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Document 52015TA1209(16)

    Relazione sui conti annuali dell’Agenzia europea dell’ambiente relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

    GU C 409 del 9.12.2015, p. 143–150 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    9.12.2015   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 409/143


    RELAZIONE

    sui conti annuali dell’Agenzia europea dell’ambiente relativi all’esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell’Agenzia

    (2015/C 409/16)

    INTRODUZIONE

    1.

    L’Agenzia europea dell’ambiente (di seguito «l’Agenzia» o «EEA»), con sede a Copenaghen, è stata istituita dal regolamento (CEE) n. 1210/90 del Consiglio (1). È responsabile del funzionamento di una rete di osservazione che fornisca alla Commissione, al Parlamento, agli Stati membri e, più in generale, al pubblico informazioni attendibili sullo stato dell’ambiente. Tali informazioni dovrebbero, in particolare, permettere all’Unione europea e agli Stati membri di agire al fine di salvaguardare l’ambiente e di valutare l’efficacia di tale azione (2).

    INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

    2.

    L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Agenzia. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

    DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

    3.

    Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

    a)

    i conti annuali dell’Agenzia, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014; e

    b)

    la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

    La responsabilità della direzione

    4.

    La direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Agenzia e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti (5):

    a)

    le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Agenzia comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore esecutivo approva i conti annuali dell’Agenzia dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Agenzia;

    b)

    le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

    La responsabilità del revisore

    5.

    È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Agenzia, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

    6.

    L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicabili alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit comporta altresì la valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti. Nell’elaborare la presente relazione e dichiarazione di affidabilità, la Corte ha esaminato il lavoro di revisione contabile svolto dal revisore esterno indipendente sui conti dell’Agenzia, conformemente a quanto disposto dall’articolo 208, paragrafo 4, del regolamento finanziario dell’UE (8).

    7.

    La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

    Giudizio sull’affidabilità dei conti

    8.

    A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Agenzia presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2014, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Agenzia e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

    Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

    9.

    A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

    10.

    Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

    OSSERVAZIONI SULLA LEGITTIMITÀ E REGOLARITÀ DELLE OPERAZIONI

    11.

    Nel 2014, l’Agenzia ha bandito un invito per l’appalto di servizi, di un valore pari a 1,7 milioni di EUR, per la prestazione di servizi di consulenza informatica e sui sistemi di informazione geografica (SIG) per l’attuazione della componente di accesso ai dati di riferimento (RDA) e per il sostegno all’Agenzia in altre attività relative al programma Copernicus. Nell’appalto si faceva riferimento ad un aspetto importante, ossia la presenza di carenze note, che, però, non sono state definite in nessuna parte delle specifiche tecniche. Un capitolato d’oneri più chiaro avrebbe contribuito a rendere la procedura d’appalto più efficace e rispettosa della concorrenza.

    OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

    12.

    Sebbene l’Agenzia abbia cominciato ad attuare una nuova politica di controllo ex ante ed ex post delle sovvenzioni, le procedure di verifica non sono state ancora documentate. Tuttavia, l’Agenzia ha comunicato ai beneficiari (centri tematici europei o ETC) alcuni orientamenti sulla preparazione delle dichiarazioni di spesa.

    13.

    Ciononostante, sono state rilevate alcune carenze nelle operazioni relative alle sovvenzioni sottoposte ad audit. Nel caso di una delle ETC, l’ordinatore ha approvato l’intero importo dichiarato, sebbene il verificatore avesse identificato dei costi non ammissibili inclusi nella dichiarazione di spesa. In un secondo caso, l’intero importo della dichiarazione di spesa è stato rimborsato, sebbene la maggior parte dei partner selezionati per effettuare une verifica ex ante non avessero fornito all’Agenzia i documenti richiesti. Inoltre, nonostante l’incompatibilità degli incarichi, l’auditor interno ha effettuato sia la verifica ex ante che la verifica ex post. È opportuno osservare che il sistema di controlli ex ante è oggetto di discussione tra la Corte e l’Agenzia dal 2012.

    ALTRE OSSERVAZIONI

    14.

    L’Agenzia ha concluso contratti per servizi di backup, tra cui servizi di posta elettronica, con un fornitore di servizi cloud tramite un appalto interistituzionale bandito dalla DG Informatica della Commissione europea. I termini del contratto non definiscono in modo adeguato l’ubicazione dei dati dell’Agenzia. Il contraente si è riservato il diritto di trasferire i dati dell’Agenzia al di fuori dell’area geografica dell’Unione europea senza preavviso: ad esempio, per risolvere problemi di latenza, potrebbe essere meglio copiare i dati di routing in vari centri dati in diverse regioni. Di conseguenza, l’Agenzia non ha garantito né il rispetto dei privilegi e delle immunità delle Comunità europee, a cui è soggetta, né il totale rispetto, da parte del fornitore, delle garanzie sulla privacy accordate dall’articolo 7 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

    SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI FORMULATE PER GLI ESERCIZI PRECEDENTI

    15.

    Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per gli esercizi precedenti.

    La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 15 settembre 2015.

    Per la Corte dei conti europea

    Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

    Presidente


    (1)  GU L 120 del 11.5.1990, pag. 1.

    (2)  L’allegato II espone in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Agenzia.

    (3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

    (4)  Queste relazioni comprendono il conto di risultato dell’esecuzione del bilancio e il relativo allegato.

    (5)  Articoli 39 e 50 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione (GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42).

    (6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinenti, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

    (7)  Articolo 107 del regolamento (UE) n. 1271/2013.

    (8)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).


    ALLEGATO I

    Seguito dato alle osservazioni formulate per gli esercizi precedenti

    Anno

    Osservazione della Corte

    Stato di avanzamento dell’azione correttiva

    (Completata/In corso/Pendente/N.A.)

    2012

    Nel 2012, l’Agenzia ha concesso sovvenzioni nell’ambito di tre programmi (1) principali a consorzi costituiti da istituzioni e organismi ambientali in Europa, organizzazioni delle Nazioni Unite e organizzazioni ambientali nazionali. Nel 2012, la spesa totale per le sovvenzioni è stata di 11,9 milioni di EUR, pari al 27 % del totale delle spese operative. Le verifiche ex ante espletate dall’Agenzia prima di procedere al rimborso delle spese dichiarate dai beneficiari consistono in un’analisi documentale delle dichiarazioni di spesa. Di norma, l’Agenzia non ottiene dai beneficiari alcuna documentazione a sostegno dell’ammissibilità e dell’esattezza delle spese dichiarate per il personale, che rappresentano la parte più rilevante delle spese (2). Le verifiche ex post in loco a livello del beneficiario sono rare (3).

    In corso

    2013

    Nel 2013, l’Agenzia ha concesso sovvenzioni nell’ambito di cinque programmi (4) a consorzi costituiti da istituzioni e organismi ambientali in Europa, organizzazioni delle Nazioni Unite e organizzazioni ambientali nazionali. La spesa per sovvenzioni nel 2013 è ammontata in totale a 13,9 milioni di EUR, ossia il 31 % delle spese operative totali. Le verifiche ex ante espletate dall’Agenzia consistono in un’analisi documentale delle dichiarazioni di spesa. A seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente, l’Agenzia ha intensificato i controlli sull’ammissibilità e l’esattezza delle spese per il personale dichiarate nell’ambito dei programmi di sovvenzione, in quanto queste rappresentano la maggior parte dei costi. In particolare, per un campione di beneficiari, è stato possibile ottenere le schede orarie per controllare i costi relativi alle retribuzioni dichiarati, ma non le buste paga. Le verifiche in loco a livello del beneficiario sono rare.

    I controlli esistenti forniscono dunque solo una limitata certezza circa l’ammissibilità e l’esattezza delle spese dichiarate dai beneficiari. Per le operazioni controllate dalla Corte, la Corte ha ottenuto la documentazione giustificativa che ha fornito una ragionevole certezza della legittimità e regolarità delle operazioni in questione.

    In corso


    (1)  Centri tematici europei (ETC), Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI) e Operazioni iniziali per il monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza (GIO).

    (2)  Per altri tipi di spesa (come ad esempio i subappalti e l’acquisto di attrezzature), vengono richiesti ed esaminati i documenti giustificativi.

    (3)  Nel 2012 e nel 2011 è stata effettuata una verifica ex ante per controllare i sistemi di controllo di un beneficiario. Nel 2010 era stata effettuata una verifica ex ante per verificare l’ammissibilità delle spese dichiarate da un beneficiario.

    (4)  Centri tematici europei (ETC), Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI), Operazioni iniziali per il monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza (GIO and GIO2), coordinamento in situ GMES (GISC) e Strumento di assistenza preadesione (IPA2).


    ALLEGATO II

    Agenzia europea dell’ambiente (Copenaghen)

    Competenze e attività

    Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

    (articolo 191 del TFUE)

    Politica ambientale

    La politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire […] gli obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente; protezione della salute umana; utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell’ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici.

    La politica dell’Unione in materia ambientale mira a un elevato livello di tutela, tenendo conto della diversità delle situazioni nelle varie regioni dell’Unione. Essa è fondata sui princìpi della precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché sul principio «chi inquina paga». […] Nel predisporre la sua politica […], l’Unione tiene conto dei dati scientifici e tecnici disponibili, delle condizioni dell’ambiente nelle varie regioni dell’Unione, dei vantaggi e degli oneri che possono derivare dall’azione o dall’assenza di azione, dello sviluppo socioeconomico dell’Unione nel suo insieme e dello sviluppo equilibrato delle sue singole regioni […].

    Competenze dell’Agenzia

    [regolamento (CEE) n. 1210/1990 del Consiglio]

    Obiettivi

    Attuare una rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale che fornisca all’Unione e agli Stati membri:

    1.

    Informazioni oggettive, attendibili e comparabili a livello europeo che consentano loro di:

    a)

    adottare le misure necessarie per la protezione dell’ambiente;

    b)

    valutarne l’attuazione;

    c)

    garantire un’efficace informazione del pubblico sullo stato dell’ambiente;

    2.

    Il supporto tecnico e scientifico necessario a tal fine.

    Compiti:

    istituire, in collaborazione con gli Stati membri, e coordinare la rete europea di informazione e di osservazione in materia ambientale,

    fornire all’Unione e agli Stati membri le informazioni oggettive necessarie per formulare e attuare politiche ambientali oculate ed efficaci,

    contribuire al controllo dei provvedimenti concernenti l’ambiente mediante un’appropriata attività di supporto per quanto riguarda l’obbligo di presentare relazioni,

    assistere i singoli Stati membri nella messa a punto, nell’elaborazione e nell’ampliamento dei rispettivi sistemi di controllo dei provvedimenti ambientali,

    registrare, collazionare e valutare dati sullo stato dell’ambiente, redigere relazioni sulla qualità e la sensibilità dell’ambiente nonché sulle pressioni cui è sottoposto nell’Unione, fornire criteri di valutazione uniformi in ordine ai dati ambientali, da applicare in tutti gli Stati membri, sviluppare ulteriormente e mantenere un centro di informazione ambientale di riferimento,

    contribuire ad assicurare la comparabilità dei dati ambientali a livello europeo e, se necessario, promuovere con i mezzi adeguati una maggiore armonizzazione dei metodi di misurazione,

    promuovere l’integrazione delle informazioni ambientali europee nei programmi internazionali di sorveglianza dell’ambiente,

    pubblicare ogni cinque anni una relazione sullo stato dell’ambiente, sulle relative tendenze e prospettive, completata dalla pubblicazione di statistiche incentrate su temi specifici,

    stimolare lo sviluppo e l’applicazione delle tecniche di previsione ambientale, lo scambio di informazioni sulle migliori tecnologie disponibili per prevenire o ridurre i danni all’ambiente, lo sviluppo di metodi per valutare il costo dei danni all’ambiente e i costi delle politiche di prevenzione, di protezione e di risanamento dell’ambiente,

    assicurare un’ampia diffusione fra i cittadini di informazioni ambientali affidabili e paragonabili, in particolare sullo stato dell’ambiente, e incoraggiare l’utilizzazione della nuova tecnologia telematica a tal fine,

    cooperare attivamente con altri organismi e programmi dell’Unione nonché con altri organismi internazionali e in settori di interesse comune a tali istituzioni in paesi non facenti parte dell’Unione, tenendo conto della necessità di evitare la duplicazione di sforzi,

    assistere la Commissione nello scambio di informazioni sull’elaborazione di metodologie di valutazione ambientale e delle migliori pratiche nonché nella diffusione di informazioni sui risultati della pertinente ricerca in campo ambientale, in una forma che meglio contribuisca all’elaborazione di politiche.

    Organizzazione

    Consiglio di amministrazione

    Composizione

    Un rappresentante di ogni Stato membro, un rappresentante per ciascun paese membro dell’Agenzia, due rappresentanti della Commissione e due personalità del mondo scientifico designate dal Parlamento europeo.

    Compiti

    Adottare i programmi pluriennali e annuali di lavoro ed assicurarne l’attuazione e adottare la relazione annuale sulle attività dell’Agenzia.

    Direttore esecutivo

    Nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione.

    Comitato scientifico

    È composto da membri particolarmente qualificati in materia ambientale, nominati dal consiglio di amministrazione.

    Audit esterno

    Corte dei conti europea.

    Autorità competente per il discarico

    Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

    Risorse messe a disposizione dell’Agenzia nel 2014 (2013)

    Bilancio definitivo

    52,6(41,7) milioni di EUR

    Sovvenzione dell’Unione: 80 % (100 %)

    Effettivi al 31 dicembre 2014

    Posti previsti nella tabella dell’organico: 135 (138)

    Posti occupati: 130 (132) più 74 (78) altri posti (agenti contrattuali ed esperti nazionali distaccati)

    Totale effettivi: 204 (210)

    Posti in organico destinati a funzioni:

    operative: 97 (98),

    amministrative: 38 (40).

    Attività svolte e servizi forniti nel 2014 (2013)

    Articoli

    14 (48)

    Highlight

    46 (53)

    Comunicati stampa

    7 (11)

    Serie di dati

    54 (29)

    Indicatori

    34 (46)

    Mappe, grafici

    48 (217)

    Opuscoli, volantini ecc.

    1 (5)

    Documenti sull’attività dell’Agenzia

    2 (5)

    Relazioni

    10 (13)

    Relazioni tecniche

    17 (21)

    Segnali ambientali

    1 (1)

    SOER

    1 (0)

    Fonte: Allegato fornito dall’Agenzia.


    LA RISPOSTA DELL’AGENZIA

    11.

    A giudizio dell'AEA il principio della trasparenza è stato rispettato. Le carenze note sono state adeguatamente descritte alla sezione 6.3.2 del capitolato d'oneri usando espressioni quali miglioramento, correzione, adeguamento e garanzia della coerenza. La versione integrale del capitolato d'oneri è reperibile sul sito web dell'AEA (http://www.eea.europa.eu/about-us/tenders/eea-mdi-14-005-it).

    12.

    Nell'attuazione della nuova politica di controllo ex ante ed ex post delle sovvenzioni dal maggio 2014, l'AEA ha dato priorità agli orientamenti sulla preparazione delle dichiarazioni di spesa per i beneficiari. Da quel momento sono stati elaborati gli orientamenti AEA in materia di controlli, che sono stati distribuiti ai responsabili della gestione del bilancio e dei contratti, preposti ai controlli ex ante delle sovvenzioni e che sono applicabili dall'esercizio finanziario 2016.

    13.

    A seguito dell'osservazione della Corte, l'AEA ha avviato la riscossione dal beneficiario interessato.

    L'AEA assicurerà un'attuazione rigorosa dell'NCI n. 18 per documentare eventuali casi di mancato rispetto dei controlli o di deviazioni dalla procedura e dalle politiche consolidate che possano verificarsi in futuro.

    Per quanto riguarda la seconda parte dell'osservazione, l'Agenzia non ha ritenuto opportuno cercare di ottenere i documenti richiesti poiché in passato erano state raccolte valide prove dagli stessi partner. Inoltre, in quel momento l'Agenzia era impegnata in un dialogo con gli auditor della Corte in merito alla formulazione della politica più appropriata in materia di controlli allo scopo di assicurare la copertura e l'ammissibilità.

    L'AEA prende atto del terzo commento contenuto nell'osservazione e lo terrà in considerazione nel riesame dell'attuale politica in materia di controlli degli ETC. Sarà elaborata una strategia formale di controlli ex post che assicuri la compatibilità con i compiti della capacità di audit interno dell'AEA. L'auditor interno effettuerà esclusivamente controlli ex post coprendo in tal modo sia i controlli sul posto sia l'efficacia del processo dei controlli ex ante dell'AEA.

    14.

    Prima dell'introduzione di un servizio di posta elettronica basato su cloud, l'AEA ha condotto un test e quindi una valutazione dei rischi in merito ai cambiamenti implicati, cui hanno partecipato esperti informatici e di gestione della qualità nonché il responsabile della protezione dei dati dell'AEA. A seguito di questo processo di valutazione sono stati richiesti al fornitore ulteriori chiarimenti e garanzie, al fine di assicurare la conformità al regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. A tale riguardo il fornitore ha confermato che:

    i centri dati si trovano in Europa (Dublino è il sito principale e Amsterdam è il sito specchio e di backup) e la comunicazione tra l'AEA e i centri dati è criptata,

    aderisce al regolamento dell'UE in materia di protezione dei dati e al quadro di approdo sicuro dell'UE,

    si adopererà per reindirizzare le inchieste giudiziarie o notificare tempestivamente all'AEA eventuali inchieste di questo tipo, consentendo all'AIPN di prendere una decisione informata sul trasferimento di dati richiesto, ove possibile,

    i suoi servizi cloud sono certificati secondo la norma ISO 27018/2014 e sottoposti ad audit periodici,

    le misure di sicurezza in atto permettono aggiornamenti costanti e immediati e forniscono maggiori possibilità di scoprire, tracciare e risolvere potenziali intrusioni.

    L'AEA ritiene pertanto che i rischi residui individuati siano accettabili e adeguatamente coperti dalle clausole contrattuali concordate. Nondimeno, sottoporrà l'esecuzione del contratto a riesami periodici al fine di valutare nuovamente i rischi e adottare misure appropriate e interventi correttivi se ritenuto necessario.

    Inoltre, l'AEA reputa che le immunità e i privilegi che proteggono i suoi dati non siano influenzati dal ricorso a servizi cloud.

    Per quanto concerne il rispetto della vita privata e della vita familiare secondo quanto disposto dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, l'AEA ha aggiornato la sua politica in materia di utilizzo della posta elettronica includendo un disclaimer rivolto ai membri del personale riguardo all'uso limitato del sistema di posta elettronica per scopi personali.


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