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Document 52000PC0545

Proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa

/* COM/2000/0545 def. */

52000PC0545

Proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa /* COM/2000/0545 def. */


Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativa all'attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa

(presentata dalla Commissione)

2000/0227 (COD)

Proposta di

RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

relativa all'attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 175, paragrafo 1,

vista la proposta della Commissione [1],

[1] GU C del , pag.

visto il parere del Comitato economico e sociale [2],

[2] GU C del , pag.

visto il parere del Comitato delle regioni [3],

[3] GU C del , pag.

visto il capitolo 17 dell'Agenda 21, adottata al vertice UNCED di Rio nel giugno 1992,

in applicazione della procedura di cui all'articolo 251 del trattato,

considerando quanto segue:

(1) Le zone costiere rivestono una grande importanza economica, ambientale, sociale e culturale per l'Europa.

(2) L'ultima relazione dell'Agenzia europea dell'ambiente indica che le condizioni delle zone costiere europee subiscono un costante degrado.

(3) È di fondamentale importanza attuare una gestione delle zone costiere sostenibile a livello ambientale, equa a livello economico, responsabile a livello sociale e adeguata a livello culturale, per tutelare l'integrità di questa importante risorsa.

(4) Le comunicazioni della Commissione COM(97) 744 e COM(2000) [...] sottolineano che la gestione integrata delle zone costiere richiede azioni a livello locale e regionale, indirizzate e sostenute da un apposito quadro di riferimento a livello nazionale.

(5) Occorrono azioni coerenti a livello europeo, comprese quelle in favore della collaborazione, in particolare a livello dei mari regionali, al fine di affrontare i problemi delle zone costiere transfrontaliere.

(6) Sia la risoluzione del Consiglio 94/C 135/02, del 6 maggio 1994, concernente una strategia comunitaria di gestione integrata delle zone costiere, sia la raccomandazione del Consiglio 92/C 59/01, del 25 febbraio 1992, relativa alla futura politica comunitaria per la zona costiera europea riconoscono la necessità di dare attuazione alla gestione integrata delle zone costiere ricorrendo ad azioni concertate a livello europeo.

(7) Conformemente ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità, di cui all'articolo 5 del trattato, e in applicazione del protocollo 7 del trattato di Amsterdam sull'attuazione di tali principi, e viste le eterogenee condizioni delle zone costiere e dei quadri giuridici e istituzionali nei vari Stati membri, gli obiettivi della presente azione possono essere realizzati al meglio seguendo degli orientamenti elaborati a livello comunitario,

RACCOMANDANO:

Una visione comune

Gli Stati membri devono impegnarsi per elaborare una visione comune sul futuro delle rispettive zone costiere, basata su:

*opportunità economiche e possibilità di impiego, in un'ottica di lungo periodo,

*un sistema sociale e culturale soddisfacente per le comunità locali,

*adeguati spazi liberi per attività ricreative future e l'armonia del paesaggio,

*l'integrità degli ecosistemi e l'assetto sostenibile delle risorse biologiche e non, tanto per la componente marina che per quella terrestre, e

*nel caso di zone costiere isolate, la loro piena integrazione nel sistema europeo.

Principi

Gli Stati membri devono inoltre adottare i principi di buona gestione delle zone costiere, identificati nel programma dimostrativo sull'assetto integrata delle zone costiere [4], la gestione delle zone costiere si deve in particolare basare su:

[4] Comunicazione della Commissione 2000/[...], allegato I.

1. una prospettiva "olistica" di ampia portata (tematica e geografica),

2. una prospettiva di lungo periodo,

3. una gestione capace di adattarsi (in base al mutare delle informazioni disponibili e delle condizioni) in modo graduale,

4. la specificità locale,

5. il rispetto dei processi naturali,

6. la partecipazione alla pianificazione,

7. il sostegno e il coinvolgimento di tutti gli organi amministrativi competenti,

8. il ricorso ad un insieme di diversi strumenti.

III

Valutazione nazionale

1. Gli Stati membri devono condurre un'attenta valutazione a livello nazionale per analizzare quali soggetti, leggi e istituzioni influenzano la pianificazione e la gestione delle rispettive zone costiere.

2. Tale valutazione deve riguardare tutti i livelli amministrativi e delineare il ruolo dei cittadini, delle ONG e del settore privato.

3. I settori oggetto di valutazione devono includere (senza peraltro limitarvisi esclusivamente) pesca, trasporti, energia, gestione delle risorse, tutela delle specie naturali e degli habitat, occupazione, sviluppo regionale, turismo e settore ricreativo, industria e settore estrattivo, gestione dei rifiuti, agricoltura e istruzione.

Strategie nazionali

1. Sulla base dei risultati della valutazione condotta, gli Stati membri devono sviluppare una strategia nazionale per applicare i principi della gestione integrata delle zone costiere.

2. Tale strategia può riferirsi specificamente alle zone costiere, oppure rientrare nel contesto di una strategia nazionale, atta a promuovere la pianificazione e la gestione integrate a livello più ampio.

3. La strategia nazionale deve

a) definire i ruoli dei diversi soggetti amministrativi che sono nel paese responsabili per le attività e le risorse delle zone costiere e stabilire i meccanismi che ne permettano un'azione coordinata; la definizione dei ruoli deve garantire sia un adeguato controllo a livello locale, sia una visione regionale coerente (per evitare, in particolare, che le amministrazioni locali tengano eccessivamente conto delle preoccupazioni economiche di breve periodo degli elettori e dei soggetti interessati di aree confinanti);

b) definire la miglior combinazione di strumenti per garantire l'attuazione dei principi nell'ambito del quadro giuridico e amministrativo nazionale; nello sviluppare questa strategia, gli Stati membri devono valutare se sia opportuno: sviluppare un programma strategico per le coste a livello nazionale, ricorrendo a strumenti di pianificazione spaziale o di assetto del territorio, per promuovere la pianificazione e la gestione integrate (con strumenti che diano priorità alle attività legate alle coste nell'area litoranea); istituire meccanismi per l'acquisto di terreni e per l'istituzione di aree pubbliche demaniali; concludere contratti o accordi volontari con gli utenti delle zone costiere [5]; prevedere incentivi economici e fiscali (compatibilmente con le normative comunitarie) e ricorrere a meccanismi regionali di pianificazione dello sviluppo;

[5] Inclusi gli accordi ambientali con il settore industriale - cfr. COM(96) 561 def. del 27.11.1996.

c) permettere, in particolare, di colmare il divario terraferma/mare nelle normative, nelle politiche e nei programmi nazionali;

d) individuare, in particolare, provvedimenti atti a promuovere le iniziative dal basso verso l'alto (bottom-up) nell'ambito della gestione integrata delle zone costiere e delle loro risorse;

e) identificare le fonti di finanziamento a lungo termine per le iniziative di gestione integrata delle zone costiere nello Stato membro interessato e valutare come assicurare che le varie amministrazioni competenti dispongano del necessario personale;

f) definire i meccanismi atti ad assicurare che le normative UE esistenti in materia di zone costiere siano applicate in modo completo e coordinato;

g) istituire gli opportuni sistemi per il costante monitoraggio delle zone costiere e la diffusione delle informazioni che le riguardano; tali sistemi devono raccogliere e fornire informazioni nelle forme più adatte alle esigenze dei decisori nazionali, regionali e locali, in modo da facilitare la gestione integrata; i dati devono essere messi a disposizione del pubblico ad un costo ragionevole;

h) individuare il modo in cui gli opportuni programmi di formazione e istruzione a livello nazionale possono favorire l'applicazione dei principi di gestione integrata delle zone costiere.

Cooperazione

1. Gli Stati membri devono avviare un dialogo con i paesi vicini, inclusi i paesi terzi che fanno capo al medesimo mare regionale, per istituire meccanismi atti a promuovere un migliore coordinamento delle soluzioni ai problemi transnazionali.

2. Gli Stati membri devono anche collaborare attivamente con le istituzioni dell'UE e con le altri parti interessate, per garantire la progressiva elaborazione di una visione comune in materia di zone costiere, grazie anche alla partecipazione al forum dei soggetti interessati delle zone costiere europee.

Presentazione delle relazioni

1. Gli Stati membri devono trasmettere alla Commissione le esperienze raccolte in seguito all'attuazione della presente raccomandazione, a due anni dalla sua adozione.

2. Tali relazioni devono essere accessibili al pubblico e devono includere, in particolare, informazioni riguardanti:

a) i risultati della valutazione approfondita compiuta a livello nazionale,

b) la strategia proposta a livello nazionale per l'attuazione della gestione integrata delle zone costiere,

c) un riassunto delle azioni intraprese per attuare la strategia nazionale,

d) una valutazione dell'impatto attuale e futuro che la strategia può esercitare sullo stato delle zone costiere.

Fatto a Bruxelles, [...]

Per il Parlamento europeo Per il Consiglio

La Presidente Il Presidente

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