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Document 52017DC0354

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO Ottava relazione sui progressi compiuti verso un'autentica ed efficace Unione della sicurezza

COM/2017/0354 final

Bruxelles, 29.6.2017

COM(2017) 354 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Ottava relazione sui progressi compiuti verso un'autentica ed efficace Unione della sicurezza


I.INTRODUZIONE

La presente è l'ottava relazione mensile sui progressi compiuti verso la creazione di un'autentica ed efficace Unione della sicurezza e verte sugli sviluppi attinenti a due pilastri principali: affrontare il problema del terrorismo, della criminalità organizzata e dei relativi mezzi di sostegno e rafforzare le nostre difese e creare resilienza contro tali minacce.

Nelle ultime settimane l'Europa è stata colpita ancora una volta da una serie di attentati terroristici. Il 22 maggio 2017 Manchester è stata teatro di un brutale attentato terroristico quando una bomba è deflagrata fuori da una sala concerti uccidendo 22 persone, molte delle quali adolescenti. Dodici giorni dopo, il 3 giugno 2017, Londra è stata nuovamente colpita da terroristi che hanno falciato indiscriminatamente i pedoni che attraversano il London Bridge, prima di proseguire il loro attacco omicida a piedi, armati di coltelli, nel vicino Borough Market. Il 18 giugno un attentato condotto con modalità analoghe e l'uso di un furgone fuori da una moschea ha provocato la morte e il ferimento di fedeli innocenti. Più di recente, il 19 giugno 2017, un terrorista ha cercato di attaccare alcuni agenti di polizia sugli ChampsÉlysées a Parigi, ma è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Il 20 giugno 2017, le forze di sicurezza belghe hanno ucciso, sparandogli, un terrorista che cercava di portare a termine un attacco suicida nella Gare centrale di Bruxelles e la cui bomba, per un problema, non era detonata. Il numero e il ritmo di questi attentati evidenziano ancora una volta l'importanza vitale di combattere l'estremismo violento e le sfide alle quali sono confrontati gli Stati membri, nello sventare attentati e nel prevenire e contrastare la radicalizzazione che li alimenta.

La presente relazione illustra le misure adottate a livello di UE per prevenire e contrastare la radicalizzazione, facendo un bilancio dei progressi realizzati nel rispondere alle sfide della radicalizzazione a un anno dall'adozione della comunicazione della Commissione "Sostenere la prevenzione della radicalizzazione che porta all'estremismo violento" del giugno 2016 1 . La relazione aggiorna inoltre su quanto è stato fatto nell'attuazione di altri dossier prioritari in materia di sicurezza e sui prossimi interventi previsti per migliorare lo scambio di informazioni sfruttando l'interoperabilità dei sistemi di informazione e per attuare il piano d'azione sul finanziamento del terrorismo 2 finalizzato a individuare e impedire il finanziamento del terrorismo.

Le conclusioni del Consiglio europeo 3 del 22 e 23 giugno 2017 hanno ribadito e rafforzato la ferma intenzione dell'Unione di cooperare per combattere la diffusione della radicalizzazione online, coordinare il lavoro per prevenire e combattere l'estremismo violento e contrastarne l'ideologia, ostacolare il finanziamento del terrorismo, facilitare scambi di informazioni rapidi e mirati tra le autorità di contrasto, anche con partner fidati, e migliorare l'interoperabilità fra le banche dati. La recente dichiarazione del vertice del G7 a Taormina 4 sulla lotta contro il terrorismo e l'estremismo violento ha inviato un segnale forte della determinazione internazionale a far fronte alla crescente minaccia del terrorismo e ha sottolineato la necessità di agire in modo più coordinato a livello mondiale.

La presente relazione affronta infine anche la crescita della minaccia cibernetica ed espone azioni a breve termine per farvi fronte, sulla scorta degli insegnamenti tratti dalla risposta all'attacco WannaCry.

II.    AZIONE DELL'UE PER SOSTENERE LA PREVENZIONE DELLA RADICALIZZAZIONE

Sebbene la radicalizzazione violenta non sia un fenomeno nuovo, i recenti attentati terroristici nell'UE hanno mostrato la velocità e l'ampiezza allarmanti del fenomeno di radicalizzazione che ha interessato alcuni cittadini dell'UE. Coloro che reclutano terroristi utilizzano tutta una gamma di diverse tecniche per individuare e raggiungere i soggetti più vulnerabili. L'uso degli strumenti di comunicazione digitale pone nuove e particolari sfide alle autorità degli Stati membri. Per sostenere gli Stati membri nella lotta contro il terrorismo è pertanto fondamentale contrastare la radicalizzazione attraverso una risposta articolata a livello europeo, sia online che offline.

Per contrastare la radicalizzazione online, negli ultimi due anni la Commissione ha lavorato con le principali piattaforme Internet, anche nell'ambito del Forum dell'UE su Internet, per garantire la rimozione volontaria di contenuti terroristici online. Tramite questi interventi sono stati compiuti reali progressi nella rimozione di contenuti terroristici online 5 e nel contrastare l'illecito incitamento all'odio online 6 , ma resta ancora molto da fare. Nelle conclusioni del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 si legge che "prendendo le mosse dai lavori del forum dell'UE su Internet, il Consiglio europeo si attende che le imprese del settore istituiscano un forum settoriale e sviluppino nuove tecnologie e nuovi strumenti al fine di migliorare la rilevazione automatica e la rimozione dei contenuti che incitano a compiere atti terroristici. Se necessario si dovrebbero completare tali iniziative con le pertinenti misure legislative a livello dell'UE". Il 27 giugno 2017 la Commissione ha ospitato una riunione di alti funzionari del forum dell'UE su Internet il cui scopo era concordare ulteriori interventi con i principali fornitori di servizi Internet per contrastare i contenuti terroristici online. L'obiettivo è che le piattaforme Internet facciano di più, in particolare per intensificare la rilevazione automatica dei contenuti terroristici, per condividere le tecnologie e gli strumenti connessi con le imprese più piccole e per sfruttare pienamente la "banca dati di hash", anche fornendo a Europol l'accesso a informazioni essenziali e istituendo un sistema di notifica e rimozione di contenuti terroristici. Inoltre, per integrare il lavoro dell'unità di Europol addetta alle segnalazioni su Internet, la Commissione invita tutti gli Stati membri a istituire unità nazionali addette alle segnalazioni su internet e a sviluppare una rete che le connetta tra loro per un impegno congiunto con le piattaforme Internet e l'unità di Europol di cui sopra.

Come dimostrano i recenti attentati, anche la portata senza precedenti della radicalizzazione richiede ulteriori azioni a livello nazionale e locale per sostenerne la prevenzione e il contrasto. La Commissione intende istituire rapidamente 7 un gruppo di esperti ad alto livello sulla radicalizzazione al fine di agevolare un maggiore sviluppo di interventi dell'UE in tale ambito. Il gruppo avrà il compito di dare impulso ai lavori in settori altamente prioritari quali la radicalizzazione nelle carceri, la propaganda terroristica online e il ritorno dei combattenti terroristi stranieri. Obiettivo del gruppo sarà rafforzare la rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione (RAN), che è stata i fulcro dei lavori della Commissione volti a sostenere gli Stati membri in questo settore, collaborando con gli operatori locali a livello di comunità 8 . Più recentemente, il 19 giugno 2017, la rete ha presentato un manuale dal titolo "Risposte ai rimpatriandi" per aiutare gli Stati membri ad affrontare le sfide poste dai combattenti terroristi stranieri che ritornano in Europa. Il manuale fornisce una panoramica degli approcci adottati da professionisti in diversi casi di persone che ritornano da zone di conflitto. Nei prossimi mesi la rete organizzerà una serie di seminari rivolto alle autorità nazionali per sviluppare maggiormente tali pratiche e incoraggiare l'azione negli Stati membri.

Le sfide complesse legate al fenomeno della radicalizzazione richiedono una risposta multiforme che comprenda azioni a lungo termine, come indicato nella comunicazione sulla prevenzione della radicalizzazione che porta all'estremismo violento di giugno 2016 9 . Nell'ultimo anno la Commissione ha attuato la maggior parte delle azioni chiave individuate in altri settori connessi alla prevenzione e alla lotta alla radicalizzazione 10 . Per aiutare gli Stati membri ad affrontare la radicalizzazione in carcere, nell'ambito della rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione è stato creato un apposito gruppo di lavoro per le carcerazioni e la libertà provvisoria per fornire orientamenti agli operatori di prima linea, quali il personale penitenziario e di sorveglianza, psicologi ed esponenti religiosi. L'istruzione svolge un ruolo chiave nella prevenzione della radicalizzazione, e la Commissione ha intrapreso una serie di azioni per attuare la dichiarazione di Parigi sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l'istruzione. Il programma Erasmus+ è fondamentale a tale riguardo 11 . In considerazione del legame esistente tra emarginazione, vulnerabilità e radicalizzazione, il pilastro europeo dei diritti sociali 12 , adottato il 26 aprile 2017, è un elemento importante per affrontare alcune delle cause profonde della radicalizzazione e dell'estremismo violento 13 . Per rafforzare la coesione delle società europee, la Commissione ha inoltre avviato l'attuazione del piano d'azione sull'integrazione dei cittadini di paesi terzi 14 con una lunga serie di misure volte a sostenere gli Stati membri e gli altri attori nei loro sforzi di integrazione.

Sul fronte esterno l'UE è impegnata in diverse sedi internazionali, in particolare in seno all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e alle istituzioni 15 derivanti dal forum globale antiterrorismo, per sostenere la prevenzione e la lotta contro la radicalizzazione nei paesi partner nelle regioni dei Balcani occidentali, del Medio Oriente e del Nord Africa, tramite, tra l'altro, la formazione di professionisti del settore e il sostegno finanziario alle iniziative di prevenzione della società civile. Nel 2018 sarà avviata una nuova iniziativa di scambio virtuale Erasmus+ per i giovani allo scopo di incrementare la sensibilizzazione interculturale e la comprensione tra giovani all'interno e all'esterno dell'UE. La rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione ha inoltre messo a disposizione i propri esperti per sostenere azioni preventive in Turchia, nei Balcani occidentali e in Tunisia.

III.    AZIONE DELL'UE PER FAR FRONTE ALLA CRIMINALITÀ E ALLE MINACCE INFORMATICHE

L'attacco ransomware WannaCry del maggio 2017 è stato un campanello d'allarme che ha evidenziato le lacune dell'attuale quadro della sicurezza informatica, in particolare in termini di preparazione e cooperazione. Come già annunciato prima dell'attacco nella revisione intermedia del mercato unico digitale, la Commissione sta accelerando il proprio lavoro in materia di sicurezza informatica, anche attraverso il riesame della strategia per la cibersicurezza del 2013. La Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna stanno valutando i progressi compiuti nell'attuazione della strategia attuale con l'obiettivo di individuare le lacune che saranno poi affrontate nel riesame della strategia a settembre 2017.

Parallelamente e in risposta agli insegnamenti tratti dalla reazione all'attacco WannaCry, è prevista l'adozione di una serie di azioni a breve termine volte a rafforzare la nostra capacità di reazione alla crescente minaccia informatica. Ciò comporta la necessità di progredire rapidamente per rafforzare la resilienza, in particolare su questioni inerenti alla cooperazione operativa.

L'attacco WannaCry è stato il primo caso a fare scattare la cooperazione nella rete dei gruppi nazionali di intervento per la sicurezza informatica in caso di incidente (rete CSIRT), istituita nell'ambito della direttiva sulla sicurezza delle reti e dell'informazione (SRI). L'incidente ha dimostrato che il sistema non era ancora pienamente operativo e che è necessario accelerare i lavori in corso per migliorare gli strumenti informatici esistenti e mobilitare capacità supplementari per consentire maggiore cooperazione nella rete CSIRT. Per rafforzare i gruppi, la Commissione fornirà un finanziamento di 10,8 milioni di euro a 14 Stati membri nell'ambito del meccanismo per collegare l'Europa, con progetti di due anni che inizieranno a settembre 2017. Vi è poi un altro invito a presentare proposte attualmente aperto e tutti gli altri Stati membri sono invitati a presentare domande di finanziamento.

Il Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica di Europol (EC3) ha guidato la risposta dei servizi di contrasto all'attacco. Per rafforzare il centro e suoi servizi è necessario dotarlo di ulteriori competenze informatiche. A tal fine, il consiglio di amministrazione di Europol dovrebbero migliorare le possibilità per l'assunzione di esperti informatici nell'ambito delle regole interne dell'Europol entro settembre 2017. Questo lavoro di Europol sarà ulteriormente sostenuto da personale supplementare nel 2018.

La squadra di pronto intervento informatico dell'UE (CERT-EU) sostiene le istituzioni dell'UE perché possano tutelarsi da attacchi intenzionali e dolosi che danneggerebbero l'integrità del patrimonio informatico e gli interessi dell'UE. La Commissione intende ora accelerare il processo formale di dotare il CERT-EU di una base più solida, tramite la conclusione di accordi tra le istituzioni e gli organismi pertinenti al fine di rafforzare la risposta collettiva a minacce. A tal fine sono coinvolti il Parlamento europeo, il Consiglio, la Corte di giustizia dell'Unione europea, la Banca centrale europea, la Corte dei conti, il Servizio europeo per l'azione esterna, il Comitato economico e sociale europeo, il Comitato delle regioni e la Banca europea per gli investimenti. La Commissione si accinge a firmare un accordo amministrativo interistituzionale con gli altri organi e istituzioni.

Le azioni a breve termine sono parte integrante del più ampio riesame della strategia per la cibersicurezza del 2013 che avverrà a settembre 2017 e sarà accompagnato da opportune azioni per rafforzare la sicurezza e la resilienza informatica dell'Unione. Le conclusioni del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 accolgono favorevolmente l'intenzione della Commissione di riesaminare la strategia per la cibersicurezza in settembre e di proporre ulteriori azioni mirate entro la fine dell'anno.

Per ottenere un efficace effetto deterrente occorrono anche tracciabilità, individuazione, indagine e perseguimento efficaci. In tale contesto, l'accesso al materiale probatorio elettronico è fondamentale. Attualmente i quadri di giustizia penale, che rispecchiano ancora i concetti tradizionali di territorialità, sono messi in discussione dalla natura transgiurisdizionale dei servizi e dei flussi di dati elettronici. Le conclusioni del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 sottolineano che è essenziale assicurare un accesso efficace alle prove elettroniche per combattere forme gravi di criminalità e il terrorismo e che, fatte salve garanzie adeguate, la disponibilità dei dati dovrebbe essere garantita. Nella riunione del Consiglio "Giustizia e affari interni" dell'8 giugno 2017 i ministri hanno espresso ampio sostegno a misure concrete proposte dalla Commissione per migliorare la situazione all'interno dell'attuale quadro normativo. I ministri hanno inoltre invitato la Commissione a presentare al più presto una proposta legislativa, tenendo presenti le difficoltà tecniche e legali. La Commissione continuerà pertanto ad attuare misure concrete lavorando al tempo stesso a una valutazione d'impatto per elaborare eventuali iniziative legislative da presentare quanto prima.

Anche la crittografia è una questione che riveste pari importanza in questo contesto. Essa è indispensabile per la tutela della sicurezza informatica e dei dati personali, ma il suo abuso da parte di criminali pone notevoli sfide nella lotta contro le forme gravi di criminalità, tra cui vi sono la criminalità informatica e il terrorismo. Le conclusioni del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 invitano ad affrontare le sfide poste da sistemi che permettano ai terroristi di comunicare in modi inaccessibili per le autorità competenti, come la crittografia da punto a punto, salvaguardando nel contempo i vantaggi di tali sistemi per la protezione della privacy, dei dati e delle comunicazioni. Come richiesto dal Consiglio "Giustizia e affari interni" nel dicembre 2016, la Commissione opera in stretta collaborazione con le agenzie dell'UE e le aziende per individuare le modalità con cui sostenere le autorità di contrasto negli sforzi tesi a superare le maggiori problematiche, tenendo conto delle implicazioni per la sicurezza informatica e i diritti fondamentali. In collaborazione con Europol, Eurojust, l'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA) e l'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali, la Commissione ha discusso tutti gli aspetti di questa importante materia con gli esperti in una serie di seminari. La Commissione presenterà una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio entro ottobre 2017.

Sul versante esterno, il 19 giugno 2017 il Consiglio ha concordato di mettere a punto un quadro per una risposta diplomatica comune dell'UE alle attività informatiche dolose: il pacchetto di strumenti della diplomazia informatica 16 . Il quadro di riferimento per una risposta diplomatica comune dell'UE farà pieno uso delle misure previste nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune, comprese, se necessario, misure restrittive. La risposta comune dell'UE alle attività informatiche dolose deve in ogni caso essere proporzionata alla portata, all'entità, alla durata, all'intensità, alla complessità, al grado di elaborazione e all'impatto delle attività informatiche. L'obiettivo del quadro è incoraggiare la cooperazione, facilitare l'attenuazione delle minacce immediate e a lungo termine e influenzare il comportamento dei potenziali aggressori a lungo termine. Di concerto con gli Stati membri, la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna predisporranno nei prossimi mesi orientamenti attuativi che comprenderanno pratiche preparatorie nonché procedure ed esercizi di comunicazione.

IV. ATTUAZIONE DI ALTRI DOSSIER PRIORITARI IN MATERIA DI SICUREZZA

1. Prossime fasi per l'interoperabilità dei sistemi di informazione

Come indicato nella settima relazione sui progressi compiuti 17 , la Commissione sta adottando ulteriori misure per attuare il nuovo approccio in materia di gestione dei dati per le frontiere e la sicurezza. Il 28 giugno 2017 la Commissione ha presentato una proposta legislativa 18 per rafforzare il mandato di eu-LISA 19 . L'agenzia svolgerà un ruolo cruciale nei lavori tecnici verso l'interoperabilità dei sistemi di informazione, avvalendosi anche dell'analisi tecnica delle soluzioni individuate. Fatta salva l'adozione delle pertinenti proposte legislative da parte dei colegislatori, le modifiche proposte al suo mandato attribuiranno a eu-LISA la responsabilità dello sviluppo di soluzioni di interoperabilità, garantendo in tal modo l'attuazione tecnica del nuovo approccio. Le conclusioni del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 indicano l'importanza dell'interoperabilità dei sistemi di informazione per la sicurezza interna e per la lotta contro il terrorismo.

Il 28 giugno 2017 la Commissione ha presentato anche un'altra proposta, oltre a quella di gennaio 2016 20 , volta ad agevolare lo scambio di informazioni sui casellari giudiziari dei cittadini di paesi terzi nell'UE attraverso il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (ECRIS) 21 . La nuova proposta costituisce una risposta allo scambio di visioni avvenuto con i colegislatori in merito alla proposta dello scorso anno e si inserisce nella strategia della Commissione in materia di interoperabilità dei sistemi di informazione. Il miglioramento dell'ECRIS per quanto riguarda lo scambio di informazioni sui cittadini di paesi terzi è una priorità legislativa individuata nella dichiarazione congiunta 22 dei presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione.

Sono stati compiuti progressi anche su altri fascicoli prioritari riguardanti i sistemi di informazione. Le discussioni tra i colegislatori in merito alla proposta di un sistema di ingressi/uscite dell'UE 23 sono proseguite con riunioni di trilogo svoltesi il 31 maggio e il 13, 19 e 26 giugno 2017. Nel corso del Consiglio "Giustizia e affari interni" dell'8 e 9 giugno 2017 il Consiglio ha raggiunto un accordo sull'orientamento generale del sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) 24 proposto. La votazione in seno alla commissione del Parlamento europeo per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) sugli emendamenti alla proposta presentati è prevista per settembre 2017 e i negoziati a livello di trilogo dovrebbero iniziare nell'ottobre 2017. È fondamentale che il Parlamento europeo e il Consiglio facciano passi avanti in queste proposte prioritarie, come nuovamente sottolineato nelle conclusioni del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017.

Il 29 maggio 2017 la Commissione, di concerto con il garante europeo della protezione dei dati, l'Agenzia per i diritti fondamentali dell'UE e il coordinatore antiterrorismo dell'UE, ha presentato alla commissione LIBE le conclusioni del gruppo di esperti ad alto livello sui sistemi di informazione e l'interoperabilità 25 e il nuovo approccio della Commissione in materia di gestione dei dati per le frontiere e la sicurezza. L'8 giugno 2017 il Consiglio ha adottato conclusioni 26 in materia di scambio di informazioni e di interoperabilità, accogliendo con favore i pareri della Commissione e le proposte per il futuro per raggiungere l'interoperabilità dei sistemi di informazione entro il 2020 sulla base delle raccomandazioni del gruppo di esperti di alto livello. Prendendo le mosse da tale dibattito, la Commissione continuerà a collaborare con il Parlamento europeo e il Consiglio al fine di realizzare l'interoperabilità dei sistemi di informazione entro il 2020.

2. Azione dell'UE per bloccare le fonti e i canali di finanziamento del terrorismo

Sono in corso lavori per attuare il piano di azione del febbraio 2016 sul finanziamento del terrorismo lungo due linee di intervento principali: individuare e contrastare il finanziamento del terrorismo e smantellare le fonti delle entrate. Nel dicembre 2016 la Commissione ha presentato tre proposte legislative per completare e rafforzare il quadro giuridico dell'UE in materia di riciclaggio di denaro 27 , flussi illeciti di denaro contante 28 e congelamento e confisca dei beni 29 . La Commissione invita i colegislatori a far progredire rapidamente i lavori su queste importanti proposte.

Inoltre, i colegislatori hanno fatto notevoli passi avanti nei negoziati sulle modifiche apportate alla 4a direttiva antiriciclaggio sulla base di una proposta legislativa del luglio 2016 30 . La Commissione rimane pienamente impegnata a concludere rapidamente i triloghi in corso. Complessivamente, queste misure completano gli impegni che la Commissione aveva assunto nel piano d'azione 31 e assicurano inoltre il rispetto da parte dell'UE dei suoi obblighi internazionali in questo ambito, così come convenuto nel contesto del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI) e della Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo (convenzione di Varsavia).

Come indicato nel piano d'azione, la Commissione intende altresì adottare una proposta per fare fronte al commercio illegale di beni culturali al fine di estendere il campo di applicazione dell'attuale normativa ad altri paesi terzi. La Commissione auspica inoltre una proposta che permetta alle autorità di contrasto e ad altre autorità pubbliche di accedere ai registri dei conti bancari. La Commissione ha recentemente adottato anche una relazione concernente la valutazione del rischio sovranazionale di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo 32 , nonché un documento di lavoro sul miglioramento della collaborazione tra le unità di informazione finanziaria 33 . Quest'anno la Commissione presenterà una relazione sulla sua valutazione continua della necessità di eventuali misure supplementari per tracciare il finanziamento del terrorismo nell'UE ed è altresì impegnata in una revisione della normativa in materia di lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti per tener conto delle più recenti forme di criminalità e falsificazione degli strumenti finanziari, con l'obiettivo di ridurre il fenomeno e di scoraggiare potenziali attività criminali, come il finanziamento del terrorismo.

3. Dimensione esterna

La necessità di rafforzare la dimensione esterna della lotta contro il finanziamento del terrorismo e il riciclaggio di denaro è sottolineata nelle conclusioni del Consiglio "Affari esteri" adottate il 19 giugno 2017 relative alla dimensione esterna della lotta contro il terrorismo 34 . Le conclusioni confermano le priorità geografiche e tematiche per le future attività esterne di antiterrorismo, in particolare per il rafforzamento della cooperazione antiterrorismo con i paesi terzi prioritari del Medio Oriente, del Nord Africa, dei Balcani occidentali e la Turchia, nonché con i partner strategici e le organizzazioni internazionali. Esse risentono fortemente del documento informale sull'azione esterna di antiterrorismo che il Servizio europeo per l'azione esterna e la Commissione hanno presentato agli Stati membri nel maggio 2017.

Il 16 giugno 2017 si è svolta a Malta la riunione del gruppo di lavoro congiunto della riunione UE-USA "Giustizia e affari interni" a livello ministeriale, la prima riunione del genere con la nuova amministrazione statunitense. Gli Stati Uniti hanno affermato la loro volontà di proseguire una stretta cooperazione con l'UE e sottolineato la necessità di una rapida condivisione delle informazioni nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata. La Commissione ha delineato le azioni dell'UE in corso contro i combattenti terroristi stranieri, con particolare attenzione alla condivisione transatlantica di informazioni. L'UE e gli Stati Uniti hanno fornito aggiornamenti sulle azioni contro la radicalizzazione online e offline e sugli sviluppi in materia di dati del codice di prenotazione (PNR), riciclaggio di denaro, gestione delle frontiere e sicurezza dell'aviazione. Relativamente ai rischi per quest'ultima riconducibili a dispositivi elettronici, l'UE e gli Stati Uniti hanno convenuto di continuare a collaborare per migliorare le norme di sicurezza globali del trasporto aereo. La Commissione ha aggiornato gli Stati membri sul dibattito e su eventuali misure di attenuazione al comitato per la sicurezza dell'aviazione civile il 21 giugno 2017 e continuerà collaborare con gli Stati Uniti a livello tecnico e politico per far fronte alle minacce emergenti.

V.    CONCLUSIONE

La presente relazione si concentra delle azioni intraprese negli scorsi mesi per la creazione di un'autentica ed efficace Unione della sicurezza. L'aumento degli attacchi terroristici negli ultimi mesi e settimane ci ricorda ancora una volta l'importanza di questo lavoro e la necessità di accelerare il conseguimento di risultati. Le azioni descritte nella presente relazione devono essere attuate urgentemente se si vuole contrastare la crescente minaccia del terrorismo, rafforzare la cooperazione a livello di UE per prevenire e contrastare la radicalizzazione, ostacolare i finanziamenti al terrorismo, intensificare lo scambio di informazioni e realizzare l'interoperabilità dei sistemi di informazione per colmare le lacune in materia di informazione. Le conclusioni del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 confermano l'importanza e l'urgenza di questi lavori. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a proseguire e intensificare gli sforzi comuni al fine di rafforzare la sicurezza di tutti i cittadini.

La prossima relazione sui progressi compiuti sull'Unione della sicurezza di luglio 2017 esporrà i risultati della valutazione globale dell'azione dell'Unione nel settore della sicurezza interna e le conclusioni tratte dalla Commissione dal processo di consultazione inclusivo avviato nel dicembre 2016.

(1)  COM(2016) 379 final del 14.6.2016.
(2)  COM(2016) 50 final del 2.2.2016.
(3)   http://www.consilium.europa.eu/it/meetings/european-council/2017/06/22-23-euco-conclusions_pdf/ .
(4)   http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/05/26-statement-fight-against-terrorism/ .
(5)  Tramite l'unità di Europol addetta alle segnalazioni su Internet (IRU) sono stati segnalati alle piattaforme Internet 30 000 casi di materiale terroristico, con un tasso di rimozione medio dell'80-90%. Inoltre, l'iniziativa guidata dall'industria di Internet volta a creare una "banca dati di hash" garantisce che, una volta rimosso da una piattaforma, il materiale terroristico non sia caricato su un'altra.
(6) Nel maggio 2016 la Commissione ha approvato un codice di condotta sull'illecito incitamento all'odio online firmato da Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft che costituisce un impegno a rivedere e rimuovere rapidamente e in modo efficace i contenuti che vengono segnalati come forme illegali di incitamento all'odio. A un anno dalla sua adozione, il codice ha conseguito notevoli risultati. Rispetto a quanto accadeva prima della sua adozione, i casi di rimozione di contenuti illegali di incitamento all'odio rimossi dalle aziende sono raddoppiati e il ritmo è più sostenuto.
(7)  La Commissione istituirà il gruppo nel luglio 2017.
(8)  La rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione ha offerto formazioni e consulenza agli Stati membri ed ha elaborato un numero consistente di buone pratiche, orientamenti, manuali e raccomandazioni. Tra i temi e le problematiche affrontati vi sono la polarizzazione, la radicalizzazione nelle carceri e i programmi di uscita, le misure di sostegno alle famiglie, l'occupazione giovanile e l'istruzione, la polizia di prossimità, la comunicazione e le narrative, l'impegno e la responsabilizzazione dei giovani.
(9)  Cfr. tabella nell'allegato 1 che elenca le azioni intraprese per attuare la comunicazione di giugno 2016.
(10)  La comunicazione di giugno 2016 si concentra su sette ambiti specifici: 1) sostenere la ricerca, la raccolta di informazioni, il monitoraggio e la creazione di reti; 2) contrastare la propaganda terroristica e l'incitamento all'odio online; 3) affrontare il problema della radicalizzazione nelle carceri; 4) promuovere un'istruzione inclusiva e i valori comuni dell'UE; 5) promuovere una società inclusiva, aperta e resiliente e rivolgersi ai giovani; 6) la dimensione della sicurezza in relazione alla lotta alla radicalizzazione e 7) la dimensione internazionale.
(11)  Nell'ambito del programma Erasmus+, nel 2016 oltre 200 milioni di euro sono stati destinati allo sviluppo di nuovi approcci e pratiche attraverso 1 200 progetti di partenariato transnazionali a cui hanno partecipato gli attori locali e che hanno posto l'accento su un'istruzione inclusiva, l'occupazione giovanile, la cittadinanza e l'istruzione interculturale. Un nuovo strumento, elaborato in collaborazione con gli esperti degli Stati membri, fornisce orientamenti e suggerimenti agli educatori che lavorano con giovani a rischio di radicalizzazione violenta. La Commissione ha anche varato la rete di modelli di riferimento, attuata attraverso il programma Erasmus+. L'iniziativa consentirà agli attori locali di ricevere piccoli finanziamenti dall'UE per creare gruppi di modelli di riferimento e avviare attività volte a promuovere l'inclusione sociale tra gli studenti e i giovani.
(12)   https://ec.europa.eu/commission/priorities/deeper-and-fairer-economic-and-monetary-union/european-pillar-social-rights/european-pillar-social-rights-20-principles_it .
(13)  Nel maggio 2017, la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica online al fine di elaborare una proposta di raccomandazione del Consiglio sulla promozione dell'inclusione sociale e dei valori comuni prima della fine del 2017. L'obiettivo è istituire un quadro strategico per sostenere gli Stati membri nella promozione di un'istruzione inclusiva che promuova la condivisione profonda di valori comuni, contribuendo a prevenire la radicalizzazione che porta all'estremismo violento.
(14)  COM(2016) 377 final del 7.6.2016.
(15)  Il fondo globale per l'impegno e la capacità di resistenza delle comunità (GCERF), il centro di eccellenza per la lotta all'estremismo violento Hedayah e l'Istituto internazionale per la giustizia e lo stato di diritto.
(16)   http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-9916-2017-INIT/it/pdf .
(17)  COM(2017) 261 final del 16.5.2017.
(18)  COM(2017) 352 final del 29.6.2017.
(19)  Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
(20)  COM(2016) 7 final del 19.1.2016.
(21)  COM(2017) 344 final del 29.6.2017.
(22)   https://ec.europa.eu/commission/sites/beta-political/files/joint-declaration-legislative-priorities-2017-jan2017_en.pdf .
(23)  COM(2016) 194 final del 6.4.2016.
(24)  COM(2016) 731 final del 16.11.2016.
(25)   http://ec.europa.eu/transparency/regexpert/index.cfm?do=groupDetail.groupDetailDoc&id=32600&no=1 .
(26)  Conclusioni del Consiglio sulla via da seguire per migliorare lo scambio di informazioni e garantire l'interoperabilità dei sistemi d'informazione dell'UE: http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-9448-2017-INIT/it/pdf .
(27)  Proposta di direttiva per armonizzare la definizione e le sanzioni penali per il riciclaggio di denaro, COM(2016) 826 final del 21.12.2016.
(28)  Proposta di regolamento per individuare pagamenti illeciti in denaro contante, COM(2016) 825 final del 21.12.2016.
(29)  Proposta di regolamento relativo al riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca di beni criminali, COM(2016) 819 final del 21.12.2016.
(30)  COM(2016) 450 final del 5.7.2016.
(31)  Cfr. tabella nell'allegato 2 che elenca le azioni intraprese per attuare il piano d'azione di febbraio 2016.
(32)  COM(2017) 340 final del 26.6.2017.
(33)  SWD(2017) 275 del 26.6.2017.
(34)   http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2017/06/19-conclusions-counterterrorism/ .
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Bruxelles, 29.6.2017

COM(2017) 354 final

ALLEGATO

Stato di avanzamento dell'attuazione delle azioni stabilite nella comunicazione della Commissione relativa
al sostegno alla prevenzione della radicalizzazione che porta all'estremismo violento

della

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio

Ottava relazione sui progressi compiuti verso un'autentica ed efficace Unione della sicurezza


STATO DI AVANZAMENTO DELL’ATTUAZIONE DELLE AZIONI STABILITE NELLA COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE RELATIVA

AL SOSTEGNO ALLA PREVENZIONE DELLA RADICALIZZAZIONE CHE PORTA ALL’ESTREMISMO VIOLENTO

(COM(2016) 379 final del 14.6.2016)

Azioni chiave

Calendario

Descrizione/stato di avanzamento

1.1.    Fornire sostegno, tramite il Centro di eccellenza della Rete per la sensibilizzazione alla radicalizzazione (RAN), agli Stati membri nella concezione e attuazione di attività di prevenzione efficaci.

In corso

Nel 2016 la RAN ha fornito 19 servizi di sostegno agli Stati membri.

Nel 2017 la RAN ha in programma di fornire 20 servizi di questo tipo attraverso seminari, eventi di formazione per formatori e missioni di esperti.

1.2.    Fornire, tramite il Centro di eccellenza della RAN, orientamenti e manuali per l’istituzione di strutture multiagenzia.

In corso

Nel 2016 e nel 2017 la RAN ha pubblicato una serie di documenti su temi di attualità (tra cui, il contrasto della radicalizzazione in un contesto carcerario e di libertà provvisoria, le modalità per la creazione di strutture di cooperazione multiagenzia a livello locale, le controargomentazioni, la formazione per gli agenti di polizia e il contrasto della radicalizzazione nelle scuole) reperibili al seguente indirizzo internet: https://ec.europa.eu/home-affairs/what-we-do/networks/radicalisation_awareness_network/ran-papers_en  

Il 19 giugno 2017 la Rete ha presentato un manuale dal titolo “Risposte ai rimpatriandi” per aiutare gli Stati membri ad affrontare le sfide poste dal rimpatrio dei combattenti stranieri. Il manuale presenta una panoramica degli approcci adottati dagli operatori per affrontare i diversi scenari dei soggetti che ritornano dalle zone di conflitto.

1.3.    Prevedere la creazione, da parte del Centro di eccellenza della RAN, di una piattaforma per lo scambio di esperienze e pratiche, procedendo a un’ulteriore mappatura della ricerca sulla radicalizzazione.

In corso

Nel 2016 la RAN ha mappato i risultati e le lacune più recenti nelle aree di ricerca rilevanti ai fini delle attività dei diversi gruppi di lavoro al suo interno.

2.1.    Costituire un archivio delle strategie di prevenzione applicate a livello nazionale, regionale o locale.

In corso

È stata creata la prima versione dell’archivio delle strategie di prevenzione, disponibile online al seguente indirizzo internet: http://ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-we-do/networks/radicalisation_awareness_network/ran-and-member-states/repository/index_en.htm .

Il contenuto sarà aggiornato regolarmente.

2.2.    Creare reti di operatori.

In corso

È stato istituito il Centro di eccellenza della RAN per fornire sostegno alla RAN stessa che continua a offrire sostegno ad hoc agli Stati membri, tra l’altro, per l’istituzione di reti nazionali di operatori.

2.3.    Costituire punti di contatto nazionali/regionali negli Stati membri.

In corso

Lancio della rete dei responsabili delle politiche di prevenzione a febbraio 2017.

3.1.    Mobilitare la ricerca nell’ambito di Orizzonte 2020 indirizzandola sulle complesse cause soggiacenti della radicalizzazione violenta al fine di predisporre strumenti concreti che portino a interventi strategici informati.

In corso

Uno dei temi del programma di lavoro “Società sicure” di Orizzonte 2020 per il 2016-2017 è lo sviluppo di un approccio complessivo alla radicalizzazione violenta nell’UE. Di recente sono stati selezionati quattro progetti di importo totale pari a 12 milioni di EUR: PERICLES, MINDb4ACT, PRACTICIES e TRIVALENT.

La Commissione è in procinto di avviare la riflessione sul programma di lavoro per il periodo 2018-2019/20, in cui la ricerca sulla lotta alla radicalizzazione svolge un ruolo chiave.

Due importanti temi di ricerca del programma di lavoro “Società inclusive, innovative e riflessive” di Orizzonte 2020 per il 2016-2017 vertono sui contesti sociali di radicalizzazione e sull’interazione tra le tendenze globali della secolarizzazione e la radicalizzazione religiosa.

Ulteriori ricerche sono condotte anche nell’ambito della rete Eurydice, che fornisce informazioni sui sistemi e le politiche d’istruzione nell’UE.

4.1.    Nell’ambito del Forum dell’UE su internet: sviluppare una piattaforma comune di segnalazione per accrescere la velocità e l’efficacia del processo di segnalazione.

In corso

Quattro grandi società (Facebook, Twitter, Google e Microsoft) hanno sviluppato il prototipo di una “banca dati di hash”, che contribuirà a impedire che i contenuti d’ispirazione terroristica siano rimossi da un sito per poi essere semplicemente ricaricati su un altro. Lo strumento è operativo e le società valutano adesso l’opportunità di coinvolgere altre società più piccole.

4.2.    Nell’ambito del Forum dell’UE su internet: istituire un programma di empowerment della società civile al fine d’intensificare in modo significativo la formazione e il sostegno dati ai partner della società civile onde accrescere il volume dei messaggi efficaci a carattere positivo e alternativo presentati online.

   

In corso

Il programma di empowerment della società civile (CSEP) è stato lanciato il 15/16 marzo 2017, con l’obiettivo di aiutare gli attori della società civile a contrastare in modo più efficace la retorica del terrorismo online. Il programma prevede formazioni tenute dal Centro di eccellenza della RAN, con il sostengo della Rete europea per la comunicazione strategica e in stretta collaborazione con i partner del settore. La seconda fase (T2/3 2017) prevede un invito a presentare proposte e la conseguente valutazione dell’efficacia del programma.

4.3.    Azione aggiuntiva nell’ambito dell’azione chiave 4

   Condurre ricerche mirate sull’uso che i terroristi fanno d’internet.

In corso

L’8 dicembre 2016 il progetto Vox-Pol nell’ambito del settimo programma quadro ha concluso e presentato un primo ciclo di ricerche al Forum dell’UE su internet. La ricerca intendeva offrire soprattutto una panoramica sul terrorismo e sull’estremismo violento nel 2016, sui comportamenti online dei terroristi condannati e sulle tendenze future.

5.1.    Predisporre attraverso il Centro di eccellenza della RAN una piattaforma di scambio di esperienze e migliori pratiche al fine di promuovere l’alfabetizzazione mediatica e il pensiero critico su internet.

In corso

A novembre 2016 il gruppo di lavoro sull’istruzione della RAN ha organizzato un incontro su larga scala in materia di cittadinanza, alfabetizzazione mediatica e pensiero critico.

Nell’ambito del gruppo di lavoro istruzione e formazione 2020 sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l’istruzione, ad aprile 2016 è stato organizzato nei Paesi Bassi un evento di apprendimento inter pares sull’alfabetizzazione mediatica, seguito a maggio 2016 dalle conclusioni del Consiglio “Istruzione”.

5.2.    Prevedere tramite il Centro di eccellenza della RAN lo sviluppo di una campagna su scala dell’UE per rafforzare la resilienza contro la radicalizzazione online così da offrire argomentazioni o azioni alternative (campagna Exit Hate).

In corso

A settembre 2016 è stata lanciata la campagna pilota Exit Hate della durata di sei settimane, una piattaforma per dare visibilità alle iniziative e alle storie positive (incluse quelle per i giovani e raccontate da loro) di tutta Europa che promuove alternative alla propaganda estremista.

6.1.    Provvedere al monitoraggio da parte della Commissione e delle pertinenti società IT degli impegni pubblici contenuti nel codice di condotta volto a contrastare l’illecito incitamento all’odio online, anche per verificarne l’impatto.

 

In corso

Il 31 maggio 2017 sono stati presentati i risultati del secondo controllo dell’attuazione del codice di condotta che hanno mostrato un progresso significativo in termini di velocità e tassi di rimozione. Nel contempo si deve continuare a concentrare il lavoro sul miglioramento della trasparenza e del feedback agli utenti (cfr. punto 6.2.).

Il 23 maggio 2017 il Consiglio ha definito un orientamento generale per la revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi. Uno degli obiettivi della proposta di modifica alla direttiva sui servizi di media audiovisivi è di garantire che le piattaforme di condivisione video siano obbligate ad adottare misure appropriate per proteggere i cittadini dall’incitamento alla violenza o all’odio (individuazione e/o segnalazione).

6.2.    Migliorare attraverso la Commissione e le pertinenti società IT la trasparenza nell’applicazione delle procedure di notifica e di rimozione.

In corso

L’ulteriore lavoro con le società IT si concentrerà sulle procedure nei confronti degli utenti interessati dalle notifiche e del pubblico e incoraggerà la diffusione di messaggi alternativi e confutazioni. La revisione intermedia dell’attuazione della strategia per il mercato unico digitale pubblicata il 10 maggio 2017 ha confermato il bisogno di continuare a lavorare per raggiungere requisiti procedurali minimi per le procedure di “notificazione e azione” degli intermediari online.

Azione aggiuntiva 1 sulla dimensione online

   Sostenere la società civile nelle sue attività volte a monitorare e a ridurre l’attrattiva e l’impatto dell’incitamento all’odio attraverso il programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza.

In corso

Nel 2017 la Commissione ha aumentato i finanziamenti destinati a combattere il razzismo e la xenofobia a 7 milioni di EUR, 1,5 milioni di EUR dei quali sono stanziati specificamente per contrastare l’incitamento all’odio online attraverso lo sviluppo di controargomentazioni.

Azione aggiuntiva 2 sulla dimensione online

   Continuare il finanziamento del Gruppo di consulenza per le comunicazioni strategiche/della Rete per le comunicazioni strategiche per sviluppare un quadro strategico, campagne di comunicazione o iniziative individuali appropriati di carattere adeguato.

In corso

La Rete europea per la comunicazione strategica (ESCN), un progetto a direzione belga, si basa sul progetto del Gruppo di consulenza per le comunicazioni strategiche per la Siria (SSCAT) che ha il compito di organizzare e sostenere una rete di Stati membri nel condividere le migliori pratiche d’uso delle comunicazioni strategiche nella lotta al terrorismo e all’estremismo violento. Essa è cofinanziata dalla sovvenzione di un’azione del Fondo sicurezza interna - Polizia (ISF-P) (importo massimo di 1 150 000 EUR).

7.    Prevedere mediante il Centro di eccellenza della RAN allo scambio di buone pratiche e alla formulazione di raccomandazioni strategiche in merito alla prevenzione della radicalizzazione all’indirizzo degli operatori attivi in prima linea (tra cui anche, se del caso, i giudici e i pubblici ministeri), per quanto concerne il settore carcerario e quello della libertà provvisoria.

In corso

Il gruppo di lavoro della RAN per le carcerazioni e la libertà provvisoria continua a promuovere gli scambi delle migliori pratiche tra gli operatori e riferirà sulle proprie attività alla fine del 2017.

Il programma “Giustizia” fornisce sovvenzioni di funzionamento all’organizzazione europea degli istituti penitenziari e correzionali (EuroPris), che riunisce le amministrazioni penitenziarie, e alla Confédération Européenne de Probation (CEP). Queste organizzazioni convocano regolarmente riunioni degli operatori per discutere i problemi relativi alla radicalizzazione.

Erasmus+ sostiene i programmi di formazione nelle carceri volti a prevenire e combattere la radicalizzazione. A dicembre 2015 è stato lanciato il progetto “Prevenzione della radicalizzazione nelle carceri” (R2PRIS) per aiutare il personale in prima linea (come agenti penitenziari, personale docente, psicologi, assistenti sociali) a identificare, riferire e interpretare i segnali di radicalizzazione e reagire in modo appropriato. Il progetto è attuato in cinque paesi (Portogallo, Norvegia, Turchia, Belgio e Romania) e prevede 160 sessioni di formazione entro il mese di agosto 2018.

8.    Fornire un sostegno finanziario per aiutare gli Stati membri a sviluppare strumenti di valutazione del rischio.

In corso

In linea con l’obiettivo strategico di prevenire la radicalizzazione in carcere e integrare la riabilitazione nella risposta della giustizia penale, la Commissione ha pubblicato, attraverso il programma “Giustizia” 2014-2020, due inviti a presentare proposte nel 2015:

a)JUST/2015/JCOO/AG/TERR: sovvenzioni per azioni per promuovere la cooperazione giudiziaria in materia penale per quanto riguarda la risposta della giustizia penale al terrorismo e alla radicalizzazione violenta (bilancio di 1 milione di EUR; tre progetti selezionati);

b)JUST/2015/JTRA/AG/EJTR: sovvenzioni per azioni per promuovere la formazione giudiziaria europea (bilancio di 1,5 milioni di EUR disponibile per la parte sugli “aspetti giudiziari della lotta contro il terrorismo e il crimine organizzato” e sulla “prevenzione della radicalizzazione in carcere”; cinque progetti selezionati).

Nel 2016 vi è stato un unico invito per la cooperazione giudiziaria (JUST-JCOO-TERR-AG-2016) con un bilancio di 4 milioni di EUR, che include anche la formazione giudiziaria nel settore della radicalizzazione (sono stati selezionati dieci progetti, di cui tre inseriti nell’elenco di riserva).

Nel 2017 il programma di lavoro annuale “Giustizia” (nell’ambito della cooperazione giudiziaria in materia penale) dà priorità al contributo efficiente all’Agenda europea sulla sicurezza per quanto riguarda le risposte giudiziarie al terrorismo, in particolare in materia di lotta al finanziamento del terrorismo e di rafforzamento della prevenzione della radicalizzazione, in particolare nelle carceri.

9.    Sostenere lo sviluppo di programmi d’istruzione e formazione nelle carceri (anche di formazione professionale) per aiutare i detenuti a reintegrarsi più agevolmente nella società.

In corso

Il programma Erasmus+ può promuovere i progetti di apprendimento per adulti che possono prevedere misure di potenziamento delle competenze e di reintegrazione nelle carceri. A gennaio 2017 sono stati avviati diversi progetti (selezionati nell’ambito dell’invito per l’inclusione sociale di Erasmus+ per il 2016), per un totale di 1,3 milioni di EUR.

Il fondo sociale europeo promuove un’ampia gamma di misure d’inclusione sociale relative alla deradicalizzazione e al rinserimento professionale dopo il carcere.

10.    Sostenere lo sviluppo di programmi di riabilitazione per i detenuti ad opera degli Stati membri e lo scambio delle migliori pratiche e delle migliori politiche nel settore dell’esecuzione delle sanzioni penali.

In corso

La Commissione finanzia lo sviluppo dei programmi di riabilitazione e degli scambi di migliori pratiche (cfr. azione chiave 8).

11.    Promuovere la condivisione d’informazioni presso Eurojust ad opera di pubblici ministeri specializzati.

In corso

Eurojust continuerà a raccogliere i corrispondenti nazionali per le questioni legate al terrorismo per continuare lo scambio di opinioni in riunioni tattiche. Eurojust continuerà a pubblicare:

   il Terrorism Conviction Monitor (Panoramica degli sviluppi giudiziari di casi connessi al terrorismo),

   le relazioni sui combattenti stranieri.

   Azione aggiuntiva nelle carceri

   Sostenere la formazione del personale penitenziario e di sorveglianza nonché dei giudici e dei pubblici ministeri.

In corso

A maggio 2016 la Commissione ha organizzato una conferenza per formare i fornitori al fine di contrastare il terrorismo e la radicalizzazione; la Commissione collabora inoltre con la rete europea delle accademie di formazione penitenziaria (EPTA), EuroPris e la Confédération Européenne de Probation al fine d’istituire una cooperazione transfrontaliera più sostenibile per quanto riguarda la formazione per il personale penitenziario e di sorveglianza sulle misure di deradicalizzazione.

La RAN, EuroPris e l’EPTA stanno preparando una serie d’interventi e di attività di formazione per i professionisti all’interno delle carceri.

La RAN e il consorzio IMPACT Europe offrono formazioni ai portatori d’interessi degli Stati membri per aiutarli a valutare gli interventi e prevenire e contrastare la radicalizzazione in un contesto carcerario e di libertà provvisoria.

Per accelerare la creazione di tutti i progetti evidenziati nelle conclusioni del Consiglio sulla giustizia penale, la Commissione mette a disposizione risorse finanziarie (oltre 6,5 milioni nel 2015 e nel 2016).

12.    Proporre una raccomandazione del Consiglio per promuovere l’inclusione sociale e i valori fondamentali dell’Europa attraverso l’istruzione e l’apprendimento non formale.

Fine 2017

I lavori preparatori sono in corso, in particolare nel gruppo di lavoro istruzione e formazione 2020 (ET 2020) sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni di libertà, tolleranza e non discriminazione attraverso l’istruzione. Il 19 maggio 2017 è stata lanciata una consultazione pubblica online della durata di 12 settimane.

13.    Rendere disponibili nel 2016 tramite Erasmus+ più di 400 milioni di EUR per partenariati transnazionali al fine di sviluppare approcci strategici innovativi e pratiche innovative a livello di base, dando priorità all’inclusione sociale, alla promozione dei valori comuni e alla comprensione interculturale. Erasmus+ potenzierà le azioni sviluppate a livello locale grazie a una dotazione specifica di 13 milioni di EUR nel 2016.

 

In corso

L’attuazione della dichiarazione di Parigi è una priorità trasversale del programma Erasmus+. Sono stati lanciati inviti a presentare proposte mirati a sostenere l’inclusione e i valori fondamentali (azione chiave 2, con oltre 200 milioni di EUR stanziati nel 2016). I progetti selezionati nel 2016 sono iniziati o inizieranno nel 2017.

Inoltre,

- un invito del valore 13 milioni di EUR per diffondere, riprodurre e perfezionare le buone pratiche esistenti a livello locale (azione chiave 3) ha suscitato grande interesse da parte dei portatori d’interessi ed è stato concluso a luglio 2016 (con 35 progetti selezionati);

- due priorità incentrate su obiettivi specifici della dichiarazione di Parigi in un invito multisettoriale per le politiche europee sperimentali con 5 progetti selezionati (4 sull’istruzione e la formazione, 1 sui giovani).

Nel 2017 il programma Erasmus+ continua a sostenere i partenariati transnazionali in quanto priorità trasversale (azione chiave 2). Inoltre saranno spesi 10 milioni di EUR per diffondere, riprodurre e perfezionare le buone pratiche esistenti a livello locale (azione chiave 3) per promuovere scuole inclusive e democratiche (invito chiuso a maggio 2017; selezione in corso).

14.    Stabilire una rete per agevolare i contatti diretti con figure di riferimento positive nelle scuole, tra i giovani, nelle società sportive e nelle carceri.

In corso

L’azione si prefigge di creare una serie di figure di riferimento a livello nazionale per intraprendere attività volte a promuovere l’inclusione sociale, la prevenzione dell’esclusione e della radicalizzazione nonché incoraggiare la cittadinanza attiva e l’impegno nei confronti di valori condivisi. L’iniziativa sarà introdotta gradualmente dalle agenzie nazionali Erasmus+ nel corso del periodo 2017-2018.

La piattaforma “RAN Young” per aiutare i giovani a svolgere un ruolo attivo nella prevenzione della radicalizzazione è stata lanciata in occasione della conferenza di alto livello della RAN sulla radicalizzazione del 9 novembre 2016. I giovani ambasciatori RAN elaboreranno quindi raccomandazioni e collaboreranno all’organizzazione d’incontri in cui i partecipanti saranno invitati a esprimere pareri e raccomandazioni sulle risposte politiche e sul lavoro degli operatori. RAN Young interagisce con altre organizzazioni e iniziative, quali Extremely Together della Kofi Annan Foundation, YouthCAN e Young Ambassadors dell’OSCE.

15.    Incoraggiare la concessione di crediti agli studenti per le attività di volontariato e promuovere lo sviluppo di curricoli che combinino il contenuto accademico con l’impegno civico attraverso il programma Erasmus+.

In corso

La Commissione, in stretta collaborazione con le agenzie nazionali Erasmus+ e gli istituti d’istruzione superiore, intende promuovere le modalità del sistema di accumulazione e trasferimento dei crediti per l’apprendimento non formale, compreso il volontariato. Nell’ambito della revisione del supplemento al diploma (supplemento all’istruzione superiore utilizzato nei 48 paesi del processo di Bologna/dello Spazio europeo dell’istruzione superiore), la Commissione promuove il riconoscimento del volontariato o di altre attività analoghe di apprendimento informale nell’ambito di un titolo di qualifica.

Azione aggiuntiva 1 sull’istruzione

   Preparare gli insegnanti ad affrontare in classe gli aspetti della diversità, trasmettere valori comuni agli alunni, individuare segni precoci di radicalizzazione e continuare a promuovere lo scambio di migliori pratiche attraverso eTwinning e il gruppo di lavoro in materia d’istruzione della RAN (RAN EDU).

In corso

Finanziata attraverso il programma Erasmus+, eTwinning è una piattaforma online che negli ultimi 12 anni ha messo in contatto oltre 470 000 insegnanti e 180 000 scuole in tutt’Europa. Il potenziale di eTwinning sarà sfruttato pienamente con una maggiore attenzione ai temi legati alla cittadinanza, con l’obiettivo di responsabilizzare gli insegnanti e trasformarli in agenti attivi per un’istruzione più inclusiva e democratica. Nel 2017 il tema annuale sarà quindi l’inclusione.

Nel 2017 il gruppo RAN EDU si concentrerà soprattutto sui tipi di formazione per gli insegnanti, sul ruolo dell’istruzione superiore nella lotta contro la radicalizzazione, e sull’alfabetizzazione mediatica e sul pensiero critico. Nel 2017 il manifesto della RAN sarà aggiornato (“Manifesto per l’istruzione 2.0”) con orientamenti pratici per le scuole, esperienze acquisite e raccomandazioni strategiche.

Azione aggiuntiva 2 sull’istruzione 2

   Operare a stretto contatto con il Consiglio d’Europa e l’UNESCO per assicurare un migliore uso degli strumenti esistenti a sostegno degli insegnanti.

In corso

Nell’ambito del gruppo di lavoro ET 2020 sulla promozione della cittadinanza e dei valori comuni, la Commissione collabora a stretto contatto con il Consiglio d’Europa e con l’UNESCO per sfruttare meglio le sinergie e utilizzare al meglio degli strumenti esistenti (compresa la guida per gli insegnanti).

La RAN ha fornito consulenza per la guida per gli insegnanti dell’UNESCO “A teacher’s Guide on the Prevention of violent radicalisation” (La guida dell’insegnante sulla prevenzione della radicalizzazione violenta), pubblicata nel 2016, che contiene, tra l’altro, indicazioni sulla gestione della discussione in classe e sui messaggi chiave da trasmettere.

16.    Continuare a lavorare con il Parlamento europeo e con il Consiglio all’adozione della direttiva antidiscriminazione.

In corso

La Commissione continuerà a fornire sostegno tecnico alle presidenze del Consiglio per migliorare il testo del progetto di direttiva e si adopererà per raggiungere l’accordo politico in seno al Consiglio.

17.    Promuovere l’inclusione sociale dei gruppi svantaggiati attraverso misure strategiche nonché il Fondo sociale europeo (FSE) e il programma per l’Occupazione e l’innovazione sociale.

In corso

Nel quadro degli appositi gruppi di lavoro dell’ET 2020 (sulle scuole e l’educazione civica), l’attenzione si concentrerà sull’inclusione dei gruppi svantaggiati.

Il Fondo sociale europeo (FSE) e il programma per l’occupazione e l’innovazione sociale investono nell’inclusione sociale dei gruppi svantaggiati (ad esempio, rete per la lotta alla povertà, rafforzamento delle capacità per le organizzazioni non governative che si occupano di questi gruppi, progetti specifici negli Stati membri attraverso l’FSE, attività di sensibilizzazione).

18.    Accrescere il sostegno agli animatori giovanili e alle organizzazioni giovanili, in particolare sviluppando un apposito strumentario.

In corso

A febbraio 2017 è stata pubblicata una relazione con un apposito strumentario che ha l’obiettivo di fornire agli animatori giovanili orientamenti e consulenza per lavorare con i giovani a rischio di radicalizzazione violenta. Le raccomandazioni politiche erano rivolte alle autorità dal livello locale a quello europeo in materia di cooperazione tra i vari settori per prevenire efficacemente la radicalizzazione violenta dei giovani.

Il gruppo di lavoro sulle famiglie, i giovani e le comunità della RAN si baserà sullo strumentario per sviluppare il manifesto RAN sul coinvolgimento attivo dei giovani e sullo sviluppo del lavoro giovanile per prevenire la radicalizzazione.

19.    Rafforzare il Servizio volontario europeo incrementandone il bilancio.

In corso

Nel 2016 la priorità si è concentrata sui progetti a sostegno dell’attuazione della dichiarazione di Parigi.

Nel 2017 il bilancio del Servizio volontario europeo è stato incrementato significativamente.

Dal lancio del Corpo europeo di solidarietà a dicembre 2016, circa 30 000 giovani cittadini di tutti gli Stati membri si sono registrati per parteciparvi. Entro il 2020 si stima che avranno partecipato alla sezione di volontariato e a quella occupazionale 100 000 giovani cittadini in totale.

20.    Proporre di rivedere il Sistema d’informazione Schengen per accrescerne ulteriormente il valore aggiunto ai fini dell’enforcement e dell’antiterrorismo.

In corso

Il 21 dicembre 2016 la Commissione ha adottato alcune proposte legislative,

per cui sono in corso i negoziati.

21.    Gli Stati membri dovrebbero scambiare in modo proattivo tutte le informazioni pertinenti con gli altri Stati membri e, se del caso, con Europol, sui detenuti scarcerati sospettati di radicalizzazione o sulle persone notoriamente radicali al fine di assicurare uno stretto monitoraggio di coloro che rappresentano un rischio elevato.

In corso

Il problema del miglioramento della condivisione delle informazioni sui soggetti radicalizzati rappresenta una priorità nell’ambito del lavoro della RAN su documenti di orientamento e strumentari per i responsabili politici per creare strumenti multiagenzia. I risultati del lavoro sono stati presentati e discussi alla conferenza di alto livello della RAN di novembre 2016.

Il Centro europeo antiterrorismo (ECTC) presso Europol si prefigge di diventare un centro nodale per lo scambio d’informazioni nella lotta contro il terrorismo nell’UE, comprese le informazioni ai punti focali Travellers e le analisi dei rischi di radicalizzazione. Il Sistema d’informazione Europol (SIE) è impostato in modo da fungere da archivio centrale dei dati sulle attività di forza pubblica e contiene anche l’elenco consolidato di tutti i combattenti stranieri noti o sospetti.

La direttiva sulla lotta contro il terrorismo, adottata il 7 marzo 2017, rafforza l’obbligo degli Stati membri di trasferire proattivamente tutte le informazioni pertinenti sui reati di terrorismo agli altri Stati membri. Prevede inoltre che gli Stati membri che ricevono le informazioni debbano intraprendere azioni di follow-up appropriate.

22.    Sostenere le organizzazioni internazionali nella loro opera di contrasto dell’estremismo violento.

In corso

L’UE collabora attivamente con le Nazioni Unite, il Consiglio d’Europa e l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) per contrastare l’estremismo violento.

La Commissione gestisce insieme al Consiglio d’Europa il relativo programma sui diritti umani e l’educazione civica.

Il Centro di eccellenza della RAN ha stabilito rapporti di lavoro con le organizzazioni internazionali, tra cui Europris, l’OSCE e il Consiglio d’Europa (comprese, in particolare, le attività del Congresso delle città) per creare sinergie operative per contrastare l’estremismo violento.

23.    Iniziative addizionali per indirizzare gli strumenti finanziari esterni dell’UE sulla prevenzione della radicalizzazione violenta.

In corso

A livello internazionale l’UE pone soprattutto l’accento sulla prevenzione e il contrasto dell’estremismo violento nell’ambito dei dialoghi politici e dei programmi di assistenza. L’UE sostiene il piano d’azione per la prevenzione dell’estremismo violento del Segretariato generale delle Nazioni Unite e lo sviluppo di piani d’azione sulla prevenzione e il contrasto dell’estremismo violento a livello nazionale e regionale e integra le relative azioni in tutte le politiche pertinenti. L’UE ha rafforzato la capacità della task force StatCom South, anche in arabo per promuovere le argomentazioni positive. Per quanto riguarda gli strumenti finanziari:

- il Fondo fiduciario d’emergenza dell’Unione europea per l’Africa ha fornito un’opportunità unica d’impegnarsi attivamente con i paesi terzi a rischio e affrontare le cause profonde della radicalizzazione. Si continuano a fare sforzi per attingere all’esperienza maturata all’interno dell’UE (ad esempio attraverso la RAN) in un contesto esterno;

- nel 2016 la RAN ha sostenuto missioni di esperti per quanto riguarda la radicalizzazione in Turchia e Tunisia. Nel 2017 continueranno le attività di follow-up in entrambi i paesi. Nei paesi dei Balcani occidentali gli sforzi per mettere in atto politiche e condizioni quadro per la cooperazione multiagenzia ricevono sostegno attraverso il First Line Project (progetto prima linea) e assistenza attraverso la RAN;

- strumento di assistenza preadesione (IPA): nel 2016 è stato approvato un progetto regionale IPA per sostenere le attività sulla prevenzione e il contrasto dell’estremismo violento nei Balcani occidentali, per condividere l’approccio della RAN, rafforzare la resilienza coinvolgendo le comunità e la società nel suo complesso, sensibilizzare sui rischi della radicalizzazione a scuola e tra i giovani, formare i capi religiosi a contrastare l’estremismo violento per i capi religiosi e creare piattaforme internet sulla prevenzione, il contrasto all’estremismo violento e l’antiterrorismo.

- Attraverso i programmi nazionali IPA l’UE sosterrà il Kosovo nel rafforzare le misure di deradicalizzazione nel sistema penitenziario e di libertà provvisoria e l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia ad attuare la strategia nazionale per la lotta al terrorismo; attraverso il suo progetto di assistenza di polizia PAMECA 1[1], l’UE fornirà inoltre assistenza nella lotta contro il terrorismo alle autorità di contrasto e ai servizi d’intelligence in Albania;

- la delegazione UE in Albania ha fornito due sovvenzioni di 300 000 EUR ciascuna per coinvolgere le organizzazioni della società civile e le istituzioni di pubblica sicurezza nel contrasto all’estremismo e alla radicalizzazione;

- in Bosnia-Erzegovina l’UE ha finanziato un progetto sul rischio di radicalizzazione nella prigione di Zenica, in collaborazione con la comunità islamica, che coinvolge i giovani nella prevenzione della radicalizzazione;

- l’UE sta inoltre integrando questioni di antiterrorismo/contrasto all’estremismo violento in progetti con la società civile e soggetti non legati alla sicurezza. Attraverso lo strumento regionale IPA per la società civile (TACSO) sono stati avviati appositi programmi dedicati al contrasto all’estremismo violento a livello nazionale (ad esempio in Albania) o regionale;

- strumento europeo di vicinato: progetto pilota UNICRI (5 milioni di EUR) per la prevenzione dell’estremismo violento nel Sahel e nel Maghreb;

- la Commissione finanzia un gran numero di programmi, ad esempio in Medio Oriente e in Nord Africa o in Africa (Maghreb, Sahel, Nigeria, Niger e Ciad).

Lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (EIDHR) sostiene inoltre i programmi pertinenti quali:

- Engaging Youth for Human Rights and Social Cohesion (600 000 EUR - da lanciare e valido fino al 2019). partner esecutivo: Generations for Peace;

- Beyond Radicalisation: Youth in Lebanon Speak Up! (600 000 EUR - da lanciare e valido fino al 2019). partner esecutivo: Deutsche Welle;

- La jeunesse sahraouie, acteur central de la résolution pacifique du conflit - Algérie, Tindouf; civil society - rivolto ai campi profughi saharawi a Tindouf (96 000 EUR – 2016-2018). attuato da Oxfam-Solidariteit;

- Voix du Sud, Voix du Nord pour un meilleur vivre ensemble en Algérie pour garantir la démocratie en Algérie (0,5 milioni di EUR - da lanciare e in vigore fino al 2018).

24.    Continuare a sostenere le iniziative del Forum globale antiterrorismo (GCTF) volte a prevenire e a contrastare l’estremismo violento.

In corso

L’UE fornisce un sostegno costante per prevenire e contrastare l’estremismo violento a livello di comunità attraverso iniziative ispirate dal Forum globale antiterrorismo (GCTF), tra cui Hedayah - l’International Center of Excellence for Countering Violent Extremism e il Global Community Engagement and Resilience Fund (GCERF). Nello specifico il meccanismo di sovvenzione Hedayah sostiene al momento iniziative a livello locale in Asia centrale, nei Balcani occidentali e in Georgia con il finanziamento dell’UE. L’UE sostiene inoltre le attività del GCERF in Bangladesh, Kenya, Kosovo, Mali e Nigeria nonché un’iniziativa innovativa del settore privato per mobilitare il cofinanziamento delle attività del GCERF da parte del settore privato.

L’UE presiede insieme alla Turchia il gruppo di lavoro del GCTF per la regione del Corno d’Africa ed è membro del gruppo di lavoro del GCTF sulla lotta all’estremismo violento. Le questioni legate alla prevenzione e alla lotta all’estremismo violento (tra cui i giovani e le donne) sono un elemento importante delle attività del gruppo di lavoro per la regione del Corno d’Africa. Nell’estate 2017 l’UE organizza due seminari per i principali portatori d’interessi della regione per promuovere il “Life Cicle of Radicalisation” del Forum globale antiterrorismo, una serie di documenti sulle migliori pratiche.

25.    Estendere ulteriormente le reti eTwinning Plus a paesi selezionati oggetto della politica di vicinato dell’UE.

In corso

Lo strumento eTwinning (che interessa già Tunisia, Azerbaigian, Georgia, Ucraina, Armenia e Moldova) sarà esteso anche ad altri paesi del partenariato euromediterraneo. Sono già state avviate le trattative con l’Algeria.

26.    Avviare uno studio di fattibilità per scambi virtuali Erasmus+ onde promuovere l’impegno online dei giovani al fine di raggiungere un pubblico di 200 000 giovani entro il 2019.

In corso

La studio di fattibilità è stato concluso. Esso presenta opzioni su come avviare l’iniziativa per poi introdurla completamente, coprendo aspetti fondamentali come il reclutamento dei partecipanti, il reclutamento e la formazione degli intermediari, i contenuti necessari per assicurare una maggiore sensibilizzazione interculturale dei partecipanti, le piattaforme informatiche necessarie e le modalità del riconoscimento per il coinvolgimento dei partecipanti. L’obiettivo è di avviare l’iniziativa pilota con 1 000-2 000 giovani nel 2018 e aumentarne il numero entro la fine del 2019.

(1)

[1] Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet http://pameca.org.al/ .

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Bruxelles, 29.6.2017

COM(2017) 354 final

ALLEGATO

Stato di avanzamento dell'attuazione del piano di azione per rafforzare la lotta contro il finanziamento al terrorismo

della

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio

Ottava relazione sui progressi compiuti verso un'autentica ed efficace Unione della sicurezza


STATO DI AVANZAMENTO DELL'ATTUAZIONE DEL PIANO DI AZIONE PER RAFFORZARE LA LOTTA CONTRO IL FINANZIAMENTO AL TERRORISMO (COM(2016) 50 final del 2.2.2016)

Obiettivi e azioni

Calendario

Descrizione/stato di avanzamento

Impedire lo spostamento di fondi e individuare i finanziamenti dei terroristi

Contrastare l'utilizzo abusivo del sistema finanziario a scopo di finanziamento del terrorismo

Anticipare la data del recepimento effettivo e dell'entrata in vigore della 4a direttiva anti-riciclaggio.

Non oltre il 4° trimestre del 2016

-1.1.2017 nella proposta di modifiche alla 4a direttiva anti-riciclaggio.

-Sostituita dai negoziati in corso (triloghi) per modificare la 4a direttiva antiriciclaggio.

Adottare un elenco di paesi terzi ad alto rischio con carenze strategiche nei loro regimi di lotta contro il riciclaggio di denaro/il finanziamento del terrorismo.

Non oltre il 2° trimestre del 2016

-Atto delegato con una elenco dell'UE che tenga conto degli elenchi del gruppo di azione finanziaria adottati il 14.7.2016 ed entrati in vigore a settembre 2016.

-Ulteriori modifiche all'atto delegato respinte dal Parlamento europeo.

-La Commissione intende intensificare il proprio impegno proattivo e il coordinamento all'interno del gruppo di azione finanziaria, per influenzare a monte il processo d'inserimento negli elenchi di paesi terzi ad alto rischi.

-La Commissione svilupperà inoltre una metodologia per una valutazione dell'UE che non si basi soltanto su fonti d'informazione esterne. Per attuare tale nuova metodologia è stata predisposta una tabella di marcia contenente le principali tappe e corredata di piani dettagliati per i prossimi 18 mesi e prospettive per il periodo successivo.

-L'UE dovrebbe impegnarsi in modo proattivo con i paesi "a bassa capacità" per aiutarli a migliorare la loro situazione in termini di prevenzione del riciclaggio di denaro/finanziamento del terrorismo.

Pubblicare una relazione su una valutazione sovranazionale dei rischi di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo e raccomandazioni per gli Stati membri sulle misure adatte ad affrontare tali rischi.

2º trimestre 2017

-In corso.

-Adozione prevista a fine giugno 2017.



Proporre modifiche ai seguenti punti della 4a direttiva antiriciclaggio:

-misure/contromisure rafforzate di adeguata verifica nei confronti dei paesi terzi ad alto rischio;

-piattaforme di scambio di valute virtuali;

-strumenti prepagati;

-registri centralizzati dei conti bancari e dei conti di pagamento o sistemi elettronici di reperimento dei dati;

-accesso ai dati da parte delle unità d'informazione finanziaria e scambio di dati.

Non oltre il 2° trimestre del 2016 - fatto

-Proposta adottata dalla Commissione il 5 luglio 2016. 

-Attualmente in avanzata fase di trilogo.



Rendere più efficace l'attuazione, da parte dell'UE, delle misure delle Nazioni Unite di congelamento dei beni, anche rafforzando lo scambio d'informazioni fra l'UE e l'ONU.

Non oltre il 2° trimestre del 2016

-In corso: i servizi della Commissione hanno ridotto da 5 a 3 giorni il tempo necessario al recepimento nella normativa dell'UE dei nuovi elenchi concernenti lo Stato islamico/Al Qaeda delle Nazioni Unite, in parte grazie a un miglioramento della condivisione d'informazioni da parte del comitato delle sanzioni contro lo Stato Islamico/Al Qaeda delle Nazioni Unite.

-I servizi della Commissione stanno valutando come poter ridurre il tempo di trasposizione a due giorni.

-Il Segretariato generale del Consiglio è stato incaricato di predisporre una banca dati per monitorare i divieti d'ingresso nel SIS sulla base delle sanzioni delle Nazioni Unite. Tale banca dati sarà disponibile entro il 20172018.

Rafforzare la capacità degli Stati membri, della Commissione, del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e degli operatori economici di condividere le informazioni sulle difficoltà legate all'attuazione delle misure restrittive, compreso lo scambio di informazioni sui nuovi inserimenti negli elenchi delle Nazioni Unite, attraverso la banca dati delle sanzioni finanziarie.

Non oltre il 2° trimestre del 2016

-In corso: La Commissione sta sviluppando una nuova applicazione della banca dati delle sanzioni finanziarie che le consenta di trasmettere le informazioni sui nuovi elenchi delle Nazioni Unite prima del recepimento nella normativa dell'UE (e che dovrà essere operativa entro settembre).

-I servizi della Commissione stanno inoltre verificando la possibilità di utilizzare la banca dati delle sanzioni finanziarie per trasmettere informazioni sugli elenchi nazionali dei singoli Stati membri.

Studiare la possibilità di uno strumento legislativo autonomo che consenta una più estesa consultazione dei registri dei conti bancari e dei conti di pagamento, per altre indagini e da parte di altre autorità, al di là del campo d'applicazione della 4a direttiva antiriciclaggio.

Non oltre il 2° trimestre del 2016

-In corso.

-Si sono tenute consultazioni con i) le autorità che gestiscono i registri bancari esistenti, ii) le autorità che potrebbero avere accesso ai registri bancari a fini diversi dal riciclaggio di denaro (autorità di contrasto, uffici per il recupero dei beni, autorità fiscali, autorità anticorruzione) e il settore bancario. 

Rafforzare la cooperazione fra le unità d'informazione finanziaria attraverso misure appropriate.

Non oltre il 2° trimestre del 2017

-In corso.

-Previsto a fine giugno 2017.



Altre iniziative volte a completare il quadro giuridico esistente

Armonizzare i reati e le sanzioni legati al riciclaggio di denaro

Proposta legislativa di armonizzazione dei reati e delle sanzioni legati al riciclaggio di denaro.

Non oltre il 4° trimestre del 2016

-La Commissione ha presentato una proposta il 21 dicembre 2016.

-Il Consiglio ha definito un orientamento generale l'8 giugno 2017.

-Il Parlamento europeo ha designato un relatore la cui relazione sarà pubblicata a settembre 2017.



Contrastare i movimenti illeciti di denaro contante

La Commissione collaborerà con la Banca centrale europea, Europol e altri soggetti interessati sull'uso delle banconote di grosso taglio, in particolare da 500 EUR, che rappresentano un problema segnalato dalle autorità di contrasto.

Fatto

-Fatto. Non sono necessarie altre misure.

-Il 4 maggio 2016 il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di ritirare gradualmente dalla circolazione le banconote da 500 EUR.

Proposta legislativa per contrastare i movimenti illeciti di denaro contante

Non oltre il 4° trimestre del 2016

-La Commissione ha presentato la proposta il 21 dicembre 2016.

-Al Consiglio (gruppo "Unione doganale") è in corso la seconda lettura sulla base di un testo di compromesso della presidenza.

-Al Parlamento europeo è prevista a metà di giugno l'assegnazione alla commissione competente.



Valutare la pertinenza di eventuali limiti massimi ai pagamenti in contante.

Lo stato di avanzamento dei lavori è stato presentato al Consiglio ECOFIN di giugno 2016

-Dal 1° marzo al 31 maggio è stata svolta una consultazione pubblica.

-I risultati sono attualmente in fase di analisi.



Completare il quadro dell'UE per seguire e congelare i beni dei terroristi

Regime UE di congelamento dei beni dei terroristi ai sensi dell'articolo 75 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

Concludere una valutazione non oltre il 4° trimestre del 2016

-La valutazione della Commissione è stata pubblicata nella terza relazione sui progressi compiuti verso un'autentica ed efficace Unione della sicurezza. (COM(2016) 831 del 21.12.2016). Al momento non sono necessarie altre azioni.

Rafforzare il reciproco riconoscimento dei provvedimenti di congelamento e confisca dei proventi di reato.

Non oltre il 4° trimestre del 2016

-La Commissione ha presentato la proposta il 21 dicembre 2016.

-Sono in corso i negoziati in sede di Consiglio al fine di adottare un orientamento generale.

-Il Parlamento europeo ha designato un relatore.



Eventuale sistema europeo che andrebbe a integrare l'attuale programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi fra l'UE e gli USA seguendo le transazioni non rientranti in tale accordo.

Concludere una valutazione entro il 4° trimestre del 2016

-La valutazione è stata pubblicata nella terza relazione sui progressi compiuti verso un'autentica ed efficace Unione della sicurezza. (COM(2016) 831 del 21.12.2016).

-In corso.

Mirare alle fonti dei finanziamenti

Proposta legislativa volta a rafforzare i poteri e la cooperazione delle dogane e a contrastare il finanziamento del terrorismo legato al commercio di beni.

Posticipato al 1° trimestre del 2017 (COM(2016) 230 final)

-In corso.



Proposta legislativa contro il commercio illegale di beni culturali.

Non oltre il 2° trimestre del 2017

-Lavori preparatori in corso.

-Adozione prevista per l'estate 2017.

Piano d'azione dell'UE contro il traffico illegale di specie selvatiche.

Non oltre il 1° trimestre del 2016

-Piano d'azione adottato il 26 febbraio 2016.

-Conclusioni del Consiglio adottate il 20 giugno 2016.

-Attuazione in corso.

Aspetti specifici connessi alla dimensione esterna



Rafforzare l'aiuto fornito ai paesi terzi per conformarsi agli obblighi giuridici delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e alle raccomandazioni del gruppo di azione finanziaria.

In corso

-In corso.



Aiutare i paesi delle regioni del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA) e del Sud-est asiatico a controllare, smantellare e impedire il finanziamento del terrorismo.

Non oltre il 4° trimestre del 2016

-In corso.

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