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Document 32003D0756
2003/754/EC: Commission Decision of 26 June 2002 declaring a merger to be compatible with the common market and the EEA Agreement (Case COMP/M.2650 — Haniel/Cementbouw/JV (CVK)) (Text with EEA relevance.) (notified under document number C(2002) 2315)
2003/754/CE: Decisione della Commissione, del 26 giugno 2002, che dichiara una concentrazione compatibile con il mercato comune e con l'accordo SEE — Caso COMP/M.2650 — Haniel/Cementbouw/JV (CVK) (Testo rilevante ai fini del SEE.) [notificata con il numero C(2002) 2315]
2003/754/CE: Decisione della Commissione, del 26 giugno 2002, che dichiara una concentrazione compatibile con il mercato comune e con l'accordo SEE — Caso COMP/M.2650 — Haniel/Cementbouw/JV (CVK) (Testo rilevante ai fini del SEE.) [notificata con il numero C(2002) 2315]
GU L 282 del 30.10.2003, pp. 1–24
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
In force
2003/754/CE: Decisione della Commissione, del 26 giugno 2002, che dichiara una concentrazione compatibile con il mercato comune e con l'accordo SEE — Caso COMP/M.2650 — Haniel/Cementbouw/JV (CVK) (Testo rilevante ai fini del SEE.) [notificata con il numero C(2002) 2315]
Gazzetta ufficiale n. L 282 del 30/10/2003 pag. 0001 - 0024
Decisione della Commissione del 26 giugno 2002 che dichiara una concentrazione compatibile con il mercato comune e con l'accordo SEE Caso COMP/M.2650 - Haniel/Cementbouw/JV (CVK) [notificata con il numero C(2002) 2315] (Il testo in lingua tedesca è il solo facente fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) (2003/754/CE) LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 57, paragrafo 2, lettera a), visto il regolamento (CEE) n. 4064/89 del Consiglio, del 21 dicembre 1989, relativo al controllo delle operazioni di concentrazione tra imprese(1), modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1310/97(2), in particolare l'articolo 8, paragrafo 2, vista la decisione della Commissione del 30 novembre 2001 di avviare il procedimento sul caso di specie, sentito il parere del comitato consultivo in materia di concentrazioni(3), vista la relazione finale del consigliere auditore relativa al presente caso(4), considerando quanto segue: (1) Il 24 gennaio 2002 le imprese Franz Haniel & Cie GmbH ("Haniel") e Cementbouw Handel & Industrie BV ("Cementbouw") hanno notificato alla Commissione, in conformità all'articolo 4 del regolamento (CEE) n. 4064/89 (di seguito "regolamento sulle concentrazioni") una fusione, a seguito della quale, nel 1999, Haniel e Cementbouw hanno acquisito, ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, il controllo congiunto dell'impresa Coöperatieve Verkoop- en Produktievereniging van Kalkzandsteenproducenten ("CVK", Paesi Bassi) e delle imprese ad essa associate mediante contratto e acquisto di azioni della RAG AG ("RAG", Germania). (2) Previo esame della notifica, la Commissione ha dapprima constatato che il progetto notificato rientra nel campo di applicazione del regolamento sulle concentrazioni e che sussistono forti riserve in merito alla sua compatibilità con il mercato comune e l'accordo SEE. In conformità all'articolo 6, paragrafo 1, lettera c), del regolamento sulle concentrazioni, la Commissione ha pertanto deciso di avviare il procedimento. Dopo un'attenta analisi del caso, la Commissione è ora giunta alla conclusione che il progetto di concentrazione notificato ha determinato una posizione dominante, in grado di ostacolare in misura significativa un'efficace concorrenza in una parte consistente del mercato comune. Tuttavia, gli impegni assunti dalle parti consentono di ovviare alle obiezioni in materia di concorrenza sollevate contro la concentrazione. I. LE PARTI E L'OPERAZIONE A. Le parti (3) Haniel è una holding tedesca diversificata. Nel settore dei materiali da costruzione Haniel si occupa di produzione e vendita di materiali per murature come pietra arenaria calcarea, cemento cellulare e preconfezionato. Pur concentrando le sue attività principali in Germania, prima della fusione in oggetto, Haniel operava nei Paesi Bassi tramite la partecipazione in numerose imprese di produzione di pietra arenaria calcarea associate alla CVK. Inoltre, nel 2002, Haniel ha acquisito le imprese tedesche Fels-Werke GmbH (Fels) e Ytong Holding AG (Ytong), entrambe operanti nei Paesi Bassi nel settore dei materiali da costruzione tramite società affiliate; tuttavia, Haniel si è impegnata nei confronti della Commissione a provvedere all'alienazione, a determinate condizioni, delle attività di Ytong nei Paesi Bassi(5). (4) Cementbouw opera nei Paesi Bassi, nei settori della vendita di materiali da costruzione, dei mercati di materiali edili, della logistica e del commercio di materie prime, del cemento preconfezionato e dei materiali da costruzione. Cementbouw è controllata dalla CVC Capital Partners Group Ltd (CVC), società di capitali con sede nelle Isole del Canale. (5) CVK distribuisce prodotti a base di pietra arenaria calcarea nei Paesi Bassi e dirige la produzione di pietra arenaria calcarea delle imprese associate. Tutti gli stabilimenti di pietra arenaria calcarea esistenti nei Paesi Bassi sono associati di CVK. Si tratta delle seguenti imprese (le percentuali ne indicano la partecipazione nel capitale di CVK): >SPAZIO PER TABELLA> (6) Le quote di De Hazelaar, Loevestein, Boudewijn, Hoogdonk e Rijsbergen sono detenute da Haniel mentre le quote delle imprese Harderwijk, Roelfsema e Bergumermeer sono detenute da Cementbouw. Nelle imprese Anker, Vogelenzang e Van Herwaarden Haniel e Cementbouw detengono una partecipazione del [...]* % ciascuna. B. Retroscena ed esecuzione dell'operazione del 9 agosto 1999 (7) CVK fu costituita nel 1947 come organizzazione consorziale di vendita dei propri associati, vale a dire i produttori di pietra arenaria calcarea dei Paesi Bassi. Nel 1989, CVK fu trasformata in una cooperativa, allo scopo di migliorare la collaborazione tra i produttori di pietra arenaria calcarea. (8) Con il passare del tempo, gli stabilimenti di pietra arenaria calcarea, inizialmente indipendenti, sono stati acquisiti da vari gruppi d'imprese. Prima dell'esecuzione dell'operazione in discussione, cinque delle undici imprese associate di CVK erano filiali di Haniel (De Hazelaar, Loevestein, Boudewijn, Hoogdonk e Rijsbergen) mentre tre stabilimenti di pietra arenaria calcarea (Harderwijk, Roelfsema e Bergumermeer) erano filiali di Cementbouw, la quale a quel tempo apparteneva ancora al gruppo olandese NBM Amstelland BV (NBM Amstelland)(6). Due stabilimenti (Anker e Vogelenzang) erano filiali di RAG e nell'impresa Van Herwaarden Haniel deteneva una partecipazione del [...]* %, Cementbouw/NBM Amstelland del [...]* % e RAG del [...]* %. (9) Nel 1998 fu notificato all'autorità olandese competente per la concorrenza (Nederlandse Mededingsautoriteit, "NMa") un progetto di concentrazione che prevedeva l'acquisizione, da parte di CVK, del controllo sulle imprese ad essa associate, quindi su tutti gli undici produttori di pietra arenaria calcarea dei Paesi Bassi. L'assunzione del controllo doveva avvenire mediante la stipulazione di un contratto di pooling (Poolingovereenkomst). Tale notifica fu preceduta da un procedimento antitrust [...]*, avviato ai danni di CVK dalla Procura della Repubblica sulla base della legislazione olandese in materia di concorrenza, vigente sino alla fine del 1997. La NMa autorizzò la concentrazione notificata con la decisione del 20 ottobre 1998(7). La NMa riteneva che il contratto di pooling e opportune modifiche dello statuto di CVK (statuten) garantissero l'interruzione degli iniziali legami di natura economica e organizzativa tra le imprese associate e i rispettivi titolari, in maniera da assicurare a CVK il controllo dei propri soci. In tal modo sarebbe stato escluso anche l'eventuale controllo sulle imprese associate da parte dei rispettivi titolari delle quote (Haniel, Cementbouw/NBM Amstelland, RAG). Secondo il parere della NMa, la concentrazione notificata non avrebbe comportato la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato olandese. [...]* (10) Prima dell'esecuzione di questa operazione, RAG aveva deciso di rinunciare alle proprie quote nelle imprese associate alla CVK, vendendole ad Haniel e Cementbouw. Mediante l'acquisizione di tali quote, Haniel e Cementbouw, grazie alle proprie partecipazioni nelle imprese associate alla CVK, avrebbero acquisito indirettamente una partecipazione rispettivamente del 50 % nella CVK. Successivamente alla stipulazione dello "Heads of Agreement" del 5 marzo 1999, le parti comunicarono le proprie intenzioni alla NMa, la quale le informò che l'alienazione prevista non costituiva una concentrazione ai sensi della legislazione olandese, a condizione che venisse eseguita successivamente alla stipulazione del contratto di pooling. (11) Il contratto di pooling tra CVK e le imprese associate fu stipulato il 9 agosto 1999 e, nella stessa data, furono apportate le modifiche dello statuto di CVK, necessarie per tenere conto delle disposizioni del contratto di pooling (Statutenwijziging). Lo stesso giorno fu inoltre sottoscritto ed eseguito il contratto, mediante il quale RAG vendeva le proprie quote ad Haniel e Cementbouw. Il 9 agosto 1999 fu altresì concluso un "contratto di collaborazione" tra Haniel e Cementbouw, contenente tra l'altro le norme disciplinanti l'uso che le due imprese intendevano fare della propria influenza sulla CVK. [Esempi di singole norme del contratto di collaborazione]*. II. CONCENTRAZIONE (12) Ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, si configura una concentrazione, allorché una o più imprese, mediante l'acquisizione di azioni o beni, mediante contratto o in altro modo, acquisiscono il controllo diretto o indiretto sulla totalità o su parti di una o più altre imprese. (13) Nel caso di specie, Haniel e Cementbouw, mediante i contratti stipulati il 9 agosto 1999 (contratto di pooling, modifica dello statuto, contratto di collaborazione) e l'acquisto delle partecipazioni di RAG nelle imprese Anker, Vogelenzang e Van Herwaarden, concordato ed eseguito lo stesso giorno, hanno acquisito il controllo di CVK, la quale ha ottenuto con le stesse modalità il controllo sulle proprie undici imprese associate. (14) Si ha controllo congiunto quando due o più imprese o persone hanno la possibilità di esercitare un'influenza determinante sull'attività di un'altra impresa, ovvero hanno il potere di impedire decisioni che determinano l'indirizzo strategico degli affari dell'impresa e sono quindi costrette a concordare una linea d'azione comune per determinare l'indirizzo dell'attività dell'impresa comune. Il caso più chiaro di controllo congiunto è quello in cui vi sono due sole imprese madri tra le quali sono suddivisi in parti uguali i diritti di voto nell'impresa comune(8). (15) Mediante l'acquisizione delle quote di RAG, Haniel e Cementbouw assunsero il controllo congiunto di CVK. La rispettiva partecipazione indiretta del 50 % in CVK offriva ad Haniel e Cementbouw la possibilità di esercitare dei diritti di veto nell'assemblea dei soci (ledenvergadering) di CVK, generati dall'uscita di RAG, la cui presenza nell'assemblea dei soci avrebbe consentito maggioranze variabili, escludendo quindi la possibilità del controllo dell'assemblea da parte dei titolari delle quote. (16) L'assemblea dei soci decide la composizione degli organi decisionali di CVK, vale a dire del consiglio direttivo (Raad van Bestuur) e del collegio sindacale (Raad van Commissarissen). Lo statuto e il contratto di pooling le impongono delle limitazioni nelle nomine, poiché nessun membro del consiglio direttivo e solo una minoranza dei membri del collegio sindacale può rivestire cariche anche nelle società dei titolari delle quote delle imprese associate alla CVK. (17) La facoltà di decidere la composizione degli organi decisionali di un'impresa rappresenta un aspetto fondamentale dal punto di vista strategico. Ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, infatti, chiunque possa esercitare un diritto di veto in relazione a tale decisione detiene di fatto il controllo dell'impresa, in questo caso la CVK, poiché i membri degli organi decisionali non possono non tenere conto del parere dei titolari dei diritti di veto nelle proprie decisioni. (18) Parimenti, è parte della presente concentrazione e quindi oggetto del presente procedimento l'assunzione da parte di CVK del controllo sui propri soci, grazie al contratto di pooling e alle modifiche dello statuto della CVK. Il contratto di pooling prevede che la gestione delle imprese associate sia esercitata da CVK, che CVK sia nominata in qualità di amministratore istituzionale (directeur) di ciascuna impresa associata - un ulteriore amministratore è nominato dal o dai titolari delle quote - e goda di potere direttivo sull'impresa. Gli utili e le perdite delle imprese associate vengono ripartiti tra i titolari delle quote in rapporto alle rispettive partecipazioni indirette nella CVK, indipendentemente dagli utili e dalle perdite delle singole imprese. In tal modo, le singole imprese associate formano un'unità economica, sotto la guida della CVK, che si presenta quindi sul mercato in veste di impresa a pieno titolo che copre tutte le funzioni per tutti i produttori di pietra arenaria calcarea. Tutte le decisioni strategiche riguardanti la CVK e le imprese ad essa associate vengono prese a livello centrale dal consiglio direttivo di CVK. (19) L'assunzione, da parte di Haniel e Cementbouw, del controllo su CVK è ulteriormente evidenziata dal contratto di collaborazione, stipulato da tali imprese in concomitanza con il contratto di pooling. Nel contratto di collaborazione, Haniel e Cementbouw definiscono alcuni aspetti della reciproca collaborazione all'interno della CVK (cfr. considerando 11). Inoltre, alcune decisioni strategiche, messe in atto dalla direzione di CVK dopo l'esecuzione dell'operazione qui in discussione e, in particolare, la chiusura di tre degli undici stabilimenti di pietra arenaria calcarea, erano già state illustrate dettagliatamente da Haniel e Cementbouw prima dell'operazione e costituivano quindi evidentemente per le parti la base negoziale per la stipulazione del contratto di pooling(9). In generale, dai documenti redatti internamente per consentire alla direzione di Haniel di prendere una decisione in merito all'operazione in discussione, emerge chiaramente che, nelle previsioni di Haniel, mediante la stipulazione del contratto di pooling, le parti avrebbero ottenuto la possibilità di controllare congiuntamente CVK(10). (20) In tal modo, tramite CVK, Haniel e Cementbouw acquisirono indirettamente il controllo anche delle imprese associate. Tali operazioni si svolsero in stretta correlazione, sia sul piano temporale che su quello economico. Infatti, sia gli atti giuridici, che hanno causato l'acquisizione da parte di Haniel e Cementbouw del controllo su CVK, sia quelli all'origine dell'acquisizione da parte di CVK del controllo sulle 11 imprese associate, sono stati redatti lo stesso giorno, il 9 agosto 1999, e sono stati repertoriati dal notaio in un unico documento. Le parti contrattuali intendevano collegare tra loro entrambe le acquisizioni di controllo, affinché l'una non potesse realizzarsi senza l'altra. La stipulazione dei contratti, sottoposti all'autorità olandese competente per la concorrenza, fu quindi rinviata sino alla conclusione delle trattative relative alla cessione delle quote RAG, allo scopo di tenere conto dell'intenzione, nel frattempo espressa da RAG, di uscire dalla CVK, poiché RAG non intendeva partecipare alla nuova struttura societaria, pianificata per la CVK. Entrambe le acquisizioni di controllo sono pertanto da considerarsi come un tutt'uno sul piano economico. Anche se, in queste operazioni, si individuassero due transazioni, separate in termini di tempo da un cosiddetto "secondo logico", esse sono talmente interdipendenti l'una dall'altra da essere considerate come un'unica operazione di concentrazione. (21) Tale parere è stato confermato anche da Haniel nella sua risposta alla comunicazione delle obiezioni e nell'audizione. Cementbouw ha invece sostenuto che, qualora nell'uscita di RAG si individuasse l'assunzione del controllo congiunto da parte di Haniel e Cementbouw su CVK, cosa che Cementbouw contesta, in tal caso la Commissione sarebbe competente solo per tale assunzione di controllo mentre l'acquisizione da parte di CVK del controllo sulle imprese ad essa associate costituirebbe una concentrazione distinta dalla presente. Essa sostiene altresì che dal fatto che il contratto di pooling e la cessione delle quote di RAG ad Haniel e Cementbouw siano stati concordati lo stesso giorno non si potrebbe trarre la conclusione che si tratti di un'unica operazione giuridica o economica; la mancata stipulazione del contratto di pooling subito dopo l'autorizzazione della NMa del 20 ottobre 1999 sarebbe invece stata motivata esclusivamente da difficoltà pratiche non meglio specificate. L'acquisizione da parte di CVK del controllo sugli stabilimenti associati sarebbe tuttavia legalizzata dalla valida decisione della NMa del 20 ottobre 1998 e pertanto l'esame della Commissione nel presente procedimento non potrebbe in alcun caso estendersi anche a tale operazione. (22) La Commissione non può condividere il parere di Cementbouw. Tutti i contratti stipulati il 9 agosto 1999 rappresentano un'unica operazione economica, il cui esito consiste nella trasformazione di un'organizzazione consorziale di vendita di 11 stabilimenti di pietra arenaria calcarea, sino a quel momento indipendenti e appartenenti complessivamente a tre diverse case madri, in una impresa a pieno titolo sottoposta al controllo congiunto di Haniel e Cementbouw. Haniel ha più volte confermato che, per le parti coinvolte nell'operazione del 9 agosto 1999, Haniel, Cementbouw e RAG, tutti i suddetti contratti erano interdipendenti e costituivano un tutt'uno dal punto di vista economico. Alla domanda postale in tal senso, Cementbouw non ha saputo fornire valide spiegazioni dei motivi, per cui l'attuazione dell'operazione autorizzata dalla NMa sia stata prorogata di oltre nove mesi e sia stata effettuata solo in concomitanza con l'uscita di RAG. La Commissione ritiene pertanto che RAG non sarebbe stata disposta a partecipare all'attuazione del contratto di pooling in qualità di titolare indiretto delle quote di CVK. (23) Da un punto di vista formale, RAG ha effettivamente stipulato il contratto di pooling, prima che venisse perfezionata la cessione delle sue quote ad Haniel e Cementbouw. Tuttavia, il fatto che l'autentica notarile del contratto di pooling e della modifica dello statuto sia stata effettuata nella stessa riunione, poco prima dell'autentica della cessione delle quote di RAG, e dallo stesso notaio che ha redatto un verbale unico, dimostra chiaramente che solo ad un esame superficialmente formalistico si può parlare di una partecipazione di RAG all'attuazione della nuova struttura di CVK, autorizzata dalla NMa. Tale esame puramente formale non può essere decisivo ai fini della questione da valutarsi ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, ovvero se una o più operazioni economiche di acquisizione rappresentino una concentrazione da sottoporsi a verifica. Anche il disposto dell'articolo 5, paragrafo 2, seconda frase, del regolamento sulle concentrazioni, non direttamente pertinente al caso di specie, dimostra che a tale riguardo è opportuno un approccio economico. Di conseguenza, si ritiene che i contratti stipulati il 9 agosto 1999 rappresentino un'unica concentrazione, mediante la quale CVK ha assunto il controllo sulle imprese ad essa associate ed Haniel e Cementbouw hanno assunto il controllo sulla CVK. (24) Dalle precedenti argomentazioni si deduce che il 20 ottobre 1998 la NMa, ha autorizzato un'operazione diversa dalla concentrazione effettivamente eseguita dalle parti il 9 agosto 1999. La NMa ha infatti autorizzato una concentrazione, che avrebbe comportato solo l'acquisizione da parte di CVK del controllo sulle imprese ad essa associate, senza l'assunzione del controllo su CVK da parte dei titolari delle quote. Al momento della decisione della NMa, le quote delle imprese associate alla CVK erano detenute da tre titolari, Haniel, Cementbouw e RAG, con la conseguente possibilità di maggioranze variabili nell'assemblea dei soci che quindi non avrebbe consentito il controllo della CVK. Anche se si considerasse l'acquisizione degli undici stabilimenti di pietra arenaria calcarea da parte CVK come un'assunzione di controllo indipendente, tale concentrazione non avrebbe avuto comunque dimensione comunitaria e pertanto l'operazione decisa dalla NMa non costituiva una concentrazione soggetta all'obbligo di notifica alla Commissione ai sensi del regolamento sulle concentrazioni. (25) Solo successivamente alla decisione della NMa, quest'ultima fu informata dalle parti dell'intento di RAG di vendere le proprie quote nelle imprese associate ad Haniel e Cementbouw nella forma illustrata. Con una lettera informale, la NMa confermò alle parti che non avrebbe considerato tale alienazione delle quote RAG come una concentrazione ai sensi delle norme olandesi in materia di concorrenza, a condizione che il contratto di pooling e le modifiche dello statuto venissero effettuati prima della cessione. A tale proposito, la NMa riteneva essenziale il fatto che, mediante il trasferimento a CVK del controllo sulle proprie imprese, i titolari avrebbero perso il controllo diretto sulle stesse, senza però assumere il controllo indiretto sulla CVK: motivo di ciò sono per la NMa le limitazioni previste nella modifica dello statuto per quanto riguarda la composizione degli organi di CVK. Essa applica alla questione del controllo un criterio che, in tale forma, non è rilevante ai fini del regolamento sulle concentrazioni. All'epoca di tale corrispondenza, la NMa non disponeva del contratto di collaborazione tra Haniel e Cementbouw. (26) Haniel ha sollevato obiezioni contro questo approccio, sostenendo che il concetto di controllo previsto dalla normativa olandese in materia di fusioni sarebbe stato formulato sulla base del regolamento sulle concentrazioni. Anche secondo la prassi adottata dalla Commissione, l'identità dei membri dei consigli direttivi delle imprese interessate potrebbe provocare l'assunzione del controllo. (27) A tale proposito, va rilevato che l'intento del legislatore di ottenere un'interpretazione del concetto di controllo che coincida il più possibile con il diritto comunitario non deve necessariamente generare un'interpretazione identica sul piano giuridico. La Commissione non può influire sull'interpretazione del concetto di controllo dato dall'autorità olandese, ma non si può nemmeno supporre che, nella sua interpretazione del concetto di controllo previsto dal regolamento sulle concentrazioni, la Commissione debba attenersi all'interpretazione dello stesso concetto dato dall'autorità nazionale in una precedente decisione, emanata in conformità al diritto nazionale. Nel caso di specie, la NMa ha deciso di attribuire alla circostanza che i membri degli organi direttivi di un'impresa associata non possano ricoprire cariche anche presso le case madri dell'impresa, un'importanza decisiva concludendo che l'impresa associata non viene controllata dalle case madri. La Commissione, per i motivi suesposti, non può condividere tale parere per quanto riguarda l'applicazione dell'articolo 3, paragrafo 3, del regolamento sulle concentrazioni. Sebbene, in base alla prassi decisionale della Commissione, l'identità dei membri degli organi direttivi, a seconda dei casi, possa rappresentare un fattore da chiamarsi in causa, insieme ad altri elementi, per motivare il controllo, non se ne può trarre però la conclusione inversa, secondo cui, escludendo l'identità dei membri, non sussisterebbe alcun controllo, altrimenti esistente se si applicano gli altri criteri vigenti in materia. (28) Poiché quindi l'operazione sottoposta all'esame della Commissione nell'attuale procedimento si differenzia da quella notificata alla NMa nel 1998 e autorizzata dalla stessa il 20 ottobre 1998, la decisione della Commissione nel caso presente non pregiudica l'efficacia della decisione dell'autorità nazionale. Entrambe le autorità hanno infatti agito nell'ambito della rispettiva competenza. Il progetto, notificato alla NMa dalle parti allora in causa non aveva dimensione comunitaria, poiché, applicando i criteri del regolamento sulle concentrazioni, le tre società madri allora detentrici del controllo indiretto su CVK (Haniel, Cementbouw e RAG), data la possibilità delle maggioranze variabili, non controllavano congiuntamente la CVK e pertanto non erano direttamente coinvolte nella concentrazione. L'operazione effettuata il 9 agosto 1999, a causa dell'uscita di RAG, stabiliva invece, ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, il controllo congiunto della CVK e delle imprese ad essa associate da parte delle case madri rimaste, Haniel e Cementbouw, ed ha quindi dimensione comunitaria. Per questo motivo, l'esame di tale concentrazione in conformità al regolamento in materia, rientra nella competenza della Commissione. (29) Le parti e CVK contestano la competenza della Commissione sostenendo che, con il presente procedimento, la Commissione trascurerebbe la valida decisione della NMa, intervenendo in posizioni giuridiche acquisite da CVK e dai relativi soci. Nella corrispondenza intercorsa prima dei contratti del 9 agosto 1999, la NMa avrebbe confermato a CVK che l'uscita di RAG dalla CVK non rappresentava una nuova concentrazione soggetta ad esame, a condizione che la struttura societaria di CVK su cui si basava la decisione di autorizzazione del 20 ottobre 1998 venisse attuata prima. (30) Tale obiezione non è decisiva. Come già esposto, le parti in causa nel procedimento di controllo condotto dalla NMa non hanno attuato il progetto di concentrazione notificato alla NMa, bensì, in luogo dello stesso, mediante i contratti del 9 agosto 1999, hanno eseguito un'altra concentrazione, non autorizzata dalla NMa in quella forma. Il fatto che la NMa, in una lettera informale, abbia confermato che non occorreva una nuova notifica non esonera la presente concentrazione né dall'applicazione del regolamento sulle concentrazioni, né può creare, per le parti e CVK, una posizione di fiducia degna di tutela, su cui la presente decisione della Commissione interverrebbe in modo illecito. Risulta già dubbio che le parti e CVK abbiano soddisfatto i requisiti, posti dalla NMa nella citata corrispondenza. Come esposto al considerando 23, solo ad un esame superficialmente formalistico si può ritenere che la struttura societaria di CVK, autorizzata dalla NMa con la decisione del 20 ottobre 1998, sia stata messa in atto prima dell'alienazione delle quote di RAG ad Haniel e Cementbouw. Tuttavia, una conferma scritta informale di un'autorità nazionale non può comunque modificare l'attribuzione di competenza ai sensi del regolamento sulle concentrazioni. Poiché inoltre l'autorità nazionale non è competente ai fini dell'interpretazione del regolamento sulle concentrazioni, tale conferma non può creare una situazione di fiducia degna di tutela per le imprese coinvolte, tale da far ritenere che non sussista un obbligo di notifica ai sensi del regolamento sulle concentrazioni. D'altro canto, la NMa non ha fornito informazioni di tale tenore, in quanto nella corrispondenza in oggetto si parla solo di un possibile obbligo di notifica ai sensi della legislazione olandese(11). (31) Tantomeno, la diversa valutazione della questione del controllo cui giunge la Commissione nel presente procedimento pregiudica la validità della decisione della NMa. Differenti valutazioni di fatto o di diritto da parte di diverse autorità che agiscono nell'ambito delle rispettive competenze non si possono sempre impedire, soprattutto se tali autorità agiscono sulla base di diversi fondamenti giuridici (regolamento sulle concentrazioni o diritto nazionale della concorrenza). La posizione giuridica delle imprese oggetto delle rispettive decisioni non viene pregiudicata, in quanto la decisione di ciascuna autorità ha effetti vincolanti solo sulla diversa fattispecie alla base della stessa. (32) La validità della decisione della NMa del 20 ottobre 1998 non preclude quindi la competenza della Commissione. L'operazione eseguita il 9 agosto 1999 rappresenta pertanto una concentrazione ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni. III. DIMENSIONE COMUNITARIA (33) Le imprese interessate hanno un fatturato complessivo, realizzato a livello mondiale, pari ad oltre 5 miliardi di EUR(12) (Haniel 18,7 miliardi di EUR, CVC 18,8 miliardi di EUR, CVK 0,2 miliardi di EUR). Sia Haniel sia CVC hanno un fatturato comunitario superiore ai 250 milioni di EUR (Haniel 17,5 miliardi di EUR, CVC [...]* miliardi di EUR, CVK [...]* miliardi di EUR). Né Haniel né CVC realizzano più di due terzi del proprio fatturato comunitario nello stesso Stato membro; ciò avviene solo per quanto riguarda CVK (Paesi Bassi). Di conseguenza la concentrazione ha dimensione comunitaria. IV. IL PROCEDIMENTO (34) Dopo aver esaminato la notifica, la Commissione ha constatato che il progetto notificato rientra nel campo di applicazione del regolamento sulle concentrazioni e che sussistono forti riserve in merito alla sua compatibilità con il mercato comune e l'accordo SEE. Pertanto, in conformità all'articolo 6, paragrafo 1, lettera c), del regolamento sulle concentrazioni, il 25 febbraio 2002, la Commissione ha deciso di avviare il procedimento. (35) Il 25 aprile 2002, la Commissione ha trasmesso una comunicazione delle obiezioni ad Haniel, Cementbouw e CVK, in merito alla quale le parti hanno preso posizione con memorie distinte, rispettivamente Haniel l'11 maggio 2002 e Cementbouw e CVK il 13 maggio 2002. Su richiesta delle parti e di CVK, il 16 maggio 2002, a Bruxelles si è tenuta un'audizione, alla quale, oltre alle parti e a CVK, ha partecipato una terza impresa, la società di rivendita di materiali da costruzione Raab Karcher Bouwstoffen ("Raab Karcher"). V. COMPATIBILITÀ CON IL MERCATO COMUNE A. I mercati rilevanti del prodotto (36) La concentrazione riguarda la produzione e la vendita di materiali da costruzione per pareti. CVK produce e vende pietre arenarie calcaree ed elementi in pietra arenaria calcarea. Cementbouw produce e vende cemento preconfezionato ed elementi prefabbricati in calcestruzzo oltre ad operare in qualità di rivenditore di materiali da costruzione. Sino a qualche tempo fa, nei Paesi Bassi, Haniel non aveva altre attività oltre alla partecipazione nella CVK, ma, successivamente all'acquisizione di Fels, vi è presente anche con i prodotti di cemento cellulare e gesso; l'acquisizione di Ytong, dato l'impegno ad alienarne le attività svolte nei Paesi Bassi, non costituisce un'assunzione di attività nel settore dei materiali da costruzione rilevante ai fini della valutazione della presente concentrazione. Oltre alla pietra arenaria calcarea, ai prodotti di calcestruzzo, cemento cellulare e gesso, nella costruzione di pareti vengono utilizzati anche mattoni come pure, seppure in misura minima, lamiera d'acciaio e pannelli in legno. 1. Prodotti (37) La pietra arenaria calcarea è una pietra per murature preparata con calcare e sabbia e aggiunta di acqua, successivamente pressati e induriti sotto pressione del vapore. Le pietre arenarie calcaree vengono utilizzate esclusivamente per la costruzione di pareti. Le pietre di norma vengono intonacate, stuccate con intonaco sottile o coperte con una facciata di rivestimento. Se la muratura in pietra arenaria calcarea risulta visibile, di norma si tratta di pietre per facciate in muratura (mattoni da rivestimento), prodotte solo in piccoli formati(13). Queste costituiscono un mercato separato che non verrà approfondito nella presente, in quanto tali pietre da facciata sono prodotte dalle parti solo in esigue quantità. Oltre alle arenarie calcaree, vengono utilizzati anche elementi per pareti in arenaria calcarea di maggiori dimensioni (nei Paesi Bassi di norma nelle dimensioni fino a 900 × 625 × 300 mm). (38) Il cemento cellulare è una pietra da costruzione costituita da sabbia, calcare e cemento che, aggiungendo polvere di alluminio e in seguito alla sua reazione con l'acqua, durante il processo di produzione forma una fine struttura cellulare. I prodotti in cemento cellulare (pietre, blocchi ed elementi di cemento cellulare) vengono utilizzati prevalentemente per la costruzione di edifici. Nell'ambito delle murature possono essere utilizzati sia per le pareti portanti, in particolare le pietre e gli elementi in cemento cellulare con elevata compattezza/densità, che per quelle non portanti. (39) Il gesso è un materiale da costruzione leggero, utilizzato esclusivamente per le pareti non portanti, considerata la sua portata assai ridotta. Viene utilizzato sotto forma di lastre e pannelli. (40) Il calcestruzzo è un altro materiale per pareti molto utilizzato. Le pareti in calcestruzzo possono essere realizzate con forme di calcestruzzo misto prodotte in cantiere (calcestruzzo gettato in opera), o utilizzando elementi per pareti di calcestruzzo prefabbricati. Una terza forma di calcestruzzo sono i prodotti in conglomerato cementizio di piccolo formato. In calcestruzzo vengono realizzate quasi esclusivamente pareti portanti. (41) Il calcestruzzo gettato in opera può essere realizzato con il metodo tradizionale in casseforme speciali approntate in cantiere o nella cosiddetta struttura a tunnel (olandese: "tunnelgietbouw") utilizzando "casseforme a tunnel" prefabbricate con le quali si gettano in un'unica operazione le pareti e i soffitti. (42) Gli elementi prefabbricati in calcestruzzo per pareti vengono prodotti in fabbrica in base a precise specifiche, trasportati in cantiere e quindi installati nell'edificio al quale sono destinati. Si tratta essenzialmente di pareti complete le quali presentano dimensioni assai maggiori rispetto alla pietra arenaria calcarea o agli elementi prevalentemente utilizzati per le murature, per cui il loro impiego richiede attrezzature pesanti. (43) I mattoni sono prodotti da una miscela di argilla e acqua mediante cottura a oltre 1000 °C. Si tratta del classico materiale per murature. Tuttavia le dimensioni dei singoli mattoni sono limitate poiché il processo di cottura può causare deformazioni come ritiro e concavità. Pertanto nella lavorazione di questi prodotti occorre anche ricorrere alla sigillatura per compensare queste deformazioni. (44) I pannelli in lamiera d'acciaio vengono utilizzati prevalentemente nell'edilizia industriale, meno in quella residenziale. Il loro scopo è ad esempio quello di riempire l'intercapedine delle pareti portanti nelle strutture in calcestruzzo o acciaio. In questi casi la parete è di solito costituita da due pannelli in lamiera d'acciaio fra i quali viene applicato del materiale isolante (pannelli a sandwich in metallo). (45) I pannelli in legno trovano impiego nell'edilizia industriale e residenziale per lo più sotto forma di elementi prefabbricati che chiudono gli edifici sui lati esterni dove non si trovano pareti portanti. Nei Paesi Bassi il legno viene utilizzato solo in casi eccezionali per le pareti portanti. 2. Delimitazioni del mercato considerate relativamente al prodotto (46) Nella definizione di un mercato del prodotto, la Commissione deve valutare una serie di differenti delimitazioni, considerando che l'impiego e quindi la sostituibilità dei diversi materiali per murature dipende in misura non irrilevante dalle consuetudini e dalle tradizioni nazionali nel campo delle costruzioni e dalle condizioni generali dell'industria edilizia, per cui talvolta varia notevolmente in alcuni paesi membri del SEE. La Commissione ha fondamentalmente limitato la propria analisi alle condizioni vigenti nei Paesi Bassi poiché la concentrazione ha effetti solo in questo Stato membro. a) Delimitazione del mercato delle parti (materiali da costruzione per pareti) (47) Secondo le parti, considerando i rapporti di concorrenza esistenti e in particolare la mancanza di qualsiasi differenziazione di prezzo riguardo all'impiego e alla vendita standardizzata tramite i rivenditori di materiali per l'edilizia, per i materiali per pareti si può parlare di un mercato unitario, di cui fanno parte tutti i prodotti che trovano impiego nella costruzione di pareti: mattoni, prodotti in conglomerati cementizi, pietra arenaria calcarea, cemento cellulare, elementi prefabbricati in calcestruzzo per pareti, elementi in pietra arenaria calcarea, in cemento cellulare, malta per murature, calcestruzzo gettato in opera, lamiera d'acciaio, pannelli/lastre in gesso, pannelli in legno. Per quanto riguarda la progettazione di edifici, le parti ritengono che in generale siano disponibili soluzioni diverse per la costruzione di pareti. (48) Secondo la relazione delle parti, l'architetto o il progettista definiscono in generale i requisiti da soddisfare per quanto riguarda portata, resistenza all'invecchiamento, necessità di manutenzione, isolamento termico, protezione antincendio e isolamento acustico dell'edificio. In alcuni casi, nella specifica dell'edificio, l'architetto riporta anche una lista dei materiali da costruzione. Secondo le parti, però, queste specifiche lasciano ampio spazio a soluzioni alternative. L'impresa edilizia è libera nella scelta del materiale da costruzione, a condizione che quest'ultimo corrisponda alle specifiche di capitolato. A fronte della proposta di un progetto, l'impresa edilizia può scegliere un determinato materiale da costruzione oppure suggerire soluzioni diverse. (49) Tuttavia le parti ammettono che i diversi materiali per pareti non sono totalmente sostituibili per qualsiasi campo di applicazione. Alla luce delle notevoli differenze esistenti tra i requisiti dei materiali da costruzione per pareti portanti e quelli per pareti non portanti, le parti ritengono opportuno distinguere tra i mercati per pareti portanti e i mercati dei materiali per pareti non portanti. b) Prassi precedente della Commissione (muratura/muratura portante) (50) Nella sua decisione sul caso Preussag/Hebel(14) la Commissione ha considerato due delimitazioni alternative del mercato del prodotto, senza però finora giungere ad una chiara definizione. Da un lato la Commissione ha esaminato la possibilità di un mercato per tutti i materiali da costruzione per pareti, comprendente pietre per mattoni, pietra arenaria calcarea, cemento cellulare e pietra pomice con le quali è possibile realizzare pareti con il metodo "pietra su pietra" (muratura). Dalle ricerche di allora è risultato che questi prodotti erano intercambiabili in fase di progettazione. Nell'ambito di questa delimitazione di mercato la Commissione riteneva possibile un'ulteriore distinzione fra pareti portanti e non (muratura portante). Da queste considerazioni erano esclusi gli elementi prefabbricati in calcestruzzo per pareti e il calcestruzzo gettato in opera. c) Prassi del Bundeskartellamt tedesco (muratura) (51) Il Bundeskartellamt è solito delimitare il mercato dei materiali per murature in modo analogo a quello adottato dalla Commissione nella sua decisione sul caso Preussag/Hebel. Il Bundeskartellamt presuppone un mercato dei materiali da costruzione per le murature di ridosso verticali, nel quale rientrano prodotti in cemento cellulare, prodotti in pietra arenaria calcarea, mattoni, pietra pomice e conglomerati cementizi (muratura). Il Bundeskartellamt non differenzia fra pareti portanti e non, in quanto, secondo quanto emerge dai dati raccolti dal Bundeskartellamt stesso, in Germania i materiali utilizzati per entrambe le tipologie di parete sono fondamentalmente gli stessi. d) Prassi della NMa (materiali per pareti portanti) (52) La NMa pratica invece una distinzione fra pareti portanti e non, in quanto secondo i dati a sua disposizione, nei Paesi Bassi i materiali utilizzati per pareti portanti e non portanti non sono per lo più gli stessi(15). La pietra arenaria calcarea, impiegata per entrambi i tipi di pareti, è in concorrenza con altri materiali per quanto riguarda questi differenti ambiti applicativi. Nella sua delimitazione del mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti, la NMa ha incluso tutti i materiali utilizzati per pareti portanti, fra cui rientrano non soltanto i materiali per pareti in muratura ("pietra su pietra") menzionati al considerando 51, ma anche elementi prefabbricati in calcestruzzo e calcestruzzo gettato in opera. Tuttavia occorre sottolineare che in una decisione successiva la NMa lascia adito alla possibilità di distinguere fra calcestruzzo gettato in opera e altri materiali da costruzione per pareti(16). 3. Valutazione (53) Come aveva già fatto nella decisione del 21 febbraio 2002 sul caso COMP/M.2495 - Haniel/Fels e in quella del 9 aprile 2002 sul caso COMP/M.2568 - Haniel/Ytong, la Commissione, in base alle informazioni in suo possesso e in particolare all'indagine di mercato effettuata nel presente caso, giunge, analogamente alla NMa, alla conclusione che nei Paesi Bassi si debbano distinguere mercati di prodotto separati per i materiali da costruzione per pareti portanti e i materiali da costruzione per pareti non portanti ma che all'interno di tali mercati non sia opportuna una ulteriore suddivisione in materiali per murature e altri tipi di materiale (in particolare prodotti in calcestruzzo). Il mercato dei materiali per pareti portanti include tutti i materiali utilizzati per mura portanti come mattoni, pietra arenaria calcarea, cemento cellulare, conglomerati cementizi, elementi prefabbricati in calcestruzzo ed eventualmente calcestruzzo gettato in opera. Tuttavia il risultato dell'indagine di mercato raccomanda di escludere il calcestruzzo gettato in opera, in particolare quello con struttura a tunnel; una definizione categorica non è però necessaria in quanto non influisce sulla valutazione della concentrazione. Il mercato dei materiali da costruzione per pareti non portanti include di conseguenza tutti i materiali impiegati per le pareti non portanti, come pietra arenaria calcarea, cemento cellulare, lastre e pannelli in gesso, pannelli in lamiera d'acciaio e legno. (54) Tutti i materiali inclusi nella definizione di mercato proposta dalle parti sono idonei alla costruzione di pareti e vengono effettivamente impiegati a tale scopo. L'indagine di mercato della Commissione nei Paesi Bassi ha tuttavia mostrato che non tutti questi materiali sono in concorrenza fra loro. a) Caratteristiche dei differenti materiali da costruzione per pareti (55) I materiali da costruzione per pareti citati hanno caratteristiche diverse che vengono considerate al momento della relativa scelta per un particolare progetto di costruzione. (56) La pietra arenaria calcarea è un materiale economico le cui dimensioni di 900 × 625 × 300 mm pur essendo inferiori a quelle degli elementi prefabbricati in cemento cellulare, sono tuttavia superiori a quelle delle tradizionali pietre per murature. Inoltre la pietra arenaria calcarea, come il cemento cellulare, è dotata di una superficie liscia che non deve essere livellata con una sigillatura dei giunti. Gli elementi possono essere incollati. Inoltre i prodotti in pietra arenaria calcarea vengono tagliati a misura in fabbrica come da progetto, in modo tale che gli elementi che formano il timpano o le aperture delle finestre siano già prefabbricati. Tutti questi fattori contribuiscono a ridurre tempi e costi di manodopera rispetto ad esempio ai mattoni. Al contempo questa pietra non richiede grossi investimenti come gru pesanti per gli elementi prefabbricati in calcestruzzo o come casseforme per getti di calcestruzzo gettato in opera. Nei Paesi Bassi, grazie alle sue eccellenti caratteristiche di portata, la pietra arenaria calcarea viene utilizzata per le pareti portanti e in misura inferiore anche per quelle non portanti. Il [60-80]* % circa della pietra arenaria calcarea impiegata nei Paesi Bassi è destinata a mura portanti. Come materiale per pareti non portanti la pietra arenaria calcarea presenta lo svantaggio di essere più pesante di altri materiali (circa il doppio del cemento cellulare); tuttavia possiede buone caratteristiche di isolamento acustico ed è adatta soprattutto alle pareti non portanti alte, spesso necessarie nell'edilizia industriale. La pietra arenaria calcarea rappresenta il materiale da costruzione più popolare e tradizionalmente impiegato nei Paesi Bassi. (57) I prefabbricati di calcestruzzo non richiedono interventi di muratura in quanto possiedono già le dimensioni della parete da realizzare. Come prodotto, il calcestruzzo può essere fabbricato con materie prime relativamente semplici. Tuttavia, per il posizionamento dei prefabbricati, occorre impiegare mezzi ausiliari di maggiori dimensioni, quali gru, che vanno di nuovo a incidere sui costi di investimento. Essi vengono quindi impiegati innanzitutto per progetti di grandi dimensioni. Gli elementi prefabbricati in calcestruzzo per pareti vengono utilizzati principalmente nell'edilizia industriale (in olandese: "utiliteitsbouw", abbreviato "u-bouw") e, in misura inferiore, nell'edilizia residenziale (in olandese: "woningbouw", abbreviato "w-bouw"). Tuttavia, anche nei progetti di edilizia residenziale di medie dimensioni a partire da 10 unità, essi possono comportare un risparmio di costi, in quanto la parete viene prodotta in fabbrica e la posa in cantiere richiede poco personale e tempi relativamente brevi. Quanto più grande è il progetto, tanto più bassi saranno i costi per la parete finita. (58) Il calcestruzzo gettato in opera richiede per la sua lavorazione il massimo investimento in cantiere e in particolare il calcestruzzo con struttura a tunnel. Produzione e impiego delle casseforme riutilizzabili e necessarie per il getto nella costruzione a tunnel sono così costosi che risultano convenienti solo con un minimo di 30-50 unità abitative (secondo altri dati, a partire dalle 15 unità abitative) e solo se queste vengono realizzate con la stessa forma e le stesse dimensioni(17). Nella costruzione con calcestruzzo gettato in opera con tecnologia a tunnel la flessibilità in fatto di forma e dimensioni è pertanto ridotta. Tuttavia questa flessibilità nei Paesi Bassi è richiesta anche per i grandi progetti, allo scopo di evitare uniformità. Il metodo a tunnel non rappresenta quindi una valida alternativa per i progetti minori né per quelli che non prevedano forme squadrate o applicazioni ripetitive. Il calcestruzzo gettato in opera viene inoltre utilizzato nella costruzione di grattacieli, se la loro portata è garantita da un'ossatura in getto di calcestruzzo riempita successivamente con materiali da costruzione per pareti non portanti. (59) Il cemento cellulare è un materiale costoso e viene prodotto impiegando materie prime care e pregiate con notevoli spese di energia. Gli elementi di maggiori dimensioni devono essere armati con acciaio, andando ulteriormente ad incidere sui costi che aumentano a causa della produzione degli elementi di armatura. Diversamente dall'armatura in acciaio, nel calcestruzzo l'armatura deve essere rivestita per motivi di protezione dalla corrosione. Le caratteristiche costruttive del cemento cellulare sono leggermente inferiori rispetto a quelle della pietra arenaria calcarea ma è possibile realizzare fino a due piani con pareti portanti. Il cemento cellulare si contraddistingue però per le eccellenti proprietà di isolamento termico. In Germania circa l'80 % dei prodotti in cemento cellulare viene impiegato per pareti portanti, mentre solo il 20 % per pareti non portanti. Nei Paesi Bassi il rapporto invece è invertito, poiché qui il cemento cellulare viene utilizzato per l'80-85 % in pareti non portanti. (60) Il gesso è un materiale leggero. Per queste caratteristiche è perfettamente adatto alle pareti non portanti. I requisiti di portata per i pavimenti sono minimi e risultano inoltre poco ingombranti. A causa dell'assenza di capacità portante, il gesso è utilizzabile esclusivamente per pareti non portanti. (61) I mattoni sono materiali da costruzione di piccolo formato rispetto ad altri materiali e a causa della loro superficie non uniforme sono generalmente sigillati con giunti, benché apparentemente esistano anche tecniche che ne consentono l'incollatura. La loro lavorazione richiede pertanto un elevato dispendio di manodopera e di tempo che rende i mattoni inadatti ad un impiego industriale. b) La distinzione fra materiali da costruzione per pareti portanti e non portanti (62) L'indagine di mercato ha evidenziato che la decisione in merito al materiale da costruzione da utilizzare per un determinato progetto viene influenzata sia dal committente e dall'architetto che dall'appaltatore. Quale influenza ciascuna di queste tre persone eserciti sulla scelta del materiale dipende dal singolo caso. (63) A questo proposito, la precisione con cui il committente esprime le proprie preferenze in merito ad esempio a estetica e costi riveste un ruolo importante quanto le specifiche costruttive fissate dagli architetti. I criteri da adottarsi per la scelta dei diversi materiali da costruzione sono qualità, caratteristiche costruttive, flessibilità d'uso, estetica, prezzo del materiale e costi di lavorazione, tenendo conto sia degli specifici requisiti del progetto costruttivo sia di fattori quali lo scopo d'impiego dell'edificio, la capacità portante necessaria, la resistenza all'invecchiamento, la protezione antincendio e l'isolamento acustico, le ulteriori possibilità tecniche, la tempistica ecc. nonché i costi generali del progetto. Se l'appaltatore ha la possibilità di scegliere i materiali da costruzione per le pareti, deve considerare fattori come costi e tempi, a loro volta influenzati dalla sua esperienza con determinati materiali e dai mezzi d'investimento e ausiliari (ad es. gru) a sua disposizione. Per quanto riguarda il fattore spese, occorre considerare che i costi del materiale rappresentano sempre soltanto una parte dei costi complessivi per la realizzazione di una parete. (64) Nella sua indagine di mercato la Commissione ha pertanto interrogato questi responsabili a livello decisionale in merito ai criteri da loro adottati per la scelta dei materiali da costruzione. Informazioni sono state richieste anche ai produttori dei diversi materiali. Nei Paesi Bassi, da questo sondaggio è risultato che, nella scelta dei materiali da costruzione, si praticava una netta distinzione fra materiali per pareti portanti e materiali per pareti non portanti. (65) La differenza fra pareti portanti e non portanti consiste, come già indicato dalla definizione stessa, nella funzione portante del rispettivo materiale da costruzione, Le pareti portanti garantiscono la stabilità di un edificio e sono spesso quelle esterne. Tuttavia anche le pareti interne possono svolgere una funzione di supporto. Da queste si differenziano le pareti che non hanno alcuna funzione portante per quanto riguarda l'edificio e suddividono soltanto i locali oppure riempiono intercapedini all'interno di una ossatura portante (pareti esterne e interne). I materiali per pareti portanti devono soddisfare determinati requisiti in fatto di resistenza alla compressione, portata e rigidità. I materiali per le pareti non portanti devono invece soddisfare altri requisiti, talvolta anche opposti. Le pareti più leggere non portanti hanno infatti il vantaggio di sollecitare meno la capacità portante dei soffitti. Le pareti sottili non portanti a loro volta sono poco ingombranti. (66) Nei Paesi Bassi, questi requisiti diversi per pareti portanti e non portanti determinano la scelta di materiali costruttivi differenti a seconda degli scopi d'impiego. Nei Paesi Bassi per le pareti portanti viene innanzitutto utilizzata la pietra arenaria calcarea, con la quale è realizzato il [50-60]* % di tutte le pareti portanti. Il calcestruzzo rappresenta il secondo grande gruppo dei materiali da costruzione. Il [10-15] % di tutte le pareti portanti è in calcestruzzo gettato in opera, di cui almeno due quinti vengono realizzati con struttura a tunnel(18). Le pareti portanti costituite da elementi prefabbricati in calcestruzzo rappresentano il [5-10]* %. Cemento cellulare e mattoni rivestono solo un ruolo molto marginale rispettivamente con una quota di [0-2]* % (cemento cellulare) e del [2-5]* % (mattoni). (67) Per le pareti non portanti vengono invece utilizzati innanzitutto prodotti in gesso, in una percentuale pari al [40-50]* %, seguiti dal cemento cellulare con il [15-20]* % e dalla pietra arenaria calcarea con il [15-20]* %. (68) Questo andamento della domanda è tipico dei Paesi Bassi e si differenzia sostanzialmente da quello di altri Paesi, ad esempio la Germania, dove il rapporto nell'uso di cemento cellulare per pareti portanti e non portanti è esattamente l'inverso rispetto a quello dei Paesi Bassi. Mentre in Germania l'80 % di tutti i prodotti in cemento cellulare viene utilizzato per pareti portanti, nei Paesi Bassi l'80-85 % di tutti i prodotti in cemento cellulare è impiegato in pareti non portanti. In Germania il calcestruzzo riveste un ruolo di minor rilievo per le pareti portanti nell'edilizia residenziale mentre trovano ancora largo impiego i mattoni e anche altre pietre da muratura. In Belgio, invece, i prodotti in conglomerato cementizio sembrano essere molto più diffusi che nei Paesi Bassi e, insieme ai mattoni, costituiscono il classico materiale da costruzione. In Germania e in Belgio l'impiego di cemento gettato in opera con struttura a tunnel è molto meno diffuso rispetto ai Paesi Bassi. (69) I motivi di questo differente andamento della domanda sono da un lato da ricondurre a tradizioni e gusti estetici diversi e, dall'altro, ai metodi costruttivi industrializzati e avanzati dei Paesi Bassi. (70) Nei Paesi Bassi l'attività edilizia si contraddistingue per i grossi progetti anche nel settore residenziale. Meno del 20 % del totale delle abitazioni nuove viene realizzato sulla base di progetti personalizzati. In Germania si tratta invece di oltre il 90 %. Nei Paesi Bassi il governo autorizza l'urbanizzazione di ampi territori, in cui poi l'industria edilizia realizza fino a parecchie migliaia di unità abitative (ad esempio le cosiddette "VINEX locaties"). Con queste dimensioni, sono convenienti i materiali che richiedono maggiori investimenti e costi di manodopera inferiori, come il calcestruzzo gettato in opera con struttura a tunnel. Pertanto i mattoni, che richiedono un'elevata manodopera in cantiere (piccole dimensioni e, di norma, necessità di sigillatura dei giunti) e di conseguenza maggiori costi e tempi più lunghi, non vengono pressoché utilizzati. (71) Nei Paesi Bassi, la pietra arenaria calcarea è il materiale da costruzione tradizionale in quanto è relativamente economico e consente di lavorare rapidamente e a costi vantaggiosi con un'estrema flessibilità (grandi elementi, dimensionati in fabbrica in base alla forma richiesta, nessuna sigillatura di giunti necessaria). (72) Il cemento cellulare, utilizzato in grande quantità in Germania per le pareti portanti grazie alla sua buona capacità di isolamento termico, nei Paesi Bassi non può sfruttare questo vantaggio a compensazione del suo prezzo notevolmente superiore rispetto alla pietra arenaria calcarea. In Germania, per le pareti portanti, si utilizzano elementi in cemento cellulare dello spessore di 30 cm. Per ottenere una parete finita che soddisfi gli elevati requisiti di isolamento termico occorre solo intonacarli e imbiancarli, senza costi per facciate in muratura e isolamento supplementare. Nei Paesi Bassi invece le pareti esterne lisce intonacate non sono consuete, poiché sono richieste facciate che suscitino l'impressione di una struttura in mattoni, resa con un'opera in muratura applicata sopra la parete portante rivestita di materiale isolante. Ciò significa che i vantaggi di costo del cemento cellulare, per il quale non sono necessari isolamento e facciate in muratura, vengono eliminati a priori, con la conseguenza che tale materiale risulta notevolmente più costoso della pietra arenaria calcarea. Nei Paesi Bassi, il cemento cellulare viene pertanto utilizzato solo in casi eccezionali per le pareti portanti nell'edilizia residenziale. (73) Tuttavia, poiché il cemento cellulare, pur garantendo un migliore isolamento termico, è allineato alle pareti in gesso per quanto riguarda il prezzo, nei Paesi Bassi i prodotti in cemento cellulare vengono utilizzati per le pareti non portanti. Anche la pietra arenaria calcarea trova applicazione in questo settore. Da un lato questo materiale possiede ottime caratteristiche insonorizzanti compensando così nel caso specifico lo svantaggio della pesantezza. Inoltre per le sue caratteristiche costruttive è particolarmente adatto per le pareti alte non portanti, necessarie soprattutto nell'edilizia industriale. (74) Pertanto, nei Paesi Bassi, è ancora piuttosto limitata la concorrenza fra i prodotti che possono essere impiegati in pareti portanti da un lato e quelli per le pareti non portanti dall'altro. Ciò induce la Commissione a distinguere nei Paesi Bassi fra un mercato di prodotti per pareti portanti e un mercato di prodotti per pareti non portanti, nonostante il fatto che alcuni materiali idonei a pareti portanti possano trovare impiego anche in pareti non portanti e viceversa. In particolare, la pietra arenaria calcarea è l'unico materiale da costruzione che trova ugualmente impiego in quantità degna di nota in pareti portanti e non portanti. Sul mercato delle pareti portanti i produttori di materiali adatti per entrambi i tipi di pareti devono affrontare concorrenti totalmente diversi da quelli che operano sul mercato delle pareti non portanti. (75) Nella formazione dei prezzi per i prodotti impiegati nelle pareti portanti, CVK, in qualità di unico produttore di pietra arenaria calcarea dei Paesi Bassi, non è limitata da prezzi richiesti sul mercato per prodotti destinati a pareti non portanti. L'indagine di mercato della Commissione mostra che CVK conosce molto bene l'impiego concreto dei propri prodotti(19). CVK, in molti casi, conosce la destinazione dei propri prodotti, poiché spesso è responsabile della consegna dei prodotti a un determinato cantiere. Inoltre, per la fornitura di elementi che rappresentano la metà del suo fatturato, essa ha accesso ai progetti degli architetti. Haniel ha inoltre dichiarato che lo spessore di una parte consistente dei prodotti in pietra arenaria calcarea consente di stabilire se il materiale viene impiegato per pareti portanti o non portanti. Tali informazioni sono state confermate anche dalla Raab Karcher durante l'audizione. La Commissione, pur tenendo conto delle posizioni espresse dalle parti e da CVK rispetto alla comunicazione delle obiezioni e della discussione udita in proposito in occasione dell'audizione, ritiene CVK sia in grado di differenziare i prezzi in funzione della situazione concorrenziale. Nel presente contesto, sussiste quindi la possibilità di un'implicita differenziazione dei prezzi tra i grandi e i piccoli progetti edili, grazie a sconti per quantità e prezzi standardizzati per il trasporto. CVK ha dichiarato di concedere ai rivenditori di materiali edili sconti specifici per progetto e appaltatore. (76) Anche se CVK non fosse in grado di differenziare i prezzi dei prodotti in pietra arenaria calcarea per pareti portanti da quelli per le pareti non portanti, si presume che essa orienti la propria strategia di prezzi innanzitutto in base ai requisiti imposti dal mercato alle pareti portanti, dal momento che vende il [60-80]* % dei suoi prodotti proprio su quest'ultimo. c) Attribuzione del calcestruzzo gettato in opera al mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti (77) Il risultato dell'indagine di mercato solleva la questione se e in quale misura anche il calcestruzzo gettato in opera sia da attribuire al mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti, in particolare per quanto riguarda il calcestruzzo gettato in opera lavorato con tecnologia a tunnel. Come già illustrato al considerando 58, questa struttura implica elevati costi di investimento fissi che vale la pena sostenere solo a partire da circa 30-50 unità abitative o, secondo altre fonti, già intorno alle 15 unità abitative di forma e dimensioni identiche. Ciò significa che questo metodo non rappresenta un'alternativa né per i progetti minori né per quelli di più ampia portata in cui, per motivi estetici e sociali, occorre evitare una struttura ripetitiva. A prescindere dall'esatto numero di unità abitative, a partire dal quale la tecnologia a tunnel diventa redditizia, si può concludere che, nei piccoli progetti, la pietra arenaria non è esposta alla concorrenza del calcestruzzo gettato in opera(20). (78) Inoltre con la struttura a tunnel si producono in un'unica fase non solo le pareti ma anche i soffitti. Per queste ragioni la decisione a favore della struttura a tunnel rappresenta non tanto una questione di prezzo quanto di sistema. Qualora un committente, ad esempio per un progetto edile che preveda l'utilizzo di prodotti in pietra arenaria, desideri passare al calcestruzzo gettato in opera con tecnologia a tunnel, ciò non comporterebbe solo un cambiamento dei materiali da costruzioni per pareti, ma anche una variazione dei materiali utilizzati per il pavimento/i soffitti, con una conseguente modifica dell'intero progetto. Pertanto, il calcestruzzo gettato in opera con tecnologia a tunnel rappresenterebbe un'alternativa piuttosto insolita per i committenti che attualmente utilizzano prodotti in pietra arenaria per i loro progetti. (79) Nelle risposte alla comunicazione delle obiezioni e nell'audizione, le parti e CVK hanno riaffermato la propria opinione, secondo cui il calcestruzzo gettato in opera di qualsiasi forma debba essere attribuito al mercato rilevante per il prodotto. (80) Il problema dell'assegnazione del calcestruzzo gettato in opera e in particolare di quello con struttura a tunnel al mercato dei materiali per pareti portanti può tuttavia rimanere aperto in quanto non influisce sul risultato della valutazione. Anche sulla base dell'ulteriore delimitazione del mercato rilevante per i prodotti, comprendente tutti i tipi di calcestruzzo gettato in opera, ritenuta corretta dalle parti, la concentrazione in oggetto ha creato una posizione dominante di CVK sul mercato olandese. 4. Riepilogo delle considerazioni sui mercati rilevanti del prodotto (81) Sulla base delle precedenti osservazioni, la Commissione ritiene che, per valutare il progetto di concentrazione notificato, sia necessario distinguere nei Paesi Bassi tra un mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti e un mercato dei materiali da costruzione per pareti non portanti. Per quanto riguarda l'assegnazione del calcestruzzo gettato in opera, in particolare quello lavorato con struttura a tunnel, al mercato dei materiali per pareti portanti la questione può rimanere aperta, in quanto non influisce sulla valutazione della concentrazione. B. Il mercato geografico rilevante (82) Per quanto riguarda i Paesi Bassi, le parti definiscono il mercato geografico rilevante come nazionale. Sebbene alcune imprese di materiali da costruzione tendano ad operare su base regionale, nei Paesi Bassi i costi di trasporto non sarebbero talmente rilevanti da impedire la consegna dei materiali da costruzione su tutto il territorio nazionale. Il trasporto di materiali per pareti viene eseguito con l'ausilio di autocarri, per lo più direttamente dal centro di produzione al cantiere. (83) I dati raccolti hanno confermato l'esistenza di un mercato nazionale olandese. L'indagine di mercato ha dimostrato che i prezzi della maggior parte dei materiali da costruzione per pareti vengono calcolati franco luogo di produzione per le consegne sull'intero territorio dei Paesi Bassi, sebbene i costi di trasporto non rappresentino un fattore irrilevante. Quale unico produttore e offerente di pietra arenaria calcarea, CVK può inoltre rifornire ciascun cantiere dei Paesi Bassi direttamente dallo stabilimento di pietra arenaria calcarea più vicino. (84) Nelle regioni olandesi di confine esistono chiaramente importazioni di materiali da costruzione per pareti da Belgio e Germania. Tuttavia si tratta di fenomeni marginali che non giustificano l'inclusione di parti del Belgio e della Germania nel mercato geografico rilevante. L'indagine di mercato ha dimostrato l'esistenza di limiti di accesso al mercato, in particolare a causa delle diverse norme edilizie e di sicurezza sul lavoro. Ad esempio, diversamente da altri Stati membri, nei Paesi Bassi le pietre lavorate a mano non possono superare i 18 kg di peso. D'altro canto in Germania le norme edilizie prevedono pareti di maggior spessore con un conseguente aumento dei prezzi rispetto ai Paesi Bassi, a causa della maggior quantità di materiale impiegato. Tutte le imprese rilevanti che operano sul mercato olandese dei materiali da costruzione per pareti hanno sede anche nei Paesi Bassi. Le società produttrici belghe e tedesche che lavorano nei Paesi Bassi operano anch'esse tramite filiali olandesi. (85) Pertanto, la Commissione ritiene che, per quanto riguarda i Paesi Bassi, il mercato geografico rilevante per gli scopi della presente decisione debba essere ritenuto nazionale e comprendente l'intero territorio dei Paesi Bassi. C. Valutazione sotto il profilo della concorrenza (86) La Commissione è giunta alla conclusione che la presente concentrazione, vale a dire l'assunzione da parte di CVK del controllo sulle sue imprese associate e l'assunzione da parte di Haniel e Cementbouw del controllo della CVK, abbia creato una posizione dominante sul mercato olandese dei materiali da costruzione per pareti portanti a favore di CVK e delle società Haniel e Cementbouw da cui la stessa è controllata. (87) Di seguito si illustra dapprima la posizione di mercato dominante attualmente esistente e successivamente si spiega in quale misura la presente concentrazione abbia contribuito alla sua creazione. 1. Posizione di mercato dominante delle parti a) Principi (88) La Corte di giustizia europea ha definito come posizione dominante una situazione di potenza economica detenuta da un'impresa, la quale le attribuisce il potere di ostacolare il persistere di una concorrenza effettiva sul mercato, dandole la possibilità di comportamenti indipendenti, in misura rilevante, dai concorrenti, dalla clientela e, in ultima analisi, dai consumatori. Questa posizione non esclude una certa concorrenza, ma consente alla ditta favorita di stabilire le condizioni alle quali può svilupparsi tale concorrenza o per lo meno di influire in misura considerevole sulle stesse e comunque non le impone di prestarvi attenzione nei suoi comportamenti, senza che ciò le procuri danni. (89) L'esistenza di una posizione dominante può risultare da diversi fattori che, considerati isolatamente, non sarebbero determinanti, tra i quali, tuttavia, quote di mercato estremamente elevate costituiscono di per sé la prova dell'esistenza di una posizione dominante molto ampia. Un importante indice della presenza di una posizione dominante è del resto il rapporto esistente fra le quote di mercato delle imprese partecipanti alla concentrazione e quelle dei loro concorrenti, in particolare del loro concorrente principale(21). b) Struttura del mercato (90) Nel 2000, il mercato olandese complessivo dei materiali da costruzione per pareti ha registrato un volume di [...]* m3 per un valore di [...]* EUR mentre il mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti ha registrato un volume di [...]* m3 per un valore di [...]* EUR. Se al mercato per pareti portanti non si attribuisce il calcestruzzo gettato in opera, queste cifre si riducono a [...]* m3 e [...]* EUR. Escludendo soltanto il calcestruzzo con struttura a tunnel, il mercato avrebbe una dimensione di [...]* m3 e un valore di [...]* EUR(22). (91) Di seguito sono illustrate le quote di mercato (in base al volume) delle parti e dei loro principali concorrenti, considerando tutti i materiali da costruzione per pareti portanti e in alternativa, escludendo il calcestruzzo gettato in opera e/o il calcestruzzo gettato in opera con casseforme a tunnel(23): >SPAZIO PER TABELLA> (92) In base agli accertamenti della Commissione, CVK detiene direttamente una quota di mercato di oltre il [50-60]* % per quanto riguarda i materiali da costruzione per pareti portanti. Il secondo operatore di mercato in ordine di grandezza è Cementbouw, che attraverso la presente concentrazione ha assunto insieme ad Haniel il controllo di CVK, con una quota di mercato pari ad appena il [2-5]* %. La posizione di mercato di Cementbouw si basa esclusivamente sulle sue attività nel settore degli elementi prefabbricati in calcestruzzo per pareti e del calcestruzzo gettato in opera. Haniel opera sul mercato olandese, oltre che attraverso CVK, solo con le attività di Fels. La quota comune di mercato delle parti ammonta pertanto a quasi il [60-70]* %. Il principale concorrente è il produttore di calcestruzzo gettato in opera Mebin con una quota di mercato di circa [2-5]* %. Gli altri concorrenti detengono quote inferiori al 2 %. Se ne desume che la quota di mercato di CVK è [10-15]* volte superiore a quella del suo maggiore concorrente. (93) Qualora il calcestruzzo gettato in opera non venisse incluso nella definizione di mercato per materiali da costruzione per pareti portanti, la quota di mercato della sola CVK sarebbe del [60-70]* %, in quanto CVK non offre calcestruzzo gettato in opera. Includendo anche la quota di mercato di Cementbouw, le parti raggiungerebbero una quota di mercato pari a circa il [60-70]* %. Inoltre ipotizzando questa situazione, Mebin, il principale concorrente indipendente, non opererebbe nel mercato rilevante del prodotto. Quindi rimarrebbe soltanto un esiguo numero di concorrenti assai più piccoli, le cui quote di mercato non superano il 2 % e in parte sono anche notevolmente inferiori. (94) Escludendo dalla definizione di mercato soltanto il calcestruzzo gettato in opera con struttura a tunnel, la quota di mercato di CVK sarebbe del [50-60]* % e, considerando anche la quota di Cementbouw, le parti raggiungerebbero il [60-70]* %. (95) Le posizioni di mercato delle parti e dei rispettivi concorrenti sono rimaste sostanzialmente invariate negli ultimi anni, come confermano anche le parti nelle loro deposizioni. c) Ruolo dei diversi materiali da costruzione per pareti (96) Nessuno dei concorrenti di CVK nei Paesi Bassi opera nel settore dalla pietra arenaria calcarea. CVK è l'unico produttore e offerente di questo materiale nei Paesi Bassi. In questo paese però, per i motivi prima illustrati, la pietra arenaria calcarea è il materiale da costruzione tradizionale e più popolare, oltre ad essere l'unico materiale, impiegato in misura significativa per pareti portanti e non portanti. (97) Il calcestruzzo gettato in opera non può essere considerato come un materiale, con cui si eserciti una forte pressione concorrenziale su CVK. Da un lato, la quota del calcestruzzo gettato in opera rispetto al mercato dei materiali per la costruzione di pareti ammonta complessivamente al [10-15]* %, di cui circa [0-2]* % spetta a Cementbouw. Secondo i dati dell'associazione di categoria VOBN, la quota del calcestruzzo gettato in opera appare stabile mentre, secondo le dichiarazioni di alcuni operatori del mercato essa è addirittura leggermente calata. Gli intervistati hanno attribuito il fenomeno a una tendenza all'attuazione di progetti edili diversificati e di dimensioni inferiori. Dall'altro lato, la pressione concorrenziale non dipende solo dalla posizione di mercato di un prodotto, ma anche dal posizionamento dei concorrenti che offrono lo stesso prodotto. Come meglio illustrato precedentemente, i concorrenti sono distribuiti sul mercato dei materiali per la costruzione di pareti. Il maggiore concorrente, ovvero il produttore di calcestruzzo Mebin, vanta, sul mercato complessivo dei materiali da costruzione per pareti portanti, una quota del solo [2-5]* %, mentre gli altri non raggiungono il 2 %, cui si contrappongono la quota del [60-70]* % delle parti e la quota del [50-60]* % detenuta dalla sola CVK. (98) Tuttavia, ai fini della posizione di mercato dei concorrenti, è importante quali prodotti essi offrano. Ciò vale soprattutto nel caso presente, poiché ci si trova di fronte a un mercato differenziato, nel quale prodotti diversi sono in concorrenza in diversa misura per gli stessi impieghi. Il fatto che un determinato prodotto sia o meno in concorrenza diretta con un altro dipende dalle caratteristiche del prodotto e dalla specifica situazione e pertanto, come illustrato a proposito della delimitazione del mercato in relazione ai prodotti, permangono dubbi sull'opportunità di attribuire il calcestruzzo gettato in opera al mercato rilevante, nel quale, ai fini della posizione di mercato di un'impresa, può assumere importanza la possibilità di offrire un determinato prodotto, eventualmente apprezzato in modo particolare da determinati consumatori o per determinati utilizzi. Se ne deduce che la posizione di mercato di CVK è rafforzata, oltre da che dalla semplice quota di mercato, anche dal fatto di essere l'unico produttore di pietra arenaria calcarea dei Paesi Bassi. d) Limitazioni all'accesso al mercato (99) Pur tenendo conto delle risposte delle parti e di CVK alla comunicazione delle obiezioni e delle deposizioni fatte nell'audizione, la Commissione ritiene che esistano notevoli limitazioni all'accesso al mercato, in quanto CVK controlla tutti gli stabilimenti di pietra arenaria calcarea dei Paesi Bassi e pertanto la produzione del materiale da costruzione di gran lunga più importante da attribuire al mercato rilevante del prodotto. L'indagine di mercato della Commissione ha dimostrato che i produttori di altri materiali possono passare alla produzione di pietra arenaria calcarea solo con un notevole investimento di tempo e denaro; lo stesso vale anche per altri materiali come il cemento cellulare. I cicli e pertanto anche i centri di produzione sono diversi per ciascun materiale per pareti. (100) Haniel ha quantificato i costi d'investimento occorrenti per uno stabilimento di pietra arenaria calcarea con una cifra pari ad appena [...]* EUR circa. La costruzione di un nuovo stabilimento di cemento preconfezionato costa secondo Haniel [...]* EUR; ma Cementbouw ha stimato costi d'investimento nettamente superiori. Inoltre i concorrenti, intervistati nell'ambito dell'indagine di mercato, sostengono in generale di dover affrontare enormi difficoltà, per poter ampliare la propria capacità produttiva o iniziare la produzione di un nuovo materiale per pareti. Un intervistato ha specificato che la costruzione di un nuovo stabilimento di pietra arenaria calcarea richiede un investimento pari a [...]* EUR, che occorre un'autorizzazione difficile da ottenere e i tempi di costruzione dello stabilimento ammontano a due anni. Contrariamente al parere espresso dalle parti, secondo le quali le limitazioni all'accesso al mercato sarebbero scarse, date le circostanze, la Commissione ritiene che i possibili accessi al mercato non esercitino una pressione concorrenziale, tale da incidere sulla libertà di manovra di CVK sul mercato rilevante. Di conseguenza, negli ultimi tempi si sono constatati pochi accessi al mercato, comunque circoscritti al settore del calcestruzzo. (101) Per quanto riguarda la pietra arenaria calcarea, esistono inoltre notevoli eccedenze della capacità di produzione che rendono scarsamente interessante un accesso al mercato, anche dopo la chiusura, già effettuata da CVK, di tre degli undici stabilimenti di pietra arenaria calcarea originari. Le restanti unità produttive di CVK sono altresì distribuite uniformemente sul territorio olandese, cosicché CVK può rifornire ogni cliente da uno stabilimento situato nelle vicinanze. L'indagine di mercato condotta dalla Commissione ha dimostrato che anche questo fattore contribuisce a rafforzare il posizionamento di CVK. e) Potere di domanda (102) Pur tenendo conto delle risposte delle parti e di CVK alla comunicazione delle obiezioni e delle deposizioni fatte nell'audizione, la Commissione ritiene che i clienti di CVK non dispongano di potere di domanda. Non esistono singoli clienti che detengano una quota sostanziale del fatturato di CVK. Circa il [60-80]* % delle vendite di CVK è destinato ai cinque maggiori rivenditori di materiali da costruzione, dei quali il principale incide sul fatturato con una quota del [20-30]* %. Tuttavia, nemmeno una quota delle vendite complessive di tale entità conferisce al più grosso cliente un qualsivoglia potere di domanda, in quanto ci sono molti altri rivenditori alternativi a disposizione. Spesso si tratta inoltre di consorzi d'acquisto (in olandese: "inkoopcombinaties"). Tuttavia, ciò che conta è che l'esistenza stessa dei rivenditori dipenda dalla commercializzazione dei prodotti di CVK, poiché la pietra arenaria calcarea rappresenta il più importante materiale per la costruzione di pareti nei Paesi Bassi. Il secondo materiale in ordine di importanza è il calcestruzzo che tuttavia non rappresenta un'alternativa, poiché né il calcestruzzo gettato in opera né quantità significative di elementi prefabbricati in calcestruzzo vengono distribuiti attraverso i rivenditori di materiali. Pertanto, per questi ultimi, nessun altro materiale può sostituire la vendita della pietra arenaria calcarea. Ciò è stato confermato anche dalla Raab Karcher nell'audizione. Può anche essere, come esposto da Haniel, che, con un'offerta di prezzo inadeguata per la pietra arenaria calcarea, il rivenditore rischi di perdere il progetto, poiché il cliente può optare per il calcestruzzo. Ciò però indica solo che il rivenditore e indirettamente anche CVK, con l'offerta di pietra arenaria calcarea, sono in concorrenza con i fornitori di calcestruzzo, ma non che il rivenditore è in grado di esercitare un potere di domanda su CVK. (103) D'altro canto, CVK influisce notevolmente sulla formazione dei prezzi nei confronti delle imprese di costruzioni. I rivenditori di materiali si accollano il rischio finanziario, connesso alla vendita, ma non sono loro a scegliere i materiali bensì le imprese di costruzioni. Come già illustrato dettagliatamente, CVK è generalmente ben informata in merito all'identità degli utilizzatori e alla destinazione dei suoi prodotti. Infatti, la consegna viene effettuata direttamente dallo stabilimento di produzione della pietra arenaria più vicino al relativo cantiere. Secondo quanto dichiarato da CVK, ai rivenditori vengono concessi sconti, ma questi ultimi possono essere vincolati alla fornitura a determinate imprese di costruzioni o per determinati progetti. Inoltre, le imprese di costruzioni sono però sparse e quindi non sono in grado di esercitare direttamente il potere di domanda. Anche la percentuale di domanda dei grossi gruppi edili olandesi, come Bam Groep, Koninklije Volker Wessels Stevin, Heijmans, Ballast Nedam e HBG è singolarmente troppo scarsa, perché questi possano esercitare un potere di domanda, tale da compensare la posizione dominante di CVK sul piano dell'offerta. f) Effetti della concorrenza sul mercato affine (104) La libertà di manovra di CVK sul mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti non è limitata nemmeno dalla situazione concorrenziale, esistente sul mercato affine dei materiali da costruzione per pareti non portanti, nel quale il posizionamento di CVK risulta più debole. La constatazione, fatta dalla Commissione nella comunicazione delle obiezioni, secondo cui CVK è in grado di applicare prezzi differenti, a seconda che i suoi prodotti vengano impiegati per pareti portanti o non portanti e di adeguare i propri prezzi alla situazione concorrenziale del mercato delle pareti portanti, più importante per CVK, non è stata confutata dalle parti e da CVK. A tale proposito si rimanda a quanto esposto ai considerando 75 e 76. g) Rapporti con Cementbouw (105) La posizione dominante di CVK sul mercato olandese dei materiali da costruzione per pareti portanti è inoltre caratterizzata dal legame strutturale di CVK con la casa madre Cementbouw, da cui è controllata. (106) Cementbouw opera sul mercato rilevante con la sua offerta di calcestruzzo gettato in opera ed elementi prefabbricati in calcestruzzo. Nel campo degli elementi prefabbricati in calcestruzzo per pareti, Cementbouw detiene un forte posizionamento, in particolare nel segmento degli elementi di dimensioni ridotte, utilizzati nell'edilizia residenziale, cioè nei prodotti strettamente intercambiabili con la pietra arenaria calcarea. Insieme, CVK e Cementbouw possono quindi (a seconda della delimitazione del mercato) offrire tre o due dei principali materiali da costruzione per pareti portanti. Ne deriva che CVK/Cementbouw, su un mercato di prodotto differenziato come il presente, godono di una capacità di movimento notevolmente più elevata rispetto ai concorrenti poiché nessuno di essi è in grado di soddisfare il fabbisogno dei propri clienti in misura altrettanto vasta. (107) Inoltre, Cementbouw opera anche sul mercato a valle della rivendita di materiali da costruzione. Il settore rivendita di materiali da costruzione di Cementbouw rappresenta una delle maggiori aziende olandesi di vendita all'ingrosso di materiali edili e gode di forti posizioni di mercato nelle regioni occidentali, settentrionali e orientali del paese(24). Alcuni rivenditori di materiali da costruzione hanno affermato che i rivenditori appartenenti a Cementbouw vengono favoriti da CVK rispetto ad altri rivenditori indipendenti. Entrambi i fattori contribuiscono a far sì che CVK/Cementbouw dispongano di una libertà di manovra più ampia rispetto ai propri concorrenti. (108) Cementbouw ha eccepito che il legame strutturale tra CVK e Cementbouw potrebbe non essere considerato ai fini della valutazione della concorrenza, poiché CVK non sarebbe sottoposta al controllo di Cementbouw e in passato le due imprese sarebbero state concorrenti. Tuttavia, la Commissione, per i motivi illustrati nella sezione II della presente decisione, ritiene che Cementbouw controlli CVK congiuntamente ad Haniel. Ai fini della valutazione degli effetti della presente concentrazione, non si può quindi presupporre che Cementbouw e CVK siano presenti sul mercato in veste di concorrenti indipendenti. h) Esito (109) La posizione di mercato delle parti si può pertanto riassumere come segue: CVK, con oltre il [50-60]* %, detiene di gran lunga la quota di mercato più alta, cui si aggiunge la quota di quasi il [2-5]* % spettante a Cementbouw, con la conseguenza che le parti raggiungono insieme una quota di mercato pari a circa il [50-60]* %. Il restante volume di mercato è frammentato e suddiviso tra concorrenti con quote di mercato largamente inferiori. CVK è inoltre l'unico offerente olandese del principale materiale da costruzione per pareti nei Paesi Bassi. Il potere di mercato di cui godono le parti non è compensato dal potere di domanda della controparte di mercato. Va rilevato altresì che Cementbouw opera sia sul mercato in questione con altri importanti materiali da costruzione per pareti sia sul mercato a valle della rivendita di materiali da costruzione. La combinazione di tutti questi fattori conferisce alle parti una posizione dominante sul mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti dei Paesi Bassi. 2. Creazione della posizione dominante di mercato grazie alla concentrazione (110) Sulla base degli accertamenti effettuati, la Commissione ritiene che la posizione dominante di mercato delle parti, precedentemente descritta, sia stata creata mediante la concentrazione, eseguita il 9 agosto 1999, di tutti i produttori olandesi di pietra arenaria calcarea in un'unica impresa a pieno titolo, la CVK, controllata congiuntamente da Haniel e Cementbouw. (111) Prima della concentrazione, gli stabilimenti di pietra arenaria calcarea raggruppati nella CVK erano giuridicamente ed economicamente indipendenti e si limitavano ad avvalersi della commercializzazione centralizzata dei propri prodotti attraverso la comune organizzazione di distribuzione, rappresentata da CVK. Né i produttori di pietra arenaria calcarea controllati da Haniel né quelli di Cementbouw o RAG raggiungevano una quota sul mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti che facesse supporre l'esistenza di una posizione dominante. Secondo le stime di Haniel, la quota degli stabilimenti di Haniel e Cementbouw per quanto riguarda i materiali da costruzione per pareti portanti ammontava a circa il [20-30]* %, mentre gli stabilimenti di RAG detenevano una quota intorno al [5-10]* %(25). (112) Il fatto che gli stabilimenti di pietra arenaria calcarea associati a CVK fossero riuniti in un'organizzazione consorziale di vendita già prima della concentrazione non giustifica l'opinione che tali imprese detenessero già congiuntamente una posizione dominante di mercato attraverso CVK e che la concentrazione non abbia quindi modificato sostanzialmente la struttura di mercato. La trasformazione di un'organizzazione consorziale di distribuzione in un'impresa a pieno titolo che copre tutte le funzioni rappresenta invece una modifica della situazione di mercato, atta a creare una posizione dominante. Nel caso di specie ciò si è verificato, in quanto la concentrazione riunisce in modo permanente gli undici produttori olandesi di pietra arenaria calcarea sotto la guida unica di CVK. (113) Mentre l'organizzazione consorziale di vendita, esistente prima dell'operazione, costituiva una standardizzazione del, seppur importante, parametro dei rapporti concorrenziali tra gli stabilimenti associati alla CVK, ovvero la commercializzazione dei loro prodotti, ormai tutte le fasi della catena del valore aggiunto (ricerca e sviluppo, acquisti, logistica, produzione, commercializzazione, ecc.) sono centralizzate nella CVK e tutte le relative decisioni strategiche, essenziali sono adottate uniformemente dalla direzione di CVK. (114) Inoltre, la modifica strutturale della situazione di mercato, conseguente alla costituzione di un'impresa a pieno titolo è in generale più duratura della creazione di un'organizzazione consorziale di vendita. Mentre i membri di un'organizzazione di vendita possono uscirne con relativa facilità e successivamente riprendere ad operare sul mercato come entità indipendenti, senza di norma dover attuare ampie ristrutturazioni, in un'impresa a pieno titolo, le varie funzioni imprenditoriali delle imprese precedentemente separate possono essere talmente integrate che una successiva scissione e il ripristino delle condizioni originarie possono presentare notevoli difficoltà o non essere addirittura possibili(26). (115) Va inoltre rilevato che, solo a seguito della concentrazione, CVK può trarre profitto pienamente dalle attività di Cementbouw sul mercato in questione ed anche sul mercato a valle della rivendita di materiali da costruzione. (116) La constatazione che la concentrazione ha creato una posizione dominante di CVK sul mercato olandese dei materiali da costruzione per pareti portanti è infine confermata da alcuni sviluppi del mercato e del comportamento concorrenziale di CVK dopo la concentrazione, verificati dalla Commissione nell'ambito dell'indagine di mercato. (117) Mentre prima il livello di prezzo della pietra arenaria calcarea era salito in misura moderata (aumento del [0-5]* % nel 1999 e nel 2000), nel 2001 CVK ha aumentato i prezzi del [5-10]* % e nel 2002 del [5-10]* %. In base alle informazioni in possesso della Commissione, nello stesso periodo, la domanda di materiali da costruzione per pareti è calata e il livello di prezzo di altri prodotti, in particolare dei mattoni, è sceso o si è mantenuto stabile. Un numero considerevole di clienti ha affermato che CVK impone i prezzi unilateralmente e non è disposta a fare trattative sul prezzo. In occasione dell'audizione, la Raab Karcher ha inoltre dichiarato che, prima del 1999, malgrado l'esistenza dell'organizzazione di vendita di CVK, in taluni casi, era possibile avviare trattative di prezzo con i singoli stabilimenti di pietra arenaria calcarea. Dalla trasformazione di CVK in un'impresa a pieno titolo, le imprese associate a CVK rifiutano invece di tenere colloqui diretti con i clienti e li indirizzano alla sede centrale di CVK a Hilversum. (118) Come reazione alle proprie eccedenze di capacità produttiva, negli anni 2001 e 2002, CVK ha chiuso tre degli undici stabilimenti di pietra arenaria calcarea (gli stabilimenti Bergumermeer e Vogelenzang nel 2001 e lo stabilimento Boudewijn nel 2002) che detenevano una capacità produttiva complessiva pari a [...]* bwf(27), vale a dire circa il [15-20]* % della capacità totale di tutti gli stabilimenti CVK. (119) Risulta che CVK abbia stabilito prezzi e condizioni di trasporto a proprio favore e che abbia indotto i clienti ad acquistare dalla CVK anche i collanti, necessari per la costruzione delle pareti in pietra arenaria calcarea, che essa a sua volta acquista da Cementbouw, rifiutandosi di effettuare prestazioni in garanzia in caso di utilizzo di collanti di altri produttori. I rivenditori di materiali da costruzione, ma anche altri operatori di mercato, hanno dichiarato di essere stati sempre più scavalcati o marginalizzati da CVK e di aver dovuto sopportare riduzioni dei propri margini, a causa degli aumenti di prezzo unilaterali. (120) Alcuni intervistati hanno affermato che le importazioni dalla Germania sono state rese più difficili se non impossibili. Da un lato, risulta che alcuni stabilimenti tedeschi di pietra arenaria, di proprietà di Haniel, con sede in prossimità del confine olandese, si siano rifiutati di rifornire i clienti olandesi; dall'altro, gli intervistati hanno espresso il timore che CVK non fornisse più loro determinati elementi in pietra arenaria calcarea non disponibili in Germania, se avessero acquistato le pietre arenarie calcaree e i blocchi di pietra arenaria dalla Germania. Ciò è stato confermato nell'audizione anche da Raab Karcher, la quale ha altresì dichiarato che uno stabilimento di pietra arenaria calcarea appartenente al gruppo Haniel avrebbe recentemente aumentato il prezzo del 55 %, operazione nella quale Raab Karcher intravvede un tentativo di riindirizzare la domanda verso CVK. (121) Il comportamento di CVK viene descritto da un considerevole numero di operatori del mercato come quello di un monopolista. Alcuni intervistati hanno affermato che la concorrenza sarebbe calata, altri hanno sottolineato i rapporti verticali con le attività di Cementbouw nel settore della rivendita di materiali da costruzione. (122) Tutti questi fattori indicano che, grazie alla sua trasformazione in un'impresa a pieno titolo, CVK è stata posta in condizione di rendersi indipendente dai concorrenti e dai clienti in misura molto maggiore rispetto a quanto fosse possibile con l'organizzazione consorziale di vendita. Mentre, prima della concentrazione, in tal modo si escludeva la concorrenza di prezzo tra i produttori di pietra arenaria calcarea, i quali però mantenevano una propria strategia imprenditoriale indipendente, ormai, grazie alla gestione omogenea di tutta l'industria olandese di produzione di pietra arenaria calcarea, CVK può orientare tutti i parametri concorrenziali (andamento e diversificazione dei prezzi, adeguamento delle capacità produttive, quantità di produzione, prezzi, ecc.) in forma centralizzata in funzione dell'ottimizzazione degli utili di tutta l'impresa, sfruttando appieno nei confronti di concorrenti e clienti la straordinaria posizione di mercato di tutta l'impresa. (123) Le parti e CVK ritengono che la concentrazione non abbia avuto ripercussioni sul mercato, in quanto CVK esisterebbe sin dal 1947 come organizzazione di vendita e sarebbe pertanto presente sul mercato da più tempo rispetto a numerose imprese a pieno titolo comuni. Inoltre, anche prima del 1999, CVK avrebbe esercitato un ruolo di unico offerente nei confronti dei clienti, in quanto le imprese associate non disponevano di strutture proprie di distribuzione, con la conseguenza che, anche prima della presente concentrazione, l'uscita dalla cooperativa non sarebbe stata possibile senza difficoltà. Le variazioni del comportamento delle parti in ambito concorrenziale, esposte dai clienti intervistati dalla Commissione nell'indagine di mercato, vengono in parte contestate dalle parti e in parte attribuite ad altri motivi. Gli aumenti di prezzo della pietra arenaria calcarea sarebbero imputabili a un incremento dei costi e coerenti con il generale andamento dei prezzi. L'aumento di prezzo del 55 %, attuato da uno stabilimento tedesco di pietra arenaria calcarea appartenente al gruppo Haniel, lamentato da Raab Karcher nell'audizione riguarderebbe una fabbrica situata nella ex Germania Est che, prima di essere rilevata da Haniel, vendeva la produzione eccedente nei Paesi Bassi sotto costo. (124) La Commissione, pur tenendo conto delle posizioni delle parti e di CVK, conferma il proprio parere, secondo cui la presente concentrazione ha determinato una modifica strutturale delle condizioni di mercato. Per quanto concerne gli effetti sulla concorrenza, un'organizzazione consorziale di vendita non può essere equiparata a un'impresa a pieno titolo integrata e sottoposta a un'unica gestione, nemmeno nel caso in cui essa esista da numerosi anni e l'uscita dei singoli associati richieda determinati interventi, quali ad esempio l'istituzione di strutture proprie di distribuzione. Altrimenti, le concentrazioni di imprese, precedentemente autonome, che prima della concentrazione abbiano costituito un'organizzazione di vendita, potrebbero essere sottoposte al criterio fondamentale del controllo delle fusioni (creazione o rafforzamento di una posizione dominante di mercato) solo in casi eccezionali. Le dichiarazioni rilasciate da Raab Karcher nell'audizione indicano inoltre che nemmeno un'organizzazione di vendita solida e di lunga durata come CVK era in grado di privare completamente i propri associati della possibilità di agire autonomamente sul piano della concorrenza. Anche se, con gli aumenti di prezzo praticati dal 1999, CVK ha scaricato gli aumenti dei costi interamente o in parte sui propri clienti, alla luce degli eccessi di capacità produttiva, del calo della domanda e della tendenza dei prezzi dei materiali da costruzione per pareti concorrenti alla stagnazione o alla diminuzione, ciò dimostra che CVK può ampiamente comportarsi in modo autonomo rispetto ai propri concorrenti e clienti. In simili condizioni, un'impresa completamente soggetta alla concorrenza è generalmente impossibilitata a scaricare interamente sui clienti gli aumenti dei costi. (125) Si aggiunga il fatto che non è assolutamente certo che, senza la concentrazione, CVK esisterebbe ancora nella forma antecedente al 1999. [Precisazione della precedente dichiarazione alla luce del fatto che, prima della notifica del contratto di pooling, la NMa aveva avviato una procedura antitrust]*. Si ritiene quindi che la posizione dominante di mercato delle parti si sia creata a seguito della concentrazione. C. Conclusione (126) La Commissione perviene pertanto alla conclusione che la concentrazione ha determinato una posizione dominante di CVK sul mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti dei Paesi Bassi, in grado di impedire in misura rilevante un'efficace concorrenza nel mercato comune o in parti essenziali dello stesso. VI. IMPEGNO DI HANIEL E CEMENTBOUW (127) Al fine di ovviare alle obiezioni avanzate dalla Commissione in materia di concorrenza sul mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti nei Paesi Bassi, Haniel e Cementbouw hanno dapprima presentato una bozza d'impegno, la quale prevedeva essenzialmente che Haniel e Cementbouw risolvessero il contratto di collaborazione e vendessero a un terzo acquirente indipendente le partecipazioni acquisite nel 1999 da RAG nelle imprese Anker, Vogelenzang e Van Herwaarden, mantenendo il contratto di pooling e la modifica dello statuto di CVK; secondo tale bozza, l'acquirente delle partecipazioni avrebbe dovuto impegnarsi a partecipare al contratto di pooling e all'attuale struttura di CVK. (128) Dopo che i servizi della Commissione hanno fatto presente alle parti che stimavano insufficiente la bozza d'impegno, ai fini della soluzione del problema constatato dalla Commissione sul piano della concorrenza, Haniel e Cementbouw hanno presentato i seguenti impegni, di cui nell'allegato si riporta il testo integrale. (129) Haniel e Cementbouw si impegnano: a) entro un periodo di [...]* dall'adozione della decisione da parte della Commissione, a rescindere il contratto di pooling, ad annullare la modifica dello statuto di CVK e a sciogliere la CVK; b) a rescindere il contratto di collaborazione con effetto immediato; c) contestualmente alla cessazione del contratto di pooling, a cessare il controllo congiunto delle imprese Anker e Van Herwaarden [descrizione delle modalità di cessazione del controllo congiunto su Anker e Van Herwaarden]*; d) qualora la Vogelenzang, che attualmente non esercita attività, riprendesse la produzione, Haniel e Cementbouw si impegnano a cessare il controllo congiunto su tale impresa con le stesse modalità previste per Anker e Van Herwaarden. (130) Haniel e Cementbouw si impegnano altresì [impegno riguardante l'organizzazione interna di CVK]*. (131) L'impegno prevede inoltre una norma relativa alla nomina di un fiduciario, incaricato di sorvegliare il rispetto degli impegni assunti dalle parti. VII. VALUTAZIONE DEL PROGETTO DI CONCENTRAZIONE NOTIFICATO DAL PUNTO DI VISTA DELLA CONCORRENZA, PREVIA CONSIDERAZIONE DEGLI IMPEGNI ASSUNTI DA HANIEL E CEMENTBOUW (132) Gli impegni, di cui le parti hanno proposto l'assunzione nella bozza, a parere della Commissione, non sono sufficienti ad ovviare alle obiezioni avanzate per quanto riguarda il mercato olandese dei materiali da costruzione per pareti portanti. La proposta si limita infatti ad eliminare il controllo congiunto di Haniel e Cementbouw su CVK, senza eliminare contemporaneamente la posizione dominante di mercato di CVK, generata dalla concentrazione. La bozza si basa sull'ipotesi, infondata come esposto alla sezione II della presente decisione, che solo l'assunzione del controllo congiunto da parte di Haniel e Cementbouw su CVK costituisca oggetto della verifica della Commissione nel presente procedimento e che, in virtù della decisione della NMa del 20 ottobre 1998, la contemporanea acquisizione del controllo da parte di CVK sulle imprese associate sia sottratta alla competenza della Commissione. (133) La Commissione ritiene invece che gli impegni descritti ai considerando da 129 a 131 siano idonei a risolvere in misura adeguata i suddetti dubbi sulla concorrenza. (134) Grazie ai suddetti impegni, si cancellano gli effetti della concentrazione, descritta nella sezione II. Mediante lo scioglimento del contratto di pooling e del contratto di collaborazione, si elimina il controllo di CVK sulle imprese ad essa associate. Ciò comporta che le imprese De Hazelaar, Loevestein, Hoogdonk, Rijsbergen e Boudewijn, detenute al 100 % da Haniel, e le imprese Harderwijk, Roelfsema e Bergumermeer, detenute al 100 % da Cementbouw, ritornano sotto il controllo esclusivo dei rispettivi titolari. (135) Il controllo congiunto sulle tre imprese Anker, Van Herwaarden e Vogelenzang, conseguentemente ripristinato, viene eliminato dal seguente provvedimento: ciascuna delle parti, vale a dire Haniel e Cementbouw, si assume il controllo esclusivo di una delle imprese Anker e Van Herwaarden. [Modalità di acquisizione del controllo esclusivo su Anker e Van Herwaarden da parte di Haniel o Cementbouw]*. (136) [Analisi delle modalità di acquisizione del controllo esclusivo su Anker e Van Herwaarden da parte di Haniel o Cementbouw]*. (137) Attualmente, la Vogelenzang non esercita alcuna attività. Le parti intendono alienare a un terzo il patrimonio dell'impresa e suddividersi il ricavato in funzione della rispettiva partecipazione. Qualora, invece, l'attività di Vogelenzang venisse ripresa sotto gli attuali proprietari Haniel e Cementbouw, uno di essi si assumerà il controllo esclusivo dell'impresa, con le stesse modalità previste per Anker e Van Herwaarden. (138) Inoltre, le parti si sono impegnate a sciogliere la CVK. [Descrizione dei motivi che hanno indotto le parti ad assumere tale impegno e dei passi necessari per la relativa attuazione]*. (139) Ciò comporta che, all'avvenuto adempimento dell'impegno, CVK cesserà di esistere nella sua attuale forma di impresa comune controllata congiuntamente da Haniel e Cementbouw, che riunisce sotto la propria guida l'intera industria olandese di produzione di pietra arenaria calcarea, e l'odierna CVK sarà sostituita da due produttori di pietra arenaria calcarea in concorrenza tra loro, cui apparterranno gli stabilimenti di pietra arenaria calcarea, detenuti interamente o con una partecipazione di maggioranza da Haniel o Cementbouw e integrati nei gruppi di Haniel o Cementbouw. (140) Pur tenendo conto dell'ulteriore gamma di prodotti offerta rispettivamente da Haniel o Cementbouw sul mercato dei materiali da costruzione per pareti portanti, non si prevede che i due gruppi possano mantenere, singolarmente o congiuntamente, una posizione di dominio del mercato. Cementbouw è da lungo tempo presente sul mercato olandese con il cemento preconfezionato e gli elementi prefabbricati in calcestruzzo ed è integrata verticalmente nella fascia del commercio all'ingrosso. Haniel invece in passato era presente prevalentemente sul mercato tedesco e, solo negli anni 90 del XX secolo, è entrata sul mercato dei Paesi Bassi, grazie all'acquisizione di vari stabilimenti di pietra arenaria calcarea associati a CVK. Tramite il recente acquisto del produttore di cemento cellulare, Fels, Haniel ha inserito un nuovo importante prodotto nella gamma offerta sul mercato olandese. Ciò fa ritenere che le parti abbiano interessi diversi sul mercato olandese che, dopo l'eliminazione dell'organizzazione di vendita esistente prima della concentrazione, escludono l'esistenza di un rischio di coordinamento, anche alla luce della distribuzione geografica degli stabilimenti appartenenti ad Haniel o Cementbouw dopo la scissione. Ciò è tanto più valido, in quanto, in considerazione della scarsa espansione geografica del mercato olandese, l'ubicazione di uno stabilimento non influisce in misura significativa sulle spese di trasporto. (141) [Analisi di determinate modalità dell'impegno dal punto di vista della concorrenza]*. (142) [Analisi di determinate modalità dell'impegno dal punto di vista della concorrenza]*. (143) Il termine di [...]* concesso alle parti per l'adempimento di tale impegno appare eccezionalmente necessario, alla luce delle circostanze fuori dall'ordinario del presente caso. Per sciogliere l'impresa a pieno titolo, integrata a livello centrale, CVK, e sostituirla con due imprese di pietra arenaria calcarea indipendenti l'una dall'altra, occorre consentire alle parti di attuare tutte le necessarie misure organizzative e di soddisfare i relativi requisiti di ordinamento aziendale e diritto del lavoro descritti al punto 138. [Maggiori delucidazioni in merito alla precedente dichiarazione]* In questo senso, il caso presente, nel quale la concentrazione sottoposta al controllo della Commissione è stata eseguita da quasi tre anni e ha causato la creazione di una nuova impresa integrata, il cui scioglimento costituisce oggetto dell'impegno delle parti, si differenzia dal caso classico di impegno all'alienazione di un'impresa già esistente e in grado di operare autonomamente(28). (144) La Commissione è pertanto pervenuta alla conclusione che la concentrazione notificata, considerando l'impegno assunto da Haniel e Cementbouw, non determina una posizione dominante delle parti sul mercato olandese dei materiali da costruzione per pareti portanti. VIII. CONDIZIONI E OBBLIGHI (145) Ai sensi dell'articolo 8, paragrafo 2, comma 2, prima frase, del regolamento sulle concentrazioni, la Commissione può vincolare la propria decisione al rispetto di condizioni e obblighi, destinati a garantire che le imprese interessate adempiano gli impegni assunti nei confronti Commissione per quanto riguarda la configurazione della concentrazione da rendere compatibile con il mercato comune. (146) I provvedimenti che comportano modifiche strutturali del mercato devono costituire oggetto di condizioni mentre le misure di attuazione necessarie allo scopo devono costituire oggetto di obblighi a carico delle parti. In caso di mancato rispetto di una condizione, la decisione, mediante la quale la Commissione ha dichiarato la concentrazione compatibile con il mercato comune, si intenderà nulla. Qualora le parti violino un obbligo ad esse imposto, la Commissione, sulla base dell'articolo 8, paragrafo 5, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, può revocare la decisione di autorizzazione; inoltre alle parti possono essere inflitte ammende ai sensi dell'articolo 14 paragrafo 2, lettera a), e dell'articolo 15, paragrafo 2, lettera a), del regolamento sulle concentrazioni(29). (147) In conformità a tale decisione fondamentale, la Commissione subordina la propria decisione alla condizione del pieno adempimento degli impegni assunti da Haniel e Cementbouw, aventi quale oggetto lo scioglimento di CVK nella sua forma odierna e la costituzione di due imprese di pietra arenaria calcarea, indipendenti l'una dall'altra(30). Tali impegni hanno lo scopo di equilibrare l'accertata creazione di una posizione dominante delle parti sul mercato olandese dei materiali da costruzione per pareti portanti, mantenendo così la concorrenza sul mercato in questione. Le restanti parti della dichiarazione d'intenti, soprattutto i particolari relativi al fiduciario da nominarsi a cura di Haniel e Cementbouw devono invece costituire oggetto di obblighi, in quanto volti esclusivamente a garantire l'attuazione delle sopra menzionate condizioni. IX. DESTINATARI DELLA PRESENTE DECISIONE (148) La presente decisione, come la precedente comunicazione delle obiezioni, non è rivolta esclusivamente alle parti notificanti bensì anche all'impresa comune CVK, controllata congiuntamente dalle parti. Le particolari circostanze del caso presente fanno apparire eccezionalmente opportuno l'inserimento di CVK tra i destinatari della presente decisione. Di fatto, CVK è già indirettamente destinataria della presente decisione tramite le proprie case madri, ma nel presente caso, essa non rappresenta solo l'obiettivo, bensì costituisce piuttosto lo strumento, mediante il quale è stata eseguita la concentrazione e, per adempiere l'impegno, assunto da Haniel e Cementbouw, occorre anche la diretta collaborazione di CVK. Quest'ultima è infatti parte contraente del contratto di pooling e i suddetti provvedimenti comprendono una modifica dello statuto di CVK. X. CONCLUSIONE (149) Per i suddetti motivi, fatto salvo il pieno adempimento degli impegni assunti da Haniel e Cementbouw, si può ritenere che la concentrazione non determini o rafforzi una posizione dominante, in grado di impedire in misura rilevante un'efficace concorrenza nel mercato comune o in parti essenziali dello stesso. Pertanto, fermo restando il pieno adempimento degli impegni riportati in allegato, la concentrazione è dichiarata compatibile con il mercato comune e l'accordo SEE ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 2, e dell'articolo 8, paragrafo 2, del regolamento sulle concentrazioni nonché dell'articolo 57 dell'accordo SEE, HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La concentrazione notificata, mediante la quale Franz Haniel & Cie. GmbH e Cementbouw Handel & Industrie BV hanno acquisito il controllo congiunto della Coöperatieve Verkoop- en Produktievereniging van Kalkzandsteenproducenten e delle imprese ad essa associate ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, è dichiarata compatibile con il mercato comune e con l'accordo SEE. Articolo 2 L'applicazione dell'articolo 1 è subordinata al pieno adempimento degli impegni assunti da Franz Haniel & Cie. GmbH e Cementbouw Handel & Industrie BV ai considerando 27, 28, da 32 a 35 e 40 dell'allegato. Articolo 3 L'applicazione della presente decisione è subordinata al pieno adempimento degli ulteriori impegni assunti da Franz Haniel & Cie. GmbH e Cementbouw Handel & Industrie BV in conformità all'allegato. Articolo 4 Destinatari della presente decisione sono: Franz Haniel & Cie GmbH Franz-Haniel-Platz 1 D - 47119 Duisburg Cementbouw Handel & Industrie BV Bennebroekerdijk 244 2142 LE Cruquius Nederland Coöperatieve Verkoop- en Produktievereniging van Kalkzandsteenproducenten Utrechtseweg 38 1213 TV Hilversum Nederland Fatto a Bruxelles, il 26 giugno 2002. Per la Commissione Mario Monti Membro della Commissione (1) GU L 395 del 30.12.1989, pag. 1; rettifica GU L 257 del 21.9.1990, pag. 13. (2) GU L 180 del 9.7.1997, pag. 1. (3) GU C 261 del 30.10.2003. (4) GU C 261 del 30.10.2003. (5) Cfr. decisioni della Commissione del 21 febbraio 2002 sul caso COMP/M.2495 - Haniel/Fels e del 9 aprile 2002 sul caso COMP/M.2568 - Haniel/Ytong. (6) NBM Amstelland all'inizio del 2001 ha venduto Cementbouw a CVC. (7) Caso 124/CVK - Kalkzandsteen. (8) Comunicazione della Commissione sul concetto di concentrazione a norma del regolamento (CEE) n. 4064/89 del Consiglio relativo al controllo delle operazioni di concentrazione tra imprese (GU C 66 del 2.3.1998, pag. 5, considerando 19 e 20). (9) La prevista chiusura degli stabilimenti Bergumermeer, Boudewijn e Vogelenzang viene citata in numerosi documenti interni di Haniel, come presupposto per l'esecuzione dell'operazione CVK [precisa descrizione dei predetti documenti]*. (10) [Riferimento a documenti interni di Haniel]*. (11) Cfr. lettera inviata il 13 aprile 1999 dal procuratore legale di CVK alla NMa e lettera della NMa al procuratore legale del 28 aprile 1999. (12) Il calcolo del fatturato è stato effettuato sulla base dell'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento sulle concentrazioni e della comunicazione della Commissione sul calcolo del fatturato (GU C 66 del 2.3.1998, pag. 25). I fatturati realizzati prima del 1o gennaio 1999 sono stati calcolati sulla base del tasso medio di cambio dell'ECU e convertiti in euro con un rapporto 1:1. (13) Al massimo 240 × 175 × 113 mm. (14) Caso COMP/M.1866 - Preussag/Hebel, decisione del 29 marzo 2000; cfr. tuttavia oggi anche la decisione del 21 febbraio 2002 sul caso COMP/M.2495 - Haniel/Fels e la decisione del 9 aprile 2002 sul caso COMP/M.2568 - Haniel/Ytong. (15) NMa, decisione del 20 ottobre 1998 sul caso 124/CVK Kalkzandsteen. (16) NMa, decisione del 29 febbraio 2000 sul caso 2427/NCD - Fernhout. (17) L'associazione di settore VOBN sottolinea che l'impiego della struttura a tunnel rappresenta un'opzione interessante, a partire da circa 15 unità abitative; tuttavia ciò dipende dalla situazione locale e soprattutto dal progetto degli appartamenti e dall'entità delle modifiche. Gli operatori del mercato interrogati ritengono redditizia la struttura a tunnel solo a partire da ca. 30-50 unità abitative. (18) Secondo dati forniti dalle parti, il calcestruzzo gettato in opera con struttura a tunnel è pari al [30-40]* %; secondo l'indagine di mercato tale percentuale potrebbe anche essere superiore. (19) In particolare per elementi che vengono tagliati per un uso specifico o per consegne speciali, cfr. considerando 56. (20) Si noti in proposito che, in molti casi, CVK conosce la destinazione dei suoi prodotti (cfr. considerando 75). (21) Sentenza della Corte di giustizia del 13 febbraio 1979 nella causa 85/76 - Hoffmann-La Roche/Commissione, Racc. 1979, pag. 461 (considerando 39); cfr. anche sentenza del Tribunale di primo grado del 25 marzo 1999 nella causa T-102/96 - Gencor/Commissione, Racc. 1999, pag. II-753 (considerando 201 e 202). (22) Supponendo che nei Paesi Bassi il [20-40]* % del calcestruzzo gettato in opera sia prodotto con struttura a tunnel, cfr. nota 18 in calce. (23) Il calcolo si basa su stime delle parti relative alle percentuali dei diversi materiali da costruzione rispetto al relativo consumo totale e sulla distinzione fra materiali per pareti portanti e non portanti. Per i materiali da costruzione impiegati per pareti portanti e non portanti (ad es. pietra arenaria calcarea, cemento cellulare), è stata considerata solo la percentuale destinata alla costruzione di pareti portanti. La Commissione ritiene fondamentalmente corrette queste stime basate sulla sua indagine di mercato; dati statistici precisi non sono però al momento disponibili. (24) Cfr., ad esempio, relazione di bilancio 2000 della NBM Amstelland (allora casa madre di Cementbouw). (25) Secondo i documenti sottoposti al collegio sindacale della Franz Haniel & Cie. GmbH il 12 marzo 1999, la quota spettante agli stabilimenti di Haniel e Cementbouw sulle vendite di pietra arenaria calcarea nei Paesi Bassi prima della concentrazione ammontava rispettivamente al [40-50]* % e quella degli stabilimenti di RAG al [15-20]* %. Considerando una quota di mercato di CVK pari al [50-60]* %, Haniel e Cementbouw avrebbero detenuto ciascuna una quota del [20-30]* % e RAG una quota del [5-10]* %. (26) Nel caso presente, ad esempio, dopo la stipulazione del contratto di pooling, è stata decisa la chiusura di tre degli undici stabilimenti di pietra arenaria calcarea esistenti (Bergumermeer, Boudewijn e Vogelenzang), con la conseguenza che, in caso di scioglimento di CVK, tre delle undici imprese associate non disporrebbero più di un'attività propria. (27) Abbreviazione di "basiswaalformaat", unità di misura utilizzata nei Paesi Bassi per i materiali da costruzione per muratura. (28) Cfr. la comunicazione della Commissione concernente le misure correttive considerate adeguate a norma del regolamento (CEE) n. 4064/89 del Consiglio e del regolamento (CE) n. 447/98 della Commissione, GU C 68 del 2.3.2001, pag. 3, considerando 14. (29) Cfr. la comunicazione della Commissione concernente le misure correttive considerate adeguate a norma del regolamento (CEE) n. 4064/89 del Consiglio e del regolamento (CE) n. 447/98 della Commissione, GU C 68 del 2.3.2001, pag. 3, considerando 12. (30) Punti 27, 28, da 32 a 35 e 40 dell'allegato. ALLEGATO La versione integrale del testo originale in lingua tedesca delle condizioni e oneri di cui agli articoli 2 e 3 può essere consultata sul sito della Commissione all'indirizzo: http://europa.eu.int/comm/ competition/mergers/cases/ decisions/m2650_de.pdf