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Document 32020R0717

    Regolamento di esecuzione (UE) 2020/717 del Consiglio del 28 maggio 2020 che attua l’articolo 17, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 224/2014, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica centrafricana

    ST/7957/2020/INIT

    GU L 168 del 29.5.2020, p. 61–63 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2020/717/oj

    29.5.2020   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    L 168/61


    REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/717 DEL CONSIGLIO

    del 28 maggio 2020

    che attua l’articolo 17, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 224/2014, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica centrafricana

    IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

    visto il regolamento (UE) n. 224/2014 del Consiglio, del 10 marzo 2014, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica centrafricana (1), in particolare l’articolo 17, paragrafo 3,

    vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 10 marzo 2014 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 224/2014.

    (2)

    Il 5 maggio 2020 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) istituito a norma della risoluzione UNSC 2127 (2013) ha aggiornato le informazioni relative a una persona soggetta a misure restrittive.

    (3)

    È opportuno pertanto modificare di conseguenza l’allegato I del regolamento (UE) n. 224/2014,

    HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

    Articolo 1

    L’allegato I del regolamento (UE) n. 224/2014 è modificato come indicato nell’allegato del presente regolamento.

    Articolo 2

    Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

    Fatto a Bruxelles, il 28 maggio 2020

    Per il Consiglio

    Il presidente

    G. GRLIĆ RADMAN


    (1)  GU L 70 dell’11.3.2014, pag. 1.


    ALLEGATO

    Nell’elenco riportato nella parte A (Persone) dell’allegato I del regolamento (UE) n. 224/2014 la voce relativa a Martin KOUMTAMADJI è sostituita dalla seguente:

    «13. Martin KOUMTAMADJI (alias: a) Abdoulaye Miskine; b) Abdoullaye Miskine; c) Martin Nadingar Koumtamadji; d) Martin Nkoumtamadji; e) Martin Koumta Madji; f) Omar Mahamat)

    Designazione: presidente e comandante in capo del Front démocratique du peuple centrafricain (FDPC)

    Data di nascita: a) 5 ottobre 1965; b) 3 marzo 1965

    Luogo di nascita: a) Ndïnaba, Ciad; b) Kobo, Repubblica centrafricana; c) Kabo, Repubblica centrafricana

    Cittadinanza: a) Ciad; b) Repubblica centrafricana; c) Congo

    Passaporto n.: a) 06FBO2262 (passaporto diplomatico della Repubblica centrafricana) rilasciato il 22 febbraio 2007, scaduto il 21 febbraio 2012; b) passaporto di servizio del Congo n. SA0020249, rilasciato il 22 gennaio 2019, scade il 21 gennaio 2022

    Indirizzo: Am Dafock, prefettura di Vakaga, Repubblica centrafricana (ultima ubicazione nota)

    Data della designazione ONU:20 aprile 2020

    Altre informazioni: Martin Koumtamadji ha fondato l’FDPC nel 2005. È entrato a far parte della coalizione Seleka nel dicembre 2012 prima di lasciarla nell’aprile 2013 dopo l’ascesa al potere dei ribelli a Bangui. In seguito al suo arresto in Camerun è stato trasferito a Brazzaville, nella Repubblica del Congo. È sempre rimasto al comando delle sue truppe sul terreno nella Repubblica centrafricana, anche quando si trovava a Brazzaville, prima del suo ritorno nella Repubblica centrafricana (tra il novembre 2014 e il 2019). L’FDPC ha firmato l’accordo politico per la pace e la riconciliazione nella Repubblica centrafricana il 6 febbraio 2019, ma Martin Koumtamadji resta una minaccia per la pace, la stabilità e la sicurezza della Repubblica Centrafricana. Foto disponibile per l’inserimento nell’avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell’ONU. Link all’avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell’ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals.

    Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell’inserimento nell’elenco forniti dal comitato delle sanzioni:

    Presidente e comandante in capo del Front démocratique du peuple centrafricain (FDPC, un gruppo armato coinvolto in attività violente), Martin Koumatamadji ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità della Repubblica centrafricana e, in particolare l’attuazione dell’accordo politico per la pace e la riconciliazione nella Repubblica centrafricana firmato il 6 febbraio 2019 a Bangui.

    Ha rifiutato il disarmo dei combattenti dell’FDPC, nonostante gli impegni assunti in qualità di firmatario dell’accordo politico per la pace e la riconciliazione nella Repubblica centrafricana, e ha minacciato di rovesciare il presidente Touadéra nel luglio 2019.

    Nel giugno 2019 ha cominciato a cooperare con Nourredine Adam (CFi.002), persona oggetto di sanzioni, e ha partecipato al traffico d’armi con uno stretto associato di Nourredine Adam allo scopo di rafforzare le capacità militari dell’FDPC.

    Ha anche proposto al Front populaire pour la renaissance de la Centrafrique (FPRC) di condurre un’operazione militare con un suo gruppo armato durante i combattimenti nella prefettura di Vakaga del 2019.

    Ha continuato ad ostacolare il ripristino dell’autorità statale nelle aree delle operazioni dell’FPDC mantenendo blocchi stradali illegali per compiere estorsioni a danno degli allevatori di bestiame, degli attori economici (comprese le società minerarie impegnate nell’estrazione dell’oro nella prefettura di Nana Mambéré) e dei viaggiatori.

    Sotto il suo comando l’FDPC ha commesso atti che costituiscono abusi o violazioni dei diritti umani nella prefettura di Nana-Mambéré, inclusi attacchi contro civili nell’aprile 2019, rapimenti di civili nel marzo 2019 (nei pressi di Zoukombo) e atti di violenza sessuale e di genere nel maggio 2019 (a Bagary). Nel 2017 l’FDPC ha inoltre commesso 14 atti di violenza sessuale in tempo di conflitto.

    Tra il 2016 e il 2019 l’FDPC ha reclutato bambini da utilizzare come soldati nel conflitto armato e ha costretto undici ragazze a contrarre matrimonio con membri dell’FDPC.

    Nel marzo 2019 Martin Koumtamadji ha contribuito a ostacolare l’inoltro di aiuti umanitari quando l’FDPC, sotto la direzione di Miskine, ha condotto una serie di attacchi sulla strada principale che dal Camerun conduce a Bangui.

    Infine, elementi dell’FDPC sono entrati in conflitto con la MINUSCA nell’aprile 2019 nei pressi di Zoukombo (prefettura di Nana-Mambéré) e sull’asse Bouar-Béléko.»


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