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Document 52008TA1110(02)
Annual Report of the Court of Auditors on the activities funded by the seventh, eighth and ninth European Development Funds (EDFs) concerning the financial year 2007, together with the Commission’s replies
Relazione annuale della Corte dei conti sulle attività finanziate dal settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo (FES) per l’esercizio finanziario 2007, corredata dalle risposte della Commissione
Relazione annuale della Corte dei conti sulle attività finanziate dal settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo (FES) per l’esercizio finanziario 2007, corredata dalle risposte della Commissione
GU C 286 del 10.11.2008, pp. 273–303
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
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10.11.2008 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 286/273 |
RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITÀ FINANZIATE DAL SETTIMO, OTTAVO E NONO FONDO EUROPEO DI SVILUPPO (FES)
(2008/C 286/02)
Relazione annuale sulle attività finanziate dal settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo (FES)
INDICE
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1-5 |
Introduzione |
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6-13 |
Capitolo I — Attuazione del settimo, ottavo e nono FES |
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6-11 |
Esecuzione finanziaria |
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12-13 |
Relazione annuale della Commissione sulla gestione finanziaria dei FES |
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14-56 |
Capitolo II — Dichiarazione di affidabilità della Corte dei conti relativa ai FES |
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I-XI |
Dichiarazione di affidabilità redatta dalla Corte dei conti in relazione al settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo (FES) per l'esercizio finanziario 2007 |
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14-50 |
Informazioni a sostegno della dichiarazione di affidabilità |
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14-15 |
Estensione e natura dell'audit |
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16-18 |
Affidabilità dei conti |
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19-50 |
Legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti |
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51-56 |
Conclusioni e raccomandazioni |
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OSSERVAZIONI DELLA CORTE |
RISPOSTE DELLA COMMISSIONE |
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INTRODUZIONE |
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In considerazione di questi elementi, la Commissione ha attuato una strategia di controllo a diversi livelli, che comprende il ricorso ad alcuni supervisori e revisori, nonché i controlli effettuati dalle autorità contraenti ma anche direttamente dalle delegazioni e dai servizi centrali della Commissione. Questa strategia di controllo deve ovviamente tener conto della valutazione dei rischi, ma anche del rapporto costi/benefici. La Commissione ritiene che i provvedimenti attuati siano efficaci e soddisfino i criteri già definiti. Sulla base delle osservazioni della Corte, ma anche della propria esperienza, negli ultimi anni la Commissione ha perfezionato tale strategia e continuerà a farlo in futuro. È quindi opportuno leggere la relazione della Corte tenendo conto sia dell’ambiente in cui la Commissione deve lavorare sia dei rischi connessi a questo tipo di attività. |
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CAPITOLO I — ATTUAZIONE DEL SETTIMO, OTTAVO E NONO FES |
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Esecuzione finanziaria |
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Per ciò che riguarda la qualità, nel 2006 la Commissione aveva assicurato una copertura totale, da parte del gruppo di sostegno alla qualità, dell’insieme di proposte di finanziamento dei FES, durante le fasi di individuazione e valutazione; la stessa prassi è stata adottata nel 2007. La Commissione intende proseguire nella propria opera, in modo da perfezionare ulteriormente l’attuazione dei FES, e continuerà a garantire la valutazione delle raccomandazioni formulate dalla Corte in questo ambito. Lo stanziamento del decimo FES, pari a 21 966 milioni di euro — stanziamenti operativi per gli Stati ACP, esclusi i paesi e i territori d’oltremare (PTOM) — copre un periodo di 6 anni, a differenza del quinquennio del nono FES (importo iniziale, che non tiene conto del trasferimento dei saldi dei FES precedenti — vedi punto 9 —, pari a 13 500 milioni di euro). A titolo comparativo, è necessario annualizzare i fondi, e in tal caso l’aumento nominale si riduce al 35,6 %. |
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Il tasso di esecuzione, pari a 3,7 anni, corrisponde alla durata media di attuazione dei progetti. |
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Relazione annuale della Commissione sulla gestione finanziaria dei FES |
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Benché non previsto dalle disposizioni dell’art. 212 della IV convenzione di Lomé, la Commissione ha deciso di rafforzare i controlli sui fondi Stabex, mediante procedure di audit. Su un totale di 38 paesi beneficiari, 10 non hanno registrato alcun movimento di fondi nel 2007, e 14 sono stati soggetti ad audit concernenti l’affidabilità dei conti Stabex (8 paesi) o i progetti finanziati tramite i fondi Stabex (6 paesi). |
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CAPITOLO II — DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ DELLA CORTE DEI CONTI RELATIVA AI FES
Dichiarazione di affidabilità redatta dalla Corte dei conti in relazione al settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo (FES) per l'esercizio finanziario 2007
I. Conformemente alle disposizioni dell’articolo 248 del trattato, la Corte ha controllato: a) i «conti annuali definitivi del settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo (FES) per l’esercizio finanziario 2007». Questi conti comprendono gli stati finanziari consolidati (10) e la relazione consolidata sull’esecuzione del settimo, ottavo e nono FES; e b) la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti nell’ambito del quadro giuridico dei FES, per quanto riguarda la parte delle risorse FES della cui gestione finanziaria è responsabile la Commissione (11). II. In virtù dei regolamenti finanziari applicabili al settimo, ottavo e nono FES, la direzione (12) è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali definitivi dei FES e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti: a) La responsabilità della direzione per i conti annuali definitivi dei FES comprende la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di criteri contabili appropriati basati sulle norme contabili adottate dal contabile dei FES (13), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. La Commissione approva i conti annuali definitivi dei FES. b) Il modo in cui la direzione esercita la propria responsabilità per quanto riguarda la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti dipende dalle modalità di esecuzione dei FES. Nel caso della gestione centralizzata diretta, le funzioni di esecuzione sono svolte dai servizi della Commissione. Le funzioni di esecuzione sono delegate ai paesi terzi nell’ambito della gestione decentrata e ad altri organismi nel contesto della gestione centralizzata indiretta. In caso di gestione congiunta, le funzioni di esecuzione sono espletate in parte dalla Commissione e in parte da organizzazioni internazionali. Le funzioni di esecuzione devono rispettare il principio della sana gestione finanziaria, che richiede la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un controllo interno efficace ed efficiente, una supervisione adeguata e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi erroneamente versati o non correttamente utilizzati. Indipendentemente dalla modalità di esecuzione applicata, la Commissione ha la responsabilità finale per quanto riguarda la legittimità e la regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti dei FES. III. È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una dichiarazione, basata sull’audit espletato, concernente l’affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte ha svolto l’audit in base ai principi internazionali di audit e al codice deontologico dell’IFAC e dell’INTOSAI, ove applicabili al contesto dei FES. Tali principi richiedono che la Corte pianifichi e svolga l’audit per ottenere la garanzia ragionevole che i conti annuali definitivi dei FES sono privi di inesattezze rilevanti e che le operazioni sottostanti sono, complessivamente, legittime e regolari. IV. Nel contesto descritto al paragrafo III, l’audit prevede che vengano esperite procedure per ottenere elementi probatori sugli importi e sulle informazioni presentate nei conti consolidati definitivi, nonché sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure dipende dal giudizio professionale dell’auditor, fra le cui competenze rientra anche la valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti dei conti consolidati definitivi e di significative inosservanze del quadro giuridico dei FES, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. L’auditor, nell’effettuare tali valutazioni del rischio, esamina l’adeguatezza del controllo interno ai fini della preparazione e della fedele presentazione dei conti consolidati definitivi e i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti, al fine di poter definire procedure di audit adeguate alle circostanze. In tale contesto, l’audit comprende anche una valutazione dell’idoneità dei criteri contabili applicati e della plausibilità delle stime contabili effettuate, nonché una valutazione della presentazione complessiva dei conti consolidati definitivi e delle relazioni annuali di attività. V. La Corte ritiene di disporre di elementi probatori sufficienti e adeguati su cui basare la propria dichiarazione di affidabilità.
Responsabilità della direzione
Responsabilità dell’organo di controllo
Giudizio sull’affidabilità dei conti
VI. La Corte è del parere che i conti annuali definitivi del settimo, ottavo e nono FES presentano un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dei FES al 31 dicembre 2007 e dei risultati delle operazioni nonché dei flussi di cassa per l'esercizio concluso a tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile. VII. Pur non esprimendo riserve in relazione al giudizio formulato nel paragrafo VI, la Corte sottolinea che la validità delle ipotesi usate per la stima dell'accantonamento per le spese sostenute non è stata dimostrata dalla Commissione e che ciò potrebbe determinare una sottovalutazione delle spese da pagare, nonché la sopravvalutazione dell'importo delle garanzie presentato nelle note dei rendiconti finanziari.
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti
VIII. A parere della Corte, ad eccezione degli effetti della questione di cui al paragrafo IX, le operazioni sottostanti le entrate e gli impegni dell'esercizio sono, nel complesso, legittime e regolari. IX. L'audit svolto dalla Corte ha evidenziato un livello rilevante di errori nelle operazioni sottostanti i pagamenti. X. Senza rimettere in discussione il giudizio espresso al paragrafo VIII, la Corte sottolinea il rischio fiduciario elevato relativo al sostegno al bilancio derivante dall'«interpretazione dinamica» dei criteri di ammissibilità data dalla Commissione, che non subordina la concessione del sostegno al bilancio al rispetto, da parte dei paesi, di un livello minimo di gestione credibile delle finanze pubbliche. XI. Nonostante i progressi realizzati dalla Commissione per quanto riguarda i sistemi di supervisione e controllo, la Corte evidenzia la necessità di continuare a proseguire gli sforzi tesi a chiarire taluni elementi importanti della strategia globale di controllo e a migliorare la concezione e/o l'attuazione di alcuni sistemi.
18 settembre 2008
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
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Corte dei conti europea |
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12, rue Alcide De Gasperi, L-1615 Lussemburgo |
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Informazioni a sostegno della dichiarazione di affidabilità |
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Estensione e natura dell'audit |
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Affidabilità dei conti |
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Inoltre, soltanto il 9 % dei pagamenti viene effettuato in valute soggette a fluttuazioni dei tassi di cambio. La Commissione quindi non ritiene che queste potenziali differenze dei tassi di cambio siano complessivamente rilevanti dal punto di vista della contabilità. |
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L’analisi di ogni singolo contratto (circa 8 000 contratti in corso) produrrebbe un carico di lavoro spropositato rispetto all’approccio matematico attualmente utilizzato. La Commissione intende lanciare uno studio per consolidare i criteri utilizzati in questo approccio. |
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Legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti |
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Verifiche di convalida delle operazioni |
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Impegni relativi ai progetti |
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Per quanto riguarda la deroga, la Commissione ritiene che questa fosse giustificata dall’estrema urgenza. |
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Pagamenti relativi ai progetti |
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Nell’aprile 2008, la Commissione ha pubblicato un manuale di visibilità dell’UE per le azioni esterne. |
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Impegni relativi al sostegno al bilancio |
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La Commissione non ha interpretato la raccomandazione della Corte come una richiesta di fissare standard minimi applicabili a tutti i paesi, criterio che, come sottolineato nel paragrafo 25, la Commissione non ritiene opportuno. Nel 2007, la Commissione ha continuato ad applicare l’approccio dinamico che considera il più adatto. Le misure anticorruzione vengono analizzate nell’ambito degli accordi finanziari (FA) e monitorate nel contesto delle relazioni annuali PFM redatte dalle delegazioni. |
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Pagamenti relativi al sostegno al bilancio |
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In due casi su tre (Botswana e Namibia) le relazioni concernenti la situazione della PFM erano disponibili, in conformità degli orientamenti sul SBG, e ne è stata dimostrata l’ammissibilità. Nel caso della Nuova Caledonia (2007BS-EE16) gli impegni a cui ha fatto riferimento la Corte sono misure accompagnatorie e non condizioni per l’erogazione. |
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Lo strumento principale utilizzato dalla Commissione per valutare un sistema PFM è la valutazione PEFA, cui si aggiungono altre informazioni sui progressi più recenti nel campo delle riforme PFM (spesso insieme ad altri partner allo sviluppo). Per erogare il pagamento, la Commissione deciderà sulla base di tutte le informazioni disponibili. Inoltre, alle delegazioni si richiede di presentare una relazione annuale PFM che fornisca informazioni sulle riforme recenti e programmate. Tuttavia, anche la Commissione ritiene che, per alcuni dei pagamenti citati, le delegazioni avrebbero potuto essere più esplicite sulle informazioni utilizzate per le proprie valutazioni. Quanto all’insinuazione di essere ingiustificatamente ottimista nel redigere le valutazioni, la Commissione tiene conto dei progressi fatti nella PFM, degli impegni, credibili e pertinenti, relativi alle future riforme, dei risultati del dialogo con i paesi partner e i partner allo sviluppo, e della disponibilità di assistenza supplementare. Quindi, per raggiungere una decisione informata, la Commissione valuta complessivamente i progressi realizzati, l’impegno politico a favore delle riforme e i restanti settori problematici. |
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Relazione di attività del direttore generale di EuropeAid |
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La ragionevole garanzia ottenuta dal direttore generale non deriva automaticamente da un unico indicatore. La dichiarazione si basa sulla valutazione di vari elementi, tra cui: il regolare svolgimento di attività di controllo della gestione, i risultati delle periodiche valutazioni del funzionamento dei controlli interni, le periodiche relazioni degli ordinatori sottodelegati, l’attuazione dei piani di azione risultanti dalle raccomandazioni dei diversi organi di controllo, i risultati dei controlli ex-post. |
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I sistemi di supervisione e di controllo |
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Strategia globale di controllo |
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Organismi incaricati dell’esecuzione |
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A partire dal febbraio 2006, i termini di riferimento concernenti le verifiche delle spese costituiscono parte integrante dei contratti di sovvenzione (allegato VII). Tali termini definiscono rigorosamente la portata e la metodologia che il revisore cui è stato affidato l’incarico dall’organizzazione beneficiaria deve applicare e che contribuiscono al perfezionamento dei controlli. |
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Supervisori |
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Stati ACP |
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Gli ordinatori nelle delegazioni e nei servizi centrali di EuropeAid |
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La Commissione ricorderà agli ordinatori i principi di liquidazione degli anticipi. Per quanto riguarda la valutazione delle revisioni, gli ordinatori responsabili controlleranno l’emissione degli ordini di riscossione ogniqualvolta sia necessario. |
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Il piano annuale di audit definisce le revisioni da avviare, che sono generalmente collegate alla verifica della spesa di progetto. Alcuni di questi audit saranno avviati e ricevuti nel corso dello stesso anno (n + 1) mentre altri nell’anno successivo (n + 2), a seconda del ritmo di attuazione del progetto/piano e del processo di audit. Di conseguenza il piano iniziale viene modificato, mentre la cancellazione e il rinvio degli audit richiedono un’adeguata giustificazione; questo non comporta necessariamente che vengano rinviati tutti gli audit non avviati nel corso dell’anno. Il tasso di attuazione del piano di audit per il 2007, risultante da tali modifiche, è pari al 77 %, in linea con i piani degli anni precedenti, che hanno un ciclo di vita di 2 anni. A titolo di garanzia, nessun pagamento soggetto ad audit viene attuato prima di aver ricevuto e valutato i risultati di tale audit. |
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Monitoraggio da parte dei servizi centrali di EuropeAid |
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Le delegazioni e la direzione centrale assicurano la programmazione e la valutazione dei risultati degli audit. Nessun pagamento soggetto ad audit viene autorizzato prima di aver ricevuto e valutato i risultati di tale audit. Al momento di redigere il piano annuale di audit, si prendono in considerazione i risultati degli audit precedenti. EuropeAid segue l’attuazione del piano annuale di audit a livello centrale e, dal 2005, verifica le relazioni di revisione elaborate nel corso dell’anno. L’obiettivo di tale verifica è di contribuire al monitoraggio dell’attività di audit presso la direzione centrale e le delegazioni, oltre a perfezionare ulteriormente il sistema di audit basato, tra l’altro, sull’analisi della tipologia dei risultati di audit. |
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Verifica da parte dei servizi centrali di EuropeAid |
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Questo riguarda pagamenti, recuperi e liquidazione delle transazioni di prefinanziamento effettuate dalla Commissione. Lo studio di ogni transazione comporta un controllo sistematico delle condizioni contrattuali applicabili. La documentazione richiesta per ogni tipo di transazione scelta viene indicata chiaramente nel manuale sui controlli transazionali ex-post. |
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Audit interno |
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Conclusioni e raccomandazioni |
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(1) La convenzione di Yaoundé I risale al 1964. L'accordo più recente (Cotonou) è stato firmato il 23 giugno 2000 e modificato a Lussemburgo il 25 giugno 2005.
(2) Nell'ambito del nono FES, la dotazione iniziale ammontava quindi a 13 800 milioni di euro, per 2 200 milioni dei quali è responsabile la BEI.
(3) Cfr. articoli 96, 103 e 112 del regolamento finanziario del 27 marzo 2003 applicabile al nono Fondo europeo di sviluppo (GU L 83 dell’1.4.2003, pag. 1). Nel parere n. 12/2002 sul progetto del regolamento suddetto (GU C 12 del 17.1.2003), la Corte sottolineava che tali disposizioni limitano la portata del potere di discarico del Parlamento europeo.
(4) L'accordo tripartito tra la BEI, la Commissione e la Corte (articolo 112 del regolamento finanziario del 27 marzo 2003 applicabile al nono FES) stabilisce le norme relative all'audit di tali operazioni da parte della Corte.
(5) Pari allo 0,8 % dei pagamenti per il 2007.
(6) Decisione n. 2/2007 del Consiglio dei ministri ACP-CE del 25 maggio 2007 (GU L 175 del 5.7.2007, pag. 35).
(7) Decisione 2005/446/CE dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio (GU L 156 del 18.6.2005, pag. 19), modificata dalla decisione 2007/792/CE del 26 novembre 2007 (GU L 320 del 6.12.2007, pag. 31).
(8) Articoli 96 e 102.
(9) L’importanza finanziaria del programma Stabex sta diminuendo essendo in corso la sua progressiva cessazione. Alla fine del 2007, rimanevano 100 milioni di euro circa sui conti di sicurezza aperti in Europa sotto il controllo esclusivo della Commissione, a fronte di 192 milioni di euro alla fine del 2006. L’obiettivo della Commissione è che questi fondi siano pagati entro il 31 dicembre 2010, purché siano state rispettate tutte le condizioni stabilite per gli esborsi.
(10) Gli stati finanziari consolidati comprendono il bilancio finanziario, il risultato economico, la tabella dei flussi di cassa e la tabella dei crediti verso il FES. La presente dichiarazione di affidabilità non riguarda gli stati finanziari e le informazioni forniti dalla BEI (cfr. nota 11).
(11) Conformemente agli articoli 1 e 103, paragrafo 3, del regolamento finanziario applicabile al nono FES, la dichiarazione di affidabilità non copre la parte delle risorse del nono FES gestita dalla BEI sotto la sua responsabilità.
(12) A livello della Commissione, il termine «direzione» designa i membri dell’istituzione, gli ordinatori delegati e sottodelegati, il contabile e il personale direttivo delle unità finanziarie, di audit o di controllo. A livello degli Stati beneficiari, la «direzione» comprende gli ordinatori nazionali, i contabili, gli agenti pagatori e i dirigenti degli organismi attuatori.
(13) Le norme contabili adottate dal contabile del FES si ispirano ai principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards — IPSAS) definiti dall’International Federation of Accountants (IFAC) o, in loro assenza, ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards — IAS/International Financial Reporting Standards — IFRS) sanciti dall’organismo internazionale di normalizzazione contabile (International Accounting Standards Board — IASB). Conformemente al regolamento finanziario, i «rendiconti finanziari consolidati» per l’esercizio 2007 sono redatti in base a queste norme contabili, adottate dal contabile del FES, che adattano i principi della contabilità per competenza allo specifico contesto comunitario, mentre le relazioni consolidate sull’esecuzione dei FES si basano ancora principalmente sui movimenti di tesoreria.
(14) Cfr. articolo 100 del regolamento finanziario del 27 marzo 2003 applicabile al nono FES: gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario, il risultato economico, la tabella dei flussi di cassa e la tabella dei crediti dovuti al FES.
(15) Cfr. articolo 101 del regolamento finanziario del 27 marzo 2003 applicabile al nono FES: le relazioni sull'esecuzione finanziaria comprendono tabelle che descrivono gli stanziamenti, gli impegni e i pagamenti.
(16) Paragrafo 15 (GU C 259 del 31.10.2007).
(17) La sua comunicazione è prescritta dalla norma IPSAS 4 — Effetti delle variazioni di cambio delle valute estere.
(18) Paragrafo 17.
(19) Dato che le informazioni disponibili in relazione alla situazione alla fine del 2007 erano insufficienti, la Corte ha esaminato la validità del metodo controllando gli accantonamenti al 31 dicembre 2006 per un campione di 60 contratti specifici selezionati statisticamente e relativi a 18 progetti in 13 paesi ACP.
(20) Articolo 17, paragrafo 2, dell'allegato 4.
(21) Fondo delle Nazioni Unite per le popolazioni e Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo.
(22) La Corte considera «gravi» gli errori il cui tasso supera il 2 %.
(23) Articolo 61, paragrafo 2, lettera a).
(24) Cfr. paragrafi 28 e 29 della relazione speciale n. 2/2005 sugli aiuti al bilancio a titolo del FES a favore dei paesi ACP (GU C 249 del 7.10.2005).
(25) Relazione del Parlamento europeo del 22 aprile 2008 sul discarico per l'esecuzione del bilancio del sesto, settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo per l’esercizio 2006, paragrafo 32.
(26) Questi cinque impegni riguardano il Burundi, la Repubblica centroafricana, la Guinea-Bissau ed Haiti. Per quanto riguarda il sostegno al bilancio, nel 2007 gli impegni a favore di tali Stati sono ammontati a 83,7 milioni di euro, pari al 24,9 % degli impegni relativi al sostegno al bilancio.
(27) Paragrafo 55.
(28) Relazione annuale di attività di EuropeAid 2007, pag. 57.
(29) Cfr. parere n. 2/2004 della Corte dei conti delle Comunità europee sul modello di audit unico (single audit) (e proposta concernente un quadro di controllo interno comunitario) (GU C 107 del 30.4.2004), relazione annuale sulle attività finanziate dal sesto, settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo (FES) per l'esercizio finanziario 2005 (GU C 263 del 31.10.2006, pag. 205), paragrafo 40, e relazione annuale sulle attività finanziate dal sesto, settimo, ottavo e nono Fondo europeo di sviluppo (FES) per l'esercizio finanziario 2006, paragrafo 54.
(30) 4,8 agenti nel 2004 per 10 milioni di euro impegnati, contro 4,2 agenti nel 2007.
(31) Risoluzione del Parlamento europeo del 24 aprile 2007 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio del 6°, 7°, 8° e 9° Fondo europeo di sviluppo per l'esercizio 2005 (GU C 74 E del 20.3.2008) e Risoluzione del Parlamento europeo del 22 aprile 2008 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio del 7°, 8° e 9° Fondo europeo di sviluppo per l'esercizio 2006.
(32) Organismi o servizi pubblici o semipubblici dello Stato o degli Stati interessati o la persona giuridica incaricata dell'esecuzione dell'operazione.
(33) Controlli transazionali ex post ed audit finanziari.
(34) Relazione annuale riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2007 presentata all’autorità competente per il discarico [presentata dalla Commissione — SEC(2008) 2361 def. del 30.7.2008].
(35) Per quanto attiene alla valutazione dei sistemi di supervisione e controllo della DG ECHO, si veda il capitolo 8 «Azioni esterne» della relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio finanziario 2007.
Tabella 1 — Utilizzo cumulato delle risorse dei FES gestite dalla Commissione al 31 dicembre 2007
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(milioni di euro) |
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Situazione alla fine del 2006 |
Esecuzione di bilancio nel corso dell'esercizio 2007 |
Situazione alla fine del 2007 |
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Importo globale |
Tasso di esecuzione (2) |
Settimo FES |
Ottavo FES |
Nono FES |
Importo globale |
Settimo FES |
Ottavo FES |
Nono FES |
Importo globale |
Tasso di esecuzione (2) |
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A — |
RISORSE (1) |
37 269,8 |
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–71,9 |
– 211,0 |
341,8 |
58,8 |
10 583,0 |
10 839,3 |
15 906,4 |
37 328,7 |
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B — |
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UTILIZZO (3) |
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1. Impegni finanziari |
34 107,2 |
91,5 % |
–71,9 |
– 211,0 |
3 455,1 |
3 172,2 |
10 583,0 |
10 839,3 |
15 857,1 |
37 279,4 |
99,9 % |
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2. Impegni giuridici specifici |
28 699,1 |
77,0 % |
–5,5 |
35,0 |
3 317,3 |
3 346,9 |
10 517,2 |
10 484,6 |
11 044,2 |
32 046,0 |
85,8 % |
|
|
3. Pagamenti |
23 826,0 |
63,9 % |
96,7 |
483,4 |
2 293,9 |
2 874,0 |
10 340,8 |
9 605,5 |
6 753,7 |
26 700,0 |
71,5 % |
|
C — |
PAGAMENTI ANCORA DA ESEGUIRE (B1-B3) |
10 281,2 |
27,6 % |
|
|
|
|
242,2 |
1 233,8 |
9 103,4 |
10 579,4 |
28,3 % |
|
D — |
SALDO DISPONIBILE (A-B1) |
3 162,6 |
8,5 % |
|
|
|
|
0,0 |
0,0 |
49,3 |
49,3 |
0,1 % |
|
Fonte: Corte dei conti, sulla base delle relazioni sull'esecuzione finanziaria e dei rendiconti finanziari dei FES al 31 dicembre 2007. |
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Tabella 2 — Esecuzione finanziaria nel corso degli esercizi 2003-2007
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(milioni di euro) |
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2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
|
1. Impegni finanziari |
3 395,8 |
2 375,2 |
3 035,1 |
2 718,7 |
3 172,2 |
|
2. Impegni giuridici specifici |
2 742,7 |
2 746,3 |
2 652,0 |
3 072,6 |
3 346,9 |
|
3. Pagamenti |
2 179,5 |
2 197,8 |
2 489,1 |
2 761,9 |
2 874,0 |
|
Fonte: Corte dei conti, sulla base delle relazioni sull'esecuzione finanziaria e dei rendiconti finanziari dei FES al 31 dicembre 2007. |
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Tabella 3 — Valutazione dei sistemi di supervisione e controllo
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Sistema interessato |
Controllo interno chiave |
Valutazione globale |
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|
Controlli effettuati prima dell'autorizzazione delle operazioni |
Missioni di monitoraggio |
Controlli ex post |
Audit esterni |
Audit interno |
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|
Qualità |
Quantità |
Qualità |
Quantità/attuazione del piano di audit |
Seguito dato alle diverse constatazioni di audit/Procedure di riscossione efficaci |
Monitoraggio globale, da parte dei servizi centrali, degli audit commissionati dalle delegazioni |
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Servizi centrali di EuropeAid |
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Delegazioni |
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N/A |
N/A |
N/A |
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|
N/A |
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Legenda:
|
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Efficace |
|
|
Parzialmente efficace |
|
|
Inefficace |
|
N/A |
Non applicabile: non applicabile o non valutato |
Risultati dei test delle operazioni
|
|
Pagamenti relativi ai progetti |
Pagamenti relativi al sostegno al bilancio |
|
Stima, sulla base di un campione, della percentuale di operazioni inficiate da errori |
30 % |
30 % |
|
Tasso di errore |
Superiore al 5 % |
Compreso tra il 2 % e il 5 % |
Tabella 4 — Seguito dato ad osservazioni chiave contenute nella dichiarazione di affidabilità
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Osservazioni della Corte |
Misure adottate |
Analisi della Corte |
Risposte della Commissione |
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1. |
La strategia di controllo dovrebbe essere definita e resa operativa entro la fine del 2007. Come precedentemente segnalato dalla Corte, tale strategia dovrebbe fissare obiettivi chiari e coerenti, garantire il coordinamento e stabilire il tipo e l'intensità delle verifiche. Pertanto è necessario trovare un equilibrio tra i costi dei vari controlli e i benefici che ne derivano, tenendo conto del rischio tollerabile di errori nelle operazioni sottostanti. La strategia di controllo dovrebbe comprendere un'analisi dei rischi ben strutturata e documentata, che coinvolga formalmente le delegazioni in modo interamente partecipativo. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 54, lettera a)] |
EuropeAid ha formalizzato la propria strategia di controllo globale e l’ha inclusa nella relazione di attività del direttore generale di EuropeAid. Essa contiene una descrizione delle procedure di controllo per ciascuna diversa modalità di gestione. Permane una mancanza di chiarezza per quanto riguarda alcuni elementi importanti della strategia di controllo, in particolare la portata di alcuni controlli, il coordinamento tra i controlli ex ante ed ex post e gli indicatori chiave a sostegno della garanzia globale che deve essere fornita dal direttore generale. |
La strategia di controllo di EuropeAid dovrebbe comprendere gli indicatori chiave che corroborano il livello di garanzia che deve essere fornita dal direttore generale, la portata di alcuni controlli, il coordinamento tra i controlli ex ante ed ex post e le risorse umane necessarie. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 55, lettera a)] |
EuropeAid si è impegnata a perfezionare ulteriormente la presentazione di questi elementi della propria strategia di controllo. |
|
2. |
La gestione dei progetti finanziati dai programmi a preventivo dovrebbe beneficiare di maggiore supporto. A tal fine, è necessaria una maggiore presenza sul campo di personale delle delegazioni, in grado di fornire supporto per i sistemi contabili e i corsi di formazione. L'espletamento di un numero maggiore di audit in una fase iniziale dell'attuazione del progetto faciliterebbe il monitoraggio e, ove necessario, migliorerebbe la qualità dei sistemi di controllo posti in essere dai beneficiari. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 54, lettera b)] |
EuropeAid ha proseguito il suo impegno inteso a rafforzare la qualità dei progetti gestiti sottoforma di programmi a preventivo. A tale scopo, ha elaborato una nuova guida pratica e dispensa regolarmente corsi di formazione specifica negli Stati ACP. |
La gestione degli organismi attuatori dovrebbe essere sostenuta in modo più efficace. A tal fine, è necessaria una maggiore presenza sul campo di personale delle delegazioni, un rafforzamento dei sistemi contabili e delle attività di formazione, in particolare per i progetti attuati mediante programmi a preventivo. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 55, lettera c)] |
EuropeAid intende realizzare diversi strumenti volti al perfezionamento della gestione degli organismi attuatori e introdurrà nuovi termini di riferimento per gli audit delle stime relative ai nuovi programmi. |
|
3. |
I controlli effettuati dalle delegazioni prima dell’autorizzazione dei pagamenti dovrebbero esaminare in modo più approfondito le domande di pagamento e concentrarsi maggiormente sulla realtà, l'ammissibilità e l'esattezza delle spese. La qualità del lavoro svolto dai supervisori dovrebbe essere monitorata più rigorosamente. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 54, lettera c)] |
EuropeAid non ha adottato alcuna misura specifica. Il numero di errori evidenziati dall'audit svolto dalla Corte su singoli pagamenti conferma l'osservazione secondo la quale il controllo finanziario esercitato dalle delegazioni deve essere rafforzato. |
I controlli effettuati dalle delegazioni prima dell’autorizzazione dei pagamenti dovrebbero esaminare in modo più approfondito le domande di pagamento e concentrarsi maggiormente sulla realtà, l'ammissibilità e l'esattezza delle spese. La qualità del lavoro svolto dai supervisori dovrebbe essere monitorata più rigorosamente. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 55, lettera d)] |
La Commissione, consapevole della necessità di perfezionare il controllo dell’attuazione di alcuni tipi di contratti, prenderà in considerazione l’opportunità di realizzare un dispositivo per garantire che la qualità dei controlli effettuati dai supervisori soddisfi gli obblighi di legittimità e regolarità delle transazioni. Essa ricorderà agli ordinatori i principi di liquidazione degli anticipi. |
|
4. |
La qualità dei controlli svolti dai revisori esterni dovrebbe essere migliorata facendo in modo che i nuovi capitolati d'oneri definiscano chiaramente la finalità dell'audit, la soglia di rilevanza da applicare, il campionamento e la natura delle procedure di audit da seguire, fornendo inoltre indicazioni sulle modalità di trattamento degli errori e di presentazione delle conclusioni. Tali modelli di capitolati d'oneri dovrebbero essere usati anche per tutti gli audit esterni intrapresi su iniziativa delle delegazioni. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 54, lettera d)] |
Nell’ottobre 2007, EuropeAid ha pubblicato nuovi modelli di capitolati applicabili all’insieme degli audit. A causa della recente attuazione, gli effetti di tale innovazione non sono ancora visibili, tuttavia segnali positivi indicano che dovrebbe permettere agli auditor di elaborare relazioni più coerenti, in particolare per quanto riguarda la forma del giudizio formulato e la soglia di rilevanza applicata. |
Le misure adottate sono soddisfacenti. |
|
|
5. |
Il monitoraggio a livello centrale degli audit esterni organizzati dalle delegazioni dovrebbe essere migliorato, affinché i risultati possano essere comunicati in modo efficace a tutti i livelli di gestione interessati. La messa a disposizione, entro la fine del 2007, di un sistema gestionale che fornirà informazioni sul processo di audit e faciliterà l'accesso alle constatazioni di audit pertinenti dovrebbe contribuire a tale processo. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 54, lettera e)] |
Sono state apportate modifiche allo strumento informatizzato CRIS audit per facilitarne l'utilizzo, reso obbligatorio nel gennaio 2008. Sono necessari alcuni perfezionamenti per poter valutare la portata degli audit e utilizzare tale sistema per la raccolta, l'analisi e la presa in considerazione delle constatazioni di audit e delle raccomandazioni. |
L’attuazione del sistema CRIS audit dovrebbe permettere il monitoraggio della copertura e dei risultati di audit. Informazioni qualitative concernenti le raccomandazioni formulate e i miglioramenti da attuare a fronte dei rilievi espressi sono essenziali per garantire il raggiungimento degli obiettivi perseguiti mediante gli audit commissionati. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 55, lettera e)] |
L’entrata in vigore del nuovo modulo CRIS audit il 1o gennaio 2008, che relaziona l’importo del contratto da sottoporre ad audit all’importo oggetto dell’audit, agevolerà il calcolo della copertura di audit e l’analisi delle risultanze di audit, in relazione alla loro tipologia. La Commissione concorda con la raccomandazione della Corte e raccoglie e analizza annualmente i risultati degli audit al fine di imparare dalle esperienze precedenti e introdurre gli opportuni miglioramenti. |
|
6. |
Il controllo delle delegazioni da parte dei servizi centrali di EuropeAid dovrebbe essere rafforzato aumentando il numero di missioni. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 54, lettera f)] |
Le missioni sono ben strutturate e danno luogo a raccomandazioni pratiche volte a migliorare i sistemi di controllo. Tuttavia, il numero di missioni non è stato aumentato. |
Il numero delle missioni di monitoraggio dovrebbe essere aumentato. Dovrebbero rimanere imperniate sull’esame dell’organizzazione e del funzionamento dei sistemi di supervisione e controllo. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 55, lettera g)] |
La metodologia standardizzata per le missioni di monitoraggio è stata completata nel marzo 2008 e per lo stesso anno si prevede un aumento del numero di tali missioni. |
|
7. |
Avendo un'estensione ristretta, i controlli ex post delle operazioni possono contribuire soltanto in misura limitata alla garanzia complessiva sui sistemi e sulle procedure e sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Inoltre, tali controlli sono effettuati con ritardi considerevoli. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2005, paragrafi 33 e 42] |
Gli aspetti relativi agli impegni giuridici e alla documentazione giustificativa dettagliata delle spese afferenti ai programmi a preventivo continuano a non essere contemplati nei controlli ex post delle operazioni. |
I controlli transazionali ex post dovrebbero comprendere un esame più attento della documentazione giustificativa, al fine di garantire che le operazioni non siano inficiate da errori concernenti l'ammissibilità e la realtà delle stesse, e verificare l’adeguatezza dei controlli effettuati prima dell’autorizzazione dei pagamenti. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 55, lettera f)] |
La Commissione si adopera per il costante perfezionamento del proprio sistema e intende rivolgere particolare attenzione alla documentazione giustificativa per le stime relative ai nuovi programmi. |
|
8. |
Il rispetto dell'accordo di Cotonou dovrebbe essere valutato prendendo come riferimento dei requisiti minimi, come la disponibilità di conti pubblicati e controllati tempestivamente. Ai fini di una presentazione chiara e formale delle conclusioni raggiunte, i parametri dell'«interpretazione dinamica» dovrebbero essere esplicitati, il che permetterebbe di valutare la fondatezza delle decisioni di esborso. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 55, lettera a)] |
EuropeAid non ha stabilito requisiti di base. L'audit della Corte ha palesato che in cinque dei 15 impegni esaminati, il sostegno al bilancio è fornito a Stati ACP dove, secondo la Corte, la gestione della spesa pubblica non è sufficientemente trasparente, responsabile ed efficace. Per i casi individuati, la determinazione con cui la Commissione ha applicato l'«interpretazione dinamica» delle condizioni per il sostegno al bilancio stabilite dall'accordo di Cotonou comporta un rischio fiduciario molto elevato. |
Il rispetto dell'accordo di Cotonou dovrebbe essere valutato prendendo come riferimento dei requisiti minimi, come la disponibilità di conti pubblicati e controllati tempestivamente, che devono essere rispettati prima della concessione del sostegno al bilancio. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 56, lettera a)] Prima dell’avvio di un programma di sostegno al bilancio, EuropeAid dovrebbe accertarsi che sia stata effettuata una valutazione chiara e completa della gestione delle finanze pubbliche e che il paese beneficiario disponga di un programma di riforma credibile e pertinente per far fronte a tutte le carenze significative entro termini prevedibili. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 56, lettera d)] |
Nel 2007, la Commissione ha continuato ad applicare l’approccio dinamico che ritiene essere il più adatto. Prima di avviare un programma di sostegno al bilancio, la Commissione si accerterà dell’esistenza di una valutazione della gestione delle finanze pubbliche, preferibilmente in ambito PEFA; essa inoltre verificherà che il paese beneficiario disponga di un programma di riforme credibile e significativo per affrontare le carenze più gravi entro un periodo di tempo prevedibile. In tal modo, si garantirà la rigorosa attuazione dell’interpretazione dinamica delle condizioni dell’accordo di Cotonou e una gestione del rischio coerente con gli obiettivi di sviluppo della Commissione. Infine, la Commissione non condivide la valutazione della Corte in merito ai cinque impegni in questione. |
|
9. |
Per enunciare le sue conclusioni in modo strutturato, la Commissione dovrebbe garantire che i dati usati come base per le decisioni di esborso siano fondati più sulla misurazione degli eventi già prodottisi, che non sulla previsione di eventi futuri. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 55, lettera b)] |
L’audit espletato nel 2007 ha palesato che in un numero significativo di casi la Commissione non ha dimostrato, in modo strutturato e formale, il rispetto dell’accordo di Cotonou per quanto riguarda la gestione delle finanze pubbliche. La spiegazione, in alcuni di questi casi, è che la Commissione si basa su previsioni piuttosto che su eventi verificatisi in precedenza e sulla valutazione imprecisa degli indicatori. |
Per enunciare le sue conclusioni relative ai progressi nella gestione delle finanze pubbliche in modo strutturato, la Commissione dovrebbe garantire che i dati usati come base per le decisioni di esborso siano affidabili; essa dovrebbe inoltre basarsi più sulla misurazione degli eventi già prodottisi, che non sulla previsione di eventi futuri. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 56, lettera c)] |
In sede di valutazione dell’ammissibilità, la Commissione analizza il bilancio delle prestazioni passate e degli impegni futuri. Allo stesso tempo, conviene sulla necessità di rivolgere particolare attenzione ai risultati ottenuti al momento di valutare gli esborsi. |
|
10. |
Gli indicatori utilizzati dovrebbero permettere un riscontro evidente degli eventuali progressi compiuti nella gestione delle finanze pubbliche. A tal fine, sarebbe opportuno includere indicatori misurabili nel tempo e comparabili da un periodo all'altro, anziché indicatori basati su eventi unici. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2006, paragrafo 55, lettera c)] |
Il presente audit ha palesato una mancanza frequente sia di una analisi chiara delle lacune a livello della gestione delle finanze pubbliche nella fase di avvio del programma, sia di un approccio strutturato per misurare, in seguito, i progressi compiuti. Di conseguenza, risulta più difficile valutare tali progressi in maniera rigorosa ed obiettiva. |
Gli indicatori di performance dovrebbero permettere un riscontro evidente degli eventuali progressi compiuti nella gestione delle finanze pubbliche. A tal fine, sarebbe opportuno rafforzare indicatori che misurano l'evoluzione dei risultati nel tempo, insieme a indicatori di processo relativi a eventi unici. [Relazione annuale sull'esercizio finanziario 2007, paragrafo 56, lettera b)] |
Rispetto ad altri settori, la definizione degli indicatori di risultati per la PFM è più difficile e complessa. La Commissione tuttavia è favorevole all’impiego, se disponibili, di indicatori di risultati per valutare l’effetto delle riforme; ritiene comunque utili anche gli indicatori di processo e altre misure per monitorare i progressi registrati nell’attuazione del programma di riforme. |
(1) Dotazioni iniziali del settimo, ottavo e nono FES, interessi, risorse varie e trasferimenti da FES precedenti.
(2) In percentuale delle risorse.
(3) Gli importi del nono FES comprendono i contributi volontari degli Stati membri a favore del Fondo per la pace in Africa (impegni finanziari: 39,1; impegni giuridici specifici: 37,0; pagamenti: 29,2).
Fonte: Corte dei conti, sulla base delle relazioni sull'esecuzione finanziaria e dei rendiconti finanziari dei FES al 31 dicembre 2007.