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Document 32018D0332
Council Implementing Decision (CFSP) 2018/332 of 5 March 2018 implementing Decision 2013/798/CFSP concerning restrictive measures against the Central African Republic
Decisione di esecuzione (PESC) 2018/332 del Consiglio, del 5 marzo 2018, che attua la decisione 2013/798/PESC, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica centrafricana
Decisione di esecuzione (PESC) 2018/332 del Consiglio, del 5 marzo 2018, che attua la decisione 2013/798/PESC, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica centrafricana
GU L 63 del 6.3.2018, p. 46–47
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
In force
6.3.2018 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 63/46 |
DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2018/332 DEL CONSIGLIO
del 5 marzo 2018
che attua la decisione 2013/798/PESC, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica centrafricana
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2,
vista la decisione 2013/798/PESC del Consiglio, del 23 dicembre 2013, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica centrafricana (1), in particolare l'articolo 2 quater,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 23 dicembre 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/798/PESC. |
(2) |
Il 16 febbraio 2018 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, istituito a norma della risoluzione 2127 (2013) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha aggiornato le informazioni relative a una persona soggetta a misure restrittive. |
(3) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato della decisione 2013/798/PESC, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'allegato della decisione 2013/798/PESC è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 5 marzo 2018
Per il Consiglio
Il presidente
N. DIMOV
(1) GU L 352 del 24.12.2013, pag. 51.
ALLEGATO
Nell'allegato della decisione 2013/798/PESC, nella sezione «A. Persone», la voce relativa alla persona elencata in appresso è sostituita dalla seguente:
«1. |
François Yangouvonda BOZIZÉ [alias: a) Bozizé Yangouvonda; b) Samuel Peter Mudde (nato il 16 dicembre 1948 a Izo, Sud Sudan)]
Titolo: a) ex capo di Stato della Repubblica centrafricana; b) professore Data di nascita: a) 14 ottobre 1946; b) 16 dicembre 1948 Luogo di nascita: a) Mouila, Gabon; b) Izo, Sud Sudan Cittadinanza: a) Repubblica centrafricana; b) Sud Sudan Passaporto n.: D00002264, rilasciato l'11 giugno 2013 (rilasciato dal ministro degli affari esteri a Giuba, Sud Sudan. Scade l'11 giugno 2017. Passaporto diplomatico rilasciato a nome di Samuel Peter Mudde) N. di identificazione nazionale: M4800002143743 (numero personale sul passaporto) Indirizzo: Uganda. Data della designazione ONU: 9 maggio 2014. Altre informazioni: Nome della madre: Martine Kofio. Link all'avviso speciale Interpol-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5802796 Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni: Bozizé è stato inserito nell'elenco il 9 maggio 2014 ai sensi del punto 36 della risoluzione 2134 (2014) in quanto tra coloro che “intraprendono o sostengono atti che minacciano la pace, la stabilità o la sicurezza della Rca”. Informazioni supplementari Bozizé, unitamente ai suoi sostenitori, ha incoraggiato l'attacco del 5 dicembre 2013 a Bangui. Da allora, ha continuato a cercare di avviare operazioni di destabilizzazione al fine di mantenere le tensioni nella capitale della Rca. Bozizé avrebbe creato il gruppo di miliziani anti-balaka prima di fuggire dalla Rca il 24 marzo 2013. In un comunicato, Bozizé ha chiesto alle sue milizie di perpetrare atrocità contro il regime attuale e gli islamisti. Bozizé avrebbe fornito assistenza finanziaria e materiale ai miliziani che operano per destabilizzare la transizione in corso e riportare Bozizé al potere. La maggior parte degli elementi anti-balaka sono membri delle forze armate centrafricane dispersi nelle campagne in seguito al colpo di Stato e successivamente riorganizzati da Bozizé. Bozizé e i suoi sostenitori controllano oltre la metà delle unità anti-balaka. Le forze leali a Bozizé, armate con fucili d'assalto, mortai e lanciarazzi, sono state sempre più coinvolte in rappresaglie contro la popolazione musulmana della Rca. La situazione nella Repubblica centrafricana si è rapidamente deteriorata dopo l'attacco perpetrato il 5 dicembre 2013 a Bangui dalle forze anti-balaka, che ha fatto oltre 700 morti.». |