This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Document 52012AR2391
Opinion of the Committee of the Regions on ‘Cultural and Creative Sectors for Growth and Jobs’
Parere del Comitato delle regioni su «Settori culturali e creativi per la crescita e l'occupazione»
Parere del Comitato delle regioni su «Settori culturali e creativi per la crescita e l'occupazione»
GU C 218 del 30.7.2013, pp. 7–11
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
|
30.7.2013 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 218/7 |
Parere del Comitato delle regioni su «Settori culturali e creativi per la crescita e l'occupazione»
2013/C 218/02
IL COMITATO DELLE REGIONI
|
— |
esprime apprezzamento per il fatto che la cultura venga riconosciuta come uno strumento per lo sviluppo locale e regionale e si metta in luce l'importanza di strategie di specializzazione intelligente e di approcci olistici allo sviluppo creativo; |
|
— |
raccomanda di elaborare concetti creativi a livello locale e regionale e di metterli a confronto in un «Forum europeo della creatività», dove esponenti del settore pubblico, privato e non profit analizzino i modi in cui l'Europa potrebbe applicare soluzioni creative ai problemi che la affliggono a livello locale e generale; |
|
— |
sottolinea l'importanza di un apprendimento precoce delle competenze creative, in modo da fornire ai giovani gli strumenti necessari per beneficiare appieno delle nuove forme di accesso alla cultura ed essere meglio preparati alle professioni del futuro, e in particolare da aiutarli, e aiutare la società nel suo insieme, a gestire bene gli effetti del «passaggio al digitale»; |
|
— |
condivide l'enfasi che la comunicazione in esame pone sulla necessità di semplificare le norme esistenti e ampliare l'accesso dei settori culturali e creativi ai finanziamenti esterni; |
|
— |
esorta a integrare meglio la cultura e la creatività nella strategia Europa 2020 e a riconoscerne gli importanti legami con altri settori d'intervento quali l'industria, il turismo, l'istruzione, la finanza ecc. |
|
Relatore |
Anton ROMBOUTS (NL/PPE), sindaco di 's-Hertogenbosch |
|
Testo di riferimento |
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni — Valorizzare i settori culturali e creativi per favorire la crescita e l'occupazione nell'UE COM(2012) 537 final |
I. RACCOMANDAZIONI POLITICHE
IL COMITATO DELLE REGIONI
Contesto generale
|
1. |
accoglie con favore la comunicazione in esame, in quanto delinea una strategia tempestiva intesa a sfruttare il potenziale dei settori culturali e creativi (SCC) per lo sviluppo socioeconomico, e in particolare apprezza il fatto che essa ponga l'accento sulla capacità degli SCC di generare crescita e occupazione e sul loro contributo alla promozione dell'innovazione nonché sulle possibili ricadute positive su altri settori e altre politiche. La comunicazione dimostra l'elevato grado di sinergia tra le posizioni della Commissione europea e del Comitato nei confronti del potenziale di crescita della cultura e della creatività. In proposito, il Comitato sottolinea che l'importanza del livello locale e regionale per lo sviluppo degli SCC in Europa, già evidenziata nel suo parere sul tema Le industrie culturali e creative, un potenziale da sfruttare (1), trova adesso riscontro anche nella comunicazione in esame; |
|
2. |
rammenta che, in un periodo di crisi economica e finanziaria, i settori culturali e creativi possono anche concorrere a realizzare in modo creativo una serie di obiettivi di politica sociale e sanitaria sostenendo l'innovazione, e al tempo stesso contribuire alla crescita (2); |
|
3. |
ribadisce che la cultura ha anche un valore intrinseco, indipendente dagli aspetti economici dei beni culturali, e insiste sulla necessità di tener conto di questa sua duplice natura anziché concentrarsi esclusivamente sulla sua utilità economica (3); |
|
4. |
apprezza il fatto che la comunicazione riconosca i notevoli vantaggi ricavabili dagli investimenti strategici negli SCC a livello locale e regionale ed esorti a una risposta strategica a tutto campo che coinvolga tutti gli attori pertinenti, dal livello locale fino a quello dell'UE; |
|
5. |
si compiace che nella comunicazione si riconosca puntualmente la funzione della cultura ai fini dello sviluppo locale e regionale e si metta costantemente in luce l'importanza di strategie di specializzazione intelligente; |
|
6. |
riconosce la necessità di una più stretta integrazione tra le strategie locali o regionali e quelle nazionali, e dà atto della proposta che i futuri programmi della politica di coesione si concentrino sulla valutazione del potenziale degli SCC per le strategie di sviluppo regionale; |
|
7. |
richiama le posizioni che ha già espresso in merito all'iniziativa Capitali europee della cultura, ravvisandovi «un evento di valore che evidenzia la ricchezza, la diversità e gli aspetti comuni delle culture europee» (4). Questa iniziativa, al pari di quella del Marchio del patrimonio europeo, potrebbe essere sfruttata ancor meglio come «laboratorio» per allargare e diversificare il pubblico e sviluppare la partecipazione dei cittadini; |
|
8. |
esprime apprezzamento per la proposta della Commissione di istituire programmi di cooperazione che assicurino l'apprendimento reciproco, costruiscano una rete di contatti per agevolare gli scambi e garantiscano la diversità culturale. L'azione dell'UE, cui dovranno essere associati gli enti locali e regionali, sarà necessaria anche per promuovere i settori creativi, in modo da far fare loro un «salto di qualità» dal livello locale a quello mondiale; |
|
9. |
le proposte della Commissione, così come formulate nella comunicazione, non sembrano porre alcun problema per quanto concerne il rispetto del principio di sussidiarietà. Ciò non toglie che, in futuro, bisognerà seguire con attenzione le misure e azioni concrete proposte o adottate a livello unionale. |
Raccomandazioni
NECESSITÀ DI UNA VISIONE A LUNGO TERMINE
|
10. |
considerate le sfide che l'Europa si trova oggi ad affrontare, il Comitato sottolinea la necessità di una visione a lungo termine che possa concorrere a orientarne il cammino verso la prosperità e una migliore qualità della vita per tutti. Una visione di questo tipo deve essere saldamente legata alla cultura e alla creatività. Il Comitato conviene sul fatto che l'impatto internazionale dell'UE si fondi sull'immaginazione, la creatività e l'innovazione, con lo sviluppo di nuove idee, nuove concezioni e nuovi progetti, ed è convinto che gli SCC possano recare un contributo importante in questo senso; |
|
11. |
di tutto ciò sono ben consapevoli gli enti locali e regionali, i quali sono impegnati a garantire una migliore qualità della vita ai loro cittadini. C'è bisogno di una visione che valorizzi le qualità intrinseche degli enti locali e regionali europei per la lotta contro la disoccupazione e l'esclusione delle categorie sociali più deboli. Una visione, questa, che potrebbe essere resa più concreta per i cittadini grazie a concetti creativi elaborati a livello locale e regionale e messi a confronto in un «Forum europeo della creatività», dove esponenti del settore pubblico, privato e non profit analizzino i modi in cui l'Europa potrebbe applicare soluzioni creative ai problemi che la affliggono a livello locale e generale. In proposito il Comitato desidera soprattutto sottolineare l'importanza di assicurarsi che la creatività e la capacità di risolvere problemi, nonché le competenze e le abilità artistiche e culturali, costituiscano un elemento centrale dell'intero sistema di istruzione; |
|
12. |
è quindi importante, come indicato nella comunicazione, utilizzare il potere della cultura e della creatività in maniera multifunzionale. Per far ciò sono necessari non solo il modello organizzativo verticale e orizzontale dinamico proposto nella comunicazione, ma anche un'impostazione che affronti l'intero ecosistema culturale, il che significa anche — è importante ricordarlo — garantire ai cittadini il potere di partecipare e contribuire al processo creativo nonché riconoscere il valore del radicamento della cultura e della creatività in determinati luoghi; |
|
13. |
fa notare che, in un mondo sempre più globalizzato, la cultura diventa una qualità essenziale per un dato territorio, decisiva per la sua attrattiva, e quindi la sua competitività, per imprese, investitori e individui creativi e intraprendenti. Migliorare la qualità della vita è quindi diventata un'aspirazione importante nei programmi di sviluppo locale e regionale; ed importanti sono anche l'equilibrio tra diversità e risorse creative e culturali nonché l'adeguatezza dei servizi e delle infrastrutture. Tutti problemi, questi, che vengono affrontati nel modo migliore a livello locale e regionale, dove gli enti territoriali si trovano nella posizione più idonea per calare tali concetti nei programmi di sviluppo. Il Comitato invita pertanto a costituire dei partenariati tra centri di ricerca e laboratori di innovazione per studiare gli effetti della qualità di un luogo sulle decisioni ubicazionali e sullo sviluppo economico e sociale; |
|
14. |
l'Europa non è solo un'importante area economica, ma anche una cultura condivisa, fondata su valori importanti di fiducia e di inclusione che costruiscono capitale sociale, gettando così le basi dell'innovazione e della creatività. Nel contempo, questa atmosfera di «unità nella diversità» è alla base di un senso di sicurezza personale che accresce la qualità della vita dei cittadini nonché l'attrattiva delle città e regioni europee in quanto luoghi in cui si vive bene e, in ultima analisi, anche la loro competitività. |
LUOGHI DELLA CULTURA E DELL'INNOVAZIONE
|
15. |
osserva che, mentre la comunicazione dà ampio risalto alla necessità di collegare i vari settori, ne dedica meno a quella di incanalare i flussi di conoscenza e concentrare il capitale creativo in un determinato luogo. Per quanto riguarda i «cluster culturali» o «distretti creativi», il Comitato sottolinea che è necessario collocare città e regioni al centro di reti di conoscenza, in modo da beneficiare appieno della libera circolazione delle idee, dei capitali e delle persone nell'economia di rete globale. Per lo sviluppo di tali cluster, il sostegno da parte degli enti locali e regionali è di vitale importanza; tuttavia, se si vuole migliorarne l'efficacia, bisogna anche che essi siano collegati alle reti della conoscenza europee e mondiali; |
|
16. |
per concentrare la creatività in determinati luoghi, occorrono iniziative locali e regionali intelligenti, sostenibili e strategiche. Agli enti locali e regionali spetta dunque un ruolo particolarmente importante al riguardo. Lo sviluppo della cultura a livello locale rafforza l'identità e la peculiarità dei singoli luoghi, creando prodotti culturali non facilmente trasferibili e quindi un valore unico basato sui luoghi stessi; e questi fattori culturali assumono rilievo anche a livello europeo; |
|
17. |
ritiene che una comunità che investe in cultura, istruzione e sport crei anche più ricchezza, benessere e sicurezza. Un semplice fatto, questo, che vale per una singola località così come per la sua regione, per un singolo paese così come per un intero continente. Il Comitato invoca un'agenda ambiziosa a livello dell'UE per fare dell'Europa un continente stimolante e attrattivo: il luogo migliore in cui vivere per i giovani di oggi e di domani, dove si creino nuovi posti di lavoro e le generazioni future possano vivere in un ambiente sicuro e pulito, contraddistinto da un'alta qualità della vita; |
|
18. |
reputa che la fiducia sia fondamentale per la qualità di un luogo, poiché getta le basi della sicurezza personale e consente alle persone di riunirsi e scambiare idee, generando pensiero creativo e innovazione. Tali spazi contribuiscono anche a radicare sul territorio prodotti creativi, patrimonio immateriale e persone creative. Tutto ciò ha una dimensione economica — basti pensare, ad esempio, al ruolo della cultura nell'attrarre flussi turistici verso determinati luoghi — ma anche un'importante dimensione sociale, poiché una cultura della fiducia è anche alla base della coesione sociale; |
|
19. |
si tratta di questioni complesse, che esigono evidentemente un approccio olistico. La creatività e l'innovazione si fondano sulle conoscenze e competenze così come sulle reti sociali e su quelle economiche: lo sviluppo creativo deve pertanto essere perseguito in modo strategico come un'impresa collettiva di cooperazione e stimolo reciproco. Questi processi, infatti, non coinvolgono soltanto gli SCC o anche solo gli attori economici, bensì la collettività nel suo insieme; |
|
20. |
apprezza quindi il fatto che la Commissione intenda sostenere l'apprendimento tra pari (peer learning) tra amministrazioni comunali, consentendo così ai decisori politici locali di condividere e confrontare le loro esperienze riguardo alle ricadute della cultura sulla riqualificazione sociale ed economica delle città. Il Comitato, tuttavia, esorta ad adottare una visione più ampia della cultura e della creatività, che coinvolga in questi processi il livello regionale, i cittadini, le imprese e le ONG; e uno dei meccanismi per tradurla in realtà potrebbe essere quello dei partenariati Comenius-Regio: un'iniziativa nata per lo sviluppo locale nel campo dell'istruzione ma il cui modello potrebbe essere impiegato anche per gli SCC; |
|
21. |
rammenta che gli enti locali e regionali svolgono un ruolo chiave nello sviluppo e nella promozione della cultura del loro territorio, soprattutto nel quadro della tutela del patrimonio culturale e come promotori dell'innovazione artistica, responsabili e sostenitori non solo di istituzioni e iniziative culturali, ma anche dell'istruzione e della formazione, nonché come organizzatori di festival e di incontri culturali (5). Gli enti locali e regionali si trovano in posizione privilegiata per garantire un equilibrio tra i diversi elementi dell'ecosistema culturale e creativo e fornire le giuste risorse necessarie ai soggetti attivi negli SCC. |
ACCRESCERE L'IMPATTO ECONOMICO
|
22. |
accoglie con favore il fatto che la Commissione sottolinei il valore degli SCC per la crescita e l'occupazione (essi producono il 3,3 % del PIL ed occupano 6,7 milioni di persone, ossia il 3 % della forza lavoro totale) (6). Benefici economici, questi, che possono chiaramente essere accresciuti dalla nuova strategia proposta per aumentare la competitività e il potenziale di esportazione degli SCC nonché massimizzarne le ricadute positive su altri campi come l'innovazione, le TIC e il risanamento urbano. In proposito, il Comitato fa notare come sia importante far tesoro delle esperienze locali e regionali e studiare i modi in cui i settori creativi possono essere utilizzati come motore della crescita in altri campi; |
|
23. |
al fine di massimizzare tali effetti, è necessario agevolare la produzione e il consumo di cultura e lo sviluppo della creatività. Il Comitato sottolinea l'importanza di un apprendimento precoce delle competenze creative, sia all'interno del sistema di istruzione che durante il tempo libero. Si tratta di fornire ai giovani gli strumenti necessari per beneficiare appieno delle nuove forme di accesso alla cultura ed essere meglio preparati alle professioni del futuro, e in particolare di aiutarli, e aiutare la società nel suo insieme, a gestire bene gli effetti del «passaggio al digitale»; |
|
24. |
la comunicazione riconosce che gli SCC possono trarre vantaggio da un'ampia gamma di strumenti finanziari, tra i quali «Europa creativa», «Erasmus per tutti», i fondi della politica di coesione, Orizzonte 2020, il programma COSME e il Meccanismo per collegare l'Europa; ma bisognerebbe anche dare atto che gli enti regionali e locali intervengono più direttamente nel campo della cultura. Tali enti, infatti, non solo erogano il grosso dei finanziamenti alla cultura nella maggior parte d'Europa, ma fungono anche da laboratori di sperimentazione e innovazione culturali e creative e svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo dei cluster creativi e culturali; |
|
25. |
sottolinea l'importanza di mantenere gli aiuti di Stato concessi allo scopo di promuovere la cultura. Esorta pertanto la Commissione a riconsiderare il criterio di territorializzazione della spesa nell'emanazione di nuove norme sugli aiuti di Stato per film e altre opere audiovisive, in modo da non compromettere l'impatto territoriale di tali opere; |
|
26. |
è necessario promuovere una buona governance culturale, in linea con le conclusioni adottate dal Consiglio Istruzione, gioventù, cultura e sport nel corso della sua 3201a riunione (Bruxelles, 26 e 27 novembre 2012). |
MIGLIORARE IL CLIMA PER GLI SCC IN EUROPA
|
27. |
la Commissione invoca tutta una serie di azioni volte a promuovere le condizioni adatte per il pieno sviluppo degli SCC. Tali azioni mirano essenzialmente a sviluppare le capacità, a facilitare l'accesso ai finanziamenti, a promuovere nuovi modelli imprenditoriali, ad allargare e diversificare il pubblico, ad aprire l'accesso ai mercati internazionali e a migliorare i legami con altri settori. Gli SCC, tuttavia, si trovano ad affrontare anche delle sfide ad essi peculiari. In questi settori, infatti, operano in prevalenza microimprese, piccole e medie imprese e lavoratori autonomi, che hanno bisogno di iniziative e organizzazione a livello locale. Gli enti locali e regionali, quindi, possono adempiere con maggiore efficacia il compito di informare le imprese locali sui modi e i mezzi per promuovere le attività culturali locali e regionali (7); |
|
28. |
considera il partenariato uno strumento di vitale importanza per i settori culturali e creativi, e apprezza le misure intese a costituire partenariati o alleanze e a garantire le condizioni adatte per la trasmissione delle buone pratiche, la promozione della conoscenza e la creazione di reti che permettano di condividere esperienze riguardo alle opportunità disponibili per sfruttare il potenziale degli SCC (8). Bisognerebbe considerare seriamente la possibilità di creare reti tematiche per gli SCC, in modo da assicurare un trasferimento di conoscenze più efficace a livello europeo; |
|
29. |
prende atto dell'intenzione della Commissione di migliorare il quadro normativo unionale per gli SCC, e ne condivide l'enfasi sulla necessità di semplificare le norme esistenti e ampliare l'accesso dei settori culturali e creativi ai finanziamenti esterni; |
|
30. |
reputa, tuttavia, urgente che la Commissione stabilisca un quadro normativo chiaro per i diritti di proprietà intellettuale e i diritti d'autore nell'ambito della diffusione del cloud computing. |
AZIONI CONCRETE
|
31. |
condivide l'importanza che la comunicazione attribuisce ai cinque «fattori chiave» di intervento: «soddisfare la domanda di nuove competenze», «migliorare l'accesso ai finanziamenti», «espandere il mercato: nuove partnership e modelli di business», «ampliare la dimensione internazionale» e «migliorare le sinergie tra i settori»; |
|
32. |
il documento della Commissione riconosce chiaramente l'importanza dei legami esistenti tra gli SCC e altri settori d'intervento quali ad esempio le TIC e il turismo. Andrebbero tuttavia evidenziati più chiaramente i legami degli SCC con i settori rientranti nella politica in materia di istruzione. Il Comitato esorta a spingersi oltre, adottando un approccio più proattivo che aiuti lo sviluppo di sinergie anche tra gli SCC e i soggetti economici e sociali attivi in altri ambiti, onde sostenere campi di attività nuovi e innovativi come le pubblicazioni intermediali, i media sociali, l'editoria digitale e il turismo creativo (9); |
|
33. |
appoggia la proposta di una strategia multilivello fondata su un approccio «in due direzioni», che abbracci sia la dimensione orizzontale che quella verticale della politica in materia di SCC. Quest'ultima dimensione («Un approccio olistico per strategie integrate») è particolarmente importante, in quanto riconosce espressamente i legami con altri settori d'intervento quali l'industria, il turismo, l'istruzione, la finanza ecc.; |
|
34. |
appoggia l'idea che le iniziative Capitali europee della cultura e Marchio del patrimonio europeo siano sfruttate ancora meglio come «laboratori» per allargare e diversificare il pubblico e sviluppare la partecipazione dei cittadini. Bisognerebbe riconoscere l'importanza di tali iniziative su base locale in quanto fucine di spazi e cluster creativi nell'ambito delle reti nazionali e mondiali negli SCC, e in quanto contribuiscono a collegare i circuiti globali della cultura alle comunità locali; |
|
35. |
sottolinea la necessità di disporre di maggiori informazioni ed elementi in merito al funzionamento e agli effetti degli SCC, anche al fine di agevolare il finanziamento delle imprese creative da parte del settore privato. Eurostat dovrebbe essere incoraggiata a elaborare statistiche più efficaci e tempestive sul settore culturale europeo. Oltre a ciò, si potrebbero effettuare studi sugli SCC in specifici contesti locali e regionali per analizzare il funzionamento dell'ecosistema culturale in diverse tipologie di luoghi in tutta l'UE e individuare così buone pratiche aggiornate e le tendenze prevalenti in quei settori; |
|
36. |
esorta a integrare meglio la cultura e la creatività nella strategia Europa 2020, in particolare attraverso le sue iniziative faro «Un'agenda europea del digitale», «Nuove competenze per nuovi lavori» e «L'Unione dell'innovazione», riconoscendo così che, per sostenere «una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva», vi è bisogno non solo delle «imprese», ma anche di un sistema completo della conoscenza e di un solido ecosistema culturale; |
|
37. |
in conclusione, la Commissione propone che, per monitorare i progressi nell'attuazione della strategia, si utilizzi il metodo di coordinamento aperto nel campo della cultura. Al riguardo il Comitato fa notare in particolare che i rappresentanti nazionali si consultano sistematicamente con gli attori locali e regionali, in modo da poter prepararsi ad affrontare le questioni nel modo più responsabile ed efficace possibile. |
Bruxelles, 30 maggio 2013
Il presidente del Comitato delle regioni
Ramón Luis VALCÁRCEL SISO
(1) CdR 181/2010 fin.
(2) CdR 181/2010 fin.
(3) CdR 401/2011 fin.
(4) CdR 191/2011 fin.
(5) CdR 172/2007 fin.
(6) Relazione 2010 sulla competitività europea. Secondo altre stime, tale contributo sarebbe ancora maggiore: 4,5 % del PIL e 8,5 milioni di occupati (TERA Consultants, 2010).
(7) CdR 401/2011 fin.
(8) CdR 181/2010 fin.
(9) L'impatto della cultura sul turismo, OCSE, Parigi, 2009.