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Document 52003DC0155

Comunicazione della Commissione- Programma di promozione del trasporto marittimo a corto raggio

/* COM/2003/0155 def. */

52003DC0155

Comunicazione della Commissione- Programma di promozione del trasporto marittimo a corto raggio /* COM/2003/0155 def. */


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE - Programma di promozione del trasporto marittimo a corto raggio

1. Introduzione

Nel settembre 2001 la Commissione ha presentato il "Libro bianco - La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte" [1]. Il documento fissa vari obiettivi ambiziosi per garantire che la mobilità resti competitiva e sostenibile nel 2010. Il trasporto marittimo a corto raggio chiaramente può avere un ruolo determinante per conseguire questi obiettivi; esso può contribuire a contenere l'aumento del 50% del traffico di merci su veicoli pesanti previsto dal Libro bianco, a riequilibrare la ripartizione modale, a contornare le strozzature terrestri, ed è sicuro e sostenibile.

[1] COM(2001) 370 del 12.9.2001.

La convinzione politica che il trasporto marittimo a corto raggio è una priorità per l'Unione europea è stata anche ribadita alla riunione informale dei ministri dei Trasporti dell'Unione europea, svoltasi nel giugno 2002 a Gijón, Spagna.

2. Il trasporto marittimo a corto raggio: un settore in crescita

Il trasporto marittimo a corto raggio registra attualmente buone prestazioni ed è l'unico modo che resta al passo con la crescita del trasporto stradale. Rappresenta il 41% delle tonnellate-kilometro trasportate in Europa mentre la quota del trasporto stradale è del 43% [2]. Il suo tasso di crescita è superiore a quello della produzione industriale dell'Unione europea e le sue prestazioni in termini di tonnellate-kilometro ha raggiunto il 38% negli anni '90, rispetto ad una crescita del 40% nel trasporto stradale (cfr. figura 1).

[2] Dati relativi al 2000, pipeline escluse. Fonte: UE Energy and Transport in Figures: Statistical Pocketbook 2002.

>RIFERIMENTO A UN GRAFICO>

Figura 1: Crescita tonnellate-kilometro, nel periodo 1990-2000, espressa in percentuale del trasporto stradale (road), trasporto marittimo a corto raggio (Short Sea Shipping - SSS), vie navigabili interne (Internal Waterways - IWW) e ferrovia (rail) [3].

[3] Fonte principale di dati: UE Energy and Transport in Figures: Statistical Pocketbook 2002.

3. Come rafforzare il successo del trasporto marittimo a corto raggio?

Per sfruttare pienamente il potenziale del trasporto marittimo a corto raggio in Europa, bisogna integrarlo con successo nelle catene logistiche e offrire un servizio porta a porta senza soluzione di continuità. Tali catene logistiche dovrebbero essere gestite e commercializzate da entità commerciali uniche, gli "sportelli unici" (one-stop shops). Queste società dovrebbero offrire ai clienti un unico punto di contatto responsabile dell'intera catena intermodale. Il concetto di concorrenza tra i modi dovrebbe inoltre essere sostituito da quello di complementarità in quanto la cooperazione tra modi è vitale nelle catene dove intervengono più modi di trasporto.

L'integrazione del trasporto marittimo a corto raggio nella catena di approvvigionamento intermodale porta a porta non è stata ancora pienamente realizzata. Questo compito spetta principalmente alle industrie, ma gli interventi ad altri livelli possono facilitare il processo e rimuovere gli ostacoli strutturali che impediscono al trasporto marittimo a corto raggio di svilupparsi più rapidamente:

* risente ancora della sua immagine fuori moda;

* comporta complesse procedure amministrative e documentarie;

* necessita un miglioramento dell'efficienza nei porti;

* necessita nuove soluzioni tecnologiche avanzate per navi, porti, unità di carico e reti telematiche.

Sono già state intraprese (o sono previste) varie azioni comunitarie per ridurre gli ostacoli e rafforzare il trasporto marittimo a corto raggio in Europa. Tra esse citiamo:

* Adozione di una direttiva per uniformare alcune formalità di dichiarazione per le navi in arrivo e/o in partenza da porti negli Stati membri [4];

[4] Direttiva 2002/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 febbraio 2002, sulle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e/o in partenza da porti degli Stati membri della Comunità, GU L 67 del 9.3.2002, pag. 31.

* Proposta di un nuovo programma di sostegno "Marco Polo" [5];

[5] Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla concessione di contributi finanziari comunitari destinati a migliorare le prestazioni ambientali del sistema di trasporto merci, COM(2002) 54 def. del 4.2.2002.

* Proposta di direttiva sulle unità di carico intermodali [6];

[6] Allegata alla presente comunicazione.

* Introduzione del concetto "autostrade del mare" nel Libro bianco della Commissione sulla politica europea dei trasporti nel 2010;

* Proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali [7];

[7] Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'accesso al mercato dei servizi portuali, COM(2001) 35 def. del 13.2.2001, come modificata da COM(2002) 101 def. del 19.2.2002.

* Pubblicazione di un Manuale delle procedure doganali per il trasporto marittimo a corto raggio [8];

[8] Documento di lavoro dei servizi della Commissione: Manuale delle procedure doganali per il trasporto marittimo a corto raggio, SEC(2002) 632 del 29.5.2002.

* Introduzione del nuovo sistema di transito computerizzato (New Computerised Transit System - NCTS) nel transito doganale;

* Programmi doganali 2002 e 2007 [9] e progetto RALFH [10] finanziato nell'ambito del programma "Dogane 2002";

[9] Decisione n. 253/2003/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 febbraio 2003, relativa all'adozione di un programma d'azione doganale nella Comunità (Dogana 2007), GU L 36 del 12.2.2003, pag. 1.

[10] RALFH = Contact Group of Customs Managers of Northern Ports in the European Union: Rotterdam, Anversa, Le Havre, Felixstowe e Amburgo. Il progetto mira a migliorare nella pratica la cooperazione doganale tra i porti.

* Ulteriore sviluppo delle reti telematiche per i porti e il trasporto marittimo a corto raggio.

4. Perché un programma di promozione?

Il conseguimento degli obiettivi del Libro bianco presuppone un maggiore impegno da parte di tutti i soggetti per aumentare l'uso del trasporto marittimo a corto raggio. Alla riunione informale dei ministri dei Trasporti dell'Unione europea (giugno 2002 a Gijón) è stata discussa la possibilità di un piano di azione sui punti chiave per sviluppare la priorità politica conferita al trasporto marittimo a corto raggio. La Commissione ritiene giustificata tale iniziativa.

La presente comunicazione contiene un programma che ha l'obiettivo di promuovere il trasporto marittimo a corto raggio. Comprende 14 azioni suddivise in misure. Per ciascuna misura sono indicati i soggetti responsabili e il calendario. Le azioni sono di tipo legislativo, tecnico e operativo:

A. Azioni legislative

1. Attuazione della direttiva sulle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e/o in partenza da porti negli Stati membri (formulari FAL dell'IMO);

2. Attuazione di "Marco Polo";

3. Normalizzazione e armonizzazione delle unità di carico intermodali;

4. Autostrade del mare;

5. Miglioramento delle prestazioni ambientali del trasporto marittimo a corto raggio.

B. Azioni tecniche

6. Manuale delle procedure doganali per il trasporto marittimo a corto raggio;

7. Individuazione e eliminazione degli ostacoli ai progressi del trasporto marittimo a corto raggio;

8. Ravvicinamento delle domande nazionali e informatizzazione delle procedure doganali comunitarie;

9. Ricerca e sviluppo tecnologico.

C. Azioni operative

10. Sportelli amministrativi unici;

11. Garantire il ruolo vitale dei corrispondenti del trasporto marittimo a corto raggio [11];

[11] I corrispondenti del trasporto marittimo a corto raggio (focal points) sono rappresentanti delle amministrazioni marittime nazionali. Sono responsabili del trasporto marittimo a corto raggio presso le loro amministrazioni.

12. Garantire il buon funzionamento e l'orientamento dei centri di promozione del trasporto marittimo a corto raggio [12];

[12] Centri o uffici nazionali di promozione del trasporto marittimo a corto raggio (Short Sea Promotion Centres - SPC): organismi imparziali, legati all'industria che promuovono il trasporto marittimo a corto raggio.

13. Promuovere l'immagine del trasporto marittimo a corto raggio come valida alternativa di trasporto;

14. Raccolta di informazioni statistiche.

* * * * *

PROGRAMMA DI PROMOZIONE DEL TRASPORTO MARITTIMO A CORTO RAGGIO

PROGRAMMA DI PROMOZIONE DEL TRASPORTO MARITTIMO A CORTO RAGGIO

SCHEDA DI ATTIVITÀ 1

Formulari FAL dell'IMO

Per semplificare l'onere delle procedure documentarie e amministrative, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato nel dicembre 2001 la proposta della Commissione volta a normalizzare alcune formalità di dichiarazione per le navi in arrivo e/o in partenza da porti degli Stati membri (cosiddetta direttiva FAL dell'IMO [13]). La direttiva è il frutto dei lavori svolti per eliminare determinate strozzature. Impone agli Stati membri di accettare i formulari standard FAL dell'IMO quando è possibile ricavare da essi informazioni sull'arrivo e/o sulla partenza di una nave. La pletora di formulari nazionali è quindi ora progressivamente sostituita da una serie di formulari comuni. La direttiva prenderà effetto il 9 settembre 2003 al più tardi, data alla quale gli Stati membri dovranno aver messo in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi ad essa.

[13] Cfr. nota 4.

MISURE PREVISTE

1. Controllare e garantire la conformità alla direttiva nonché il suo corretto funzionamento.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione e Stati membri.

Termine ultimo: Prima fase: entro il 9 settembre 2003, successivamente: processo continuo.

2. Semplificare il passaggio al nuovo sistema grazie a formulari disponibili a tutti sul sito Internet della Commissione dedicato al trasporto marittimo a corto raggio [14], i formulari FAL dell'IMO che possono essere scaricati e compilati in linea e/o stampati per uso immediato.

[14] http://europa.eu.int/comm/trasporto/ maritime/sss/index_en.htm.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione.

Termine ultimo: Metà 2003.

3. Informare armatori, agenti e altre parti interessate sulle possibilità offerte dalla direttiva.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, Stati membri, associazioni industriali, corrispondenti e centri di promozione.

Termine ultimo: 9 settembre 2003

PROGRAMMA DI PROMOZIONE DEL TRASPORTO MARITTIMO A CORTO RAGGIO

SCHEDA DI ATTIVITÀ 2

Marco Polo

Il programma PACT (Pilot Actions for Combined Transport) è stato uno dei principali strumenti per sostenere il lancio di progetti di trasporto marittimo a corto raggio nella Comunità. Nell'ambito dei finanziamenti annuali del programma PACT il trasporto marittimo a corto raggio ha ricevuto congrui finanziamenti.

Il programma PACT è terminato alla fine del 2001. La Commissione europea ha proposto [15] nel febbraio 2002 un seguito: il programma "Marco Polo" che contribuirà sensibilmente a rendere l'intermodalità una realtà in Europa. Con un bilancio annuale previsto di 18,75 milioni di euro [16], mira a trasferire 12 miliardi di tonnellate-kilometro l'anno dalla strada al trasporto marittimo a corto raggio, alla ferrovia e alle vie navigabili interne. Il Consiglio dell'Unione europea ha raggiunto un accordo politico sulla proposta nel dicembre 2002.

[15] Cfr. nota 5.

[16] Bilancio previsto per il periodo 1.1.2003 - 31.12.2006.

Le autostrade del mare (cfr. scheda di attività n. 4), come nuova iniziativa chiave, dovrebbero poter beneficiare pienamente del programma "Marco Polo" relativamente al lancio di nuovi servizi.

MISURE PREVISTE

1. Rendere "Marco Polo" operativo dal 2003. Ciò consentirà di finanziare progetti innovativi e importanti di trasporto marittimo a corto raggio.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, Parlamento europeo, Stati membri e industria.

Termine ultimo: Processo annuale fino al 2010 (bilancio inizialmente previsto per 4 anni).

2. Sfruttare pienamente le possibilità offerte da "Marco Polo" per lanciare servizi redditizi e operativi di trasporto marittimo a corto raggio nell'ambito delle autostrade del mare o indipendentemente da esse.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione e industria.

Termine ultimo: Processo annuale fino al 2010 (bilancio inizialmente previsto per 4 anni).

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SCHEDA DI ATTIVITÀ 3

Unità intermodali di carico

Il miglioramento delle unità di carico intermodali (container e casse mobili) è una delle misure presentate dal Libro bianco sulla politica europea dei trasporti fino al 2010. L'enorme varietà di modelli di queste unità crea costi di frizione e ritardi nella movimentazione tra modi. Ciò può essere evitato armonizzando alcune caratteristiche di movimentazione delle unità di carico, come le parti d'angolo superiori o inferiori o le cavità "collo di cigno". Le casse mobili inoltre non sono in genere impilabili e non sono quindi adatte al trasporto marittimo. I contenitori non sfruttano pienamente le dimensioni consentite nel trasporto stradale [17]. Una soluzione potrebbe essere un'unità di carico europea normalizzata che abbini l'impilabilità di un contenitore con lo spazio di carico di una cassa mobile su paletta.

[17] Cfr. direttiva 96/53/CE del Consiglio, del 25 luglio 1996, che stabilisce, per taluni veicoli stradali che circolano nella Comunità, le dimensioni massime autorizzate nel traffico nazionale e internazionale e i pesi massimi autorizzati nel traffico internazionale, GU L 235 del 17.9.1996, pag. 59, come successivamente corretta e modificata.

La Commissione ha esaminato le unità di carico intermodali e allega una proposta legislativa alla presente comunicazione. La proposta è favorevole al trasporto marittimo, perché contribuisce a ridurre i costi di frizione nella movimentazione portuale e consente al trasporto marittimo a corto raggio di acquisire una maggiore quota sul mercato delle casse mobili, finora limitata al trasporto terrestre.

MISURE PREVISTE

1. Adottare e attuare quanto prima la proposta sull'interoperabilità delle unità di carico intermodali.

Soggetti responsabili: Stati membri, Parlamento europeo e industria.

Termine ultimo: Prima fase nel 2004. Processo continuo in seguito.

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SCHEDA DI ATTIVITÀ 4

Autostrade del mare

La Commissione ha presentato il concetto di "autostrade del mare" nel suo Libro bianco sulla politica europea dei trasporti. Queste autostrade dovrebbero decongestionare le principali strozzature terrestri del sistema di trasporto europeo e aumentare l'integrazione logistica del trasporto marittimo a corto raggio.

Le autostrade del mare devono consentire di contornare le strozzature terrestri in Europa nell'ambito di catene logistiche globali porta a porta. Esempi evidenti di strozzature sono le Alpi e i Pirenei. L'aggiramento di queste barriere naturali grazie al trasporto marittimo a corto raggio avrebbe un impatto sia sui paesi del Mediterraneo che sui paesi a nord delle catene montuose. Si sta valutando l'opportunità di includere altre strozzature artificiali.

Le autostrade del mare dovrebbero offrire servizi efficienti, regolari e frequenti in grado di competere con la strada, ad esempio in termini di tempi di durata del transito e prezzi. I porti collegati alle autostrade devono avere adeguati collegamenti con l'hinterland e offrire un livello elevato di servizio ai clienti del trasporto marittimo a corto raggio (comprese procedure amministrative semplici). Le interconnessioni telematiche tra i porti, da un lato, e i sistemi di comunicazione marittima come i VTMIS (Vessel Traffic Management and Information Systems) dall'altro, devono essere estese e rese interoperabili per integrare i sistemi a distribuzione locale in una rete europea.

Le stime di costo indicano che l'introduzione di nuovi collegamenti regolari via nave costerebbero molto meno della costruzione di corrispondenti infrastrutture terrestri nuove.

La Commissione sta studiando i dettagli delle autostrade del mare e presenterà probabilmente le sue conclusioni in occasione della prossima revisione degli Orientamenti sulla rete transeuropea dei trasporti (Trans-European Transport Network - TEN-T) [18] alla fine del 2003. Questa revisione è a cura di un gruppo ad alto livello composto di rappresentanti degli Stati membri e dei paesi di prossima adesione ed è presieduta da Karel Van Miert, ex commissario per i trasporti e vicepresidente della Commissione.

[18] Decisione n. 1692/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 1996, sugli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, GU L 228 del 9.9.1996, pag. 1, come modificata con decisione n. 1346/2001/CE, GU L 185 del 6.7.2001, pag. 1.

Una volta finalizzato, il quadro della TEN-T contribuirà agli investimenti di infrastruttura concernenti le autostrade del mare (infrastrutture portuali e collegamenti porti-hinterland). Il nuovo programma "Marco Polo" (cfr. scheda di attività n. 2) potrebbe infine sostenere l'avvio di nuovi servizi sulle autostrade del mare, a condizione che rispettino i requisiti del programma.

MISURE PREVISTE

1. Finalizzare le deliberazioni sulle autostrade del mare per suscitare l'interesse dei soggetti di mercato e conseguire gli obiettivi del Libro bianco.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, Stati membri e industria.

Termine ultimo: Metà 2003.

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SCHEDA DI ATTIVITÀ 5

Migliorare le prestazioni ambientali del trasporto marittimo a corto raggio

Il trasporto marittimo ha un rendimento energetico nettamente superiore ad altri modi di trasporto ed è in generale meno nocivo per l'ambiente di altri modi di trasporto per tonnellata o passeggero trasportati. Un passaggio modale verso il trasporto marittimo a corto raggio potrebbe ad esempio contribuire notevolmente alla strategia comunitaria per rispettare gli obblighi di Kyoto [19].

[19] La Comunità europea e gli Stati membri hanno ratificato il Protocollo di Kyoto nel maggio 2002.

Il trasporto marittimo offre buone prestazioni ambientali, ma vi è il problema delle emissioni di anidride solforosa (SO2), nettamente superiori rispetto ad altri modi.

Alla Conferenza dell'IMO nel settembre 1997 sono state adottate nuove misure per ridurre le emissioni di anidride solforosa [20] degli scarichi delle navi (nuovo allegato VI alla MARPOL 73/78). Alla Conferenza sono anche state adottate disposizioni per creare zone speciali di controllo delle emissioni di SOx (SOx Emission Control Areas) dove applicare livelli di emissione più bassi. Il Mar Baltico, il Mare del Nord e la Manica sono stati designati come zone speciali [21]. Il processo di ratifica del nuovo allegato non è ancora stato completato e le nuove misure non sono ancora entrate in vigore su scala mondiale.

[20] Il tenore di zolfo dell'olio combustibile usato a bordo delle navi non deve superare il 4,5% m/m.

[21] Il tenore di zolfo dell'olio combustibile usato a bordo delle non deve superare l'1,5% m/m oppure le navi devono usare altri metodi tecnologici per limitare le emissioni di SOx.

Nel novembre 2002 la Commissione ha presentato una proposta di direttiva per ridurre nell'Unione europea il tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo [22]. La proposta si basa in parte sulle zone speciali di controllo delle emissioni di SOx, stabilite nell'allegato VI alla Convenzione MARPOL 73/78, ma va oltre. Essa rientra comunque nella più ampia strategia europea volta a garantire che il trasporto marittimo divenga meno nocivo per l'ambiente [23].

[22] Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 99/32/CE in relazione al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo, COM(2002) 595 def. del 20.11.2002.

[23] Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Strategia dell'Unione europea per ridurre le emissioni atmosferiche delle navi marittime, COM(2002) 595 def. del 20.11.2002.

MISURE PREVISTE

1. Migliorare le prestazioni ambientali di trasporto marittimo a corto raggio sostenendo e applicando la strategia presentata dalla Commissione, tra cui l'adozione e attuazione della proposta legislativa per ridurre il tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, Stati membri, Parlamento europeo e industrie.

Termine ultimo: Primi risultati nel 2005. Processo continuo in seguito.

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SCHEDA DI ATTIVITÀ 6

Manuale delle procedure doganali per il trasporto marittimo a corto raggio

La reazione immediata dell'utenza alle procedure doganali è che sono troppo complicate e rendono poco interessante il trasporto marittimo a corto raggio. Questa reazione è però troppo generica per essere accettabile o per portare a miglioramenti concreti. Per trovare soluzioni operative, è assolutamente necessario individuare gli elementi specifici che possono causare problemi.

A tal fine i servizi della Commissione hanno pubblicato nel maggio 2002, un Manuale delle procedure doganali per il trasporto marittimo a corto raggio [24] che ha un duplice scopo:

[24] Cfr. nota 8.

* presentare regole doganali per il trasporto marittimo a corto raggio, compresa la possibilità di applicare procedure semplificate;

* fornire gli elementi per individuare le esigenze concrete in vista di modifiche o ulteriori semplificazioni.

MISURE PREVISTE

1. Procedere a consultazioni con l'industria, i corrispondenti (focal points) e i centri di promozione del trasporto marittimo a corto raggio sul manuale delle procedure doganali per questo tipo di trasporto. Sulla base dei risultati delle consultazioni, esaminare se si debbano modificare le regole doganali oppure se alcuni aspetti possano essere trattati nell'ambito delle iniziative volte a ravvicinare l'applicazione a livello nazionale delle regole doganali comunitarie e migliorare la cooperazione tra i servizi doganali nazionali (cfr. scheda di attività n. 8, misura 1).

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione.

Termine ultimo: Secondo semestre 2003.

2. Chiarire in che misura si fa ricorso alle possibilità di semplificazione offerte dalle attuali regole doganali (in particolare, quelle per servizi regolari di trasporto autorizzati e spedizionieri/destinatari autorizzati). Se gli attuali regimi semplificati non sono utilizzati, individuarne i motivi e prevedere eventuali modifiche alle regole doganali. Valutare misure tecniche per semplificare le procedure doganali.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, industria, corrispondenti e centri di promozione.

Termine ultimo: Secondo semestre 2003.

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SCHEDA DI ATTIVITÀ 7

Individuazione ed eliminazione degli ostacoli che frenano il trasporto marittimo a corto raggio

Dal dicembre 1999 la Commissione ha cominciato a censire gli ostacoli che frenano lo sviluppo del trasporto marittimo a corto raggio. Questo esercizio ha anche permesso di segnalare possibili soluzioni e buone pratiche.

Gli ostacoli individuati possono essere classificati in cinque categorie:

* il trasporto marittimo a corto raggio risente ancora di un'immagine antiquata;

* non è ancora stato pienamente integrato nella catena logistica intermodale;

* comporta complesse procedure amministrative e documentarie;

* necessita una maggiore efficienza portuale;

* le regole e procedure sono applicate in modo diverso a seconda dei paesi.

Alcuni ostacoli sono già affrontati (ad es. uniformità dei formulari di dichiarazione delle navi, efficienza dei porti e costi portuali, normalizzazione delle unità di carico). In generale, gli ostacoli individuati e presunti sono trattati a vari livelli: comunitario, nazionale, regionale e locale.

MISURE PREVISTE

1. Analizzare sistematicamente, uno per uno, gli ostacoli individuati al fine di eliminarli.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, corrispondenti e centri di promozione in cooperazione con gli Stati membri e l'industria.

Termine ultimo: Fine 2003.

2. Individuare altri eventuali ostacoli che frenano lo sviluppo del trasporto marittimo a corto raggio e adoperarsi per risolverli.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, corrispondenti, industria e centri di promozione.

Termine ultimo: Processo continuo.

3. Aumentare l'efficienza dei servizi portuali adottando e attuando quanto prima la proposta di direttiva sull'accesso al mercato dei servizi portuali [25].

[25] Cfr. nota 7.

Soggetti responsabili: Stati membri, Parlamento europeo e industrie.

Termine ultimo: Primi risultati fine 2003. Processo continuo in seguito.

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SCHEDA DI ATTIVITÀ 8

Ravvicinamento delle applicazioni nazionali e informatizzazione delle procedure doganali comunitarie

Le procedure doganali sono una parte importante del trasporto marittimo a corto raggio in quanto una nave in partenza da un porto UE e diretta ad un altro porto UE lascia il territorio doganale comunitario soltanto per rientrarvi nuovamente quando arriva a destinazione nell'altro porto. Le merci che trasporta perdono di norma il loro status comunitario, tranne se esso è dimostrato sulla base di un apposito documento mantenuto nell'ambito di una procedura di transito. Questo è un onere supplementare per il trasporto marittimo a corto raggio rispetto al trasporto terrestre dove la corrispondente perdita dello status comunitario non si verifica di norma tra Stati membri dell'UE, a condizione che non vi sia passaggio attraverso un paese terzo.

L'attuale passaggio alla trasmissione elettronica dei dati doganali (e-Dogane) dovrebbe favorire il trasporto marittimo a corto raggio accelerando e semplificando le procedure necessarie di dichiarazione del carico.

Una delle prime tappe verso le e-Dogane, sarà che circa 3 000 uffici doganali in 22 paesi applicheranno prossimamente il nuovo sistema di transito informatizzato (New Computerised Transit System - NCTS) nel quale il documento amministrativo unico (single administrative document - SAD) sarà sostituito da messaggi elettronici. Come seconda tappa, il sistema potrebbe in futuro essere anche esteso ai movimenti attualmente trattati nell'ambito di procedure di transito semplificate per modi di trasporto e diventare gradualmente l'ossatura delle e-Dogane.

MISURE PREVISTE

1. Ravvicinare le applicazioni nazionali delle regole doganali comunitarie e migliorare la cooperazione tra i servizi doganali nazionali, in particolare tramite il programma di azione doganale nella Comunità (Dogane 2007) e il gruppo di contatto dei porti settentrionali (RALFH) [26].

[26] Cfr. note 9 e 10.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione e Stati membri.

Termine ultimo: Processo continuo.

2. Introdurre il sistema NCTS per le procedure comunitarie e le procedure comuni di transito.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione e Stati membri.

Termine ultimo: Metà 2003.

3. Continuare le iniziative legislative in vista dell'uso di mezzi elettronici anziché su supporto cartaceo onde creare un ambiente non burocratico e limitare al minimo l'uso di documenti su carta.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione e Stati membri.

Termine ultimo: Processo continuo.

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SCHEDA DI ATTIVITÀ 9

Ricerca e sviluppo tecnologico (RST)

La Comunità svolge continuamente azioni di RST per promuovere il trasporto marittimo a corto raggio e allineare le procedure portuali alle ultime innovazioni tecnologiche. Tra gli obiettivi di questa ricerca citiamo il miglioramento della qualità, della sicurezza e delle prestazioni ambientali del trasporto marittimo. Recentemente è stata creata una Rete tematica per il trasporto marittimo a corto raggio con l'obiettivo di svolgere lavori su argomenti politicamente rilevanti.

MISURE PREVISTE

1. Svolgere nell'ambito della Rete tematica per il trasporto marittimo a corto raggio compiti politicamente rilevanti per questo settore:

- uno studio comparativo dei prezzi del trasporto porta a porta dei vari modi;

- uno studio comparativo delle prestazioni ambientali porta a porta del trasporto marittimo a corto raggio rispetto ad altri modi;

- elaborazione di una matrice di distanza per facilitare la conversione in tonnellate-kilometro dei dati in tonnellate disponibili sul trasporto marittimo a corto raggio (in coordinamento con i lavori in corso presso Eurostat).

Soggetti responsabili: Il consorzio selezionato in coordinamento con i Servizi della Commissione.

Termine ultimo: 2005.

2. Nell'ambito del Sesto programma quadro di RST sviluppare:

- innovazioni nella progettazione delle navi (particolarmente navi veloci ro-ro e nuovi tipi di unità veloci lo-lo navi, ma anche altre categorie di navi);

- innovazioni nelle tecnologie portuali;

- apparecchiature e tecnologie specifiche per il trasporto marittimo a corto raggio;

- nuove soluzioni tecnologiche per le procedure amministrative.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione.

Termine ultimo: 2007.

3. Diffondere ampiamente e in maniera chiara e comprensibile i risultati concreti dei progetti di RST in campo marittimo.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione.

Termine ultimo: Processo continuo.

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SCHEDA DI ATTIVITÀ 10

Sportelli amministrativi unici

Bisogna intervenire a livello amministrativo negli Stati membri e nei porti per creare sportelli amministrativi unici [27] onde semplificare ulteriormente e accelerare le formalità relative ad arrivi, partenze e sdoganamento delle navi, senza compromettere l'aspetto sicurezza.

[27] In inglese: "one-stop administrative shops" e talvolta "single windows".

Gli sportelli amministrativi unici potrebbero assumere più forme. Il numero delle diverse autorità che salgono a bordo di ciascuna nave potrebbe essere limitato delegando il compito di espletare determinate formalità ad altri soggetti, le autorità portuali o l'agente marittimo, una prassi seguita in alcuni Stati membri. Inoltre, anziché disperdere le amministrazioni attorno alla zona portuale o addirittura nei porti confinanti, dovrebbe esistere in ciascun porto un unico punto di contatto preposto all'espletamento delle necessarie formalità per le navi o almeno un ufficio di assistenza (help-desk) che fornisca informazioni sullo svolgimento e l'espletamento di tali formalità e consigli su come e dove farlo. In ogni caso i controlli ad opera di organismi diversi devono essere coordinati in modo da ridurre, per quanto possibile, la loro interferenza con le attività delle navi.

Oltre ad accelerare le formalità per le navi, questi sportelli amministrativi unici dovrebbero anche contribuire ad accelerare le formalità relative al trasporto verso l'hinterland (strada, ferrovia e vie navigabili interne) all'interno e all'esterno della zona portuale.

Bisogna sviluppare rapidamente l'uso di mezzi elettronici di comunicazione e messaggi normalizzati tra le navi e le autorità, estendendolo all'intera catena logistica, alla stregua di quanto previsto per le procedure di sicurezza (cfr. anche schede di attività n. 4 e n. 8).

MISURE PREVISTE

1. Promuovere l'idea di sportelli amministrativi unici nei porti per ridurre il numero di amministrazioni che salgono a bordo per controlli su ciascuna nave (o almeno coordinare le loro ispezioni) e offrire agli utenti dei porti un unico punto di contatto o ufficio di assistenza per le formalità amministrative.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, Stati membri, Autorità portuali e corrispondenti.

Termine ultimo: Processo continuo.

2. Esaminare le opportunità offerte dalle autostrade del mare (cfr. scheda di attività n. 4) indicate nel Libro bianco per perfezionare questi sportelli amministrativi unici.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione.

Termine ultimo: Fine 2003.

PROGRAMMA DI PROMOZIONE DEL TRASPORTO MARITTIMO A CORTO RAGGIO

SCHEDA DI ATTIVITÀ 11

Garantire il ruolo vitale dei corrispondenti (focal points) per il trasporto marittimo a corto raggio

Tutti gli Stati membri marittimi e la Norvegia e l'Islanda hanno nominato corrispondenti per il trasporto marittimo a corto raggio che sono funzionari statali con la responsabilità specifica di promuovere e sviluppare il trasporto marittimo a corto raggio nei loro Stati membri. Dal 1999 si sono collegati in rete a livello europeo per studiare le esigenze e proporre idee e soluzioni onde promuovere il trasporto marittimo a corto raggio. I corrispondenti organizzano regolarmente riunioni che sono presiedute dalla Commissione. La Commissione espleta anche le funzioni di segreteria per le riunioni e fornisce uno strumento web su Internet (il sito CIRCA [28]) per lo scambio di informazioni e idee tra le riunioni. Con riferimento all'allargamento dell'Unione europea, i paesi di prossima adesione Estonia, Lituania, Polonia e Slovenia (e la Turchia, paese candidato) hanno designato persone di contatto per il trasporto marittimo a corto raggio e partecipano in veste di osservatori ai lavori del gruppo di corrispondenti.

[28] CIRCA = Communication and Information Resource Centre Administrator (Amministratore di centro di risorse di comunicazione e di informazione).

MISURE PREVISTE

1. Garantire una cooperazione permanente tra i corrispondenti per il trasporto marittimo a corto raggio e la Commissione organizzando periodicamente riunioni e mantenendo il flusso di informazioni tra le riunioni mediante lo strumento web su Internet (CIRCA).

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione e corrispondenti.

Termine ultimo: Processo continuo.

2. Garantire la partecipazione dei paesi di prossima adesione ai lavori dei corrispondenti in modo che conferiscano fin dall'inizio una grande importanza al trasporto marittimo a corto raggio anziché privilegiare sistematicamente il trasporto stradale.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione con corrispondenti e centri di promozione.

Termine ultimo: Quanto prima.

PROGRAMMA DI PROMOZIONE DEL TRASPORTO MARITTIMO A CORTO RAGGIO

SCHEDA DI ATTIVITÀ 12

Garantire il buon funzionamento e l'orientamento dei centri di promozione del trasporto marittimo a corto raggio

Quasi tutti gli Stati membri marittimi e la Norvegia e la Polonia hanno centri nazionali di promozione del trasporto marittimo a corto raggio (Short Sea Promotion Centres - SPC) che sono mossi da interessi commerciali e costituiscono uno strumento pratico per promuovere il trasporto marittimo a corto raggio a livello nazionale. Sono essenzialmente indipendenti da gruppi di interessi specifici, come la compagnie di navigazione e i porti e aiutano e incoraggiano l'utenza ad usare il trasporto marittimo a corto raggio. I centri nazionali si stanno collegando alla rete europea per il trasporto marittimo a corto raggio (European Short Sea Network - ESN) [29] che costituisce uno strumento comune per la promozione a livello europeo. Grazie al collegamento in rete i centri possono anche scambiare informazioni e buone pratiche e fornire consulenza concreta sull'inizio e la fine di un percorso marittimo a corto raggio. La Commissione sostiene attivamente questi centri, il loro lavoro e il loro collegamento in rete.

[29] Cfr. www.shortsea.info.

MISURE PREVISTE

1. Garantire il buon funzionamento dei centri di promozione del trasporto marittimo a corto raggio e della loro rete e orientarne i lavori verso modalità pratiche e concrete per aumentare il ricorso a questo modo di trasporto.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione in cooperazione con i centri di promozione.

Termine ultimo: Processo continuo.

2. Fornire supporto politico, pratico e finanziario ai lavori dei centri di promozione del trasporto marittimo a corto raggio e della loro rete europea.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, corrispondenti, autorità nazionali e industria.

Termine ultimo: Per il sostegno generale e i finanziamenti privati: Processo continuo. Per il sostegno finanziario pubblico: Fino a quando i centri raggiungono l'autosufficienza sulla base delle quote di associazione dei loro membri e di altri finanziamenti privati.

3. Estendere la copertura geografica dei centri di promozione del trasporto marittimo a corto raggio nazionali in modo da coprire non soltanto gli Stati membri dell'UE, ma anche i paesi di prossima adesione.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, corrispondenti e centri di promozione.

Termine ultimo: Quanto prima.

4. Assumere e condividere la responsabilità di mantenere uno strumento web su Internet (CIRCA [30]) per lo scambio di informazioni tra i membri della rete europea sul trasporto marittimo a corto raggio con i servizi della Commissione.

[30] Cfr. nota 28.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione e centri di promozione.

Termine ultimo: Processo continuo.

PROGRAMMA DI PROMOZIONE DEL TRASPORTO MARITTIMO A CORTO RAGGIO

SCHEDA DI ATTIVITÀ 13

Promuovere l'immagine del trasporto marittimo a corto raggio come valida alternativa di trasporto

Un'azione importante per incrementare l'uso del trasporto marittimo a corto raggio è trasformarne l'immagine di modo antiquato e lento, presentandolo come un elemento dinamico nella catena di rifornimento porta a porta, rispondente alla realtà moderna. Oggigiorno il trasporto marittimo a corto raggio offre in genere un buon grado di rapidità, affidabilità, flessibilità, regolarità, frequenza e sicurezza del carico. Gli utilizzatori del trasporto devono esserne maggiormente consapevoli nelle loro scelte sui modi.

Per realizzare questa conversione, bisogna che i servizi del trasporto marittimo a corto raggio rispondano ad un'immagine moderna e dinamica e che gli spedizionieri divengano maggiormente consapevoli delle possibilità offerte da questo modo di trasporto. Questo compito spetta soprattutto ai settori interessati, ma le amministrazioni e la Commissione possono anche contribuirvi attivamente.

Va anche sottolineato che la navigazione marittima a corto raggio non concerne soltanto le merci, ma anche centinaia di milioni di persone che ogni anno in Europa viaggiano sulle navi di linea e di crociera e deve quindi offrire ai passeggeri un servizio di qualità elevata nei porti e a bordo delle navi.

MISURE PREVISTE

1. Far conoscere il trasporto marittimo a corto raggio e il suo potenziale di modernità diffondendo informazioni al riguardo e attraverso la partecipazione a conferenze, seminari e workshop che attirino anche gli utenti del trasporto. Prevedere risorse considerevoli per le presentazioni al pubblico.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione, corrispondenti, industria e centri di promozione.

Termine ultimo: Processo continuo.

2. Fornire al pubblico informazioni aggiornate e fattuali sulla politica per il trasporto marittimo a corto raggio via Internet, compreso l'ulteriore sviluppo dei siti web esistenti.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione [31], corrispondenti, centri di promozione [32].

[31] Cfr. nota 14.

[32] Cfr. il sito web ESN www.shortsea.info e i siti dei centri di promozione nazionali (accessibili attraverso il sito web ESN). Questa misura comprende anche la compilazione di basi di dati europee per la navigazione di linea e i servizi di trasporto con navi da carico non regolari (tramp).

Termine ultimo: Processo continuo.

3. Fornire esempi di successi (e anche di insuccessi onde trarne insegnamento) nel trasporto marittimo a corto raggio sul sito Internet della Commissione dedicato a questo settore.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione.

Termine ultimo: Processo continuo.

PROGRAMMA DI PROMOZIONE DEL TRASPORTO MARITTIMO A CORTO RAGGIO

SCHEDA DI ATTIVITÀ 14

Raccolta di informazioni statistiche

Le statistiche su scala europea sul commercio marittimo a corto raggio non sono ancora abbastanza dettagliate. L'Organizzazione europea dei porti marittimi (European Sea Ports Organisation - ESPO) e 22 dei suoi membri [33] hanno fornito dati statistici alla Commissione che ringrazia questi porti e l'ESPO per aver coordinato l'esercizio. Il metodo di usare un campione di 15 porti europei è stato già testato nella comunicazione della Commissione del 1999 e si è rivelato sufficientemente affidabile.

[33] Cfr. nota 3.

La situazione migliorerà con il tempo poiché la direttiva del Consiglio sulle statistiche marittime [34] è completamente operativa dal 2000 (a causa delle deroghe richieste, i dati 1997-1999 possono essere incompleti). Ai sensi della direttiva, circa 350 porti forniscono dati dettagliati. La direttiva può fornire la maggior parte dei dati necessari per il trasporto marittimo a corto raggio, compresi dati da "porto a porto". Su richiesta degli Stati membri, la diffusione è limitata ai dati relativi al trasporto tra un porto e una zona costiera marittima. Saranno comunque necessari degli anni prima che la direttiva produca serie di dati per un'analisi delle tendenze.

[34] Direttiva 95/64/CE del Consiglio, dell'8 dicembre 1995, concernente la rilevazione statistica dei trasporti di merci e di passeggeri via mare (GU L 320 del 30.12.1995, pag. 25), attuata con decisioni della Commissione 98/385/CE del 13 maggio 1998 (GU L 174 del 18.6.1998, pag. 1), 2000/363/CE del 28 aprile 2000 (GU L 132 del 5.6.2000, pag. 1) e 2001/423/CE del 22 maggio 2001 (GU L 151 del 7.6.2001, pag. 41).

MISURE PREVISTE

1. Raccogliere informazioni statistiche sul trasporto marittimo a corto raggio in base alla direttiva e parallelamente attraverso l'ESPO fino a quando la direttiva fornirà serie temporali sufficienti per stabilire le tendenze e procedere a comparazioni affidabili tra i modi.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione in cooperazione con l'ESPO e corrispondenti.

Termine ultimo: 2006.

2. Estendere la raccolta di informazioni statistiche ai paesi di prossima adesione.

Soggetti responsabili: Servizi della Commissione in cooperazione con l'ESPO e i corrispondenti.

Termine ultimo: 2004.

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