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Document 52012IP0454

    Risoluzione del Parlamento europeo del 22 novembre 2012 sulla situazione a Gaza (2012/2883(RSP))

    GU C 419 del 16.12.2015, p. 122–124 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    16.12.2015   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 419/122


    P7_TA(2012)0454

    Situazione a Gaza

    Risoluzione del Parlamento europeo del 22 novembre 2012 sulla situazione a Gaza (2012/2883(RSP))

    (2015/C 419/19)

    Il Parlamento europeo,

    viste le conclusioni adottate dal Consiglio Affari esteri nella riunione del 19 novembre 2012,

    visti i comunicati stampa del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon del 18 e 19 novembre 2012,

    viste le conclusioni del Consiglio sul processo di pace in Medio Oriente del 14 maggio 2012, del 18 luglio e del 23 maggio 2011 e dell'8 dicembre 2009,

    viste le dichiarazioni dell'alto rappresentante Catherine Ashton del 12 novembre 2012 sul recente intensificarsi della violenza tra Gaza e Israele e del 16 novembre 2012 sull'ulteriore intensificarsi della violenza in Israele e a Gaza,

    visto l'accordo di cessate il fuoco del 21 novembre 2012,

    vista la quarta Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra del 1949,

    vista la Carta delle Nazioni Unite,

    visto l'accordo ad interim sulla Cisgiordania e la Striscia di Gaza del 18 settembre 1995,

    visti gli accordi di Oslo del 13 settembre 1993 («Dichiarazione dei principi riguardanti progetti di autogoverno ad interim»),

    visto l'articolo 110, paragrafi 2 e 4, del suo regolamento,

    A.

    considerando che a causa della recente escalation di violenza le popolazioni civili di entrambe le parti coinvolte subiscono perdite di vite umane e sofferenze inaccettabili;

    B.

    considerando che il ministro degli affari esteri egiziano Mohamed Kamel Amr e il segretario di stato statunitense Hillary Clinton hanno annunciato un cessate il fuoco nel corso di una conferenza stampa al Cairo il 21 novembre 2012; considerando che, secondo tale cessate il fuoco, Israele interrompe tutte le ostilità nella striscia di Gaza, per via terrestre, marittima e aerea, ivi incluse le incursioni e le azioni mirate contro individui" mentre tutte le fazioni palestinesi interrompono tutte le ostilità dalla striscia di Gaza contro Israele, inclusi attacchi missilistici e attacchi lungo il confine;

    C.

    considerando che il Parlamento si è ripetutamente dichiarato favorevole alla soluzione a due Stati, che prevede la coesistenza, all'insegna della pace e della sicurezza, dello Stato di Israele a fianco di uno Stato di Palestina indipendente, democratico e autosufficiente, e ha chiesto che siano create le condizioni per la ripresa di colloqui di pace diretti tra le parti;

    D.

    considerando che il blocco e la crisi umanitaria che interessano la Striscia di Gaza permangono nonostante i numerosi appelli lanciati dalla comunità internazionale affinché i valichi siano aperti per consentire il passaggio del flusso di aiuti umanitari, merci e persone da e verso la Striscia di Gaza, come ribadito anche nelle conclusioni del Consiglio del 14 maggio 2012;

    E.

    considerando che il Parlamento ha ripetutamente espresso il proprio forte impegno a favore della sicurezza dello Stato di Israele; che anche il Consiglio, nelle sue conclusioni del 14 maggio 2012, ha ribadito il fondamentale impegno dell'UE e dei suoi Stati membri a favore della sicurezza di Israele, condannando con la massima fermezza le violenze deliberatamente rivolte contro i civili, compresi i lanci di razzi dalla Striscia di Gaza, e chiedendo altresì un'efficace prevenzione del contrabbando di armi verso Gaza;

    1.

    esprime seria preoccupazione per la situazione a Gaza e in Israele e si rammarica profondamente per la morte di civili, tra cui donne e bambini; si compiace dell'accordo di cessate il fuoco annunciato al Cairo e ne invoca la piena esecuzione; sottolinea che tutti gli attacchi devono cessare immediatamente poiché sono causa di sofferenze ingiustificabili tra i civili innocenti, e chiede con urgenza la fine dell'escalation di violenza e la cessazione delle ostilità; elogia gli sforzi di mediazione profusi dall'Egitto e da altri attori per giungere a un cessate il fuoco sostenibile, e guarda con favore alla missione del Segretario generale delle Nazioni Unite nella regione;

    2.

    condanna fermamente i lanci di razzi diretti contro Israele dalla striscia di Gaza, ai quali Hamas e gli altri gruppi armati presenti a Gaza devono porre fine immediatamente; sottolinea che, pur avendo il diritto di proteggere la propria popolazione da questo tipo di attacchi, Israele deve agire in maniera proporzionata e garantire in ogni momento la protezione dei civili; mette in luce che tutte le parti devono rispettare pienamente il diritto internazionale umanitario e che non vi può essere alcuna giustificazione agli attacchi deliberatamente diretti contro civili innocenti;

    3.

    condanna l'attacco terroristico che il 21 novembre 2012 ha colpito un autobus di civili a Tel Aviv;

    4.

    ribadisce il proprio fermo sostegno alla soluzione a due Stati, sulla base dei confini del 1967 e con Gerusalemme come capitale di entrambi, che prevede la coesistenza, all'insegna della pace e della sicurezza, dello Stato di Israele a fianco di uno Stato di Palestina indipendente, democratico e autosufficiente;

    5.

    sottolinea ancora una volta che l'unico modo per giungere a una pace giusta e duratura tra israeliani e palestinesi consiste nel ricorrere a mezzi pacifici e non violenti; lancia un nuovo appello affinché siano create le condizioni per la ripresa di colloqui di pace diretti tra le due parti;

    6.

    sostiene, a tale proposito, la domanda presentata dalla Palestina per diventare uno Stato osservatore non membro delle Nazioni Unite, ritenendolo un passo importante al fine di conferire maggiore visibilità, solidità ed efficacia alle richieste della Palestina; invita gli Stati membri dell'UE e la comunità internazionale, a questo riguardo, a trovare un accordo in tale direzione;

    7.

    esorta nuovamente l'UE e gli Stati membri a svolgere un ruolo politico più attivo nel quadro degli sforzi volti a raggiungere una pace giusta e duratura tra israeliani e palestinesi; sostiene gli sforzi dell'alto rappresentante tesi a creare una prospettiva credibile per il rilancio del processo di pace;

    8.

    rinnova l'appello a revocare il blocco della Striscia di Gaza, a condizione che sia istituito un efficace meccanismo di controllo per la prevenzione del contrabbando di armi verso Gaza a riconoscimento delle legittime esigenze di sicurezza di Israele; chiede altresì che siano intraprese iniziative per consentire la ricostruzione e la ripresa economica di Gaza;

    9.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al rappresentante speciale dell'Unione europea per il processo di pace in Medio Oriente, al presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ai governi e ai parlamenti dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, all'inviato del Quartetto per il Medio Oriente, alla Knesset e al governo israeliano, al presidente dell'Autorità palestinese e al Consiglio legislativo palestinese.


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