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Έγγραφο 32013B0546

2013/546/UE: Decisione del Parlamento europeo, del 17 aprile 2013 , sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011, sezione V — Corte dei conti

GU L 308 del 16.11.2013, σ. 122 έως 122 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Νομικό καθεστώς του εγγράφου Δεν ισχύει πλέον, Ημερομηνία λήξης ισχύος: 31/12/2011

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2013/546/oj

16.11.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 308/122


DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 17 aprile 2013

sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011, sezione V — Corte dei conti

(2013/546/UE)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011 (1),

visti i conti consolidati annuali dell’Unione europea relativi all’esercizio 2011 [COM(2012)436 — C7-0228/2012] (2),

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio finanziario 2011, corredata delle risposte delle istituzioni (3),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti (4) nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti per l’esercizio 2011 a norma dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visti l’articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (6), in particolare gli articoli 164, 165 e 166,

visti l’articolo 77 e l’allegato VI del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0092/2013),

1.

concede il discarico al segretario generale della Corte dei conti per l’esecuzione del bilancio della Corte dei conti per l’esercizio 2011;

2.

esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.

incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell’Unione europea, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

Il presidente

Martin SCHULZ

Il segretario generale

Klaus WELLE


(1)  GU L 68 del 15.3.2011.

(2)  GU C 348 del 14.11.2012, pag. 1.

(3)  GU C 344 del 12.11.2012, pag. 1.

(4)  GU C 348 del 14.11.2012, pag. 130.

(5)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(6)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 17 aprile 2013

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011, sezione V — Corte dei conti

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011 (1),

visti i conti consolidati annuali dell’Unione europea relativi all’esercizio 2011 [COM(2012)436 — C7-0228/2012] (2),

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio finanziario 2011, corredata delle risposte delle istituzioni (3),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti (4) nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti per l’esercizio 2011 a norma dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visti l’articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (6), in particolare gli articoli 164, 165 e 166,

visti l’articolo 77 e l’allegato VI del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0092/2013),

1.

osserva che i conti annuali della Corte dei conti sono sottoposti a revisione contabile da parte di un revisore esterno indipendente — PricewaterhouseCoopers SARL — al fine di applicare alla Corte stessa i medesimi principi di trasparenza e di responsabilità da essa applicati ai soggetti che sottopone a revisione contabile; prende atto del parere del revisore contabile secondo cui «i rendiconti finanziari presentano un’immagine fedele della situazione finanziaria della Corte dei conti europea»;

2.

constata che nel 2011 gli stanziamenti d’impegno della Corte dei conti ammontavano a un totale di 134 337 000 EUR (rispetto a 148 600 000 EUR nel 2010) e che il tasso di esecuzione di tali stanziamenti è stato del 93 % lo scorso anno; ricorda che il bilancio della Corte dei conti è puramente amministrativo;

3.

incoraggia la Corte dei conti a continuare a valutare la qualità e l’impatto del suo lavoro; esorta a prestare particolare attenzione all’esame del contenuto e della presentazione delle relazioni della Corte dei conti intrapreso dagli esperti esterni; osserva che nel 2011 l’indice di soddisfazione degli esperti esterni è diminuito e chiede alla Corte dei conti di spiegarne i motivi;

4.

si congratula con la Corte dei conti per il miglioramento della sua gestione finanziaria, in particolare grazie all’introduzione di un monitoraggio sistematico dell’attuazione delle sue raccomandazioni da parte dei soggetti controllati; reputa che il risultato raggiunto sia assai positivo e desidererebbe sapere quanto tempo intercorre mediamente tra la comunicazione di dette valutazioni e il ricevimento delle risposte dei soggetti controllati;

5.

ricorda alla Corte dei conti la necessità di rispettare il calendario previsto, anche qualora non esista una scadenza precisa, come nel caso delle sue relazioni speciali; ritiene che la percentuale delle relazioni adottate conformemente al calendario previsto debba essere migliorata;

6.

invita la Corte dei conti a inserire in ciascuna delle sue relazioni speciali una cronologia che fornisca informazioni sulle singole tappe della relazione (dal lavoro preparatorio iniziale fino alla pubblicazione);

7.

concorda con la Corte dei conti in merito all’importanza da essa attribuita alla dichiarazione dei risultati preliminari; invita di conseguenza la Corte dei conti ad adottare misure efficaci per aumentare la percentuale delle dichiarazioni pubblicate entro il termine di due mesi;

8.

accoglie con favore l’aumento, nel 2011, del numero di posti di addetto alla revisione contabile rispetto al numero degli effettivi impiegati in altri servizi; loda la Corte dei conti per il suo continuo impegno nella ricerca di una maggiore efficienza nei servizi di supporto; si rammarica, tuttavia, che alla fine del 2011 il numero di posti vacanti di addetto alla revisione contabile fosse ancora elevato (25 posti vacanti), benché sensibilmente inferiore rispetto all’anno precedente (44 posti vacanti nel 2010); invita la Corte dei conti ad accelerare l’assunzione di nuovo personale per i posti di revisione contabile vacanti;

9.

segnala che vi è un forte squilibrio geografico nella distribuzione dei posti di direttore: quattro provenienti dal Regno Unito e uno dalla Francia, uno dalla Spagna, uno dal Belgio, uno dalla Danimarca, uno dalla Grecia, uno dall’Irlanda e uno dall’Italia;

10.

ritiene che l’equilibrio di genere a livello di direttori e di capi unità sia ancora fortemente insufficiente (72 % uomini e 28 % donne); prende atto con soddisfazione del fatto che la percentuale di donne nel gruppo di funzioni AD è in aumento; ricorda tuttavia l’importanza dell’equilibrio geografico a tutti i livelli del personale e chiede alla Corte dei conti di fornire altresì una ripartizione in base alla nazionalità;

11.

invita la Corte dei conti a mantenere in futuro il miglior ambiente di lavoro possibile per il suo personale e i suoi membri; incoraggia la Corte dei conti a considerare quali insegnamenti si possano trarre dal caso di molestie recentemente rivelato e a verificare se la procedura applicata durante l’indagine della Corte dei conti sia stata pienamente conforme al suo regolamento;

12.

chiede di introdurre misure preventive di protezione contro le molestie sul posto di lavoro e di descrivere tutte le misure adottate per il personale dei gabinetti dei membri della Corte dei conti;

13.

si congratula con la Corte dei conti per i risultati ottenuti dalla sua Direzione della Traduzione, che denotano grande efficienza, e per la conclusione del progetto immobiliare K3 nel rispetto del calendario e del bilancio;

14.

chiede perché il nuovo sistema informatico della Corte dei conti «Assist» non sia stato implementato e quali problemi ci siano stati; chiede altresì una descrizione dettagliata dei costi finora sostenuti, un’indicazione dei probabili costi futuri e una previsione circa la data di implementazione del programma;

15.

rileva che nel 2011 la Corte dei conti ha effettuato un totale di 379 visite di audit, di cui 343 negli Stati membri e 36 in paesi terzi; invita la Corte dei conti ad aumentare sia il numero che l’efficacia delle visite di audit in loco;

16.

prende atto del fatto che nel 2011 la Corte dei conti ha segnalato all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) un totale di sette casi di sospetta frode emersi nel quadro della sua attività di revisione contabile; osserva che l’OLAF ha deciso di aprire un’indagine in due di questi casi e che tali indagini sono tuttora in corso; invita la Corte dei conti a chiarire se il numero di casi deferiti all’OLAF e la percentuale di quelli per cui viene aperta un’indagine riflettano i reali livelli di corruzione in relazione all’utilizzo di fondi dell’Unione e, se non è così, che cosa propone al fine di incrementare entrambe queste cifre;

17.

rileva inoltre che nel 2011 la Corte dei conti ha deferito all’OLAF diciassette casi di sospetta frode emersi da lettere di denuncia ricevute dalla stessa Corte dei conti; sostiene la prosecuzione della stretta cooperazione della Corte dei conti con l’OLAF sollecitando la Corte dei conti a valutare se questo numero possa essere aumentato — e se sì in che modo — in rapporto alla più generale immagine, azione ed efficacia della Corte dei conti in questo settore;

18.

si compiace della cooperazione tra la Corte dei conti e la commissione del Parlamento per il controllo dei bilanci, del preciso seguito dato alla risoluzione sul discarico relativa all’esercizio precedente e del regolare riscontro dato alle richieste del Parlamento;

19.

prende atto dell’esercizio di follow-up effettuato dal servizio di audit interno, che ha consentito di individuare i progressi ottenuti con i controlli interni già esistenti e gli sforzi compiuti dai servizi controllati al fine di attuare i piani d’azione concordati; chiede di essere informato in merito alle misure adottate e ai risultati conseguiti da tali servizi;

20.

accoglie con soddisfazione la pubblicazione della relazione speciale n. 19/2012 sul seguito dato alle relazioni speciali della Corte dei conti;

21.

attende di ricevere la sintesi delle principali conclusioni derivanti dal monitoraggio delle verifiche ex post del servizio di audit interno e dei risultati relativi all’impatto che tali cambiamenti hanno avuto sul controllo interno della Corte dei conti nella relazione annuale di attività 2012;

22.

prende atto del fatto che la revisione intermedia della strategia generale della Corte dei conti per il periodo 2009-2013 ha consentito di concludere che i processi fondamentali sono monitorati e i progressi compiuti fino ad oggi sono riferiti con precisione;

23.

attende con interesse la seconda valutazione «inter pares» che la Corte dei conti ha avviato nel 2013, focalizzata in particolare sulla pratica dell’audit della gestione alla Corte dei conti; chiede informazioni circa la messa in atto delle conclusioni della prima valutazione «inter pares» introduttiva, che si è svolta nel 2012;

24.

concorda con le raccomandazioni formulate dal servizio di audit interno in vista della creazione di una nuova serie di indicatori chiave di rendimento al fine di misurare l’attuazione di tale strategia.


(1)  GU L 68 del 15.3.2011.

(2)  GU C 348 del 14.11.2012, pag. 1.

(3)  GU C 344 del 12.11.2012, pag. 1.

(4)  GU C 348 del 14.11.2012, pag. 130.

(5)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(6)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.


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