Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52009IP0150

    Priorità dell’Unione europea per la 64 a sessione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite Raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio del 24 marzo 2009 sulle priorità dell’Unione europea per la 64 a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (2009/2000(INI))

    GU C 117E del 6.5.2010, p. 1–6 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    6.5.2010   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    CE 117/1


    Martedì 24 marzo 2009
    Priorità dell’Unione europea per la 64a sessione dell’assemblea generale delle Nazioni Unite

    P6_TA(2009)0150

    Raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio del 24 marzo 2009 sulle priorità dell’Unione europea per la 64a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (2009/2000(INI))

    2010/C 117 E/01

    Il Parlamento europeo,

    vista la proposta di raccomandazione destinata al Consiglio, presentata da Alexander Graf Lambsdorff a nome del gruppo ALDE, sulle priorità dell’Unione europea per la 64a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (B6-0034/2009),

    vista la raccomandazione del Parlamento europeo del 9 luglio 2008 destinata al Consiglio sulle priorità dell’Unione europea per la 63a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (1),

    viste le priorità dell’Unione europea per la 63a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottate dal Consiglio il 16 giugno 2008 (9978/2008),

    vista la 63a Assemblea generale delle Nazioni Unite, in particolare le seguenti risoluzioni: di tale organo «Cooperazione tra le Nazioni Unite e l’Unione interparlamentare» (2), «Convenzione sul divieto di impiego di armi nucleari» (3), «Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari» (4), «Convenzione sull’interdizione della messa a punto, produzione e immagazzinamento delle armi batteriologiche (biologiche) e tossiniche e sulla loro distruzione» (5), «Moratoria sull’applicazione della pena capitale» (6), «Tutela dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali nella lotta contro il terrorismo» (7), «Situazione dei diritti dell’uomo nella Repubblica democratica popolare di Corea» (8), «Situazione dei diritti dell’uomo nella Repubblica islamica dell’Iran» (9), «Dichiarazione di Doha sul finanziamento dello sviluppo: documento finale della Conferenza internazionale di monitoraggio delle iniziative di finanziamento dello sviluppo per valutare l’attuazione del consenso di Monterrey» (10), «Situazione dei diritti dell’uomo in Myanmar» (11), «Attività per lo sviluppo» (12), «Potenziamento del dipartimento degli affari politici» (13), «Bilancio del programma per il biennio 2008–2009» (14) e «Progetto di bilancio del programma proposto per il biennio 2010–2011» (15),

    vista la sua risoluzione del 14 gennaio 2009 sullo sviluppo del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, incluso il ruolo dell’Unione europea (16),

    vista la sua risoluzione del 18 dicembre 2008 sulle prospettive di sviluppo per la costruzione della pace e la ricostruzione della nazione nelle situazioni postconflittuali (17),

    visti l’articolo 114, paragrafo 3, e l’articolo 90 del suo regolamento,

    vista la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per lo sviluppo (A6-0132/2009),

    A.

    considerando che, dopo quattro anni, sarebbe opportuno ricordare agli Stati membri delle Nazioni Unite il loro impegno volto a conseguire gli ambiziosi obiettivi del documento finale del vertice mondiale del 2005 approvato a New York il 16 settembre 2005,

    B.

    considerando che solo un sistema multilaterale globale, efficace e inclusivo è in grado di far fronte alle numerose sfide e minacce interconnesse che nazioni, società e cittadini si trovano ad affrontare, quali quelle alla pace, alla stabilità e alla sicurezza umana, le sfide rappresentate dalla povertà, dal cambiamento climatico, dalla sicurezza energetica e dalle conseguenze della crisi economica e finanziaria a livello mondiale,

    C.

    considerando che la 63a Assemblea generale delle Nazioni Unite ha preso importanti decisioni su diverse questioni legate al programma di riforma, compresi miglioramenti nella gestione delle risorse umane e nell’amministrazione della giustizia, un parziale rafforzamento del dipartimento per gli affari politici e l’avvio di trattative intergovernative sulla riforma del Consiglio di sicurezza,

    D.

    considerando che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato, sulla base di una proposta presentata dalla sua terza commissione, una serie di importanti risoluzioni su un’ampia gamma di questioni relative a diritti umani, questioni sociali e questioni umanitarie, comprese tre risoluzioni per paese e il Protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali,

    E.

    considerando che, grazie all’iniziativa «Delivering as One» (Agire uniti) e al lavoro dei due copromotori, si sono ottenuti progressi concreti, in maniera pragmatica, nell’attuazione di alcune delle riforme per la coerenza dell’intero sistema delle Nazioni Unite, e considerando la necessità di consolidare i risultati conseguiti e compiere ulteriori progressi nei settori individuati dalla 63a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite,

    F.

    considerando che la mancata riforma di organi quali il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) potrebbe portare a tentativi, da parte di raggruppamenti informali quali il G8 o il G20, di sostituirsi ad accordi istituzionali globali,

    G.

    considerando che l’Unione europea deve promuovere quelli che essa considera valori universali assoluti, pur impegnandosi a evitare la polarizzazione delle posizioni,

    H.

    considerando d’altra parte che la cooperazione tra il Segretariato delle Nazioni Unite e le istituzioni comunitarie non è mai stata così stretta e rispecchia i valori, gli obiettivi e gli interessi condivisi delle due organizzazioni,

    I.

    considerando che la capacità operativa delle Nazioni Unite nel campo delle attività per la pace e la sicurezza deve essere ulteriormente rafforzata e che la cooperazione tra l’Unione europea e le Nazioni Unite nelle operazioni di mantenimento della pace rappresenta un elemento fondamentale per la pace e la sicurezza globali,

    J.

    considerando il crescente numero di incidenti mortali fra i membri delle forze di pace delle Nazioni Unite e la necessità di adottare tutte le misure possibili per proteggerli,

    K.

    considerando che l’Unione europea e gli Stati Uniti sono partner strategici ed è nel loro interesse reciproco affrontare insieme le minacce e le sfide comuni del nuovo scenario globale, sulla base del diritto internazionale e nell’ambito delle istituzioni multilaterali, con particolare riferimento alle Nazioni Unite; considerando che la dichiarazione rilasciata dal nuovo rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Susan Rice, sembra indicare un rinnovato impegno a lavorare in maniera costruttiva con le Nazioni Unite,

    L.

    considerando che l’Unione europea ha indicato, nella sua dichiarazione al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite del 19 settembre 2008, che i quattro punti seguenti del documento finale della Conferenza di revisione di Durban sono inaccettabili (le cosiddette «linee rosse» dell’Unione europea): 1) il fatto di porre l’accento su una regione del mondo in particolare; 2) la riapertura della dichiarazione di Durban del 2001 inserendo un divieto contro la «diffamazione delle religioni», inteso a limitare la libertà di espressione e a imporre la censura propria delle leggi islamiche contro la blasfemia; 3) la definizione di un ordine di priorità tra le vittime e 4) la politicizzazione o la polarizzazione del dibattito,

    M.

    considerando che, nel contesto dell’aggravarsi della recessione globale, la situazione dei paesi in via di sviluppo potrebbe regredire di decenni, come risultato del crollo dei prezzi delle materie prime, della riduzione dei flussi di investimento, dell’instabilità finanziaria e della diminuzione delle rimesse e che il valore degli attuali impegni dell’Unione europea in materia di aiuto subirà una diminuzione annua di quasi 12 miliardi USD, essendo tali impegni espressi come percentuale del PIL degli Stati membri,

    1.

    rivolge al Consiglio le seguenti raccomandazioni:

     

    L’Unione europea nel contesto delle Nazioni Unite

    a)

    inserirsi nel sistema delle Nazioni Unite in qualità di mediatore imparziale fra gli interessi e i valori dei diversi gruppi presenti, in modo da promuovere una comprensione comune e una maggiore coesione in relazione ai tre pilastri strettamente interconnessi sui quali si basano le Nazioni Unite, ossia pace e sicurezza, sviluppo economico e sociale e diritti umani;

    b)

    garantire, insieme alla Commissione, che le questioni legate al programma multilaterale siano affrontate sistematicamente nell’ambito dei dialoghi bilaterali che l’Unione europea e i suoi Stati membri intrattengono con altri paesi e gruppi regionali;

    c)

    studiare attentamente, con la nuova amministrazione degli Stati Uniti, i modi per rafforzare la cooperazione fra le due parti, a sostegno delle loro comuni priorità nel contesto delle Nazioni Unite;

     

    Pace e sicurezza

    d)

    promuovere il dibattito avviato dal Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, in merito all’attuazione del principio «Responsabilità di proteggere» («Responsibility to Protect», R2P), in modo da ottenere un consenso rafforzato e un’impostazione maggiormente operativa nei confronti di questa pietra miliare della dottrina delle Nazioni Unite, resistendo allo stesso tempo a eventuali tentativi di ridurne la portata;

    e)

    garantire che il carattere preventivo del principio R2P sia adeguatamente sottolineato nel suddetto dibattito e fare in modo che sia dedicata sufficiente attenzione al sostegno dei paesi vulnerabili e instabili affinché possano sviluppare le capacità necessarie ad accollarsi tale responsabilità, concentrandosi nello specifico sugli attori a livello regionale, che rappresentano gli interlocutori più efficaci nelle situazioni di instabilità;

    f)

    garantire che il principio R2P sia applicato nelle situazioni di crisi in cui lo Stato interessato non è in grado di proteggere i propri cittadini da genocidi, crimini di guerra, pulizie etniche e crimini contro l’umanità;

    g)

    incoraggiare l’Unione africana a sviluppare le proprie capacità di gestione delle crisi e invitare i responsabili dell’Unione europea e delle Nazioni Unite a sostenere tale impegno e a intensificare la cooperazione con l’Unione africana riguardo all’instaurazione della pace e della sicurezza nel continente africano;

    h)

    sollecitare gli Stati membri dell’Unione europea a intraprendere tutti gli sforzi necessari affinché si giunga alla conclusione dei negoziati sulla convenzione globale contro il terrorismo internazionale;

     

    Diritti umani

    i)

    sostenere chiaramente in tutte le risoluzioni discusse e adottate dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite i principi del diritto umanitario internazionale e condannare in maniera inequivocabile qualsiasi violazione degli stessi, in particolare per quanto concerne la sicurezza degli operatori delle Nazioni Unite e di altri operatori umanitari;

    j)

    rivolgersi ad altri gruppi regionali per promuovere una maggiore consapevolezza e conoscenza dei principi contemplati dalla Dichiarazione sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, sostenuta dall’Unione europea e approvata dai 66 Stati membri delle Nazioni Unite;

    k)

    fare appello al Segretario generale delle Nazioni Unite affinché informi la 65a sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite in merito all’osservanza da parte degli Stati membri del divieto della pena di morte per i minori e includa nella sua relazione informazioni sul numero di minori autori di reati attualmente condannati a morte e il numero di esecuzioni nel corso degli ultimi cinque anni;

    l)

    nell’ottica della revisione del 2011 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, avviare un dibattito sottolineando la complementarità tra la terza commissione, organismo intergovernativo dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a partecipazione universale, e il Consiglio dei diritti umani, la cui composizione è limitata e il cui mandato è maggiormente operativo;

    m)

    invitare gli Stati membri a riconsiderare la propria partecipazione alla Conferenza di revisione di Durban a Ginevra nell’aprile 2009 qualora la violazione di tutte e quattro le «linee rosse» di cui nella bozza di documento finale del 20 febbraio 2009 fosse confermata nei negoziati successivi che condurranno alla Conferenza;

    n)

    promuovere e sostenere gli sforzi volti a garantire che il regime sanzionatorio delle Nazioni Unite in materia di terrorismo sia soggetto a procedure trasparenti e giuste, in particolare mediante l’introduzione di una procedura di notifica efficace e di un sistema autonomo di controllo giurisdizionale, in ottemperanza con la giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee;

    o)

    esortare il Consiglio di sicurezza e la sua commissione antiterrorismo a cooperare con gli organismi competenti per i diritti umani delle Nazioni Unite al fine di monitorare costantemente l’osservanza degli obblighi ai sensi della legislazione internazionale in materia di diritti umani, rifugiati e diritto umanitario;

    p)

    insistere affinché tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite ratifichino lo statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI), a cominciare dai membri del Consiglio di sicurezza e, in vista della conferenza di revisione della CPI che si terrà quest’anno, sostenere attivamente gli sforzi per raggiungere un accordo sulla definizione ancora pendente di crimine di aggressione e sulle condizioni in base alle quali la Corte può esercitare la propria giurisdizione, come previsto all’articolo 5, paragrafo 2, dello statuto di Roma;

     

    Riforma delle Nazioni Unite

    q)

    promuovere il processo in corso volto a ottenere coerenza tra i progressi ottenuti a livello nazionale nell’attuazione della riforma «Delivering as One» e le diverse pratiche commerciali attuate a livello centrale da agenzie e programmi delle Nazioni Unite, che fino ad ora hanno ostacolato una maggiore cooperazione e un miglior coordinamento sul terreno;

    r)

    sviluppare il coordinamento a livello di Unione europea, compreso il coordinamento dei donatori, nelle relazioni con agenzie, fondi e programmi delle Nazioni Unite a livello centrale e nazionale, anche partecipando ai fondi multilaterali guidati dalle Nazioni Unite, e ampliare il dialogo, già ben consolidato, con il Segretariato delle Nazioni Unite, in modo da coinvolgere anche agenzie e programmi dell’ONU;

     

    Ambiente

    s)

    promuovere un dibattito sulla prossima Conferenza delle parti della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP15) a Copenaghen nel dicembre 2009 per creare una base consensuale e favorire l’adozione di un nuovo accordo internazionale sui cambiamenti climatici per il periodo post-2012; in tale contesto, far convergere le posizioni a sostegno di un pacchetto tecnologico e finanziario per facilitare l’approvazione di un nuovo accordo vincolante da parte dei paesi in via di sviluppo;

    t)

    appoggiare l’adozione da parte della prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite di una struttura più coerente per la gestione ambientale globale che, come sostenuto dal Consiglio governativo/Forum globale dei ministri dell’Ambiente del Programma ambientale delle Nazioni Unite, rappresenti un sistema di gestione in grado di far fronte alle enormi sfide future;

     

    Governance globale

    u)

    assumere un ruolo guida nell’attuale dibattito sulla governance globale, compresa la governance economica e finanziaria, nell’ottica di rafforzare i mandati e migliorare le pratiche delFondo monetario internazionale e della Banca Mondiale, risollevando allo stesso tempo le attività dell’ECOSOC;

    v)

    sfruttare i prossimi negoziati intergovernativi sulla riforma del Consiglio di sicurezza, basati sul regolamento dell’Assemblea generale della Nazioni Unite, come un’opportunità per concentrarsi su punti di convergenza e ottenere progressi tangibili in merito al chiarimento delle competenze del Consiglio di sicurezza rispetto agli altri organismi delle Nazioni Unite, all’aggiunta di nuovi membri permanenti e non permanenti (eventualmente su base temporanea) in modo da migliorare la rappresentatività e la legittimità del Consiglio di sicurezza, e alla revisione dei metodi di lavoro del Consiglio di sicurezza;

    w)

    sottolineare che un seggio dell’Unione europea al Consiglio di sicurezza rimane l’obiettivo a lungo termine dell’Unione europea;

     

    Non proliferazione e disarmo

    x)

    promuovere le condizioni necessarie per il successo della Conferenza di revisione delle parti trattato di non proliferazione delle armi nucleari (NPT) del 2010, in particolare avallando e promuovendo la proposta di convenzione modello sulle armi nucleari; raggiungere un consenso in merito alla proposta di trattato per l’esclusione dei materiali fissili («Fissile Material Cutoff Treaty»); impegnarsi per l’adozione, da parte della Conferenza sul disarmo, di un programma di lavoro concreto per rendere operativo tale organismo; impegnarsi a livello multilaterale e bilaterale con gli Stati membri delle Nazioni Unite per rilanciare la ratifica del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari e infine incoraggiare ulteriori sforzi per avviare i negoziati riguardo a un trattato sulle armi;

     

    Riforma della gestione

    y)

    sfruttare appieno il proprio effetto leva finanziario all’interno delle Nazioni Unite per garantire che il bilancio per il periodo 2010-2011 soddisfi in maniera migliore le urgenti esigenze operative di questa organizzazione e garantire al Segretario generale dell’ONU maggior discrezione nello stanziamento di risorse umane, in linea con tali esigenze e alla luce della decisione operativa presa dagli organismi competenti delle Nazioni Unite, in particolare il Consiglio di sicurezza e l’Assemblea generale;

    z)

    nel contesto delle discussioni relative a una revisione dei criteri di valutazione per la ripartizione delle spese delle Nazioni Unite, stabilire un chiaro legame tra una miglior rappresentazione nel contesto dei diversi organi delle Nazioni Unite e una condivisione più equa degli oneri finanziari;

    aa)

    sviluppare una politica del personale comunitario maggiormente coordinata nel contesto delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di incrementare la trasparenza e l’efficienza delle procedure di assunzione e garantire che le condizioni di assunzione continuino comunque a rappresentare un’attrattiva per i cittadini dell’Unione europea;

     

    Obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM)

    ab)

    svolgere un ruolo di guida globale agendo da catalizzatore delle azioni internazionali volte ad ottenere risultati in merito alle promesse degli OSM in vista delle crescenti prove a testimonianza del fatto che il mondo non sta tenendo fede alle promesse fatte in relazione agli OSM;

    ac)

    sostenere l’iniziativa «MDG gap task force» finalizzata al monitoraggio degli impegni assunti a livello internazionale in materia di aiuti, commercio, riduzione del debito e accesso ai medicinali di prima necessità e alla tecnologia;

    ad)

    sollecitare la rapida organizzazione della conferenza ad alto livello delle Nazioni Unite sulla crisi finanziaria ed economica mondiale e il suo impatto sullo sviluppo, concordata in occasione della conferenza di Doha sul finanziamento allo sviluppo del 2008;

    ae)

    aprire un dibattito sull’iniziativa di appello all’azione da parte delle imprese («Business call to action») e sugli impegni per il finanziamento e il sostegno degli sforzi tesi al conseguimento degli OSM, ivi incluse le eventuali modalità per affiancare a detta iniziativa un aumento della responsabilità da parte del settore imprenditoriale;

    af)

    sostenere, congiuntamente a tutte le iniziative descritte, l’adesione ai principi sanciti dalla dichiarazione di Parigi sull’efficienza degli aiuti e al programma d’azione di Accra («Accra Agenda for Action») al fine di migliorare la qualità e la distribuzione degli aiuti;

    ag)

    sfruttare l’opportunità offerta dalla 64a Assemblea generale delle Nazioni Unite per riferire sui progressi conseguiti verso il rispetto dei parametri di riferimento stabiliti nel calendario di azione dell’Unione europea in materia di OSM;

    ah)

    invitare la Commissione a riferire in merito ai progressi ottenuti nell’attuazione dei contratti OSM e a incoraggiare altri donatori ad aumentare la quota di aiuti erogati in modo prevedibile e a lungo termine attraverso l’opzione del sostegno di bilancio;

     

    Raccomandazioni finali

    ai)

    esortare gli Stati membri dell’Unione europea a dare seguito agli impegni presi per un multilateralismo più efficace, garantendo la ratifica rapida e sistematica di tutte le convenzioni e i trattati delle Nazioni Unite,

    aj)

    promuovere la decisione presa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nella sua summenzionata risoluzione sulla «Cooperazione tra le Nazioni Unite e l’Unione interparlamentare» di prevedere un punto separato all’ordine del giorno provvisorio della 65a Assemblea generale delle Nazioni Unite dedicato alla cooperazione tra l’Organizzazione delle Nazioni Unite, i parlamenti nazionali e l’Unione interparlamentare, a condizione che il titolo del punto all’ordine del giorno includa anche un riferimento alle «assemblee parlamentari regionali», e promuovere un dibattito su come i parlamentari, i parlamenti nazionali e le assemblee parlamentari nazionali possano svolgere un ruolo più attivo in seno alle Nazioni Unite;

    *

    * *

    2.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio e, per conoscenza, alla Commissione.


    (1)  Testi approvati, P6_TA(2008)0339.

    (2)  A/RES/63/24.

    (3)  A/RES/63/75.

    (4)  A/RES/63/87.

    (5)  A/RES/63/88.

    (6)  A/RES/63/168.

    (7)  A/RES/63/185.

    (8)  A/RES/63/190.

    (9)  A/RES/63/191.

    (10)  A/RES/63/239.

    (11)  A/RES/63/245.

    (12)  A/RES/63/260.

    (13)  A/RES/63/261.

    (14)  A/RES/63/264 A-C.

    (15)  A/RES/63/266.

    (16)  Testi approvati, P6_TA(2009)0021.

    (17)  Testi approvati, P6_TA(2008)0639.


    Top