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Document 52013PC0722
Proposal for a DIRECTIVE OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL amending Directive 2003/87/EC establishing a scheme for greenhouse gas emission allowance trading within the Community, in view of the implementation by 2020 of an international agreement applying a single global market-based measure to international aviation emissions
Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO recante modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, in vista dell’attuazione, entro il 2020, di un accordo internazionale che introduce una misura mondiale unica basata sul mercato da applicarsi alle emissioni del trasporto aereo internazionale
Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO recante modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, in vista dell’attuazione, entro il 2020, di un accordo internazionale che introduce una misura mondiale unica basata sul mercato da applicarsi alle emissioni del trasporto aereo internazionale
/* COM/2013/0722 final - 2013/0344 (COD) */
Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO recante modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, in vista dell’attuazione, entro il 2020, di un accordo internazionale che introduce una misura mondiale unica basata sul mercato da applicarsi alle emissioni del trasporto aereo internazionale /* COM/2013/0722 final - 2013/0344 (COD) */
RELAZIONE 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA Il trasporto aereo è uno dei settori in cui le
emissioni di gas a effetto serra stanno aumentando più rapidamente. Dato che
per ridurre le emissioni in questo settore le possibilità offerte dalla
tecnologia sono limitate, in alternativa si può ricorrere a misure basate sul
mercato (MBM), in modo che le compagnie aeree compensino il forte aumento delle
emissioni finanziandone la riduzione in altri settori. È ormai assodato che questo tipo di misure si
presta ad essere utilizzato nel trasporto aereo internazionale. L’assemblea
dell’ICAO del 2001 ha approvato l’applicazione al trasporto aereo internazionale
di sistemi di scambio aperto di quote di emissioni. Dopo che l’ICAO nel 2004
ha autorizzato l’utilizzo di misure regionali basate sul mercato, l’UE,
cogliendo per prima questa opportunità, ha inserito le attività di trasporto
aereo nel proprio sistema di scambio di emissioni («sistema EU ETS»).
Nonostante gli effetti positivi per l’ambiente con un basso costo economico, l’attuazione
del sistema EU ETS ha trovato non poca opposizione a livello internazionale (vi
è chi asserisce, ad esempio, che regolamentare le emissioni delle compagnie
aeree basate fuori dell’UE viola la sovranità degli Stati terzi). La Corte di
giustizia europea ha tuttavia respinto i ricorsi presentati da compagnie
straniere a questo proposito e ha confermato la legittimità del sistema EU ETS[1]. L’inclusione del trasporto aereo nel sistema
EU ETS è stata tuttavia decisiva per alimentare il dibattito in seno all’ICAO,
così come è stato decisivo l’intenso impegno dell’UE nella lotta contro i
cambiamenti climatici per spingere l’ICAO ad avviare un’azione mondiale in
fatto di emissioni del trasporto aereo. È evidente che il sistema EU ETS
coprirà sempre e solo una parte delle emissioni prodotte dal trasporto aereo
internazionale, pertanto se non si attuano misure basate sul mercato su scala
mondiale il forte aumento di tali emissioni continuerà in tutto il mondo e gli
obiettivi di riduzione delle emissioni non rimarranno che un’aspirazione. La 38a assemblea dell’ICAO del 2013
ha deciso di elaborare una misura mondiale basata sul mercato, da ultimare nel
corso della prossima assemblea dell’ICAO del 2016 e da attuare entro il 2020. Non
è stato compiuto alcun passo avanti per quanto concerne il “quadro” per le misure
nazionali o regionali basate sul mercato fino al 2020, principalmente perché la
risoluzione dell’assemblea non si discostava dalla formulazione scaturita dalle
assemblee del 2007 e del 2010 e gli Stati membri hanno ribadito le
posizioni assunte nei confronti delle risoluzioni del 2007 e 2010 in merito al
cosiddetto “accordo reciproco”. La Commissione, in risposta ai progressi conseguiti
in relazione alla MBM mondiale e per incentivarne l’elaborazione, ritiene opportuno
proporre di abbassare fino al 2020 la percentuale di emissioni a cui si applica
il sistema per lo scambio di quote di emissioni dell’UE, concretizzando in tal
modo una delle ulteriori misure invocate nella decisione n. 377/2013/UE. 2. CONSULTAZIONE DEI PORTATORI
D’INTERESSE E VALUTAZIONI D’IMPATTO Le consultazioni sull’inclusione del trasporto
aereo nel sistema EU ETS hanno avuto inizio nel settembre del 2005, con la
comunicazione Ridurre l’impatto del trasporto aereo sui cambiamenti climatici
[COM(2005) 459], sfociata, in dicembre 2006, nella proposta di atto
legislativo. In parallelo si sono svolte consultazioni con i paesi terzi sullo
scambio di emissioni e sul trasporto aereo, sia per via formale, ad esempio
nell’ambito degli incontri del comitato misto UE-USA, sia mediante incontri
bilaterali e multilaterali. Di recente si è tenuta una consultazione pubblica
online di dodici settimane (21 giugno - 13 settembre 2013), condotta secondo i
principi generali e i requisiti minimi della Commissione per la consultazione
delle parti interessate, che invitava tutti i portatori d’interesse (ivi
comprese le autorità pubbliche dei paesi terzi) ad esprimere il proprio parere
in merito al campo d’applicazione appropriato per una misura mondiale basata sul
mercato e per quelle regionali. La Commissione continuerà ad adoperarsi per
intrattenere rapporti costruttivi, sia bilaterali che multilaterali, con i
paesi terzi. La consultazione pubblica conferma il forte
sostegno delle autorità pubbliche, delle ONG e delle compagnie aeree alle
misure basate sul mercato. Il favore verso questo tipo di misure per il settore
del trasporto aereo è unanime, con un’associazione che si dichiara contraria a
misure regionali prima dell’introduzione di una misura mondiale. Per quanto
riguarda l’azione regionale, le compagnie aeree sottolineano la necessità che
sia semplice a livello amministrativo, accettabile dal punto di vista politico,
efficace per l’ambiente e non causi discriminazioni tra le rotte e tra gli
operatori. Quel che più preme alle autorità pubbliche e alle ONG è la copertura
di una parte significativa delle emissioni, la semplicità amministrativa e l’accettabilità
politica. La valutazione d’impatto ha evidenziato che
adeguare il sistema EU ETS per conformarlo all’ipotizzata risoluzione dell’ICAO
in materia di MBM per il periodo fino al 2020 è fattibile, con costi
amministrativi contenuti. La riduzione del campo di applicazione del sistema EU
ETS fino al 2020 è da vedersi nell’ottica dei benefici ambientali che l’intero
pianeta trarrà in numero molto maggiore dall’applicazione, a partire dal 2020,
di una misura mondiale basata sul mercato che colmerà il divario tra i paesi in
fatto di emissioni, raddoppierà, rispetto al sistema UE ETS, la copertura delle
emissioni prodotte dal trasporto aereo internazionale e dimezzerà tali
emissioni entro il 2050. 3. ELEMENTI GIURIDICI DELLA
PROPOSTA Sintesi delle misure proposte In linea con l’esito della 38a
assemblea dell’ICAO, svoltasi nel settembre 2013, è opportuno introdurre un’unica
misura mondiale basata sul mercato (MBM) da applicarsi a partire dal 2020
alle emissioni prodotte dal trasporto aereo internazionale. In risposta a
questa svolta positiva e per imprimere un ulteriore impulso all’elaborazione di
una misura mondiale basata sul mercato, occorre modificare le attività del
trasporto aereo contemplate dal sistema EU ETS. La presente proposta di direttiva fa seguito
alla decisione di deroga n. 377/2013/UE adottata per favorire la
realizzazione di un’azione a livello mondiale tramite l’ICAO. Anche per questa
proposta, come per la decisione n. 377/2013/UE, è importante che il
Parlamento europeo e il Consiglio giungano presto ad un accordo, affinché possa
essere in vigore il 30 aprile 2014, quando giungeranno a scadenza i
prossimi obblighi di restituzione delle quote. Se non si riesce a concordare
una revisione del sistema EU ETS, si ritornerà all’assetto che vigeva prima della
decisione n. 377/2013/UE. Di seguito si enumerano le modifiche principali che
la presente proposta apporterebbe al sistema: –
i voli tra gli aerodromi dello Spazio economico
europeo (SEE) continuano ad essere interamente assoggettati, come previsto dalla
direttiva originaria e dalla decisione n.377/2013/UE; –
sono esenti i voli da e per paesi terzi non industrializzati
le cui emissioni sono inferiori all’1% delle emissioni mondiali prodotte dal
trasporto aereo. Questa disposizione esclude le rotte verso circa 80 paesi su
base non discriminatoria; –
dal 2014, ai voli da e per i paesi terzi non sono imputate
le emissioni rilasciate al di fuori dei paesi del SEE. È proposta una procedura
semplificata per determinare la percentuale di emissioni di ciascun volo rientrante
nel sistema EU ETS. Si propone che gli operatori, per conformarsi agli obblighi
di misurazione, rendicontazione e verifica (MRV), possano scegliere tra metodi
alternativi; –
sono esenti le emissioni prodotte nei sorvoli di
paesi del SEE, così come le emissioni prodotte dai voli tra gli aerodromi di
paesi terzi e gli aerodromi del SEE per quanto concerne le dipendenze e i
territori europei, e i voli da e per gli aerodromi del SEE e i suddetti
territori. Con effetto dal 2013, il presente atto
costituisce una deroga alla direttiva ETS per una parte delle emissioni
prodotte dai voli da e verso paesi terzi: nel 2013 ciò vale per tutte le
emissioni dei voli da e per paesi non appartenenti al SEE; per ogni anno civile
compreso tra il 2014 e il 2020 si applicano le percentuali indicate in un
allegato e calcolate da Eurocontrol in base alla parte della linea ortodromica
tra gli aerodromi principali dei paesi SEE e dei paesi terzi, ossia non oltre 12
miglia dal punto più distante della costa SEE. Le percentuali sono stime al
ribasso dell’impatto reale sul clima imputabile agli aeromobili che decollano e
atterrano negli aerodromi dell’Unione, poiché il trasporto aereo incide sul
clima planetario anche attraverso le emissioni di ossidi di azoto, vapore
acqueo, particelle di solfati e particolato carbonioso, i cui effetti sul clima
si stima siano pari a quelli delle emissioni di diossido di carbonio e che non
sono state prese in considerazione. La procedura, che prevede l’utilizzo delle
percentuali dei voli da e verso paesi terzi e si avvale delle categorie
utilizzate dal 2010 per la comunicazione delle emissioni, è considerata un
metodo efficace e pragmatico. Dato che si applica per coppie di paesi,
significa che occorre ricavare dati per i voli sulle rotte in partenza da
ciascuno Stato membro verso paesi terzi. Se in un paese terzo i voli
attraversano più fusi orari, deve essere considerata una percentuale per
ciascun fuso orario attraversato. Queste percentuali sono elaborate sulla base
delle migliori informazioni disponibili, comprese quelle fornite da Eurocontrol,
e figureranno in una tabella nell’allegato. Per una maggiore flessibilità, si propone di
offrire agli operatori metodi alternativi di misurazione, rendicontazione e
verifica: per i voli da e per i paesi terzi, l’operatore aereo deve poter
scegliere di non comunicare le emissioni verificate da essi prodotte e avvalersi
invece della determinazione, quanto più accurata possibile, delle emissioni
stimate prodotte non al di fuori di paesi membri del SEE, basata sui calcoli di
Eurocontrol della distanza precisa percorsa non al di fuori dei paesi SEE. Gli Stati membri
adegueranno le assegnazioni per il periodo 2013-2020 conformemente alle
percentuali stabilite nell’allegato e, di conseguenza, sarà adeguato anche il
numero di quote da essi messe all’asta. Un’ulteriore semplificazione proposta per la
direttiva ETS riguarda la decisione di non intraprendere azioni nei confronti
dei piccoli operatori di aeromobili non commerciali le cui emissioni annue di
CO2 sono inferiori a 1 000 tonnellate.
Ciò dovrebbe consentire di ridurre di circa 2 200 il numero degli
operatori aerei disciplinati dagli Stati membri, che rappresentano lo 0,2%
delle emissioni. È questa una misura che, insieme ad altre adottate per
semplificare le formalità burocratiche cui sono tenuti i piccoli operatori
aerei, rappresenta un notevole snellimento degli oneri amministrativi a carico
degli operatori aerei e delle autorità competenti degli Stati membri, in linea
con il programma «Legiferare meglio» dell’UE. Tutti gli altri obblighi inerenti ai voli
restano inalterati. Questa linea d’intervento moderata si è dimostrata valida,
come nel caso della decisione n. 377/2013/UE. Non conviene assegnare ulteriori
quote gratuite agli operatori, operazione che potrebbe compromettere la
riduzione delle emissioni da realizzarsi mediante l’ETS, né svolgere un nuovo
esercizio di benchmarking, che imporrebbe oneri importanti agli operatori aerei
e agli Stati membri, visto che tra sette anni dovrebbe applicarsi la misura
mondiale basata sul mercato e, seppure ciò non si verificasse, un nuovo
esercizio di benchmarking sarà comunque condotto nel 2018 ai sensi dell’articolo
3 sexies della direttiva ETS. I benefici che l’ambiente trarrà grazie alla
presente proposta sono riconducibili a due elementi chiave: in primo luogo, l’impulso
che la proposta dà alla misura mondiale basata sul mercato, che coprirà l’insieme
delle emissioni prodotte dal trasporto aereo internazionale a partire dal 2020;
in funzione del grado di ambizione concordato per detta misura, le emissioni
totali del trasporto aereo internazionale avranno come tetto massimo il loro
livello del 2020, se non addirittura la metà dei livelli del 2005 entro il 2050.
In secondo luogo, il sistema EU ETS continuerà a generare sostanziali riduzioni
delle emissioni, che nel periodo 2013-2020 si prevede raggiungano 250
milioni di tonnellate di CO2. Va inoltre osservato che,
per attuare la misura mondiale basata sul mercato, gli Stati dovranno adottare
disposizioni nazionali e che, dopo l’assemblea dell’ICAO del 2016 occorrerà
modificare la direttiva ETS in modo che ne consenta l’attuazione. La misura da applicarsi a partire dal 2020, per far propria la nozione
di azione precoce invocata dalla IATA, dovrà tenere conto della compensazione
delle emissioni effettuata dal trasporto aereo in altri settori nell’ambito del
sistema EU ETS, così come delle riduzioni delle emissioni realizzate all’interno
del settore stesso. Il paragrafo 26 della risoluzione A38/17-2 dell’ICAO chiede
che tali riduzioni delle emissioni siano comunicate all’ICAO. È
opportuno che il Parlamento europeo e il Consiglio adottino la presente
proposta nei primi mesi del 2014, in modo da fornire chiarezza e certezza del
diritto agli operatori aerei, che altrimenti sono tenuti a restituire, entro il
30 aprile 2014, le quote per tutte le loro emissioni da e verso paesi terzi,
come prevede la direttiva 2003/87/CE. 2013/0344 (COD) Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO recante modifica della direttiva 2003/87/CE
che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a
effetto serra nella Comunità, in vista dell’attuazione,
entro il 2020, di un accordo internazionale che introduce una misura mondiale
unica basata sul mercato da applicarsi alle emissioni del trasporto aereo
internazionale (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO
DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione
europea, in particolare l’articolo 192, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto
legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e
sociale europeo[2], visto il parere del Comitato delle regioni[3], deliberando secondo la procedura legislativa
ordinaria, considerando quanto segue: (1) L’Unione sta cercando di
stipulare un futuro accordo internazionale per controllare l’impatto delle
emissioni di gas a effetto serra del trasporto aereo e, nel frattempo, sta
limitando, mediante interventi autonomi, le ripercussioni sul clima causate
dalle attività di trasporto aereo da e verso aerodromi nell’Unione. Affinché
questi obiettivi siano compatibili e complementari, è opportuno tenere conto
degli sviluppi registrati e delle posizioni assunte nei consessi internazionali
e, in particolare, tenere conto della risoluzione, adottata alla 38a
assemblea dell’ICAO, contenente la Relazione ricapitolativa della politica
permanente e delle pratiche dell’ICAO nel settore della protezione ambientale. (2) Di conseguenza è opportuno considerare
temporaneamente soddisfatti gli obblighi della direttiva 2003/87/CE del Parlamento
europeo e del Consiglio[4]
quando sono soddisfatti gli obblighi inerenti alle percentuali delle emissioni
prodotte dai voli da e per gli aerodromi di paesi terzi. Così procedendo, l’Unione mette in evidenza il fatto che sia
possibile applicare obblighi in funzione di determinate percentuali di
emissioni prodotte dai voli da e per gli aerodromi dei paesi dello Spazio
economico europeo (SEE), così come assoggettare a obblighi giuridici quantità
superiori di emissioni prodotte dai voli da e per tali aerodromi. (3) Sebbene l’applicazione della
direttiva 2003/87/CE continui ad essere basata sull’arrivo agli o sulla
partenza dagli aerodromi situati nell’Unione, affinché le percentuali
costituiscano un mezzo semplice ed efficace per limitare l’applicazione di
misure regionali basate sul mercato nei sette anni che precedono l’entrata in
vigore di una misura di questo tipo su scala mondiale, esse sono state
calcolate da Eurocontrol in base alla parte della linea ortodromica tra gli
aerodromi principali dei paesi SEE e dei paesi terzi che non va oltre 12 miglia
dal punto più distante della costa SEE. Poiché l’Unione non ritiene che una
misura mondiale basata sul mercato debba fondarsi sullo spazio aereo inteso in
senso stretto, come l’arrivo agli o la partenza dagli aerodromi, l’utilità
delle percentuali si limita al periodo fino al 2020. (4) Le deroghe di cui alla
presente direttiva tengono conto dell’esito dei contatti bilaterali e
multilaterali con i paesi terzi, che la Commissione continuerà ad intrattenere
a nome dell’Unione. (5) Per evitare distorsioni di
concorrenza, è importante che tutti i voli sulla stessa rotta siano considerati
allo stesso modo. (6) Per stabilire la percentuale
di emissioni verificate dei voli da e per gli aerodromi dei paesi terzi occorre
conoscere le emissioni prodotte dall’intero volo. Non sono però prese in
considerazione le emissioni non ricomprese in tale percentuale. (7) Inoltre, per quanto riguarda
i voli da e per i paesi terzi, l’operatore aereo deve poter scegliere di non
comunicare le emissioni verificate da essi prodotte e avvalersi invece di una
determinazione, quanto più accurata possibile, delle emissioni stimate prodotte
da tali voli non al di fuori di paesi membri del SEE. (8) A fini di semplificazione e
per snellire le formalità amministrative per i piccoli operatori aerei, gli
operatori aerei non commerciali le cui emissioni annue di CO2 sono
inferiori a 1 000 tonnellate devono essere considerati ottemperanti agli
obblighi della direttiva, e le autorità competenti degli Stati membri devono
poter introdurre facilmente misure supplementari per semplificare le procedure
amministrative a carico dei piccoli operatori aerei. (9) È opportuno che il metodo
delle percentuali delle emissioni verificate per i voli da e per gli aerodromi
dei paesi terzi, oppure un metodo alternativo a scelta degli operatori, si
applichino alle emissioni a partire dal 2014, per lasciare agli operatori il
tempo necessario a comprenderne i meccanismi all’atto di programmare le loro
attività di volo. (10) Fatta salva l’applicazione dal
2020 della misura mondiale basata sul mercato, occorre esentare per il periodo
dal 2014 al 2020 le emissioni prodotte dai voli da e per i paesi in via di
sviluppo la cui percentuale in tonnellate/kilometri di attività del trasporto
civile internazionale è inferiore all’1% del gettito totale. I paesi
considerati in via di sviluppo ai fini della presente proposta sono quelli che
beneficiano, al momento dell’adozione della stessa, di un accesso preferenziale
al mercato dell’Unione in conformità del regolamento (UE) n. 978/2012 del
Parlamento europeo e del Consiglio, ossia quelli che nel 2013 non sono
classificati dalla Banca mondiale come paesi a reddito alto o medio alto. (11) Per garantire agli operatori
aerei e alle autorità nazionali la certezza del diritto, è opportuno che le
scadenze per la restituzione e la comunicazione delle emissioni del 2013
possano essere fissate fino al 2015. (12) In seguito all’assemblea dell’ICAO
del 2016 la Commissione deve presentare una relazione al Parlamento europeo e
al Consiglio per garantire che si tenga conto degli sviluppi internazionali e
che siano affrontante tutte le questioni inerenti all’applicazione della
deroga. (13) Occorre quindi modificare la
direttiva 2003/87/CE di conseguenza, HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: Articolo 1 La direttiva 2003/87/CE è così modificata: (1)
Dopo l’articolo 28 è inserito il seguente
articolo 28 bis: “Articolo 28 bis
Deroghe applicabili in vista
dell’attuazione, entro il 2020, di un accordo internazionale che introduce una
misura mondiale unica basata sul mercato 1. In deroga all’articolo 12,
paragrafo 2 bis, e dell’articolo 14, paragrafo 3, gli Stati membri
considerano soddisfatti gli obblighi precisati in tali paragrafi per quanto
riguarda: (a)
tutte le emissioni prodotte nel 2013 dai voli da e
per i paesi non appartenenti al SEE; (b)
le emissioni prodotte dai voli da e per paesi non
appartenenti al SEE in ogni anno civile tra il 2014 e il 2020, se l’operatore
di tali voli ha restituito le quote corrispondenti alle percentuali delle
emissioni verificate di tali voli indicate nell’allegato II quater,
oppure calcolate conformemente al paragrafo 6; (c)
le emissioni prodotte dai voli effettuati da un
operatore aereo non commerciale in ogni anno civile fino al 2020, se le
emissioni per le quali l’operatore aereo è responsabile nell’anno civile sono
inferiori a 1 000 tonnellate; (d)
la restituzione delle quote corrispondenti alle
emissioni verificate nel 2013 prodotte dai voli tra i paesi del SEE effettuata
entro il 30 aprile 2015, anziché il 30 aprile 2014, e la comunicazione delle
emissioni verificate nel 2013 prodotte dai suddetti voli effettuata entro il 31
marzo 2015, anziché il 31 marzo 2014. Le emissioni verificate di cui al paragrafo 1,
lettera b), calcolate conformemente all’allegato II quater sono
considerate emissioni verificate dell’operatore aereo ai fini degli articoli 11
bis, 12 e 14. 2. In deroga all’articolo 3 sexies,
paragrafo 5, e all’articolo 3 septies, le quote assegnate a titolo
gratuito all’operatore aereo che beneficia delle deroghe di cui al paragrafo 1,
lettere da a) a c), sono ridotte in proporzione alla riduzione dell’obbligo di
restituzione di cui alle suddette lettere del paragrafo 1. Per quanto concerne l’attività dal 2013 al 2020,
gli Stati membri pubblicano il numero di quote gratuite di trasporto aereo
assegnate a ciascun operatore entro il [OPOCE: inserire una data 4 mesi dopo
l’entrata in vigore della presente direttiva] 3. In deroga all’articolo 3 quinquies,
gli Stati membri mettono all’asta un numero ridotto di quote del trasporto
aereo in proporzione alla riduzione del numero totale di quote complessive
rilasciate. 4. In deroga all’articolo 3 quinquies,
paragrafo 3, il numero di quote che ogni Stato membro deve mettere all’asta per
il periodo dal 2013 al 2020 è ridotto in modo da corrispondere alla quota di
emissioni ad esso attribuite per il trasporto aereo risultante dall’applicazione
dell’articolo 28 bis, paragrafo 1, lettere da a) a c). 5. In deroga agli articoli 3 octies,
12, 15 e 18 bis, quando un operatore aereo registra un numero totale di
emissioni annue inferiore a 25 000 tonnellate, le sue emissioni sono
considerate emissioni verificate se sono determinate utilizzando uno strumento
per emettitori di entità ridotta approvato dalla Commissione e alimentato da
Eurocontrol con i dati provenienti dal proprio dispositivo di supporto all’ETS
e gli Stati membri possono applicare procedure semplificate per gli operatori
aerei non commerciali purché garantiscano una precisione non inferiore a quella
assicurata dal suddetto strumento. 6. In deroga all’articolo 12,
paragrafo 2 bis, e all’articolo 14, paragrafo 3, per quanto concerne i
voli da e per i paesi non appartenenti al SEE, l’operatore aereo può scegliere
di non comunicare i dati sulle emissioni utilizzando le percentuali di cui all’allegato
II quater, affinché siano le autorità competenti a calcolare tali
emissioni. Il calcolo tiene conto delle cifre ricavate applicando lo strumento
per emettitori di entità ridotta approvato dalla Commissione e alimentato da
Eurocontrol con i dati provenienti dal proprio dispositivo di supporto all’ETS.
L’autorità competente comunica tale calcolo alla Commissione. Le emissioni
calcolate in questo modo sono considerate emissioni verificate dell’operatore
ai fini degli articoli 11 bis, 12, 14 e 28 bis. 7. In seguito all’assemblea dell’ICAO
del 2016, la Commissione trasmette al Parlamento europeo e al Consiglio una
relazione concernente le azioni volte ad attuare la misura mondiale basata sul
mercato da applicare alle emissioni a partire dal 2020, insieme ad eventuali
proposte. Nel caso in cui non si applichi una misura
mondiale dal 2020, tale relazione indica il campo di applicazione ritenuto
adeguato per coprire le emissioni prodotte dall’attività da e per i paesi non
appartenenti al SEE a partire dal 2020 nell’assenza prolungata di una siffatta
misura a livello mondiale. Nella relazione la Commissione indica anche le
soluzioni ad altri eventuali problemi che possono sorgere dall’applicazione dei
paragrafi da 1 a 4, avendo cura di garantire il pari trattamento di tutti gli
operatori attivi sulla stessa rotta.” (2)
Gli allegati sono modificati come indicato nell’allegato
della presente direttiva. Articolo 2 1. Gli Stati membri adottano e
pubblicano entro il [OPOCE: inserire la data - ultimo giorno del terzo mese
successivo alla data di entrata in vigore] le disposizioni legislative,
regolamentari ed amministrative necessarie per conformarsi alla presente
direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali
disposizioni. Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal [OPOCE:
inserire data precisa: recepimento + 1 giorno]. Quando gli Stati membri adottano tali
disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono
corredate di un siffatto riferimento all’atto della pubblicazione ufficiale. Le
modalità del riferimento sono decise dagli Stati membri. 2. Gli Stati membri comunicano
alla Commissione il testo delle disposizioni essenziali di diritto interno
adottate nella materia disciplinata dalla presente direttiva. Articolo 3 La presente direttiva entra in vigore il
giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Articolo 4 Gli Stati
membri sono destinatari della presente direttiva. Fatto a Bruxelles, il Per il Parlamento europeo Per
il Consiglio Il presidente Il
presidente ALLEGATO Dopo l’allegato II ter della direttiva 2003/87/CE,
è inserito il seguente allegato II quater: “ALLEGATO II quater TABELLA
DELLE PERCENTUALI APPLICABILI PER LE DEROGHE DI CUI ALL’ARTICOLO 28 bis [La percentuale di
emissioni di cui all’articolo 28 bis per i voli da e per un paese (“paese
terzo”) che non è membro del SEE (“paese membro del SEE “) si calcola in base
alla tabella sottostante in cui, prima dell’adozione, saranno inserite le
percentuali ricavate applicando la formula, sulla base dei migliori dati
possibili e con l’ausilio di Eurocontrol: X = (Y ÷ Z) x 100 dove: Z = l’ortodromia totale di un volo in partenza
dall’aerodromo di ciascun paese membro del SEE il cui numero di voli da e per
tutte le destinazioni nei paesi terzi era il più elevato nel 2012 (“aerodromo
di riferimento dei paesi membri del SEE”) verso l’aerodromo del paese terzo il
cui numero di voli da e per tutte le destinazioni nei paesi membri del SEE era
il più elevato nel 2012 (“aerodromo di riferimento del paese terzo”). Y = la parte dell’ortodromia del volo definito
in Z tra l’aerodromo di riferimento dei paesi membri del SEE e il primo punto
su questa rotta a 12 miglia nautiche dal punto più distante dei paesi membri
del SEE, ad esclusione delle zone dei paesi terzi e delle zone marittime superiori
a 400 miglia nautiche situate tra i paesi membri del SEE. Per i voli che operano su più fusi orari in un
paese terzo, è inclusa una percentuale per ogni fuso orario. Non si prendono in
considerazione le distanze da e per le dipendenze e i territori dei paesi
membri del SEE e i sorvoli di tali dipendenze e territori. Per
il periodo compreso tra il 2014 e il 2020 e fatta salva la misura mondiale
basata sul mercato in applicazione dal 2020, è pari a zero la percentuale
applicabile ai voli tra i paesi membri del SEE e i paesi in via sviluppo la cui
percentuale in tonnellate/kilometri di attività del trasporto civile
internazionale è inferiore all’1% del gettito totale. I
paesi considerati in via di sviluppo ai fini della presente proposta sono
quelli che beneficiano, al momento dell’adozione della stessa, di un accesso
preferenziale al mercato dell’Unione in conformità del regolamento (UE) n. 978/2012
del Parlamento europeo e del Consiglio, ossia quelli che nel 2013 non sono
classificati dalla Banca mondiale come paesi a reddito alto o medio alto.] [la formula sopraindicata non figurerà nel
testo definitivo, sostituita dalla tabella corrispondente contenente le percentuali
calcolate da Eurocontrol.] || || AT || BE || BG || CZ || CY || DK || DE || EE || EL || ES || FI || FR || HR || HU || IE || IT || LT || LU || LV || MT || NL || PL || PT || RO || SE || SI || SK || UK AF || AFGHANISTAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || AL || ALBANIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || DZ || ALGERIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || AO || ANGOLA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || AG || ANTIGUA E BARBUDA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || AR || ARGENTINA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || AM || ARMENIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || AZ || AZERBAIGIAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BS || BAHAMAS || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BH || BAHREIN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BD || BANGLADESH || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BB || BARBADOS || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BY || BIELORUSSIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BZ || BELIZE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BJ || BENIN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BT || BHUTAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BO || BOLIVIA, STATO PLURINAZIONALE DI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BA || BOSNIA-ERZEGOVINA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BW || BOTSWANA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BR || BRASILE UTC/GMT -3 || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BR || BRASILE UTC/GMT -4 || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BN || BRUNEI DARUSSALAM || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BF || BURKINA FASO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || BI || BURUNDI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KH || CAMBOGIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CM || CAMERUN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CA || CANADA Fuso orario di Terranova || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CA || CANADA Fuso orario dell’Atlantico || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CA || CANADA Fuso orario orientale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CA || CANADA Fuso orario centrale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CA || CANADA Fuso orario delle Montagne Rocciose || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CA || CANADA Fuso orario del Pacifico || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CV || CAPO VERDE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CF || REPUBBLICA CENTRAFRICANA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TD || CIAD || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CL || CILE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CN || CINA, compresi HONG KONG, MACAO e TAIWAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CO || COLOMBIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KM || COMORE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CG || CONGO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CD || CONGO, REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL Fuso orario orientale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CD || CONGO, REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL Fuso orario occidentale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CR || COSTA RICA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CI || COSTA D’AVORIO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CU || CUBA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || DJ || GIBUTI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || DM || DOMINICA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || DO || REPUBBLCA DOMINICANA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || EC || ECUADOR || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || EG || EGITTO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SV || EL SALVADOR || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GQ || GUINEA EQUATORIALE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ER || ERITREA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ET || ETIOPIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GA || GABON || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GM || GAMBIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GE || GEORGIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GH || GHANA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GD || GRENADA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GT || GUATEMALA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GN || GUINEA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GW || GUINEA-BISSAU || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || GY || GUYANA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || HT || HAITI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || HN || HONDURAS || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || IN || INDIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ID || INDONESIA Fuso orario occidentale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ID || INDONESIA Fuso orario centrale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ID || INDONESIA Fuso orario orientale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || IR || IRAN, REPUBBLICA ISLAMICA DELL’ || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || IQ || IRAQ || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || IL || ISRAELE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || JM || GIAMAICA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || JP || GIAPPONE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || JO || GIORDANIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KZ || KAZAKHSTAN Fuso orario 1 || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KZ || KAZAKHSTAN Fuso orario 2 || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KE || KENYA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KP || COREA, REPUBBLICA POPOLARE DEMOCRATICA DI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KR || COREA, REPUBBLICA DI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KW || KUWAIT || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KG || KIRGHIZISTAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || LA || LAOS, REPUBBLICA DEMOCRATICA POPOLARE DEL || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || LB || LIBANO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || LS || LESOTHO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || LR || LIBERIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || LY || LIBIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MK || MACEDONIA, EX REPUBBLICA JUGOSLAVA DI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MG || MADAGASCAR || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MW || MALAWI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MY || MALAYSIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MV || MALDIVE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ML || MALI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MR || MAURITANIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MU || MAURIZIO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MX || MESSICO Fuso orario centrale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MX || MESSICO Fuso orario del Pacifico || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MX || MESSICO Fuso orario nordoccidentale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MD || MOLDOVA, REPUBBLICA MOLDOVA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MN || MONGOLIA Fuso orario 1 || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MN || MONGOLIA Fuso orario 2 || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ME || MONTENEGRO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MA || MAROCCO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MZ || MOZAMBICO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || MM || MYANMAR/BIRMANIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || NA || NAMIBIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || NP || NEPAL || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || NI || NICARAGUA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || NE || NIGER || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || NG || NIGERIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || OM || OMAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || PK || PAKISTAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || PA || PANAMA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || PG || PAPUA NUOVA GUINEA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || PY || PARAGUAY || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || PE || PERÙ || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || PH || FILIPPINE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || PR || PORTO RICO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || QA || QATAR || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RU || FEDERAZIONE RUSSA Fuso orario di Mosca || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RU || FEDERAZIONE RUSSA Fuso orario di Ekaterinburg || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RU || FEDERAZIONE RUSSA Fuso orario di Omsk || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RU || FEDERAZIONE RUSSA Fuso orario di Krasnoyarsk || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RU || FEDERAZIONE RUSSA Fuso orario di Irkutsk || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RU || FEDERAZIONE RUSSA Fuso orario di Yakutsk || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RU || FEDERAZIONE RUSSA Fuso orario di Vladivostok || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RU || FEDERAZIONE RUSSA Fuso orario di Magadan || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RW || RUANDA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || KN || SAINT KITTS E NEVIS || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || LC || SANTA LUCIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || VC || SAINT VINCENT E GRENADINE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ST || SAO TOMÉ E PRINCIPE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SA || ARABIA SAUDITA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SN || SENEGAL || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || RS || SERBIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SC || SEYCHELLES || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SL || SIERRA LEONE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SG || SINGAPORE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SO || SOMALIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ZA || SUD AFRICA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SS || SUD SUDAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || LK || SRI LANKA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SD || SUDAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SR || SURINAME || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SZ || SWAZILAND || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || CH || SVIZZERA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || SY || REPUBBLICA ARABA SIRIANA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TJ || TAGIKISTAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TZ || TANZANIA, REPUBBLICA UNITA DELLA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TH || THAILANDIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TL || TIMOR-LESTE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TG || TOGO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TT || TRINIDAD E TOBAGO || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TN || TUNISIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TR || TURCHIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || TM || TURKMENISTAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || UG || UGANDA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || UA || UCRAINA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || AE || EMIRATI ARABI UNITI || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || US || STATI UNITI Fuso orario orientale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || US || STATI UNITI Fuso orario centrale || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || US || STATI UNITI Fuso orario delle Montagne Rocciose || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || US || STATI UNITI Fuso orario del Pacifico || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || US || STATI UNITI Fuso orario dell’Alaska || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || UY || URUGUAY || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || UZ || UZBEKISTAN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || VE || VENEZUELA, REPUBBLICA BOLIVARIANA DEL || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || VN || VIETNAM || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || EH || SAHARA OCCIDENTALE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || YE || YEMEN || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ZM || ZAMBIA || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || ZW || ZIMBABWE || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || || Fatto salvo quanto
precede, la percentuale applicabile ai voli tra le regioni ultraperiferiche
dell’Unione, definite nell’articolo 349 del trattato sul funzionamento dell’Unione
europea, e i paesi non appartenenti all’Unione e pari a zero. [1] Cfr. sentenza della Corte di giustizia del 21 dicembre
2011 nella causa C-366/2010 [2] GU C […] del […], pag. […]. [3] GU C […] del […], pag. […]. [4] Direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 13 ottobre 2003, che istituisce un sistema per lo scambio di
quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la
direttiva 96/61/CE del Consiglio, GU L 275 del 25.10.2003, pag. 32.