Relazioni culturali internazionali — Una strategia dell’Unione europea
SINTESI DELLA:
Comunicazione congiunta [JOIN (2016) 29 def.] — Strategia per la cooperazione culturale internazionale
Articolo 6 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE)
QUAL È LO SCOPO DELLA COMUNICAZIONE E DELL’ARTICOLO 6 TFUE?
- La comunicazione propone una strategia per relazioni culturali internazionali più solide ed efficaci, (ad es. scambi di idee, di punti di vista e di opinioni tra culture differenti) al fine di sostenere le priorità della Commissione europea di rendere l’Europa un attore globale più forte, un partner internazionale migliore e mettere l’Europa nelle condizioni di contribuire maggiormente alla crescita sostenibile.
- Propone un modello per la cooperazione culturale tra i paesi europei, le organizzazioni culturali nazionali e gli organi pubblici e privati ispirandosi alla «diplomazia culturale» per promuovere un ordine mondiale fondato sulla pace, sullo Stato di diritto, sulla libertà di espressione, sulla comprensione reciproca e sul rispetto dei valori fondamentali.
- Sebbene la politica in ambito culturale sia, in linea di principio, materia spettante ai singoli Stati membri dell’Unione europea (UE), l’articolo 6 TFUE stabilisce che l’Unione europea può intervenire nel suddetto ambito al fine di assistere, coordinare e integrare l’azione degli Stati membri.
PUNTI CHIAVE
La cultura non riguarda solamente le arti e letteratura. La cultura comprende, infatti, un’ampia gamma di attività, dal dialogo interculturale* al turismo, dall’istruzione e ricerca alle industrie culturali e creative, dalla tutela del patrimonio culturale alla promozione delle nuove tecnologie, dall’artigianato alla cooperazione allo sviluppo.
La cultura riveste, inoltre, un ruolo importante nell’ambito della politica estera dell’Unione europea dal momento che la cooperazione culturale contrasta stereotipi e pregiudizi, inoltre, il dialogo può prevenire conflitti e favorire riconciliazioni. Aiuta a fornire risposte e a reagire a sfide globali quali l’integrazione dei rifugiati, il contrasto alla radicalizzazione violenta nonché la tutela del patrimonio culturale mondiale.
La cultura può anche essere uno strumento per apportare rilevanti benefici sociali e culturali, come, ad esempio, la partecipazione dei cittadini e le entrate provenienti dal settore turistico sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea.
La strategia sviluppa e migliora quella prevista nella precedente comunicazione relativa alla cultura e alle relazioni internazionali dell’UE e al ruolo della cultura nella cooperazione dell’UE allo sviluppo, e mira a rafforzare la cooperazione culturale in tre aree principali:
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Promozione di un modello di sviluppo sociale ed economico sostenibile, attraverso il rafforzamento di industrie culturali e creative, rafforzando il ruolo e le funzioni di enti e autorità locali. Esempi a tal proposito sono:
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La promozione di relazioni pacifiche tra comunità e popoli di differenti credenze religiose. Il dialogo favorisce la promozione di società giuste, pacifiche e inclusive, rispettose dei diritti umani, delle minoranze e delle sensibilità proprie di ciascun gruppo, con azioni calibrate sugli specifici interessi e contesti culturali. Ciò include:
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Miglioramento della cooperazione in relazione al patrimonio culturale, attraverso il sostegno alla ricerca, attraverso la lotta contro il traffico illecito di beni culturali e la tutela dei siti del patrimonio culturale. Il restauro unitamente alla promozione del patrimonio culturale attrae il turismo e costituisce un volano per la crescita economica. Citiamo tra gli esempi:
- la ricerca relativa a Orizzonte 2020 che mira a trovare nuove soluzioni per la salvaguardia e la gestione del patrimonio culturale messo a rischio dal cambiamento climatico, alla quale possono partecipare paesi non appartenenti all’UE;
- lotta al traffico di beni culturali, ivi compresa la sovvenzione di corsi di formazione per funzionari doganali addetti ai controlli alle frontiere al fine di agevolare l’individuazione precoce degli artefatti rubati;
- collaborazione con l’Unesco al fine di predisporre un sistema di reazione rapido per la tutela dei siti del patrimonio culturale. Il Fondo fiduciario regionale dell’UE in risposta alla crisi siriana fornirà un contributo volto alla tutela del patrimonio culturale e alla promozione delle diversità culturali.
La cooperazione europea in materia di cultura riguarda sia i paesi appartenenti all’UE sia i paesi in via di sviluppo e può essere rafforzata da:
- condivisione di risorse e collaborazione in paesi non appartenenti all’Unione europea;
- migliore cooperazione con istituti culturali nazionali all’interno dell’UE;
- utilizzo maggiore delle ambasciate UE nei paesi non appartenenti all’Unione europea (delegazioni);
- creazione di case della cultura europea progettate per fornire servizi alla popolazione locale, per impegnarsi in progetti comuni, per offrire borse di studio, scambi culturali e nel campo dell’istruzione;
- eventi culturali comuni UE;
- concentrazione sui partner strategici;
- scambi di studenti, ricercatori ed ex studenti tra paesi appartenenti all’UE e paesi terzi.
La suddetta strategia culturale può essere promossa attraverso l’utilizzo di risorse esistenti quali ad esempio:
CONTESTO
PAROLE CHIAVE
Dialogo interculturale: lo scambio di idee, di punti di vista e di opinioni tra culture differenti.
DOCUMENTO PRINCIPALE
Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio: Verso una strategia dell’Unione europea per le relazioni culturali internazionali [JOIN(2016) 29 def., dell’8.6.2016]
Versione consolidata del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea — Parte I — Principi — Titolo I — Categorie e settori di competenza dell’Unione — Articolo 6 (GU C 202 del 7.6.2016, pagg. 52–53)
DOCUMENTI CORRELATI
Conclusioni del Consiglio in tema di cultura nell’ambito delle relazioni esterne e in particolare in relazione alla cultura nell’ambito della cooperazione allo sviluppo (GU C 417 del 15.12.2015, pagg. 41–43)
Conclusioni del Consiglio e dei Rappresentanti di governo degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, in tema di promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale nell’ambito delle relazioni esterne dell’Unione e gli Stati membri (GU C 320 del 16.12.2008, pagg. 10–12)
Ultimo aggiornamento: 17.07.2017