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Document 62011CN0237
Case C-237/11: Action brought on 19 May 2011 — French Republic v European Parliament
Causa C-237/11: Ricorso proposto il 19 maggio 2011 — Francia/Parlamento
Causa C-237/11: Ricorso proposto il 19 maggio 2011 — Francia/Parlamento
GU C 226 del 30.7.2011, pp. 12–13
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
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30.7.2011 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 226/12 |
Ricorso proposto il 19 maggio 2011 — Francia/Parlamento
(Causa C-237/11)
2011/C 226/24
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrente: Repubblica francese (rappresentanti: E. Belliard, G. de Bergues e A. Adam, agenti)
Convenuto: Parlamento europeo
Conclusioni della ricorrente
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annullare la deliberazione del Parlamento europeo 9 marzo 2011 relativa al calendario delle sessioni del Parlamento per l’anno 2012; |
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condannare Parlamento europeo alle spese. |
Motivi e principali argomenti
A sostegno del suo ricorso la ricorrente deduce un unico motivo, vertente, da un lato, sulla violazione del protocollo n. 6 sulle sedi delle istituzioni e di determinati organi, organismi e servizi dell’Unione europea, allegato al TUE e al TFUE, e del protocollo n. 3 sulle sedi delle istituzioni e di determinati organi, organismi e servizi dell'Unione europea, allegato al Trattato CEEA, e, dall’altro lato, sul mancato rispetto della sentenza della Corte 1o ottobre 1997, causa C-345/95, Francia/Parlamento (Racc. pag. I-5235).
Secondo il governo francese, il Parlamento europeo, nel prevedere che due delle dodici sessioni plenarie mensili che si devono tenere ogni anno a Strasburgo saranno ridotte da 4 a 2 giorni ed avranno luogo, nel 2012, durante la stessa settimana del mese di ottobre, ha cercato di eludere la regola secondo cui le dodici sessioni plenarie mensili, ivi compresa la sessione relativa al bilancio, devono tenersi a Strasburgo. La deliberazione impugnata porta, in realtà, all’eliminazione di una delle dodici sessioni plenarie mensili che devono tenersi ogni anno a Strasburgo. In tal modo, essa avrebbe il solo obiettivo di diminuire la durata della presenza dei deputati europei presso la sede del Parlamento europeo, senza che ciò sia motivato da un’esigenza di organizzazione interna dei lavori di tale istituzione.