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Document 52012AR1750

Parere del Comitato delle regioni «Un’agenda europea dei consumatori — stimolare la fiducia e la crescita»

GU C 17 del 19.1.2013, p. 8–12 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

19.1.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 17/8


Parere del Comitato delle regioni «Un’agenda europea dei consumatori — stimolare la fiducia e la crescita»

2013/C 17/03

IL COMITATO DELLE REGIONI

è convinto che la politica dei consumatori contribuirà a far uscire l'UE più rapidamente dalla crisi: il consumatore responsabile costituisce un presupposto essenziale per la produzione di beni e servizi sicuri, di qualità e competitivi, fattore questo che contribuisce alla ripresa sostenibile dell'economia;

e invita la Commissione europea a:

dotare gli enti locali e regionali degli strumenti più appropriati per la difesa dei consumatori, nella misura delle loro competenze;

cooperare strettamente con le autorità nazionali, regionali e locali. Più in particolare, sebbene la realizzazione delle azioni previste dall'agenda europea dei consumatori, per loro stessa natura, resti principalmente di competenza degli organi dell'UE e nazionali, il ruolo delle autorità locali è significativo nella misura in cui esse rappresentano le comunità locali e hanno la possibilità di fornire un contributo positivo all'applicazione delle azioni di cui sopra;

ricordare che le autorità regionali e locali sono a loro volta consumatrici di prodotti e di servizi, e di conseguenza richiedono - e al tempo stesso reclamano - un quadro sicuro per assicurare il rispetto dei loro interessi e di quelli delle comunità locali che esse rappresentano e che spesso contribuiscono al loro bilancio;

riconoscere che la responsabilizzazione del consumatore passa anche dalla sua educazione e che gli enti locali e regionali e della società civile devono partecipare alle campagne di informazione destinate al consumatore;

rafforzare, mediante risorse e know-how, i meccanismi di controllo nelle regioni che presentano svantaggi geografici o demografici permanenti.

Relatore

Spyros SPYRIDON (EL/PPE), consigliere della regione Attica

Testo di riferimento

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un'agenda europea dei consumatori - Stimolare la fiducia e la crescita

COM(2012) 225 final

I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

IL COMITATO DELLE REGIONI

Introduzione

1.

accoglie con favore l'esauriente comunicazione della Commissione europea che copre un ventaglio molto ampio di questioni relative alla tutela dei consumatori;

2.

si rallegra del fatto che l'agenda costituisca uno strumento coerente ed integrato per portare avanti azioni nel quadro della politica volta a rafforzare la tutela dei consumatori. È importante riconoscere la portata della sfida, che consiste nel responsabilizzare i consumatori e consolidare il mercato unico. L'elemento chiave per realizzare la strategia Europa 2020 è costituito dalla presenza di consumatori informati e consapevoli;

3.

esprime preoccupazione per il fatto che, pur essendo piuttosto ampio, il campo di applicazione dell'agenda non comprenda i servizi sanitari, che costituiscono un elemento importante della politica dei consumatori. I servizi sanitari sono erogati al consumatore, il quale paga per tali servizi, e svolgono un compito che è in larga misura di interesse generale. La politica sanitaria dovrebbe pertanto essere inserita nell'agenda in quanto politica rilevante ai fini del consumatore;

4.

concorda con i quattro grandi obiettivi tematici scelti dalla Commissione in quanto settori su cui deve concentrarsi la politica di tutela dei consumatori, più precisamente: i) migliorare la sicurezza dei consumatori, ii) migliorare le conoscenze, iii) migliorare e rafforzare l'applicazione delle norme, nonché garantire i mezzi di ricorso e iv) allineare i diritti e le principali politiche all'evoluzione dell'economia e della società. Invita a incrementare la trasparenza e l'offerta di informazioni migliori e comparabili ai consumatori per consentire loro di effettuare scelte più razionali.

Applicazione dei principi fondamentali dell'Unione europea

5.

nella fase di concezione delle azioni, il CdR evidenzia la necessità di rispettare il principio di proporzionalità delle misure da prendere e in particolare l'esigenza di un'attenta analisi costi-benefici;

6.

sottolinea l'importanza di garantire l'efficacia e la correttezza delle misure da prendere, soprattutto nei settori della sanità e della sicurezza. Per tutelare i consumatori, le modalità da adottare dovranno presentare una certa flessibilità, così da potersi adattare alle specificità regionali, alle esigenze dei gruppi vulnerabili e ai rapidi cambiamenti del mercato;

7.

propone che nella fase di applicazione delle misure vi sia, oltre alle azioni settoriali di cui sopra, anche una prospettiva orizzontale, nell'ambito delle competenze esistenti, che permetta di tenere conto dei diritti dei consumatori in tutte le politiche europee;

8.

osserva lo scarso rilievo dato all'obiettivo della coesione territoriale, introdotto dal Trattato di Lisbona. In particolare, attira l'attenzione sulla necessità di tutelare i gruppi di consumatori vulnerabili, che hanno difficoltà di accesso ai mercati, dispongono di possibilità di scelta limitate oppure non riescono a far valere i loro diritti. A questa categoria appartengono i consumatori delle regioni ultraperiferiche, a bassa densità di popolazione oppure montane e insulari, dove il mercato non funziona perfettamente;

9.

rileva, a questo proposito, l'accresciuta importanza di Internet per queste categorie di consumatori, in termini sia di accesso ai mercati che di informazione e di confronto di prodotti e servizi, nonché di esercizio dei propri diritti in caso di controversia;

10.

sottolinea l'importanza di rafforzare, mediante risorse e know-how, i meccanismi di controllo nelle regioni che presentano svantaggi geografici o demografici permanenti;

11.

attira l'attenzione della Commissione e delle istituzioni legislative nazionali sulla necessità di garantire che le misure prese siano adattate alle capacità dei produttori originari di regioni svantaggiate. Per tali categorie, infatti, il costo e il periodo di adattamento possono differire sensibilmente da quelli delle altre regioni d'Europa.

Utilizzo delle possibilità offerte da Internet, controllo e aggiornamento

12.

coglie l'occasione per sottolineare l'esigenza di realizzare l'agenda digitale nel quadro della strategia Europa 2020, dato che il ruolo di Internet è particolarmente importante per tutte le categorie di consumatori. A questo sforzo devono partecipare attivamente le autorità europee e nazionali, ma anche gli enti regionali, per migliorare la qualità della vita dei cittadini europei;

13.

sottolinea l'influsso di Internet sui più giovani che, fino a prova contraria, pur utilizzando maggiormente le nuove tecnologie, sono più vulnerabili degli adulti;

14.

osserva che l'uso di Internet è meno diffuso tra i gruppi vulnerabili della popolazione, come gli anziani, le persone con esigenze specifiche e quelle socialmente svantaggiate. Sottolinea in particolare che le regioni con svantaggi geografici sono maggiormente interessate dal fenomeno dell'invecchiamento demografico rispetto alle altre regioni. Queste categorie della popolazione dispongono in generale di possibilità più limitate di sfruttare i vantaggi offerti dal mercato unico e di far valere i propri diritti. In collaborazione con gli enti locali e regionali, occorre compiere uno sforzo particolare al fine di promuovere, con azioni mirate, il benessere anche di questa categoria di cittadini;

15.

alla luce delle difficoltà in cui versano regioni e comuni - particolarmente nelle zone rurali, montane o insulari, nonché in quelle periferiche e ultraperiferiche - nel tentativo di migliorare l'accesso a Internet, sostiene le recenti proposte della Commissione volte a modificare la normativa in materia di aiuti di Stato. La proposta della Commissione giudica tra l'altro compatibile con il mercato unico l'esonero dall'obbligo di notifica degli aiuti che riguardano l'accesso a Internet veloce;

16.

invita la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, ad avviare iniziative volte a migliorare le competenze elettroniche dei consumatori, garantendo al tempo stesso che tutti i gruppi della popolazione abbiano accesso al mercato unico digitale e possano beneficiare appieno dei suoi vantaggi;

17.

sottolinea che il rapido sviluppo del commercio elettronico è essenziale per i consumatori in quanto offre loro maggiori possibilità di scelta, soprattutto nel caso di cittadini che vivono in regioni difficilmente accessibili, ultraperiferiche o decentrate, ma anche alle persone a mobilità ridotta, che altrimenti non avrebbero accesso a un'ampia gamma di possibili scelte;

18.

sottolinea con forza che un tema particolarmente significativo, di portata più ampia rispetto all'agenda dei consumatori, è quello della sicurezza di Internet: bisogna adottare ogni misura appropriata per utilizzare questo importante strumento a vantaggio dei cittadini europei, siano essi consumatori o operatori commerciali, e per prevenire le pratiche criminali o sleali, come ad esempio la raccolta abusiva di dati personali o la violazione dei diritti di proprietà;

19.

apprezza l'iniziativa della Commissione di presentare delle proposte legislative in materia di risoluzione delle controversie online e di risoluzione alternativa delle controversie - quale importante strumento di coesione territoriale - e condivide il parere della Commissione secondo cui l'attuazione della legislazione di protezione dei consumatori dovrebbe essere facilitata anche tramite il ricorso alla risoluzione extragiudiziaria delle controversie. Ritiene tuttavia opportuno limitare l'ambito di applicazione delle direttive alle competenze dell'UE e in particolare ai soli casi transfrontalieri.

Il ruolo degli enti locali e regionali

20.

ritiene essenziale dotare gli enti locali e regionali degli strumenti più appropriati per la difesa dei consumatori, nella misura delle loro competenze. In questo contesto e di fronte all'attuale congiuntura temporale di per sé propizia, visto che è in discussione il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020, il CdR propone, per mettere in atto l'agenda, di ricorrere alle risorse dei fondi strutturali, ma anche alle previsioni dei programmi nazionali di riforma;

21.

per quanto riguarda più in particolare i fondi strutturali, propone l'adozione di misure tali da garantire che il finanziamento alle imprese risponda anche a criteri derivanti dagli obblighi e dall'atteggiamento generale di tali imprese nei confronti dei consumatori (ad es. produzione sostenibile) e non limitati a dati connessi essenzialmente alla sostenibilità economica;

22.

evidenzia a tale riguardo l'esigenza di una stretta cooperazione tra autorità europee, nazionali, regionali e locali nell'adozione delle misure. Più in particolare, sebbene la realizzazione delle azioni previste dall'agenda, per loro stessa natura, resti principalmente di competenza degli organi dell'UE e nazionali, il ruolo delle autorità locali è significativo nella misura in cui esse rappresentano le comunità locali e hanno la possibilità di fornire un contributo positivo all'applicazione delle azioni di cui sopra;

23.

esorta inoltre a non dimenticare che le autorità regionali e locali sono a loro volta consumatrici di prodotti e di servizi, e di conseguenza richiedono - e al tempo stesso reclamano - un quadro sicuro per assicurare il rispetto dei loro interessi e di quelli delle comunità locali che esse rappresentano e che spesso contribuiscono al loro bilancio;

24.

osserva che lo sforzo di applicare in modo efficace l'agenda dei consumatori nell'attuale periodo di crisi non va interpretato come un lusso. Al contrario, il CdR è convinto che la politica dei consumatori contribuirà a far uscire l'UE più rapidamente dalla crisi: il consumatore responsabile costituisce un presupposto essenziale per la produzione di beni e servizi sicuri, di qualità e competitivi, fattore questo che contribuisce alla ripresa sostenibile dell'economia.

La dimensione sociale dell'agenda

25.

sottolinea che l'attuale crisi finanziaria differenzierà in modo drastico le abitudini di consumo dei cittadini in quanto, da un lato, si accentueranno le disparità sociali e, dall'altro, si ridurrà la quota di reddito da destinare al consumo. Di conseguenza, il consumatore si rivolgerà a nuove forme di consumo in cui vorrà avere un maggior controllo delle proprie transazioni, disporre di un'informazione più ampia e comprensibile nonché della possibilità di confrontare, di tornare sulla decisione iniziale e di far valere i propri diritti in caso di controversia. La Commissione deve tener conto delle nuove condizioni che si vanno affermando e ricorrere all'agenda al fine di creare le migliori condizioni possibili per promuovere il benessere dei cittadini, come del resto stabilisce il Trattato di Lisbona;

26.

richiama l'opportunità di disporre di più ampie informazioni e garanzie sulla tracciabilità dei prodotti perché il consumatore possa valutare il giusto rapporto tra il costo e la qualità dei beni;

27.

ritiene che sia sempre maggiore il rischio di vedere il consumatore tornare a scelte dettate dal costo dei beni a scapito della qualità. Nel caso soprattutto degli scambi alle frontiere dell'UE, il CdR evidenzia il pericolo di un aumento dei casi di contrabbando;

28.

accoglie con favore l'intenzione della Commissione di effettuare uno studio sull'impatto del sovraindebitamento delle famiglie. Propone di non limitare lo studio alle modalità per affrontare questo problema che, anche a motivo della crisi finanziaria, ha assunto dimensioni incontrollabili, ma di analizzare le cause e di proporre misure come la garanzia di un credito responsabile e, parallelamente, azioni specifiche che puntino a limitare l'impatto del sovraindebitamento;

29.

evidenzia la necessità di una regolamentazione nel campo della sicurezza dei prodotti e dei servizi medici, un aspetto questo di grande attualità per il pubblico;

30.

rileva con preoccupazione che, secondo la comunicazione, solo il 2 % degli intervistati ha saputo rispondere alle domande riguardanti i loro diritti. Trattandosi di una percentuale particolarmente bassa, il CdR invita la Commissione e gli Stati membri a intensificare i loro sforzi per divulgare i diritti dei consumatori. La proposta di una campagna di informazione a livello europeo andrà nella giusta direzione. Gli enti locali e regionali possono fornire un contributo in questo senso, in collaborazione con le organizzazioni di difesa dei consumatori;

31.

concorda con la constatazione della Commissione secondo cui le amministrazioni preposte all'applicazione della legislazione sono incoraggiate a fare di più con meno mezzi, il che richiede un'attenta programmazione e il continuo esame dell'efficacia delle disposizioni adottate in modo da conseguire il risultato migliore;

32.

sottolinea che la responsabilizzazione del consumatore passa anche dalla sua educazione e, in questo contesto, evidenzia l'importanza della partecipazione degli enti locali e regionali e della società civile alle campagne di informazione destinate al consumatore, per le quali occorre prevedere un certo margine di manovra al fine di adeguarle alle specificità regionali. Propone pertanto di porre l'accento sui programmi di insegnamento nelle scuole e nelle università allo scopo di preparare le nuove generazioni a diventare consumatori consapevoli; non si deve inoltre trascurare il ruolo svolto dagli enti preposti alla formazione degli adulti;

33.

concorda con il tentativo di risolvere i problemi alla radice tramite misure volte a incoraggiare la messa in conformità delle imprese. Questo approccio dovrà però tener conto delle specificità dei produttori, a seconda del paese e della regione dove si trovano i fornitori, anche a livello mondiale. Gli incentivi dovranno essere tali da compensare il costo della messa in conformità con le nuove regolamentazioni che saranno introdotte, e si dovrà tener conto della capacità di adattamento delle imprese;

34.

sottolinea che, nell'attuazione della politica dei consumatori, la Commissione europea dovrà rispettare l'ordinamento giuridico degli Stati membri e il principio di sussidiarietà. D'altro canto, gli Stati membri, al momento di recepire la legislazione dell'UE nel diritto nazionale, dovrebbero compiere uno sforzo particolare per non imporre requisiti aggiuntivi rispetto a quelli già richiesti a tal fine. Ciò non esclude la possibilità per gli Stati membri di ambire, in casi specifici, a un livello più elevato di tutela dei consumatori;

35.

ritiene che, per trarre vantaggio dalle migliorie apportate alla legislazione, i consumatori debbano essere al corrente dei cambiamenti introdotti. Evidenzia pertanto la possibilità per gli enti regionali e locali di contribuire a promuovere le iniziative di informazione dei consumatori in merito ai loro diritti e ai cambiamenti apportati alla legislazione a loro beneficio;

36.

accoglie con favore il riferimento, nell'agenda dei consumatori, alle azioni collettive e incoraggia la Commissione a proporre un quadro specifico per realizzarle; le proposte della Commissione relative ai meccanismi di ricorso collettivo dovrebbero limitarsi a una disciplina quadro che contenga requisiti riguardanti norme minime da applicare a livello nazionale, e lasciare per il resto agli Stati membri la decisione sulle modalità di applicazione dettagliate dei meccanismi di ricorso collettivo, tenendo conto delle rispettive tradizioni giuridiche nazionali. Nella misura in cui l'UE ambisce a una competenza giuridica per disciplinare ulteriori meccanismi di ricorso collettivo, questi ultimi dovrebbero rispettare rigorosamente gli ordinamenti e i sistemi nazionali di ricorso in vigore nei singoli Stati membri;

37.

è convinto che la promozione di una strategia integrata per i consumatori presupponga una loro forte rappresentanza in seno agli organi decisionali. In questo contesto il CdR sottolinea il ruolo delle organizzazioni di consumatori, le quali hanno un quadro più completo dei temi che interessano i consumatori nella loro vita quotidiana e possono quindi contribuire a trovare soluzioni, dove queste sono richieste. Al tempo stesso esse fungono da canali di comunicazione tra cittadini e amministrazione, consentendo la diffusione delle informazioni verso il basso. Il CdR riconosce che esiste un margine di miglioramento nei rapporti tra gli enti locali e regionali e le organizzazioni di consumatori sia al primo che al secondo livello, e invita al contempo gli Stati membri a rafforzare tali organizzazioni in funzione dei bisogni, adottando, se necessario, anche un quadro d'azione.

Verso un'attuazione più efficace dell'agenda

38.

parte dal presupposto che i cittadini devono potersi fidare delle autorità incaricate dell'applicazione della legislazione: ciò si può realizzare sia garantendo un'applicazione corretta della regolamentazione sia dando la possibilità ai cittadini di ricorrere a tali autorità in caso di controversia;

39.

sottolinea che, da parte loro, le imprese nell'arco dell'intera catena di produzione dovranno essere convinte che il rispetto degli impegni che derivano loro dalla legislazione è preferibile al non rispetto. Va sottolineato che l'aggiornamento su aspetti della legislazione concernente i consumatori non deve limitarsi a questi ultimi, ma essere esteso anche alle imprese;

40.

quanto al ruolo degli intermediari, è d'accordo con l'osservazione della Commissione secondo cui esso risulta accresciuto soprattutto per i servizi online. È quindi essenziale garantire la trasparenza, la fiducia, ma anche l'amministrazione della giustizia e l'applicazione di sanzioni nel caso di intermediari insolventi. Ciò presuppone la presenza di strutture di controllo e sorveglianza a livello sia degli Stati membri che dell'UE;

41.

raccomanda inoltre, per quanto riguarda più in particolare l'intenzione della Commissione di collaborare con gli intermediari e gli operatori economici per migliorare il quadro che disciplina gli scambi commerciali, di applicare norme vincolanti per le garanzie commerciali allo scopo di colmare una lacuna importante nella tutela dei consumatori;

42.

invita la Commissione a garantire, da parte degli Stati membri, il recepimento tempestivo e soprattutto l'applicazione senza riserve delle disposizioni volte a rafforzare il mercato unico;

43.

si rammarica che gli stanziamenti in bilancio da destinare all'agenda europea dei consumatori siano limitati - corrispondono infatti a circa 0,05 EUR all'anno per ciascun cittadino europeo - e attira pertanto l'attenzione della Commissione sulla necessità di esercitare notevole cautela nella programmazione e realizzazione delle azioni per poter conseguire il miglior risultato possibile;

44.

veglierà sull'applicazione tempestiva ed efficace dell'agenda europea dei consumatori al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini europei.

Bruxelles, 29 novembre 2012

Il presidente del Comitato delle regioni

Ramón Luis VALCÁRCEL SISO


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