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Document 52009XC0825(04)

Pubblicazione di una domanda di registrazione a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

GU C 199 del 25.8.2009, p. 19–23 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

25.8.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 199/19


Pubblicazione di una domanda di registrazione a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

2009/C 199/10

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di modifica, a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio. Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

SCHEDA RIEPILOGATIVA

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«POMMES DES ALPES DE HAUTE DURANCE»

N. CE: FR-PGI-0005-0498-29.09.2005

DOP ( ) IGP ( X )

Nella presente scheda riepilogativa sono contenuti a fini informativi i principali elementi del disciplinare.

1.   Servizio competente dello Stato membro:

Nome:

Institut National des Appellations d'Origine et de la Qualité

Indirizzo:

51 rue d'Anjou

75008 Paris

FRANCE

Tel.

+33 153898000

Fax

+33 142255797

E-mail:

info@inao.gouv.fr

2.   Associazione:

Nome:

Association de Promotion des Fruits des Alpes de Haute Durance

Indirizzo:

Maison de l’Entreprise

11 Allée des Genêts

04200 Sisteron

FRANCE

Tel.

+33 0492331839

Fax

+33 0492331838

E-mail:

assopromofruits.ahd@freesbee.fr

Composizione:

produttori/trasformatori ( X ) altro ( )

Produttori, centrali ortofrutticole, imprese commerciali

3.   Tipo di prodotto:

Classe 1.6.

Ortofrutticoli e cereali freschi o trasformati.

4.   Disciplinare:

[riepilogo delle condizioni di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006]

4.1.   Nome:

«Pommes des Alpes de Haute Durance»

4.2.   Descrizione:

Frutti freschi (mele) delle varietà Golden delicious e Gala e dei loro mutanti sottoposti a rapida conservazione in magazzini frigoriferi dopo il raccolto, colti a maturità con un tenore minimo in zuccheri garantito (indice rifrattometrico minimo di 12) ed una compattezza minima che garantisce la croccantezza dei frutti.

L'indice minimo di compattezza, espresso in kg/cm2, è di:

per la Golden: 5 kg/cm2 per colorazione inferiore o pari a 3 e di 4 kg/cm2 per colorazione superiore a 3 rispetto al codice colore ufficiale della Golden pubblicato dal Centre technique interprofessionnel des fruits et légumes (CTIFL),

per la Gala: 6 kg/cm2.

La colorazione, sia al momento del raccolto che a quello della commercializzazione, è la seguente:

per la Golden Delicious e i suoi mutanti la colorazione è 2 (C3 e C4), 3 (C5 e C6), 4 (C7) rispetto al codice colore ufficiale della Golden pubblicato dal Centre technique interprofessionnel des fruits et légumes (CTIFL),

per la Gala e i suoi mutanti la colorazione è F2-F4. Intensità della colorazione rossa: R2-R4 rispetto al codice colore ufficiale della Gala pubblicato dal Centre technique interprofessionnel des fruits et légumes (CTIFL) con F corrispondente alla scala per i colori di fondo ed R corrispondente all'intensità di rosso.

4.3.   Zona geografica:

I frutti provengono dal bacino di produzione delle Alpes de Haute-Durance, costituito da 6 cantoni delle Alpes-de-Haute-Provence e da 13 cantoni delle Hautes-Alpes, siti ad un'altitudine compresa fra 450 m e 900 m, elencati di seguito:

 

dipartimento delle Alpes-de-Haute-Provence: La Motte, Le Lauzet, Seyne, Sisteron, Turriers et Noyers-sur-Jabron;

 

dipartimento delle Hautes-Alpes: Aspres-sur-Büech, Barcillonnette, La Bâtie-Neuve, Chorges, Embrun, Gap, Laragne, Orpierre, Ribiers, Savines, Serres, Tallard e Veynes.

4.4.   Prova d'origine:

Ciascuna centrale ortofrutticola, autorizzata nell'ambito dell'I.G.P, deve poter dimostrare di garantire la tracciabilità, ovvero:

identificare la partita raccolta,

conoscere la partita d'origine per ciascuna paletta inviata, e la sua destinazione,

assicurare il ritiro di una partita non conforme,

provare l'origine geografica ed il rispetto di tutte le norme del disciplinare per ciascun frutto identificato nell'ambito dell'I.G.P.,

ritrovare, in caso di reclamo, la partita d'origine.

Per giungere a tale risultato si procede nel seguente modo:

i produttori vengono autorizzati dalla struttura di controllo, previa verifica delle particelle, delle varietà coltivate e del rispetto del disciplinare. Il registro delle particelle e dei produttori autorizzati è aggiornato e pubblicato annualmente dalle Organizzazioni di produttori (OP) o dagli stessi produttori prima di ogni campagna.

Etichettatura dei palox o delle casse

Sull'etichetta devono figurare le seguenti informazioni:

produttore,

varietà,

data del raccolto,

particella ed eventualmente numero di ciascuna partita se la particella deve essere divisa in più lotti.

Identificazione e verifica dei lotti

Nella catena di condizionamento, l'identificazione della partita resta sempre possibile in quanto un apposito contrassegno indica il principio e la fine di ciascuna partita.

Controllo dell'informazione

La centrale ortofrutticola gestisce e conserva le informazioni circa la data di consegna, la destinazione, il calibro, la categoria, il peso dei frutti che beneficiano dell'I.G.P.

Altrettanto dicasi per le informazioni riguardanti l'origine (produttore, particella) delle partite in magazzino, la data della raccolta nonché il numero della cella frigorifera.

4.5.   Metodo di ottenimento:

I produttori conoscono alla perfezione le tecniche di coltivazione e sanno quando è il momento di procedere alla raccolta dei frutti:

Tecniche di coltivazione:

Potatura e diradamento: la potatura viene effettuata nell'ottica di ottenere la massima esposizione alla luce ed una selezione dei rami più adatti a portare frutti. Il diradamento chimico e/o manuale è praticato allo scopo di ottenere un carico compatibile con l'equilibrio dell'albero.

Concimazione:

L'apporto deve essere limitato e moderato in funzione del vigore del frutteto connesso al portainnesto. L'apporto annuo massimo è il seguente:

nel caso dei portainnesti di tipo 106: 80 unità di azoto, 70 unità di acido fosforico e 140 unità di potassio,

nel caso dei portainnesti di tipo 9: 140 unità di azoto, 70 unità di acido fosforico e 140 unità di potassio.

Gli apporti di azoto devono essere frazionati con un massimo di 50 unità per applicazione.

Trattamenti fitosanitari: è vietato l'impiego intensivo e sistematico di prodotti di lotta contro i parassiti secondo un programma prestabilito.

Raccolta: le mele si raccolgono quando sono a buon punto di maturazione, ad uno stadio che consente l'ulteriore evoluzione del frutto in modo da presentarlo al consumatore a maturità ottimale. Si ricorre al test dell'amido. La raccolta non può avere inizio prima dello stadio 4 (codice amido EUROFRU), corrispondente all'inizio della diminuzione dell'amido per le varietà Golden Delicious e Gala.

Dopo la raccolta, si procede rapidamente alla refrigerazione e tra la raccolta delle mele nel frutteto e la refrigerazione non devono trascorrere più di due ore.

4.6.   Legame:

a)   Particolarità pedoclimatiche della zona geografica e caratteristiche specifiche del prodotto.

La qualità delle mele di questa regione (tenore elevato di zuccheri, compattezza e colorazione) è intimamente legata alle peculiarità dell'ambiente in cui avviene la coltivazione, segnatamente al clima delle Alpes de Haute Durance, caratterizzato mediamente da oltre 300 giorni di soleggiamento. E. Vernet (1933) precisa che «un'ampia gamma di altitudini, un suolo permeabile ed irrigabile, un'intensa luminosità, un inverno freddo e asciutto sono i fattori che predispongono il dipartimento delle Hautes-Alpes alla produzione frutticola», aggiungendo che le mele «possono acquistarvi un sapore ed un colore che consente di paragonarle a quelle del Tirolo e della Svizzera».

Il soleggiamento accentua il tasso di zuccheri mediante una migliore fotosintesi delle foglie. Le escursioni termiche giorno/notte molto ampie con temperatore diurne massime moderate permettono un'attività fitosanitaria elevata, favorevole all'accumulo di zucchero. Il freddo relativo che regna all'epoca alla quale si effettua la maturazione dei frutti impedisce la degradazione degli acidi mentre la forte escursione termica fa sì che le mele acquistino un colore giallo o anche rosato, nonché la tipica compattezza. Inoltre, il tasso di acido malico della mela si degrada meno rapidamente a causa delle basse temperature notturne dovute all'altitudine il che permette di arrivare ad un equilibrio ottimale zucchero/acidità e di ottenere buone possibilità di conservazione ed eccellenti qualità organolettiche proprie di questa zona geografica (gusto e croccantezza della mela).

b)   Notorietà e reputazione

La produzione di mele nella regione della Haute Durance, situata a nord di Sisteron, risale già a molti secoli fa. Così, E. Vernet (1933) afferma che nel 1358 se ne parlava già in una transazione che enumerava «i frutti della terra» e nella quale «le mele si trovano in testa». Poi, all'inizio del XIX secolo, le mele compaiono come una specialità delle zone montagnose di Provenza. Sembra che sia verso gli anni trenta che ha inizio il vero e proprio sviluppo di questa produzione. I frutteti si trovano innanzitutto sui versanti delle colline ed in qualche piccolo bacino di produzione in montagna. In montagna i frutti maturano più tardi durante l'autunno. Inoltre, le condizioni invernali permettono di conservare i frutti all'aperto, ben aerati, il che era inizialmente la sola tecnica di conservazione. Nella zona geografica, il bacino della Motte-au-Caire ne è un esempio.

Nel 1962, il ministero dell'Agricoltura, in un'opera intitolata Les Vergers des Hautes-Alpes, precisa che, in considerazione delle particolari caratteristiche pedoclimatiche citate in precedenza «la qualità dei nostri frutti, sia dal punto di vista del sapore che da quello dell'aspetto, ha sempre sorpreso i tecnici e suscitato l'ammirazione nei consumatori». Così, le qualità delle mele delle Alpes de Haute Durance sono riconosciute e dai professionisti e dai consumatori e, come sottolineano F. Alavoine-Mornas e A. Trimouille (1995), non v'è alcun dubbio che esista, nella regione della haute Durance, un bacino di produzione di mele.

Al giorno d'oggi e fin dal 1996, l'associazione di promozione dei frutti delle Alpes de haute Durance e tutti i condizionatori adoperano la denominazione «Pommes des Alpes de Haute Durance» su tutte le confezioni e sui marchi nonché sul materiale promozionale e pubblicitario.

4.7.   Struttura di controllo:

Nome:

Ulase

Indirizzo:

ZA de Champgrand. BP 68

26270 Loriol sur Drôme

FRANCE

Tel.

+33 0475611300

Fax

+33 0475856212

E-mail:

info@ulase.fr

Accréditation COFRAC n. 7-007/97.

4.8.   Etichettatura:

In ciascun vassoio e ciascuna unità di vendita al consumatore, viene apposta l'etichetta di normalizzazione secondo le norme di commercializzazione definite nel regolamento (CE) n. 85/2004 modificato nel regolamento (CE) n. 1238/2005 in cui figura in particolare il nome del condizionatore/mittente, la varietà, la categoria, l'identificazione della centrale ortofrutticola e il numero di partita.

Qualsiasi cambio di etichetta deve essere avvallato dall'Organo di certificazione.

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