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Document 52013DC0897
REPORT FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL Evaluation of the European Qualification Framework (EQF) Implementation of the Recommendation of the European Parliament and the Council on the Establishment of the European Qualifications Framework for Lifelong Learning
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Valutazione del Quadro europeo delle qualifiche Attuazione della raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Valutazione del Quadro europeo delle qualifiche Attuazione della raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente
/* COM/2013/0897 final */
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Valutazione del Quadro europeo delle qualifiche Attuazione della raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente /* COM/2013/0897 final */
1. Introduzione Il Quadro europeo
delle qualifiche (EQF)[1] promuove l'apprendimento
permanente e migliora la mobilità di studenti e lavoratori, l'occupabilità e
l'integrazione sociale attraverso la creazione di un quadro europeo di
riferimento per i sistemi di qualifiche. L'EQF agevola il raffronto e il
riconoscimento delle qualifiche di milioni di laureati alla ricerca di
ulteriori opportunità di apprendimento o che fanno il loro ingresso sul mercato
del lavoro in Europa ogni anno. Ad esempio, nel 2012, la Repubblica ceca ha
conferito 900 tipi di qualifiche professionali a quasi 150 000 studenti.
Nello stesso anno, sono stati conferiti nel Regno Unito circa 69 000 tipi
di qualifiche regolamentate a circa 16,8 milioni di studenti. L'EQF rappresenta un
nuovo approccio alla cooperazione europea in materia di qualifiche e introduce
otto livelli di riferimento, descritti in termini di risultati di
apprendimento, che coprono tutte le forme e i livelli di qualifiche. Questa
attenzione ai risultati di apprendimento mette lo studente al centro e assume
un ruolo importante al momento di raffrontare e riconoscere le qualifiche di
paesi e contesti di apprendimento diversi. La Commissione ha
sempre sottolineato l'importanza di sostenere la comparabilità delle abilità e
delle qualifiche in tutta l'UE, in particolare alla luce degli elevati livelli
di disoccupazione odierni, in quanto ciò permette a studenti e lavoratori di
muoversi con maggiore facilità tra paesi e occupazioni. Permettere a studenti e
lavoratori di presentare le abilità e le qualifiche acquisite in contesti di
apprendimento formali, non formali o informali è particolarmente importante
nell'ambito delle iniziative faro della strategia Europa 2020 "Gioventù in
movimento", "Agenda per nuove competenze e per l'occupazione" e
"Agenda digitale", nonché del pacchetto per l'occupazione "Verso
una ripresa fonte di occupazione" e della raccomandazione del Consiglio
sulla convalida dell'apprendimento non formale e informale. Al fine di
sostenere questo lavoro e di garantire che abilità e qualifiche possano essere
facilmente riconosciute a livello transfrontaliero, la Commissione ha
annunciato la sua intenzione di creare uno "spazio europeo delle abilità e
delle qualifiche", come parte della sua iniziativa "Ripensare l'istruzione"[2].
L'EQF sta
stimolando i governi nazionali a rendere il riconoscimento delle qualifiche più
semplice e trasparente: 36 paesi partecipano volontariamente all'EQF (28 Stati
membri dell'UE e cinque paesi candidati, oltre a Liechtenstein, Norvegia e
Svizzera). La presente relazione presenta
l'esperienza acquisita sinora in ambito EQF e discute le possibili implicazioni
per il futuro. Valuta se la raccomandazione
nella sua forma attuale possa far fronte alle nuove sfide derivanti dai rapidi
cambiamenti socio-economici e tecnologici e se promuova l'apprendimento
flessibile. La presente valutazione giunge in un momento particolarmente
significativo, per affrontare l'elevato tasso di disoccupazione e il crescente
numero di opportunità di apprendimento e di qualifiche disponibili. Tra le sfide figurano il numero crescente di
qualifiche offerte da fornitori privati, l'esistenza di più qualifiche
internazionali e la recente comparsa di corsi online aperti e di massa (MOOC),
che possono potenzialmente raggiungere molti studenti. Questa valutazione,
unitamente alle valutazioni Europass ed EQAVET e alla relazione sui progressi
in materia di garanzia della qualità nell'istruzione superiore, contribuirà a
identificare le sfide e i possibili miglioramenti per lo spazio europeo delle
abilità e delle qualifiche. 2. Risultati e impatto 2.1. Caratteristiche principali dell'EQF I seguenti elementi costituiscono la base
dell'EQF: • otto livelli di riferimento europei definiti
in termini di risultati di apprendimento e in grado di includere tutti i tipi e
i livelli di qualifiche in tutta Europa. I livelli EQF 5, 6, 7 e 8 sono
compatibili con i descrittori delle qualifiche di ciclo breve e i tre cicli del
quadro dei titoli accademici dell'area europea dell'istruzione superiore (QF -
EHEA)[3]; •
approccio basato sui risultati
dell'apprendimento. I descrittori
dei livelli sono espressi in termini di conoscenze, abilità e competenze e non
sono collegati a elementi del contesto di apprendimento, quali la durata dell'apprendimento
o il luogo in cui avviene; •
principi comuni di garanzia della qualità nell'istruzione superiore e nell'istruzione e formazione professionale
nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche. È stato creato un gruppo consultivo dell'EQF e
sono stati istituiti negli Stati membri punti nazionali di coordinamento per
attuare l'EQF. Il gruppo consultivo garantisce la coerenza
complessiva e promuove la trasparenza del processo volto a correlare i sistemi
di qualifica e l'EQF. Con l'obiettivo di sostenere il processo di riferimento,
nel 2009 il gruppo consultivo dell'EQF ha adottato dieci criteri e procedure
per correlare i livelli nazionali delle qualifiche all'EQF[4].
Essi hanno contribuito a creare un approccio comune per la presentazione dei
risultati della correlazione alle parti interessate. Tutti i paesi utilizzano
questi criteri per strutturare i propri rapporti nazionali di referenziazione
all'EQF. Alcuni criteri (in particolare i criteri 3 e 4) potrebbero essere
interpretati in vari modi e hanno bisogno di ulteriori chiarimenti al fine di
garantire la coerenza complessiva del processo di riferimento. I punti nazionali di coordinamento sostengono
e, in collaborazione con altre autorità nazionali competenti, orientano la
relazione tra sistemi nazionali delle qualifiche e EQF e ne promuovono la
qualità e la trasparenza. 2.2. Accelerare l'attuazione: è necessario agire con urgenza La raccomandazione prevede due scadenze: •
2010: gli Stati membri dovrebbero rapportare i loro sistemi nazionali delle
qualifiche al Quadro europeo delle qualifiche, in particolare collegando i
livelli delle qualifiche nazionali ai livelli dell'EQF e, ove necessario,
sviluppando quadri nazionali delle qualifiche (QNQ); •
2012: tutti i nuovi certificati di qualifica, i diplomi e i documenti
Europass rilasciati dalle autorità competenti devono contenere un chiaro
riferimento al livello appropriato del Quadro europeo delle qualifiche. La tappa del 2010 Entro il 2010 quattro Stati membri avevano
rapportato i loro sistemi nazionali delle qualifiche all'EQF e tre di loro
disponevano già di un quadro nazionale delle qualifiche nel 2008. Entro giugno 2013, venti Stati membri avevano
presentato i loro rapporti nazionali di referenziazione all'EQF. I restanti
paesi (otto Stati membri, quattro paesi candidati e la Norvegia) prevedono di
portare a termine il loro processo di riferimento nel 2013-14. Entro la fine del 2010 || FR, IE, MT, UK 2011 || BE-vl, CZ, DK, EE, LT, LV, NL, PT 2012 || AT, DE, HR, LU 2013 || BG, IT, PL, SI Processo di riferimento da effettuare || Stati membri: BE-fr, BE-de, EL, ES, FI, HU, KY, RO, SE, SK, Paesi candidati: IS, ME, MK, TK Paese SEE: NO Tabella
1 — Panoramica dell'attuazione della prima tappa della raccomandazione
dell'EQF, settembre 2013 Ciò dimostra che la raccomandazione genera riforme
- per esempio lo sviluppo di quadri nazionali delle qualifiche completi basati
sui risultati di apprendimento - che richiedono un notevole impegno politico e
tecnico da parte di una varietà di soggetti interessati. Tali sviluppi
richiedono tempo e pertanto, nonostante il forte impegno nazionale nei
confronti dell'EQF, emergono ritardi nella sua attuazione. Per evitarne di
ulteriori, tutti i paesi dovrebbero concludere i loro processi di riferimento
entro la fine del 2014 e attuare la raccomandazione più rapidamente. La
Commissione rafforzerà il suo monitoraggio dell'attuazione dell'EQF a livello
nazionale, se necessario mediante scambi bilaterali, per aiutare i singoli
paesi a superare le sfide specifiche. Va notato che un rapporto di referenziazione
rappresenta un'istantanea del sistema delle qualifiche di un paese, mentre la
correlazione è un processo continuo di riflessione sui cambiamenti ai sistemi
di qualifiche. Pertanto, i paesi dovrebbero rivedere regolarmente i loro
rapporti di referenziazione e informare il gruppo consultivo su eventuali
cambiamenti e su come hanno risposto alle osservazioni delle parti interessate.
Il gruppo consultivo dovrebbe fissare criteri e procedure per monitorare gli
sviluppi dei sistemi nazionali delle qualifiche e il loro impatto sul processo
di riferimento. La tappa del 2012 La seconda tappa ha il vantaggio di avvicinare
direttamente l'EQF a studenti, lavoratori, istituti di istruzione e formazione
nonché datori di lavoro. L'inclusione dei livelli dell'EQF nelle qualifiche e nei
supplementi costituisce un importante passo per agevolare il confronto delle
qualifiche tra paesi. La mancata realizzazione della fase relativa al
processo di riferimento ha causato notevoli ritardi nel portare a termine
questa seconda tappa. Solo un paese ha incluso i livelli dell'EQF nei suoi supplementi
Europass entro il 2012 e due paesi hanno incluso i livelli dell'EQF nelle loro
banche dati sulle qualifiche. Entro settembre 2013, tre paesi avevano
rilasciato titoli che facevano riferimento a un livello dell'EQF e cinque paesi
avevano iniziato a includerli nei loro supplementi Europass. Altri sei paesi
prevedono di iniziare a farlo nel 2013-14. || Fine 2012 || Sett. 2013 Livello dell'EQF incluso in nuovi certificati e diplomi || || CZ, DK, LT Livello dell'EQF incluso nei supplementi Europass – supplemento al diploma (ds) e/o supplemento al certificato (cs) || FR (cs) || CZ (cs), DK (ds), EE (ds), IE (ds) Livello dell'EQF incluso nella banche dati delle qualifiche nazionali || FR, UK || CZ, DK Tabella 2: Sintesi dell'attuazione della seconda tappa della
raccomandazione EQF Portare a termine la seconda tappa è ormai
urgente. Includendo il livello dell'EQF e descrivendo con chiarezza i risultati
di apprendimento acquisiti viene offerto alle persone un potente strumento che
gli consente di fornire in modo migliore informazioni relative al livello e
alla varietà delle loro abilità e qualifiche. Ciò è particolarmente importante
in tempi di crisi. È ora estremamente importante intensificare i lavori a
livello nazionale per garantire che entro la fine del 2014 almeno un quarto di
tutti i titoli rilasciati in Europa includa un riferimento all'EQF. I paesi affrontano la seconda tappa in diversi
modi. La maggior parte delle autorità nazionali sta valutando soluzioni
tecniche da utilizzare sistematicamente a livello nazionale. Altre lasciano
alle istituzioni che rilasciano i titoli la possibilità di decidere se e come
includere i livelli dell'EQF in certificati, diplomi, supplementi Europass e
banche dati delle qualifiche. Nel complesso, i paesi concordano sul fatto che
sia necessario un approccio comune a livello dell'UE per garantire lo stesso
livello di trasparenza a tutti gli studenti e lavoratori. È compito del gruppo
consultivo sviluppare un approccio comune di questo tipo. 2.3 Un
sistema coerente La struttura a otto livelli dell'EQF è
applicabile ai sistemi nazionali delle qualifiche e alle esigenze dei soggetti
interessati. La maggior parte dei paesi ha o sviluppa quadri nazionali delle
qualifiche completi, che coprono tutti i tipi e livelli di qualifiche nei
sistemi di istruzione e formazione formali. Il
numero dei livelli di QNQ dipende dalle esigenze nazionali. I principi e l'architettura generale del
Quadro europeo delle qualifiche - la definizione di "qualifica" e i livelli
basati sui risultati di apprendimento - rendono più facile comparare tra loro
le qualifiche. Tuttavia, dovrebbero essere prese in considerazione per futuri
miglioramenti alcune questioni sostanziali.
Mentre l'EQF mira a costituire un punto di
riferimento per tutte le qualifiche in Europa, indipendentemente da quale
organismo le rilasci, la maggior parte dei QNQ è limitata alle qualifiche
rilasciate da istituti di istruzione e formazione pubblici. Solo pochi QNQ
coprono titoli rilasciati al di fuori dei sistemi formali, per esempio nel
settore privato, che sono spesso importanti sul mercato del lavoro. Una
sfida fondamentale è quella di garantire che tutte le qualifiche contenute
nei quadri nazionali delle qualifiche, comprese quelle acquisite attraverso
l'apprendimento non formale e informale, siano affidabili e soddisfino i
requisiti di base in materia di qualità. Il
gruppo consultivo deve fornire indicazioni su criteri comuni da prendere
in considerazione per l'inclusione delle qualifiche nei QNQ.
Le caratteristiche attuali dell'EQF
potrebbero non essere adatte ai nuovi sviluppi. Vengono sempre più
impiegate nuove pratiche come l'apprendimento misto. I corsi online aperti
e di massa rappresentano uno sviluppo recente nell'istruzione a distanza e
permettono di organizzare occasioni di apprendimento attraverso le
frontiere e i fusi orari, in ogni luogo collegato a Internet.
Le qualifiche sono
altresì conferite da organismi internazionali e imprese multinazionali di
diversi paesi in Europa e oltre. Alcuni paesi le hanno incluse nei loro quadri
nazionali delle qualifiche, ma non sempre con lo stesso livello dell'EQF. Queste
questioni richiedono da parte di tutti i paesi un approccio coerente nel
collegamento all'EQF per evitare confusione ai datori di lavoro e ai titolari
stessi delle qualifiche.
I descrittori dei livelli EQF per
"conoscenza" e "abilità" corrispondono ai descrittori
nazionali. Tuttavia, il descrittore
"competenza" è più problematico, in quanto il descrittore
incluso nell'allegato II non è del tutto coerente con la definizione di
"competenza" di cui all'allegato I. Il descrittore
"competenza" dovrebbe quindi essere chiarito.
I principi comuni in materia di garanzia
della qualità hanno aiutato i paesi a superare il processo di riferimento.
Anche se destinati ad affrontare solo l'istruzione e la formazione
professionale e le qualifiche dell'istruzione superiore, essi sono
ovviamente rilevanti anche per altre qualifiche. Dovrebbe essere reso
esplicito il loro potenziale di fornire orientamenti per tutti i livelli e
tipi di qualifiche.
Alcune questioni discusse più
approfonditamente a livello europeo sono connesse alle qualifiche del
livello 2-3 dell'EQF – lasciando da parte le qualifiche relative
all'istruzione obbligatoria e quelle del livello 3-5 dell'EQF – compresi i
diplomi che permettono di accedere all'istruzione superiore e a titoli di
maestro artigiano.
Conformemente alla
Convenzione di Lisbona sul riconoscimento delle qualifiche, i diplomi
scolastici sono sostanzialmente equivalenti e danno accesso all'istruzione
superiore in Europa e oltre. Nel correlare queste qualifiche ai diversi livelli
dell'EQF emergono differenze nel livello dei risultati di apprendimento
raggiunti, che possono costituire ostacoli alla mobilità dei diplomati che intendono
accedere all'istruzione superiore in un altro paese. In alcuni casi, le
qualifiche nazionali con lo stesso nome/titolo si differenziano per contenuto e
complessità. In altri casi, i paesi hanno diverse interpretazioni su come
adattare al meglio i risultati di apprendimento al livello dell'EQF. Queste
differenze, anche se legittime, non saranno comprese dalle persone, per le
quali la qualifica continua ad avere un titolo simile e dovrebbe quindi
rappresentare una qualifica analoga. Lo
scambio di informazioni e l'elaborazione di orientamenti a livello europeo
dovrebbe continuare ad avere come obiettivo quello di rendere le decisioni in
materia di correlazione comprensibili e affidabili.
L'EQF è concepito in maniera del tutto
compatibile con il quadro dei titoli accademici dell'area europea
dell'istruzione superiore (QF-EHEA). È assicurata la coerenza
nell'attuazione, in particolare perché il Consiglio d'Europa partecipa
alle riunioni del gruppo consultivo e dei punti nazionali di coordinamento
e la Commissione partecipa alle riunioni del QF-EHEA. Questa coerenza ha
permesso alla maggior parte dei paesi di effettuare il loro collegamento
all'EQF e l'autocertificazione QF-EHEA in un solo processo nonché di
presentare un rapporto unico con i criteri di entrambi i processi. Anche
diversi paesi del processo di Bologna non-EQF hanno sviluppato quadri
nazionali delle qualifiche per l'apprendimento permanente basati sui
risultati di apprendimento. Sarebbe utile valutare i punti di vista dei
paesi sul valore aggiunto di due quadri generali delle qualifiche europei.
2.4 L'EQF come strumento centrale per
riconoscere le qualifiche e assicurare la trasparenza L'EQF si riferisce a tutti i livelli e tipi di
qualifiche. La coerenza tra l'EQF e le altre politiche e strumenti europei[5]
finalizzati a migliorare la trasparenza delle abilità e delle qualifiche (come
il QF-EHEA, Europass, il sistema ECTS, ECVET, la direttiva 2005/36, ESCO, la
convalida dell'apprendimento informale e non formale) nonché i quadri e i
principi di garanzia della qualità (EQAVET e ESG) è fondamentale per la loro
efficacia e il loro impatto. Tutti questi strumenti agevolano la libera
circolazione delle persone e promuovono l'apprendimento permanente e alcuni di
loro condividono l'approccio basato sui risultati dell'apprendimento. L'EQF e i sistemi europei di trasferimento e
accumulo dei crediti, vale a dire l'ECTS e l'ECVET, sono coerenti nei loro
principi fondamentali, ma non ancora pienamente allineati nella loro attuazione
pratica. L'ECTS è utilizzato in circa il 75 % dei corsi di istruzione
superiore. Mentre la maggior parte dei programmi è ora descritta in termini di
risultati di apprendimento previsti, la sfida è quella di estendere i risultati
dell'apprendimento alla progettazione e valutazione dei programmi. La revisione
in corso della guida ECTS fornirà ulteriori orientamenti a livello europeo. L'ECVET
è completamente basato sui risultati di apprendimento, ma si trova in una fase
iniziale di attuazione. I principi comuni dell'EQF sulla garanzia della
qualità sono ampiamente compatibili con gli standard e le linee guida europee
(ESG) e con l'EQAVET. Tuttavia, i principi di tutti e tre gli strumenti si
riferiscono alla garanzia della qualità nell'istruzione e nella formazione solo
in generale e non forniscono indicazioni specifiche per garantire la qualità
dell'approccio basato sui risultati dell'apprendimento, delle qualifiche e dei
quadri delle qualifiche. Le valutazioni in corso dell'EQF, dell'EQAVET e la
revisione dell'ESG dovrebbero essere utilizzate per identificare dove è
possibile ottenere ulteriori sinergie tra i quadri europei delle qualifiche e i
sistemi di garanzia della qualità. L'EQF è coerente con la Convenzione di Lisbona sul
riconoscimento[6], che facilita il
riconoscimento delle qualifiche ottenute nell'istruzione superiore e l'accesso
a quest'ultima in Europa. Il testo integrativo della convenzione, adottato nel
giugno 2013 e relativo all'uso dei quadri delle qualifiche nel riconoscimento
di qualifiche straniere, incoraggia legami più stretti tra i quadri delle
qualifiche e il riconoscimento delle stesse per ulteriori scopi di
apprendimento. Tuttavia, le pratiche di riconoscimento a livello istituzionale
raramente tengono conto dei quadri delle qualifiche e della maggiore
trasparenza creata dai quadri europei. La coerenza con la direttiva sul riconoscimento
delle qualifiche professionali è inferiore. La direttiva opera con cinque
livelli e criteri iniziali quali la durata del corso per riconoscere le
qualifiche sul mercato del lavoro, mentre l'EQF vanta otto livelli basati sui
risultati di apprendimento. Ciò ha causato incertezza tra le parti interessate.
Pertanto, la nuova direttiva[7] prevede sinergie con l'EQF.
Mantiene il sistema iniziale a cinque livelli, ma rende possibile impostare "quadri
comuni di formazione" che consentano ai paesi di concordare livelli minimi
di conoscenze, abilità e competenze legate ai livelli dell'EQF. Sulla base di
questo, i paesi saranno in grado di riconoscere automaticamente le qualifiche
professionali. La raccomandazione prevede uno stretto legame con
Europass. I supplementi Europass dovrebbero fare riferimento al livello EQF
corrispondente, ma questo avviene raramente a causa della limitata attuazione
della seconda tappa dell'EQF. Infine, esistono stretti legami tra lo sviluppo
della classificazione multilingue europea delle abilità, competenze, qualifiche
e professioni (ESCO) e l'EQF. Le qualifiche legate all'EQF saranno
indirettamente incluse nella classificazione ESCO. Ciò avverrà attraverso il
portale dell'EQF, che si collegherà alle banche dati nazionali delle
qualifiche. Le qualifiche internazionali non incluse nei quadri nazionali delle
qualifiche saranno direttamente incluse nell'ESCO. L'approccio basato sui
risultati dell'apprendimento utilizzato nell'ambito dell'EQF e dell'ESCO deve
essere coordinato. 2.5 Governance L'EQF è governato dal gruppo consultivo e dai
punti nazionali di coordinamento ( sezione 2.1). Il gruppo consultivo è composto da rappresentanti
di: ·
36 paesi (28 Stati membri, cinque paesi candidati,
Liechtenstein, Norvegia e Svizzera); ·
parti sociali europee (CES, BusinessEurope, UAEPME,
CEEP); ·
organizzazioni ombrello europee che rilasciano
titoli (Eurochambres, EUCIS-LLL, EUA); ·
altri soggetti interessati (servizi pubblici
dell'occupazione, Unione degli studenti europei, Centro europeo del
volontariato, Forum europeo della gioventù). Il Consiglio d'Europa partecipa al gruppo
consultivo per garantire la coerenza tra EQF e QF-EHEA. Il Cedefop e la Fondazione europea per la
formazione sostengono il gruppo consultivo. Quest'ultimo fornisce una guida efficace per i
processi nazionali di riferimento e crea fiducia e comprensione tra i paesi
partecipanti. Il suo mandato è stato esteso nel 2012 per monitorare
l'attuazione della raccomandazione del Consiglio sulla convalida
dell'apprendimento non formale e informale[8]. Questa mira a
rafforzare ulteriormente i legami tra i quadri delle qualifiche e le modalità
di convalida, che devono ancora essere sviluppati nella maggior parte dei
paesi. I punti nazionali di coordinamento sono stati
istituiti in 36 paesi. Si trovano in vari contesti istituzionali, tra cui
ministeri, agenzie nazionali, autorità nazionali per le qualifiche, istituti di
ricerca e centri di informazione educativi. La loro efficacia dipende in gran
parte da quanto strettamente sono legati alla governance nazionale del processo
QNQ/EQF. I punti nazionali di coordinamento concentrano la maggior parte delle
loro attività sulla comunicazione con i soggetti interessati, ma incontrano
difficoltà nel mantenere i contatti con le parti sociali e non hanno esperienza
nella comunicazione con il pubblico più vasto. Le autorità nazionali dovrebbero
valutare come i punti nazionali di coordinamento potrebbero comunicare meglio
con una varietà di soggetti interessati e mettere in atto strategie di
comunicazione. Sebbene i punti nazionali di coordinamento
abbiano utilizzato solo il 75 % del loro bilancio a disposizione negli ultimi
tre anni a causa di iniziali difficoltà organizzative e di modifiche ai calendari
per la correlazione, le loro attività sono state considerate fondamentali per
l'attuazione dell'EQF a livello nazionale. Il portale EQF offre informazioni sull'EQF e i
risultati dei processi nazionali di riferimento. Esso consente di confrontare i
livelli delle qualifiche nazionali rispetto all'EQF e fare ricerche sulle
qualifiche. La funzione di confronto mostra informazioni relative a nove dei 20
paesi che hanno fatto rapportato i loro sistemi all'EQF. La ricerca di singole
qualifiche sarà possibile solo verso la fine del 2013. Il fatto che non
esistano ancora banche dati nazionali delle qualifiche in tutti i paesi e che
quelle esistenti non coprano tutte le qualifiche dei QNQ costituisce una sfida.
Il portale ha bisogno della partecipazione di una maggioranza critica di paesi,
in modo che il suo potenziale possa essere pienamente realizzato. 2.6 Impatto e sostenibilità Anche se non esistono statistiche relative
all'impatto del Quadro europeo delle qualifiche sull'apprendimento permanente e
la mobilità e la sua attuazione è in una fase iniziale, il passaggio a
all'approccio basato sui risultati dell'apprendimento costituisce un risultato
importante. Ha aperto la strada per percorsi di apprendimento più flessibili e
per la convalida dell'apprendimento non formale e informale. L'EQF ha avuto un impatto al di là dei 36 paesi
partecipanti. Diversi paesi partner dell'UE hanno adottato concetti dell'EQF
per i loro sviluppi nazionali e regionali e i paesi di altre regioni del mondo
sono alla ricerca di un dialogo sul tema. Considerato il livello di impegno politico
rispetto all'EQF, lo strumento di riferimento comune sarebbe sostenibile senza
il sostegno finanziario europeo, ma le parti interessate ritengono che sia
necessario un forte coordinamento a livello di UE per un'attuazione coerente e
trasparente. 3. Conclusioni I risultati confermano che l'EQF è ampiamente
accettato come punto di riferimento per lo sviluppo di quadri delle qualifiche,
per l'attuazione dell'approccio basato sui risultati dell'apprendimento e il
miglioramento della trasparenza e del riconoscimento di abilità e competenze. Potrebbe
essere centrale in un futuro spazio europeo delle abilità e delle qualifiche. Tuttavia,
i ritardi registrati nell'attuazione gli hanno fatto assumere un carattere di
urgenza. L'UE dovrebbe permettere a studenti e lavoratori di rendere le proprie
abilità più visibili, indipendentemente da dove siano state acquisite. Deve
inoltre garantire all'EQF la piena operatività il più presto possibile. Sulla base dei risultati della valutazione, la
Commissione propone di considerare le seguenti misure per migliorare la
pertinenza, l'efficacia e l'impatto dell'EQF. Accelerare la
correlazione all'EQF e sviluppare quadri nazionali delle qualifiche Tutti i paesi dovrebbero
sviluppare forti quadri nazionali delle qualifiche che siano compresi e
utilizzati dai soggetti interessati. Essi dovrebbero basarsi sulle
consultazioni nazionali, creare un ampio consenso su come i livelli delle
qualifiche nazionali si rapportano all'EQF e lavorare per concludere il loro
primo rapporto di referenziazione entro il 2014. Rafforzare il ruolo e
l'impatto dei quadri delle qualifiche basati sui risultati dell'apprendimento a
livello nazionale ed europeo I governi dovrebbero
impegnarsi a utilizzare l'approccio basato sui risultati dell'apprendimento in
tutti i sotto-sistemi in materia di istruzione e formazione, mediante
l'attuazione di QNQ completi che includano titoli rilasciati sia all'interno
che all'esterno dei tradizionali sistemi di istruzione e formazione. I QNQ
dovrebbero essere integrati nelle politiche generali in materia di istruzione,
formazione e occupazione. A livello europeo, il descrittore
"competenza" di cui agli allegati I e II della raccomandazione
dovrebbe essere chiarito. Migliorare la
correlazione trasparente e coerente all'EQF, tenendo conto della natura
mutevole dei sistemi delle qualifiche La
correlazione dovrebbe essere vista come un processo continuo e non dovrebbe
essere limitata alla presentazione di un rapporto di referenziazione. Il gruppo
consultivo dovrebbe fornire orientamenti sui criteri 3 e 4 e sviluppare una
strategia globale per dare seguito ai rapporti di referenziazione in futuro. Ciò dovrebbe includere il monitoraggio rafforzato
di come i paesi prendono in considerazione le osservazioni del gruppo
consultivo sui rapporti nazionali di referenziazione e l'analisi delle
incongruenze esistenti in materia tra i paesi. Il gruppo consultivo dovrebbe
inoltre sostenere la comunicazione fra le parti interessate su questioni di
correlazione impegnative. Rafforzare il legame
tra i quadri europei di garanzia della qualità e i quadri delle qualifiche I
principi comuni dell'EQF sulla garanzia della qualità, l'EQAVET e l'ESG
dovrebbero essere più coerenti e sostenere l'approccio basato sui risultati
dell'apprendimento, con l'obiettivo di sviluppare principi coerenti di garanzia
della qualità per l'apprendimento permanente. Al di là di una maggiore fiducia
nelle qualifiche, nei quadri delle qualifiche e nella correlazione all'EQF,
questo potrebbe anche portare a una maggiore fiducia e una migliore
permeabilità tra i sotto-sistemi in materia di istruzione e formazione. Migliorare la
comunicazione sul Quadro europeo delle qualifiche, per meglio raggiungere
studenti, lavoratori e altri soggetti interessati e informarli sui benefici
dell'EQF Dopo aver
rapportato le loro qualifiche all'EQF, i paesi dovrebbero garantire che tutti i
nuovi certificati, diplomi e supplementi Europass includano un riferimento al
livello EQF pertinente. I paesi dovrebbero istituire banche dati/registri delle
qualifiche nazionali e collegarli al portale EQF. Il portale EQF dovrebbe
essere collegato con il portale europeo sulle opportunità di apprendimento
(Ploteus) e con l'ESCO. La Commissione studierà come possono essere utilizzati
gli strumenti del Web per offrire a studenti, lavoratori e altri soggetti
interessati servizi collegati alle abilità, al fine di sostenere la mobilità,
l'apprendimento permanente e l'occupabilità. Fare
un uso migliore dell'EQF nelle politiche e negli strumenti per la mobilità e
l'apprendimento permanente L' EQF può agire
come un punto di riferimento per altre politiche e strumenti europei, come il
trasferimento e il riconoscimento dei crediti. I
quadri delle qualifiche e i sistemi di crediti basati sui risultati di
apprendimento facilitano percorsi di apprendimento individuale più flessibili
nelle diverse istituzioni, settori e paesi. La Commissione, gli Stati membri e
le parti interessate dovrebbero rafforzare e spiegare i legami esistenti tra
l'EQF e sistemi europei di trasferimento e accumulo dei crediti. I paesi dovrebbero usare maggiormente l'EQF come
ulteriore fonte di informazioni per le autorità competenti che esaminano il
riconoscimento dei titoli rilasciati in altri Stati membri, nel quadro della
direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali e nei paesi ET2020,
nel contesto della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento. Chiarire il ruolo dell'EQF in relazione
alle qualifiche internazionali e per i paesi e le regioni al di fuori
dell'Europa L'EQF viene sempre più
utilizzato come punto di riferimento per comparare le qualifiche. Il processo
di riferimento esistente e i suoi criteri dovrebbero garantire all'EQF di
coprire tutti i tipi di qualifiche, comprese quelle internazionali. È opportuno esaminare ulteriormente le modalità in
cui l'EQF potrebbe sostenere la comparazione e il riconoscimento delle
qualifiche ottenute al di fuori dell'Europa. Sviluppare l'EQF
per renderlo più adatto agli attuali sviluppi dell'apprendimento online e delle
qualifiche internazionali L'EQF
dovrebbe coprire le qualifiche internazionali e le qualifiche comprendenti
moduli completati in diversi paesi o che uniscono l'apprendimento frontale e
quello online. L'EQF può diventare un quadro veramente onnicomprensivo solo se
si adatta a questi nuovi sviluppi e continua a tenere il passo con i
cambiamenti nell'offerta di istruzione e formazione. L'iniziativa "Ripensare
l'istruzione" ha sottolineato il ruolo della formazione nella crescita
economica, nella competitività e l'occupazione. Una delle sue proposte riguarda
lo svolgimento di un lavoro esplorativo sulle ulteriori sinergie tra gli
strumenti dell'UE per la trasparenza e il riconoscimento di abilità e
qualifiche. In questo modo sarà possibile
procedere verso la creazione di uno spazio europeo delle abilità e delle
qualifiche che consenta a tutti di muoversi liberamente e vedere le proprie
competenze e qualifiche rapidamente riconosciute in caso di ulteriori occasioni
di apprendimento, così come adeguatamente comprese e valutate dai datori di
lavoro. La Commissione
discuterà le conclusioni esposte nella presente relazione con le parti
interessate anche nel corso del dibattito pubblico sullo spazio europeo delle
abilità e delle qualifiche che si terrà nell'inverno 2013/2014. Sulla base
delle conclusioni di questo dibattito e di una valutazione d'impatto, la
Commissione può prendere in considerazione l'eventualità di proporre una
revisione dell'attuale base giuridica dell'EQF - (2008/C 111/01) raccomandazione
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008. [1]http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/eqf_en.htm. [2]COM(2012)
669 final. [3]http://www.ehea.info/Uploads/qualification/QF-EHEA-May2005.pdf. [4]http://ec.europa.eu/eqf/documentation_en.htm. [5]http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/mobility_en.htm. [6]ETS 165
— Convenzione sul riconoscimento delle qualifiche relative all'insegnamento
superiore nella regione europea, 11.IV.1997. [7]http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52011PC0883:IT:NOT. [8]http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2012:398:0001:0005:IT:PDF.