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Document 32012B0545
2012/545/EU: Decision of the European Parliament of 10 May 2012 on discharge for implementation of the European Union general budget for the financial year 2010, Section II — Council
2012/545/UE: Decisione del Parlamento europeo, del 10 maggio 2012 , sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2010, sezione II — Consiglio
2012/545/UE: Decisione del Parlamento europeo, del 10 maggio 2012 , sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2010, sezione II — Consiglio
GU L 286 del 17.10.2012, p. 22–22
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
No longer in force, Date of end of validity: 31/12/2010
17.10.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 286/22 |
DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
del 10 maggio 2012
sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2010, sezione II — Consiglio
(2012/545/UE)
IL PARLAMENTO EUROPEO,
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visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2010 (1), |
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visti i conti annuali dell’Unione europea relativi all’esercizio 2010 [COM(2011) 473 — C7-0258/2011] (2), |
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vista la relazione annuale del Consiglio all’autorità competente per il discarico riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2010, |
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vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2010, corredata delle risposte delle istituzioni (3), |
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vista la dichiarazione (4) attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti per l’esercizio 2010, a norma dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, |
— |
visti l’articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, |
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visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147, |
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vista la decisione n. 31/2008 del segretario generale del Consiglio/alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune relativa al rimborso delle spese di viaggio dei delegati dei membri del Consiglio (6), |
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visto l’accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, del 17 maggio 2006, sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (7), |
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visti l’articolo 77 e l’allegato VI del suo regolamento, |
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vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0095/2012), |
1. |
rinvia la sua decisione sul discarico al segretario generale del Consiglio relativamente all’esecuzione del bilancio del Consiglio per l’esercizio 2010; |
2. |
esprime le sue osservazioni e riserve nella risoluzione in appresso; |
3. |
incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell’Unione europea, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L). |
Il presidente
Martin SCHULZ
Il segretario generale
Klaus WELLE
(2) GU C 332 del 14.11.2011, pag. 1.
(3) GU C 326 del 10.11.2011, pag. 1.
(4) GU C 332 del 14.11.2011, pag. 134.
(5) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
(6) Decisione emanante dal regolamento interno del Consiglio del 22 luglio 2002 (GU L 230 del 28.8.2002, pag. 7).
(7) GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
17.10.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 286/23 |
RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
del 10 maggio 2012
recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2010, sezione II — Consiglio
IL PARLAMENTO EUROPEO,
— |
visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2010 (1), |
— |
visti i conti annuali dell’Unione europea relativi all’esercizio 2010 [COM(2011) 473 — C7-0258/2011] (2), |
— |
vista la relazione annuale del Consiglio all’autorità competente per il discarico sulle revisioni contabili interne effettuate nel 2010, |
— |
vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2010, corredata delle risposte delle istituzioni (3), |
— |
vista la dichiarazione (4) attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti per l’esercizio 2010, a norma dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, |
— |
visti l’articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, |
— |
visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147, |
— |
vista la decisione n. 31/2008 del segretario generale del Consiglio/alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune relativa al rimborso delle spese di viaggio dei delegati dei membri del Consiglio (6), |
— |
visto l’accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, del 17 maggio 2006, sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (7), |
— |
visti l’articolo 77 e l’allegato VI del suo regolamento, |
— |
vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0095/2012), |
1. |
in linea con la sua facoltà di utilizzare le due scadenze del calendario di discarico al fine, in questo caso, di esplorare la possibilità di pervenire ad un accordo con la presidenza di turno, rinvia la sua decisione di discarico al segretario generale del Consiglio relativamente all’esecuzione del bilancio del Consiglio per l’esercizio 2010; |
2. |
prende atto che nella sua relazione annuale 2010 la Corte dei conti ha stimato che, sulla base dei lavori di rendicontazione effettuati, i pagamenti relativi all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2010 per le spese amministrative e di altro genere delle istituzioni e degli organi sono, nell’insieme, esenti da errore significativo; sottolinea che il tasso di errore più probabile è valutato nel settore delle «spese amministrative», in generale allo 0,4 % (punti 7.9 e 7.10); |
3. |
dichiara di aver ricevuto una serie di documenti destinati alla procedura di discarico 2010 (stati finanziari definitivi del 2010, compresi i conti, la relazione di attività in materia finanziaria e la sintesi delle revisioni contabili interne del 2010); rimane in attesa di tutti i documenti necessari per il discarico (fra cui l’integralità dell’audit interno per il 2010); |
4. |
auspica che il Parlamento riceva la relazione annuale di attività integrale; insiste affinché la relazione annuale di attività fornisca altresì una tabella esauriente di tutte le risorse umane di cui il Consiglio dispone, ripartita per categoria, grado, sesso, partecipazione alla formazione professionale e nazionalità; |
5. |
sottolinea che, nella sua relazione annuale 2010, la Corte dei conti ha criticato il finanziamento del progetto immobiliare «Residence Palace» per via degli anticipi (paragrafo 7.19); osserva che la Corte dei conti ha constatato che nel corso del periodo 2008-2010 l’importo complessivo degli anticipi versati dal Consiglio è stato di 235 000 000 EUR; constata che gli importi versati provenivano da linee di bilancio sottoutilizzate; evidenzia che «sottoutilizzato» è il termine politicamente corretto per «importo iscritto in bilancio in eccesso»; sottolinea che nel 2010 il Consiglio ha aumentato la linea di bilancio «Acquisto di beni immobiliari» di 40 000 000 EUR; |
6. |
prende nota delle spiegazioni fornite dal Consiglio circa il fatto che gli stanziamenti sono stati resi disponibili mediante storni di bilancio autorizzati dall’autorità di bilancio secondo le procedure previste agli articoli 22 e 24 del regolamento finanziario; |
7. |
condivide il parere della Corte dei conti secondo cui una tale procedura reca nocumento al principio della verità di bilancio, nonostante i risparmi ottenuti a livello di pagamento di canoni di locazione; |
8. |
prende atto della risposta del Consiglio secondo cui gli importi destinati alle linee di bilancio per l’interpretazione e le spese di viaggio delle delegazioni dovrebbero essere più in linea con il consumo effettivo e chiede una migliore pianificazione di bilancio al fine di evitare in futuro le prassi attuali; |
9. |
ricorda alla Corte dei conti la richiesta avanzata dal Parlamento di procedere a una valutazione approfondita dei sistemi di sorveglianza e controllo esistenti al Consiglio, sulla falsariga delle valutazioni da essa realizzate presso la Corte di giustizia, il Mediatore europeo e il Garante europeo per la protezione dei dati, nella fase di preparazione della relazione annuale della Corte dei conti per l’esercizio 2010; |
10. |
deplora le difficoltà incontrate nell’ambito delle procedure di discarico per gli esercizi 2007, 2008 e 2009 che erano dovute all’indisponibilità del Consiglio ad impegnarsi in un dialogo aperto e formale con la commissione per il controllo dei bilanci nonché a rispondere alle domande della commissione; ricorda che il Parlamento ha rifiutato il discarico al segretario generale del Consiglio sull’esecuzione del bilancio del Consiglio per l’esercizio 2009 per i motivi specificati nelle sue risoluzioni del 10 maggio 2011 (8) e del 25 ottobre 2011 (9); |
11. |
ribadisce la sua posizione secondo la quale i contribuenti europei hanno tutto il diritto di aspettarsi che la totalità del bilancio dell’Unione, compresi tutti i fondi gestiti autonomamente dalle sue istituzioni e agenzie separate, sia soggetta al pieno controllo pubblico; |
12. |
deplora che il Consiglio ritenga — unico tra le istituzioni dell’Unione — di non essere responsabile per l’utilizzo dei fondi messi a sua disposizione; |
13. |
rileva che la capziosità dell’argomentazione del Consiglio secondo cui la concessione del discarico alla Commissione dovrebbe essere interpretata come concessione del discarico alla totalità del bilancio dell’Unione, comprese le parti del bilancio utilizzate dal Consiglio, è dimostrata dalla sua incoerente adesione all’idea secondo la quale la Commissione non dovrebbe avere il potere di controllare e gestire il proprio bilancio; ritiene che l’unica soluzione logica di questo conflitto sia che il Consiglio inviti la Commissione a esercitare un controllo sulle sue finanze o partecipi pienamente ad una procedura di discarico ordinaria che deve necessariamente seguire, mutatis mutandis, le procedure complete applicate a tutte le altre istituzioni dell’Unione europea; |
14. |
ribadisce che il Parlamento sta ancora aspettando la risposta del Consiglio sulle azioni e la richiesta di documenti di cui alle due citate risoluzioni; invita il segretario generale del Consiglio a fornire alla commissione del Parlamento competente per la procedura di discarico esaurienti risposte scritte alle seguenti domande:
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15. |
prende atto della risposta della Commissione del 25 novembre 2011 alla lettera del presidente della commissione per il controllo dei bilanci in cui la Commissione dichiara che è auspicabile che il Parlamento continui a concedere, rinviare o rifiutare il discarico alle altre istituzioni, come avvenuto fino adesso; |
16. |
ricorda che il 31 gennaio 2012 il presidente della commissione per il controllo dei bilanci ha inviato una lettera alla presidenza in carica del Consiglio per sottolineare l’auspicio di ristabilire il dialogo politico e comunicare domande complementari formulate dalla commissione parlamentare circa il discarico da dare al Consiglio; auspica pertanto che il Consiglio fornisca alla commissione competente per la procedura di discarico una risposta al questionario — allegato alla lettera del presidente — prima della discussione in plenaria; |
17. |
deplora, tuttavia, che il Consiglio abbia rifiutato di partecipare a qualsiasi riunione ufficiale della commissione per il controllo dei bilanci relativa al suo discarico; |
18. |
sottolinea il diritto del Parlamento, su raccomandazione del Consiglio, di concedere il discarico secondo la procedura prevista dal trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che va interpretata alla luce del suo contesto e del suo obiettivo che consiste nel sottoporre l’esecuzione della totalità del bilancio dell’Unione senza eccezioni al controllo e alla sorveglianza parlamentari e a concedere il discarico in maniera autonoma non solo per la sezione del bilancio eseguita dalla Commissione, ma anche per le sezioni del bilancio eseguite dalle altre istituzioni di cui all’articolo 1 del regolamento finanziario; |
19. |
rileva che il Consiglio dovrebbe dar prova di trasparenza e rispondere pienamente dinanzi ai cittadini europei per i fondi affidatigli in quanto istituzione dell’Unione; ribadisce che ciò significa che il Consiglio deve partecipare pienamente e in buona fede al processo di discarico annuale:
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20. |
ritiene che la cooperazione interistituzionale tra il Parlamento e il Consiglio rivesta estrema importanza in materia di controllo dell’esecuzione del bilancio dell’Unione; a questo proposito, chiede al Consiglio di fornire le risposte al questionario che gli è stato presentato dal Parlamento; |
21. |
chiede al Consiglio di esaminare la questione del discarico annuale del bilancio generale dell’Unione europea in una parte aperta al pubblico della riunione del Consiglio. |
(2) GU C 332 del 14.11.2011, pag. 1.
(3) GU C 326 del 10.11.2011, pag. 1.
(4) GU C 332 del 14.11.2011, pag. 134.
(5) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
(6) Decisione emanante dal regolamento interno del Consiglio del 22 luglio 2002 (GU L 230 del 28.8.2002, pag. 7).
(7) GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
(8) GU L 250 del 27.9.2011, pag. 25.