EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52009IP0155

Attività dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE nel 2008 Risoluzione del Parlamento europeo del 24 marzo 2009 sui lavori dell’Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE nel 2008 (2008/2303(INI))

GU C 117E del 6.5.2010, p. 33–37 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

6.5.2010   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 117/33


Martedì 24 marzo 2009
Attività dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE nel 2008

P6_TA(2009)0155

Risoluzione del Parlamento europeo del 24 marzo 2009 sui lavori dell’Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE nel 2008 (2008/2303(INI))

2010/C 117 E/06

Il Parlamento europeo,

visto l'accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro, firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 (1) (accordo di Cotonou),

visto il regolamento dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE (APP), adottato il 3 aprile 2003 (2), modificato da ultimo a Port Moresby (Papua-Nuova Guinea) il 28.11.2008 (3),

visto il regolamento (CE) n. 1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 che istituisce uno strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo (4),

vista la dichiarazione di Kigali (Ruanda) adottata dall'APP il 22 novembre 2007 per gli accordi di partenariato economico (APE) orientati allo sviluppo (5),

vista la dichiarazione di Port Moresby, adottata il 28 novembre 2008, sulla crisi finanziaria e alimentare mondiale (6),

viste le risoluzioni adottate dall'APP nel 2008:

sulle conseguenze sociali e ambientali dei programmi di adeguamento strutturale (7),

sulle esperienze dal processo di integrazione regionale europea pertinenti ai paesi ACP (8),

sulle questioni di sicurezza alimentare nei paesi ACP e il ruolo della cooperazione ACP-UE (9),

sulla situazione in Kenya (10),

sulla protezione dei civili nel corso delle operazioni di mantenimento della pace da parte delle Nazioni Unite e delle organizzazioni regionali (11),

sull'efficacia degli aiuti e la definizione dell'aiuto pubblico allo sviluppo (12),

sulle conseguenze sociali del lavoro minorile e le strategie per combattere il lavoro minorile (13),

sulla situazione in Mauritania (14),

sulla situazione in Zimbabwe (15),

visto il comunicato dell'APP di Windhoek (Namibia) del 29 aprile 2008 (16),

visto il comunicato dell'APP di Port Vila (Vanuatu) del 1o dicembre 2008 (17),

vista la dichiarazione dell'Ufficio di presidenza dell'APP del 25 novembre 2008 sulla Presidenza francese dell'UE (18),

visto il Consenso europeo sugli aiuti umanitari siglato il 18 dicembre 2007 (19),

visto l'articolo 45 del proprio regolamento,

vista la relazione della commissione per lo sviluppo (A6-0081/2009),

A.

considerando la firma dell'APE con alcune regioni o paesi ACP nel corso del 2008 e le discussioni tenute in seno all'APP nel marzo 2008 a Lubiana (Slovenia) e nel novembre 2008 a Port Moresby, sullo stato di avanzamento dei negoziati in merito all'APE,

B.

considerando l'approvazione del summenzionato regolamento (CE) n. 1905/2006, che prevede programmi tematici applicabili anche ai paesi ACP nonché un programma di misure di accompagnamento a favore dei paesi ACP aderenti al protocollo dello zucchero,

C.

considerando l'impegno, assunto dal commissario per lo sviluppo e gli aiuti umanitari in occasione della sessione dell'APP tenutasi nel giugno 2007 a Wiesbaden, di sottoporre i documenti strategici nazionali e regionali per i paesi ACP (periodo 2008-2013) all'esame democratico dei parlamenti, ed esprimendo soddisfazione per l'attuazione di detto impegno,

D.

considerando che il nuovo riesame dell'accordo di Cotonou, previsto per il 2010, rappresenta un'occasione importante per sviluppare la dimensione regionale dell'APP e per rafforzare non solo il controllo parlamentare al livello delle regioni ACP, ma anche per consolidare il ruolo e le attività della stessa APP in quanto istituzione,

E.

considerando il notevole successo delle due riunioni regionali dell'APP tenutesi in Namibia e nel Vanautu nel 2008, grazie alle quali è stato possibile adottare i comunicati di Windhoek e di Port Vila di cui sopra,

F.

considerando che la situazione nello Zimbabwe si è ulteriormente aggravata nel corso del 2008 nonostante le elezioni del luglio 2008 ma esprimendo soddisfazione per l'accordo raggiunto sull'approvazione di una risoluzione sullo Zimbabwe nel quadro della 16asessione dell'APP tenutasi a Port Moresby,

G.

considerando il persistere del conflitto nella Repubblica democratica del Congo (RDC) e le gravi e ripetute violazioni dei diritti umani che ne discendono, e ricordando la necessità di aiuti umanitari efficaci e di un rafforzato impegno da parte della comunità internazionale,

H.

considerando i lavori del parlamento panafricano (PPA) e la formalizzazione di relazioni tra il Parlamento europeo e il PPA, nonché l'intenzione, espressa dal Presidente del Parlamento europeo nel suo intervento nel corso della decima sessione del PPA del 28 ottobre 2008, di istituire una delegazione interparlamentare per la prossima legislatura,

I.

considerando lo svolgimento quasi congiunto della 16asessione dell'APP a Port Moresby e della conferenza internazionale sul finanziamento dell'aiuto allo sviluppo tenutasi a Doha, che ha costretto numerosi membri del Parlamento europeo ad una scelta difficile,

J.

considerando gli eccellenti contributi, rispettivamente, della Presidenza slovena dell'Unione europea (da gennaio a giugno 2008) e del governo della Papua-Nuova Guinea alle sessioni dell'APP tenutesi a Lubiana e a Port Moresby citate in precedenza,

K.

considerando le missioni di studio dell'Ufficio di presidenza dell'APP effettuate nel 2008:

nella Repubblica delle Seicelle e

in Suriname, a Saint Vincent e a Saint Lucie,

1.

esprime soddisfazione per il fatto che l'APP abbia continuato a offrire nel 2008 un quadro per un dialogo aperto, democratico e approfondito sul negoziato dell'APE tra l'Unione Europea e i paesi ACP;

2.

sottolinea le preoccupazioni espresse dall'APP in merito a vari elementi dei negoziati, sia sul piano formale sia su quello sostanziale; ricorda che il dibattito continua a seguito dell'adozione dell'APE con il Cariforum («Forum dei Paesi ACP dei Caraibi») e della conclusione di accordi interinali con paesi di altre regioni;

3.

accoglie con favore la risposta positiva del nuovo Commissario per il commercio, in linea con le dichiarazioni del presidente della Commissione, alla richiesta di diversi paesi e regioni ACP di riesaminare i contenziosi;

4.

sottolinea la necessità di un rigoroso controllo parlamentare sia durante i negoziati sia nel quadro dell'applicazione degli APE; deplora che l'azione e il ruolo dell'APP siano minacciati dalla prospettiva dell'istituzione di un nuovo organo, vale a dire la commissione parlamentare, nel quadro dell'APE, in mancanza di chiarezza riguardo alle relazioni tra detto organo e l'APP; chiede che la commissione parlamentare operi nel quadro dell’APP al fine di evitare una proliferazione di riunioni costosa e problematica, avvalendosi del sistema di riunioni regionali dell’APP, nonché per beneficiare dell’esperienza dell’APP e promuovere una sinergia tra tutte le regioni degli APE; sottolinea quanto sia auspicabile che questa commissione operi in maniera flessibile, al fine di far tesoro delle esperienze in materia di questioni commerciali e di sviluppo dei deputati del Parlamento europeo che partecipano all'esame dell’APE nelle commissioni;

5.

sottolinea in particolare il ruolo cruciale dei parlamenti dei paesi ACP, degli attori non statali e dei poteri locali nel monitoraggio e nella gestione degli APE e chiede alla Commissione di garantire la loro partecipazione al processo di negoziazione in corso, la qual cosa implica un'agenda chiara per proseguire i negoziati, accettata dai paesi ACP e dall'Unione europea e fondata su un approccio partecipativo;

6.

sottolinea la preoccupazione dell'APP riguardo alle ripercussioni dell'attuale crisi finanziaria e si compiace dell'adozione da parte dell'APP della dichiarazione di Port Moresby, citata in precedenza, sulla crisi mondiale finanziaria e alimentare e invita l'APP a discutere con regolarità in merito a tale argomento;

7.

accoglie con favore l'impegno, assunto dal commissario per lo sviluppo e gli aiuti umanitari nell'ambito della sessione dell'APP di Kigali di cui sopra, di sottoporre i documenti strategici nazionali e regionali per i paesi ACP (periodo 2008-2013) all'esame democratico dei parlamenti e si congratula per il lavoro già compiuto da alcuni parlamenti dei paesi ACP nell'ambito dell'analisi di tali documenti;

8.

rammenta, a tale proposito, la necessità di coinvolgere strettamente i parlamenti nel processo democratico e nelle strategie nazionali di sviluppo e sottolinea il loro ruolo fondamentale per quanto riguarda l'attuazione, il seguito e il controllo delle politiche di sviluppo;

9.

invita i parlamenti dei paesi ACP a esigere dai rispettivi governi nonché dalla Commissione di essere coinvolti nel processo di preparazione della messa in atto dei documenti strategici nazionali e regionali relativi alla cooperazione tra l'Unione e i loro paesi (periodo 2008-2013);

10.

esorta la Commissione a fornire tutte le informazioni disponibili ai parlamenti dei paesi ACP e a prestare loro assistenza nell'ambito dell'attività di controllo democratico, in particolare offrendo sostegno alle capacità;

11.

è favorevole all’integrazione del Fondo europeo di sviluppo (FES) nel bilancio dell’Unione europea al fine di rafforzare la coerenza, la trasparenza e l’efficacia della politica di cooperazione allo sviluppo e di garantirne il controllo democratico; sottolinea che anche l'integrazione del FES nel bilancio dell'Unione costituisce una risposta pertinente alle difficoltà di esecuzione e di ratifica dei FES futuri;

12.

invita i parlamenti a esercitare un rigoroso controllo parlamentare per quanto attiene al FES; sottolinea la posizione privilegiata dell'APP nell'ambito di tale dibattito ed esorta l'APP nonché i parlamenti ACP a partecipare attivamente, in particolare nell'ambito del riesame dell'accordo di Cotonou previsto per il 2010; insiste affinché l’APP partecipi all’insieme del processo di negoziazione di tale revisione;

13.

nota con soddisfazione il carattere sempre più parlamentare e quindi politico dell'APP, nonché la maggiore incisività dell'impegno dei suoi membri e della qualità dei suoi dibattiti, il che contribuisce in misura determinante al partenariato ACP-UE;

14.

ritiene che le risoluzioni dell'APP sulla situazione in Kenya e in Zimbabwe, menzionate in precedenza, siano esempi significativi del dialogo rafforzato;

15.

invita l’APP a continuare a vigilare sulla situazione in Sudan, e in particolare nel Darfur, segnatamente valutando la posizione dell’Unione europea e dei paesi ACP per quanto concerne i mandati d'arresto della Corte penale internazionale;

16.

invita l'APP a continuare a vigilare sulla situazione in Somalia, che mette in pericolo la vita dei cittadini somali, costituisce una minaccia per la sicurezza della regione ed è fonte di instabilità mondiale a motivo dei crescenti fenomeni di criminalità, estremismo e pirateria;

17.

invita l'APP a proseguire il dibattito sulla preoccupante situazione in Zimbabwe, dove le elezioni svolte nel luglio 2008 non hanno portato alla restaurazione della democrazia e il contesto economico rappresenta una vera minaccia per la salute e la vita di milioni di cittadini, nonché per la stabilità della regione;

18.

esorta l'APP a continuare a contribuire all'azione di sensibilizzazione della comunità internazionale sui conflitti che dilaniano la parte orientale della RDC, a promuovere una soluzione politica negoziata alla crisi e a sostenere qualsiasi intervento possa essere proposto nel quadro di una soluzione negoziata;

19.

invita l'APP a proseguire e ad approfondire il dialogo con il PPA e con i parlamenti delle organizzazioni regionali in considerazione dell'importanza dell'integrazione regionale per la pace e lo sviluppo dei paesi ACP;

20.

deplora il fatto che l'APP non sia stata consultata adeguatamente in occasione dell'elaborazione della strategia congiunta UE-Africa e auspica che l'APP venga attivamente coinvolta nell'attuazione di tale strategia;

21.

si compiace del fatto che le riunioni regionali, previste nell'accordo di Cotonou e nel regolamento dell'APP, abbiano avuto luogo a partire dal 2008; ritiene che tali riunioni consentano un effettivo scambio di opinioni su importanti aspetti regionali, tra cui la prevenzione e la risoluzioni dei conflitti, e che le politiche europee contribuiscano al rafforzamento delle coesioni regionali; sottolinea che tali riunioni si svolgono in un momento particolarmente opportuno nel quadro del negoziato, della conclusione e dell'attuazione degli APE e devono costituire una priorità; si congratula con gli organizzatori delle due riunioni, estremamente riuscite, tenutesi in Namibia e nel Vanautu ed è a favore dell'organizzazione delle prossime riunioni nel 2009 nelle regioni dei Caraibi e dell'Africa occidentale;

22.

sollecita l'APP a rafforzare il ruolo della propria commissione per gli affari politici onde trasformarla in un'autentica sede di prevenzione e risoluzione dei conflitti, nel quadro del partenariato ACP-UE e a generalizzare, a tal fine, i confronti sulle situazioni d'emergenza proprie di un paese; si compiace del lavoro compiuto nel settore della protezione dei civili nell'ambito delle operazioni di mantenimento della pace nonché dell'intenzione di impegnarsi a fondo sul versante della governance nei paesi ACP;

23.

si compiace altresì per la relazione della commissione per gli affari politici dell'APP sulle esperienze del processo d'integrazione regionale europea pertinenti per i paesi ACP – adottata a Lubiana nel marzo 2008 – che evidenzia i vantaggi fondamentali dell’integrazione, quali la pace e la sicurezza, la prevenzione della degenerazione di conflitti potenziali in conflitti armati, la prosperità, il benessere, la democrazia e il rispetto dei diritti umani;

24.

prende atto con soddisfazione dell'intenzione espressa dalla commissione per lo sviluppo economico, le finanze e il commercio dell'APP di avviare un'analisi dei documenti strategici regionali per le regioni ACP;

25.

sottolinea il ruolo svolto dalla commissione per gli affari sociali e l'ambiente dell'APP nell'area del lavoro minorile nonché l'intenzione di analizzare la situazione sociale dei giovani nei paesi ACP;

26.

si compiace altresì per la relazione della commissione per gli affari sociali e l’ambiente sulle ripercussioni sociali e ambientali dei programmi di adeguamento strutturale – adottata a Lubiana – la quale sostiene l'idea che la pratica di subordinare i prestiti della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale (FMI) alle condizioni di politica economica ha avuto delle ripercussioni sociali e ambientali disastrose sui paesi ACP e andrebbe pertanto sostituita da una politica di prestiti specifica per ogni singolo paese tesa a ridurre la povertà;

27.

invita l'APP a esigere di essere strettamente coinvolta nel processo di riesame dell'accordo di Cotonou che verrà intrapreso nel 2009, al fine di garantire il rafforzamento futuro del ruolo e delle attività dell'APP;

28.

prende nota con soddisfazione della crescente partecipazione alle sessioni dell'APP di attori non statali, partecipazione messa in luce nel corso del dibattito che ha portato alla summenzionata dichiarazione di Port Moresby del novembre 2008 sulle crisi finanziaria ed alimentare mondiali, nonché nella relazione dei partner economici e sociali sugli APE, presentata nell'ambito dell'APP tenutasi a Lubiana;

29.

auspica, oltre alla relazione annuale sull’attività dell’APP ACP-UE, l’elaborazione di una riflessione congiunta tra il segretariato dei paesi ACP e il Parlamento europeo sulle condizioni di funzionamento dell’APP, in particolare il voto per collegio separato, la parità di trattamento dei parlamentari nonché le missioni congiunte d’inchiesta e di osservazione delle elezioni;

30.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, al Consiglio ACP, all'Ufficio di presidenza dell'APP, ai governi e ai parlamenti della Slovenia e della Papua-Nuova Guinea.


(1)  GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3.

(2)  GU C 231 del 26.9.2003, pag. 68.

(3)  ACP-UE/100.291/08/def.

(4)  GU L 378 del 27.12.2006, pag. 41.

(5)  GU C 58 dell'1.3.2008, pag. 44.

(6)  GU C 61 del 16.3.2009, pag. 42.

(7)  GU C 271 del 25.10.2008, pag. 20.

(8)  GU C 271 del 25.10.2008, pag. 27.

(9)  GU C 271 del 25.10.2008, pag. 32.

(10)  GU C 271 del 25.10.2008, pag. 37.

(11)  GU C 61 del 16.3.2009, pag. 19.

(12)  GU C 61 del 16.3.2009, pag. 26.

(13)  GU C 61 del 16.3.2009, pag. 31.

(14)  GU C 61 del 16.3.2009, pag. 37.

(15)  GU C 61 del 16.3.2009, pag. 40.

(16)  APP 100.288.

(17)  APP 100.452.

(18)  APP 100.448.

(19)  Dichiarazione comune del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, del Parlamento europeo e della Commissione europea, intitolata «Consenso europeo sull'aiuto umanitario» (GU C 25 del 30.1.2008, pag. 1).


Top