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Document 52013DC0002

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Valutazioni del programma quadro per la competitività e l'innovazione

    /* COM/2013/02 final */

    52013DC0002

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Valutazioni del programma quadro per la competitività e l'innovazione /* COM/2013/02 final */


    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

    Valutazioni del programma quadro per la competitività e l'innovazione

    1.           Introduzione

    La presente relazione illustra le conclusioni e le raccomandazioni emerse dalle valutazioni del programma quadro per la competitività e l'innovazione 2007-2013 (CIP) e dei suoi sottoprogrammi, espone la risposta della Commissione a tali raccomandazioni e definisce le misure di follow-up.

    In tal modo la Commissione soddisfa l'obbligo di trasmettere le valutazioni intermedia e finale del programma quadro e dei suoi programmi specifici al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, stabilito all'articolo 8, paragrafo 5, della decisione che istituisce il CIP[1].

    2.           Contesto

    2.1.        Il programma quadro per la competitività e l'innovazione

    Il programma quadro per la competitività e l'innovazione[2] è un programma fondamentale per affrontare le sfide cui deve far fronte l'industria dell'UE. I suoi obiettivi sono in linea con le iniziative faro della strategia Europa 2020, in cui una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva costituisce una delle principali priorità dell'intervento UE inteso a rafforzare l'economia dell'UE.

    Il CIP intende contribuire alla competitività e alla capacità innovativa dell'Unione in quanto società della conoscenza avanzata, con uno sviluppo sostenibile basato su una crescita economica forte e un'economia sociale di mercato altamente concorrenziale con un elevato livello di tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente.

    Il programma quadro sostiene le attività di innovazione (compresa l'ecoinnovazione), facilita l'accesso al credito e offre servizi di sostegno alle imprese nelle regioni; incoraggia inoltre una migliore adozione e un migliore utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), contribuisce allo sviluppo della società dell'informazione e promuove un maggiore uso delle energie rinnovabili e l'efficienza energetica.

    · Il CIP è suddiviso in tre programmi operativi, ciascuno dei quali presenta obiettivi specifici, volti a favorire la competitività delle imprese e la loro capacità di innovazione nei rispettivi ambiti, come le TIC e l'energia sostenibile: il programma per l'innovazione e l'imprenditorialità (EIP)[3], il programma di sostegno alla politica in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT-PSP)[4] e il programma Energia intelligente - Europa (IEE)[5].

    2.2.        Valutazioni del CIP e dei suoi sottoprogrammi

    La decisione che istituisce il programma quadro per la competitività e l'innovazione contiene disposizioni specifiche relative alla valutazione del CIP e dei suoi programmi operativi. Essa dispone, in particolare, che il programma quadro e i suoi programmi specifici sono soggetti a valutazioni intermedia e finale per valutarne l'incidenza sui rispettivi obiettivi, fra cui la competitività, l'innovazione, l'imprenditorialità, la crescita della produttività, l'occupazione e l'ambiente. La decisione stabilisce inoltre che la valutazione intermedia del programma quadro è completata entro il 31 dicembre 2009 e la valutazione finale entro il 31 dicembre 2011, mentre le valutazioni intermedie e finali dei programmi specifici sono organizzate in modo che si tenga conto dei rispettivi risultati nelle valutazioni intermedia e finale del programma quadro.

    Le valutazioni intermedia e finale hanno lo scopo di:

    – misurare l'impatto del programma quadro e dei programmi specifici in relazione ai rispettivi obiettivi;

    – valutare in quale misura il programma quadro e i programmi specifici abbiano contribuito al conseguimento degli obiettivi fissati all'inizio della presente sezione;

    – valutare in quale misura gli obiettivi del programma quadro e dei programmi specifici rispondano alle esigenze, ai problemi e alle questioni per i quali il programma è stato elaborato;

    – valutare l'efficienza del programma quadro e dei suoi programmi specifici, identificandone i punti di forza e gli aspetti più deboli.

    La valutazione intermedia dell'EIP è stata realizzata da GHK Consulting Ltd e Technopolis e la relazione finale è stata presentata il 30 aprile 2009.

    La valutazione intermedia dell'ICT-PSP è stata effettuata da un gruppo di cinque esperti[6] e la relazione finale è stata presentata nel maggio 2009.

    La valutazione intermedia del programma Energia intelligente - Europa II è stata realizzata da Deloitte Consulting e la relazione finale è stata presentata il 27 aprile 2009.

    La valutazione intermedia del programma quadro per la competitività e l'innovazione è stata realizzata da GHK Consulting Ltd e Technopolis e la relazione finale è stata presentata il 9 marzo 2010.

    La valutazione finale del programma per l'innovazione e l'imprenditorialità è stata realizzata dal Centre for Strategy & Evaluation Services (CSES) e la relazione finale è stata presentata nell'aprile 2011.

    La valutazione finale del programma Energia intelligente - Europa II è stata realizzata da Deloitte e la relazione finale è stata pubblicata l'8 giugno 2011.

    La valutazione finale (seconda valutazione intermedia) del programma di sostegno ICT-PSP è stata ultimata il 20 luglio 2011 da un gruppo di esperti[7].

    La valutazione finale del programma quadro CIP, che tiene conto dei risultati degli studi di valutazione precedenti, è stata conclusa nel dicembre 2011 dal Centre for Strategy & Evaluation Services (CSES).

    Tutte le relazioni di valutazione sono disponibili sul web[8].

    3.           Principali risultati delle valutazioni

    Le valutazioni hanno in linea di massima confermato la pertinenza, l'efficacia e l'efficienza del programma quadro e di ciascuno dei tre programmi specifici.

    3.1.        Valutazione intermedia del CIP

    Nella valutazione intermedia del programma quadro per la competitività e l'innovazione[9] si afferma che, dato il bilancio limitato di cui dispone, il CIP non è un programma orientato alla spesa, come i fondi della politica di coesione o il settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7° PQ), quanto piuttosto un programma che mira a realizzare i suoi vasti e ambiziosi obiettivi sfruttando l'effetto moltiplicatore delle sue idee, dei suoi prodotti e dei suoi partenariati in altre politiche e programmi.

    La relazione segnala l'esistenza di un ampio sostegno tra i soggetti interessati, tanto interni quanto esterni, a favore di un intervento a livello comunitario nell'ambito dell'innovazione e della competitività sotto forma di un programma faro come il CIP e propone che quest'ultimo si concentri sui settori che meglio rappresentano il valore aggiunto e l'impatto europeo.

    Si è constatato che le parti interessate tendevano a identificare parti del programma e non il programma quadro nel suo insieme: gli autori della valutazione ritengono che il CIP non sia inteso chiaramente come programma quadro, e ciò anche perché si tratta di un nuovo programma di questo tipo, dotato di un bilancio limitato, che sostiene un'ampia gamma di strumenti con gruppi distinti di destinatari. Essi sono tuttavia dell'avviso che i meccanismi di informazione già esistenti, come i punti di contatto nazionali e la rete Enterprise Europe, costituiscano strumenti importanti per migliorare le informazioni e la comunicazione sul CIP.

    La valutazione ha rilevato che molti incrementi di efficienza previsti cominciano ad essere presenti nei risultati ottenuti a livello di gestione e attuazione del CIP. In particolare, gli strumenti finanziari del CIP sono stati ritenuti strumenti assai efficaci, per come sono stati concepiti, nell'assistere le PMI. Gli intermediari finanziari hanno tuttavia criticato gli eccessivi obblighi di comunicazione, che vengono ad aggiungersi ai costi di partecipazione, e hanno suggerito di ridurre gli oneri amministrativi.

    La relazione ha inoltre constatato un miglioramento delle sinergie operative grazie alla partecipazione dell'Agenzia esecutiva per la competitività e l'innovazione (EACI) e della rete Enterprise Europe. Nel quadro del programma per l'imprenditorialità e l'innovazione, si è in particolare sottolineata l'importanza del fatto di disporre di una rete unica per le PMI in tutta Europa. Il ruolo svolto dall'EACI è stato giudicato positivamente per l'aumento dell'efficienza delle risorse ottenuto grazie alla separazione tra funzioni amministrative ed elaborazione delle politiche.

    3.2.        Valutazione finale del programma per l'imprenditorialità e l'innovazione (EIP)

    La valutazione dell'EIP[10] ha tratto cinque conclusioni principali. In primo luogo, il programma funziona bene ed è sulla strada giusta per ottenere gli effetti auspicati. In secondo luogo, nella maggior parte dei casi il programma sta acquistando slancio, sfruttando i risultati già raggiunti; gli elementi raccolti nel corso dell'indagine dimostrano inoltre l'"utilità" del programma, confermando che risponde direttamente alle esigenze delle PMI. Gli autori della valutazione hanno anche constatato, sulla base delle interviste condotte e di altri elementi riscontrati, la presenza di un evidente valore aggiunto europeo. Infine, il sistema di monitoraggio che è stato messo a punto offre un valido contributo alla valutazione dei risultati del programma su base continuativa, ma è ancora in fase di elaborazione in alcuni ambiti e i dati relativi agli indicatori andrebbero presentati in modo più coerente.

    Gli obiettivi dell'EIP sono stati ritenuti molto ben adeguati alle esigenze delle imprese. Si è constatato inoltre che gli utenti finali, in particolare le PMI (piccole e medie imprese), stanno effettivamente traendo benefici dal programma. Il punto di forza dell'EIP è che il programma si concentra in modo pratico e diretto sulle questioni fondamentali per le PMI. Le azioni dell'EIP, in particolare gli strumenti finanziari e le iniziative in materia di ecoinnovazione, hanno effettivamente creato le condizioni per una reale riproducibilità sul mercato.

    Per quanto riguarda gli strumenti finanziari, si è ritenuto che questi abbiano conseguito l'obiettivo di facilitare l'accesso al credito per l'avviamento e la crescita delle PMI. Più in dettaglio, lo strumento a favore delle PMI innovative e a forte crescita (GIF) e gli sportelli di prestito e microcredito dello strumento relativo alle garanzie per le PMI (SMEG) sono stati giudicati adeguati alle esigenze delle PMI europee, dal momento che rispondono a una domanda di finanziamenti che altrimenti non sarebbe soddisfatta e contribuiscono all'avviamento e alla crescita delle PMI. Uno degli effetti più evidenti sottolineato dalla relazione per quanto riguarda gli strumenti è il loro effetto moltiplicatore.

    Quanto alla rete Enterprise Europe, gli autori della valutazione hanno riscontrato che la rete si concentra efficacemente sui suoi principali obiettivi di promozione dell'innovazione, della cooperazione tra imprese e degli scambi transfrontalieri, aggiungendo che i clienti sono assai soddisfatti dei suoi servizi. In particolare, la rete costituisce un importante valore politico ai fini delle relazioni dell'Unione europea con le imprese e possiede un notevole potenziale di sviluppo in termini di adesione delle PMI agli obiettivi e alle azioni dell'EIP.

    L'approccio adottato per le attività dell'EIP in materia di ecoinnovazione è risultato coerente nell'insieme del programma sul piano dell'integrazione degli elementi appropriati e utile per far fronte alle carenze del mercato che limitano attualmente il settore, dal momento che si concentra sia sulla domanda che sull'offerta nel mercato e rafforza l'ambiente operativo. Gli autori della valutazione hanno inoltre rilevato che le capacità del sistema rischiano di essere assai inferiori alle esigenze.

    3.3.        Valutazione finale del programma Energia intelligente - Europa II (IEE)

    La valutazione dell'IEE[11] ha constatato che le azioni del programma realizzano i loro obiettivi specifici e strategici e contribuiscono all'impatto e ai risultati complessivi del programma.

    Il programma IEE è ritenuto pertinente e utile in quanto risponde all'evoluzione delle esigenze, dei problemi e degli ostacoli che l'Europa deve affrontare in materia di energie sostenibili. La combinazione delle azioni, che copre un'ampia gamma di priorità, il coinvolgimento di diversi tipi di soggetti che possono chiaramente influenzare l'adozione di soluzioni energetiche sostenibili e, in particolare, l'associazione di progetti orientati verso soluzioni di mercato e di progetti che mirano all'adeguamento delle politiche, nonché l'influenza delle azioni dell'IEE II nelle diverse fasi del ciclo di mercato, contribuiscono all'efficacia del programma.

    Permangono ostacoli di natura non tecnologica che rallentano l'adozione di tecnologie energetiche sostenibili. Il programma IEE II contribuisce a ridurre tali ostacoli mediante l'appoggio ad attività di sostegno alle politiche, potenziamento delle capacità, diffusione e promozione e progetti di prima applicazione commerciale.

    Risposte positive sono state raccolte dagli autori della valutazione per quanto riguarda l'efficacia delle azioni sostenute nel conseguire i loro obiettivi specifici come pure nel contribuire agli obiettivi del programma. Le attività sostenute sono inoltre ritenute le più appropriate per il raggiungimento degli obiettivi fissati.

    Per quanto riguarda l'efficienza del programma, gli autori della valutazione suggeriscono di rafforzare i mezzi messi a disposizione allo scopo di facilitare ulteriormente il conseguimento degli obiettivi globali del programma, tenuto conto soprattutto del tempo limitato che resta per realizzarli prima del 2020 e del ritardo accumulato per determinati obiettivi di sviluppo delle energie sostenibili.

    Si è dimostrato che il programma è stato in grado di sfruttare le sinergie con altri programmi di finanziamento dell'UE, quali il settimo programma quadro e i fondi strutturali.

    3.4.        Valutazione finale del programma di sostegno alla politica in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT-PSP)

    La valutazione finale del programma di sostegno alla politica in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT-PSP)[12] ha sottolineato l'unicità del programma e il suo ruolo innovativo: i suoi progetti elaborano infatti nuove piattaforme per servizi transfrontalieri innovativi in settori di interesse pubblico, in particolare in ambiti in cui permangono rischi sistemici e organizzativi.

    Alcune caratteristiche del programma sono considerate estremamente positive: uno strumento di innovazione unico e all'avanguardia, direttamente collegato alle politiche, un portafoglio di strumenti complementari e un'ampia partecipazione delle parti interessate. Una delle raccomandazioni del gruppo di esperti è di accrescere ulteriormente la partecipazione dei soggetti interessati, come pure di superare gli ostacoli alla partecipazione delle PMI. Essi raccomandano inoltre di migliorare i flussi di informazione e i legami con gli altri programmi dell'UE, come quelli relativi alle politiche regionali.

    Il gruppo di esperti consiglia di proseguire il programma ICT-PSP come strumento della politica di diffusione dell'innovazione: l'accento posto dal programma sulla diffusione delle innovazioni in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, come pure sulla risposta ai rischi sistemici e organizzativi, dovrebbe essere mantenuto nelle eventuali misure di follow-up.

    Il gruppo raccomanda di continuare a seguire l'approccio dall'alto verso il basso, incentrato sulle politiche, nei progetti su larga scala (Pilot A), in quanto si tratta di un modello di lavoro su come rafforzare una più ampia adozione di nuovi servizi innovativi a livello dell'UE. Il gruppo ritiene inoltre che i progetti dal basso verso l'alto, impostati sulla domanda (Pilot B), possano fornire nuovi servizi transfrontalieri innovativi in nuovi settori collegati ai servizi pubblici (eContent, eHealth e invecchiamento, eGovernment e eEnergy/eTransport) e promuovere l'interoperabilità e lo sviluppo di mercati più ampi per servizi pubblici innovativi.

    3.5.        Valutazione finale del CIP

    La relazione di valutazione finale[13] del CIP ha confermato la riuscita del programma.

    Nella relazione si afferma che gli elementi di prova ricavati dalle valutazioni finali e da altre fonti confermano che il programma quadro per la competitività e l'innovazione, nel suo complesso, e i singoli programmi specifici stanno tutti funzionando bene, in linea con le aspettative al momento dell'avvio del programma[14].

    Si afferma inoltre che il CIP, nel suo complesso, è diventato un importante strumento di promozione dell'innovazione, intesa in particolare come un processo relativamente aperto, incentrato non semplicemente sullo sviluppo tecnologico, come nelle concezioni precedenti, ma che si orienta verso un approccio più equilibrato, tiene conto degli sviluppi nel settore dei servizi, come pure di quelli dell'industria manifatturiera, e si interessa tanto ai processi e ai modelli imprenditoriali quanto ai prodotti. Questo, a sua volta, rappresenta un notevole contributo alla competitività dell'economia europea.

    La definizione degli obiettivi del CIP è considerata coerente e pertinente rispetto alle esigenze, ai problemi e alle questioni che il programma intendeva affrontare ed è stato possibile porre l'accento su settori in cui l'azione dell'UE può risultare determinante. La valutazione ha giudicato positivamente la flessibilità del programma quadro e ritiene che l'accesso ai meccanismi di sostegno nel quadro del CIP sia più facile che nell'ambito di altri programmi simili.

    La valutazione rileva che i lavori di sostegno all'innovazione nell'ambito del programma quadro costituiscono ormai un corpus significativo di conoscenze che potranno risultare utili in altri settori di intervento.

    La valutazione sottolinea i miglioramenti derivanti dalla delega della gestione di parti importanti del programma quadro all'EACI a livello di efficienza nella gestione del programma, per quanto riguarda sia i costi per la Commissione che l'efficienza dei servizi offerti, misurata in termini di numero di contratti firmati, tempi di negoziazione dei contratti e ritardi nei pagamenti.

    L'attuale crisi economica ha evidenziato l'importanza degli obiettivi centrali del CIP e la pertinenza di molte delle questioni che il programma quadro doveva affrontare, il che rende ancora più urgente sfruttare le idee che si sono dimostrate utili ed efficaci, come ad esempio gli strumenti finanziari.

    4.           Principali raccomandazioni e azioni di follow-up previste

    Le valutazioni hanno formulato alcune raccomandazioni sul modo in cui migliorare ulteriormente l'attuazione del CIP ed elaborare un programma che gli possa eventualmente succedere. Tali raccomandazioni sono state prese debitamente in conto nell'attuazione del programma quadro e in sede di elaborazione delle proposte della Commissione relative ai programmi successivi (COSME[15] e parti di Orizzonte 2020[16]).

    La relazione di valutazione finale del CIP indica che sarebbe possibile creare ulteriori sinergie fra i tre sottoprogrammi presentando nuove posizioni su temi centrali del programma quadro, come ad esempio sulle politiche in materia di innovazione.

    La generale mancanza di visibilità del programma quadro è stata identificata come uno dei suoi principali punti deboli. È stato tuttavia sottolineato che è preferibile non modificare la denominazione di iniziative ben conosciute, come la rete Enterprise Europe, Energia intelligente – Europa e la settimana delle PMI. È stata inoltre raccomandata una migliore diffusione delle informazioni sulle attività di successo sostenute dal programma. La Commissione utilizza attivamente la rete Enterprise Europe, che è finanziata dal programma quadro, per diffondere informazioni sulle politiche e sui servizi dell'UE disponibili nell'ambito dei vari programmi, come il 7° PQ o i fondi strutturali. È stata intrapresa una serie di azioni per raggiungere il più vasto numero possibile di partecipanti potenziali. Per quanto riguarda la prima applicazione commerciale in materia di ecoinnovazione, la rete Enterprise Europe funge spesso da punto di contatto nazionale o regionale, diffondendo informazioni sui bandi e organizzando eventi di matchmaking o riunioni di gruppi settoriali. I beneficiari di sovvenzioni sono inoltre invitati a rivolgersi all'Helpdesk DPI creato dal programma quadro per ricevere assistenza nelle questioni di proprietà intellettuale sollevate dalla partecipazione ad altri programmi dell'UE, come il 7° PQ. Nel settore dell'innovazione, sono state incoraggiate e continuano ad essere promosse azioni grazie all'iniziativa TAKE IT UP (Europe INNOVA) e all'INNO-Partnering Forum (PRO INNO Europe®). I compiti di divulgazione dei progetti, al di là dei partecipanti diretti, sono rafforzati con la creazione di siti web cui possono contribuire attivamente altre organizzazioni e che comportano funzionalità di socializzazione in rete. Si intensificheranno gli sforzi di comunicazione sui programmi che succederanno al programma quadro.

    La relazione raccomanda inoltre la definizione di un insieme stabile di indicatori di prodotto, di risultato e di impatto per contribuire a monitorare l'efficacia del programma e il conseguimento dei suoi obiettivi. Le proposte della Commissione europea relative ai programmi successivi al CIP (COSME[17] e parti di Orizzonte 2020[18]) tengono conto della maggior parte di queste raccomandazioni, rafforzando in particolare la logica d'intervento dei programmi (l'iniziativa Orizzonte 2020, ad esempio, prevede un rapporto continuo tra ricerca e innovazione, che consideri le principali sfide per la società, quali l'energia e le risorse naturali, nonché tecnologie fondamentali come le TIC), collegandosi con le priorità strategiche dell'UE e introducendo nel testo giuridico obiettivi generali e specifici legati a indicatori di risultato e di impatto.

    Per quanto riguarda la raccomandazione che auspica una politica attiva di promozione delle sinergie a livello operativo, mediante un approccio sistematico, per migliorare la gestione dei nessi esistenti tra le diverse aree del programma, la Commissione utilizza attivamente la rete Enterprise Europe per diffondere informazioni. È stata intrapresa una serie di azioni per raggiungere il più vasto numero possibile di partecipanti potenziali. Nell'ambito dell'ecoinnovazione, la rete Enterprise Europe funge spesso da punto di contatto nazionale o regionale, diffondendo informazioni sui bandi e organizzando eventi di matchmaking o riunioni di gruppi. I beneficiari di sovvenzioni sono inoltre invitati a rivolgersi all'Helpdesk DPI per ricevere assistenza in merito a questioni di proprietà intellettuale. Per quanto riguarda l'innovazione, sono stati organizzati seminari con membri della rete su temi relativi agli appalti pubblici per l'innovazione al fine di diffondere gli insegnamenti tratti dalle azioni pertinenti. Un altro esempio è dato dai collegamenti che si creano tra la rete Enterprise Europe e IMP3rove[19] quando i partner della rete organizzano azioni di formazione sulla gestione dell'innovazione.

    La valutazione finale del programma per l'imprenditorialità e l'innovazione raccomanda che gli ulteriori sviluppi del programma sfruttino gli attuali risultati per rafforzare la dinamica che è già stata creata in una serie di attività intraprese e per evitare, per quanto possibile, i rischi di perturbamento che comporta ogni nuovo avvio. Nel programma di lavoro annuale dell'EIP per il 2013 la Commissione proporrà, in larga misura, la continuazione delle azioni realizzate con successo negli anni precedenti o nuovi interventi fondati sulle esperienze passate, garantendo al tempo stesso la coerenza con le priorità strategiche e gli sviluppi economici.

    Per quanto riguarda la raccomandazione che suggerisce di controllare in quale misura il valore aggiunto europeo sia evidente negli strumenti finanziari, la Commissione ne ha tenuto conto in sede di elaborazione della generazione futura di strumenti finanziari. Il valore aggiunto europeo sarà un elemento chiave delle nuove piattaforme in materia di capitale proprio e debito, sui cui principi si baseranno tutti i futuri strumenti finanziari del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. L'argomento a favore degli strumenti finanziari si fonda in particolare sui vantaggi associati al rafforzamento del mercato unico, con il superamento della frammentazione del mercato in aree quali gli investimenti in capitale di rischio, i prestiti ad alto rischio coperti dalle risorse dell'UE e il miglioramento dei crediti. Scopo principale degli strumenti finanziari nel quadro del programma COSME proposto dalla Commissione sarà migliorare l'accesso delle PMI ai finanziamenti in settori di mercato che non rientrano nelle misure adottate dagli Stati membri, le quali si limitano a investimenti e sostegno all'interno di ciascun paese. Ci si concentrerà sul finanziamento dell'espansione delle imprese orientate alla crescita che mirano ad espandersi all'estero e sullo sviluppo di un mercato transfrontaliero dei finanziamenti alle PMI. Solo un programma a livello dell'UE può svolgere questo ruolo. Analogamente, nella proposta della Commissione relativa al programma Orizzonte 2020, lo strumento di capitale proprio (Equity facility) per la ricerca e l'innovazione integrerà i programmi nazionali che non sono in grado di finanziare investimenti transfrontalieri in ricerca e innovazione (R&I). Gli accordi della prima fase avranno inoltre un effetto dimostrativo suscettibile di tradursi in un vantaggio per gli investitori pubblici e privati in tutta Europa. Il dispositivo per la concessione di crediti (Debt facility) contribuirà a colmare le carenze del mercato che impediscono al settore privato di investire in ricerca e innovazione a un livello ottimale. La sua attuazione consentirà la messa in comune di una massa critica di risorse del bilancio dell'Unione e, su una base di ripartizione dei rischi, della o delle istituzioni finanziarie incaricate dell'attuazione dello stesso. L'attuazione stimolerà le imprese a investire una quota maggiore di capitale proprio in R&I rispetto a quanto avrebbero fatto altrimenti. Inoltre, tale dispositivo consentirà alle organizzazioni pubbliche e private di ridurre i rischi dell'appalto precommerciale o dell'appalto di prodotti e servizi innovativi.

    Per quanto riguarda l'ecoinnovazione, la valutazione indica che, date le dimensioni ridotte del sistema di ecoinnovazione, le sue eventuali ripercussioni sembrano destinate ad essere limitate, malgrado i risultati promettenti attesi e il fatto che l'adesione al sistema rischia di essere assai più elevata della sua capacità. La valutazione suggerisce quindi di tenere conto di questo per i finanziamenti futuri. La Commissione ha proposto, nella prossima generazione di programmi, di inserire l'ecoinnovazione tra le priorità del programma quadro per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte 2020 e di ampliare l'intervento dell'UE in termini sia di bilancio che di varietà di strumenti.

    La Commissione trae insegnamenti dalle valutazioni ricevute per migliorare costantemente l'attuazione del programma quadro attuale e dei suoi programmi specifici. Le valutazioni sono state inoltre utilizzate come importanti orientamenti per l'elaborazione della nuova generazione di programmi (COSME e Orizzonte 2020). La Commissione invita pertanto il Consiglio e il Parlamento a tenere ampiamente conto di queste raccomandazioni al momento di modificare le proposte della Commissione in vista dell'adozione definitiva dei programmi.

    [1]               Decisione n. 1639/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 2006, che istituisce un programma quadro per la competitività e l'innovazione (2007-2013) (GU L 310 del 9.11.2006, pag. 15).

    [2]               Cfr. http://ec.europa.eu/cip/index_it.htm.

    [3]               http://ec.europa.eu/cip/eip/index_en.htm.

    [4]               http://ec.europa.eu/cip/ict-psp/index_en.htm.

    [5]               http://ec.europa.eu/cip/iee/index_en.htm.

    [6]               Prof. Gerard Pogorel (presidente), docente di economia e gestione, École Nationale Supérieure des Télécommunications, (ENST-Telecom ParisTech), Francia; Dana Berova, Gartner, Repubblica ceca; Prof. Slavo Radosevic, docente di studi dell'industria e dell'innovazione, University College London; Eppie Eloranta, direttore di TIEKE, il Centro finlandese di sviluppo della società dell'informazione; Jeremy Harrison (relatore), direttore di abdi Ltd, partner britannico del ROI Institute.

    [7]               Graham Vickery, Terttu Luukkonen, Slavo Radosevic, Robbert Fisher (relatore).

    [8]               http://ec.europa.eu/cip/documents/implementation-reports/index_en.htm.

    [9]               http://ec.europa.eu/cip/files/docs/interim_evaluation_report_march2010_en.pdf.

    [10]             http://ec.europa.eu/cip/files/docs/final-evaluation-of-eip_en.pdf.

    [11]             http://ec.europa.eu/cip/files/docs/2011_iee2_programme_en.pdf.

    [12]             http://ec.europa.eu/cip/files/cip/docs/cip_ict_psp_interim_evaluation_report_2011_en.pdf.

    [13]             http://ec.europa.eu/cip/files/cip/cip_final_evaluation_final_report_en.pdf.

    [14]             CSES, Executive Report - Final Evaluation of the Competitiveness and Innovation Programme, dicembre 2011, pag. 8, http://ec.europa.eu/cip/files/cip/executive_summary_cip_final_report_en.pdf.

    [15]             COM(2011) 834 definitivo.

    [16]             COM(2011) 808 definitivo, COM(2011) 809 definitivo, COM(2011) 810 definitivo, COM(2011) 811 definitivo, COM(2011) 812 definitivo.

    [17]             COM(2011) 834 definitivo.

    [18]             COM(2011) 808 definitivo, COM(2011) 809 definitivo, COM(2011) 810 definitivo, COM(2011) 811 definitivo, COM(2011) 812 definitivo.

    [19]             IMP³rove offre alle piccole e medie imprese (PMI) un'occasione preziosa di confrontare i propri risultati in termini di gestione dell'innovazione con quelli di altre imprese dello stesso settore, dello stesso paese, delle stesse dimensioni e con la stessa anzianità. L'analisi comparativa rappresenta una base solida per un sostegno efficace da parte di prestatori di servizi di sostegno alla gestione dell'innovazione.

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