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Dokument 52008IP0210
Outermost regions European Parliament resolution of 20 May 2008 on the strategy for the outermost regions: achievements and future prospects (2008/2010(INI))
Strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive Risoluzione del Parlamento europeo del 20 maggio 2008 sulla strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive (2008/2010(INI))
Strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive Risoluzione del Parlamento europeo del 20 maggio 2008 sulla strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive (2008/2010(INI))
GU C 279E del 19.11.2009, s. 12 – 17
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
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19.11.2009 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 279/12 |
Strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive
P6_TA(2008)0210
Risoluzione del Parlamento europeo del 20 maggio 2008 sulla strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive (2008/2010(INI))
(2009/C 279 E/03)
Il Parlamento europeo,
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viste la comunicazione della Commissione del 12 settembre 2007, dal titolo Strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazione e prospettive (COM(2007)0507), e quelle del 12 maggio 2004 (COM(2004)0343) e del 23 agosto 2004 (COM(2004)0543), dal titolo Un partenariato più forte per le regioni ultraperiferiche, |
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visti l'articolo 299, paragrafo 2, del trattato CE, riguardante le specificità delle regioni ultraperiferiche, che sarà sostituito dagli articoli 349 e 355 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona, e l'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, |
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visto il punto 60 delle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles del 14 dicembre 2007, |
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vista la dichiarazione finale della tredicesima Conferenza dei presidenti delle regioni ultraperiferiche, firmata a Madera il 5 ottobre 2007, |
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viste la sua risoluzione del 25 ottobre 2000 sulla relazione della Commissione sulle misure destinate a porre in atto l'articolo 299, paragrafo 2: le regioni ultraperiferiche dell'Unione europea (1), la posizione del 7 luglio 2005 sulla proposta di regolamento del Consiglio recante misure specifiche nel settore dell'agricoltura a favore delle regioni ultraperiferiche dell'Unione (2), e la risoluzione del 28 settembre 2005 su un partenariato più forte per le regioni ultraperiferiche (3), |
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visto l'articolo 45 del suo regolamento, |
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visti la relazione della commissione per lo sviluppo regionale e il parere della commissione per la pesca (A6-0158/2008), |
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A. |
considerando che le Azzorre, le Canarie, la Guadalupa, la Guyana francese, Madera, la Martinica e la Riunione sono caratterizzate dalla permanenza, dall'intensità e dal cumulo dei loro svantaggi, come la grande distanza dal continente europeo, l'insularità o la situazione di enclave, la topografia e il clima difficili e l'esiguità dei mercati, |
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B. |
considerando che Saint Martin e Saint Barthélemy, amministrativamente e politicamente separate dalla Guadalupa, sono espressamente menzionate come nuove regioni ultraperiferiche (RUP) negli articoli 349 e 355 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (trattato CE quale modificato dal trattato di Lisbona), |
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C. |
considerando che la struttura delle economie delle RUP è caratterizzata da uno stretto legame con l'agricoltura e con la pesca, attività economiche che, insieme ai servizi (in particolare il turismo), rappresentano un importantissimo bacino di impiego in queste regioni, |
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D. |
considerando che le RUP dipendono sul piano socioeconomico dalle risorse ittiche delle loro zone economiche esclusive (ZEE) e che le loro zone di pesca presentano una grande fragilità sul piano biologico, |
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E. |
considerando che l'ambiente geografico immediato delle RUP offre opportunità di mercato molto limitate, mentre i mercati ultraperiferici sono particolarmente attraenti per tutti i paesi terzi vicini, |
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F. |
considerando che le RUP si trovano in una situazione di dipendenza assoluta dai mezzi di trasporto e che i sovraccosti legati al trasporto di persone e merci, l'insufficienza delle frequenze o delle linee, il livello elevato delle tariffe e le difficoltà di instaurare o mantenere servizi di trasporto a livello regionale costituiscono gravi ostacoli allo sviluppo economico e all'accessibilità delle RUP, |
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G. |
considerando che negli ultimi tre anni le RUP sono state direttamente interessate da importanti riforme comunitarie, come quelle delle prospettive finanziarie, della politica regionale 2007-2013, del Fondo europeo per la pesca (FEP), del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FESR), degli aiuti di Stato, delle Organizzazioni comuni dei mercati dello zucchero e della banana nonché dei programmi di soluzioni specifiche per ovviare alla lontananza e all'insularità (POSEI) per agricoltura e pesca, e che tali sviluppi hanno spesso avuto serie conseguenze per queste regioni, |
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H. |
considerando che le priorità politiche dell'Unione, che devono essere coerenti con gli impegni internazionali sempre più rigorosi imposti dalla globalizzazione, segnatamente rispetto all'OMC, sono talora in contrasto con gli interventi specifici realizzati a favore delle RUP, |
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I. |
considerando che il peso relativo delle RUP si è notevolmente ridotto in un'Unione passata da 12 a 27 Stati membri, |
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J. |
considerando che l'immagine delle RUP, spesso viste come regioni che vivono di sovvenzioni comunitarie o nazionali, senza che venga dato alcun rilievo all'impatto positivo di questi finanziamenti, è poco controbilanciata dal reale valore aggiunto che le RUP apportano all'Unione in termini ambientali, culturali o geostrategici, come pure nel settore spaziale, in quanto si tratta di punti di forza la cui visibilità non è immediata, |
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K. |
considerando che le RUP rappresentano preziose posizioni avanzate dell'Europa nel cuore dei Caraibi, nelle vicinanze del Mercosur e al largo dell'Africa, negli oceani Indiano e Atlantico, e che grazie ad esse l'Unione europea può vantare il più vasto spazio marittimo mondiale, con 25 milioni di Km2 di ZEE, ricca di risorse di ogni sorta; |
Bilancio del partenariato rafforzato per le RUP
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1. |
accoglie con soddisfazione il fatto che, a tre anni dalla pubblicazione di documenti politici ambiziosi come le citate comunicazioni su un partenariato rafforzato per le RUP, la Commissione presenti una nuova comunicazione sul tema; |
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2. |
chiede, in considerazione della vasta portata dei settori trattati e della complessità delle politiche in questione, che in seno alla Commissione venga mantenuta l'unità RUP della DG Politica regionale e che il suo personale sia nettamente rafforzato, onde garantire a tale unità i mezzi indispensabili per continuare a svolgere i propri compiti; |
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3. |
constata che la comunicazione traccia un bilancio particolarmente positivo dell'azione della Commissione, mentre varie misure di cui quest'ultima si compiace rispondono solo in parte alle esigenze delle RUP (segnatamente nei settori dei trasporti e dell'accessibilità, della ricerca, della pesca e della cooperazione regionale) e che non viene assolutamente fatta menzione delle difficoltà incontrate e degli sforzi realizzati dalle RUP, ad esempio nel contesto del rinnovo dei regimi degli aiuti di Stato; |
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4. |
constata che l'intervento dei Fondi strutturali continua a contribuire in larga misura allo sviluppo delle RUP; auspica tuttavia che il livello di coesione raggiunto in tali regioni venga misurato con indicatori che non si limitino al solo PIL rispetto alla media comunitaria e che la politica di coesione sia combinata meglio e in modo trasversale con le altre politiche comunitarie, onde rafforzare le sinergie; chiede che la Commissione dia prova di maggiore flessibilità e che adegui sempre meglio le sue politiche attuali e future alle realtà ultraperiferiche, sulla base dell'articolo 299, paragrafo 2, del trattato CE; |
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5. |
prende atto dei risultati soddisfacenti conseguiti nel quadro dei POSEI (agricoltura e pesca) e nei comparti canna da zucchero, rhum e banana; auspica che si tenga concretamente conto delle conseguenze finanziarie per tali comparti agricoli che potrebbero derivare dai negoziati internazionali in corso e dalle azioni avviate in sede OMC; mantiene un atteggiamento vigile all'avvicinarsi della revisione intermedia dei POSEI e della valutazione dei regimi fiscali differenziati; |
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6. |
afferma che le specificità delle RUP richiedono una strategia basata su politiche e misure che non siano soggette a criteri transitori né a evoluzioni congiunturali di ricchezza, che siano adeguate alle differenti necessità di ciascuna regione e che diano risposta alle limitazioni permanenti che queste regioni subiscono; |
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7. |
chiede alla Commissione, tenuto conto, da un lato, delle specificità e delle differenze tra le RUP e, dall'altro, del loro ruolo nella politica marittima europea integrata, di inserire nel suo piano misure di sostegno ai settori della pesca di queste regioni; ritiene che la Commissione dovrà garantire alle flotte di pesca delle RUP una discriminazione positiva per quanto riguarda l'accesso alle risorse ittiche al largo delle loro coste e salvaguardare in modo particolare la sostenibilità della pesca artigianale; |
Fase di maturazione del partenariato rafforzato per le RUP
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8. |
si rammarica che le proposte avanzate dalla Commissione nel quadro della fase di maturazione concernano per lo più misure già esistenti o in via di finalizzazione (rete transeuropea dei trasporti, rete transeuropea dell'energia, settimo programma quadro di ricerca e sviluppo, programma quadro per l'innovazione e la competitività e politica regionale); attende chiarimenti quanto ai mezzi concreti e operativi offerti alle RUP per sviluppare queste opportunità; |
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9. |
esprime inquietudine per l'importanza crescente attribuita dalla Commissione agli strumenti di valutazione delle politiche e degli strumenti comunitari a favore delle RUP nonché alla stima degli effetti quantitativi degli svantaggi di tali regioni ai fini dell'elaborazione di una metodologia di compensazione dei costi addizionali legati all'ultraperifericità; |
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10. |
si augura che tale tendenza a tenere conto di motivazioni sempre più aritmetiche delle misure non costituisca un pretesto per rimettere in questione una parte della politica dell'Unione a favore delle proprie RUP o per scoraggiare gli attori istituzionali ed economici ultraperiferici imponendo loro condizioni troppo difficili da soddisfare; |
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11. |
deplora il disinteresse mostrato sulle prime dalla DG Commercio a tenere conto delle specificità delle regioni ultraperiferiche in sede di negoziazione degli accordi di partenariato economico (APE), e chiede insistentemente alla Commissione di continuare a cercare compromessi che rispettino gli interessi delle RUP in questione nel quadro degli accordi definitivi che saranno conclusi con i paesi ACP; |
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12. |
auspica che la Commissione dimostri di avere veramente l'intenzione di favorire l'inserimento regionale delle RUP, onde dare autentica consistenza al piano d'azione grande vicinato che aveva promesso nel 2004; |
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13. |
esprime inquietudine per talune misure proposte dalla Commissione nel settore dei trasporti, in particolare la valutazione delle esigenze specifiche e la considerazione delle esternalità ambientali; ribadisce l'esigenza di un trattamento differenziato per le RUP in tale contesto, segnatamente per quanto concerne l'inclusione dell'aviazione civile nel sistema europeo di scambio di quote di emissioni (Emission Trading Scheme — ETS), per non compromettere gli sforzi realizzati per compensare il loro deficit di accessibilità; |
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14. |
ritiene che gli interventi comunitari debbano fungere da catalizzatore dello spirito d'iniziativa per sviluppare, a partire dalle RUP, e in particolare nel quadro di partenariati pubblico/privato, poli di eccellenza sulla base dei settori che valorizzano i loro punti di forza e le loro competenze tecniche, come la gestione dei rifiuti, le energie rinnovabili, l'autosufficienza energetica, la biodiversità, la mobilità degli studenti, la ricerca nel settore del clima o ancora la gestione delle crisi; |
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15. |
ricorda che numerose azioni e programmi a favore delle RUP, da avviare e proseguire, sono suscettibili di fornire contributi significativi a ben definite priorità comunitarie e internazionali, soprattutto nei settori del riscaldamento climatico, della protezione della biodiversità, delle energie rinnovabili, della sanità nei paesi in via di sviluppo, dell'alimentazione e della diversificazione delle attività economiche e produttive; si compiace dell'attuazione in particolare del programma NET-BIOME (rete informativa di ricerca sulla biodiversità tropicale e subtropicale nelle regioni e nei territori ultraperiferici dell'Europa a favore dello sviluppo sostenibile), che costituisce un esempio significativo del potenziale delle RUP nel settore della ricerca scientifica; si interroga nondimeno sul fatto che, malgrado la quantità di progetti portati avanti e il grande potenziale delle RUP, l'inserimento di queste ultime in seno allo spazio europeo della ricerca resta ancora limitato; |
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16. |
chiede che gli sforzi avviati finora in direzione delle RUP siano mantenuti ed aumentino l'attuazione di dispositivi locali di ricerca all'altezza dei potenziali e favoriscano e aiutino lo sviluppo di università attraenti, performanti, dotate di mezzi reali all'altezza delle università presenti altrove sul territorio dell'Unione; |
Discussione sul futuro della strategia dell'Unione per le RUP
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17. |
si congratula con la Commissione per aver preso l'iniziativa di avviare un dibattito sul futuro della strategia a favore delle regioni ultraperiferiche, in forma di consultazione pubblica, i cui risultati contribuiranno all'elaborazione di una nuova proposta prima del 2009; |
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18. |
insiste tuttavia affinché il dibattito non si limiti alle sole questioni menzionate dalla Commissione (cambiamento climatico, evoluzione demografica e gestione dei flussi migratori agricoltura, politica marittima), anche se queste tematiche sono chiaramente ineludibili, e ritiene che il dibattito debba necessariamente affrontare anche l'attuazione della strategia di Lisbona sulle RUP; |
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19. |
insiste perché il campo di applicazione dell'articolo 299, paragrafo 2, del trattato CE (e, successivamente, degli articoli 349 e 355 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea), fondamento della politica dell'Unione a favore delle RUP e base dell'approccio adottato nei confronti di tali regioni dai servizi della Commissione, sia iscritto all'ordine del giorno delle discussioni, onde conferire a queste ultime il necessario tono giuridico, istituzionale e politico; |
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20. |
sottolinea l'importanza dei servizi pubblici per la coesione economica, sociale e territoriale delle RUP, segnatamente nei settori dei trasporti aerei e marittimi, della posta, dell'energia e delle comunicazioni; |
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21. |
ritiene urgente approvare misure che contribuiscano a lottare contro il persistere della disoccupazione, della povertà e delle disuguaglianze nella distribuzione dei redditi nelle RUP, tra le più elevate nell'Unione; |
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22. |
invita la Commissione a prestare assistenza agli Stati membri che dovessero prevedere l'attivazione della clausola passerella dell'articolo 355, paragrafo 6, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea; |
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23. |
ritiene che le RUP costituiscano un'opportunità per l'Unione nell'attuale riflessione sugli squilibri climatici per quanto riguarda l'osservazione dei rischi, la prevenzione dei danni, la risposta alle calamità e la preservazione degli ecosistemi; chiede a tal fine che il Consiglio adotti in tempi brevi la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, che riguarda espressamente la specificità dell'ultraperiferia; auspica altresì che le proposte della Commissione volte a rafforzare la capacità di reazione dell'Unione in caso di calamità sfruttino le competenze tecniche legate alla localizzazione geografica di tali regioni; |
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24. |
auspica che la futura politica comune dell'immigrazione rivolga particolare attenzione alla situazione delle RUP, che sono tutte frontiere esterne dell'Unione, attorniate da paesi terzi meno favoriti e sottoposte a una pressione migratoria molto forte che, insieme con la crescita demografica spesso ancora di molto superiore alla media comunitaria, determina tensioni economiche e sociali preoccupanti in tali regioni; |
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25. |
chiede che il sostegno comunitario all'agricoltura delle RUP, che è affrontato in modo più succinto rispetto agli altri temi, sia oggetto di approfondite riflessioni per quanto concerne l'identificazione dei problemi reali, la necessità di evolvere verso l'autosufficienza locale, il livello di reddito degli agricoltori, il sostegno alle organizzazioni di produttori per promuovere la commercializzazione dei loro prodotti, l'importanza della dimensione ambientale e la considerazione dell'impatto dell'apertura commerciale conseguente agli APE e ai futuri accordi di libero scambio in corso di negoziazione con varie regioni dell'America latina; |
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26. |
ritiene che le RUP debbano essere poste al cuore della politica marittima dell'Unione europea e insiste affinché il dibattito sulla questione si incentri in particolare sul ruolo che esse possono svolgere in materia di sfruttamento sostenibile dei mari, degli oceani e delle zone costiere nonché in materia di governance marittima internazionale; |
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27. |
chiede alla Commissione, al Consiglio e alle altre istituzioni dell'Unione interessate di garantire in modo efficace e idoneo il futuro finanziamento comunitario della strategia dell'Unione a favore delle RUP e la compensazione degli svantaggi inerenti alla loro ultraperifericità; |
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28. |
raccomanda che nella riflessione sia data la priorità anche ai mezzi per superare l'esiguità dei mercati locali, l'ambiente competitivo sempre più aperto, l'accesso difficile a sbocchi sul mercato continentale europeo o nelle rispettive zone geografiche, il miglioramento della ripartizione degli stanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale/Fondo europeo di sviluppo (FESR/FES) e FESR/Strumento per la cooperazione allo sviluppo relativamente ai progetti di cooperazione con i paesi vicini, come pure la partecipazione effettiva delle RUP alle politiche europee di innovazione e di lotta contro la frattura digitale, per garantire il pieno accesso delle popolazioni di tali regioni ai media e ai mezzi di comunicazione offerti dalle nuove tecnologie, come ad esempio l'accesso a Internet a banda larga; |
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29. |
insiste affinché il partenariato, indispensabile al successo del dibattito, non sia ridotto alle sole istituzioni pubbliche europee, nazionali e locali, ma costituisca l'occasione, come in passato, di associare alla riflessione l'intero tessuto economico ultraperiferico rappresentato da organizzazioni strutturate che vivono quotidianamente gli effetti delle politiche comunitarie sul terreno; chiede che, a seguito della conferenza partenariale organizzata dalla commissione sul futuro della strategia europea per le RUP e svoltasi a Bruxelles il 14 e 15 maggio 2008, la Commissione pubblichi rapidamente una nuova comunicazione che tenga conto dei progressi che il dibattito avrà fatto registrare; |
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30. |
ritiene che la valorizzazione dei particolari punti di forza delle RUP, in quanto avamposti dell'Unione al di fuori del continente europeo, costituisca la migliore strategia per garantire uno sviluppo endogeno e sostenibile di tali regioni, in particolare attraverso un turismo che integri tutta la ricchezza della loro storia e del loro patrimonio culturale, artistico e architettonico, che l'Unione europea deve preservare; |
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31. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo, alle autorità nazionali, regionali e locali delle RUP e al presidente in carica della Conferenza dei presidenti delle regioni ultraperiferiche. |
(1) GU C 197 del 12.7.2001, pag. 197.
(2) GU C 157 E del 6.7.2006, pag. 497.
(3) GU C 227 E del 21.9.2006, pag. 512.