sulla prevenzione e il contrasto dell’estremismo violento nei Balcani occidentali, per condividere l’approccio della RAN, rafforzare la resilienza coinvolgendo le comunità e la società nel suo complesso, sensibilizzare sui rischi della radicalizzazione a scuola e tra i giovani, formare i capi religiosi a contrastare l’estremismo violento per i capi religiosi e creare piattaforme internet sulla prevenzione, il contrasto all’estremismo violento e l’antiterrorismo.
- Attraverso i programmi nazionali IPA l’UE sosterrà il Kosovo nel rafforzare le misure di deradicalizzazione nel sistema penitenziario e di libertà provvisoria e l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia ad attuare la strategia nazionale per la lotta al terrorismo; attraverso il suo progetto di assistenza di polizia PAMECA, l’UE fornirà inoltre assistenza nella lotta contro il terrorismo alle autorità di contrasto e ai servizi d’intelligence in Albania;
- la delegazione UE in Albania ha fornito due sovvenzioni di 300 000 EUR ciascuna per coinvolgere le organizzazioni della società civile e le istituzioni di pubblica sicurezza nel contrasto all’estremismo e alla radicalizzazione;
- in Bosnia-Erzegovina l’UE ha finanziato un progetto sul rischio di radicalizzazione nella prigione di Zenica, in collaborazione con la comunità islamica, che coinvolge i giovani nella prevenzione della radicalizzazione;
- l’UE sta inoltre integrando questioni di antiterrorismo/contrasto all’estremismo violento in progetti con la società civile e soggetti non legati alla sicurezza. Attraverso lo strumento regionale IPA per la società civile (TACSO) sono stati avviati appositi programmi dedicati al contrasto all’estremismo violento a livello nazionale (ad esempio in Albania) o regionale;
- strumento europeo di vicinato: progetto pilota UNICRI (5 milioni di EUR) per la prevenzione dell’estremismo violento nel Sahel e nel Maghreb;
- la Commissione finanzia un gran numero di programmi, ad esempio in Medio Oriente e in Nord Africa o in Africa (Maghreb, Sahel, Nigeria, Niger e Ciad).
Lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) sostiene inoltre i programmi pertinenti quali:
- Engaging Youth for Human Rights and Social Cohesion (600 000 EUR - da lanciare e valido fino al 2019). partner esecutivo: Generations for Peace;
- Beyond Radicalisation: Youth in Lebanon Speak Up! (600 000 EUR - da lanciare e valido fino al 2019). partner esecutivo: Deutsche Welle;
- La jeunesse sahraouie, acteur central de la résolution pacifique du conflit - Algérie, Tindouf; civil society - rivolto ai campi profughi saharawi a Tindouf (96 000 EUR – 2016-2018). attuato da Oxfam-Solidariteit;
- Voix du Sud, Voix du Nord pour un meilleur vivre ensemble en Algérie pour garantir la démocratie en Algérie (0,5 milioni di EUR - da lanciare e in vigore fino al 2018).
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24.
Continuare a sostenere le iniziative del Forum globale antiterrorismo (GCTF) volte a prevenire e a contrastare l’estremismo violento.
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In corso
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L’UE fornisce un sostegno costante per prevenire e contrastare l’estremismo violento a livello di comunità attraverso iniziative ispirate dal Forum globale antiterrorismo (GCTF), tra cui Hedayah - l’International Center of Excellence for Countering Violent Extremism e il Global Community Engagement and Resilience Fund (GCERF). Nello specifico il meccanismo di sovvenzione Hedayah sostiene al momento iniziative a livello locale in Asia centrale, nei Balcani occidentali e in Georgia con il finanziamento dell’UE. L’UE sostiene inoltre le attività del GCERF in Bangladesh, Kenya, Kosovo, Mali e Nigeria nonché un’iniziativa innovativa del settore privato per mobilitare il cofinanziamento delle attività del GCERF da parte del settore privato.
L’UE presiede insieme alla Turchia il gruppo di lavoro del GCTF per la regione del Corno d’Africa ed è membro del gruppo di lavoro del GCTF sulla lotta all’estremismo violento. Le questioni legate alla prevenzione e alla lotta all’estremismo violento (tra cui i giovani e le donne) sono un elemento importante delle attività del gruppo di lavoro per la regione del Corno d’Africa. Nell’estate 2017 l’UE organizza due seminari per i principali portatori d’interessi della regione per promuovere il “Life Cicle of Radicalisation” del Forum globale antiterrorismo, una serie di documenti sulle migliori pratiche.
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25.
Estendere ulteriormente le reti eTwinning Plus a paesi selezionati oggetto della politica di vicinato dell’UE.
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In corso
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Lo strumento eTwinning (che interessa già Tunisia, Azerbaigian, Georgia, Ucraina, Armenia e Moldova) sarà esteso anche ad altri paesi del partenariato euromediterraneo. Sono già state avviate le trattative con l’Algeria.
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26.
Avviare uno studio di fattibilità per scambi virtuali Erasmus+ onde promuovere l’impegno online dei giovani al fine di raggiungere un pubblico di 200 000 giovani entro il 2019.
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In corso
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La studio di fattibilità è stato concluso. Esso presenta opzioni su come avviare l’iniziativa per poi introdurla completamente, coprendo aspetti fondamentali come il reclutamento dei partecipanti, il reclutamento e la formazione degli intermediari, i contenuti necessari per assicurare una maggiore sensibilizzazione interculturale dei partecipanti, le piattaforme informatiche necessarie e le modalità del riconoscimento per il coinvolgimento dei partecipanti. L’obiettivo è di avviare l’iniziativa pilota con 1 000-2 000 giovani nel 2018 e aumentarne il numero entro la fine del 2019.
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