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Document 32023D1786

Decisione (UE) 2023/1786 della Commissione del 15 settembre 2023 che abroga la decisione 2006/928/CE che istituisce un meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione

C/2023/5653

GU L 229 del 18.9.2023, p. 94–96 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 08/10/2023

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/1786/oj

18.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 229/94


DECISIONE (UE) 2023/1786 DELLA COMMISSIONE

del 15 settembre 2023

che abroga la decisione 2006/928/CE che istituisce un meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sull’Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto l’atto di adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania, in particolare gli articoli 37 e 38,

considerando quanto segue:

(1)

Nella relazione di verifica del grado di preparazione della Bulgaria e della Romania in vista dell’adesione all’Unione europea (1), del 26 settembre 2006, precedente all’adesione della Romania all’Unione, la Commissione ha individuato una serie di questioni, riguardanti in particolare la responsabilità e l’efficienza del sistema giudiziario e degli organi preposti all’applicazione della legge in Romania, per le quali erano ancora necessari ulteriori progressi per garantire la capacità di attuare e applicare le misure adottate per istituire il mercato interno e lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia.

(2)

Il 13 dicembre 2006 la Commissione ha adottato la decisione 2006/928/CE (2) che istituisce un meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare quattro parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione. Tale decisione stabilisce la propria abrogazione non appena tutti i parametri di riferimento saranno stati rispettati in maniera soddisfacente.

(3)

La decisione 2006/928/CE impone alla Romania di riferire periodicamente alla Commissione sui progressi compiuti per quanto riguarda il rispetto di ciascuno dei parametri di riferimento. La Commissione ha trasmesso al Parlamento europeo e al Consiglio, per la prima volta nel giugno 2007 e in seguito periodicamente, le proprie osservazioni e conclusioni in merito alla relazione presentata dalla Romania. Ogni relazione della Commissione è stata il risultato di un’analisi rigorosa basata su una stretta collaborazione con le autorità nazionali e sugli elementi forniti dalla società civile e dagli altri portatori di interessi e osservatori.

(4)

Nella relazione del gennaio 2017 (3) la Commissione ha effettuato una valutazione globale dei progressi compiuti dalla Romania dall’istituzione del meccanismo di cooperazione e verifica. Su tale base la Commissione ha stabilito un percorso chiaro per la conclusione del meccanismo, fondato su dodici raccomandazioni che chiarivano i requisiti che la Romania doveva rispettare per soddisfare i quattro parametri di riferimento stabiliti nella decisione. Visti i progressi compiuti, la Commissione ha ritenuto che il rispetto di tali raccomandazioni sarebbe stato sufficiente per porre fine al meccanismo di cooperazione e verifica, a condizione che nel frattempo non vi fossero sviluppi tali da invertire chiaramente l’andamento dei progressi. Molte delle raccomandazioni vertevano in particolare sulla predisposizione di salvaguardie interne per garantire l’irreversibilità dei risultati e dimostrare che le riforme in corso sarebbero proseguite e i progressi compiuti sarebbero stati consolidati anche senza il meccanismo.

(5)

Da allora la Commissione ha effettuato quattro valutazioni dei progressi compiuti nell’attuazione delle raccomandazioni (4). Le relazioni della Commissione sui progressi compiuti dalla Romania in base al meccanismo di cooperazione e verifica dall’ultimo periodo del 2017 al 2019 hanno evidenziato una retromarcia sulle riforme. Le misure adottate dalla Romania hanno riaperto questioni che la relazione del gennaio 2017 aveva considerato chiuse, e nella relazione del novembre 2018 (5) sono state formulate otto raccomandazioni supplementari.

(6)

Nella relazione del giugno 2021 la Commissione ha accolto con favore i progressi compiuti dalla Romania verso la rapida conclusione del meccanismo di cooperazione e verifica (6). La Commissione ha tenuto conto in particolare del rinnovato impulso dato dalla Romania alle riforme e all’inversione di tendenza del periodo 2017-2019. Ha preso atto dei progressi compiuti in tutte le restanti raccomandazioni, molte delle quali erano in fase di adempimento se i progressi fossero rimasti costanti.

(7)

La relazione della Commissione del novembre 2022 (7) ha stabilito che i progressi compiuti dalla Romania in base al meccanismo di cooperazione e verifica erano sufficienti per rispettare gli impegni assunti al momento dell’adesione del paese all’Unione e che tutti e quattro i parametri di riferimento stabiliti nella decisione, chiariti mediante le dodici raccomandazioni della relazione del gennaio 2017 e le otto raccomandazioni supplementari della relazione del novembre 2018, erano stati rispettati in maniera soddisfacente. La Commissione ha in particolare preso atto dei progressi compiuti dalla Romania nel rafforzamento dell’indipendenza e dell’efficacia del sistema giudiziario attraverso una revisione globale del sistema giudiziario. Sono state adottate nuove leggi sulla giustizia che hanno apportato importanti cambiamenti per quanto riguarda l’organizzazione delle carriere e i regimi di responsabilità per i magistrati; la nomina, la revoca e i poteri dei procuratori di alto livello; e la governance dell’Ispettorato giudiziario. La Commissione ha inoltre preso atto dei progressi compiuti nell’attuazione della strategia nazionale anticorruzione e dei risultati positivi ottenuti nelle indagini e nelle sanzioni contro la corruzione ad alto livello. Ha inoltre rilevato che le istituzioni responsabili dell’applicazione delle norme in materia di integrità e conflitti di interessi, nonché della gestione e del recupero dei proventi di reato, hanno funzionato in modo efficace.

(8)

La Commissione ha preso atto, nelle conclusioni della relazione del novembre 2022, di tre impegni specifici assunti dal governo rumeno. Il presidente della Romania ha informato la Commissione, con lettera del 28 giugno 2023, in merito alle misure adottate per adempiere a tali impegni. In primo luogo la Romania si è impegnata ad analizzare ulteriormente e a tenere nella massima considerazione i pareri della Commissione di Venezia relativi alle leggi sulla giustizia e più in generale alle eventuali azioni ulteriori che si riterranno necessarie. È stato istituito un gruppo di esperti ad alto livello per riflettere su soluzioni legislative adeguate per dare seguito al parere della Commissione di Venezia, al fine di rafforzare ulteriormente l’efficienza e l’indipendenza della magistratura. In secondo luogo la Romania si è impegnata a completare la revisione del codice penale e del codice di procedura penale per garantirne l’allineamento alle decisioni adottate dalla Corte costituzionale della Romania dal 2016. La legislazione in tal senso è stata adottata dal parlamento rumeno il 28 giugno 2023. Il completamento della revisione dei due codici fa parte anche degli impegni assunti dalla Romania nell’ambito del suo piano per la ripresa e la resilienza (8). Infine il governo rumeno ha espresso fiducia nella capacità del nuovo Consiglio superiore della magistratura di contribuire allo sviluppo della riforma e di dare un nuovo impulso alla trasparenza e alla responsabilità. Il Consiglio superiore della magistratura ha adottato una dichiarazione di principi in materia di trasparenza e responsabilità, che ha pubblicato il 3 aprile 2023.

(9)

Pertanto tutti i parametri di riferimento stabiliti nella decisione, chiariti mediante le dodici raccomandazioni della relazione del gennaio 2017 e le otto raccomandazioni supplementari della relazione del novembre 2018, nonché gli impegni specifici (9) elencati nelle conclusioni della relazione del 2022, sono stati rispettati in maniera soddisfacente.

(10)

Lo sviluppo della situazione generale dello Stato di diritto nell’Unione ha generato un nuovo contesto per l’attività di cooperazione della Commissione con la Romania. In particolare, il ciclo annuale sullo Stato di diritto, avviato dalla Commissione nella comunicazione del luglio 2019 dal titolo «Rafforzare lo Stato di diritto nell’Unione» (10) e negli orientamenti politici della presidente von der Leyen, fornisce un quadro in corso con una prospettiva a lungo termine per accompagnare riforme sostenibili, con la Romania e gli altri Stati membri. Nell’ambito di tale ciclo, la relazione annuale della Commissione sullo Stato di diritto, che dal 2022 comprende anche raccomandazioni agli Stati membri, stimola una direzione positiva sulle questioni relative allo Stato di diritto, approfondendo il dialogo e la consapevolezza congiunta e prevenendo l’insorgere o l’aggravarsi dei problemi in tale ambito. Consentirà di monitorare l’attuazione delle riforme concordate dalla Romania.

(11)

La Commissione ha presentato la relazione del novembre 2022 sui progressi compiuti dalla Romania in base al meccanismo di cooperazione e verifica alla commissione competente del Parlamento europeo. La Commissione ha tenuto debitamente conto delle osservazioni ricevute dal Parlamento europeo con lettera della presidente del Parlamento europeo del 6 febbraio 2023.

(12)

La Commissione ha presentato al competente gruppo di lavoro del Consiglio la relazione del novembre 2022 sui progressi compiuti dalla Romania in base al meccanismo di cooperazione e verifica e ha tenuto debitamente conto della relazione della presidenza del Consiglio del 16 dicembre 2022.

(13)

Il 5 luglio 2023 la Commissione ha informato il Consiglio della propria intenzione di abrogare la decisione che istituisce un meccanismo di cooperazione e verifica per la Romania e di chiudere definitivamente il meccanismo. Ciò è stato comunicato anche al Parlamento europeo. Con lettera del 26 luglio il Consiglio ha preso atto dell’intenzione della Commissione di chiudere formalmente il meccanismo di cooperazione e verifica per la Bulgaria e la Romania.

(14)

È pertanto opportuno abrogare la decisione,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione 2006/928/CE è abrogata.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il 15 settembre 2023

Per la Commissione

La presidente

Ursula VON DER LEYEN


(1)  Relazione di verifica del grado di preparazione della Bulgaria e della Romania in vista dell’adesione all’Unione europea, 26 settembre 2006, COM(2006) 549.

(2)  Decisione 2006/928/CE della Commissione, del 13 dicembre 2006, che istituisce un meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione (GU L 354 del 14.12.2006, pag. 56).

(3)  Relazione della Commissione sui progressi compiuti dalla Romania in base al meccanismo di cooperazione e verifica, COM(2017) 44 final.

(4)  COM(2017) 751; COM(2018) 851; COM(2019) 499; COM(2021) 370.

(5)  COM(2018) 851.

(6)  COM(2021) 370.

(7)  COM(2022) 664.

(8)  Decisione di esecuzione del Consiglio, del 26 ottobre 2021, relativa all’approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza della Romania (ST 12319/2021 INIT) La Commissione valuterà il conseguimento del traguardo del piano per la ripresa e la resilienza della Romania una volta che la Romania avrà presentato la pertinente richiesta di pagamento.

(9)  Tale valutazione non pregiudica la valutazione del conseguimento dei pertinenti traguardi e obiettivi del piano per la ripresa e la resilienza della Romania.

(10)  COM(2019) 343.


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