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Document 32013D0006

2013/6/UE: Decisione del Consiglio, del 4 dicembre 2012 , che modifica la decisione 2011/734/UE, indirizzata alla Grecia allo scopo di rafforzare e approfondire la sorveglianza della disciplina di bilancio e che intima alla Grecia di adottare misure per la riduzione del disavanzo ritenute necessarie a correggere la situazione di disavanzo eccessivo

GU L 4 del 9.1.2013, p. 40–45 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2013/6(1)/oj

9.1.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 4/40


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 4 dicembre 2012

che modifica la decisione 2011/734/UE, indirizzata alla Grecia allo scopo di rafforzare e approfondire la sorveglianza della disciplina di bilancio e che intima alla Grecia di adottare misure per la riduzione del disavanzo ritenute necessarie a correggere la situazione di disavanzo eccessivo

(2013/6/UE)

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 126, paragrafo 9, e l’articolo 136,

vista la raccomandazione della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

L’articolo 136, paragrafo 1, lettera a), del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) prevede la possibilità di adottare misure concernenti gli Stati membri la cui moneta è l’euro al fine di rafforzare il coordinamento e la sorveglianza della disciplina di bilancio.

(2)

L’articolo 126 TFUE dispone che gli Stati membri debbano evitare disavanzi pubblici eccessivi e a tal fine stabilisce la procedura per i disavanzi eccessivi. Il Patto di stabilità e crescita, che nella sua parte correttiva attua la procedura per i disavanzi eccessivi, costituisce il quadro a sostegno delle politiche governative per un rapido ritorno a solide posizioni di bilancio tenendo conto della situazione economica.

(3)

Il 27 aprile 2009 il Consiglio ha deciso, a norma dell’articolo 104, paragrafo 6, del trattato che istituisce la Comunità europea, che in Grecia esisteva un disavanzo eccessivo.

(4)

Il 10 maggio 2010 il Consiglio aveva adottato, a norma dell’articolo 126, paragrafo 9, e dell’articolo 136 TFUE, la decisione 2010/320/UE (1), indirizzata alla Grecia allo scopo di rafforzarne e approfondirne la sorveglianza della disciplina di bilancio, in cui intima ad essa di adottare misure per la riduzione del disavanzo ritenute necessarie a correggere la situazione di disavanzo eccessivo entro il 2014. Il Consiglio ha inoltre indicato gli obiettivi annuali per il disavanzo pubblico.

(5)

La decisione 2010/320/UE è stata più volte modificata in modo sostanziale. Il 12 luglio 2011, vista la necessità di ulteriori modifiche, è stata rifusa a fini di chiarezza nella decisione 2011/734/UE del Consiglio (2). Tale decisione è stata modificata per la prima volta l’8 novembre 2011 (3).

(6)

Il 13 marzo 2012 (4), sulla base di una raccomandazione della Commissione, la decisione 2011/734/UE è stata nuovamente modificata in una serie di aspetti, tra cui il percorso di aggiustamento di bilancio, mantenendo invariato il termine per la correzione del disavanzo eccessivo. Tale decisione ha confermato la raccomandazione secondo la quale la Grecia era chiamata ad adottare misure volte a correggere la situazione di disavanzo eccessivo entro il 2014, assicurando un miglioramento del saldo strutturale di almeno 10 punti percentuali del PIL nel periodo 2009-2014.

(7)

A norma dell’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per l’accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (5), se è stato dato un seguito effettivo all’intimazione di cui all’articolo 126, paragrafo 9, TFUE e si verificano eventi economici sfavorevoli imprevisti con importanti conseguenze negative per le finanze pubbliche dopo l’adozione di tale intimazione, il Consiglio può decidere, su raccomandazione della Commissione, di adottare un’intimazione riveduta ai sensi dell’articolo 126, paragrafo 9, TFUE.

(8)

Si prevede attualmente che l’attività economica sia molto più debole di quanto previsto al momento dell’adozione dell’ultima modifica della decisione 2011/734/UE, nel marzo 2012. Si prevedono livelli notevolmente inferiori sia per il PIL reale sia per quello nominale nel 2012 e 2013. La recente revisione dei conti nazionali greci, dell’ottobre 2012, ha rivelato una più pronunciata contrazione del PIL reale rispetto alle cifre su cui si era basata la decisione 2011/734/UE. Secondo le previsioni dei servizi della Commissione dell’autunno 2012, il PIL reale dovrebbe ridursi del 6,0 % nel 2012 e di un ulteriore 4,2 % nel 2013 (rispetto alla riduzione del 4,7 % e a una stagnazione dello 0,0 % previste nella decisione 2011/734/UE, per il 2012 e il 2013, rispettivamente) prima di aumentare dello 0,6 % nel 2014. Questo deciso peggioramento dello scenario economico comporta un corrispondente deterioramento delle prospettive per le finanze pubbliche, a politiche invariate.

(9)

Nel 2012 il disavanzo pubblico dovrebbe raggiungere il 6,9 % del PIL, ben al di sotto del massimale per il disavanzo pubblico [sulla base del Sistema europeo di conti 1995, istituito con il regolamento (CE) n. 2223/96 (6)] pari al 7,3 % del PIL per il 2012 stabilito nella decisione 2011/734/UE. In termini nominali, il disavanzo pubblico per il 2012 dovrebbe raggiungere i 13,4 miliardi di EUR, rispetto al massimale di disavanzo di 14,8 miliardi di EUR previsto dalla decisione 2011/734/UE. Tuttavia ci si aspetta che il disavanzo primario sarà leggermente superiore all’obiettivo dell’1,0 % del PIL in gran parte a causa di una recessione più profonda del previsto. Si stima che la Grecia abbia migliorato il disavanzo strutturale di 13,4 punti percentuali del PIL, passando da un deficit del 14,7 % nel 2009 a un deficit stimato dell’1,3 % nel 2012. La Grecia ha quindi realizzato un miglioramento del saldo strutturale nel periodo 2009-2012 già più ampio di quello di almeno 10 punti percentuali del PIL raccomandato dal Consiglio per l’intero periodo 2009-2014. L’11 novembre 2012 il Parlamento greco ha adottato il bilancio per il 2013, che prevede risparmi superiori a 9,2 miliardi di EUR, corrispondenti a oltre il 5 % del PIL. Il bilancio per il 2013 è parte integrante della strategia di bilancio a medio termine per il periodo 2013-2016, adottata dal Parlamento greco alcuni giorni prima, cioè il 7 novembre 2012. La strategia di bilancio a medio termine e la relativa legislazione di attuazione stabiliscono un insieme molto consistente di misure per il risanamento del bilancio da attuare nella prima parte del programma, pari a più del 7 % del PIL entro il 2016, corredato da un’ampia serie di misure strutturali a sostegno di tale risanamento. Tenendo conto di tali sviluppi, le condizioni di politica economica previste nel memorandum d’intesa del programma di aggiustamento economico della Grecia devono essere aggiornate. Gli impegni sottoscritti dalla Grecia riguardano non solo le misure di risanamento del bilancio, ma anche quelle intese a rafforzare la crescita e a ridurre al minimo le ripercussioni negative sul piano sociale. Complessivamente, quindi, nel 2012 la Grecia ha adottato misure efficaci volte a ridurre il suo disavanzo in conformità della decisione 2011/734/UE.

(10)

Secondo le previsioni della Commissione dell’autunno 2012, nel 2012 il debito consolidato delle amministrazioni pubbliche dovrebbe calare di 11,1 miliardi di EUR, rispetto ai 26,95 miliardi fissati nella decisione 2011/734/UE. Ciò è dovuto a un gettito delle privatizzazioni inferiore al previsto, a un consolidamento del debito pubblico anch’esso inferiore al previsto e alla presenza di rettifiche peggiori del previsto tra cassa e competenza, nonché ad altri adeguamenti degli interessi. A causa di un PIL nominale inferiore a seguito della revisione dei dati statistici e alla luce delle peggiori prospettive macroeconomiche, il rapporto debito/PIL aumenterebbe fino a raggiungere il 176,7 % prima che siano attuate, nel dicembre 2012, le iniziative approvate dagli Stati membri la cui moneta è l’euro e talune misure di riduzione del debito previste dalla Grecia, che ridurrebbero il debito a una percentuale leggermente superiore al 160 % del PIL entro la fine del 2012. Queste misure dovrebbero migliorare la sostenibilità del debito e taluni provvedimenti di riduzione del debito che la Grecia intende adottare dovrebbero migliorare la sostenibilità della traiettoria del debito, senza peraltro modificare il percorso di bilancio per l’avanzo primario. Tenuto conto anche della riduzione del disavanzo di bilancio e di una maggiore crescita del PIL nominale risultanti da misure di politica strutturale, il rapporto debito/PIL dovrebbe raggiungere il livello massimo nel 2013. Il rapporto debito/PIL dovrebbe cominciare a scendere a partire dal 2014 per raggiungere valori inferiori al 160 % del PIL nel 2016.

(11)

Nonostante l’efficacia delle misure intraprese, il deciso peggioramento dello scenario economico comporta un corrispondente deterioramento delle prospettive per le finanze pubbliche a politiche invariate e rende difficile completare la correzione del disavanzo eccessivo entro il 2014, come richiesto dal Consiglio con la decisione 2011/734/UE. Data la presenza di eventi economici sfavorevoli, una proroga del termine per il periodo di aggiustamento è giustificata. In particolare, il termine stabilito nella decisione del Consiglio deve essere prorogato di due anni, fino al 2016. Nel quadro del percorso riveduto del programma di aggiustamento economico, gli obiettivi riguardanti il saldo primario dovrebbero essere fissati allo 0 %, 1,5 %, 3 % e 4,5 % del PIL, rispettivamente per ogni anno del periodo 2013-2016. Il percorso rivisto dovrebbe far scendere il disavanzo pubblico di bilancio al di sotto del 3 % del PIL nel 2016. Le misure di riduzione del debito, da attuare nel dicembre 2012, potrebbero far scendere i pagamenti degli interessi di una percentuale fino all’1 % del PIL, rendendo possibile riportare il disavanzo di bilancio al di sotto del 3 % del PIL già nel 2015. È possibile stimare che queste cifre si traducano in un miglioramento del saldo primario corretto per il ciclo in rapporto al PIL dal 4,1 % nel 2012 al 6,2 % nel 2013 e almeno al 6,4 % del PIL nel 2014, 2015 e 2016 e in un disavanzo pubblico corretto per il ciclo in rapporto al PIL dal – 1,3 % nel 2012 allo 0,7 % nel 2013, allo 0,4 % nel 2014, allo 0,0 % nel 2015 e al – 0,4 % nel 2016, il che riflette il profilo originario dei pagamenti degli interessi. Malgrado la proroga del termine per la correzione del disavanzo eccessivo, tuttavia, lo sforzo di bilancio necessario per raggiungere l’obiettivo resta molto significativo nel biennio 2013-2014 e pesantemente incentrato sul periodo iniziale. La proroga del termine manterrà quindi la credibilità del programma di aggiustamento economico e allo stesso tempo tiene in considerazione l’impatto economico e sociale del risanamento e la necessità di preservare la fiducia nella capacità del governo greco di affrontare le sfide di bilancio.

(12)

Tutte le misure richieste dalla presente decisione contribuiscono a raggiungere il necessario aggiustamento di bilancio. Alcune misure hanno un impatto diretto sulla situazione di bilancio della Grecia, mentre altre rappresentano misure strutturali che comportano una migliore governanza di bilancio e una più sana situazione di bilancio a medio termine.

(13)

Il gravissimo deterioramento della situazione finanziaria dello Stato greco ha indotto gli Stati membri la cui moneta è l’euro a decidere di fornire un sostegno alla stabilità della Grecia al fine di proteggere la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso, parallelamente all’assistenza multilaterale fornita dal Fondo monetario internazionale. A partire dal marzo 2012, il sostegno fornito dagli Stati membri la cui moneta è l’euro assume la forma di uno strumento di prestito bilaterale a favore della Grecia e di un prestito del Fondo europeo di stabilità finanziaria. I prestatori hanno deciso di subordinare il loro sostegno al rispetto, da parte della Grecia, della decisione 2011/734/UE come modificata dalla presente decisione. In particolare, la Grecia è chiamata ad attuare le misure specificate nella presente decisione e secondo il calendario in essa contenuto,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

La decisione 2011/734/UE è così modificata:

1)

l’articolo 1 è sostituito dal seguente:

«Articolo 1

1.   La Grecia pone termine all’attuale situazione di disavanzo eccessivo il più rapidamente possibile e, al più tardi, entro il 2016.

2.   Il percorso di aggiustamento verso la correzione del disavanzo eccessivo mira a raggiungere un disavanzo primario delle amministrazioni pubbliche (disavanzo al netto delle spese per interessi) non superiore a 2 925 milioni di EUR (1,5 % del PIL) nel 2012 e un avanzo primario delle amministrazioni pubbliche di almeno 0 milioni di EUR (0,0 % del PIL) nel 2013, di 2 775 milioni di EUR (1,5 % del PIL) nel 2014, di 5 700 milioni di EUR (3,0 % del PIL) nel 2015 e di 9 000 milioni di EUR (4,5 % del PIL) nel 2016. Tali obiettivi per il disavanzo primario e per l’avanzo primario implicano un disavanzo SEC complessivo del 6,9 % del PIL nel 2012, del 5,4 % del PIL nel 2013, del 4,5 % del PIL nel 2014, del 3,4 % del PIL nel 2015 e del 2,0 % del PIL nel 2016. Le misure di riduzione del debito, da attuare nel dicembre 2012, potrebbero far scendere i pagamenti degli interessi di una percentuale fino all’1 % del PIL. È possibile stimare che queste cifre si traducano in un miglioramento del saldo primario corretto per il ciclo in rapporto al PIL dal 4,1 % nel 2012 al 6,2 % nel 2013 e almeno al 6,4 % del PIL nel 2014, 2015 e 2016 e in un disavanzo pubblico corretto per il ciclo in rapporto al PIL dal – 1,3 % nel 2012 allo 0,7 % nel 2013, allo 0,4 % nel 2014, allo 0,0 % nel 2015 e al – 0,4 % nel 2016, il che riflette il profilo originario dei pagamenti degli interessi. I proventi derivanti dalla privatizzazione di attività finanziarie e non finanziarie, da transazioni relative alle ricapitalizzazioni di banche, nonché tutti i trasferimenti connessi alla decisione dell’Eurogruppo del 21 febbraio 2012 con riguardo al reddito spettante alle banche centrali nazionali della zona euro, compresa la Banca di Grecia, derivante dal portafoglio di titoli di Stato greci da esse detenuti, non riducono i necessari sforzi di risanamento del bilancio e non sono presi in considerazione nella valutazione di questi obiettivi. Questa disposizione si applica a qualunque pagamento effettuato da banche in perdita al di là di quelli maturati a titolo della struttura della commissione di garanzia dell’assistenza di emergenza in materia di liquidità in vigore al 30 settembre 2012.

3.   Il percorso di aggiustamento di cui al paragrafo 2, tenuto conto dell’impatto delle misure di riduzione del debito da attuare nel dicembre 2012, sarebbe compatibile con un rapporto tra debito consolidato delle amministrazioni pubbliche e PIL inferiore al 160 % nel 2016.»;

2)

all’articolo 2, è inserito il paragrafo seguente:

«10 bis.   La Grecia adotta le seguenti misure entro il 4 dicembre 2012:

a)

il bilancio per il 2013 e la strategia di bilancio a medio termine fino al 2016, nonché le misure di cui all’allegato I bis della presente decisione e le relative norme di attuazione. La strategia di bilancio a medio termine si basa sulle misure permanenti di risanamento del bilancio volte a garantire che i massimali di disavanzo per il 2012-2016 stabiliti nella presente decisione non vengano superati e che il rapporto debito/PIL sia riportato su una traiettoria sostenibile;

b)

la presentazione di un piano aggiornato di privatizzazioni al parlamento greco e la pubblicazione di aggiornamenti semestrali del piano esecutivo delle privatizzazioni (Asset Development Plan);

c)

il trasferimento al portafoglio delle attività delle privatizzazioni del Fondo per le privatizzazioni della Repubblica ellenica (Hellenic Republic Asset Development Fund, HRADF), della proprietà piena e diretta (azioni o diritti di concessione) della Egnatia Odos (autostrada Egnazia) e dei porti regionali di Eleusi, Lavrio, Gomenizza, Alessandropoli, Volo, Kavala, Corfù, Patrasso, Candia e Rafina;

d)

la garanzia che i ministeri competenti e gli altri enti interessati forniscano al segretariato generale del patrimonio pubblico il pieno accesso all’inventario di tutti i beni immobili di proprietà dello Stato;

e)

la modifica e/o l’abrogazione di disposizioni statutarie delle imprese di proprietà statale (DEI, autorità portuali OLP e OLTH, HELPE, EYATH ed EYDAP, porti ecc.) che divergono dal diritto societario privato per quanto riguarda le restrizioni sui diritti di voto degli azionisti privati;

f)

la legislazione che definisce il ruolo e le qualifiche del segretario generale dell’amministrazione fiscale e che autorizza il ministro delle finanze a delegare i poteri decisionali al segretario generale dell’amministrazione fiscale;

g)

l’assegnazione di revisori fiscali esperti ad attività finalizzate a soddisfare le necessità immediate di entrate, rafforzando e rendendo pienamente operativi settori essenziali per l’applicazione delle leggi, quali l’unità incaricata dei grandi contribuenti, attraverso il trasferimento al suo interno di 100 revisori precedentemente attribuiti ad altre mansioni, e creando un’unità funzionale unica dedicata ai contribuenti privati titolari di grandi patrimoni e ai lavoratori autonomi a reddito elevato, dotandola di un organico costituito da 50 revisori fiscali esperti che rispondono direttamente al segretario generale dell’amministrazione fiscale;

h)

un atto del Consiglio dei ministri (che sostituisce quello adottato il 29 ottobre 2012) volto a migliorare l’esecuzione del bilancio e a rafforzare la sana gestione delle finanze pubbliche, che includa disposizioni supplementari oltre a quelle presenti nell’atto originario del Consiglio dei ministri: i) la firma dei memorandum di cooperazione entro la fine del mese di dicembre di ogni anno tra il ministero delle Finanze e gli altri ministeri o tra i ministeri e gli amministratori dei soggetti controllati (coprendo in tal modo l’intero settore delle amministrazioni pubbliche); ii) il rafforzamento delle attuali restrizioni in materia di pareggio di bilancio per le amministrazioni locali per renderle più efficaci, includendo anche meccanismi sanzionatori e correttivi; iii) il rafforzamento dell’attuale sistema di vigilanza sulle imprese statali e l’introduzione di un meccanismo di esecuzione, in caso di scostamenti dagli obiettivi specifici definiti per ciascuna impresa; e iv) la creazione di un quadro per la definizione di obiettivi specifici per i registri degli impegni operativi per le amministrazioni locali e le imprese statali, che devono esser istituiti entro dicembre di ogni anno. L’atto del Consiglio dei ministri comprende anche meccanismi per correggere i trasferimenti effettuati dalle amministrazioni centrali per ovviare a eventuali scostamenti dagli obiettivi entro l’anno nonché, se possibile, negli anni successivi, garantendo al tempo stesso di evitare una lievitazione degli arretrati; l’atto stabilisce esplicitamente che i proventi derivanti delle privatizzazioni di attività pubbliche sono pagati direttamente su un conto separato per poter monitorare i flussi di cassa, evitare la distrazione dei finanziamenti ufficiali e garantire un tempestivo servizio del debito; l’atto stabilisce riduzioni automatiche delle spese da applicare sistematicamente se gli obiettivi non vengono raggiunti, garantendo al contempo che gli arretrati non aumentino;

i)

una serie di misure per migliorare l’attuale situazione finanziaria del servizio sanitario nazionale (EOPYY) e garantire che l’esecuzione del bilancio si avvicini maggiormente a un bilancio in pareggio nel 2012 e 2013, anche attraverso: i) una semplificazione delle prestazioni socio-previdenziali; ii) l’aumento del tasso di partecipazione ai costi per l’assistenza medica fornita da operatori privati; iii) una negoziazione degli accordi sui prezzi e sui volumi e una revisione degli accordi sulla complessità dei casi trattati (case-mix) con gli operatori privati; iv) la revisione delle tariffe e del numero dei servizi diagnostici e di sedute di fisioterapia contrattate dall’EOPYY con operatori privati allo scopo di ridurre i costi per almeno 80 milioni di EUR nel 2013; v) l’introduzione di un sistema dei prezzi di riferimento per il rimborso dei dispositivi medici; e vi) l’aumento progressivo dei contributi versati dai membri dell’OGA fino a raggiungere la media di quelli pagati da altri membri dell’EOPYY;

j)

le seguenti misure relative al rimborso dei medicinali: i) una legislazione per controllare la spesa farmaceutica che fa scattare misure di emergenza (compreso, ad esempio, un taglio trasversale dei prezzi) se, per qualsiasi motivo, il meccanismo automatico di recupero in vigore non è sufficiente per raggiungere l’obiettivo; tali misure devono produrre risparmi per un importo equivalente; ii) un decreto ministeriale che stabilisce la nuova soglia di recupero per il 2013 (2,44 miliardi di EUR per prestazioni ambulatoriali); iii) l’aggiornamento dell’elenco dei prezzi e dell’elenco positivo dei medicinali rimborsabili, in particolare disponendo che siano rimborsati solo i farmaci più economici per le malattie croniche, il trasferimento di medicinali dall’elenco positivo a quello negativo o dei medicinali da banco e l’introduzione del sistema dei prezzi di riferimento elaborato dall’EOF (agenzia nazionale per i farmaci). Tali elenchi sono aggiornati almeno due volte all’anno, in linea con la direttiva del Consiglio 89/105/CEE; e, iv) per le farmacie, la sostituzione dei farmaci prescritti con il prodotto a prezzo più basso contenente lo stesso principio attivo nella categoria di riferimento (obbligo della “sostituzione con medicinali generici”).»;

3)

all’articolo 2, il paragrafo 11 è sostituito dal seguente:

«11.   La Grecia adotta le seguenti misure entro la fine di dicembre 2012:

a)

una riforma fiscale dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’imposta sul reddito delle società che mira a semplificare il sistema fiscale, ad ampliare la base imponibile e a eliminare esenzioni e regimi preferenziali;

b)

la legislazione primaria e derivata necessaria al fine di garantire la rapida attuazione del piano delle privatizzazioni;

c)

l’attuazione di un quadro regolamentare per le aziende di distribuzione dell’acqua;

d)

misure volte a migliorare l’amministrazione fiscale attraverso l’introduzione della valutazione delle prestazioni, un uso più efficace delle tecniche di valutazione del rischio, nonché l’istituzione e il potenziamento di unità specializzate dedicate alla gestione del debito;

e)

la preparazione e la pubblicazione di un piano di liquidazione degli arretrati dovuti ai fornitori da enti pubblici e di rimborsi di imposta;

f)

il completamento dell’attuazione della riforma del funzionamento dei fondi pensionistici pubblici secondari/complementari e la fusione di tutti i fondi esistenti nel settore pubblico;

g)

una normativa per estendere l’applicazione dello sconto del 5 % per le aziende farmaceutiche (che esiste già sul prezzo dei farmaci ospedalieri) a tutti i prodotti venduti nelle farmacie dell’EOPYY;

h)

un aumento della quota di farmaci generici al 35 % del volume complessivo dei medicinali venduti in farmacia;

i)

la designazione di controllori interni in tutti gli ospedali e l’adozione da parte di questi ultimi di registri degli impegni.»;

4)

all’articolo 2 sono aggiunti i paragrafi seguenti:

«12.   La Grecia adotta le seguenti misure entro la fine di marzo 2013:

a)

l’emissione di un decreto ministeriale per l’adeguamento dei prezzi regolamentati per gli utenti finali della rete elettrica a bassa tensione;

b)

l’aggiornamento della strategia di bilancio a medio termine, con la fissazione di massimali di spesa vincolanti triennali per i sottosettori delle amministrazioni pubbliche;

c)

l’adozione di piani in materia di organico per i ministeri competenti;

d)

l’istituzione di un’amministrazione fiscale molto più autonoma, precisandone il grado di autonomia, il quadro di governanza, la responsabilità e i poteri giuridici del dirigente dell’amministrazione fiscale e indicando il livello iniziale degli effettivi di tale amministrazione;

e)

l’emanazione e la pubblicazione di un nuovo piano anticorruzione dettagliato destinato alla funzione pubblica, che comprenda disposizioni speciali per l’amministrazione fiscale e doganale;

f)

la piena operatività di una procedura standard di revisione del valore catastale degli immobili al fine di allinearlo ai prezzi di mercato, sotto la responsabilità della Direzione Imposte sul capitale (Directorate of Capital Taxation);

g)

il trasferimento di quaranta nuovi beni immobiliari (identificati come “beni immobiliari, lotto 2 e 3” nel piano di privatizzazioni) all’HRADF.

13.   La Grecia adotta le seguenti misure entro la fine di giugno 2013:

a)

il conseguimento dell’obiettivo di rendere 2 000 revisori fiscali pienamente operativi;

b)

l’adozione di un nuovo codice per le procedure fiscali;

c)

la garanzia che la piattaforma per gli appalti elettronici sia disponibile all’uso da parte di tutte le centrali di committenza.

14.   La Grecia adotta, entro la fine di settembre 2013, la legislazione necessaria al fine di introdurre la regola del saldo strutturale di bilancio in equilibrio con un meccanismo di correzione automatica.»;

5)

il testo che figura nell’allegato della presente decisione è inserito come allegato I bis.

Articolo 2

Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notificazione.

Articolo 3

La Repubblica ellenica è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 4 dicembre 2012

Per il Consiglio

Il presidente

S. ALETRARIS


(1)  GU L 145 dell’11.6.2010, pag. 6.

(2)  GU L 296 del 15.11.2011, pag. 38.

(3)  Decisione 2011/791/UE del Consiglio (GU L 320 del 3.12.2011, pag. 28).

(4)  Decisione 2012/211/UE del Consiglio (GU L 113 del 25.4.2012, pag. 8).

(5)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 6.

(6)  Regolamento (CE) n. 2223/96 del Consiglio, del 25 giugno 1996, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nella Comunità (GU L 310 del 30.11.1996, pag. 1).


ALLEGATO

«ALLEGATO I bis

MISURE PER LA STRATEGIA DI BILANCIO A MEDIO TERMINE PER IL PERIODO 2013-2016

Le ulteriori misure nel quadro della strategia di bilancio a medio termine fino al 2016 comprendono quanto segue.

1.

Razionalizzazione della spesa per le retribuzioni per un importo pari ad almeno 1 110 milioni di EUR nel 2013 e per ulteriori 259 milioni di EUR nel 2014.

2.

Risparmi nei regimi pensionistici per almeno 4 800 milioni di EUR nel 2013 e per ulteriori 423 milioni di EUR nel 2014.

3.

Tagli della spesa di funzionamento dello Stato per almeno 239 milioni di EUR nel 2013 e ulteriori 285 milioni di EUR nel 2014.

4.

Risparmi derivanti dalla razionalizzazione e da miglioramenti dell’efficienza della spesa per l’istruzione per almeno 86 milioni di EUR nel 2013 e per ulteriori 37 milioni di EUR nel 2014.

5.

Risparmi nelle imprese statali per almeno 249 milioni di EUR nel 2013 e per ulteriori 123 milioni di EUR nel 2014.

6.

Tagli alla spesa operativa per la difesa per produrre risparmi pari ad almeno 303 milioni di EUR nel 2013 e a ulteriori 100 milioni di EUR nel 2014.

7.

Risparmi nel settore sanitario e nella spesa farmaceutica per almeno 455 milioni di EUR nel 2013 e per ulteriori 620 milioni di EUR nel 2014.

8.

Risparmi derivanti dalla razionalizzazione delle prestazioni sociali per almeno 217 milioni di EUR nel 2013 e per ulteriori 78 milioni di EUR nel 2014.

9.

Tagli ai trasferimenti statali verso le amministrazioni locali per almeno 50 milioni di EUR nel 2013 e ulteriori 160 milioni di EUR nel 2014.

10.

Tagli alla spesa di bilancio per gli investimenti pubblici (investimenti pubblici finanziati a livello nazionale) per un importo di 150 milioni di EUR nel 2013 e per ulteriori 150 milioni di EUR nel 2014.

11.

Aumento delle entrate per almeno 1 689 milioni di EUR nel 2013 e per ulteriori 1 799 milioni di EUR nel 2014.»


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