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Document 52014DC0280
REPORT FROM THE COMMISSION TO THE COUNCIL Tenth report on the implementation of Council Regulation (EC) 866/2004 of 29 April 2004 and the situation resulting from its application covering the period 1 January until 31 December 2013
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO Decima relazione sull’attuazione del regolamento (CE) n. 866/2004 del Consiglio, del 29 aprile 2004, e sulla situazione derivante dalla sua applicazione nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2013
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO Decima relazione sull’attuazione del regolamento (CE) n. 866/2004 del Consiglio, del 29 aprile 2004, e sulla situazione derivante dalla sua applicazione nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2013
/* COM/2014/0280 final */
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO Decima relazione sull’attuazione del regolamento (CE) n. 866/2004 del Consiglio, del 29 aprile 2004, e sulla situazione derivante dalla sua applicazione nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2013 /* COM/2014/0280 final */
INTRODUZIONE Il regolamento
(CE) n. 866/2004 del Consiglio relativo ad un regime ai sensi dell’articolo 2
del protocollo n. 10 dell’atto di adesione[1]
(di seguito: regolamento relativo alla linea verde), in vigore dal 1° maggio
2004, definisce le condizioni alle quali le disposizioni del diritto
dell’Unione europea si applicano alla circolazione di persone, beni e servizi
attraverso la linea che separa le zone della Repubblica di Cipro su cui il
governo della stessa esercita un controllo effettivo da quelle su cui esso non
esercita tale controllo. Affinché tali norme risultassero efficaci, la loro
applicazione è stata estesa al confine tra queste zone e la zona orientale di
sovranità del Regno Unito (ESBA)[2]. La presente
relazione riguarda il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013. Nel periodo in
esame il Consiglio ha modificato, su proposta della Commissione, il regolamento
relativo alla linea verde per consentire alle merci dell’UE che escono dalle
zone sotto il controllo effettivo del governo della Repubblica di Cipro di
rientrare in tali zone dopo aver attraversato le zone non soggette al controllo
effettivo del governo[3].
La Commissione
ha mantenuto un dialogo costruttivo sull’attuazione del regolamento con le
autorità competenti della Repubblica di Cipro, con l’amministrazione della zona
di sovranità (SBA) e con la Camera di commercio turco-cipriota.
1.
ATTRAVERSAMENTO DELLA LINEA DA PARTE DELLE PERSONE
1.1. Attraversamento
ai punti autorizzati Il regolamento
fornisce un quadro giuridico stabile per la libera circolazione dei ciprioti,
degli altri cittadini dell’UE e dei cittadini di paesi terzi che attraversano
la linea verde (di seguito “la linea”) ai punti di attraversamento autorizzati.
Rispetto agli anni precedenti, nel 2013 si è constatato un aumento del numero
di attraversamenti da parte sia di greco-ciprioti che di turco-ciprioti. Secondo i dati
messi a disposizione dalla Repubblica di Cipro, nel periodo in esame
520 410 cittadini (481 732 l’anno precedente) e 183 185
veicoli (154 778 l’anno precedente) greco-ciprioti hanno attraversato la
linea dalle zone controllate dal governo verso la parte settentrionale
dell’isola, mentre 877 759 cittadini (850 362 l’anno precedente) e
323 655 veicoli (280 358 l’anno precedente) turco-ciprioti hanno
effettuato il percorso inverso, dalla parte settentrionale dell’isola verso le
zone controllate dal governo[4]. Il numero di
cittadini dell’UE non ciprioti e di cittadini di paesi terzi che hanno
attraversato la linea è leggermente diminuito. Secondo i dati messi a
disposizione dalla polizia della Repubblica di Cipro (di seguito: CYPOL),
durante il periodo esaminato sono stati riscontrati altri 517 580
attraversamenti da parte di cittadini dell’UE non ciprioti e di cittadini di
paesi terzi (530 014 l’anno precedente). Il 69,64% di tali attraversamenti
(360 469) ha avuto luogo al punto di attraversamento di Ledra Street, dove
ha continuato ad essere effettuata la maggior parte degli attraversamenti da
parte di cittadini non ciprioti (soprattutto turisti). I dati raccolti
dalla comunità turco-cipriota indicano un aumento dei cittadini (723 904)
e una diminuzione dei veicoli greco-ciprioti (210 937) che hanno
attraversato la linea dalle zone controllate dal governo verso la parte
settentrionale dell’isola. Tali dati indicano inoltre una diminuzione del
numero di cittadini (1 313 633) e di veicoli turco-ciprioti
(432 824) che hanno attraversato la linea nell’altra direzione.
968 066 cittadini stranieri hanno effettuato l’attraversamento dalle zone
controllate dal governo verso la parte settentrionale di Cipro. I suddetti dati
forniti dalla CYPOL non comprendono tuttavia quelli relativi a persone e
veicoli che hanno attraversato la linea passando dai punti di Pergamos e
Strovilia, dalla parte settentrionale di Cipro verso l’ESBA[5]. Anche
se l’amministrazione dell’ESBA non conserva statistiche dettagliate sui due
punti di attraversamento, le sue relazioni, basate su informazioni della
comunità turco-cipriota, indicano attraversamenti da parte di 84 551
greco-ciprioti (48 807 l’anno precedente) verso la parte settentrionale
dell’isola e di 216 081 turco-ciprioti (315 683 l’anno precedente)
verso le zone controllate dal governo, nonché di 124 323 cittadini dell’UE
non ciprioti e cittadini di paesi terzi in entrambe le direzioni, attraverso i
punti presenti nella zona ESBA. Nel 2013, il
numero di membri della CYPOL impegnati direttamente ai punti di attraversamento
è sceso a 75 (80 nel 2012). La maggior parte
degli attraversamenti si è svolta senza intoppi. Pur essendo meno numerosi
rispetto all’anno precedente, gli incidenti segnalati rimangono comunque un
motivo di preoccupazione per la comunità turco-cipriota. All’inizio del
2013, è stato denunciato alla Commissione un cambiamento di prassi ai punti di
attraversamento per quanto riguarda i requisiti per le patenti di guida
applicati ai cittadini di paesi terzi coniugi di cittadini turco-ciprioti, i
quali sono stati informati che non potevano più guidare nelle zone controllate
dal governo a meno di non essere in possesso di una patente di guida del
proprio paese di origine. La Commissione ha sollevato la questione con le
autorità della Repubblica di Cipro per valutare se sia avvenuto un cambiamento
di politica, il quale richiederebbe una notifica alla Commissione a norma
dell’articolo 10 del regolamento relativo alla linea verde. Le autorità della
Repubblica di Cipro hanno comunicato alla Commissione che i cittadini di paesi
terzi possono guidare nelle zone controllate dal governo purché siano in
possesso di una patente di guida valida del loro paese di origine o di una
patente di guida internazionale. Come dichiarato in diverse
occasioni, la Commissione annette grande importanza alla stabilità delle prassi
ai punti di attraversamento e alla libera circolazione dei cittadini dell’UE e
delle loro famiglie attraverso la linea verde. Con il sostegno dell’UNFICYP sono
stati fatti passi importanti per agevolare la pratica del culto religioso. I
leader religiosi hanno beneficiato di possibilità di attraversamento agevolate
in entrambe le direzioni. 1.2. Migrazione
irregolare attraverso la linea verde e asilo I dati della
CYPOL per il 2013 hanno continuato a indicare una diminuzione della migrazione
irregolare attraverso la linea dalla parte settentrionale di Cipro verso le
zone controllate dal governo. Nel 2013, 1 043 migranti irregolari
(1 265 l’anno precedente) sono stati arrestati nelle zone controllate dal
governo[6].
4 migranti irregolari sono entrati direttamente nelle zone controllate dal
governo (19 l’anno precedente) e 37 persone (13 l’anno precedente) sono entrate
attraverso l’ESBA, portando il numero totale di migranti irregolari arrestati a
1 084 (1 297) l’anno precedente). La CYPOL ha indicato come probabile
motivo la diminuzione delle prospettive occupazionali dovuta alla crisi economica
a Cipro, insieme all’incremento dell’organico e dei pattugliamenti in
conformità del piano strategico della CYPOL per il periodo 2012-2015 volto a
combattere la migrazione irregolare. I paesi di origine con il numero più
elevato di migranti irregolari arrestati dopo aver attraversato la linea verde
sono Siria, Pakistan e Iran (allegato VII). Di norma, i migranti irregolari
vengono arrestati nel corso di controlli effettuati lungo la linea e presso gli
aeroporti, mentre cercano di lasciare il paese; i cittadini di paesi terzi
richiedenti protezione internazionale sono identificati di norma presso le
stazioni di polizia, mentre presentano richiesta d’asilo. Su 1 043
migranti irregolari, 491 (il 47%) hanno presentato domanda d’asilo alla
Repubblica di Cipro. Durante il periodo in esame, il numero di cittadini
siriani che hanno presentato domanda di asilo è ulteriormente aumentato (337
nel 2013 e 294 nel 2012). I dati della
CYPOL relativi alle vie d’ingresso dei migranti irregolari nelle zone
controllate dal governo si basano sugli stessi criteri degli anni precedenti,
cioè essenzialmente informazioni contenute nei loro documenti, dichiarazioni
dei migranti e altri elementi di prova. Dalle analisi
della CYPOL risulta che la maggior parte dei migranti irregolari arrestati dopo
aver attraversato la linea verde è arrivata nella parte settentrionale di Cipro
dal territorio turco. Secondo le
informazioni fornite dalla comunità turco-cipriota, nella parte settentrionale
di Cipro sono stati arrestati 25 migranti irregolari, 14 dei quali siriani. A
2 267 persone[7]
è stato rifiutato l’ingresso nella parte settentrionale di Cipro a vari punti
di entrata e 637 persone sono state rimpatriate[8]. Sebbene non
esista una collaborazione diretta fra la Repubblica di Cipro e la comunità
turco-cipriota per quanto riguarda le questioni di polizia e immigrazione, i
rappresentanti delle due comunità si incontrano periodicamente nell’ambito di
un comitato tecnico bicomunitario su criminalità e questioni penali che opera
sotto l’egida dell’ONU. Le due comunità hanno inoltre istituito la “Joint
Communications Room”, un meccanismo che funge da prolungamento del comitato e
consente lo scambio di informazioni su questioni penali. Questa cooperazione
efficace ha portato all’avvio di indagini penali[9].
La CYPOL ha
definito molto soddisfacente la cooperazione con altri dipartimenti governativi
competenti e con l’amministrazione dell’ESBA. Zona
orientale di sovranità del Regno Unito (ESBA) Nel complesso,
nel corso del periodo in esame la migrazione irregolare attraverso l’ESBA è
lievemente aumentata. I funzionari dell’SBA continuano a definire “eccellente”
la cooperazione con la Repubblica di Cipro. Nel 2013, 1 042 persone non
hanno ricevuto il permesso di attraversamento, per la maggior parte cittadini
turchi residenti nella parte settentrionale del paese e per il resto turisti
stranieri provenienti da Stati Uniti, Iran, Russia e Australia, giunti
attraverso la parte settentrionale del paese. Queste persone sono state
istradate verso il punto di attraversamento di Agios Dhometios per poter
avviare le pratiche d’ingresso richieste dalla Repubblica di Cipro[10]. Su un totale di
37 stranieri in situazione di soggiorno irregolare arrestati all’interno
dell’ESBA[11],
25 avevano attraversato la linea legalmente verso le zone controllate dal
governo, ma si sono trattenuti anche dopo la scadenza del visto. 11 si erano
introdotti nell’isola dalla parte settentrionale del paese e avevano
attraversato irregolarmente la linea verde. La polizia dell’SBA ha arrestato
anche 3 favoreggiatori. Per contrastare
la migrazione irregolare, la polizia dell’SBA effettua pattugliamenti casuali,
basati sul rischio e sull’intelligence, anche in zone lontane dai punti di
attraversamento. I pattugliamenti sono coadiuvati dai mezzi militari forniti
dalle autorità doganali e dalle forze militari dell’SBA. Risulta
particolarmente difficile tenere sotto controllo diversi “punti di
attraversamento non autorizzati” all’interno o nelle vicinanze del villaggio di
Pergamos, che sono utilizzati da residenti locali e da agricoltori. Come
indicato nelle precedenti relazioni, questi “punti di attraversamento non
autorizzati” rimangono una fonte di preoccupazione e occorre trovare una
soluzione adeguata a norma dell’articolo 5, paragrafo 2, del protocollo n. 3
dell’atto di adesione del 2003[12].
L’SBA ha comunicato che la maggiore disponibilità di personale durante il
periodo di esame le ha permesso di intensificare i pattugliamenti lungo la
linea verde e ai “punti di attraversamento non autorizzati” nonché di procedere
a un dispiegamento rapido di personale in caso di necessità.
2.
ATTRAVERSAMENTO DELLA LINEA DA PARTE DELLE MERCI
2.1. Valore
degli scambi commerciali Conformemente
all’articolo 8 del regolamento (CE) n. 1480/2004 della Commissione[13], la Camera
di commercio turco-cipriota e le autorità della Repubblica di Cipro hanno
fornito mensilmente informazioni circa il tipo, il volume e il valore delle
merci per le quali hanno rilasciato documenti di accompagnamento. Entrambe le
relazioni riguardano le merci che hanno attraversato la linea in direzione
delle zone controllate dal governo ai punti di Pergamos e Strovilia,
che si trovano sotto l’autorità dell’amministrazione dell’SBA. Secondo la
Camera di commercio turco-cipriota, il valore complessivo delle merci per le
quali sono stati rilasciati documenti di accompagnamento è ammontato a
4 311 615 EUR (4 835 528 EUR l’anno precedente), mentre il
valore delle merci effettivamente oggetto di scambi commerciali è stato di
3 836 845 EUR (4 196 465 l’anno precedente). Tali cifre
indicano un ulteriore calo degli scambi attraverso la linea verde, pari
all’8,5%, rispetto al 2012. Questo importo è nettamente inferiore ai
6 267 082 EUR del periodo in cui è stato raggiunto il picco degli
scambi commerciali (1.5.2009-30.4.2010). Secondo quanto
indicato nelle relazioni dalla Repubblica di Cipro, il valore commerciale
complessivo delle merci che hanno attraversato la linea è diminuito del 15,55%
fino a raggiungere 3 411 593 EUR. Il calo è stato particolarmente
pronunciato per i materiali da costruzione, i prodotti di alluminio/PVC, i
prodotti di legno/mobili e gli ortaggi. Secondo le parti interessate, la crisi
economica è la causa principale di questa diminuzione. È stato inoltre
segnalato che molti operatori giudicano gli oneri amministrativi connessi agli
scambi attraverso la linea verde eccessivi rispetto ai benefici ottenuti. Benché non
rientrino nell’ambito del regolamento relativo alla linea verde, stando ai dati
della Camera del commercio e dell’industria di Cipro gli scambi commerciali
dalle zone controllate dal governo verso la parte settentrionale di Cipro sono
calati del 21% circa, passando da 1 014 067 EUR nel 2012 a
799 396 EUR nel 2013. Il volume degli scambi commerciali dalle zone
controllate dal governo verso la parte settentrionale di Cipro rappresenta il
23,4% degli scambi commerciali in direzione opposta (11,3% nel 2012). La comunità
turco-cipriota continua ad applicare un regime commerciale che, in linea di
massima, rispecchia le restrizioni del regolamento relativo alla linea verde.
Tuttavia, poiché il regime commerciale turco-cipriota non viene sempre
applicato con coerenza, risulta difficile instaurare relazioni commerciali
sostenibili. Le parti interessate turco-cipriote adducono apertamente come
motivo principale la tutela delle imprese locali. 2.2. Tipo
di merci Nel 2013 i
prodotti più commercializzati sono stati gli articoli in plastica, seguiti dal
pesce fresco, dai rottami e dai materiali da costruzione/articoli in pietra[14]. Il
valore degli scambi di articoli in plastica (bottiglie, tappi e contenitori,
borse, scatole e casse) è aumentato. L’introduzione
di nuovi prodotti (carrube, supporti galvanizzati, manici per borse di
plastica, vetro colorato, culmo di mais, rottami di ferro, cavi, dinamo, motori
elettrici, attaccapanni metallici, peperoni e pepe di Caienna) ha avuto
un’incidenza minima sugli scambi. Tutti gli scambi commerciali attraverso la
linea si sono svolti all’interno dell’isola e non sono state esportate merci in
altri Stati membri dell’UE o in paesi terzi. Sebbene il miele
proveniente dalle zone non soggette al controllo effettivo del governo possa
essere oggetto di scambio dall’inizio del 2013 non è stata commercializzata
nessuna partita, in quanto l’intera produzione è stata assorbita dal mercato
locale. 2.3. Irregolarità Le autorità
della Repubblica di Cipro hanno segnalato 8 casi di irregolarità riguardanti
diversi ortaggi, vale a dire: a) quantitativi superiori a quelli dichiarati (4
casi), b) prodotti turchi (2 casi) e c) prodotti non dichiarati e non
corredati di un certificato di origine (2 casi). Le autorità della Repubblica
di Cipro hanno distrutto tali prodotti o quantitativi in eccesso e applicato
una sanzione pecuniaria. Nel periodo in esame, la Repubblica di Cipro ha segnalato
alla Commissione un caso specifico riguardante le carote. La Commissione ha
informato la Camera di commercio turco-cipriota, che ha indagato sulla
questione e disposto una sospensione di sei mesi dell’attività dell’operatore
commerciale attraverso la linea verde. La Repubblica di
Cipro ha inoltre espresso, per iscritto, alla Commissione le sue preoccupazioni
riguardo all’origine e alle quantità del pesce fresco commercializzato
attraverso la linea verde, comprese denunce di casi in cui il pesce in
questione non sarebbe stato catturato nel Mediterraneo. La Commissione ha
sollevato la questione con la Camera di commercio turco-cipriota, che ha preso
provvedimenti per garantire in modo più efficace che il pesce fresco
commercializzato attraverso la linea verde provenga esclusivamente da
pescherecci figuranti nell’elenco dei pescherecci conformi di cui alla
decisione 2007/330/CE della Commissione[15]. 2.4. Ostacoli
e difficoltà rispetto alla circolazione delle merci Sussistono
tuttora ostacoli agli scambi tra le zone situate da una parte e dall’altra
della linea verde, come dimostra altresì il calo degli scambi. Come segnalato
nelle precedenti relazioni, non si è ancora risolta la questione dei veicoli
commerciali turco-ciprioti che trasportano merci e passeggeri nelle zone
controllate dal governo attraverso la linea. Secondo la Commissione, agevolare
la circolazione dei veicoli commerciali turco-ciprioti contribuirebbe allo
sviluppo economico della comunità turco‑cipriota. L’anno scorso non sono
stati compiuti progressi. A tutt’oggi, nessun veicolo commerciale
turco-cipriota di stazza superiore alle 7,5 tonnellate può attraversare la
linea a meno che il conducente non sia in possesso di documenti totalmente
conformi all’acquis rilasciati dalla Repubblica di Cipro. Le autorità della
Repubblica di Cipro hanno comunicato alla Commissione di aver introdotto
disposizioni volte a permettere ai turco-ciprioti di ottenere più facilmente
certificati di revisione e patenti di guida professionali. Dall’estate 2013 la
Commissione è in contatto sia con le autorità della Repubblica di Cipro che con
le parti interessate turco-cipriote. In considerazione della sospensione
dell’acquis nelle zone non controllate dal governo conformemente al protocollo
10 del trattato di adesione del 2003, un meccanismo potrebbe facilitare
l’attraversamento dei veicoli commerciali turco-ciprioti e rispondere alle
considerazioni in materia di sicurezza. Alla fine del periodo in esame, questi
sforzi non avevano ancora dato risultati. Anche nel 2013
sono state riscontrate difficoltà per quanto riguarda i prodotti alimentari
trasformati. Le autorità della Repubblica di Cipro non autorizzano
l’attraversamento dei prodotti alimentari trasformati a causa delle
preoccupazioni espresse dai servizi sanitari in merito ai processi produttivi
nella parte settentrionale di Cipro. La Commissione ha informato le autorità
della Repubblica di Cipro che le disposizioni del regolamento relativo alla
linea verde non giustificano controlli diversi da quelli previsti dal
regolamento stesso, in particolare ispezioni presso le aziende delle zone per
valutare se la produzione sia conforme alle norme dell’Unione. Pur potendo
prelevare campioni dei prodotti per effettuare ulteriori analisi, dette
autorità non dovrebbero vietare l’attraversamento di tutti i prodotti
alimentari trasformati. Ad oggi, il divieto di attraversamento per tali
prodotti è ancora in vigore. Dall’estate del 2013 la Commissione compie sforzi
analoghi a quelli prodigati per i veicoli commerciali per predisporre un
meccanismo che faciliti l’attraversamento dei prodotti alimentari trasformati e
tenga conto delle considerazioni in materia di sicurezza. Alla fine del periodo
in esame, le discussioni non avevano ancora dato risultati. Come negli anni
precedenti, gli operatori commerciali turco-ciprioti hanno continuato a
segnalare difficoltà per immagazzinare i propri prodotti nei negozi e
pubblicizzare prodotti e servizi nelle zone controllate dal governo, con
ripercussioni sul commercio. Tali difficoltà sono forse la conseguenza della
diffusa riluttanza dei greco-ciprioti ad acquistare prodotti turco-ciprioti.
Inoltre, è stato osservato che gli operatori di entrambe le comunità devono far
fronte a numerosi problemi amministrativi quando decidono di intraprendere
attività commerciali con l’altra comunità. Gli operatori economici di entrambe
le parti devono essere liberi di avviare relazioni commerciali, secondo le
esigenze delle proprie imprese. 2.5. Contrabbando
di merci Il contrabbando
di merci rimane un fenomeno diffuso, che riflette le caratteristiche
geografiche della linea. Le operazioni di controllo si svolgono in prossimità
della linea e mirano a risolvere, in particolare, questioni di natura
prettamente stagionale, come il trasporto di selvaggina/uccelli selvatici o di
fuochi d’artificio (anche attraverso l’ESBA) verso le zone controllate dal
governo. Nel 2013 la
Repubblica di Cipro ha effettuato 2 873 sequestri (1 305 l’anno
precedente). Nel corso dell’anno si è registrato un forte aumento dei quantitativi
di sigarette e tabacco da arrotolare sequestrati dalla Repubblica di Cipro:
175 340 sigarette e 300 704 grammi di tabacco da arrotolare
(48 939 sigarette e 49 380 grammi l’anno precedente). Stando a quando
comunicato, i quantitativi oggetto di questo tipo di contrabbando sono
piuttosto modesti. Sono stati sequestrati anche molti beni che violano i
diritti di proprietà intellettuale nonché prodotti animali e lattiero-caseari.
Non sono state presentate denunce per contrabbando presso i tribunali distrettuali.
Nella maggior parte dei casi segnalati, viene comminata una sanzione
amministrativa. L’SBA ha
modificato l’ordinanza sulle dogane per rafforzare i poteri dei suoi
funzionari, affinché siano autorizzati a fermare e perquisire i veicoli
sospettati di utilizzare strade non ufficiali per attraversare la linea verde.
Combinato alla maggiore disponibilità di personale, questo ha determinato un
aumento delle merci individuate. Nel 2013 sono stati eseguiti
351 sequestri (217 l’anno precedente). Per quanto concerne
il regime tradizionale di fornitura di merci alla popolazione turco-cipriota
del villaggio di Pyla, situato nella zona cuscinetto (articolo 4, paragrafo 10,
del regolamento relativo alla linea verde), le quantità di materiali da
costruzione, pesce, sigarette ecc. vengono controllate e registrate
dall’amministrazione dell’ESBA. L’ESBA ha fissato nuovi valori per i
quantitativi di sigarette e tabacco da arrotolare destinati al rifornimento
tradizionale degli abitanti turco-ciprioti di Pyla. 2.6. Agevolazione
degli scambi La Commissione
continua a cercare soluzioni per migliorare gli scambi attraverso la linea.
All’inizio del 2013 è stata commercializzata la prima partita di patate non
coltivate direttamente da tuberi-seme certificati[16]. La Camera di commercio
turco-cipriota ha continuato a esprimere un interesse generale per la revoca
del divieto di commercializzare animali vivi e prodotti animali purché tali
prodotti siano conformi alle norme e ai regolamenti dell’UE. Un tentativo di
autorizzare il commercio di siero di latte ai fini della trasformazione in
biogas nelle zone controllate dal governo non è andato in porto perché la
natura delle misure da adottare durante la trasformazione presso gli impianti
esistenti avrebbe reso l’operazione non fattibile e ingiustificabile dal punto
di vista economico. La Commissione sta esaminando la richiesta di autorizzare
il commercio di pesce d’allevamento. La Repubblica di Cipro ha ripetutamente
espresso la volontà di valutare la possibilità di ampliare l’elenco delle merci
autorizzate ad attraversare le zone controllate dal governo. A settembre il
PNUS ha finanziato un brainstorming svoltosi a Malta a cui hanno partecipato 60
eminenti esponenti civici, rappresentanti di imprese e leader politici
ciprioti. Questo evento, durato tre giorni, ha permesso di raggiungere un
consenso sulla necessità di creare nuove opportunità di cooperazione
intercomunale a livello di imprese per dimostrare i vantaggi connessi a una
soluzione della questione cipriota. 2.7. Merci
dell’Unione reintrodotte nelle zone sotto il controllo effettivo del governo della Repubblica di Cipro dopo aver attraversato le zone non soggette al suo
controllo effettivo Le autorità
della Repubblica di Cipro hanno comunicato che 5 091 articoli sono stati
reintrodotti nelle zone controllate dal governo dopo aver attraversato le zone
non controllate dal governo. La maggior parte di questi movimenti si è svolta
da/verso i punti di attraversamento di Kato Pyrgos-Karavostasi e
Astromeritis-Zhodia. In alcuni casi è stato necessario un intervento del
servizio veterinario prima che fosse autorizzata la reintroduzione delle merci.
3.
CONCLUSIONI
Come
indicato nelle precedenti relazioni, il controllo della linea ai punti di
attraversamento autorizzati da parte delle autorità della Repubblica di Cipro e
dell’SBA e gli sforzi profusi sono soddisfacenti, nonostante le ristrettezze di
bilancio. L’attraversamento irregolare da parte di cittadini di paesi terzi
continua a destare preoccupazione e la Commissione ritiene importante rafforzare
la sorveglianza della linea tra i punti di attraversamento esercitata dalla
Repubblica di Cipro e dall’amministrazione dell’SBA per contribuire a
contrastare la migrazione irregolare e il contrabbando. La Commissione
sollecita inoltre l’amministrazione dell’SBA a trovare una soluzione adeguata
al problema dei “punti di attraversamento non autorizzati”. La
Commissione rileva che all’inizio del 2013 si sono verificati alcuni incidenti
ai punti di attraversamento. La Commissione giudica tuttora di fondamentale
importanza la stabilità e la prevedibilità delle condizioni da rispettare ai
punti di attraversamento e continuerà a sollevare la questione con le autorità
competenti della Repubblica di Cipro. Nel 2013 il
valore degli scambi commerciali attraverso la linea è notevolmente diminuito
(del 15,55%, passando da 4 040 018 EUR a 3 411 593 EUR
secondo i dati forniti dalla Repubblica di Cipro), per la quinta volta
consecutiva dall’entrata in vigore del regolamento relativo alla linea verde
nel 2004, in buona parte a causa della recessione economica. I prodotti più
commercializzati sono stati gli articoli in plastica, seguiti dal pesce fresco,
dai rottami e dai materiali da costruzione/articoli in pietra. Il livello
globale degli scambi commerciali attraverso la linea verde resta limitato, in
parte a causa dell’ambito di applicazione ristretto del regolamento stesso. Nel periodo in
esame si è constatato il permanere di alcuni ostacoli agli scambi. I veicoli
commerciali turco-ciprioti, in particolare i camion di stazza superiore alle
7,5 tonnellate e gli autobus, possono circolare liberamente nell’intera isola
solo previo rilascio di licenze e certificati conformi all’acquis nelle zone
controllate dal governo. I servizi della Commissione hanno avuto contatti con i
dipartimenti competenti della Repubblica di Cipro e altre parti interessate per
trovare una soluzione fattibile al problema, che agevoli la circolazione dei
veicoli commerciali turco-ciprioti attraverso la linea pur tenendo conto delle
questioni di sicurezza. Alla fine del periodo in esame, tuttavia, non era stato
ottenuto nessun risultato né su tale questione né per quanto riguarda il
problema dei prodotti alimentari trasformati. Occorre
regolarizzare la circolazione delle merci che passano dal punto di
attraversamento di Limnitis dalle zone controllate dal governo attraverso la
parte settentrionale di Cipro e di nuovo nelle zone controllate dal governo,
mediante una modifica del regolamento relativo alla linea verde. Nel
complesso, il regolamento relativo alla linea verde rimane uno strumento utile
per consentire il passaggio di merci e persone verso le zone della Repubblica
di Cipro controllate dal governo e in direzione opposta. Pur giudicando
positivo l’aumento del numero di attraversamenti, la Commissione è ancora
preoccupata per la diminuzione del volume degli scambi, che è legata alla crisi
economica. Non vi sono elementi tali da indicare un aumento
dell’interdipendenza economica tra le due comunità. In tale contesto, la
Commissione conta sulla cooperazione concreta della Repubblica di Cipro e
dell’SBA per garantire l’effettiva attuazione del regolamento (CE) n. 866/2004
del Consiglio. La Commissione continuerà a sorvegliare l’attuazione del
regolamento. [1] GU L 161 del 30.4.2004, pag. 128. Regolamento modificato
da ultimo dal regolamento (UE) n. 685/2013 del Consiglio, del 15 luglio
2013 (GU L 196 del 19.7.2013, pag. 1), noto come il “regolamento relativo alla
linea verde”. [2] Cfr. considerando 3 del regolamento relativo alla linea
verde. [3] Regolamento (UE) n. 685/2013 del Consiglio, del 15
luglio 2013 (GU L 196 del 19.7.2013, pag. 1). [4] Le autorità della Repubblica di Cipro non conservano
registrazioni né sul rientro dei greco-ciprioti nelle zone controllate dal
governo né sul rientro dei turco-ciprioti nella parte settentrionale di Cipro. [5] Il regolamento relativo alla linea verde non prevede
obblighi in materia di relazioni su questo tipo di traffico. [6] Tale cifra non comprende le persone che non hanno il
permesso di attraversare la linea verde, dato che la Repubblica di Cipro non
possiede statistiche ufficiali su di esse. Tuttavia CYPOL stima che nel 2013
circa 2 000 persone non siano state autorizzate all’attraversamento in
direzione delle zone controllate dal governo. [7] 485 dalla Siria, 473 dalla Turchia, 82 dal Turkmenistan,
66 dall’Iraq e 30 dalla Georgia. [8] 229 dalla Turchia, 61 dalla Moldova, 47 dalla Siria, 21
dall’Iran e 8 dalla Nigeria. [9] Relazione del Segretario generale sull’operazione delle
Nazioni Unite a Cipro, 30 dicembre 2013. [10] Turchia: 716, Stati Uniti: 55, Iran: 42, Russia: 39,
Australia: 25. [11] Vietnam: 9, Egitto: 6, Somalia: 3, Moldova: 3, India: 3,
Filippine: 3, Georgia: 2, Siria: 2, Comore: 2, Ucraina: 1, Russia: 1, Sri
Lanka: 1, Sudan: 1. [12] GU L 236 del 23.9.2003, pag. 940. [13] Regolamento (CE) n. 1480/2004 della Commissione, del 10
agosto 2004 (GU L 272 del 20.8.2004, pag. 3). [14] Allegato IV. [15] Decisione 2007/330/CE della Commissione, del 4 maggio 2007
(GU L 123 del 12.5.2007, pag. 30). [16] Nel 2011 la Commissione ha revocato l’obbligo in base al
quale le patate commercializzate attraverso la linea dovevano essere coltivate
direttamente da tuberi-seme certificati.