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Έγγραφο C2006/291E/04

PROCESSO VERBALE
ELENCO DEI PRESENTI
ALLEGATO I
ALLEGATO II
TESTI APPROVATI
P6_TA(2006)0093 Programma d'azione comunitaria nel settore della salute e della tutela dei consumatori (2007-2013) ***I Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma d'azione comunitaria in materia di salute e tutela dei consumatori (2007-2013) — Aspetti sanitari (COM(2005)0115 — C6-0097/2005 — 2005/0042A(COD))
P6_TC1-COD(2005)0042A Posizione del Parlamento europeo definita in prima lettura il 16 marzo 2006 in vista dell'adozione decisione n. …/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un secondo programma d'azione comunitaria in materia di salute (2007 -2013)
ALLEGATO AZIONI E MISURE DI SOSTEGNO
P6_TA(2006)0094 Specialità tradizionali garantite di prodotti agricoli e alimentari * Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alle specialità tradizionali garantite dei prodotti agricoli e alimentari (COM(2005)0694 — C6-0026/2006 — 2005/0270(CNS))
P6_TA(2006)0095 Protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari * Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari (COM(2005)0698 — C6-0027/2006 — 2005/0275(CNS))
P6_TA(2006)0096 Documento strategico per l'allargamento (2005) Risoluzione del Parlamento europeo sul documento 2005 di strategia per l'allargamento della Commissione (2005/2206(INI))
P6_TA(2006)0097 62 a sessione della commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo Risoluzione del Parlamento europeo sul risultato dei negoziati relativi al Consiglio per i diritti umani e sulla 62 a sessione dell'UNCHR
P6_TA(2006)0098 Preparativi delle riunioni COP-MOP sulla biodiversità e la biosicurezza (Curitiba, Brasile) Risoluzione del Parlamento europeo sui preparativi delle riunioni COP-MOP sulla diversità biologica e sulla biosicurezza a Curitiba, Brasile
P6_TA(2006)0099 Diritti umani in Moldova e particolarmente in Transnistria Risoluzione del Parlamento europeo sui diritti umani in Moldova e in particolare in Transnistria
P6_TA(2006)0100 Kazakistan Risoluzione del Parlamento europeo sul Kazakistan
P6_TA(2006)0101 Impunità in Africa, in particolare il caso di Hissène Habré Risoluzione del Parlamento europeo sull'impunità in Africa e, in particolare, sul caso di Hissène Habré

GU C 291E del 30.11.2006, σ. 329-420 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

30.11.2006   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 291/329


PROCESSO VERBALE

(2006/C 291 E/04)

SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA

PRESIDENZA: Janusz ONYSZKIEWICZ

Vicepresidente

1.   Apertura della seduta

La seduta è aperta alle 10.00.

2.   Composizione dei gruppi politici

Il gruppo IND/DEM ha informato la Presidenza che Umberto Bossi, Matteo Salvini, Mario Borghezio, Francesco Enrico Speroni, Dariusz Maciej Grabowski, Urszula Krupa, Bogdan Pęk, Mirosław Mariusz Piotrowski, Bogusław Rogalski, Witold Tomczak e Andrzej Tomasz Zapałowski non facevano più parte dei suoi membri.

I deputati in questione sono pertanto diventati non iscritti con decorrenza dal 15.03.2006.

Intervengono Mario Borghezio, il quale contesta la procedura seguita, che denuncia in quanto irregolare e illegittima, Roselyne Bachelot-Narquin sulla lista dei presenti, Manuel Medina Ortega per protestare perché ancora non gli è pervenuta una risposta scritta a un'interrogazione da lui formulata al Consiglio nel quadro del tempo delle interrogazioni di martedì e per la quale non aveva ottenuto una risposta soddisfacente, e Francesco Enrico Speroni, il quale sostiene le osservazioni di Mario Borghezio e chiede che sia verificata la procedura (Il Presidente prende atto della richiesta).

3.   Presentazione di documenti

Sono stati presentati i seguenti documenti

1)   dal Consiglio e dalla Commissione:

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche strutturali sulle imprese (COM(2006)0066 — C6-0063/2006 — 2006/0020(COD)).

deferimento

merito: ECON

parere: ITRE

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul rafforzamento della sicurezza della catena logistica (COM(2006)0079 — C6-0074/2006 — 2006/0025(COD)).

deferimento

merito: TRAN

parere: LIBE

Proposta di regolamento del Consiglio (Euratom) che stabilisce le regole per la partecipazione di imprese, centri di ricerca e università alle azioni nell'ambito del settimo programma quadro della Comunità europea dell'energia atomica e per la diffusione dei risultati della ricerca (2007-2011) (COM(2006)0042 — C6-0080/2006 — 2006/0014(CNS)).

deferimento

merito: ITRE

parere: BUDG

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (COM(2006)0091 — C6-0082/2006 — 2006/0033(COD)).

deferimento

merito: EMPL

parere: INTA, BUDG, ECON, ITRE, IMCO, REGI

Proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1785/2003 per quanto riguarda il regime di importazione del riso (COM(2006)0098 — C6-0085/2006 — 2006/0028(CNS)).

deferimento

merito: AGRI

parere: INTA

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'UE, conformemente al punto 3 dell'accordo interistituzionale del 7 novembre 2002 fra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sul finanziamento del Fondo di solidarietà dell'Unione europea, testo che integra l'accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio (COM(2006)0114 — C6-0086/2006 — 2006/2064(ACI)).

deferimento

merito: BUDG

parere: REGI

Proposta di storno di stanziamenti DEC 06/2006 — Sezione III — Commissione (SEC(2006)0243 — C6-0088/2006 — 2006/2065(GBD)).

deferimento

merito: BUDG

2)   dai deputati

2.1)   proposte di modifica del regolamento (articolo 202 del regolamento):

Gargani Giuseppe — Proposta di modifica del regolamento del Parlamento europeo — Modifica dell'articolo 201

deferimento merito: AFCO

4.   Dichiarazioni scritte (articolo 116 del regolamento)

Le dichiarazioni scritte n. 68/2005 e 82/2005 non hanno raccolto il numero di firme necessario e pertanto decadono, a norma dell'articolo 116, paragrafo 5, del regolamento.

5.   Programma d'azione comunitaria (2007-2013), aspetti sanitari ***I (discussione)

Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma d'azione comunitario in materia di salute e tutela dei consumatori (2007-2013) — Aspetti sanitari [COM(2005)0115 — C6-0097/2005 — 2005/0042A(COD)] — Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare.

Relatore: Antonios Trakatellis (A6-0030/2006)

Interviene Markos Kyprianou (membro della Commissione).

Antonios Trakatellis illustra la sua relazione.

Intervengono Anders Samuelsen (relatore per parere della commissione BUDG), John Bowis, a nome del gruppo PPE-DE, Linda McAvan, a nome del gruppo PSE, Holger Krahmer, a nome del gruppo ALDE, Hiltrud Breyer, a nome del gruppo Verts/ALE, Adamos Adamou, a nome del gruppo GUE/NGL, Johannes Blokland, a nome del gruppo IND/DEM, Liam Aylward, a nome del gruppo UEN, Andreas Mölzer, non iscritto, Ria Oomen-Ruijten, Evangelia Tzampazi, Georgs Andrejevs, Caroline Lucas, Bairbre de Brún (dato che si esprime in irlandese all'inizio e alla fine del suo intervento, il Presidente precisa che dette parti del suo discorso non figureranno nel resoconto integrale né saranno tradotte), Urszula Krupa, Irena Belohorská e Thomas Ulmer.

PRESIDENZA: Gérard ONESTA

Vicepresidente

Intervengono Dorette Corbey, Frédérique Ries, Carl Schlyter, Kathy Sinnott, Zuzana Roithová, Anne Ferreira, Marios Matsakis, Avril Doyle, Karin Jöns, Frieda Brepoels, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Christofer Fjellner, David Casa, Péter Olajos, Richard Seeber e Markos Kyprianou.

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 9.1 del PV del 16.03.2006.

6.   Programma d'azione comunitaria (2007-2013), aspetti dei consumatori ***I (discussione)

Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma d'azione comunitario in materia di salute e tutela dei consumatori (2007-2013) — Aspetti dei consumatori [COM(2005)0115 — C6-0225/2005 — 2005/0042B(COD)] — Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori.

Relatore: Marianne Thyssen (A6-0032/2006)

Interviene Markos Kyprianou (membro della Commissione).

Marianne Thyssen illustra la sua relazione.

Interviene Reinhard Rack sull'organizzazione dei lavori.

Intervengono Brigitte Douay (relatore per parere della commissione BUDG), Aloyzas Sakalas (relatore per parere della commissione JURI) e Alexander Stubb, a nome del gruppo PPE-DE.

Dato che inizia il turno di votazione, la discussione è sospesa e sarà ripresa nel pomeriggio.

7.   Comunicazione di posizioni comuni del Consiglio

Il Presidente comunica, a norma dell'articolo 57, paragrafo 1, del regolamento, di aver ricevuto dal Consiglio le seguenti posizioni comuni, le ragioni che hanno indotto il Consiglio ad adottarle nonché la relativa posizione della Commissione su:

Posizione comune definita dal Consiglio il 10 marzo 2006 in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai medicinali per uso pediatrico e che modifica il regolamento (CEE) n. 1768/92, la direttiva 2001/20/CE, la direttiva 2001/83/CE e il regolamento (CE) n. 726/2004 (15763/3/2005 — 6603/2006 — COM(2006)0118 — C6-0087/2006 — 2004/0217(COD))

deferimento merito: ENVI

Posizione comune adottata dal Consiglio il 10 marzo 2006 in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione) (15623/7/2005 — 6602/2006 — COM(2006)0108 — C6-0089/2006 — 2004/0084(COD))

deferimento merito: FEMM

Posizione comune definita dal Consiglio il 9 marzo 2006 in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CEE) n. 3922/91 del Consiglio concernente l'armonizzazione di regole tecniche e di procedure amministrative nel settore dell'aviazione civile (13376/1/2005 — 5918/2006 — COM(2006)0128 — C6-0090/2006 — 2000/0069(COD))

deferimento merito: TRAN

Posizione comune definita dal Consiglio il 23 febbraio 2006 in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna e che abroga la direttiva 82/714/CEE del Consiglio (13274/1/2005 — 6207/2006 — COM(2006)0126 — C6-0091/2006 — 1997/0335(COD))

deferimento merito: TRAN

Il termine di tre mesi di cui dispone il Parlamento per pronunciarsi decorre quindi da domani, 17.03.2006.

PRESIDENZA: Ingo FRIEDRICH

Vicepresidente

8.   Dichiarazione della Presidenza

Il Presidente legge una dichiarazione della Conferenza dei presidenti riguardante la detenzione in Bielorussia di un numero elevato di oppositori del regime (esponenti politici, giornalisti e membri di ONG) tra cui:

 

Siarhiej Malčyk, Viktar Sazonau, Vadzim Sarančukou, Andrej Pisalnik, Mikoła Lemianouski, Alaksiej Trubkin, Siaržuk Hudzilin, Jauhien Vaukauviec, Aleś Čurejka, Vital Brouka, Vasil Leučanka, Tacciana Klimovič, Dzmitry Šymanski, Ryhor Bakijevič, Anatol Labiedžka, Siarhiej Niarouny e Vincuk Viačorka, nonché altre 4 persone arrestate a Pinsk, tra cui Pavieł Lachnovič, e 6 persone arrestate a Svietłahorsk.

La Conferenza dei presidenti esige la liberazione immediata di queste persone.

Interviene Zita Pleštinská.

9.   Turno di votazioni

I risultati dettagliati delle votazioni (emendamenti, votazioni distinte, votazioni per parti separate, ecc.) figurano nell'allegato «Risultati delle votazioni», unito al processo verbale.

Intervengono Marianne Thyssen, a nome del gruppo PPE-DE, la quale chiede, a norma dell'articolo 170, paragrafo 4, l'aggiornamento alla tornata di marzo II della votazione sulla sua relazione (A6-0032/2006), e Evelyne Gebhardt, a nome del gruppo PSE, su detta richiesta.

Il Parlamento manifesta il suo assenso sulla richiesta.

Interviene Mirosław Mariusz Piotrowski sulla comunicazione presentata questa mattina dal Presidente sulla composizione dei gruppi politici (punto 2 del PV del 16.03.2006).

9.1.   Programma d'azione comunitaria (2007-2013), aspetti sanitari ***I (votazione)

Relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma d'azione comunitario in materia di salute e tutela dei consumatori (2007-2013) — Aspetti sanitari [COM(2005)0115 — C6-0097/2005 — 2005/0042A(COD)] — Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare.

Relatore: Antonios Trakatellis (A6-0030/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 1)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Approvazione con emendamenti (P6_TA(2006)0093)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione (P6_TA(2006)0093)

Interventi sulla votazione:

Kathy Sinnott ha presentato due emendamenti orali agli emendamenti 120 e 138, che sono stati accolti;

Gerard Batten sulla procedura di votazione.

9.2.   Specialità tradizionali garantite di prodotti agricoli e alimentari * (votazione)

Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio sulle specialità tradizionali garantite di prodotti agricoli e alimentari [COM(2005)0694 — COM(2005)0694 — 2005/0270(CNS)] — Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.

Relatore: Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf (A6-0033/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 2)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Approvazione con emendamenti (P6_TA(2006)0094)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione (P6_TA(2006)0094)

Interventi sulla votazione:

Francis Wurtz, a nome del gruppo GUE/NGL, ha chiesto la votazione per parti separate sull'emendamento 3.

Con VE (338 favorevoli, 134 contrari, 76 astensioni), il Parlamento ha approvato la richiesta.

9.3.   Protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari * (votazione)

Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari [COM(2005)0698 — COM(2005)0698 — 2005/0275(CNS)] — Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.

Relatore: Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf (A6-0034/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 3)

PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

Approvazione con emendamenti (P6_TA(2006)0095)

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA

Approvazione (P6_TA(2006)0095)

Interventi sulla votazione:

Francis Wurtz, a nome del gruppo GUE/NGL, ha chiesto la votazione per parti separate sull'emendamento 18.

Il Parlamento ha approvato la richiesta.

9.4.   Documento strategico per l'allargamento (2005) (votazione)

Relazione sul documento strategico per l'allargamento (2005) [2005/2206(INI)] — Commissione per gli affari esteri.

Relatore: Elmar Brok (A6-0025/2006)

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 4)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0096)

Interventi sulla votazione:

Zbigniew Zaleski ha presentato un emendamento orale al paragrafo 21.

Poiché più di 37 deputati si sono opposti alla presa in considerazione dell'emendamento orale, quest'ultimo non è stato accolto.

Jan Marinus Wiersma ha presentato un emendamento orale all'emendamento 4/riv, che è stato accolto;

Elmar Brok (relatore) ha precisato che l'emendamento 15 decadeva in seguito all'approvazione del paragrafo 43.

9.5.   62a sessione della commissione per i diritti dell'uomo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (CDHNU, Ginevra) (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0150/2006, B6-0151/2006, B6-0154/2006, B6-0169/2006 e B6-0187/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 5)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0150/2006

(in sostituzione delle B6-0150/2006, B6-0151/2006, B6-0154/2006, B6-0169/2006 e B6-0187/2006):

presentata da

 

Simon Coveney e José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, a nome del gruppo PPE-DE,

 

Pasqualina Napoletano, Ana Maria Gomes e Józef Pinior, a nome del gruppo PSE,

 

Cecilia Malmström e Alexander Lambsdorff, a nome del gruppo ALDE,

 

Hélène Flautre, Frithjof Schmidt e Raül Romeva i Rueda, a nome del gruppo Verts/ALE,

 

Inese Vaidere, a nome del gruppo UEN.

Panagiotis Beglitis è firmatario anche della proposta di risoluzione del gruppo PSE.

Approvazione (P6_TA(2006)0097)

Interventi sulla votazione:

Ana Maria Gomes ha presentato due emendamenti orali ai paragrafi 5 e 18, che sono stati accolti.

9.6.   Preparativi per la riunione COP-MOP sulla biodiversità e la biosicurezza (Curitiba, Brasile) (votazione)

Proposta di risoluzione B6-0170/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 6)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

Approvazione (P6_TA(2006)0098)

10.   Ordine del giorno e termini di presentazione

Il Presidente propone, dopo la decisione della Conferenza dei presidenti, le modifiche seguenti all'ordine del giorno delle sedute plenarie del 22 e 23 marzo 2006 a Bruxelles:

1.   Termini di presentazione:

Interrogazioni orali sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici dell'Unione europea (punto 51 dell'ordine del giorno)

Dichiarazione del Consiglio: Criteri dell'Unione europea per l'imposizione della pace, in particolare nella Repubblica democratica del Congo (punto 79 dell'ordine del giorno)

Proroga del termine di presentazione di emendamenti e di proposte di risoluzione comune: 20.03.2006, alle 18.00

Relazione L'impatto in materia di sviluppo degli accordi di partenariato economico [2005/2162(INI)] — Commissione per lo sviluppo.

Relatore: Luisa Morgantini (A6-0053/2006) (punto 73 dell'ordine del giorno)

Termine per la presentazione di emendamenti: 20.03.2006, alle 18.00

2.   Iscrizione di una relazione all'ordine del giorno del 22.03.2006:

Relazione sul diritto europeo dei contratti e la revisione dell'acquis: la via da seguire [2005/2022(INI)] — Commissione giuridica.

Relatore: Klaus-Heiner Lehne (A6-0055/2006)

Termine per la presentazione di emendamenti: 20.03.2006, alle 18.00.

Il Parlamento esprime il proprio accordo in merito alle proposte.

11.   Dichiarazioni di voto

Dichiarazioni di voto scritte:

Le dichiarazioni di voto scritte, ai sensi dell'articolo 163, paragrafo 3, del regolamento, figurano nel resoconto integrale delle discussioni della presente seduta.

Dichiarazioni di voto orali:

Relazione Elmar Brok — A6-0025/2006

Bernd Posselt, a nome del gruppo PPE-DE, Andreas Mölzer, Charles Tannock, Eija-Riitta Korhola

Preparativi per la riunione COP-MOP sulla biodiversità e la biosicurezza (Curitiba, Brasile)

Marie Anne Isler Béguin

12.   Correzioni e intenzioni di voto

Correzioni di voto:

Le correzioni di voto figurano sul sito «Séance en direct», «Résultats des votes (appels nominaux)/Results of votes (Roll-call votes)» e nella versione stampata dell'allegato II «Risultati delle votazioni per appello nominale».

La versione elettronica su Europarl sarà aggiornata regolarmente per un periodo massimo di due settimane a decorrere dal giorno della votazione.

Dopo detto termine, l'elenco delle correzioni di voto sarà chiuso per la successiva traduzione e pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Intenzioni di voto:

Intenzioni di voto espresse (riguardanti voti non espressi):

Relazione Elmar Brok — A6-0025/2006

paragrafo 6

favorevoli: Gilles Savary, Antolín Sánchez Presedo, Marielle De Sarnez

emendamento 13

favorevoli: Pedro Guerreiro

contrari: Fiona Hall

risoluzione (insieme del testo)

favorevoli: Ioannis Varvitsiotis, Giorgos Dimitrakopoulos

(La seduta, sospesa alle 13.10, è ripresa alle 15.00)

PRESIDENZA: Mario MAURO

Vicepresidente

13.   Approvazione del processo verbale della seduta precedente

Roselyne Bachelot-Narquin e Mirosław Mariusz Piotrowski hanno comunicato che, pur essendo stati presenti, il loro nome non figura sull'elenco dei presenti.

Il processo verbale della seduta precedente è approvato.

*

* *

Neena Gill ha comunicato di essere stata presente alla seduta del 14.03.2006 ma che il suo nome non figura sull'elenco dei presenti.

14.   Composizione delle commissioni e delle delegazioni

Su richiesta del gruppo PSE, il Parlamento ratifica le seguenti nomine:

 

commissione JURI:

Rosa Díez González in sostituzione di Antonio Masip Hidalgo

 

commissione LIBE:

Antonio Masip Hidalgo in sostituzione di Rosa Díez González.

15.   Programma d'azione comunitaria (2007-2013), aspetti dei consumatori ***I (seguito della discussione)

Intervengono Béatrice Patrie, a nome del gruppo PSE, Cecilia Malmström, a nome del gruppo ALDE, Gerard Batten, a nome del gruppo IND/DEM, Zdzisław Zbigniew Podkański, a nome del gruppo UEN, Andreas Mölzer, non iscritto, Zita Pleštinská, Evelyne Gebhardt, Adam Jerzy Bielan, Edit Herczog (Il Presidente invita i deputati dei nuovi paesi, abituati a leggere i loro interventi in plenaria, a parlare più lentamente per facilitare il lavoro degli interpreti), Bogusław Sonik, sul suggerimento del Presidente, e Markos Kyprianou (membro della Commissione).

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 11.6 del PV del 23.03.2006.

16.   Discussione su casi di violazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto (discussione)

(Per i titoli e gli autori delle proposte di risoluzione vedi punto 4 del PV del 14.03.2006)

16.1.   Diritti umani in Moldavia e particolarmente in Transdnestria

Proposte di risoluzione B6-0168/2006, B6-0174/2006, B6-0178/2006, B6-0180/2006, B6-0183/2006 e B6-0186/2006

Marios Matsakis, Bogusław Sonik, Erik Meijer e Elisabeth Schroedter e Lidia Joanna Geringer de Oedenberg illustrano le proposte di risoluzione.

Intervengono Laima Liucija Andrikienė, a nome del gruppo PPE-DE, Józef Pinior, a nome del gruppo PSE, Ryszard Czarnecki, non iscritto e Bernd Posselt e Benita Ferrero-Waldner (membro della Commissione).

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 17.1 del PV del 16.03.2006.

16.2.   Kazakistan

Proposte di risoluzione B6-0167/2006, B6-0173/2006, B6-0175/2006, B6-01772006, B6-0181/2006 e B6-0184/2006

Ona Juknevičienė e Albert Jan Maat illustrano le proposte di risoluzione.

Interviene Bernd Posselt, il quale comunica di aver introdotto nell'emiciclo una candela accesa in segno di solidarietà con i bielorussi (Il Presidente lo informa le regole di sicurezza vietano nel modo più assoluto di introdurre in plenaria oggetti incandescenti e lo invita a spegnere la candela).

Józef Pinior, Erik Meijer, Carl Schlyter e Janusz Wojciechowski illustrano le proposte di risoluzione.

Intervengono Charles Tannock, a nome del gruppo PPE-DE, John Attard-Montalto, a nome del gruppo PSE, Andreas Mölzer, non iscritto e Karin Scheele e Benita Ferrero-Waldner (membro della Commissione).

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 17.2 del PV del 16.03.2006.

16.3.   Impunità in Africa, in particolare il caso di Hissène Habré

Proposte di risoluzione B6-0171/2006, B6-0172/2006, B6-0176/2006, B6-0179/2006, B6-0182/2006 e B6-0185/2006

Raül Romeva i Rueda, Jürgen Schröder, Ana Maria Gomes e Erik Meijer e Marios Matsakis illustrano le proposte di risoluzione.

Intervengono Karin Scheele, a nome del gruppo PSE, e Urszula Krupa, non iscritto.

Interviene Benita Ferrero-Waldner (membro della Commissione).

La discussione è chiusa.

Votazione: punto 17.3 del PV del 16.03.2006.

17.   Turno di votazioni

I risultati dettagliati delle votazioni (emendamenti, votazioni distinte, votazioni per parti separate, ecc.) figurano nell'allegato «Risultati delle votazioni», unito al processo verbale.

17.1.   Diritti umani in Moldavia e particolarmente in Transdnestria (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0168/2006, B6-0174/2006, B6-0178/2006, B6-0180/2006, B6-0183/2006 e B6-0186/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 7)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0168/2006

(in sostituzione delle B6-0168/2006, B6-0174/2006, B6-0178/2006, B6-0180/2006, B6-0183/2006 e B6-0186/2006):

presentata da

 

Bogusław Sonik, Charles Tannock, Bernd Posselt e Jürgen Schröder, a nome del gruppo PPE-DE,

 

Pasqualina Napoletano, Jan Marinus Wiersma e Marianne Mikko, a nome del gruppo PSE,

 

Jelko Kacin e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE,

 

Elisabeth Schroedter, a nome del gruppo Verts/ALE,

 

Erik Meijer, a nome del gruppo GUE/NGL,

 

Zdzisław Zbigniew Podkański e Inese Vaidere, a nome del gruppo UEN

Approvazione (P6_TA(2006)0099)

17.2.   Kazakistan (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0167/2006, B6-0173/2006, B6-0175/2006, B6-0177/2006, B6-0181/2006 e B6-0184/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 8)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0167/2006

(in sostituzione delle B6-0167/2006, B6-0173/2006, B6-0175/2006, B6-0177/2006, B6-0181/2006 e B6-0184/2006):

presentata da

 

Albert Jan Maat, Jürgen Schröder e Bernd Posselt, a nome del gruppo PPE-DE,

 

Pasqualina Napoletano e Bernadette Bourzai, a nome del gruppo PSE,

 

Ona Juknevičienė e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE,

 

Bart Staes e Cem Özdemir, a nome del gruppo Verts/ALE,

 

Vittorio Agnoletto, André Brie, Erik Meijer e Esko Seppänen, a nome del gruppo GUE/NGL,

 

Cristiana Muscardini e Janusz Wojciechowski, a nome del gruppo UEN.

Approvazione (P6_TA(2006)0100)

Interventi sulla votazione:

Albert Jan Maat ha proposto un emendamento orale al considerando B, che è stato accolto.

17.3.   Impunità in Africa, in particolare il caso di Hissène Habré (votazione)

Proposte di risoluzione B6-0171/2006, B6-0172/2006, B6-0176/2006, B6-0179/2006, B6-0182/2006 e B6-0185/2006

(Richiesta la maggioranza semplice)

(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 9)

PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0171/2006

(in sostituzione delle B6-0171/2006, B6-0172/2006, B6-0176/2006, B6-0179/2006, B6-0182/2006 e B6-0185/2006):

presentata da

 

Nirj Deva, Maria Martens, Bernd Posselt e Jürgen Schröder, a nome del gruppo PPE-DE,

 

Pasqualina Napoletano e Ana Maria Gomes, a nome del gruppo PSE,

 

Johan Van Hecke, Fiona Hall e Marios Matsakis, a nome del gruppo ALDE,

 

Marie-Hélène Aubert, Marie Anne Isler Béguin e Frithjof Schmidt, a nome del gruppo Verts/ALE,

 

Luisa Morgantini e Gabriele Zimmer, a nome del gruppo GUE/NGL,

 

Eoin Ryan e Ģirts Valdis Kristovskis, a nome del gruppo UEN

Approvazione (P6_TA(2006)0101)

18.   Correzioni e intenzioni di voto

Correzioni di voto:

Le correzioni di voto figurano sul sito «Séance en direct», «Résultats des votes (appels nominaux)/Results of votes (Roll-call votes)» e nella versione stampata dell'allegato II «Risultati delle votazioni per appello nominale».

La versione elettronica su Europarl sarà aggiornata regolarmente per un periodo massimo di due settimane a decorrere dal giorno della votazione.

Dopo detto termine, l'elenco delle correzioni di voto sarà chiuso per la successiva traduzione e pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Intenzioni di voto:

Sono state comunicate le seguenti intenzioni di voto (relative a voti non espressi)/(riguardanti voti non espressi)

Diritti umani in Moldavia e particolarmente in Transdnestria (RC-B6-0168/2006)

favorevoli: Rainer Wieland

19.   Decisioni relative ad alcuni documenti

Autorizzazione a elaborare relazioni di iniziativa (articolo 45 del regolamento)

commissione ECON

Situazione dell'economia europea: relazione preparatoria sugli orientamenti generali di politica economica 2006 (2006/2047(INI))

(parere: EMPL)

commissione EMPL

Regime transitorio che limita la libera circolazione dei lavoratori nel mercato del lavoro dell'Unione europea (2006/2036(INI))

commissione ENVI

Strategia tematica sull'ambiente urbano (2006/2061(INI))

(parere: ITRE, TRAN, REGI)

Pianificazione della preparazione e dell'intervento della Comunità europea in caso di influenza pandemica e rafforzamento del coordinamento per emergenze sanitarie a livello dell'Unione europea (2006/2062(INI))

(parere: LIBE)

Migliorare la salute mentale della popolazione — Verso una strategia sulla salute mentale per l'Unione europea (2006/2058(INI))

(parere: EMPL, ITRE, LIBE, FEMM)

Strategia tematica sull'inquinamento atmosferico (2006/2060(INI))

(parere: ITRE, TRAN, REGI, AGRI)

commissione IMCO

Fiducia del consumatore nella sfera digitale (2006/2048(INI))

(parere: ITRE)

Responsabilità tranfrontaliera nella prestazione di servizi nel mercato interno (2006/2049(INI))

(parere: JURI)

commissione AGRI

Protezione e benessere degli animali nel periodo 2006-2010 (2006/2046(INI))

(parere: INTA, ENVI)

Biotecnologie: prospettive e sfide per l'agricoltura in Europa (2006/2059(INI))

(parere: ENVI, ITRE)

commissione PECH

Applicazione del regolamento (CE) n. 1185/2003 del Consiglio relativo all'asportazione di pinne di squalo a bordo dei pescherecci (2006/2054(INI))

(parere: ENVI)

Piano d'azione 2006-2008 per la semplificazione e il miglioramento della politica comune della pesca (2006/2053(INI))

commissione CULT

Patrimonio cultarale e architetturale europeo a livello locale: valorizzare un patrimonio poco conosciuto (2006/2050(INI))

(parere: REGI)

commissione JURI

Ultimi sviluppi e prospettive del diritto societario (2006/2051(INI))

(parere: ECON)

commissione LIBE

Strategie e mezzi per assicurare l' per l'integrazione dei cittadini di paesi terzi nell'Unione europea (2006/2056(INI))

(parere: AFET, DEVE, EMPL, CULT, FEMM)

commissione FEMM

Donne nella politica internazionale (2006/2057(INI))

Competenza delle commissioni

commissione DEVE

La situazione delle donne nei conflitti armati e il loro ruolo nella ricostruzione e il processo democratico nei paesi nella fase successiva al conflitto (2005/2215(INI))

deferimento merito: FEMM

parere: AFET, DEVE

La dimensione esterna della lotta contro il terrorismo internazionale (2006/2032(INI))

deferimento merito: AFET

(avis: DEVE, LIBE)

commissione ITRE

Revisione delle direttive relative ai presidi medici (COM(2005)0681 — C6-0006/2006 — 2005/0263(COD))

deferimento merito: ENVI

parere: ITRE, IMCO

commissione FEMM

Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale: modalità di applicazione (COM(2006)0016 — C6-0037/2006 — 2006/0006(COD))

deferimento merito: EMPL

parere: FEMM

Coordinamento di talune disposizioni degli Stati membri relative alla radiodiffusione televisiva (COM(2005)0646 — C6-0443/2005 — 2005/0260(COD))

deferimento merito: CULT

parere: ECON, ITRE, IMCO, LIBE, FEMM

commissione JURI

Attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013) (COM(2005)0119 [01] — C6-0099/2005 — 2005/0043(COD))

deferimento merito: ITRE

parere: BUDG, ENVI, TRAN, REGI, AGRI, PECH, JURI, FEMM

Semplificazione della legislazione comunitaria (2005/2238(REG))

deferimento merito: AFCO

parere: JURI

Cooperazione rafforzata tra commissioni

commissione ENVI

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'omologazione degli autoveicoli riguardo alle emissioni e all'ottenimento di informazioni sulla riparazione del veicolo e che modifica la direttiva 72/306/CEE e la direttiva 00/00/CE (COM(2005)0683 — C6-0007/2006 — 2005/0282(COD))

(parere: ITRE, TRAN)

Cooperazione rafforzata tra commissioni ENVI, IMCO

(A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del del 9.03.2006)

commissione JURI

Sviluppi e prospettive del diritto societario (2006/2051(INI))

Cooperazione rafforzata tra commissioni JURI, ECON

(A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del del 9.03.2006)

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'esercizio dei diritti di voto da parte degli azionisti di società aventi la sede legale in uno Stato membro e le cui azioni sono ammesse alla negoziazione su un mercato regolamentato e recante modifica della direttiva 2004/109/CE (COM(2005)0685 — C6-0003/2006 — 2005/0265(COD))

Cooperazione rafforzata tra commissioni JURI, ECON

(A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del del 9.03.2006)

20.   Dichiarazioni scritte inserite nel registro (articolo 116 del regolamento)

Numero di firme raccolte dalle dichiarazioni scritte inserite nel registro (articolo 116, paragrafo 3, del regolamento):

N. documento

Autore

Firme

68/2005

Marie Panayotopoulos-Cassiotou, José Ribeiro e Castro, Kathy Sinnott, Nathalie Griesbeck e Konrad Szymański

187

75/2005

Marie-Arlette Carlotti, Philippe Busquin, Joseph Daul, Mario Mauro e Bogusław Sonik

362

83/2005

Yannick Vaugrenard, Harlem Désir, Kader Arif, Françoise Castex e Jean Louis Cottigny

72

1/2006

John Bowis, Georgs Andrejevs, Dorette Corbey e Karin Scheele

285

2/2006

Vittorio Agnoletto, Giovanni Berlinguer, Patrizia Toia, Pier Antonio Panzeri e Pia Elda Locatelli

70

3/2006

Andreas Mölzer

21

4/2006

Andreas Mölzer

9

5/2006

Libor Rouček, Csaba Sándor Tabajdi, Marek Siwiec, Borut Pahor e Monika Beňová

126

6/2006

Jana Hybášková, Paulo Casaca, Elizabeth Lynne, Willy Meyer Pleite e Mogens N.J. Camre

97

7/2006

David Martin, Glyn Ford e Neil Parish

144

8/2006

Filip Kaczmarek

41

9/2006

Mario Borghezio

17

10/2006

Frank Vanhecke, Philip Claeys e Koenraad Dillen

11

11/2006

Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, Robert Navarro, Dirk Sterckx e Jeanine Hennis-Plasschaert

39

12/2006

Jean-Claude Martinez

7

13/2006

Maciej Marian Giertych

11

14/2006

Janusz Wojciechowski, Caroline Lucas, Ioannis Gklavakis e Thijs Berman

47

15/2006

Andreas Mölzer

11

16/2006

Matteo Salvini

6

17/2006

Daniel Strož

6

21.   Trasmissione dei testi approvati nel corso della presente seduta

Conformemente all'articolo 172, paragrafo 2, del regolamento, il processo verbale della presente seduta sarà sottoposto all'approvazione del Parlamento all'inizio della prossima seduta.

Con l'accordo del Parlamento, i testi approvati saranno trasmessi sin d'ora ai loro destinatari.

22.   Seguito dato alle risoluzioni del Parlamento

E' stata distribuita la comunicazione della Commissione sul seguito dato alle risoluzioni approvate dal Parlamento nel corso delle tornate di novembre I e II.

23.   Calendario delle prossime sedute

Le prossime sedute si terranno il 22.03.2006 e 23.03.2006.

24.   Interruzione della sessione

La sessione del Parlamento europeo è interrotta.

La seduta è tolta alle 16.50.

Julian Priestley

Segretario generale

Josep Borrell Fontelles

Presidente


ELENCO DEI PRESENTI

Hanno firmato:

Adamou, Agnoletto, Albertini, Allister, Alvaro, Andersson, Andrejevs, Andria, Andrikienė, Arif, Arnaoutakis, Assis, Atkins, Attard-Montalto, Attwooll, Aubert, Audy, Auken, Ayala Sender, Aylward, Bachelot-Narquin, Baco, Badia I Cutchet, Barsi-Pataky, Batten, Batzeli, Bauer, Beaupuy, Beazley, Becsey, Beer, Beglitis, Belder, Belet, Belohorská, Bennahmias, Berend, Berès, van den Berg, Berger, Berlato, Berman, Bersani, Bielan, Birutis, Blokland, Bobošíková, Böge, Bösch, Bonde, Bono, Borghezio, Borrell Fontelles, Bourzai, Bowis, Bowles, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Breyer, Brie, Brok, Budreikaitė, van Buitenen, Buitenweg, Bullmann, van den Burg, Bushill-Matthews, Busk, Busquin, Busuttil, Buzek, Calabuig Rull, Callanan, Camre, Capoulas Santos, Carlotti, Carlshamre, Carnero González, Carollo, Casa, Casaca, Caspary, Castex, Castiglione, del Castillo Vera, Catania, Cavada, Cederschiöld, Cercas, Chatzimarkakis, Chiesa, Chmielewski, Christensen, Claeys, Clark, Coelho, Cohn-Bendit, Corbett, Corbey, Correia, Costa, Cottigny, Coûteaux, Cramer, Crowley, Marek Aleksander Czarnecki, Ryszard Czarnecki, Daul, Davies, de Brún, Degutis, De Keyser, Deprez, De Rossa, De Sarnez, Descamps, Désir, Deß, Deva, De Veyrac, De Vits, Díaz de Mera García Consuegra, Dičkutė, Didžiokas, Díez González, Dillen, Dimitrakopoulos, Dobolyi, Dombrovskis, Doorn, Douay, Dover, Doyle, Drčar Murko, Duchoň, Dührkop Dührkop, Duff, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, El Khadraoui, Elles, Esteves, Estrela, Ettl, Eurlings, Jill Evans, Robert Evans, Fajmon, Farage, Fatuzzo, Fava, Fazakas, Ferber, Fernandes, Fernández Martín, Anne Ferreira, Elisa Ferreira, Figueiredo, Fjellner, Flasarová, Flautre, Florenz, Foltyn-Kubicka, Fontaine, Ford, Fourtou, Fraga Estévez, Frassoni, Freitas, Friedrich, Fruteau, Gahler, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, García Pérez, Garriga Polledo, Gaubert, Gauzès, Gebhardt, Gentvilas, Geremek, Geringer de Oedenberg, Gewalt, Gierek, Giertych, Gill, Gklavakis, Glante, Glattfelder, Goebbels, Goepel, Golik, Gollnisch, Gomes, Gomolka, Goudin, Grabowska, Grabowski, Graça Moura, Graefe zu Baringdorf, Gräßle, Grech, Griesbeck, Gröner, de Groen-Kouwenhoven, Groote, Grosch, Grossetête, Guardans Cambó, Guellec, Guerreiro, Gurmai, Gutiérrez-Cortines, Guy-Quint, Gyürk, Hänsch, Hall, Hammerstein Mintz, Hamon, Handzlik, Hannan, Harbour, Harkin, Harms, Hasse Ferreira, Hassi, Hatzidakis, Haug, Hazan, Heaton-Harris, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Helmer, Henin, Hennicot-Schoepges, Hennis-Plasschaert, Herczog, Herranz García, Herrero-Tejedor, Higgins, Hökmark, Honeyball, Hoppenstedt, Horáček, Howitt, Hudacký, Hudghton, Hughes, Hutchinson, Hybášková, Ibrisagic, in't Veld, Isler Béguin, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jäätteenmäki, Jałowiecki, Janowski, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jensen, Joan i Marí, Jöns, Jørgensen, Jonckheer, Jordan Cizelj, Juknevičienė, Kacin, Kaczmarek, Kallenbach, Kamall, Kamiński, Karas, Karatzaferis, Karim, Kasoulides, Kaufmann, Kauppi, Tunne Kelam, Kindermann, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Klinz, Knapman, Konrad, Korhola, Kósáné Kovács, Koterec, Kozlík, Krahmer, Krasts, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Kristovskis, Krupa, Kuc, Kudrycka, Kuhne, Kułakowski, Kušķis, Kusstatscher, Kuźmiuk, Lagendijk, Laignel, Lamassoure, Lambert, Lambrinidis, Lambsdorff, Landsbergis, Lang, Langen, Langendries, Laperrouze, Lax, Lechner, Le Foll, Lehideux, Lehne, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Marine Le Pen, Le Rachinel, Lewandowski, Libicki, Lichtenberger, Lienemann, Liese, Lipietz, Locatelli, López-Istúriz White, Lucas, Ludford, Lulling, Lundgren, Lynne, Maat, Maaten, McAvan, McGuinness, McMillan-Scott, Madeira, Malmström, Manders, Maňka, Erika Mann, Thomas Mann, Manolakou, Markov, Marques, Martens, David Martin, Hans-Peter Martin, Martinez, Martínez Martínez, Masiel, Masip Hidalgo, Maštálka, Mastenbroek, Mathieu, Matsakis, Matsis, Matsouka, Mauro, Mavrommatis, Mayor Oreja, Medina Ortega, Meijer, Méndez de Vigo, Menéndez del Valle, Meyer Pleite, Mikko, Mikolášik, Millán Mon, Mitchell, Mölzer, Montoro Romero, Moraes, Moreno Sánchez, Morillon, Moscovici, Mote, Mulder, Musacchio, Muscat, Mussolini, Myller, Napoletano, Nassauer, Nattrass, Navarro, Newton Dunn, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Nicholson, Nicholson of Winterbourne, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Obiols i Germà, Özdemir, Olajos, Olbrycht, Onesta, Onyszkiewicz, Oomen-Ruijten, Őry, Oviir, Paasilinna, Pack, Pafilis, Pahor, Panayotopoulos-Cassiotou, Panzeri, Papadimoulis, Papastamkos, Parish, Patrie, Peillon, Pęk, Alojz Peterle, Pflüger, Piecyk, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pinior, Piotrowski, Pirilli, Piskorski, Pistelli, Pittella, Pleštinská, Podkański, Poettering, Poignant, Polfer, Pomés Ruiz, Portas, Posdorf, Posselt, Prets, Prodi, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Ransdorf, Rapkay, Rasmussen, Remek, Resetarits, Reul, Reynaud, Riera Madurell, Ries, Riis-Jørgensen, Rivera, Rizzo, Rocard, Rogalski, Roithová, Romagnoli, Romeva i Rueda, Rosati, Roszkowski, Roth-Behrendt, Rothe, Rouček, Roure, Rudi Ubeda, Rübig, Rühle, Rutowicz, Ryan, Sacconi, Saïfi, Sakalas, Salafranca Sánchez-Neyra, Salinas García, Salvini, Samaras, Samuelsen, Sánchez Presedo, dos Santos, Saryusz-Wolski, Savary, Savi, Schapira, Scheele, Schenardi, Schlyter, Schmidt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schroedter, Schuth, Schwab, Seeber, Seeberg, Segelström, Seppänen, Siekierski, Sinnott, Siwiec, Sjöstedt, Škottová, Smith, Sommer, Spautz, Speroni, Staes, Staniszewska, Starkevičiūtė, Šťastný, Sterckx, Stevenson, Stockmann, Strejček, Strož, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Svensson, Swoboda, Szájer, Szejna, Szent-Iványi, Szymański, Tabajdi, Tajani, Takkula, Tannock, Tarabella, Tarand, Thomsen, Thyssen, Titley, Tomczak, Toubon, Toussas, Trakatellis, Trautmann, Triantaphyllides, Trüpel, Turmes, Tzampazi, Uca, Ulmer, Väyrynen, Vaidere, Vakalis, Vanhecke, Van Lancker, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vaugrenard, Ventre, Vergnaud, Vernola, Vidal-Quadras, de Villiers, Vincenzi, Virrankoski, Vlasák, Vlasto, Voggenhuber, Wagenknecht, Wallis, Walter, Watson, Henri Weber, Manfred Weber, Weiler, Weisgerber, Westlund, Whittaker, Wieland, Wiersma, Willmott, Wise, von Wogau, Wohlin, Bernard Piotr Wojciechowski, Janusz Wojciechowski, Wurtz, Yañez-Barnuevo García, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zani, Zapałowski, Zappalà, Zatloukal, Ždanoka, Železný, Zieleniec, Zīle, Zingaretti, Zvěřina, Zwiefka

Osservatori:

Arabadjiev Alexander, Athanasiu Alexandru, Bărbuleţiu Tiberiu, Bliznashki Georgi, Buruiană Aprodu Daniela, Christova Christina Velcheva, Cioroianu Adrian Mihai, Corlăţean Titus, Coşea Dumitru Gheorghe Mircea, Creţu Corina, Dimitrov Martin, Dîncu Vasile, Duca Viorel, Ganţ Ovidiu Victor, Hogea Vlad Gabriel, Ilchev Stanimir, Ivanova Iglika, Kazak Tchetin, Kirilov Evgeni, Kónya-Hamar Sándor, Mihăescu Eugen, Morţun Alexandru Ioan, Parvanova Antonyia, Paşcu Ioan Mircea, Podgorean Radu, Popa Nicolae Vlad, Popeangă Petre, Severin Adrian, Stoyanov Dimitar, Vigenin Kristian, Zgonea Valeriu Ştefan


ALLEGATO I

RISULTATI DELLE VOTAZIONI

Significato delle abbreviazioni e dei simboli utilizzati

+

approvato

-

respinto

decaduto

R

ritirato

AN (…, …, …)

votazione per appello nominale (favorevoli, contrari, astenuti)

VE ( …, …, …)

votazione elettronica (favorevoli, contrari, astenuti)

vs

votazioni per parti separate

vd

votazione distinta

em

emendamento

EC

emendamento di compromesso

PC

parte corrispondente

S

emendamento di soppressione

=

emendamenti identici

§

paragrafo

art

articolo

cons

considerando

PR

proposta di risoluzione

PRC

proposta di risoluzione comune

SEC

votazione a scrutinio segreto

1.   Programma d'azione comunitaria (2007-2013), aspetti sanitari ***I

Relazione: Antonios TRAKATELLIS (A6-0030/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di decisione

emendamenti della commissione competente — votazione in blocco

1-4

6-17

19-25

27-32

34-52

54-63

65-82

84-86

88-91

93

95-102

105-128

131-140

commissione

 

+

modificati oralmente (120 e 138)

emendamenti della commissione competente — votazioni distinte

5

commissione

vd

+

 

18

commissione

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

26

commissione

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

357, 168, 33

33

commissione

vd

+

 

83

commissione

vd

+

 

87

commissione

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

290, 275, 4

129

commissione

vd

+

 

130

commissione

vd

+

 

art 3, § 2, lettera b)

141

ALDE

vs

 

 

1

-

 

2

-

 

53

commissione

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

art 5, § 1

64

commissione

VE

+

367, 183, 14

151

PPE-DE

 

 

art 5, dopo §§ 1 e 2

152

PPE-DE

 

+

 

153

PPE-DE

 

+

 

art 7, § 1, dopo lettera a)

146

PPE-DE

 

+

 

art 10, § 1

147

PPE-DE

 

+

 

allegato 2, obiettivo 1

156

GUE/NGL

 

-

 

allegato 2, obiettivo 2, punto 3.3

144

PSE

 

-

 

92

commissione

 

+

 

allegato 2, obiettivo 2, punto 3.4

154

Verts/ALE

 

-

 

148

PPE-DE

VE

+

311, 242, 13

94

commissione

 

 

allegato 2, obiettivo 3, punto 4.1

103

commissione

 

+

 

142

ALDE

 

-

 

allegato 2, obiettivo 3, punto 4.2

157

GUE/NGL

 

-

 

104

commissione

 

+

 

143

ALDE

 

-

 

allegato 2, punto 6

155

Verts/ALE

AN

-

162, 388, 15

dopo cons 1

145

PPE-DE

 

+

 

votazione: proposta modificata

 

+

 

Progetto di risoluzione legislativa

dopo il § 1

149

PPE-DE

 

-

 

150

PPE-DE

 

-

 

votazione: risoluzione legislativa

 

+

 

Richieste di votazione per appello nominale

Verts/ALE: em 155

Richieste di votazione per parti separate

IND/DEM

em 53

prima parte: l'insieme del testo tranne il dato «il 75 %»

seconda parte: tale dato

em 141

prima parte: l'insieme del testo tranne il dato «il 75 %»

seconda parte: tale dato

em 87

prima parte: l'insieme del testo tranne il termine «illegali»

seconda parte: tale termine

PSE

em 26

prima parte:«E' importante promuovere … per determinate malattie.»

seconda parte:«E' altresì … di carattere personale»

em 18

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini«, inclusi quelli che … prescrizione medica,»

seconda parte: tali termini

Richieste di votazione distinta

PPE-DE: em 64

IND/DEM: em 64

PSE: emm. 5, 33, 83, 87, 129 e 130

Varie

Kathy Sinnott ha proposto i seguenti emendamenti orali:

em. 120

5.7bis

promuovendo la disponibilità, la tracciabilità e l'accessibilità, in tutta la Comunità, di organi e sostanze di origine umana di elevata qualità e sicuri, destinati a trattamenti medici;.

em. 138

5.7.1

Attività che contribuiscano a migliorare la sicurezza, la qualità e la tracciabilità di organi e sostanze di origine umana, ivi compresi il sangue, i suoi componenti e i suoi precursori.

2.   Specialità tradizionali garantite di prodotti agricoli e alimentari *

Relazione: Friedrich-Wilhelm GRAEFE ZU BARINGDORF (A6-0033/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

emendamenti della commissione competente — votazione in blocco

1-2

4-16

commissione

 

+

 

 

3

commissione

 

+

 

art 7, § 7

17

UEN

 

+

 

votazione: proposta modificata

 

+

 

votazione: risoluzione legislativa

AN

+

538, 15, 7

Richieste di votazione per appello nominale

PPE-DE: votazione finale

3.   Protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari *

Relazione: Friedrich-Wilhelm GRAEFE ZU BARINGDORF (A6-0034/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

emendamenti della commissione competente — votazione in blocco

1-4

6-14

16-17

20-21

23-28

33-37

39

commissione

 

+

 

 

18

commissione

 

+

 

emendamenti della commissione competente — votazioni distinte

32

commissione

vd/VE

+

280, 262, 6

38

commissione

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

356, 191, 5

art 2, § 1, lettera b), trattino 3

51

Verts/ALE

VE

+

302, 242, 13

art 4, § 2, lettera e)

40

PSE

VE

-

277, 277, 3

43

UEN

 

-

 

art 5, § 4, comma 2

48

Verts/ALE

PPE-DE

 

+

 

19

commissione

VE

-

316, 232, 7

art 5, § 9, sotto § 1

44

UEN

 

-

 

22

commissione

 

+

 

art 7, § 1

49

Verts/ALE

 

+

 

art 8, § 3

47

PPE-DE

 

+

 

art 10

45/riv.

UEN

 

-

 

29-31

commissione

 

+

 

art 11, § 2

41

PSE

 

-

 

art 11, § 4

52

Verts/ALE

PPE-DE

 

+

 

art 12, dopo § 2

53

Verts/ALE

PPE-DE

 

+

 

art 14, § 1

50

Verts/ALE

PPE-DE

 

+

 

art 15, § 3

54

Verts/ALE

PPE-DE

 

+

 

art 17, dopo § 2

46/riv.

UEN

 

-

 

cons 12

42

UEN

 

+

 

5

commissione

 

 

votazione: proposta modificata

 

+

 

votazione: risoluzione legislativa

 

+

 

Richieste di votazione distinta

PPE-DE: em 32

Richieste di votazione per parti separate

PPE-DE:

em 38

prima parte: l'insieme del testo tranne il termine «condimenti,»

seconda parte: tale termine

4.   Documento strategico per l'allargamento (2005)

Relazione: Elmar BROK (A6-0025/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

§ 5

7

ALDE

VE

-

260, 284, 10

§ 6

§

testo originale

AN

+

416, 107, 19

§ 10

8

ALDE

AN

-

192, 333, 33

dopo § 24

13

IND/DEM

AN

-

102, 423, 22

dopo § 27

14

IND/DEM

AN

-

85, 439, 32

§ 29

33

PPE-DE

 

R

 

9

ALDE

 

-

 

1

Verts/ALE

 

-

 

4/riv.

PSE

 

+

modificato oralmente

dopo § 32

30

UEN

 

-

 

§ 35

20

PPE-DE

 

+

 

dopo § 35

31

UEN

 

-

 

dopo § 36

32

UEN

 

R

 

§ 37

5=

29=

PSE

UEN

 

+

 

§ 39

28

PPE-DE

 

+

 

§ 41

21

PPE-DE

 

+

 

§ 43

16

IND/DEM

AN

-

62, 446, 37

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/VE

+

279, 215, 41

dopo § 43

19

PPE-DE

 

R

 

15

IND/DEM

 

 

§ 51

22

PPE-DE

 

+

 

§ 52

23

PPE-DE

 

+

 

§ 54

10

ALDE

VE

-

134, 235, 160

24

PPE-DE

 

+

 

dopo § 54

11

ALDE

 

-

 

§ 55

2

Verts/ALE

VE

-

99, 412, 17

25

PPE-DE

 

+

 

12

ALDE

 

 

dopo § 55

18

PPE-DE

 

+

 

§ 56

26

PPE-DE

 

+

 

3

Verts/ALE

 

 

§ 58

27

PPE-DE

 

+

 

dopo trattino 6

6

ALDE

 

+

 

dopo trattino 7

17

PPE-DE

VE

+

281, 213, 29

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

397, 95, 37

Richieste di votazione per appello nominale

IND/DEM: emm. 13, 14 e 16

GUE/NGL: § 6

Verts/ALE: em. 8 e votazione finale

Richieste di votazione per parti separate

PPE-DE, PSE

§ 43

prima parte:«invita la ex … nome del paese;»

seconda parte:«ritiene che … consesso europeo»

Varie

Jan Marinus Wiersma ha proposto un emendamento orale all'emendamento 4/riv:

«29.

si compiace dell'accordo raggiunto il 27 febbraio 2006 in sede di Consiglio “Affari generali” sull'adozione di un regolamento che istituisce uno strumento di sostegno finanziario per promuovere lo sviluppo economico della comunità turco-cipriota nella parte settentrionale di Cipro; invita il Consiglio a rinnovare gli sforzi, sulla base delle conclusioni del Consiglio del 26 aprile 2004 e delle consultazioni che hanno avuto luogo sotto la Presidenza lussemburghese, nonché sulla base del protocollo n. 10 all'Atto di adesione della Repubblica di Cipro, per giungere ad un accordo sul regolamento in materia di agevolazioni commerciali concernenti la parte settentrionale di Cipro;»

L'em 29 è stato inoltre firmato dai seguenti deputati: Cristiana Muscardini, Sergio Berlato, Alessandro Foglietta, Romano Maria La Russa, Umberto Pirilli, Adriana Poli Bortone et Salvatore Tatarella.

5.   Sessantaduesima sessione della Commissione dei diritti dell'uomo dell'Organizzazione delle Nazioni Unite

Proposta di risoluzione: B6-0150/2006, B6-0151/2006, B6-0154/2006, B6-0169/2006, B6-0187/2006

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0150/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, UEN)

§ 5

§

testo originale

 

+

modificato oralmente

§ 18

§

testo originale

 

+

modificato oralmente

votazione: risoluzione (insieme del testo)

 

+

 

Proposta di risoluzione dei gruppi politici

B6-0150/2006

 

ALDE

 

 

B6-0151/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0154/2006

 

UEN

 

 

B6-0169/2006

 

Verts/ALE

 

 

B6-0187/2006

 

PSE

 

 

Varie

Panagiotis Beglitis è anche firmatario della proposta di risoluzione del gruppo PSE.

Ana Maria Gomes, a nome del gruppo PSE, ha proposto gli emendamenti orali ai paragrafi seguenti:

«5.

approva il fatto che si è mantenuta la prassi della partecipazione alle discussioni delle ONG operanti nel campo dei diritti umani ed auspica lo sviluppo ed il rafforzamento di tale prassi per il futuro; rinnova il suo appello per una riforma del Comitato ONU sulle ONG, al fine di assicurare l'effettiva partecipazione delle ONG indipendenti;»

«18.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Segretario generale e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, al Presidente della 60a Assemblea generale e all'Alto Commissario per i diritti umani»

6.   Preparativi per la riunione COP-MOP sulla biodiversità e la biosicurezza (Curitiba, Brasile)

Proposta di risoluzione: B6-0170/2006

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione B6-0170/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, UEN)

§ 4, trattino 6

1

PSE

vs

 

 

1/VE

+

311, 132, 4

2

-

 

§ 4, dopo trattino 8

3

Verts/ALE

 

+

 

4

Verts/ALE

 

+

 

cons C

2

Verts/ALE

 

+

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

419, 1, 15

Richiesta di votazione per appello nominale

Verts/ALE: votazione finale

Richieste di votazione per parti separate

Verts/ALE

em 1

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «caso per caso e»

seconda parte: tali termini

7.   Diritti umani in Moldavia e particolarmente in Transdnestria

Proposta di risoluzione: (B6-0168/2006, B6-0174/2006, B6-0178/2006, B6-0180/2006, B6-0183/2006, B6-0186/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0168/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL, UEN)

§ 5

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

+

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

77, 1, 0

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0168/2006

 

ALDE

 

 

B6-0174/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0178/2006

 

PSE

 

 

B6-0180/2006

 

GUE/NGL

 

 

B6-0183/2006

 

Verts/ALE

 

 

B6-0186/2006

 

UEN

 

 

Richieste di votazione per appello nominale

PPE-DE: votazione finale

Richieste di votazione per parti separate

GUE/NGL:

§ 5

prima parte:«esprime il suo strenuo e indefesso sostegno … nel processo di democratizzazione»

seconda parte:«e a utilizzare … regime autoritario e illegale della Transdnestria»

8.   Kazakistan

Proposta di risoluzione: (B6-0167/2006, B6-0173/2006, B6-0175/2006, B6-0177/2006, B6-0181/2006, B6-0184/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0167/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL, UEN)

§ 1

3D

UEN

 

R

 

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

§ 2

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2

-

 

§ 3

4D

UEN

 

R

 

§

testo originale

vs

 

 

1

+

 

2/VE

-

35, 44, 2

§ 6

5D

UEN

 

-

 

cons B

§

testo originale

 

+

modificato oralmente

cons C

1D

UEN

 

+

 

§

testo originale

vd

 

cons F

2D

UEN

 

+

 

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

85, 0, 2

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0167/2006

 

ALDE

 

 

B6-0173/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0175/2006

 

UEN

 

 

B6-0177/2006

 

PSE

 

 

B6-0181/2006

 

GUE/NGL

 

 

B6-0184/2006

 

Verts/ALE

 

 

Richieste di votazione per appello nominale

PPE-DE: votazione finale

Richieste di votazione per parti separate

UEN, PPE-DE:

§ 1

prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «e gli altri omicidi aventi motivazione politica»

seconda parte: tali termini

§ 3

prima parte:«invita le autorità … che lo accompagnavano»

seconda parte:«e ad astenersi …; del delitto»

PPE-DE

§ 2

prima parte:«esprime profonda preoccupazione … appartenenti all'opposizione»

seconda parte:«e al fatto che … pienamente registrati»

Richieste di votazione distinta

PPE-DE: cons. C

Varie

Albert Jan Maat ha proposto un emendamento orale al cons. B:

«B.

considerando che il 12 novembre 2005 un altro leader dell'opposizione, Nurkadilov Zamanbek, era stato colpito a morte in circostanze non chiare, dopo che aveva accusato il governo di corruzione; considerando altresì che l'inchiesta ufficiale ha concluso che Nurkadilov si è suicidato,»

9.   Impunità in Africa, in particolare il caso di Hissène Habré

Proposta di risoluzione: (B6-0171/2006, B6-0172/2006, B6-0176/2006, B6-0179/2006, B6-0182/2006, B6-0185/2006)

Oggetto

N. em

Autore

AN, ecc.

Votazione

Votazioni per AN/VE — osservazioni

Proposta di risoluzione comune RC-B6-0171/2006

(PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL, UEN)

votazione: risoluzione (insieme del testo)

AN

+

85, 0, 1

Proposte di risoluzione dei gruppi politici

B6-0171/2006

 

Verts/ALE

 

 

B6-0172/2006

 

PPE-DE

 

 

B6-0176/2006

 

PSE

 

 

B6-0179/2006

 

UEN

 

 

B6-0182/2006

 

GUE/NGL

 

 

B6-0185/2006

 

ALDE

 

 

Richiesta di votazione per appello nominale

PPE-DE: votazione finale


ALLEGATO II

RISULTATO DELLE VOTAZIONI PER APPELLO NOMINALE

1.   Relazione Trakatellis A6-0030/2006

Emendamento 155

Favorevoli: 162

ALDE: Alvaro, Attwooll, Carlshamre, Chiesa, Deprez, Drčar Murko, Duff, Harkin, Kacin, Lynne, Resetarits, Ries, Samuelsen

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Henin, Kaufmann, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Seppänen, Sjöstedt, Strož, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz

IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde, Coûteaux, Karatzaferis, Sinnott, de Villiers

NI: Borghezio, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Mölzer, Mussolini, Romagnoli, Schenardi, Speroni

PPE-DE: Bauer, Beazley, Bowis, Doorn, Eurlings, Itälä, Karas, Korhola, Langen, Langendries, Martens, Oomen-Ruijten, Rack, Rübig, Seeber, Seeberg

PSE: Arif, Arnaoutakis, Batzeli, Beglitis, Berès, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Castex, Cottigny, De Rossa, Douay, Ettl, Ferreira Anne, Guy-Quint, Hamon, Haug, Kreissl-Dörfler, Kristensen, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Matsouka, Moscovici, Navarro, Pahor, Patrie, Peillon, Prets, Reynaud, Rocard, Roure, Savary, Schapira, Scheele, Trautmann, Tzampazi, Vaugrenard, Vergnaud, Weber Henri

UEN: Aylward, Crowley, Kristovskis, Ryan, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Jonckheer, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 388

ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Costa, Davies, De Sarnez, Fourtou, Geremek, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Hennis-Plasschaert, in't Veld, Jensen, Juknevičienė, Karim, Koch-Mehrin, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pistelli, Polfer, Prodi, Riis-Jørgensen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Wise, Wohlin, Železný

NI: Bobošíková, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Giertych, Grabowski, Helmer, Krupa, Masiel, Mote, Pęk, Piotrowski, Rivera, Rogalski, Rutowicz, Tomczak, Wojciechowski Bernard Piotr, Zapałowski

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Atkins, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Brok, Bushill-Matthews, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Esteves, Fajmon, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Lehne, Lewandowski, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayor Oreja, Mikolášik, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, Novak, Olajos, Olbrycht, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Radwan, Reul, Roithová, Saïfi, Samaras, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Siekierski, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina

PSE: Andersson, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia I Cutchet, van den Berg, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Correia, De Keyser, Désir, De Vits, Dobolyi, El Khadraoui, Estrela, Fava, Fazakas, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gurmai, Hänsch, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lehtinen, Leinen, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Paasilinna, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Rapkay, Rasmussen, Riera Madurell, Rosati, Rothe, Rouček, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Schulz, Segelström, Siwiec, Stockmann, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Van Lancker, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Berlato, Bielan, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Pirilli, Podkański, Roszkowski, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz

Astensioni: 15

ALDE: Klinz

GUE/NGL: Pafilis, Remek

NI: Allister, Baco, Belohorská, Claeys, Dillen, Vanhecke

PPE-DE: Lechner, Liese, van Nistelrooij

UEN: Camre, Krasts

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni di voto

Favorevoli

Frederika Brepoels

2.   Relazione Graefe Zu Baringdorf A6-0033/2006

Risoluzione

Favorevoli: 538

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Fourtou, Geremek, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in't Veld, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Koch-Mehrin, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pistelli, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Markov, Meijer, Meyer Pleite, Morgantini, Musacchio, Pafilis, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Seppänen, Sjöstedt, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz

IND/DEM: Belder, Blokland, Coûteaux, Karatzaferis, Sinnott, de Villiers, Železný

NI: Allister, Baco, Bobošíková, Borghezio, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Grabowski, Helmer, Krupa, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Masiel, Mölzer, Mussolini, Pęk, Piotrowski, Rivera, Rogalski, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Speroni, Tomczak, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr, Zapałowski

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Atkins, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Brok, Bushill-Matthews, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Korhola, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mayor Oreja, Mikolášik, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Saïfi, Samaras, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leinen, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Kuźmiuk, Pirilli, Podkański, Roszkowski, Ryan, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Jonckheer, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 15

GUE/NGL: Ransdorf, Remek, Strož

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Wise, Wohlin

NI: Mote

PPE-DE: Iturgaiz Angulo

Verts/ALE: Auken

Astensioni: 7

ALDE: Samuelsen

GUE/NGL: Flasarová, Maštálka

IND/DEM: Bonde

NI: Belohorská

PPE-DE: Pieper

Verts/ALE: van Buitenen

3.   Relazione Brok A6-0025/2006

Paragrafo 6

Favorevoli: 416

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Costa, Deprez, Drčar Murko, Duff, Fourtou, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Klinz, Koch-Mehrin, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pistelli, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Kaufmann

NI: Baco, Belohorská, Claeys, Czarnecki Ryszard, Dillen, Masiel, Mussolini, Rivera, Vanhecke

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Brejc, Brepoels, Brok, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Esteves, Eurlings, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Korhola, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mikolášik, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Posdorf, Protasiewicz, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Saïfi, Samaras, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stubb, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec

PSE: Andersson, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, De Vits, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Haug, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leinen, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Panzeri, Peillon, Piecyk, Pinior, Pittella, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Berlato, Crowley, Kristovskis, Pirilli, Ryan, Vaidere

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 107

ALDE: Chiesa, Geremek, Samuelsen, Takkula, Väyrynen

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Sjöstedt, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bonde, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, de Villiers, Wise, Wohlin

NI: Bobošíková, Borghezio, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martinez, Mölzer, Mote, Romagnoli, Schenardi, Speroni, Tomczak, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Purvis, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Tannock, Van Orden, Vlasák, Zahradil, Zvěřina

PSE: Castex, Ferreira Anne, Mann Erika

UEN: Bielan, Camre, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Krasts, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith

Astensioni: 19

GUE/NGL: Flasarová, Henin, Pafilis

IND/DEM: Karatzaferis, Železný

NI: Czarnecki Marek Aleksander, Grabowski, Krupa, Martin Hans-Peter, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Rutowicz, Zapałowski

PPE-DE: Posselt

PSE: Hamon, Patrie, Weber Henri

Verts/ALE: van Buitenen

4.   Relazione Brok A6-0025/2006

Emendamento 8

Favorevoli: 192

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Costa, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Fourtou, Geremek, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Klinz, Koch-Mehrin, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pistelli, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Portas, Ransdorf, Rizzo, Seppänen, Sjöstedt, Svensson, Uca, Wurtz

IND/DEM: Karatzaferis, Železný

NI: Belohorská, Giertych, Grabowski, Krupa, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Tomczak, Wojciechowski Bernard Piotr, Zapałowski

PPE-DE: Albertini, Beazley, Becsey, Bowis, Cederschiöld, De Veyrac, Fjellner, Guellec, Hökmark, Ibrisagic, Nicholson, Roithová, Stubb, Ulmer

PSE: Andersson, Casaca, Corbett, Ferreira Anne, Gill, Gröner, Hasse Ferreira, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, McAvan, Madeira, Mann Erika, Martin David, Paasilinna, Pahor, Piecyk, Pinior, Savary, Segelström, Titley, Weiler, Westlund, Willmott

UEN: Berlato, Camre, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Kuźmiuk, Libicki, Pirilli, Podkański, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Contrari: 333

ALDE: Virrankoski

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bonde, Clark, Coûteaux, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Sinnott, de Villiers, Wise, Wohlin

NI: Bobošíková, Borghezio, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Masiel, Mölzer, Mote, Mussolini, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Speroni, Vanhecke

PPE-DE: Andrikienė, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Belet, Berend, Böge, Brejc, Brepoels, Brok, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Chmielewski, Coelho, Daul, Demetriou, Descamps, Deß, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Esteves, Eurlings, Fajmon, Ferber, Fernández Martín, Fontaine, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Gyürk, Handzlik, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Korhola, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Radwan, Rübig, Saïfi, Samaras, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Škottová, Sommer, Sonik, Šťastný, Strejček, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina

PSE: Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Cercas, Christensen, Corbey, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Groote, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Haug, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leinen, Locatelli, Maňka, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Obiols i Germà, Panzeri, Patrie, Peillon, Pittella, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Siwiec, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Wiersma, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Crowley, Ryan, Vaidere, Zīle

Verts/ALE: Jonckheer

Astensioni: 33

GUE/NGL: Adamou, Henin, Kaufmann, Pafilis, Pflüger, Remek, Strož, Triantaphyllides, Wagenknecht

NI: Baco, Helmer, Rivera

PPE-DE: Atkins, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Dover, Duchoň, Harbour, Heaton-Harris, Kamall, Kirkhope, Parish, Purvis, Reul, Stevenson, Sturdy, Tannock, Van Orden, Vlasák

PSE: Castex

UEN: Bielan

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni di voto

Favorevoli

Gitte Seeberg

5.   Relazione Brok A6-0025/2006

Emendamento 13

Favorevoli: 102

ALDE: Deprez, Fourtou, Hennis-Plasschaert, Matsakis

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Brie, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Kaufmann, Markov, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Portas, Seppänen, Sjöstedt, Strož, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz

IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde, Coûteaux, Karatzaferis, Lundgren, de Villiers

NI: Baco, Borghezio, Claeys, Dillen, Giertych, Grabowski, Krupa, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Mölzer, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Romagnoli, Schenardi, Speroni, Tomczak, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr, Zapałowski

PPE-DE: Audy, Demetriou, Descamps, De Veyrac, Dimitrakopoulos, Fontaine, Gaubert, Gklavakis, Grossetête, Guellec, Hatzidakis, Kasoulides, Korhola, Lamassoure, Langen, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Saïfi, Samaras, Toubon, Trakatellis, Vakalis, Varvitsiotis, Vlasto

PSE: Locatelli

UEN: Berlato, Bielan, Camre, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Krasts, Kuźmiuk, Libicki, Pirilli, Podkański, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz

Contrari: 423

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Costa, De Sarnez, Duff, Geremek, Guardans Cambó, Harkin, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Klinz, Koch-Mehrin, Krahmer, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pistelli, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Wallis, Watson

IND/DEM: Sinnott

NI: Belohorská, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Gollnisch, Helmer, Masiel, Mussolini, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Atkins, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Brok, Bushill-Matthews, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, Deß, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gauzès, Gewalt, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Kudrycka, Kušķis, Landsbergis, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mikolášik, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Surján, Szájer, Tannock, Thyssen, Ulmer, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leinen, McAvan, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Crowley, Kristovskis, Ryan, Vaidere, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Ždanoka

Astensioni: 22

ALDE: Chiesa

GUE/NGL: Henin, Pafilis, Remek

IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Nattrass, Železný

NI: Bobošíková, Mote, Rivera

PPE-DE: Tajani, Ventre, Vernola, Zappalà

Verts/ALE: van Buitenen, Lichtenberger, Schlyter, Voggenhuber

Correzioni di voto

Favorevoli

Frédérique Ries

Contrari

Janelly Fourtou

6.   Relazione Brok A6-0025/2006

Emendamento 14

Favorevoli: 85

ALDE: Chiesa, Deprez, Matsakis, Ries

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Maštálka, Meyer Pleite, Morgantini, Musacchio, Pafilis, Papadimoulis, Portas, Ransdorf, Remek, Seppänen, Sjöstedt, Strož, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wurtz

IND/DEM: Bonde, Coûteaux, Goudin, Karatzaferis, Lundgren, de Villiers, Wohlin, Železný

NI: Bobošíková, Borghezio, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Grabowski, Helmer, Krupa, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martinez, Mölzer, Mote, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Romagnoli, Schenardi, Speroni, Tomczak, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr, Zapałowski

PPE-DE: Demetriou, De Veyrac, Dimitrakopoulos, Gklavakis, Hatzidakis, Kasoulides, Matsis, Mavrommatis, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Samaras, Trakatellis, Vakalis, Varvitsiotis

UEN: Camre, Kamiński, Kristovskis, Pirilli, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Onesta

Contrari: 439

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Costa, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Fourtou, Geremek, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Klinz, Koch-Mehrin, Krahmer, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pistelli, Polfer, Prodi, Resetarits, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Meijer

NI: Belohorská, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Masiel, Mussolini, Rivera, Rutowicz

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Atkins, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Brok, Bushill-Matthews, Buzek, Callanan, Casa, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Korhola, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mikolášik, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Ulmer, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leinen, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Panzeri, Patrie, Piecyk, Pinior, Pittella, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rosati, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Crowley, Ryan, Vaidere

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 32

GUE/NGL: Henin, Kaufmann, Pflüger, Wagenknecht

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Sinnott

NI: Baco, Martin Hans-Peter

PPE-DE: Audy, Descamps, Deß, Fontaine, Grossetête, Guellec, Mathieu, Saïfi, Toubon, Vlasto

UEN: Berlato, Bielan, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kuźmiuk, Libicki, Podkański

Verts/ALE: van Buitenen

Correzioni di voto

Contrari

Gérard Onesta

7.   Relazione Brok A6-0025/2006

Emendamento 16

Favorevoli: 62

ALDE: Chiesa, Matsakis

GUE/NGL: Adamou, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Pafilis, Papadimoulis, Ransdorf, Seppänen, Triantaphyllides

IND/DEM: Bonde, Karatzaferis, Železný

NI: Borghezio, Grabowski, Krupa, Pęk, Piotrowski, Rogalski, Romagnoli, Speroni, Tomczak, Zapałowski

PPE-DE: Beazley, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Dimitrakopoulos, Fajmon, Gklavakis, Hatzidakis, Kasoulides, Langen, Matsis, Mavrommatis, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Samaras, Škottová, Strejček, Trakatellis, Vakalis, Varvitsiotis, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Zahradil, Zvěřina

PSE: Arnaoutakis, Batzeli, Beglitis, Lambrinidis, Matsouka, Tzampazi

UEN: Berlato, Bielan, Camre, Krasts, Pirilli, Vaidere, Wojciechowski Janusz

Contrari: 446

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Budreikaitė, Busk, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Costa, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Fourtou, Geremek, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Klinz, Koch-Mehrin, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Oviir, Pistelli, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Kaufmann, Markov, Meijer, Meyer Pleite, Morgantini, Pflüger, Sjöstedt, Strož, Uca, Wagenknecht

IND/DEM: Goudin, Lundgren, Wohlin

NI: Belohorská, Bobošíková, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Giertych, Helmer, Masiel, Mussolini, Rivera, Rutowicz, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Atkins, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Brejc, Brepoels, Brok, Bushill-Matthews, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Glattfelder, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Korhola, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mathieu, Mauro, Mikolášik, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Saïfi, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Stubb, Sturdy, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Ulmer, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vernola, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec

PSE: Andersson, Arif, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Castex, Cercas, Christensen, Corbett, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, De Vits, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Laignel, Le Foll, Lehtinen, Leinen, Locatelli, McAvan, Madeira, Maňka, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rosati, Rothe, Roure, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Thomsen, Titley, Trautmann, Van Lancker, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Crowley, Foltyn-Kubicka, Kristovskis, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Ryan, Szymański

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Ždanoka

Astensioni: 37

GUE/NGL: Catania, Flasarová, Henin, Maštálka, Musacchio, Portas, Remek, Rizzo, Svensson, Wurtz

IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Clark, Knapman, Nattrass, Sinnott, Wise

NI: Baco, Claeys, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Mölzer, Mote, Schenardi, Vanhecke

UEN: Janowski, Kamiński, Zīle

Verts/ALE: van Buitenen, Voggenhuber

8.   Relazione Brok A6-0025/2006

Risoluzione

Favorevoli: 397

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Budreikaitė, Carlshamre, Cavada, Chatzimarkakis, Costa, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Fourtou, Geremek, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Hennis-Plasschaert, in't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Klinz, Koch-Mehrin, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lax, Lehideux, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Pistelli, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Schuth, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Watson

GUE/NGL: Adamou

IND/DEM: Bonde

NI: Belohorská, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Giertych, Masiel, Mussolini, Rivera, Rutowicz, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Atkins, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Brejc, Brepoels, Brok, Bushill-Matthews, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duka-Zólyomi, Ebner, Elles, Esteves, Eurlings, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klamt, Klaß, Klich, Konrad, Korhola, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mikolášik, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Saïfi, Samaras, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Seeber, Seeberg, Siekierski, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Stubb, Sturdy, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Wieland, von Wogau, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec

PSE: Andersson, Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, De Vits, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Groote, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Haug, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kreissl-Dörfler, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leinen, McAvan, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Stockmann, Swoboda, Szejna, Tabajdi, Tarabella, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti

UEN: Aylward, Berlato, Crowley, Krasts, Kristovskis, Pirilli, Vaidere, Zīle

Verts/ALE: Graefe zu Baringdorf

Contrari: 95

ALDE: Duff, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Staniszewska

GUE/NGL: Flasarová, Henin, Maštálka, Pafilis, Pflüger, Remek, Strož, Wagenknecht

IND/DEM: Batten, Clark, Goudin, Karatzaferis, Knapman, Lundgren, Wise, Wohlin

NI: Bobošíková, Borghezio, Claeys, Dillen, Gollnisch, Grabowski, Krupa, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Pen Marine, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Mölzer, Mote, Pęk, Piotrowski, Romagnoli, Schenardi, Tomczak, Vanhecke, Zapałowski

PPE-DE: Duchoň, Fajmon, Harbour, Škottová, Strejček, Vlasák, Zahradil, Zvěřina

UEN: Bielan, Camre, Foltyn-Kubicka, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Aubert, Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Isler Béguin, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka

Astensioni: 37

ALDE: Chiesa, Harkin, Mulder, Wallis

GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Kaufmann, Markov, Meijer, Meyer Pleite, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Portas, Ransdorf, Rizzo, Seppänen, Sjöstedt, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wurtz

IND/DEM: Belder, Blokland, Sinnott

NI: Helmer

PPE-DE: Ehler, Ibrisagic, Kamall, Van Orden

PSE: Castex

Verts/ALE: van Buitenen, Horáček

Correzioni di voto

Contrari

Antonis Samaras, Eva-Britt Svensson

9.   B6-0170/2006 — COP-MOP

Risoluzione

Favorevoli: 419

ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Attwooll, Beaupuy, Budreikaitė, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Fourtou, Geremek, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Klinz, Koch-Mehrin, Kułakowski, Lambsdorff, Laperrouze, Lehideux, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Neyts-Uyttebroeck, Nicholson of Winterbourne, Onyszkiewicz, Pistelli, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Schuth, Starkevičiūtė, Sterckx, Szent-Iványi, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Wallis, Watson

GUE/NGL: Adamou, Agnoletto, Brie, de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Maštálka, Meijer, Meyer Pleite, Morgantini, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Svensson, Triantaphyllides, Uca, Wagenknecht, Wurtz

IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde, Goudin, Lundgren, Sinnott, Wohlin

NI: Claeys, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Krupa, Lang, Le Pen Jean-Marie, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Masiel, Mölzer, Mussolini, Pęk, Rivera, Rogalski, Romagnoli, Rutowicz, Tomczak, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr, Zapałowski

PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Bachelot-Narquin, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Bowis, Brejc, Brepoels, Brok, Bushill-Matthews, Casa, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Daul, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duka-Zólyomi, Ebner, Ehler, Elles, Esteves, Eurlings, Ferber, Fjellner, Florenz, Freitas, Friedrich, Gahler, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Gomolka, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Handzlik, Harbour, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Higgins, Hökmark, Hudacký, Itälä, Jałowiecki, Jeggle, Jordan Cizelj, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Klich, Konrad, Korhola, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, Maat, McGuinness, Mann Thomas, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Mikolášik, Mitchell, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Purvis, Radwan, Reul, Roithová, Rübig, Samaras, Saryusz-Wolski, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Stubb, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Ventre, Vernola, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Wieland, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec

PSE: Arif, Arnaoutakis, Assis, Attard-Montalto, Ayala Sender, Batzeli, Beglitis, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, van den Burg, Busquin, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cercas, Christensen, Corbett, Corbey, Correia, Cottigny, De Keyser, De Rossa, Désir, Estrela, Ettl, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gill, Glante, Gomes, Grech, Groote, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Haug, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Howitt, Hughes, Hutchinson, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Laignel, Lambrinidis, Lehtinen, Leinen, Madeira, Maňka, Martínez Martínez, Masip Hidalgo, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Obiols i Germà, Piecyk, Pinior, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rothe, Rouček, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Savary, Scheele, Schulz, Segelström, Siwiec, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Westlund, Wiersma, Willmott, Yañez-Barnuevo García, Zingaretti

UEN: Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Foltyn-Kubicka, Janowski, Krasts, Kristovskis, Libicki, Podkański, Roszkowski, Wojciechowski Janusz, Zīle

Verts/ALE: Aubert, Auken, Bennahmias, Breyer, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Isler Béguin, Jonckheer, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Turmes, Voggenhuber

Contrari: 1

PSE: Goebbels

Astensioni: 15

GUE/NGL: Pafilis

IND/DEM: Batten, Clark, Wise

NI: Bobošíková

PPE-DE: Duchoň, Fajmon, Škottová, Strejček, Vlasák, von Wogau, Zahradil, Zvěřina

PSE: Dobolyi

Verts/ALE: van Buitenen

10.   RC B6-0168/2006 — Moldavia

Risoluzione

Favorevoli: 77

ALDE: Budreikaitė, Chatzimarkakis, Geremek, Hall, Juknevičienė, Lynne, Matsakis, Onyszkiewicz

GUE/NGL: Adamou, Meijer, Strož

IND/DEM: Bonde, Sinnott

NI: Krupa, Rutowicz, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Andrikienė, Audy, Bowis, Caspary, Chmielewski, Deß, Elles, García-Margallo y Marfil, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Hatzidakis, Kaczmarek, Karas, López-Istúriz White, Maat, Mann Thomas, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Montoro Romero, Nicholson, Papastamkos, Pleštinská, Posselt, Purvis, Roithová, Saryusz-Wolski, Schröder, Sommer, Sonik, Tannock, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Zaleski

PSE: Attard-Montalto, Carnero González, Casaca, Ettl, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gomes, Hutchinson, Kindermann, Kuc, Martínez Martínez, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Pinior, Sakalas, Sánchez Presedo, Scheele, Yañez-Barnuevo García

UEN: Podkański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Breyer, Onesta, Romeva i Rueda, Schlyter

Contrari: 1

GUE/NGL: Pafilis

11.   RC B6-0167/2006 — Kazakistan

Risoluzione

Favorevoli: 85

ALDE: Budreikaitė, Chatzimarkakis, Geremek, Hall, Juknevičienė, Lynne, Matsakis, Onyszkiewicz

GUE/NGL: Adamou, Meijer, Strož

IND/DEM: Bonde, Sinnott

NI: Czarnecki Ryszard, Giertych, Rutowicz, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Andrikienė, Audy, Bowis, Caspary, Chmielewski, Deß, Elles, Gahler, García-Margallo y Marfil, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Hatzidakis, Kaczmarek, Karas, López-Istúriz White, Maat, Mann Thomas, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Montoro Romero, Nicholson, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Pleštinská, Posselt, Purvis, Roithová, Samaras, Saryusz-Wolski, Schröder, Sommer, Sonik, Tannock, Trakatellis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Wieland, Zaleski

PSE: Attard-Montalto, Ayala Sender, Carnero González, Casaca, Ettl, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gomes, Hutchinson, Kindermann, Kuc, Martínez Martínez, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Pinior, Sakalas, Sánchez Presedo, Scheele, Yañez-Barnuevo García

UEN: Podkański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Breyer, Isler Béguin, Onesta, Romeva i Rueda, Schlyter

Astensioni: 2

GUE/NGL: Pafilis

NI: Krupa

12.   RC B6-0171/2006 — Impunità in Africa

Risoluzione

Favorevoli: 85

ALDE: Budreikaitė, Geremek, Hall, Juknevičienė, Lynne, Matsakis, Onyszkiewicz

GUE/NGL: Adamou, Meijer, Strož

IND/DEM: Bonde, Sinnott

NI: Czarnecki Ryszard, Giertych, Krupa, Rutowicz, Wojciechowski Bernard Piotr

PPE-DE: Andrikienė, Audy, Bowis, Caspary, Chmielewski, Deß, Elles, Gahler, García-Margallo y Marfil, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Hatzidakis, Kaczmarek, Karas, López-Istúriz White, Maat, Mann Thomas, Mathieu, Matsis, Mauro, Mavrommatis, Montoro Romero, Nicholson, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Pleštinská, Posselt, Purvis, Roithová, Samaras, Saryusz-Wolski, Schröder, Sommer, Sonik, Tannock, Trakatellis, Vatanen, Wieland, Zaleski

PSE: Attard-Montalto, Ayala Sender, Carnero González, Casaca, Ettl, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gomes, Hutchinson, Kindermann, Koterec, Kuc, Martínez Martínez, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Pinior, Sakalas, Sánchez Presedo, Scheele, Yañez-Barnuevo García

UEN: Podkański, Wojciechowski Janusz

Verts/ALE: Breyer, Isler Béguin, Onesta, Romeva i Rueda, Schlyter

Astensioni: 1

GUE/NGL: Pafilis


TESTI APPROVATI

 

P6_TA(2006)0093

Programma d'azione comunitaria nel settore della salute e della tutela dei consumatori (2007-2013) ***I

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un programma d'azione comunitaria in materia di salute e tutela dei consumatori (2007-2013) — Aspetti sanitari (COM(2005)0115 — C6-0097/2005 — 2005/0042A(COD))

(Procedura di codecisione: prima lettura)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2005)0115) (1),

visti l'articolo 251, paragrafo 2, e l'articolo 152 del trattato CE, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C6-0097/2005),

vista la decisione della Conferenza dei Presidenti del 30 giugno 2005 di suddividere la proposta di decisione del Parlamento e del Consiglio che istituisce un programma d'azione comunitaria in materia di salute e tutela dei consumatori (2007-2013) in modo da assegnarla sia alla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare sia alla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori per l'elaborazione di due relazioni separate,

visto l'articolo 51 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e il parere della commissione per i bilanci (A6-0030/2006),

1.

approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.

chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;

3.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

P6_TC1-COD(2005)0042A

Posizione del Parlamento europeo definita in prima lettura il 16 marzo 2006 in vista dell'adozione decisione n. …/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un secondo programma d'azione comunitaria in materia di salute (2007-2013)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 152,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),

visto il parere del Comitato delle regioni (2),

deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato (3),

considerando quanto segue:

(1)

La Comunità è impegnata a promuovere e migliorare la salute, a prevenire e a ridurre le malattie, nonché a lottare contro le minacce potenziali per la salute. Essa deve rispondere in modo coordinato e coerente alle preoccupazioni e alle aspettative del pubblico. La Comunità può contribuire alla protezione della salute e della sicurezza dei cittadini tramite azioni nel campo della salute pubblica che presentano un valore aggiunto rispetto alle azioni degli Stati membri .

(2)

Si dovrebbe garantire un elevato livello di protezione della salute nella definizione e nell'attuazione di tutte le politiche e attività comunitarie. In virtù dell'articolo 152 del trattato, la Comunità deve svolgere un ruolo attivo adottando, conformemente al principio di sussidiarietà, le misure che non possono essere adottate dai singoli Stati membri. La Comunità rispetta pienamente le prerogative degli Stati membri nell'organizzazione e nella prestazione dei servizi sanitari e di assistenza medica.

(3)

Simultaneamente all'impegno di preservare e migliorare la salute dei suoi cittadini, la Comunità dovrebbe altresì tener conto dei valori etici in modo tale da non violare i codici di condotta esistenti.

(4)

Il settore della sanità è caratterizzato, da una parte, da un formidabile potenziale di crescita, innovazione e dinamismo e, dall'altra, dalle sfide cui è confrontato in termini di sostenibilità finanziaria e sociale e di efficacia dei sistemi sanitari, che sono dovute tra l'altro all'aumento della speranza di vita e ai progressi in campo medico.

(5)

Il programma d'azione comunitaria nel campo della sanità pubblica (2003-2008)  (4) è stato uno dei primi programmi comunitari integrati in tale ambito ed è già all'origine di una serie di importanti sviluppi e miglioramenti.

(6)

Esiste una serie di gravi minacce sanitarie transfrontaliere con una possibile dimensione mondiale e ne stanno emergendo di nuove che richiedono un'ulteriore azione della Comunità. La Comunità dovrebbe affrontare in maniera prioritaria le gravi minacce sanitarie transfrontaliere. Il monitoraggio, l'allarme rapido e la lotta contro le gravi minacce sanitarie richiedono, da parte della Comunità, una capacità a rispondere in modo coordinato ed efficace.

(7)

Secondo la relazione 2005 dell'OMS sulla sanità in Europa, in termini di anni di vita adattati alla disabilità (DALY), le cause più importanti di malattia nella regione europea dell'OMS sono le malattie non trasmissibili (77 % del totale), le cause esterne di lesione e gli avvelenamenti (14 %) e le malattie trasmissibili (9 %). Sette condizioni principali (cardiopatie ischemiche, disordini depressivi unipolari, malattie cerebrovascolari, disordini dovuti all'abuso di alcol, malattie polmonari croniche, cancro del polmone e lesioni risultanti da incidenti della strada) rappresentano il 34 % dei DALY nella regione europea. I sette principali fattori di rischio (tabacco, alcol, ipertensione arteriale, ipercolesterolemia, sovrappeso, consumo insufficiente di frutta e verdura e inattività fisica) rappresentano il 60 % dei DALY. Inoltre, le malattie trasmissibili, quali l'HIV/AIDS, l'influenza, la tubercolosi e la malaria stanno anch'esse diventando una minaccia per la salute di tutta la popolazione europea. Uno degli obiettivi importanti del programma sarebbe quello di determinare meglio quali sono le principali cause di malattia nella Comunità.

(8)

Le otto principali cause di decesso per malattie non trasmissibili nella regione europea dell'OMS sono le malattie cardiovascolari, i disturbi neuropsichiatrici, il cancro, le malattie dell'apparato digerente, le malattie dell'apparato respiratorio, i disturbi degli organi sensoriali, le malattie muscolo-scheletriche e il diabete mellito. Inoltre, i risultati di un recente studio, basato su un modello di malattia utilizzato dall'OMS, indicano che la mortalità legata al diabete è probabilmente molto più elevata rispetto alle precedenti stime globali basate sui certificati di morte, poiché il decesso dei soggetti affetti da diabete è spesso causato da malattie cardiovascolari e renali.

(9)

È necessario un approccio olistico e pluralistico alla sanità pubblica e di conseguenza occorre includere nelle azioni sostenute dal presente programma la medicina complementare e alternativa.

(10)

Il diabete e l'obesità costituiscono gravi minacce per la salute dei cittadini dell'Unione europea, per cui il programma dovrebbe affrontare anche questo importante problema sulla base, tra l'altro, della racconta e dell'analisi di dati pertinenti.

(11)

È possibile prevenire un'elevata percentuale di tutti i tipi di cancro. È pertanto necessario un impegno costante a rafforzare e accelerare la traduzione della prevenzione del cancro e delle conoscenze in materia di controllo della malattia in interventi di sanità pubblica.

(12)

La resistenza microbica agli antibiotici e le infezioni nosocomiali stanno diventando una minaccia per la salute in Europa. La mancanza di ricerche su nuovi antibiotici nonché le modalità per assicurare l'uso corretto degli antibiotici esistenti sono motivo di grande preoccupazione. È pertanto importante raccogliere e analizzare dati pertinenti.

(13)

Rafforzare il ruolo del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie è importante per ridurre, a livello centrale, l'impatto delle malattie trasmissibili.

(14)

Sono necessari sforzi continui per raggiungere gli obiettivi che la Comunità ha già fissato nel campo della salute pubblica. Di conseguenza è opportuno istituire un secondo programma d'azione comunitaria nel campo della salute (2007-2013), in appresso denominato «il programma», quale definito nella presente decisione, che sostituisce la decisione n. 1786/2002/CE che deve quindi essere abrogata .

(15)

Il programma prende le mosse dalla struttura, dai meccanismi e dalle attività del precedente programma di azione comunitaria nel campo della sanità pubblica (2003-2008), aggiungendovi nuovi obiettivi e vantaggi derivanti dall'esperienza e dalle conoscenze acquisite attraverso le azioni e misure attuate. Esso contribuisce al raggiungimento di un elevato livello di salute fisica e mentale nonché di una maggiore parità in materia sanitaria nell'intera Comunità, impostando le azioni sul miglioramento della sanità pubblica, prevenendo le malattie e i disturbi umani ed eliminando le fonti di pericolo per la salute nell'intento di lottare contro la morbilità e la mortalità precoce, tenendo conto del genere, dell'origine etnica e dell'età.

(16)

Il programma darà enfasi al miglioramento della salute e alla promozione di uno stile di vita sano tra i bambini e i giovani.

(17)

Il programma dovrebbe contribuire al conseguimento degli obiettivi di protezione dei cittadini contro i rischi e le minacce per la salute, inclusi quelli che sfuggono al controllo degli individui quali la dipendenza dai farmaci soggetti a prescrizione medica, aiutarli a ottimizzare il proprio livello di salute mentale e fisica e offrire loro un maggiore accesso alle informazioni su tali rischi e minacce, aumentando in tal modo la loro capacità di adottare le decisioni che meglio rispondono ai loro interessi .

(18)

Il programma dovrebbe sostenere l'integrazione degli obiettivi sanitari in tutte le politiche ed azioni comunitarie.

(19)

L'aumento degli anni di vita sani, anche chiamato indicatore di speranza di vita senza disabilità, prevenendo le malattie e promuovendo l'invecchiamento in buona salute è importante per il benessere dei cittadini dell'Unione europea e contribuisce ad affrontare le sfide del processo di Lisbona per quanto riguarda la società della conoscenza e la sostenibilità delle finanze pubbliche sulle quali gravano l'aumento delle spese sanitarie e di sicurezza sociale.

(20)

L'allargamento dell'Unione europea ha dato luogo a nuove preoccupazioni in termini di disuguaglianze in materia sanitaria in seno all'Unione europea e tale situazione sarà probabilmente accentuata da ulteriori allargamenti. Tale questione dovrebbe, pertanto, costituire una delle priorità del programma.

(21)

Il programma dovrebbe contribuire a identificare le cause delle disuguaglianze in materia sanitaria e a incoraggiare, tra l'altro, lo scambio di prassi eccellenti per contrastarle.

(22)

È essenziale raccogliere, elaborare e analizzare sistematicamente dati comparabili ai fini di un monitoraggio efficace dello stato di salute nell'Unione europea. Ciò consentirebbe alla Commissione e agli Stati membri di migliorare l'informazione del pubblico e di elaborare strategie, politiche e azioni atte a raggiungere un elevato livello di tutela della salute umana. La compatibilità e l'interoperabilità dei sistemi e delle reti per lo scambio di informazioni e dati ai fini dello sviluppo della salute pubblica dovrebbero essere perseguite nelle azioni e nelle misure di sostegno. Il genere, l'età e l'origine etnica sono fattori importanti da un punto di vista sanitario. Pertanto, tutti i dati relativi alla salute dovrebbero essere analizzati tenendo conto di tali fattori.

(23)

La raccolta di dati deve rispettare le disposizioni giuridiche pertinenti sulla protezione dei dati a carattere personale.

(24)

Le migliori pratiche costituiscono l'opzione più appropriata dato che la promozione della salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie e delle lesioni dovrebbero misurarsi in termini di efficacia e di efficienza e non meramente in termini economici. È pertanto di primaria importanza stabilire orientamenti ed indicatori ed organizzare lo scambio di migliori pratiche.

(25)

È importante promuovere prassi eccellenti e metodi più avanzati messi a punto per il trattamento di malattie e lesioni al fine di prevenire un ulteriore deterioramento della salute e di sviluppare centri di riferimento per determinate malattie. È altresì importante promuovere valide alternative, che possono essere preferibili per motivi sociali, religiosi o per altri motivi di carattere personale.

(26)

Si dovrebbero adottare misure per prevenire le lesioni raccogliendo dati, sviluppando i fattori determinanti delle lesioni e diffondendo le informazioni pertinenti.

(27)

Il programma dovrebbe contribuire alla raccolta di dati e alla promozione di politiche in materia di mobilità dei pazienti e dei professionisti della sanità. Esso dovrebbe facilitare l'ulteriore sviluppo dello Spazio europeo della sanità elettronica, e in particolare della carta europea di assicurazione sanitaria, attraverso iniziative europee comuni con altre politiche dell'Unione europea definendo, al contempo, criteri di qualità rigorosi per i siti web sulla salute.

(28)

La promozione delle applicazioni della medicina telematica può favorire la mobilità dei pazienti e la prestazione di cure mediche a domicilio, attenuando così le pressioni sulle cure primarie e riducendo il carico causato da malattie e lesioni.

(29)

L'inquinamento ambientale costituisce una grave minaccia per la salute e una grande fonte di preoccupazione per i cittadini europei. Sarebbe opportuno incentrare azioni specifiche sui bambini e altri gruppi particolarmente vulnerabili ai fattori di rischio ambientali. Il programma dovrebbe completare le azioni adottate nel quadro del piano d'azione per la sanità e l'ambiente 2004-2010  (5).

(30)

Il programma dovrebbe anche affrontare le malattie proprie al genere (quali ad esempio il cancro al seno, il cancro alla prostata, l'osteoporosi, ecc.).

(31)

Il programma dovrebbe contribuire a combattere i pregiudizi legati al sesso e all'età nel trattamento clinico dei pazienti, nei sistemi sanitari, nella ricerca e nelle politiche governative.

(32)

Si dovrebbero altresì affrontare adeguatamente i fattori sanitari che hanno contribuito alla diminuzione dei tassi di nascita in Europa.

(33)

Il principio di precauzione e la valutazione dei rischi sono fattori chiave per la protezione della salute umana e dovrebbero pertanto figurare maggiormente in altre azioni e politiche comunitarie.

(34)

Onde assicurare un elevato livello di coordinamento tra le azioni e le iniziative comunitarie e quelle degli Stati membri per l'attuazione del programma, è necessario promuovere la cooperazione tra gli Stati membri e rafforzare l'efficacia delle reti esistenti e future nel settore della sanità pubblica.

(35)

Si dovrebbe tenere presente, quanto all'attuazione del programma, la partecipazione delle autorità nazionali, regionali e locali a un livello appropriato conformemente ai sistemi nazionali.

(36)

Il coordinamento con altre politiche ed altri programmi comunitari costituisce un elemento essenziale dell' obiettivo consistente nell'integrare la salute nelle restanti politiche. Allo scopo di favorire le sinergie e di evitare doppi impieghi, saranno intraprese azioni comuni con programmi e azioni comunitarie affini e saranno utilizzati in maniera appropriata altri fondi e programmi comunitari; tra questi i programmi quadro comunitari di ricerca e i loro risultati, i fondi strutturali, il fondo di coesione, il fondo europeo di orientamento e di garanzia agricola, il fondo di solidarietà europeo e il programma statistico comunitario. È altresì opportuno assicurarsi che tutti integrino l'aspetto sanitario.

(37)

È necessario aumentare gli investimenti dell'Unione europea nella sanità e nei progetti ad essa correlati. A tale riguardo, gli Stati membri dovrebbero definire i miglioramenti nel settore della sanità come prioritari nell'ambito dei rispettivi programmi nazionali. È necessario migliorare l'informazione sulle possibilità di accedere ai finanziamenti dell'Unione europea per la sanità. Occorre inoltre incoraggiare lo scambio di esperienze tra gli Stati membri sul finanziamento della sanità a titolo dei fondi strutturali.

(38)

Anche le organizzazioni non governative e le reti specializzate svolgono un ruolo importante nel promuovere la salute pubblica e nel rappresentare gli interessi dei cittadini nella politica sanitaria della Comunità. Esse richiedono la partecipazione finanziaria della Comunità per poter svilupparsi e funzionare. I criteri di ammissibilità e le disposizioni concernenti la trasparenza finanziaria per le organizzazioni non governative e le reti specializzate che chiedono il sostegno comunitario dovrebbero essere fissati nel quadro della presente decisione. Dato il carattere particolare degli organismi interessati, e in casi di utilità eccezionale, il rinnovo del sostegno comunitario al funzionamento di tali organismi non deve essere assoggettato al principio della riduzione progressiva dell'aiuto comunitario.

(39)

L'attuazione del programma dovrebbe includere l'agenzia esecutiva per il programma di sanità pubblica creata dalla decisione 2004/858/CE della Commissione, del 15 dicembre 2004  (6), nonché la stretta cooperazione con gli organismi e le agenzie interessate, in particolare con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (CEPCM) istituito dal regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 aprile 2004  (7). La Commissione dovrebbe comunicare al CEPCM tutte le informazioni e dati raccolti nel quadro del programma che siano pertinenti per la sua missione .

(40)

Occorre adottare le misure necessarie all'applicazione della presente decisione in conformità con la decisione 1999/468/CE del Consiglio del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione (8), rispettando il bisogno di trasparenza e assicurando un ragionevole equilibrio tra i diversi obiettivi del programma.

(41)

L'accordo sullo Spazio economico europeo (accordo SEE) prevede la cooperazione nel campo della sanità pubblica tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da un lato, e i paesi dell'Associazione europea di libero scambio che fanno parte dello Spazio economico europeo (paesi AELS/SEE), dall'altro. Occorre inoltre adottare disposizioni affinché altri paesi, in particolare i paesi limitrofi, i paesi che hanno presentato domanda di adesione, che sono candidati all'adesione o aderenti alla Comunità, possano partecipare al programma, tenendo conto in particolare delle potenziali minacce per la salute, emergenti in altri paesi, che possano avere un impatto sul territorio comunitario.

(42)

Occorre facilitare l'instaurarsi di relazioni appropriate con i paesi terzi non partecipanti al programma per contribuire alla realizzazione degli obiettivi di quest'ultimo, tenendo conto di eventuali accordi in materia conclusi tra tali paesi e la Comunità. Di conseguenza, i paesi terzi possono realizzare attività complementari a quelle finanziate nel quadro del programma in ambiti di interesse comune, senza che ciò implichi tuttavia un sostegno finanziario a titolo del programma.

(43)

Onde massimizzare l'efficacia e l'efficienza delle azioni relative alla salute a livello comunitario e internazionale, è opportuno, inoltre, sviluppare la cooperazione con le organizzazioni internazionali interessate, quali l'Organizzazione delle Nazioni Unite e le sue agenzie specializzate, tra le quali l'Organizzazione mondiale della sanità, nonché con il Consiglio d'Europa e l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

(44)

I progressi realizzati in vista di raggiungere gli obiettivi in materia di sanità del presente programma devono essere misurati e valutati onde accrescere il valore e l'impatto del programma. Occorre che le misure intraprese siano oggetto di un monitoraggio regolare e di valutazioni periodiche, comprese delle valutazioni esterne indipendenti.

(45)

Conformemente ai principi di sussidiarietà e di proporzionalità definiti all'articolo 5 del trattato, l'azione comunitaria in questioni che non sono di esclusiva competenza della Comunità, come ad esempio quelle dell'ambito della sanità pubblica, dovrebbe essere intrapresa soltanto se e nella misura in cui, a motivo delle sue dimensioni o dei suoi effetti, il suo obiettivo possa essere meglio conseguito dalla Comunità. Gli obiettivi del programma non possono essere realizzati a un livello sufficiente dagli Stati membri a causa della complessità, del carattere transnazionale e della mancanza di un controllo completo, a livello di Stato membro, dei fattori che riguardano la sanità, e pertanto il programma dovrebbe sostenere e completare le azioni e le misure degli Stati membri. Il programma può fornire un notevole valore aggiunto alla promozione della salute e ai sistemi sanitari nella Comunità attraverso il sostegno a strutture e programmi che incrementino le capacità dei singoli, delle istituzioni, delle associazioni, delle organizzazioni e degli organismi in campo sanitario, agevolando lo scambio di esperienze e migliori prassi e fornendo la base per un'analisi comune dei fattori che incidono sulla sanità pubblica. Il programma può inoltre avere un valore aggiunto in caso di minacce alla sanità pubblica di carattere transfrontaliero, quali le malattie infettive, l'inquinamento ambientale o la contaminazione alimentare, tali da richiedere l'adozione di strategie e azioni comuni onde proteggere la salute e la sicurezza, promuovere gli interessi economici dei cittadini collegati alla salute e attenuare l'onere economico che grava sui cittadini europei in quanto pazienti .

(46)

In conformità dell'articolo 2 del trattato, in base al quale la parità tra uomini e donne costituisce un principio della Comunità europea, e in conformità dell'articolo 3, paragrafo 2, del trattato, secondo cui l'obiettivo della Comunità è quello di eliminare le ineguaglianze e promuovere la parità tra donne e uomini in tutte le attività comunitarie, incluso il conseguimento di un elevato livello di protezione della salute, tutti gli obiettivi e le azioni coperti dal programma promuoveranno una migliore comprensione e un miglior riconoscimento delle rispettive necessità di uomini e donne e dei rispettivi approcci alla salute.

(47)

La Commissione dovrebbe garantire una transizione appropriata al programma che sostituisce il primo programma , in particolare per quanto riguarda l'esecuzione degli obblighi finanziari assunti,

DECIDONO:

Articolo 1

Istituzione del secondo programma

La presente decisione istituisce il secondo programma d'azione comunitaria nel campo della salute, relativo al periodo 1o gennaio 2007 — 31 dicembre 2013 (in appresso «il programma»).

Articolo 2

Scopo ed obiettivi

1.   Il programma integra , appoggia e aggiunge valore alla politica della Comunità e degli Stati membri e contribuisce alla tutela e promozione della salute e della sicurezza umana, prevenendo le malattie e le lesioni e migliorando la salute pubblica.

2.     Gli obiettivi da perseguire tramite le azioni e gli strumenti indicati nell'allegato sono i seguenti:

a)

proteggere i cittadini dalle minacce per la salute;

b)

incoraggiare strategie intese a favorire uno stile di vita più sano;

c)

contribuire a ridurre l'incidenza, la morbilità e mortalità delle grandi malattie e lesioni ;

d)

migliorare l'efficacia e il funzionamento dei sistemi sanitari;

e)

migliorare l'informazione e la conoscenza per lo sviluppo della salute pubblica e contribuire all'integrazione in tutte le azioni e politiche comunitarie degli obiettivi di salute.

3.     Il programma contribuisce inoltre a:

a)

garantire un elevato livello di protezione della salute umana nella definizione e attuazione di tutte le politiche e azioni comunitarie, mediante la promozione di un approccio globale al tema della salute;

b)

eliminare le disuguaglianze di qualsiasi genere nel campo sanitario esistenti sia tra gli Stati membri che in ognuno di essi, affinché tutti i cittadini dell'Unione europea, indipendentemente dal sesso, dall'età, dall'origine etnica, dall'istruzione o dal luogo di residenza, abbiano accesso a cure sanitarie equivalenti;

c)

promuovere la cooperazione tra gli Stati membri nei settori rientranti nell'articolo 152 del trattato e dare più potere ai cittadini facilitando la mobilità dei pazienti e aumentando la trasparenza tra i sistemi sanitari dei vari paesi.

Articolo 3

Modalità di attuazione

1.   Le azioni intese a perseguire lo scopo e gli obiettivi enunciati all'articolo 2 si servono di tutti i metodi di attuazione e di finanziamento appropriati, adottati conformemente alla procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 2, tra cui in particolare:

a)

l'attuazione diretta o indiretta, su base centralizzata, ad opera della Commissione; e

b)

la gestione congiunta con le organizzazioni internazionali.

2.   Ai fini di cui al paragrafo 1, lettera a), il contributo finanziario della Comunità non supera le seguenti soglie:

a)

il 60 % del costo delle azioni destinate a favorire la realizzazione di un obiettivo proprio di una politica comunitaria nel campo della salute, salvo in casi di utilità eccezionale, per i quali il contributo comunitario non supererà l'80 % dei costi e

b)

il 75 % delle spese di funzionamento di un organismo o di una rete specializzata non governativa, senza fini di lucro e indipendente da interessi industriali, commerciali, aziendali o da altri interessi in conflitto, che abbia membri in almeno metà degli Stati membri, ed abbia come obiettivo primario la promozione della salute, la prevenzione o il trattamento di malattie nella Comunità europea qualora tale sostegno sia necessario per garantire la rappresentanza a livello comunitario degli interessi in tema di salute ovvero la realizzazione di obiettivi chiave del programma. I richiedenti devono fornire alla Commissione informazioni complete e aggiornate sui membri, sulle norme interne e sulle fonti di finanziamento. In casi di utilità eccezionale, il contributo comunitario potrà arrivare fino al 95 % delle spese sostenute. I criteri per valutare l'esistenza o meno dell'utilità eccezionale sono stabiliti in via preliminare nel piano annuale di lavoro di cui all'articolo 8, paragrafo 1, lettera a) e pubblicati. Il rinnovo di tale partecipazione finanziaria destinata alle organizzazioni non governative e alle reti specializzate può derogare al principio di riduzione progressiva.

Come regola generale, la Commissione può cercare di garantire il finanziamento di base su un arco di due anni attraverso una convenzione quadro di partenariato. Conformemente all'articolo 163 del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee  (9), tale convenzione stabilisce una relazione di cooperazione a lungo termine tra il beneficiario e la Commissione, ma non può avere durata superiore ai due anni.

3.   Ai fini di cui al paragrafo 1, lettera a), la partecipazione finanziaria della Comunità, laddove la natura dell'obiettivo da raggiungere lo giustifichi, può comportare un finanziamento congiunto da parte di questa e di uno o più Stati membri o da parte della Comunità e delle autorità competenti di altri paesi partecipanti. In tal caso, la partecipazione comunitaria non supera il 50 %, salvo in casi di utilità eccezionale, in cui essa non supera il 70 % dei costi. Tale contributo comunitario può essere accordato ad un organismo pubblico o ad un organismo senza scopo di lucro designato dallo Stato membro o dall'autorità competente interessata, riconosciuta dalla Commissione. Tale contributo comunitario dovrebbe essere accordato sulla base dei criteri previsti per le organizzazioni di pazienti e consumatori, adottati dall'agenzia europea di valutazione dei medicinali nel settembre 2005.

4.   Ai fini di cui al paragrafo 1, lettera a), il contributo finanziario della Comunità può assumere inoltre la forma di un aiuto forfettario qualora ciò sia compatibile con la natura delle azioni interessate. Le soglie massime indicate ai paragrafi 2 e 3 non si applicano a contributi finanziari di tal sorta. I criteri di selezione, di controllo e di valutazione di tali azioni sono da adeguare di conseguenza.

Articolo 4

Attuazione del programma

1.    La Commissione, in stretta cooperazione con gli Stati membri, assicura l'attuazione delle azioni e delle misure stabilite nel programma conformemente alle disposizioni di cui agli articoli 7 e 8 e ne assicura lo sviluppo armonico ed equilibrato .

2.     Per favorire il processo attuativo, la Commissione assicura il coordinamento e, qualora necessario, l'integrazione delle reti di monitoraggio sanitario e di tempestiva reazione alle minacce per la salute.

3.     La Commissione e gli Stati membri adottano, nei rispettivi ambiti di competenza, opportune misure per garantire un'efficace esecuzione del programma e per sviluppare meccanismi a livello della Comunità e degli Stati membri onde conseguire gli obiettivi del programma. Fanno in modo altresì che siano fornite adeguate informazioni sulle azioni sostenute dal programma e che ci sia la partecipazione più grande possibile alle azioni da portare avanti attraverso l'amministrazione locale e regionale e le organizzazioni non governative.

4.     La Commissione provvede a che tutte le attività di registrazione, elaborazione e trasmissione di dati avvengano nel quadro del concetto globale di «metodo aperto di coordinamento nel settore sanitario».

5.     La Commissione, in stretta cooperazione con gli Stati membri, persegue l'obiettivo della comparabilità di dati e informazioni e della compatibilità e interoperatività dei sistemi delle reti per lo scambio di dati e informazioni sulla salute.

6.     La Commissione, in stretta cooperazione con gli Stati membri, assicura, al fine di conseguire gli obiettivi del programma, la necessaria cooperazione e comunicazione con il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie.

7.     Nell'attuare il programma, la Commissione, d'intesa con gli Stati membri, assicura il rispetto di tutte le pertinenti disposizioni di legge riguardo alla protezione dei dati personali e, laddove necessario, l'introduzione di meccanismi che garantiscano la riservatezza e la sicurezza di tali dati.

8.     La Commissione, in stretta cooperazione con gli Stati membri, assicura il collegamento tra le azioni sviluppate nel quadro del primo programma approvato con la decisione di cui all'articolo 12, le quali contribuiscono alle priorità fissate nel programma, e le azioni da attuare nel contesto del presente programma.

Articolo 5

Strategie e azioni comuni

1.     Per garantire un elevato livello di protezione della salute umana in sede di definizione ed esecuzione di tutte le politiche e azioni della Comunità e per promuovere l'integrazione degli obiettivi in materia di salute nelle stesse, gli obiettivi del programma possono essere sviluppati come strategie ed azioni comuni stabilendo legami con i programmi, le azioni e i fondi comunitari corrispondenti.

2.     La Commissione provvede a garantire un legame ottimale tra il programma e altri programmi, azioni e fondi comunitari. In particolare, l'efficacia del programma dovrebbe essere rafforzata dalla cooperazione con il Settimo programma quadro di ricerca  (10).

Articolo 6

Finanziamento

1.   La dotazione finanziaria indicativa per l'esecuzione del programma è fissato a 1 500 milioni euro per il periodo di sette anni che inizia il 1o gennaio 2007 .

2.     La spesa amministrativa globale relativa al programma, incluse le spese interne e di gestione dell'agenzia esecutiva, è proporzionata agli obiettivi fissati nel programma ed è subordinata alla decisione dell'autorità di bilancio e dell'autorità legislativa.

3.   Gli stanziamenti annuali sono autorizzati dall'autorità di bilancio entro i limiti delle prospettive finanziarie.

4.     La Commissione garantisce che le disposizioni finanziarie relative al finanziamento del programma siano conformi a quelle del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee  (11).

5.     L'accesso ai contributi finanziari è agevolato dall'applicazione del principio di proporzionalità per quanto concerne i documenti da fornire, nonché dalla creazione di una banca dati per la presentazione delle domande.

Articolo 7

Comitato

1.   La Commissione è assistita da un comitato (in appresso «il comitato»).

2.   Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell'articolo 8 della medesima.

Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3 della decisione 1999/468/CE, è fissato a due mesi.

3.   Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 3 e 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell'articolo 8 della medesima.

4.   Il comitato adotta il proprio regolamento interno.

Articolo 8

Misure di attuazione

1.   Le misure necessarie per l'attuazione della presente decisione relativamente alle questioni citate in appresso sono adottate conformemente alla procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 2:

a)

il piano di lavoro annuo per la messa in opera del programma, che definisce le priorità da rispettare e le azioni da intraprendere, ivi compresi la ripartizione delle risorse;

b)

le disposizioni, i criteri, le misure di trasparenza e le procedure di selezione e finanziamento delle azioni del programma;

c)

le disposizioni per il coordinamento, la trasmissione, lo scambio e la diffusione di informazioni, la proprietà intellettuale e il possesso di dati riguardanti le azioni e le misure di cui all'allegato;

d)

le modalità di attuazione delle strategie ed azioni comuni di cui all'articolo 5;

e)

le modalità di valutazione del programma conformemente all'articolo 11.

2.   La Commissione adotta tutte le altre misure necessarie per l'esecuzione della presente decisione, conformemente alla procedura di cui all'articolo 7, paragrafo 3 .

Articolo 9

Partecipazione di paesi terzi

Il programma è aperto alla partecipazione dei seguenti paesi:

a)

paesi dell'AELS/SEE, conformemente alle condizioni stabilite nell'accordo sullo Spazio economico europeo e

b)

paesi terzi, in particolare i paesi europei limitrofi, quelli che hanno presentato domanda di adesione, i candidati all'adesione e i paesi in via di adesione all'Unione, nonché i paesi dei Balcani occidentali inclusi nel processo di stabilizzazione e di associazione, conformemente alle condizioni definite nei diversi accordi bilaterali o multilaterali che fissano i principi generali della partecipazione di tali paesi ai programmi comunitari.

Articolo 10

Cooperazione internazionale

Durante l'attuazione del programma sono incoraggiate le relazioni con i paesi terzi non partecipanti al programma e con le organizzazioni internazionali interessate, in particolare l'OMS .

Articolo 11

Monitoraggio, valutazione e divulgazione dei risultati

1.   La Commissione, in stretta collaborazione con gli Stati membri, segue, se del caso con l'ausilio di esperti, la realizzazione delle azioni del programma alla luce delle sue finalità. Essa rende conto al comitato e tiene informati il Consiglio e il Parlamento, trasmettendo loro una copia delle sue principali scoperte .

2.    La Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni:

a)

una relazione valutativa interinale esterna e indipendente sui risultati conseguiti e sugli aspetti qualitativi e quantitativi dell'esecuzione del programma tre anni dopo la sua adozione; la relazione deve in particolare consentire di valutare l'impatto delle misure in tutti i paesi; la relazione deve contenere una sintesi delle principali conclusioni e delle osservazioni della Commissione;

b)

una comunicazione sul prosieguo del programma non oltre quattro anni dalla sua adozione;

c)

non oltre il 31 dicembre 2015, una relazione valutativa ex post, dettagliata, esterna e indipendente, incentrata sull'esecuzione e sui risultati del programma, che dovrà essere elaborata una volta completata l'esecuzione del programma.

3.     Ogni due anni dall'adozione del programma, la Commissione pubblica una relazione sulla situazione sanitaria nell'Unione europea basata su tutti i dati ed indicatori che includa un'analisi qualitativa e quantitativa.

4.   La Commissione rende pubblici i risultati delle azioni condotte conformemente alla presente decisione e provvede alla loro diffusione.

Articolo 12

Abrogazione

La decisione n. 1786/2002/CE è abrogata .

Articolo 13

Misure transitorie

La Commissione adotta tutte le misure necessarie per assicurare la transizione dalle misure adottate in virtù della decisione n. 1786/2002/ CE a quelle da attuarsi nel quadro del programma.

Articolo 14

Disposizione finale

La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a …, il …

Per il Parlamento europeo

Il presidente

Per il Consiglio

Il presidente


(1)  GU C … del …, pag. …

(2)  GU C … del …, pag. …

(3)  Posizione del Parlamento europeo del 16 marzo 2006.

(4)   Decisione n. 1786/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, che adotta un programma d'azione comunitario nel campo della sanità pubblica (2003-2008) ( GU L 271 del 9.10.2002, pag. 1 ). Decisione modificata dalla decisione n. 786/2004/CE ( GU L 138 del 30.4.2004, pag. 7 ).

(5)   COM(2004)0416.

(6)  GU L 369 del 16.12.2004, pag. 73.

(7)  GU L 142 del 30.4.2004, pag. 1.

(8)  GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.

(9)   GU L 357 del 31.12.2002, pag. 1 . Regolamento modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 1261/2005 ( GU L 201 del 2.8.2005, pag. 3 ).

(10)   COM(2005)0119.

(11)   GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1 .

ALLEGATO

AZIONI E MISURE DI SOSTEGNO

Obiettivo 1:   proteggere i cittadini contro le minacce per la salute

1.1.   RAFFORZARE LA SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLE MINACCE PER LA SALUTE

1.1.1.

Rafforzando la capacità di lotta contro le malattie trasmissibili sostenendo l'ulteriore attuazione della decisione n. 2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 settembre 1998, che istituisce una rete di sorveglianza epidemiologica e di controllo delle malattie trasmissibili nella Comunità (1), tenendo presenti le attività del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ;

1.1.2.

elaborando strategie e meccanismi che consentano di prevenire i rischi connessi con le malattie non trasmissibili, di scambiare informazioni in proposito e di reagire;

1.1.3.

scambiando informazioni sulle strategie ed elaborando strategie comuni al fine di individuare le minacce per la salute di origine fisica, chimica o biologica, tra cui quelle legate ad atti di diffusione deliberata, nonché di ottenere informazioni attendibili su tali minacce e di mettere a punto ed applicare approcci e meccanismi comunitari, in coordinamento con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ;

1.1.4.

migliorando la cooperazione tra laboratori onde garantire elevate capacità diagnostiche sui patogeni nell'intera Comunità; rientra in tale obiettivo anche la realizzazione di una rete di laboratori comunitari di riferimento per i patogeni che richiedono una più stretta cooperazione comunitaria;

1.1.5.

migliorando le politiche, i partenariati e gli strumenti di prevenzione, di vaccinazione e di immunizzazione esistenti, elaborandone nuovi, e seguendo l'evoluzione della situazione sul piano dell'immunizzazione;

1.1.6.

monitorando la resistenza dei microbi agli antibiotici come pure delle infezioni nosocomiali e mettendo a punto strategie di prevenzione e di lotta;

1.1.7.

sviluppando e rendendo operative reti di vigilanza e sistemi di notificazione di incidenti gravi nel ricorrere a misure sanitarie preventive e nell'utilizzare sostanze di origine umana;

1.1.8.

sviluppando azioni di prevenzione delle malattie e delle lesioni tra le persone socialmente escluse e di sensibilizzazione dei migranti alle questioni sanitarie;

1.1.9.

incoraggiando gli Stati membri a costituire organi effettivamente indipendenti di sorveglianza dei farmaci, al fine di monitorare l'uso e gli effetti di tutti i nuovi medicinali soggetti a prescrizione dalla data della loro approvazione;

1.1.10.

fornendo un'assistenza tecnica per l'analisi delle questioni legate all'elaborazione e all'attuazione delle politiche e della legislazione.

1.2.   REAGIRE ALLE MINACCE PER LA SALUTE

1.2.1.

elaborando procedure di gestione dei rischi in caso di urgenza sanitaria, comprese le procedure di assistenza reciproca in caso di pandemie, e rafforzando la capacità di reazione coordinata a tali situazioni;

1.2.2.

sviluppando e mantenendo la capacità di valutazione dei bisogni e delle deficienze a livello di capacità di intervento e di reazione, la capacità di risposta a tali bisogni e deficienze, nonché di comunicazione e di consultazione rapida e sicura relativa alle contromisure;

1.2.3.

elaborando strategie di comunicazione dei rischi e strumenti di informazione e di orientamento del pubblico e dei professionisti della salute e migliorando la sensibilizzazione e l'interazione tra i diversi attori;

1.2.4.

elaborando strategie e procedure in materia di formulazione, applicazione sperimentale, valutazione e revisione dei piani di intervento generali e dei piani di intervento specifici in campo sanitario, nonché della loro interoperabilità tra gli Stati membri e dell'esecuzione di esercizi e prove;

1.2.5.

elaborando strategie e meccanismi intesi a valutare e a migliorare la disponibilità, l'adeguatezza e l'accesso a strutture (ad esempio, laboratori) e attrezzature (rivelatori, ecc.), nonché lo stato di operatività del settore sanitario, la sua capacità di intervento rapido e le infrastrutture di cui dispone a tal fine;

1.2.6.

elaborando strategie e meccanismi intesi a valutare la necessità e a promuovere la creazione di risorse nel campo della salute pubblica da potersi impiegare rapidamente in casi di emergenza, e istituendo meccanismi e procedure di trasferimento di tali risorse agli Stati e alle organizzazioni internazionali che ne facciano richiesta;

1.2.7.

creando e mantenendo un gruppo ristretto e permanente di esperti in sanità pubblica, formati e capaci di intervenire rapidamente in tutto il mondo, in caso di grave crisi sanitaria, nonché di laboratori mobili, attrezzature di protezione e impianti di isolamento.

Obiettivo 2:   incoraggiare strategie intese a favorire uno stile di vita più sano

2.   PROMUOVERE LA SALUTE AGENDO SUI DETERMINANTI

Le azioni contribuiranno alla preparazione, all'elaborazione e alla realizzazione di strategie e misure attinenti ai fattori determinanti della salute; esse riguarderanno i seguenti aspetti:

2.1.

determinanti della salute legati a dipendenze, in particolare il tabacco, l'alcool, i medicinali soggetti a prescrizione, le droghe illegali e altre sostanze che provocano assuefazione;

2.2.

pratiche che favoriscono una vita più sana, in modo da migliorare la salute dei bambini;

2.3.

determinanti della salute legati allo stile di vita, in particolare l'alimentazione e l'attività fisica, la salute sessuale, riproduttiva e mentale;

2.4.

determinanti della salute connessi a lesioni;

2.5.

determinanti della salute di natura socio-economica, con particolare attenzione per le disuguaglianze a livello sanitario , le conseguenze dei fattori socio-economici sulla salute e le discriminazioni a scapito di gruppi vulnerabili;

2.6.

individuazione delle cause delle disparità in materia sanitaria che incidono sulla prevenzione e un'assistenza sanitaria ottimale, con particolare attenzione alle disuguaglianze in materia sanitaria nei nuovi Stati membri;

2.7.

determinanti della salute di natura ambientale, con particolare attenzione per l'impatto dei fattori ambientali sulla salute, compresa la qualità dell'aria all'interno degli edifici e l'esposizione a prodotti chimici tossici, comprese le sostanze cancerogene, mutageniche, reprotossiche e allergeniche ;

2.8.

analisi dei determinanti genetici e dei fattori personali e biologici delle principali malattie e messa a punto di strategie di prevenzione, incluso lo screening genetico, escludendo però la possibilità che i dati possano essere utilizzati a fini lavorativi, assicurativi, eugenetici o di pianificazione delle nascite;

2.9.

qualità, efficienza e rapporto costo/efficacia degli interventi in campo sanitario;

2.10.

sviluppo di strategie e scambio di buone prassi per prevenire, nella misura del possibile, le disabilità e promuovere la salute dei disabili;

2.11.

sostegno allo sviluppo di unità di formazione di genitori e bambini sulle questioni dell'alimentazione, con azioni che raggiungono anche gli strati lontani dall'istruzione;

2.12.

sostegno alle strategie per la promozione sanitaria e la prevenzione di malattie nelle imprese;

2.13.

sostegno alle azioni per il miglioramento delle diagnosi e delle terapie per gli anziani;

2.14.

aspetti sanitari legati al sesso e all'età;

2.15.

sostegno ad attività di sensibilizzazione del pubblico, alla formazione e allo sviluppo delle capacità nel contesto delle priorità enunciate ai paragrafi precedenti;

2.16.

assistenza tecnica per l'analisi delle questioni connesse con l'elaborazione e l'attuazione delle politiche e della legislazione.

Obiettivo 3:   contribuire a ridurre l'incidenza, la morbilità e la mortalità causata dalle principali malattie e lesioni

3.   PREVENIRE MALATTIE E LESIONI

In sintonia con le attività dedicate ai determinanti, il programma sosterrà:

3.1.

lo sviluppo e la realizzazione di azioni finalizzate alle principali malattie che rivestono un'importanza particolare a motivo dell'incidenza finanziaria complessiva e delle principali cause dei potenziali anni di vita persi e delle inabilità nella Comunità, laddove l'azione comunitaria può apportare un valore aggiunto determinante alle misure nazionali;

3.2.

l'elaborazione e l'esecuzione di strategie e di misure di prevenzione delle malattie e di riabilitazione , in particolare nel caso delle malattie principali:

concentrandosi sulla prevenzione primordiale (per prevenire lo sviluppo del rischio di malattie nelle generazioni future),

sviluppando la prevenzione primaria in adulti asintomatici, compresa la prevenzione di massa e le strategie di alto rischio,

individuando le migliori pratiche e mettendo a punto orientamenti e raccomandazioni (con un accento particolare sulle strategie volte ad eliminare il divario tra orientamenti, raccomandazioni e pratiche effettive) attinenti, in particolare, alla prevenzione secondaria, per esempio allo screening e all'individuazione precoce ,

promuovendo e sviluppando strumenti di valutazione del rischio, e

affrontando le differenze legate al sesso e all'invecchiamento della popolazione .

Di conseguenza, la Commissione presenta, nel corso del programma quadro, proposte di raccomandazioni del Consiglio riguardanti la prevenzione, la diagnosi e il controllo delle malattie principali;

3.3.

la messa a punto di strategie e misure di immunizzazione e vaccinazione e raccomandazioni per la loro attuazione;

3.4.

lo scambio delle migliori pratiche e delle conoscenze e il coordinamento delle strategie di promozione della salute mentale e di prevenzione delle malattie mentali;

3.5.

l'elaborazione di strategie e misure per combattere e rettificare le cause delle disuguaglianze in materia sanitaria;

3.6.

la promozione delle migliori pratiche per le malattie e le lesioni per prevenire un ulteriore degrado della salute;

3.7.

la promozione della medicina telematica per la messa in rete di servizi sanitari e facilitare la mobilità dei pazienti come pure la prestazione di cure a domicilio, in particolare agli anziani, ai disabili e alle persone che vivono isolate;

3.8.

l'elaborazione e l'esecuzione di strategie e di misure di prevenzione delle lesioni basate sui fattori determinanti delle lesioni ;

3.9.

l'elaborazione delle migliori pratiche e direttive sulle lesioni basate sull'analisi dei dati raccolti;

3.10.

l'appoggio allo scambio delle conoscenze, alla formazione e al rafforzamento delle capacità riguardanti le malattie contemplate e la prevenzione delle lesioni;

3.11.

l'individuazione dei divari di conoscenza al fine di combattere le patologie più rilevanti e incentivare la ricerca nei programmi di ricerca dell'Unione europea.

Obiettivo 4:   migliorare l'efficienza e l'efficacia dei sistemi sanitari

4.   REALIZZARE SINERGIE TRA I SISTEMI SANITARI NAZIONALI

4.1.

Facilitando l'offerta e l'acquisizione di cure sanitarie transfrontaliere mediante una cooperazione tra gli Stati membri intesa a migliorare la complementarietà dei servizi sanitari nelle zone frontaliere nonché la mobilità dei pazienti, in particolare, tra l'altro, tramite

la raccolta e lo scambio di informazioni, onde consentire la messa in comune delle capacità e il ricorso alle cure transfrontaliere soprattutto per le malattie rare e rarissime;

informazioni sui prestatori di assistenza sanitaria e sui servizi sanitari disponibili all'estero nonché regole in materia di rimborso dei costi dell'assistenza sanitaria;

informazioni sui trattamenti terapeutici che non esistono nello Stato membro di origine del paziente e sull'accesso ai trattamenti terapeutici che, benché urgenti, non possono essere immediatamente forniti nello Stato membro di origine del paziente;

4.2.

raccogliendo dati e scambiando informazioni sulla mobilità dei professionisti della salute e gestendo le conseguenze di tale mobilità e promuovendo politiche a favore della mobilità dei pazienti;

4.3.

creando un sistema comunitario di cooperazione tra i sistemi sanitari di diversi Stati membri riguardante i centri di riferimento e altre strutture di collaborazione le quali consentirebbero ai medici e agli altri operatori del settore sanitario di applicare le migliori prassi e le migliori conoscenze sulla prevenzione e le cure disponibili nell'Union europea;

4.4.

mediante l'utilizzazione di dati standardizzati e di indicatori comuni al fine di misurare le disuguaglianze di genere nei servizi medici e sanitari nell'Unione europea;

4.5.

costituendo una rete destinata a rafforzare la capacità di elaborare e di scambiare informazioni e valutazioni in materia di tecnologie e tecniche della salute (valutazione della tecnologia sanitaria);

4.6.

fornendo a pazienti, professionisti e responsabili dell'elaborazione delle politiche informazioni sui sistemi sanitari e sulle cure mediche; tale azione è legata all'insieme delle azioni in materia di informazione sulla salute, ivi compresi i meccanismi di messa in comune e di diffusione di informazioni, conformemente con il piano d'azione per uno spazio europeo e-health (sanità on line), introducendo allo stesso tempo rigorosi criteri qualitativi per i siti web relativi alla salute;

4.7.

sviluppando strumenti intesi a valutare l'impatto delle politiche comunitarie sui sistemi sanitari, comprese le conseguenze dell'allargamento e della strategia di Lisbona;

4.8.

concependo ed eseguendo azioni volte a promuovere la sicurezza dei pazienti e la qualità delle cure;

4.9.

promuovendo la disponibilità, la tracciabilità e l'accessibilità, in tutta la Comunità, di organi e sostanze di origine umana di elevata qualità e sicuri, destinati a trattamenti medici;

4.10.

contribuendo all'elaborazione della politica relativa ai sistemi sanitari, in particolare nel contesto del metodo aperto di coordinamento per le cure sanitarie e le cure di lungo periodo.

Obiettivo 5:   Migliorare l'informazione e le conoscenze sulla salute per sviluppare la salute pubblica e contribuire alla realizzazione degli obiettivi sanitari

Azioni e strumenti che servono a realizzare l'insieme degli obiettivi suindicati:

5.   RACCOLTA DI DATI, MONITORAGGIO SANITARIO E DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI

5.1.   RACCOLTA DI DATI, MONITORAGGIO SANITARIO E DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI

5.1.1.

proseguendo la messa a punto di un sistema di sorveglianza sanitaria sostenibile prestando particolare attenzione alle disuguaglianze in campo sanitario e fornendo dati sulla situazione sanitaria, sui determinanti della salute e sui sistemi sanitari e sulle lesioni; l'elaborazione dell'elemento statistico di tale sistema sarà realizzata, se del caso, tramite il programma statistico comunitario;

5.1.2.

aumentando la comprensione dello stato di salute delle varie categorie sociali e la consapevolezza della misura in cui vengono soddisfatte le loro esigenze nella società, per esempio, raccogliendo, elaborando ed analizzando dati statistici suddivisi per categoria sociale, origine etnica e sesso;

5.1.3.

raccogliendo ed analizzando i dati sui fattori connessi allo stile di vita (per esempio l'alimentazione e il consumo di tabacco e di alcol) e sulle lesioni, introducendo, a livello europeo, registri per le malattie principali (ad esempio il cancro), e sviluppando metodologie e la tenuta di banche dati;

5.1.4.

fornendo altre conoscenze utili riguardanti la salute;

5.1.5.

definendo indicatori pertinenti supplementari;

5.1.6.

mettendo a punto meccanismi appropriati di comunicazione;

5.1.7.

organizzando la raccolta regolare di informazioni pertinenti, con il programma statistico, le organizzazioni internazionali e le agenzie, nonché tramite progetti;

5.1.8.

contribuendo all'analisi delle questioni sanitarie nella Comunità tramite rapporti periodici comunitari, la gestione di meccanismi di diffusione, quale il portale sulla salute, il sostegno a conferenze di consenso e a campagne di informazione mirate e coordinate tra le parti interessate;

5.1.9.

insistendo sulla messa a disposizione di una fonte di informazione regolare e affidabile, anche in formati accessibili ai disabili, ad uso dei cittadini, decisori, pazienti, prestatari di cure, professionisti della salute e delle altre parti interessate;

5.1.10.

raccogliendo e analizzando dati sulle disabilità, il trattamento e la prevenzione;

5.1.11.

elaborando strategie e meccanismi che consentano di prevenire le minacce legate a malattie rare, di scambiare informazioni su tali minacce e di reagire ad esse;

5.1.12.

raccogliendo e analizzando dati relativi alla subfertilità;

5.1.13.

fornendo informazioni aggiornate sul prezzo praticato nei diversi Stati membri per i singoli prodotti farmaceutici, sulla base della sostanza attiva.

5.2.   MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE CON I CITTADINI DELL'UE SULLE QUESTIONI SANITARIE AGGIUNGENDO VALORE ALLE INIZIATIVE DELLA COMUNITÀ E DEGLI STATI MEMBRI

5.2.1.

Campagne di sensibilizzazione,

5.2.2.

indagini,

5.2.3.

conferenze, seminari, riunioni di esperti e delle parti interessate,

5.2.4.

pubblicazioni riguardanti tematiche di interesse sanitario,

5.2.5.

comunicazione di informazioni on line,

5.2.6.

Creazione e utilizzo di punti di informazione.

COOPERAZIONE E INTEGRAZIONE

5.3.   ACCRESCERE LA PARTECIPAZIONE DELLA SOCIETA' CIVILE E DELLE PARTI INTERESSATE ALL'ELABORAZIONE DELLA POLITICA SANITARIA

5.3.1.

Promozione e rafforzamento delle organizzazioni che operano a tutela della salute su scala comunitaria,

5.3.2.

formazione e consolidamento delle competenze delle organizzazioni sanitarie,

5.3.3.

costituzione di reti di organizzazioni sanitarie non governative e di altre parti interessate,

5.3.4.

potenziamento degli organismi e dei meccanismi di consultazione su scala comunitaria,

5.3.5.

riconoscimento del fatto che i pazienti hanno diritti anche in qualità di consumatori di cure sanitarie.

5.4.   MESSA A PUNTO DI UN APPROCCIO COMUNE PER INTEGRARE LE QUESTIONI SANITARIE NELLE ALTRE POLITICHE COMUNITARIE

5.4.1.

Elaborazione e applicazione di metodi di valutazione dell'impatto delle politiche e attività comunitarie sulla salute,

5.4.2.

scambio delle migliori pratiche con gli Stati membri in materia di politiche nazionali,

5.4.3.

studi di impatto di altre politiche sulla salute,

5.4.4.

messa a punto di strategie e azioni comuni istituendo legami e sinergie con i relativi programmi, azioni e fondi comunitari.

RISCHI, SICUREZZA E QUESTIONI ORIZZONTALI

5.5.   PROMUOVERE LA COOPERAZIONE SANITARIA INTERNAZIONALE

5.5.1.

Misure di cooperazione con le organizzazioni internazionali,

5.5.2.

misure di cooperazione con i paesi terzi non partecipanti al programma,

5.5.3.

incoraggiamento del dialogo tra le organizzazioni sanitarie.

5.6.   MIGLIORARE L'INDIVIDUAZIONE PRECOCE, LA VALUTAZIONE E LA COMUNICAZIONE DEI RISCHI

5.6.1.

Sostenendo la consultazione scientifica e la valutazione dei rischi, ivi compresi i compiti dei comitati scientifici indipendenti istituiti con la decisione 2004/210/CE della Commissione, del 3 marzo 2004, che istituisce comitati scientifici nel settore della sicurezza dei consumatori, della sanità pubblica e dell'ambiente  (2) ;

5.6.2.

raccogliendo e compilando dati e creando reti di specialisti e di istituti;

5.6.3.

incentivando lo sviluppo e l'armonizzazione di metodologie di valutazione dei rischi;

5.6.4.

mediante azioni di raccolta e di valutazione di informazioni sull'esposizione della popolazione e di taluni sottogruppi ai rischi chimici, biologici e fisici per la salute, inclusi gli effetti di tali rischi;

5.6.5.

creando meccanismi che consentano di individuare precocemente i rischi emergenti e di intervenire sui rischi recentemente identificati;

5.6.6.

mediante strategie per migliorare la notifica dei rischi;

5.6.7.

mediante la formazione sulla valutazione dei rischi.

5.7.   PROMUOVERE LA SICUREZZA DI ORGANI, SOSTANZE DI ORIGINE UMANA, DEL SANGUE E DEI DERIVATI EMATICI

5.7.1.

Attività che contribuiscano a migliorare la sicurezza, la qualità e la tracciabilità di organi e sostanze di origine umana, ivi compresi il sangue, i suoi componenti e i suoi precursori;

5.7.2.

strategie e meccanismi di supporto per promuovere i trapianti da donatore vivo e per fronteggiare il problema della penuria di organi tenendo presenti le considerazioni etniche;

5.7.3.

messa a punto e impiego di piattaforme comuni tra i donatori e i riceventi per stabilire le migliori pratiche in materia di organi e sostanze di origine umana;

5.7.4.

istituzione di una tessera europea di donatore di organi.

5.8.   QUESTIONI ORIZZONTALI

Assistenza tecnica per l'analisi delle questioni legate all'elaborazione e all'attuazione delle politiche e della legislazione.


(1)   GU L 268 del 3.10.1998, pag. 1 . Decisione modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 1882/2003 ( GU L 284 del 31.10.2003, pag. 1 ).

(2)   GU L 66 del 4.3.2004, pag. 45 .

P6_TA(2006)0094

Specialità tradizionali garantite di prodotti agricoli e alimentari *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alle specialità tradizionali garantite dei prodotti agricoli e alimentari (COM(2005)0694 — C6-0026/2006 — 2005/0270(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2005)0694) (1),

visto l'articolo 37 del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0026/2006),

visto l'articolo 51 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (A6-0033/2006),

1.

approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.

invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE;

3.

invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

4.

chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;

5.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

(7)

Per quanto riguarda l'etichettatura, i prodotti agricoli e alimentari sono soggetti alle norme generali fissate dalla Comunità e in particolare all'osservanza della direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità. Data la loro specificità, è opportuno adottare disposizioni particolari complementari per le specialità tradizionali garantite. Per rendere più agevole e più rapida l'identificazione delle specialità tradizionali garantite prodotte sul territorio comunitario è opportuno rendere obbligatoria l'utilizzazione delle diciture e dei simboli comunitari nell'etichettatura di tali specialità, lasciando tuttavia agli operatori un periodo di tempo ragionevole per conformarsi a tale obbligo.

(7)

Per quanto riguarda l'etichettatura, i prodotti agricoli e alimentari sono soggetti alle norme generali fissate dalla Comunità e in particolare all'osservanza della direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità. Data la loro specificità, è opportuno adottare disposizioni particolari complementari per le specialità tradizionali garantite. Per rendere più agevole e più rapida l'identificazione delle specialità tradizionali garantite prodotte sul territorio comunitario è opportuno rendere obbligatoria l'utilizzazione delle diciture e dello specifico simbolo comunitario associato alle specialità tradizionali garantite nell'etichettatura di tali specialità, lasciando tuttavia agli operatori un periodo di tempo ragionevole per conformarsi a tale obbligo.

(7 bis)

In relazione all'estensione dell'ambito di applicazione del presente regolamento ai prodotti provenienti dai paesi terzi, e al fine di garantire il consumatore dal rischio di confusione tra simbolo comunitario e provenienza del prodotto, è necessario indicare nelle etichettature il luogo di origine e di trasformazione di un prodotto agricolo o alimentare commercializzato con un'indicazione di specificità tradizionale garantita.

b)

«tradizionale», un uso sul mercato comunitario attestato da un periodo di durata almeno pari a quella generalmente attribuita ad una generazione umana;

b)

«tradizionale», un prodotto che presenta caratteristiche particolari comprovate che lo distinguono da altri prodotti simili della stessa categoria e il cui uso sul mercato risale a prima della Seconda guerra mondiale ;

La Commissione tiene un registro aggiornato delle specialità tradizionali garantite riconosciute a livello comunitario a norma del presente regolamento.

La Commissione tiene un registro aggiornato delle specialità tradizionali garantite riconosciute a livello comunitario a norma del presente regolamento e pubblica tale registro su Internet .

Non è consentito in alcun caso l'uso di nomi che sono stati registrati come prodotti di denominazione d'origine protetta (DOP) o prodotti di indicazione geografica protetta (IGP).

d bis)

qualsiasi altra informazione, che lo Stato membro, con debita motivazione, reputi necessaria.

5.   Nel corso dell'esame di cui al paragrafo 4, secondo comma, lo Stato membro attua una procedura di opposizione a livello nazionale, che garantisce l'adeguata pubblicazione della domanda e prevede un periodo ragionevole nel corso del quale ogni legittimo interessato stabilito sul suo territorio può dichiarare opposizione alla domanda.

5.   Nel corso dell'esame di cui al paragrafo 4, secondo comma, lo Stato membro attua una procedura di opposizione a livello nazionale, che garantisce l'adeguata pubblicazione della domanda e stabilisce un periodo di tre mesi nel corso del quale ogni legittimo interessato stabilito sul suo territorio può dichiarare opposizione alla domanda.

Qualora taluni elementi si rivelassero insufficienti, la Commissione ha il diritto di esigere dall'associazione di un paese terzo tutte le informazioni complementari pertinenti, compresi gli elementi comprovanti la compatibilità con le norme comunitarie in materia di tutela dell'ambiente, igiene degli alimenti e mangimi, benessere degli animali e tutela dei lavoratori.

1.   La Commissione esamina la domanda per stabilire se sia giustificata e soddisfi le condizioni previste dal presente regolamento.

1.    Entro un termine di quattro mesi, la Commissione esamina la domanda per stabilire se sia giustificata e soddisfi le condizioni previste dal presente regolamento.

2.   Se le condizioni previste dal presente regolamento appaiono soddisfatte, la Commissione pubblica nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il disciplinare di cui all'articolo 6 e gli estremi dell'associazione richiedente e delle strutture di controllo di cui all'articolo 15.

2.   Se le condizioni previste dal presente regolamento appaiono soddisfatte, e al più tardi entro i sei mesi successivi alla data di ricezione della domanda di cui all'articolo 7, paragrafo 6, la Commissione pubblica nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il disciplinare di cui all'articolo 6 e gli estremi dell'associazione richiedente e delle strutture di controllo di cui all'articolo 15.

La registrazione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

La registrazione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e su Internet, con gli estremi relativi alla pubblicazione del disciplinare di cui all'articolo 8, paragrafo 2 .

2.   Qualora sull'etichetta di un prodotto agricolo o alimentare elaborato sul territorio comunitario si faccia riferimento ad una specialità tradizionale garantita, vi deve figurare il nome registrato, la dicitura «specialità tradizionale garantita» o la sua abbreviazione «STG», e il relativo simbolo comunitario.

2.   Qualora sull'etichetta di un prodotto agricolo o alimentare elaborato sul territorio comunitario si faccia riferimento ad una specialità tradizionale garantita, vi deve figurare il nome registrato, la dicitura «specialità tradizionale garantita» o la sua abbreviazione «STG», e lo specifico simbolo comunitario ad essa associato .

3 bis.     Sull'etichetta sono indicati in modo chiaro e visibile il luogo di origine e il luogo di trasformazione di ogni prodotto agricolo o alimentare commercializzato con un'attestazione comunitaria di specificità conformemente al presente regolamento.

Gli organismi privati di controllo già esistenti dispongono di un anno, a decorrere dalla data di pubblicazione del presente regolamento, per farsi accreditare.

3.   Gli organismi pubblici o privati di controllo, di cui al paragrafo 1, devono essere autorizzati a far rispettare il presente regolamento, se necessario anche attraverso l'imposizione di sanzioni, qualora constatino che un prodotto agricolo o alimentare che si fregia di una specialità tradizionale garantita non risponde ai requisiti del disciplinare.

3.   Gli organismi pubblici di controllo, di cui al paragrafo 1, devono essere autorizzati a far rispettare il presente regolamento, se necessario anche attraverso l'imposizione di sanzioni, qualora constatino che un prodotto agricolo o alimentare che si fregia di una specialità tradizionale garantita non risponde ai requisiti del disciplinare.

2 bis.     Se un prodotto trasformato contiene un prodotto agricolo o alimentare per il quale sia stata ottenuta la registrazione conformemente al presente regolamento, l'utilizzo della relativa dicitura, nell'etichettatura del prodotto trasformato, deve essere oggetto di apposita autorizzazione rilasciata dall'associazione che ha ottenuto il riconoscimento.

3.     Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE.

Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3, della decisione 1999/468/CE è fissato a tre mesi.

soppresso


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

P6_TA(2006)0095

Protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari *

Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari (COM(2005)0698 — C6-0027/2006 — 2005/0275(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2005)0698) (1),

visto l'articolo 37 del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0027/2006),

visto l'articolo 51 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (A6-0034/2006),

1.

approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.

invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE;

3.

invita il Consiglio a modificare in un primo tempo il regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio (2) solo nella misura in cui ciò sia necessario in relazione alla decisione arbitrale dell'Organizzazione mondiale del commercio, e a discutere invece degli elementi della proposta della Commissione che vanno al di là di tale decisione senza essere condizionato da vincoli di tempo;

4.

invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

5.

chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;

6.

incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

(3)

Inoltre, tra i consumatori si fa strada una certa tendenza a privilegiare la qualità piuttosto che la quantità nell'alimentazione. Questa ricerca di prodotti specifici si esprime, tra l'altro, in una domanda crescente di prodotti agricoli o alimentari aventi un'origine geografica determinata.

(3)

Inoltre, un numero continuamente crescente di consumatori privilegia la qualità piuttosto che la quantità nell'alimentazione. Questa ricerca di prodotti specifici si esprime, tra l'altro, in una domanda crescente di prodotti agricoli o alimentari aventi un'origine geografica determinata.

(5)

In relazione all'etichettatura i prodotti agricoli e alimentari sono soggetti alle norme generali fissate dalla Comunità e segnatamente all'osservanza della direttiva 2000/13/CE del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità. Tenuto conto della loro specificità, è opportuno stabilire una serie di disposizioni particolari complementari per i prodotti agricoli ed alimentari provenienti da un'area geografica delimitata. È inoltre opportuno rendere obbligatorio l'utilizzo delle diciture e dei simboli comunitari per le denominazioni comunitarie allo scopo, da un lato, di far conoscere meglio ai consumatori questa categoria di prodotti e le relative garanzie e, dall'altro, di permettere una identificazione più facile di questi prodotti sui mercati e facilitarne i controlli. È tuttavia necessario prevedere un termine ragionevole affinché gli operatori possano adeguarsi a tale obbligo.

(5)

In relazione all'etichettatura i prodotti agricoli e alimentari sono soggetti alle norme generali fissate dalla Comunità e segnatamente all'osservanza della direttiva 2000/13/CE del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità. Tenuto conto della loro specificità, è opportuno stabilire una serie di disposizioni particolari complementari per i prodotti agricoli ed alimentari provenienti da un'area geografica delimitata. È inoltre opportuno rendere obbligatorio l'utilizzo delle diciture e dei simboli comunitari per le denominazioni comunitarie allo scopo, da un lato, di far conoscere meglio ai consumatori questa categoria di prodotti e le relative garanzie e, dall'altro, di permettere una identificazione più facile di questi prodotti sui mercati e facilitarne i controlli. A tali fini, e in conseguenza di tale obbligo, è altresì opportuna un'adeguata diversificazione dei simboli comunitari che sono associati alle diverse diciture comunitarie, in modo da assicurare una univoca corrispondenza tra ciascuna di esse e il simbolo specifico. È tuttavia necessario prevedere un termine ragionevole affinché gli operatori possano adeguarsi a tale obbligo.

(5 bis)

In relazione all'estensione del campo di applicazione del presente regolamento ai prodotti provenienti dai paesi terzi, e al fine di garantire il consumatore dal rischio di confusione tra simbolo comunitario e provenienza del prodotto, è necessario indicare nelle etichettature il luogo di origine e di trasformazione del prodotto agricolo o alimentare commercializzato con una denominazione registrata.

(6 bis)

Il consolidamento della politica comunitaria sulle denominazioni d'origine e le indicazioni geografiche presuppone, oltre ai chiarimenti e alla semplificazione perseguiti con il presente regolamento, la negoziazione di un registro multilaterale nel quadro dell'OMC, al fine di garantire la durevolezza di tale politica.

(12)

L'accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (accordo TRIPS, 1994, che figura all'allegato 1C dell'accordo che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio), comprende disposizioni specifiche relative all'esistenza, l'acquisizione, la portata, il mantenimento dei diritti di proprietà intellettuale nonché i mezzi per farli rispettare.

(12)

L'accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (accordo TRIPS, 1994, che figura all'allegato 1C dell'accordo che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio), comprende disposizioni specifiche relative all'esistenza, l'acquisizione, la portata, il mantenimento dei diritti di proprietà intellettuale nonché i mezzi per farli rispettare. La tutela della proprietà intellettuale nel quadro del commercio mondiale assume un'importanza sempre maggiore per l'Unione europea. Le indicazioni geografiche e le denominazioni d'origine rivestono un ruolo particolare al riguardo e pertanto, nell'ambito dei negoziati pendenti dell'agenda di Doha per lo sviluppo, sarebbe essenziale ottenere l'ampliamento della protezione, a livello internazionale, delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine per un numero sempre maggiore di prodotti agricoli.

(13)

La protezione mediante registrazione, prevista dal presente regolamento, è aperta alle indicazioni geografiche dei paesi terzi che siano già protette nel loro paese d'origine.

(13)

La protezione mediante registrazione, prevista dal presente regolamento, è aperta alle indicazioni geografiche dei paesi terzi che siano già protette nel loro paese d'origine. Allo stesso tempo, la Commissione dovrebbe impegnarsi affinché i paesi terzi riconoscano i prodotti comunitari con denominazione d'origine e indicazione geografica. Campagne di informazione e di promozione all'interno e all'esterno dell'Unione europea sono necessarie per informare i consumatori.

a)

«denominazione d'origine», il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare

a)

«denominazione d'origine», il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare e/o ad identificare un prodotto agricolo o alimentare

la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata;

la cui produzione, trasformazione , elaborazione e, se del caso, il cui condizionamento avvengono nella zona geografica delimitata;

b)

«indicazione geografica», un'indicazione che serve ad identificare un prodotto agricolo o alimentare

b)

«indicazione geografica», un'indicazione o il nome di una regione, di un luogo determinato o di un paese che serve a designare e/o ad identificare un prodotto agricolo o alimentare

come originario di una regione, di un luogo determinato o di un paese,

come originario di una regione, di un luogo determinato o , in casi eccezionali, di un paese,

Dopo un adeguato periodo transitorio, al più tardi tuttavia dieci anni dopo l'entrata in vigore del presente regolamento, tutte le misure di produzione, trasformazione e elaborazione devono essere attuate nella zona geografica delimitata.

Quando le materie prime provengono da una zona geografica diversa oppure da una zona più ampia della zona di trasformazione, ciò può essere autorizzato ai sensi della procedura indicata all'articolo 15, paragrafo 2 purché:

i)

la zona di produzione della materia prima sia delimitata,

ii)

sussistano condizioni particolari per la produzione delle materie prime, e

iii)

esista un sistema di controllo atto a garantire il rispetto delle condizioni di cui al punto ii).

2.   Sono altresì considerate come denominazioni d'origine le denominazioni tradizionali, geografiche o meno, che designano un prodotto agricolo o alimentare originario di una regione o di un luogo determinato e che soddisfi i requisiti di cui al paragrafo 1, lettera a), secondo e terzo trattino.

2.   Sono altresì considerate come denominazioni d'origine o indicazioni geografiche le denominazioni tradizionali, geografiche o meno, che designano un prodotto agricolo o alimentare originario di una regione o di un luogo determinato e che soddisfi i requisiti di cui al paragrafo 1, lettera a), secondo e terzo trattino , e lettera b) .

3.   In deroga al paragrafo 1, lettera a), sono equiparate a denominazioni d'origine, in conformità alle norme dettagliate di cui all'articolo 16, lettera a), talune designazioni geografiche qualora le materie prime dei prodotti da esse designati provengano da una zona geografica più ampia della zona di trasformazione o diversa da essa, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:

3.   In deroga al paragrafo 1, lettere a) e b) , sono equiparate a denominazioni d'origine o a indicazioni geografiche , in conformità alle norme dettagliate di cui all'articolo 16, lettera a), talune designazioni geografiche qualora le materie prime dei prodotti da esse designati provengano da una zona geografica più ampia della zona di trasformazione o diversa da essa, purché siano soddisfatte le seguenti condizioni:

c bis)

il beneficiario della deroga indichi sull'etichetta o l'imballaggio l'origine delle materie prime.

Le designazioni suddette devono essere state riconosciute come denominazioni d'origine nel paese d'origine anteriormente al 1o maggio 2004.

soppresso

h)

qualsiasi regola specifica per l'etichettatura del prodotto agricolo o alimentare in questione;

h)

qualsiasi regola specifica per l'etichettatura del prodotto agricolo o alimentare in questione e, a seconda dei casi, le condizioni di utilizzazione dei termini geografici protetti sulle etichette di prodotti elaborati, per designare i prodotti con denominazione di origine o indicazione geografica utilizzati come ingredienti ;

h bis)

se del caso, la decisione del titolare del diritto di procedere a talune operazioni di condizionamento unicamente nella zona di produzione onde garantire gli elementi che giustificano il legame di cui alla lettera f);

ii)

la descrizione sintetica del legame del prodotto con l'ambiente geografico o con l'origine geografica di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a) o b), a seconda dei casi, inclusi, eventualmente, gli elementi specifici della descrizione del prodotto o del metodo di ottenimento che giustifica il legame.

ii)

la descrizione sintetica del legame del prodotto con l'ambiente geografico o con l'origine geografica di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a) o b), inclusi i fattori naturali e socioculturali, a seconda dei casi, inclusi eventualmente, gli elementi specifici della descrizione del prodotto o del metodo di ottenimento che giustifica il legame.

Lo Stato membro esamina la domanda con i mezzi appropriati per stabilire se sia giustificata e soddisfi le condizioni previste dal presente regolamento

Lo Stato membro esamina senza indugio la domanda con i mezzi appropriati , se del caso in collaborazione con le autorità regionali, per stabilire se essa sia giustificata e soddisfi le condizioni previste dal presente regolamento

5.   Nel corso dell'esame di cui al paragrafo 4, secondo comma, lo Stato membro attua una procedura di opposizione a livello nazionale, che garantisce l'adeguata pubblicazione della domanda e prevede un periodo ragionevole nel corso del quale ogni legittimo interessato stabilito o residente sul suo territorio possa dichiarare opposizione alla domanda.

5.   Nel corso dell'esame di cui al paragrafo 4, secondo comma, lo Stato membro attua una procedura di opposizione a livello nazionale, che garantisce l'adeguata pubblicazione della domanda e prevede un periodo di tre mesi nel corso del quale ogni legittimo interessato stabilito o residente sul suo territorio possa dichiarare opposizione alla domanda.

a bis)

il disciplinare di cui all'articolo 4;

9.   La domanda di registrazione che riguarda una zona geografica situata in un paese terzo è composta dagli elementi previsti al paragrafo 3 nonché dagli elementi che comprovano che la denominazione è protetta nel suo paese di origine.

9.   La domanda di registrazione che riguarda una zona geografica situata in un paese terzo è composta dagli elementi previsti al paragrafo 3 nonché dagli elementi che comprovano che la denominazione è protetta nel suo paese di origine. Qualora taluni elementi si rivelassero insufficienti, la Commissione ha il diritto di esigere dal richiedente di un paese terzo tutte le informazioni complementari pertinenti, compresa la copia del disciplinare.

1.   La Commissione esamina la domanda con i mezzi appropriati per stabilire se sia giustificata e soddisfi le condizioni previste dal presente regolamento.

1.   La Commissione esamina la domanda con i mezzi appropriati , entro un termine di sei mesi, per stabilire se essa sia giustificata e soddisfi le condizioni previste dal presente regolamento.

2.   Quando le condizioni del presente regolamento sembrano soddisfatte, la Commissione pubblica nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il documento unico e il riferimento della pubblicazione del disciplinare, di cui all'articolo 5, paragrafo 5, quinto comma.

2.   Quando le condizioni del presente regolamento sembrano soddisfatte ed al più tardi entro sei mesi dalla data di ricezione della domanda di cui all'articolo 5, paragrafo 7 , la Commissione pubblica nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il documento unico e il riferimento della pubblicazione del disciplinare, di cui all'articolo 5, paragrafo 5, quinto comma.

1.   Nel termine di quattro mesi dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, di cui all'articolo 6, paragrafo 2, primo comma, ogni Stato membro o paese terzo può opporsi alla registrazione prevista, presentando alla Commissione una dichiarazione debitamente motivata.

1.   Nel termine di sei mesi dalla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, di cui all'articolo 6, paragrafo 2, primo comma, ogni Stato membro o paese terzo può opporsi alla registrazione prevista, presentando alla Commissione una dichiarazione debitamente motivata.

La registrazione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

La registrazione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e su Internet, includendo il riferimento della pubblicazione del disciplinare di cui all'articolo 5, paragrafo 5. Qualora la domanda di registrazione riguardi una zona geografica situata in un paese terzo, la Commissione pubblica il disciplinare conformemente all'articolo 5, paragrafo 5 .

6.   La Commissione tiene un registro aggiornato delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette.

6.   La Commissione tiene un registro aggiornato delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette e pubblica tale registro su Internet .

I simboli comunitari sono differenziati da codici di colori specifici per ciascuno di essi.

Le diciture di cui al secondo comma e i simboli comunitari che sono loro associati possono anche figurare sull'etichettatura dei prodotti agricoli e alimentari originari dei paesi terzi, che sono commercializzati con una denominazione registrata conformemente al presente regolamento.

Le diciture di cui al secondo comma , ma non i simboli comunitari che sono loro associati , possono anche figurare sull'etichettatura dei prodotti agricoli e alimentari originari dei paesi terzi, che sono commercializzati con una denominazione registrata conformemente al presente regolamento.

Il luogo di origine e il luogo di trasformazione di tutti i prodotti agricoli o alimentari commercializzati con una denominazione registrata conformemente al presente regolamento sono chiaramente e visibilmente indicati nell'etichettatura.

3.   A norma dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 882/2004 gli Stati membri designano un'autorità centrale competente, specificamente responsabile dell'applicazione del sistema di controllo relativo al presente regolamento .

3.   A norma dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 882/2004 gli Stati membri designano un organismo ufficiale incaricato del controllo e della sorveglianza del rispetto della regolamentazione comunitaria in materia di indicazione geografica .

3 bis.     I titolari di diritti possono presentare ricorsi all'organismo di controllo nazionale interessato, chiedendogli di intervenire per proteggere la loro denominazione registrata.

3 ter.     La lista di tali organismi di controllo è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e aggiornata regolarmente .

4.   Gli Stati membri comunicano alla Commissione il nome e gli estremi dell'autorità competente di cui all'articolo 10, paragrafo 3, degli eventuali servizi ufficiali di controllo designati e degli organismi privati di controllo delegati, di cui al paragrafo 1, primo comma, le loro rispettive competenze, nonché ogni eventuale modifica di tali informazioni.

Nel caso di denominazioni la cui zona geografica è situata in un paese terzo, l'associazione trasmette alla Commissione le informazioni di cui al primo comma direttamente o per il tramite delle autorità del medesimo paese terzo.

La Commissione rende pubbliche le informazioni di cui al primo e secondo comma , periodicamente aggiornate .

4.   Gli Stati membri comunicano alla Commissione il nome e gli estremi dell'autorità competente di cui all'articolo 10, paragrafo 3, degli eventuali servizi ufficiali di controllo designati e degli organismi privati di controllo delegati, di cui al paragrafo 1, primo comma, le loro rispettive competenze, nonché ogni eventuale modifica di tali informazioni.

Nel caso di denominazioni la cui zona geografica è situata in un paese terzo, l'associazione trasmette alla Commissione le informazioni di cui al primo comma direttamente o per il tramite delle autorità del medesimo paese terzo.

La Commissione pubblica le informazioni di cui al primo e secondo comma nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e su Internet e le aggiorna periodicamente.

6.   I costi connessi ai controlli previsti dal presente articolo sono a carico degli operatori interessati dai controlli.

6.   I costi connessi ai controlli previsti dal presente articolo possono essere a carico degli operatori interessati dai controlli.

La domanda di annullamento forma oggetto di una consultazione delle parti interessate nello Stato membro in questione.

2 bis.     Per un periodo di cinque anni dalla pubblicazione dell'annullamento sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, la denominazione protetta non può essere utilizzata per la registrazione quale marchio a norma del regolamento (CE) n. 40/94 del Consiglio, del 20 dicembre 1993, sul marchio comunitario o di altre disposizioni nazionali comparabili  (3).

Secondo la procedura di cui all'articolo 15, paragrafo 2, possono essere adottate disposizioni specifiche.

a)

qualsiasi impiego commerciale diretto o indiretto di una denominazione registrata per prodotti che non sono oggetto di registrazione, nella misura in cui questi ultimi siano comparabili ai prodotti registrati con questa denominazione o nella misura in cui l'uso di tale denominazione consenta di sfruttare indebitamente la reputazione della denominazione protetta;

a)

qualsiasi impiego commerciale diretto o indiretto , in particolare su tutti i tipi di etichettatura e di imballaggi prodotti, interamente o parzialmente, indipendentemente dalla loro forma, di una denominazione registrata per prodotti che non sono oggetto di registrazione, nella misura in cui questi ultimi siano comparabili ai prodotti registrati con questa denominazione o nella misura in cui l'uso di tale denominazione consenta di sfruttare indebitamente la reputazione della denominazione protetta;

a bis)

qualsiasi impiego commerciale di una denominazione registrata per prodotti alimentari senza l'accordo preventivo del titolare del diritto;

Se un prodotto trasformato contiene un prodotto agricolo o alimentare per il quale sia stata ottenuta una registrazione conformemente al presente regolamento, l'utilizzo della relativa dicitura, nell'etichettatura del prodotto trasformato, deve essere oggetto di apposita autorizzazione rilasciata dall'associazione che ha ottenuto il riconoscimento.

1 bis.     Qualora esista una indicazione geografica protetta o una denominazione di origine protetta concernente prodotti agricoli o alimentari, i termini geografici diversi ma inclusi nell'area geografica protetta non sono utilizzabili su prodotti simili che non beneficiano di tale indicazione geografica protetta o denominazione di origine protetta.

b)

alla data di presentazione della domanda di registrazione della denominazione d'origine e dell'indicazione geografica presso la Commissione nel caso delle altre denominazioni di origine e indicazioni geografiche registrate conformemente al presente regolamento.

b)

alla data di presentazione della domanda di registrazione della denominazione d'origine e dell'indicazione geografica presso uno Stato membro o presso la Commissione nel caso delle altre denominazioni di origine e indicazioni geografiche registrate conformemente al presente regolamento.

3.     Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE.

Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3, della decisione 1999/468/CE è fissato a tre mesi.

soppresso

aceto di vino,

aceto di uve di Corinto,

vino di bacche o bevande fermentate a base di bacche, oltre al sidro e al sidro di pere,

sale, sale marino tradizionale e sale marino raccolto in superficie («fleur de sel»),

condimenti,

miscele di erbe aromatiche.

vimini,

vimini e oggetti in vimini,


(1)  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

(2)  GU L 208 del 24.7.1992, pag. 1.

(3)   GU L 11 del 14.1.1994, pag. 1 .

P6_TA(2006)0096

Documento strategico per l'allargamento (2005)

Risoluzione del Parlamento europeo sul documento 2005 di strategia per l'allargamento della Commissione (2005/2206(INI))

Il Parlamento europeo,

visto il documento 2005 di strategia per l'allargamento della Commissione (COM(2005)0561),

vista la proposta della Commissione relativa ad una decisione del Consiglio sui principi, le priorità e le condizioni contenute nel partenariato di adesione con la Croazia (COM(2005)0556),

vista la proposta della Commissione relativa ad una decisione del Consiglio sui principi, le priorità e le condizioni contenute nel partenariato di adesione con la Turchia (COM(2005)0559),

visto il parere della Commissione sulla richiesta di adesione all'Unione europea dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (COM(2005)0562) e la relativa proposta di decisione del Consiglio sui principi, le priorità e le condizioni contenute nel partenariato di adesione con l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia (COM(2005)0557),

vista la comunicazione della Commissione al Consiglio sui progressi effettuati dalla Bosnia-Erzegovina sull'attuazione delle priorità individuate nella relazione sul grado di preparazione della Bosnia-Erzegovina a negoziare un accordo di stabilizzazione e di associazione con l'Unione europea (COM(2005)0529),

viste le relazioni di avanzamento della Commissione sull'Albania (SEC(2005)1421), il Kosovo (SEC(2005)1423), la Bosnia — Erzegovina (SEC(2005)1422), la Serbia-Montenegro (SEC(2005)1428), la Turchia (SEC(2005)1426) e la Croazia (SEC(2005)1424),

vista la comunicazione della Commissione del 27 gennaio 2006 dal titolo «Balcani occidentali in cammino verso l'UE: consolidare la stabilità e aumentare la prosperità» (COM(2006)0027),

vista la sua risoluzione del 28 settembre 2005 sull'apertura dei negoziati con la Turchia (1),

viste le sue risoluzioni del 16 settembre 2004 (2) e del 29 settembre 2005 (3) sulla situazione delle minoranze etniche e nazionali nella regione serba della Vojvodina e la relazione sulla missione conoscitiva della sua delegazione ad hoc nella regione del gennaio-febbraio 2005,

visto l'articolo 45 del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A6-0025/2006),

1.

esprime compiacimento per il fatto che il documento di strategia della Commissione preveda un'Unione rivolta verso l'esterno che continui a presentarsi come un partner affidabile per i suoi vicini, impegnato a promuovere democrazie stabili ed economie prospere;

2.

invita gli Stati membri e la Commissione a cooperare strettamente alla definizione di una strategia di comunicazione, così da rispondere alle legittime inquietudini dell'opinione pubblica europea circa l'ampliamento e l'integrazione europea;

3.

rileva con soddisfazione che l'incentivo rappresentato dalla strategia di ampliamento dell'Unione europea ha indubbiamente contribuito all'avvio di riforme in Turchia, Croazia e in tutti i paesi dei Balcani occidentali;

4.

approva e condivide l'accento posto dalla Commissione su condizioni eque e rigorose, attraverso le quali la Commissione potrà definire criteri chiari ed oggettivi per ogni fase del processo di adesione e permetterà il proseguimento dei negoziati solo se pienamente convinta che tutte le condizioni siano state soddisfatte; ribadisce, di conseguenza, che i progressi realizzati da ciascun paese candidato dipenderanno dai suoi propri meriti;

5.

ricorda che la capacità di assorbimento dell'Unione, come definita nel Consiglio europeo di Copenaghen del 1993, resta una delle condizioni per l'adesione di nuovi paesi; ritiene che, per comprendere il significato della nozione di «capacità di assorbimento», sia fondamentale definire la natura dell'Unione europea, compresi i suoi confini geografici; chiede alla Commissione di presentare, entro il 31 dicembre 2006, una relazione che enunci i principi su cui si fonda tale definizione; chiede che la commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo, congiuntamente alla commissione per gli affari istituzionali, venga autorizzata ad elaborare una relazione d'iniziativa al riguardo;

6.

ritiene che la situazione di stallo in cui si trova il processo di ratifica del trattato che adotta una Costituzione per l'Europa impedisce all'Unione di accrescere la propria capacità di assorbimento;

7.

ricorda al Consiglio che, prima di adottare una decisione definitiva in merito all'adesione di altri Stati membri, è opportuno garantire la disponibilità di adeguate risorse di bilancio al fine di consentire l'adeguato finanziamento delle politiche dell'Unione europea;

8.

chiede nuovamente che, rispetto alla proposta della Commissione, la dotazione della rubrica 4 (L'UE come partner mondiale) sia aumentata di 2,5 miliardi euro e che al suo interno si proceda alla riassegnazione di 1,2 miliardi euro, in particolare per lo strumento di preadesione (IPA) e lo strumento di vicinato e partenariato (ENPI);

9.

ricorda che la prospettiva europea a lungo termine rimane l'obiettivo da perseguire sulla base dei criteri e delle condizioni già indicati, compresa la capacità di assorbimento dell'Unione, nonché sulla base degli impegni assunti dall'Unione, che devono tutti costituire parte di un possibile calendario negoziale;

10.

invita, pertanto, la Commissione ed il Consiglio, qualora tale prospettiva esiga una più ampia gamma di possibilità operative, a presentare, per tutti i paesi europei attualmente privi di una prospettiva di adesione, proposte intese ad uno stretto rapporto multilaterale con l'UE; sottolinea che spetta a tutti i paesi con una conclamata prospettiva di adesione partecipare a questo quadro multilaterale come passo intermedio verso la piena adesione;

11.

ritiene che una tale opzione offrirebbe la prospettiva europea, necessaria a promuovere le numerose riforme interne indispensabili nei paesi in questione;

12.

ribadisce che il processo di integrazione dell'Unione europea non può basarsi su criteri puramente tecnocratici ma richiede un impegno incondizionato rispetto ai principi fondamentali di libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, nonché dello Stato di diritto; considererà il rispetto di tali valori un elemento determinante per valutare lo stato di preparazione all'adesione;

13.

invita gli Stati membri dell'Unione europea a rispettare gli impegni assunti rispetto alla possibile adesione dei paesi in questione; sottolinea che l'efficace applicazione della condizionalità politica dipende anche dalla fiducia nel fatto che l'Unione europea si attenga rigorosamente alle proprie decisioni per quanto riguarda l'offerta di una prospettiva europea a tali paesi;

14.

ricorda, tuttavia, ai paesi candidati e potenziali candidati che l'attuazione e il rispetto rigorosi della legislazione adottata per conformarsi al diritto comunitario sono fondamentali; si dichiara convinto, in tale contesto, che una pubblica amministrazione e un sistema giudiziario veramente indipendenti, efficienti e dotati delle necessarie risorse logistiche e finanziarie costituiscano un requisito fondamentale; invita, pertanto, i paesi interessati ad adottare, con l'aiuto della Commissione, misure concrete in tal senso;

15.

ritiene che i paesi candidati debbano dimostrare la capacità di proteggere le frontiere esterne dell'Unione una volta divenuti parti contraenti dell'Accordo di Schengen;

16.

ricorda la necessità di promuovere la cooperazione regionale su problemi fondamentali che riguardano i Balcani occidentali, segnatamente la riconciliazione etnica e religiosa, la cooperazione transfrontaliera e la libera circolazione delle persone, la lotta alla criminalità organizzata, l'agevolazione del rientro dei profughi, l'istituzione di una zona di libero scambio in grado di attirare gli investimenti esteri, la condivisione delle risorse ambientali e lo sviluppo di reti transfrontaliere integrate; ritiene che la Commissione dovrebbe perseguire risolutamente tale obiettivo, nel quadro dei vari forum di negoziato e attraverso i vari programmi di assistenza di cui dispone, offrendo incentivi reali; ricorda il contributo fornito dal Patto di stabilità in tale contesto ed appoggia gli sforzi volti a promuovere una maggiore partecipazione, tra i paesi dei Balcani occidentali, al processo di integrazione regionale;

17.

ritiene che i programmi di sviluppo regionale e di investimento, le iniziative congiunte nel campo dell'istruzione e dell'occupazione nonché i progetti comuni nel settore dei trasporti e del turismo dovrebbero sfociare nella messa a punto di meccanismi congiunti — ad esempio un'unione doganale con i Balcani occidentali — ben prima che tutti i paesi in questione aderiscano all'UE;

18.

esorta i paesi dei Balcani occidentali a garantire i diritti delle minoranze e il loro diritto a far ritorno ai rispettivi luoghi d'origine;

19.

plaude alla dichiarazione, firmata il 31 gennaio 2005 a Sarajevo da Croazia, Bosnia-Erzegovina e Serbia-Montenegro sul ritorno dei profughi e i risarcimenti patrimoniali, che rappresenta un importante passo avanti per risolvere la questione dei circa tre milioni di profughi e sfollati interni; esorta la Commissione e gli Stati membri a non ridurre ulteriormente i propri contributi ai progetti per la ricostruzione delle abitazioni e uno sviluppo economico sostenibile, e li invita, nella misura del possibile a subordinare donazioni, prestiti e investimenti alla creazione di opportunità di lavoro per quanti fanno ritorno alle proprie case;

20.

rileva che, malgrado la crescita economica, nei Balcani occidentali la disoccupazione rimane su livelli intollerabilmente elevati; invita pertanto la Commissione a fare della creazione di posti di lavoro una delle priorità della sua politica globale per la regione;

Turchia

21.

ritiene che una Turchia democratica e laica possa svolgere un ruolo costruttivo nella promozione della comprensione tra civiltà;

22.

rileva che, sebbene il processo di transizione politica della Turchia sia ancora in corso, il ritmo di cambiamento è rallentato nel 2005 e l'attuazione delle riforme rimane non omogenea; esprime l'auspicio che l'apertura dei negoziati darà un impulso alle altre riforme necessarie in Turchia al fine di soddisfare pienamente i criteri politici ed economici; si aspetta che la Commissione proceda ad un rigoroso ed approfondito controllo dei progressi registrati sul territorio per quanto riguarda l'effettiva attuazione, da parte della Turchia, delle disposizioni giuridiche relative, segnatamente, ai diritti umani e alle libertà fondamentali, allo Stato di diritto e alla democrazia;

23.

chiede con urgenza alla Turchia di eliminare tutti gli ostacoli legislativi e pratici al pieno godimento dei diritti e delle libertà fondamentali da parte di tutti i cittadini turchi, segnatamente la libertà di espressione, la libertà religiosa, i diritti culturali, i diritti delle minoranze in generale e, nella fattispecie, i diritti del Patriarcato ecumenico e della minoranza greca di Istanbul, Imbros e Tenedos;

24.

si aspetta che la Turchia garantisca la piena indipendenza del potere giudiziario e il suo buon funzionamento, rinunci immediatamente alla tortura e ai maltrattamenti, prosegua risolutamente i suoi sforzi volti a promuovere i diritti delle donne e punisca la violenza contro le donne; esorta la Turchia ad istituire centri di accoglienza per le donne esposte al rischio di violenza o ne sono vittime;

25.

accoglie con favore le positive osservazioni del Primo ministro Erdogan circa la necessità di risolvere la questione curda attraverso la via democratica; deplora il degradarsi della situazione della sicurezza nel sud-est del paese e, segnatamente, l'aumento della violenza a seguito della ripresa degli attentati terroristici; ricorda a tutte la parti interessate che ulteriori provocazioni o un'escalation della violenza non solo avrebbero gravi ripercussioni sulla popolazione della regione, ma costituirebbero un ostacolo nel contesto del processo di negoziato;

26.

si compiace per la decisione delle autorità giudiziarie turche di sospendere l'azione penale nei confronti di Orhan Pamuk, ma denuncia il protrarsi dei procedimenti penali nei confronti di altri per aver espresso le proprie opinioni in maniera non violenta; chiede, pertanto, con urgenza alle autorità turche di rivedere le disposizioni applicate in taluni casi dalle autorità giudiziarie, anche sulla base del codice penale adottato di recente, per perseguire e talvolta condannare persone, nonostante queste abbiano espresso la loro opinione in modo non violento;

27.

deplora la dichiarazione unilaterale della Turchia in occasione della firma del protocollo aggiuntivo all'accordo di associazione CE-Turchia (Accordo di Ankara); ricorda alla Turchia che il riconoscimento da parte di tutti gli Stati membri costituisce un elemento necessario del processo di adesione;

28.

invita le autorità turche ad applicare pienamente le disposizioni connesse all'Accordo di Ankara e le priorità contenute nel partenariato di adesione e ad abolire senza indugio tutte le restrizioni alla libera circolazione dei beni che riguardano, tra l'altro, le imbarcazioni battenti bandiera della Repubblica di Cipro o le imbarcazioni che attraccano nei porti turchi in provenienza dai porti della Repubblica di Cipro, nonché gli aerei ciprioti; chiede al governo turco di affermare chiaramente che la dichiarazione non fa parte del processo di ratifica presso la Grande assemblea nazionale turca, permettendo così al Parlamento europeo di ratificare il summenzionato protocollo aggiuntivo;

29.

si compiace dell'accordo raggiunto il 27 febbraio 2006 in sede di Consiglio «Affari generali» sull'adozione di un regolamento che istituisce uno strumento di sostegno finanziario per promuovere lo sviluppo economico della comunità turco-cipriota; invita il Consiglio a rinnovare gli sforzi, sulla base delle conclusioni del Consiglio del 26 aprile 2004 e tenuto conto delle consultazioni che hanno avuto luogo sotto la Presidenza lussemburghese, nonché sulla base del protocollo n. 10 all'Atto di adesione della Repubblica di Cipro, per giungere ad un accordo sul regolamento in materia di agevolazioni commerciali concernenti la parte settentrionale di Cipro;

30.

riafferma la sua posizione secondo la quale le priorità del Partenariato di adesione che sono relative ai criteri politici devono essere realizzate nel corso della prima fase dei negoziati; prende atto con soddisfazione che la Commissione condivide ormai questa opinione e precisa che tali criteri devono essere soddisfatti entro uno o due anni; invita la Turchia a presentare, quanto prima possibile, un piano corredato di calendario e di misure specifiche per rispettare tale termine; chiede alla Commissione e al Consiglio di subordinare l'avanzamento dei negoziati alla realizzazione in tempo utile di tali priorità;

31.

si aspetta che la Turchia non ostacoli l'applicazione dell'accordo Berlino Plus UE-NATO;

Croazia

32.

esprime compiacimento per la decisione dell'UE di avviare i negoziati di adesione con la Croazia nell'ottobre 2005, in considerazione della valutazione espressa dal Procuratore generale del Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY) secondo cui la Croazia sta ormai pienamente collaborando, e si congratula per i soddisfacenti progressi effettuati sinora; chiede con urgenza alle autorità del paese di proseguire l'attuazione del programma di riforme, di mantenere la piena collaborazione con l'ICTY e di potenziare generalmente le proprie capacità amministrativa e giudiziaria;

33.

accoglie con favore la cattura del generale Gotovina da parte delle autorità spagnole; auspica che ciò contribuisca a spingere la Serbia e la Republika Srpska a collaborare pienamente con l'ICTY e che il processo contribuirà ad una discussione aperta sugli eventi bellici nell'ex Repubblica di Jugoslavia, eventi in cui è stato coinvolto il generale Gotovina;

34.

prende atto con favore che la Croazia soddisfa i necessari criteri politici ma sottolinea che il paese è confrontato ad un determinato numero di sfide importanti nel settore delle riforme giudiziarie, segnatamente per quanto riguarda l'imponente ritardo nei processi e le sentenze caratterizzate da pregiudizi etnici nei confronti di imputati serbi nel perseguimento dei crimini di guerra; sottolinea, inoltre, che gli sforzi volti a ridurre la corruzione devono essere potenziati e che, nonostante la legge costituzionale sulle minoranze nazionali, è necessaria un'azione d'urgenza per migliorare ancora la situazione dei Rom;

35.

riconosce che sono stati realizzati progressi nel settore della cooperazione regionale, sia per quanto riguarda le relazioni con i paesi limitrofi della Croazia che per quanto riguarda le iniziative regionali; ritiene che sia necessario uno sforzo importante per risolvere i problemi bilaterali in corso, soprattutto quelli relativi alle frontiere e alla proprietà; chiede alla Croazia e alla Slovenia di risolvere i loro problemi bilaterali in un'atmosfera di buon vicinato e di rispetto reciproco; deplora il fatto che nonostante la decisione del governo Croato di sottoporre alla ratifica del Parlamento il progetto di accordo sulle frontiere nazionali tra la Repubblica di Croazia e la Bosnia-Erzegovina, l'accordo non ha potuto essere ratificato a causa dell'opposizione della Republika Srpska a taluni aspetti dello stesso; sollecita i governi di entrambi i paesi a proseguire gli sforzi diplomatici ai fini di una soluzione definitiva dei problemi relativi alle frontiere;

36.

sottolinea che bisogna fare di più per creare condizioni tali da promuovere un definitivo rientro dei profughi nel quadro della summenzionata dichiarazione di Sarajevo sul rientro dei profughi; si compiace, a tale riguardo, per l'iniziativa congiunta della missione OCSE in Croazia, del governo croato, dell'UNHCR e della delegazione CE in Croazia di lanciare una campagna di sensibilizzazione in merito al rientro dei profughi; ritiene che le iniziative volte a promuovere attivamente la riconciliazione tra i vari gruppi etnici siano essenziali per la futura stabilità del paese e della regione nel suo complesso;

37.

si congratula per il fatto che la Croazia può essere considerata un'efficiente economia di mercato e che sarà in grado di far fronte alla concorrenza fintantoché continuerà ad attuare le sue riforme; attira l'attenzione della Croazia sulle persistenti difficoltà, ad esempio l'eccessivo intervento dello Stato nell'economia, le complesse disposizioni e le lacune che caratterizzano l'amministrazione pubblica e che ostacolano lo sviluppo del settore privato e gli investimenti esteri diretti; invita le autorità croate a permettere a tutti i cittadini dell'UE, senza alcuna discriminazione, l'accesso al mercato immobiliare abitativo;

38.

accoglie con favore la firma del Memorandum di intesa sull'istituzione del fondo nazionale, che fornisce una base giuridica per l'introduzione di un sistema decentrato per l'attuazione dell'assistenza di preadesione dell'UE;

Ex Repubblica jugoslava di Macedonia

39.

accoglie con favore la decisione del Consiglio di accordare alla ex Repubblica jugoslava di Macedonia venga accordato lo statuto di paese candidato; ritiene che si tratterebbe di un meritato riconoscimento per gli sforzi che tale paese ha effettuato al fine di attuare pienamente l'accordo di Ohrid e di creare uno Stato e una società stabili, democratici e multietnici, di riformare le proprie strutture giudiziarie e di polizia e di creare una efficiente economia di mercato;

40.

ritiene che vada prestata particolare attenzione allo sviluppo di ulteriori strategie volte a rafforzare l'accordo di Ohrid e con esso la futura stabilità del paese;

41.

constata con soddisfazione i progressi realizzati dall'ex Repubblica jugoslava di Macedonia per quanto riguarda il rispetto delle norme e del diritto comunitari; si dichiara preoccupato per i ritardi registrati in settori come la libera circolazione dei beni, il diritto della proprietà intellettuale, la politica della concorrenza e il controllo finanziario; si unisce alla Commissione per chiedere alle autorità dell'ex Repubblica jugoslava di Macedonia di potenziare gli sforzi volti ad applicare la legislazione in vari settori chiave, segnatamente la giustizia e gli affari interni, e ad attuare le raccomandazioni dell'OSCE/ODHIR prima delle prossime elezioni parlamentari; sottolinea a tale riguardo la necessità di garantire che la commissione elettorale e i suoi organi ausiliari siano pienamente indipendenti da qualsiasi interferenza politica pur rimanendo consapevoli degli interessi e delle opinioni di tutti i partiti politici;

42.

si dichiara convinto che il ritmo di recepimento dell'acquis comunitario debba andare di pari passo con lo sviluppo delle necessarie capacità di attuazione ed esecuzione: in mancanza di ciò, la credibilità del diritto comunitario agli occhi dell'opinione pubblica risulterebbe compromessa; si congratula, in tale contesto, per l'aumento della cooperazione tra la Repubblica croata e l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia al fine di condividere esperienze e conoscenze;

43.

invita l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia a trovare, in modo costruttivo e flessibile, insieme alla Grecia, una rapida soluzione, reciprocamente accettabile, per il problema ancora irrisolto del nome del paese; ritiene che la questione del nome della repubblica non costituisca un ostacolo alla sua ulteriore integrazione nel consesso europeo;

Altri paesi dei Balcani occidentali

44.

ricorda, appoggiandole senza riserve, le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Salonicco del 19 e 20 giugno 2003, in cui i capi di Stato e di governo hanno ribadito la loro determinazione ad appoggiare pienamente ed efficacemente la prospettiva europea dei paesi dei Balcani occidentali, che diverranno parte integrante dell'UE una volta soddisfatti i criteri stabiliti;

45.

ritiene che la strategia d'integrazione europea, con la prospettiva di un'adesione all'UE, debba essere considerata l'incentivo fondamentale per realizzare le riforme necessarie ai fini della stabilità e di una pace duratura nei Balcani occidentali, una regione europea che sarà presto interamente circondata da Stati membri dell'UE;

46.

ritiene che la futura adesione dei Balcani occidentali vada considerata una prossima fase nella riunificazione dell'Europa dopo la guerra fredda;

47.

rileva che la tabella di marcia di preadesione per i Balcani occidentali necessita di un approccio dettagliato e concreto nonché di un approccio più politico, basato su misure di incentivo e adattato ai paesi interessati, che condividono deboli istituzioni centralizzate, e che permetta di mantenere la dinamica di riforma sul lungo periodo;

48.

incoraggia la Commissione a continuare il suo riorientamento dell'assistenza comunitaria nella regione e di concentrare il sostegno dell'Unione europea sullo sviluppo di un efficiente sistema amministrativo e giudiziario, l'istituzione di sistemi educativi moderni e non discriminatori e, infine, la promozione di misure di inserzione sociale ed economica per i rimpatriati; ritiene che tale assistenza dovrebbe anche servire a perseguire una politica dei visti più orientata al futuro per quanto riguarda tali paesi, incentrata sulla lotta contro la criminalità organizzata senza ostacolare gli scambi transfrontalieri tra le imprese, le parti sociali, il personale accademico e gli studenti;

49.

prende atto del fatto che l'Albania sta finalizzando i negoziati in vista dell'Accordo di stabilizzazione e associazione (ASA), mettendo in luce gli sforzi effettuati dal paese per soddisfare le norme europee, ma esorta le autorità politiche ad applicare le leggi adottate e si aspetta che esse ottengano risultati tangibili nella lotta contro la corruzione e nella promozione di mezzi di informazione liberi e indipendenti, prima della conclusione dell'ASA; esorta il governo e il parlamento albanesi a modificare la legge elettorale prima delle prossime elezioni per garantire un'equa rappresentanza in parlamento delle forze politiche sostenute dai cittadini albanesi e per impedire il ricorso alle votazioni tattiche;

50.

esorta la Commissione ad aiutare l'Albania a porre fine alle faide familiari che impediscono, tra l'altro, ai bambini di frequentare la scuola e ad altri di esercitare il proprio diritto al voto;

51.

accoglie con favore la decisione del Consiglio «Affari generali e relazioni esterne» di aprire i negoziati ASA con la Bosnia-Erzegovina (BiH), ma chiede alle autorità di tale paese, con il sostegno della Commissione e del subentrante Alto rappresentante, di rivedere gli accordi costituzionali di Dayton, consolidando ulteriormente le istituzioni dello Stato, garantendo al contempo che il trasferimento di competenze nei settori della giustizia, della difesa e della polizia venga supportato da adeguate risorse finanziarie; sottolinea che tali riforme costituzionali devono cercare di combinare democrazia ed efficienza con rappresentanza e multietnicità; prende atto con rammarico della situazione di stallo dei negoziati interpartitici sulla riforma costituzionale del paese ed invita il nuovo Alto rappresentante a fare uso dei suoi buoni uffici per rilanciare tale processo; ricorda alle autorità della Bosnia-Erzegovina che una piena collaborazione con l'ICTY resta un requisito fondamentale per i negoziati ASA con l'UE;

52.

ricorda le dichiarazioni dell'ex Alto rappresentante secondo cui la Bosnia-Erzegovina sta finalmente superando Dayton per rivolgersi risolutamente verso l'Europa; accoglie con favore la determinazione mostrata dal nuovo Alto rappresentante Christian Schwarz-Schilling nell'assistere detto paese a compiere considerevoli progressi politici, sociali ed economici, ritiene che, nel corso di questa fase cruciale, i programmi di assistenza comunitaria e le missioni della PESC dovrebbero essere strettamente coordinati; chiede, di conseguenza, ai responsabili dell'UE di fare quanto necessario per garantire che l'Unione europea parli con una sola voce;

53.

ritiene che, nel quadro dei negoziati per la conclusione di un accordo ASA, vada accordata priorità all'ulteriore riduzione della necessità di una presenza internazionale nel governo della Bosnia-Erzegovina; chiede al Consiglio e alla Commissione di preparare accuratamente la transizione verso una situazione in cui non vi sia più la presenza un Alto rappresentante;

54.

rispetta l'auspicio delle autorità montenegrine di sottoporre al voto popolare, nel rispetto delle disposizioni costituzionali della Serbia-Montenegro nonché delle norme europee, la questione dello statuto del Montenegro in seno all'Unione degli Stati; confida nel fatto che il governo e l'opposizione riusciranno, con la mediazione dell'Unione europea, a definire congiuntamente i termini e le procedure per lo svolgimento del referendum in modo che i risultati possano godere di piena legittimità nazionale e internazionale; chiede alle autorità delle due repubbliche, qualunque sia il risultato della consultazione, di cooperare strettamente e costruttivamente nel contesto dei negoziati ASA e di adottare le misure necessarie per garantire la piena integrazione economica dei loro rispettivi mercati;

55.

riconosce i notevoli progressi realizzati dalle autorità di Belgrado nella cooperazione con l'ICTY; appoggia e ribadisce l'appello di Carla Del Ponte, procuratore capo dell'ONU, concernente la richiesta che l'ex comandante Ratko Mladic e l'ex leader della Republika Srpska Radovan Karadczic siano immediatamente consegnati all'ICTY; ricorda che la piena ed attiva cooperazione con l'ICTY costituisce un presupposto fondamentale per il proseguimento dei negoziati sull'accordo di stabilizzazione e associazione; esorta pertanto le autorità serbe a non lasciarsi sfuggire l'opportunità che viene loro offerta e a proseguire con determinazione la loro politica di ulteriore integrazione europea; ricorda loro che è indispensabile garantire che la politica del governo per quanto riguarda l'ICTY benefici dell'appoggio incondizionato, a tutti i livelli, dell'amministrazione, della polizia, del potere giudiziario e dell'esercito;

56.

rileva l'importanza strategica di preservare l'attuale assetto multietnico della Vojvodina;

57.

accoglie con favore il fatto che i primi colloqui negoziali si siano svolti in un clima di rispetto reciproco; è, tuttavia, preoccupato per il fatto che, come illustrato nel rapporto dell'inviato speciale, la situazione delle relazioni interetniche e dei diritti delle minoranze, più in particolare per quanto riguarda la situazione dei diritti delle minoranze serbe e Rom, rimane preoccupante; chiede alle istituzioni autonome provvisorie di presentare proposte nel quadro dei colloqui sul decentramento al fine di risolvere tale problema;

58.

si unisce alla Commissione nel sottolineare i progressi effettuati dal Kosovo, ma anche le numerose lacune nell'applicazione delle norme ONU;

59.

ricorda che la conclusione dei negoziati relativi allo statuto presuppone il pieno rispetto delle norme ONU e concorda con il Consiglio in relazione al fatto che la soluzione al problema dello statuto può essere soltanto un Kosovo multietnico, dove tutti i cittadini siano liberi di vivere, lavorare e spostarsi liberamente, un Kosovo la cui integrità territoriale venga garantita dall'ONU e dall'Unione europea; sottolinea che la soluzione definitiva dovrebbe risultare accettabile per la popolazione del Kosovo; ritiene che la questione dovrebbe essere considerata nell'ottica dell'integrazione del Kosovo nell'Unione europea e contribuire alla pace, alla sicurezza e alla stabilità nella regione;

60.

ritiene, inoltre, che la decisione per lo statuto finale debba essere accompagnata da una tabella di marcia per la sua attuazione, in cui siano indicate nel dettaglio le condizioni atte ad evitare la destabilizzazione nella regione;

61.

chiede con urgenza all'Unione europea e alla Commissione di svolgere un ruolo guida, in stretta collaborazione con le Nazioni Unite e tutti i membri del gruppo di contatto (Francia, Germania, Russia, Regno Unito, Stati Uniti d'America) nei negoziati sul futuro statuto del Kosovo; ritiene che tali negoziati costituiscano una sfida per l'intera regione e che spetti a tutti i paesi interessati sostenere il processo e sottoscrivere il suo risultato finale;

*

* *

62.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti e ai governi degli Stati membri, al parlamenti e ai governi di Turchia, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Serbia-Montenegro, alle istituzioni provvisorie dell'Autonomia del Kosovo e alla missione delle Nazioni Unite in Kosovo.


(1)  Testi approvati, P6_TA(2005)0350.

(2)  GU C 140 E del 9.6.2005, pag. 163.

(3)  Testi approvati, P6_TA(2005)0369.

P6_TA(2006)0097

62a sessione della commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell'uomo

Risoluzione del Parlamento europeo sul risultato dei negoziati relativi al Consiglio per i diritti umani e sulla 62a sessione dell'UNCHR

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni, a partire dal 1996, sulla Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, nonché quelle del 29 gennaio 2004 sulle relazioni tra l'Unione europea e l'Organizzazione delle Nazioni Unite (1), del 9 giugno 2005 sulla riforma delle Nazioni Unite (2) e del 29 settembre 2005 sui risultati del Vertice mondiale delle Nazioni Unite del 14-16 settembre 2005 (3),

vista la 62a sessione della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNCHR), in programma dal 13 marzo al 21 aprile 2006,

vista la relazione «A more secure world: our shared responsibility» («Un mondo più sicuro: la nostra responsabilità collettiva»), del 1o dicembre 2004, del gruppo ad alto livello su minacce, sfide e cambiamento del Segretario generale dell'ONU,

vista la relazione del Segretario generale delle Nazioni Unite del 21 marzo 2005 dal titolo «In larger freedom: towards development, security and human rights for all» («In una maggiore libertà: per lo sviluppo, la sicurezza e i diritti umani per tutti»),

visto il documento finale del Vertice mondiale 2005 delle Nazioni Unite, adottato a New York il 16 settembre 2005, con cui si è deciso di creare un Consiglio per i diritti umani in sostituzione della Commissione per i diritti umani e di affidare al Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite il compito di condurre negoziati, da concludersi il più rapidamente possibile nel corso della sessantesima sessione, per definire il mandato e la composizione di detto Consiglio,

vista la bozza di risoluzione del Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sul Consiglio per i diritti umani, presentata il 23 febbraio 2006,

visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.

considerando che il rispetto, la promozione e la salvaguardia dell'universalità dei diritti dell'uomo fanno parte del patrimonio etico e giuridico dell'Unione europea e costituiscono uno dei pilastri dell'unità e dell'integrità europee,

B.

considerando che le Nazioni Unite costituiscono potenzialmente, oggi come in passato, l'organizzazione più idonea ad occuparsi in modo esauriente dei problemi e delle sfide in materia di diritti umani che l'umanità deve oggi affrontare,

C.

considerando che la bozza di risoluzione sul Consiglio per i diritti umani (CDU) è stata il risultato di molti mesi di sforzi per raggiungere il consenso,

D.

considerando che, pur non affrontando alcune delle maggiori preoccupazioni che sono state espresse, il CDU potrebbe costituire una piattaforma efficace per rafforzare la protezione e la promozione dei diritti umani nel quadro delle Nazioni Unite, cosa che purtroppo non è sempre avvenuta con l'efficacia auspicata in termini di risultati,

E.

considerando che la 62a sessione della Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNCHR) sarà l'ultima sessione del CDU,

F.

considerando che, come negli ultimi sette anni, è stata costituita una delegazione ad hoc del Parlamento europeo per la sessione annuale dell'UNCHR di quest'anno,

Consiglio per i diritti umani

1.

si compiace dell'adozione della risoluzione con cui viene creato il CDU; prende atto a tale riguardo del contributo dell'UE all'esito dei negoziati;

2.

si rallegra dell'istituzione di un organo delle Nazioni Unite permanente e di dimensioni ridotte, eletto direttamente dall'Assemblea generale, quale primo passo verso il mantenimento dell'impegno del Vertice mondiale 2005 di rafforzare il meccanismo ONU in materia di diritti umani;

3.

si compiace in particolare del fatto che il Consiglio potrà riunirsi regolarmente durante il corso dell'anno, per non meno di tre volte all'anno, nonché tenere sessioni speciali, al di fuori delle riunioni ordinarie, per affrontare crisi nel campo dei diritti umani che si sviluppano in modo rapido;

4.

valuta positivamente il mantenimento del sistema dell'UNCHR delle «procedure speciali» indipendenti; osserva che tali procedure speciali saranno oggetto di una revisione entro un anno e invita l'UE a restare vigilante per assicurarne il mantenimento;

5.

approva il fatto che si è mantenuta la prassi della partecipazione alle discussioni delle ONG operanti nel campo dei diritti umani, ed auspica lo sviluppo ed il rafforzamento di tale prassi per il futuro; rinnova il suo appello per una riforma del Comitato ONU sulle ONG, al fine di assicurare l'effettiva partecipazione delle ONG indipendenti;

6.

valuta positivamente l'istituzione di un meccanismo universale di revisione periodica, la «peer review» o revisione «tra pari», quale strumento atto a rafforzare la copertura universale e la parità di trattamento degli Stati membri riguardo al monitoraggio dei diritti umani in tutto il mondo; prende atto della specificazione che tale meccanismo non deve essere un doppione del lavoro degli organi previsti dai trattati delle Nazioni Unite; invita il CDU ad assicurare, nello stabilire le modalità di tale revisione, che la sessione a ciò dedicata sia aggiuntiva rispetto al minimo di tre sessioni e dieci settimane previsto nella risoluzione;

7.

si rammarica del fatto che non si è mantenuta l'idea di eleggere i paesi membri del CDU alla maggioranza rafforzata dei due terzi; ritiene tuttavia che la procedura in base alla quale i membri sono eletti direttamente e singolarmente con scrutinio segreto alla maggioranza assoluta dell'Assemblea generale e i governi sono tenuti a prendere in considerazione l'operato precedente e gli impegni dei candidati nel campo dei diritti umani possa impedire agli autori di gravi violazioni dei diritti umani di sedere in seno al CDU stesso; si compiace dell'adozione, avvenuta alla maggioranza di due terzi dell'Assemblea generale, di un meccanismo di sospensione del diritto di appartenere al CDU di un membro che commetta violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani;

8.

invita tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite ad adoperarsi al fine di eleggere i paesi candidati che presentano gli standard più elevati in materia di diritti umani, che hanno ratificato i trattati fondamentali in tale campo, che hanno assolto i loro obblighi di presentare relazioni, che hanno trasmesso inviti aperti per le procedure speciali ONU e che si sono sforzati di attuare le loro raccomandazioni; invita l'UE ad insistere affinché le candidature siano presentate almeno trenta giorni prima dell'elezione, in modo da consentire una pubblica verifica dell'operato precedente e degli impegni dei candidati nel campo dei diritti umani;

9.

riafferma la sua opinione che la capacità del CDU di proteggere i diritti dell'uomo dipenderà dalla volontà politica di tutte le parti di farne un organismo forte ed efficace;

10.

invita pertanto tutti gli Stati membri dell'ONU ad adempiere il mandato da loro definito e ad applicare i meccanismi messi a punto in modo da assicurare la capacità del CDU di proteggere e promuovere in modo significativo i diritti umani;

11.

sollecita l'UE a svolgere un ruolo d'avanguardia nel CDU e ad essere d'esempio per l'azione volta a creare un organo ONU per i diritti umani rafforzato, capace di interessarsi e di reagire alle situazioni rilevanti in termini di diritti umani in tutto il mondo;

12.

riafferma la necessità di rafforzare la consultazione, la cooperazione e il coordinamento fra l'UE e le Nazioni Unite, in particolare il nuovo CDU;

13.

riafferma la necessità di un'impostazione coordinata, concertata e ben preparata da parte dell'Unione europea prima, durante e dopo le sessioni del CDU, così da assicurare un contributo efficiente ed efficace ai suoi lavori;

14.

considera appropriato, nel solco della prassi della partecipazione del Parlamento alle sessioni annuali dell'UNCHR, continuare a inviare una delegazione che intervenga alle relative sessioni del CDU;

62a sessione dell'UNCHR

15.

prende atto della decisione di fare della 62a sessione dell'UNCHR una sessione di transizione, procedurale, abbreviata;

16.

ritiene tuttavia che tali modalità non debbano impedire all'UNCHR di svolgere il suo mandato di protezione e che tutte le attività di tale Commissione nella sua attuale configurazione debbano essere debitamente concluse o portate avanti in altro modo;

17.

invita pertanto i membri dell'UNCHR ad assicurare che il lavoro delle procedure speciali disposte nell'ultima sessione sia oggetto di una presentazione, di una presa d'atto e di una discussione completa, come ad esempio nel caso della relazione del Segretario generale sulla cooperazione con i rappresentanti degli organismi delle Nazioni Unite per i diritti umani, e che i mandati che giungono a termine siano rinnovati, come ad esempio nel caso del mandato del Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani; sottolinea l'importanza di consentire ai difensori dei diritti umani di rivolgersi alla Commissione e di partecipare alle discussioni;

*

* *

18.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Segretario generale e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, al Presidente della 60a Assemblea generale e all'Alto Commissario dell'ONU per i diritti umani.


(1)  GU C 96 E del 21.4.2004, pag. 79.

(2)  Testi approvati, P6_TA(2005)0237.

(3)  Testi approvati, P6_TA(2005)0362.

P6_TA(2006)0098

Preparativi delle riunioni COP-MOP sulla biodiversità e la biosicurezza (Curitiba, Brasile)

Risoluzione del Parlamento europeo sui preparativi delle riunioni COP-MOP sulla diversità biologica e sulla biosicurezza a Curitiba, Brasile

Il Parlamento europeo,

vista l'ottava Conferenza delle parti (COP8) della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) dell'ONU, prevista dal 20 al 31 marzo 2006 a Curitiba, Brasile,

vista la terza riunione delle parti (MOP3) al Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza (BSP), in corso dal 13 al 17 marzo 2006 a Curitiba, Brasile,

viste le conclusioni del Consiglio europeo di Göteborg del 15 e 16 giugno 2001,

visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.

considerando che la CBD rappresenta il più ampio accordo globale sulla protezione della biodiversità, che si occupa della conservazione e dell'uso sostenibile della biodiversità e della condivisione equa e paritaria dei benefici derivanti dall'uso di risorse genetiche, e considerando che è stata firmata da 188 parti, inclusi i 25 Stati membri dell'UE e la Comunità europea,

B.

considerando che il Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza fissa criteri minimi comuni per movimenti transfrontalieri di organismi viventi modificati (OVM) e che è stato ratificato da 131 paesi,

C.

considerando che la diversità biologica, inclusa la diversità genetica delle specie e degli ecosistemi rappresenta il tessuto della vita ed è alla base della salute, della qualità della vita e della prosperità dell'uomo, e ha di per sé un valore intrinseco,

D.

considerando che vi è un collegamento diretto tra la conservazione della diversità biologica e la fornitura di servizi basati sugli ecosistemi, quale la produzione di generi alimentari, la purificazione dell'acqua, la circolazione degli elementi nutritivi e la regolazione del clima; considerando che il consumo umano delle risorse naturali, la distruzione degli habitat, i cambiamenti climatici, l'eccessivo sfruttamento delle specie selvatiche e il commercio insostenibile e illegale della fauna e della flora selvatica stanno aumentando di intensità e già hanno fatto sì che i servizi basati sugli ecosistemi versino in una situazione di profonda crisi,

E.

considerando che le parti della CBD, con la decisione CBD VI/26 e, indipendentemente, le parti al Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile (WSSD) di Johannesburg del 2002 hanno convenuto di ridurre significativamente il tasso di perdita della biodiversità entro il 2010,

F.

considerando che la Comunità europea si è impegnata a frenare la perdita della biodiversità entro il 2010,

G.

considerando che la risoluzione dell'Assemblea generale dell'ONU A/RES/59/25 del 17 novembre 2004 chiede un'iniziativa urgente per «esaminare caso per caso e su una base scientifica, che includa anche l'applicazione del principio precauzionale, il divieto provvisorio di pratiche di pesca distruttive, inclusa la pesca a strascico che ha effetti negativi sugli ecosistemi marini vulnerabili, ad inclusione delle montagne marine, delle bocche idrotermiche e dei coralli di acqua fredda situati oltre le giurisdizioni nazionali, fintanto che non siano state adottate adeguate misure di gestione e di conservazione conformemente al diritto internazionale»,

H.

considerando che la recente valutazione delle risorse forestali (FRA 2005) dell'Organizzazione delle NU per l'alimentazione e l'agricoltura sottolinea la drammatica perdita delle ultime foreste primordiali del mondo, e valuta che ogni anno nel mondo si perdano più di 13 milioni di ettari di foreste,

I.

considerando che si prevede che durante il COP8 le parti prendano nota degli impegni presi nel programma di lavoro sulla diversità biologica delle foreste, delle decisioni CBD VI/22 e VII/28 sull'uso, il consumo e lo scambio sostenibile delle risorse biologiche, nonché dell'applicazione delle leggi e della governance sulle foreste e delle misure contro il disboscamento illegale,

J.

considerando che la decisione CBD V/5, sezione III, presa da COP5 nel 2000, fissa una moratoria sulla sperimentazione in loco e la commercializzazione della tecnologia V-GURT (tecnologie per la restrizione dell'uso di varietà genetiche) volta a impedire la germinazione di semi conservati mediante un gene che induce la sterilità,

K.

considerando che l'uso dell'ingegneria genetica volto a produrre semi sterili forzerà gli agricoltori ad acquistare ogni stagione nuove semenze e potrebbe pertanto minacciare la sicurezza alimentare, in particolare nei paesi in via di sviluppo; considerando che tali geni potrebbero contaminare colture non GM mediante la fertilizzazione incrociata e per contatto accidentale,

1.

è profondamente preoccupato della continua perdita della biodiversità e dell'aumento dell'impronta ecologica dell'Unione europea, il cui impatto sulla biodiversità si estende ben oltre le frontiere dell'Unione;

2.

invita la Commissione europea e gli Stati membri a dare un esempio convincente prendendo e agevolando misure concrete per la protezione della biodiversità a livello interno e internazionale;

3.

ritiene che non siano stati osservati i criteri della moratoria globale sulla sperimentazione in loco e la commercializzazione della tecnologia V-GURT, per quanto riguarda tra l'altro l'impatto ecologico e socioeconomico e qualsiasi effetto negativo per la diversità biologica, la sicurezza alimentare e la salute dell'uomo;

4.

sollecita la Commissione europea e gli Stati membri a:

fissare obiettivi globali specifici, misurabili, raggiungibili, realistici e con una dimensione temporale precisa per il riesame dell'obiettivo sulla biodiversità del 2010;

utilizzare e accelerare l'attuazione delle ultime decisioni CBD sulla diversità biologica delle foreste e sulle zone protette;

assegnare risorse aggiuntive e sviluppare nuovi meccanismi internazionali di finanziamento per creare una rete globale di zone protette entro il 2010 sulla terraferma e entro il 2012 in mare, mettendo l'accento su ampi ecosistemi intatti, la cui importanza è cruciale per la protezione della biodiversità mondiale;

sviluppare misure forti per garantire l'uso, il consumo e lo scambio sostenibile delle risorse della biodiversità, migliorare la legislazione sulle foreste, la sua applicazione e governance, combattere il disboscamento illegale e il relativo commercio, tenendo conto delle raccomandazioni contenute nella risoluzione del Parlamento del 7 luglio 2005 su una più rapida attuazione del piano d'azione dell'UE concernente l'applicazione delle normative, la governance e il commercio nel settore forestale (FLEGT) (1),

utilizzare l'iniziativa FLEGT e altri processi regionali simili per promuovere l'attuazione degli obiettivi CBD e contribuire agli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM) delle Nazioni Unite;

proteggere la biodiversità marina dalle pratiche distruttive, che incidono sugli ecosistemi marini vulnerabili insistendo su un esame su una base scientifica, che includa anche l'applicazione del principio precauzionale, del divieto provvisorio di pratiche di pesca distruttive, inclusa la pesca a strascico che ha effetti negativi sugli ecosistemi marini vulnerabili, fintanto che non siano state adottate adeguate misure di gestione e di conservazione conformemente al diritto internazionale, e sottolineare l'esigenza di rafforzare ove opportuno i poteri di controllo delle esistenti organizzazioni regionali per la gestione delle attività di pesca (RFMO), e di crearne se necessario di nuove;

sviluppare uno strumento giuridicamente vincolante per garantire l'accesso equo e paritario e la condivisione dei benefici (ABS) per quanto riguarda le risorse genetiche entro un periodo di tempo preciso;

garantire la piena ed effettiva partecipazione delle comunità locali e delle popolazioni autoctone nell'applicazione del programma di lavoro CBD;

respingere qualsiasi proposta di indebolire la moratoria sulla sperimentazione in loco e la commercializzazione delle tecnologie cosiddette «terminator», in base alla decisone V/5 CBD, attraverso valutazioni caso per caso o l'autorizzazione di tecnologie di riduzione dell'uso di risorse genetiche;

difendere con forza una politica dell'Unione che vieti coltivazioni a cielo aperto con tecnologie di riduzione dell'uso di risorse genetiche, finché non sia stata effettuata in modo trasparente una ricerca approfondita sugli effetti ecologici e socioeconomici e su eventuali danni alla biodiversità, alla sicurezza alimentare e alla salute umana;

assicurare che siano sviluppati indicatori della biodiversità, in quanto un'applicazione effettiva è ostacolata dalla mancanza di informazioni coerenti sull'efficacia delle misure già prese e dalla difficoltà di presentare dati sullo stato della biodiversità; e

insistere perché si giunga ad un accordo su un regime esauriente relativo ai criteri concernenti la documentazione che accompagna il trasporto di OVM, che consentano di accertare la legalità di OVM importati nel paese di destinazione e permettano all'importatore di seguire una tracciabilità adeguata e controllare un eventuale rilascio non intenzionale nell'ambiente e l'uso e il consumo nella lavorazione degli alimenti e dei mangimi;

5.

inoltre sollecita la Commissione europea e gli Stati membri ad accelerare il passo per raggiungere l'obiettivo comunitario di frenare la perdita della biodiversità, incorporando gli obiettivi CBD nella politica di sviluppo e di aiuto dell'UE, in particolare nei prossimi documenti strategici regionali e per paese dell'UE, oltre a migliorare seriamente l'attuazione delle direttive UE sugli habitat (2) e sugli uccelli selvatici (3) e sulla rete associata Natura 2000;

6.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché alle parti della CBD e del BSP.


(1)  Testi approvati, P6_TA(2005)0300.

(2)  Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e fauna selvatiche (GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7).

(3)  Direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici (GU L 103 del 25.4.1979, pag. 1).

P6_TA(2006)0099

Diritti umani in Moldova e particolarmente in Transnistria

Risoluzione del Parlamento europeo sui diritti umani in Moldova e in particolare in Transnistria

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni sulla Moldova, in particolare quella del 18 dicembre 2003 (1), quella del 24 febbraio 2005 sulle elezioni parlamentari in Moldova (2), e quella del 28 aprile 2005 sulla relazione sui diritti umani nel mondo nel 2004 e la politica dell'UE in materia (3),

viste la dichiarazione finale e le raccomandazioni della commissione di cooperazione parlamentare UE-Moldova del 6 e 7 ottobre 2005,

visto l'accordo di partenariato e cooperazione tra la Moldova e l'Unione europea, firmato il 28 novembre 1994 ed entrato in vigore il 1o luglio 1998,

viste le dichiarazioni fatte in occasione del Vertice dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), svoltosi a Istanbul nel 1999, e della riunione del Consiglio dei ministri dell'OSCE, svoltasi a Oporto nel 2002,

visto il piano d'azione per la Moldova adottato il 22 febbraio 2005 in occasione del settimo Consiglio di cooperazione UE-Moldova,

vista la relazione conclusiva della missione di osservatori elettorali OSCE/ODIHR sulle elezioni parlamentari del 6 marzo 2005, le quali hanno in linea generale rispettato la maggior parte degli impegni presi con l'OSCE e le norme stabilite dal Consiglio d'Europa e da altri organismi internazionali in materia di elezioni democratiche, malgrado le carenze segnalate per quanto riguarda le condizioni in cui si è svolta la campagna elettorale e l'accesso ai mezzi di comunicazione,

viste la decisione 2006/96/PESC del Consiglio che attua la posizione comune 2004/179/PESC concernente misure restrittive nei confronti della dirigenza della regione transnistriana della Moldova (4), e la posizione comune 2006/95/PESC del Consiglio che proroga tali misure restrittive per un ulteriore periodo di dodici mesi (5),

vista la risoluzione interinale approvata il 1o marzo 2006 dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sulla sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDH) dell'8 luglio 2004 nella causa Ilascu e altri contro Moldova e Federazione Russa,

visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.

considerando che la politica europea di prossimità riconosce le aspirazioni europee della Moldova e l'importanza di questo paese per i suoi profondi legami storici, culturali ed economici con gli Stati membri,

B.

considerando che, nel quadro della politica europea di prossimità, è stato adottato un piano d'azione che comprende proposte volte a promuovere quelle riforme politiche ed istituzionali atte a consentire alla Moldova di integrarsi gradualmente nelle politiche e nei programmi dell'UE,

C.

considerando che l'Unione europea ha compiuto di recente passi importanti per accrescere il proprio impegno nei confronti della Repubblica di Moldova e trovare una soluzione al conflitto nella Transnistria, aprendo nella fattispecie una delegazione permanente della Commissione a Chisinau, nominando un rappresentante speciale dell'UE (EUSR) per la Moldova incaricato di contribuire a una soluzione sostenibile del conflitto nella regione transnistriana e istituendo una missione dell'UE di assistenza alle frontiere (EUBAM) per Moldova e Ucraina,

D.

considerando che la Transnistria ha proclamato la propria indipendenza nel 1992, dopo un conflitto armato con il sostegno militare russo, destabilizzando l'intero paese,

E.

considerando i timori esistenti, in particolare per quanto riguarda la Transnistria, relativi all'alto livello di criminalità, alla corruzione che pervade l'intera società, all'esistenza di un'economia sommersa profondamente radicata e al mancato rispetto delle libertà fondamentali e dei diritti umani,

F.

considerando che le autoproclamatesi autorità della Transnistria continuano a sottoporre a vessazioni i mezzi di comunicazione indipendenti e le ONG, nonché a discriminare e perseguitare la popolazione di lingua rumena,

G.

considerando che le autoproclamatesi autorità della Transnistria continuano a rifiutare di ottemperare alla sentenza della CEDH che chiede loro di por fine alla detenzione illegale e arbitraria di Andrei Ivantoc e Tudor Petrov-Popa,

H.

considerando che, in base alle notizie ricevute, Andrei Ivantoc ha iniziato il 27 febbraio 2006 uno sciopero della fame per protestare contro il trattamento inumano e degradante applicato dagli agenti carcerari del penitenziario di Tiraspol,

1.

condanna risolutamente la repressione, le vessazioni e le intimidazioni da parte del regime della Transnistria nei confronti di rappresentanti dei mezzi di comunicazione indipendenti, cittadini che contestano le autoproclamatesi autorità della Transnistria, membri di ONG e dell'opposizione; condanna il divieto fatto ai donatori stranieri di finanziare le ONG; deplora la riluttanza del regime a impegnarsi pienamente per trovare una soluzione pacifica e globale al conflitto in Transnistria; accoglie pertanto favorevolmente la proroga del rifiuto del visto necessario per accedere al territorio dell'Unione europea, di cui sono oggetto i membri del regime transnistriano;

2.

deplora vivamente il fatto che, a più di un anno e mezzo dal pronunciamento della sentenza da parte della CEDH nella causa Ilascu e altri, le autoproclamatesi autorità transnistriane continuano a trattenere in carcere due dei ricorrenti; osserva che, nella sua sentenza, la Corte afferma in particolare che i due Stati convenuti debbono adottare tutte le misure necessarie per porre fine alla detenzione arbitraria dei ricorrenti ancora imprigionati e garantire il loro immediato rilascio;

3.

invita le autorità moldove a continuare ad impegnarsi affinché cessi la detenzione illegale e arbitraria di Andrei Ivantoc e Tudor Petrov-Popa e sia garantito il loro immediato rilascio; sollecita le autorità russe a esplorare attivamente tutte le strade percorribili per porre fine alla detenzione illegale e arbitraria dei due prigionieri e garantire il loro immediato rilascio; invita il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri a perorare la loro immediata liberazione;

4.

invita le autorità moldove, visti l'alto profilo dell'ex Ministro della difesa, Valeriu Pasat, e la sua controversa condanna, a garantire che il processo d'appello possa svolgersi in modo trasparente, conformemente al diritto internazionale;

5.

esprime il suo strenuo e indefesso sostegno agli sforzi compiuti dalle autorità moldove per attuare con successo il piano d'azione nel quadro della politica di prossimità dell'UE; invita la Commissione e il Consiglio a sostenere le autorità moldove nel processo di democratizzazione e a utilizzare tutti gli strumenti diplomatici per indebolire il regime autoritario e illegale della Transnistria;

6.

sollecita il governo moldovo a proseguire il processo di riforma per migliorare lo Stato di diritto e risolvere il problema della corruzione nelle istituzioni, conformemente agli impegni derivanti dal piano d'azione, intensificando anche gli sforzi per quanto concerne la lotta contro qualsiasi forma di tratta di esseri umani;

7.

prende atto della legge sulla prevenzione e la lotta contro il traffico di esseri umani, approvata il 20 ottobre 2005, che prevede assistenza sociale gratuita per le vittime della tratta; invita le autorità moldove a chiarire ulteriormente come verrà finanziata l'applicazione di tale legge; sottolinea l'importanza di prevedere risorse umane e finanziarie supplementari per gli organi consultivi sulla tratta delle donne e contare su una maggiore cooperazione da parte delle ONG che operano nel settore;

8.

plaude alla costruttiva cooperazione tra i vari partiti politici rappresentati nel parlamento moldovo; riconosce l'importanza delle riforme relativamente all'indipendenza del potere giudiziario, ai servizi di intelligence, alla legge elettorale e alla Corte dei conti; sollecita il potenziamento delle strutture giudiziarie della Moldova; sottolinea che è importante che queste ed altre riforme siano realizzate senza indugio;

9.

è convinto che le riforme in Moldova potranno essere coronate da successo solo se saranno attuate nel rispetto dello Stato di diritto e delle libertà fondamentali; sollecita tutte le parti interessate, inclusi i membri della società civile, a lavorare insieme per promuovere l'ulteriore evoluzione democratica del paese;

10.

valuta positivamente l'attuazione della dichiarazione congiunta in materia doganale rilasciata dai Primi ministri dell'Ucraina e della Moldova il 30 dicembre 2005; invita gli operatori economici della regione transnistriana della Moldova a registrarsi presso le competenti autorità a Chisinau affinché il flusso di merci attraverso la frontiera possa avvenire senza ostacoli; invita le autoproclamatesi autorità transnistriane a non bloccare tale registrazione;

11.

plaude all'istituzione della missione EUBAM per Moldova e Ucraina, che potrebbe contribuire ad ampliare gli sforzi per la ricerca di una soluzione praticabile e sostenibile al conflitto nella Transnistria; sottolinea che il miglioramento dei controlli alle frontiere è un elemento fondamentale per porre fine al conflitto, anche limitando il traffico di armi;

12.

invita la Commissione, il Consiglio e l'EUSR per la Moldova a fare tutto il possibile per evitare una escalation della crisi che interessa attualmente le zone di confine;

13.

prende atto della dichiarazione positiva, sebbene per taluni aspetti critica, del parlamento moldovo sull'iniziativa ucraina volta a risolvere il conflitto nella Transnistria; invita tutte le parti coinvolte ad impegnarsi pienamente nei negoziati 5 + 2 (cui partecipano la Moldova, la regione transnistriana della Moldova, la Russia, l'Ucraina e l'OSCE, più l'Unione europea e gli Stati Uniti in qualità di osservatori), e a pervenire a una soluzione politica del conflitto;

14.

invita la Russia a cessare immediatamente di appoggiare il regime in Transnistria, a ribadire il proprio impegno a rispettare l'integrità territoriale della Moldova quale definita dalla Costituzione moldova e a ritirare incondizionatamente le proprie truppe, incluse le armi pesanti e le munizioni; sottolinea che, conformemente alla decisione presa durante il Vertice OSCE del 1999 a Istanbul, le truppe avrebbero dovuto essere ritirate entro la fine del 2002; invita il Consiglio a iscrivere tale punto all'ordine del giorno del prossimo Vertice UE-Russia;

15.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo e al parlamento della Moldova, ai governi di Romania, Ucraina, Federazione russa e Stati Uniti d'America, al Segretario generale dell'OSCE nonché al Segretario generale del Consiglio d'Europa.


(1)  GU C 91 E del 15.4.2004, pag. 692.

(2)  GU C 304 E dell'1.12.2005, pag. 398.

(3)  GU C 45 E del 23.2.2006, pag. 107.

(4)  GU L 44 del 15.2.2006, pag. 32.

(5)  GU L 44 del 15.2.2006, pag. 31.

P6_TA(2006)0100

Kazakistan

Risoluzione del Parlamento europeo sul Kazakistan

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni sul Kazakistan,

visto l'Accordo di partenariato e cooperazione (APC) tra l'Unione europea e il Kazakistan, firmato il 23 gennaio 1995 ed entrato in vigore il 1o luglio 1999,

vista la dichiarazione dell'Unione europea, del 16 febbraio 2006, sulla morte di Altynbek Sarsenbayev in Kazakistan,

visto il documento strategico della Commissione sull'Asia centrale 2002-2006,

viste le conclusioni della quarta riunione del Consiglio di cooperazione UE-Kazakistan,

visti i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del 4 dicembre 2005,

visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.

considerando che Altynbek Sarsenbayev, uomo politico di primo piano e copresidente del partito di opposizione «Vero AK Zhol», è stato brutalmente assassinato il 13 febbraio 2006 insieme alla sua guardia del corpo e al suo autista,

B.

considerando che il 12 novembre 2005 un altro leader dell'opposizione, Nurkadilov Zamanbek, era stato colpito a morte in circostanze non chiare, dopo che aveva accusato il governo di corruzione; considerando altresì che l'inchiesta ufficiale ha concluso che Nurkadilov si è suicidato,

C.

considerando che dodici attivisti dell'opposizione, come anche parecchi giornalisti, hanno scontato da cinque a quindici giorni di carcere o sono stati multati per avere organizzato, il 26 febbraio 2006, una manifestazione in memoria di Altynbek Sarsenbayev, il leader dell'opposizione ucciso,

D.

considerando che il Segretario generale del Senato è stato arrestato per l'uccisione di Sarsenbayev, insieme a cinque membri dei servizi di sicurezza di Stato, e accusato di sequestro e di omicidio, cosa che ha portato alle dimissioni del capo dell'agenzia di sicurezza di Stato,

E.

considerando che il Kazakistan è un alleato chiave nella lotta contro il terrorismo internazionale e il fondamentalismo religioso, e che desidera presiedere l'OSCE a partire dal 2009,

F.

sottolineando che il rispetto dei diritti dell'uomo, della democrazia e dello Stato di diritto è un elemento fondamentale dell'Accordo di partenariato e cooperazione UE-Kazakistan, su cui si baserà lo sviluppo delle future relazioni,

1.

condanna l'assassinio di Altynbek Sarsenbayev e porge le proprie condoglianze alla famiglia della vittima;

2.

esprime profonda preoccupazione in relazione al fatto che, nell'arco di tre mesi, sono stati uccisi due uomini politici di primo piano appartenenti all'opposizione;

3.

invita le autorità del Kazakistan a portare a termine, in modo approfondito, indipendente e trasparente, l'inchiesta in corso sulle circostanze della morte di Altynbek Sarsenbayev e delle due persone che lo accompagnavano;

4.

si compiace della dichiarazione che il Presidente Nazarbayev ha rilasciato il 21 febbraio 2006 e in cui condanna gli omicidi promettendo pene severe per le persone coinvolte;

5.

si compiace del fatto che Galymzhan Zhakianov sia stato liberato dal suo esilio interno;

6.

condanna il fatto che attivisti dell'opposizione e giornalisti abbiano scontato dai cinque ai quindici giorni di carcere per avere preso parte alla manifestazione pacifica organizzata dopo la morte di Altynbek Sarsenbayev;

7.

sollecita il governo del Kazakistan a tenere fede agli impegni contratti nel quadro dell'Accordo di partenariato e cooperazione, segnatamente per quanto attiene al rispetto della democrazia, dei principi del diritto internazionale e dei diritti dell'uomo, e ad avanzare verso la democratizzazione, la garanzia di maggiori libertà per i cittadini e la liberalizzazione; ribadisce l'importanza che attribuisce alla cooperazione tra il Kazakistan e l'Unione europea nel settore economico, politico e culturale;

8.

invita il Consiglio e la Commissione a mettere la questione del rispetto dei diritti dell'uomo al centro della prossima riunione del Consiglio di cooperazione, subordinando l'ulteriore applicazione dell'Accordo di partenariato e cooperazione ai progressi compiuti in tale settore, nonché a potenziare il programma TACIS per la democrazia a favore del Kazakistan, in particolare con l'obiettivo di rafforzare e sviluppare istituzioni democratiche, mezzi di comunicazione indipendenti e la lotta contro la corruzione; chiede che tali tematiche figurino all'ordine del giorno della prossima riunione della Commissione di cooperazione parlamentare UE-Kazakistan, che dovrebbe avere luogo il 29 e il 30 maggio 2006;

9.

sottolinea che il rispetto dei principi della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti dell'uomo, quali stabiliti chiaramente nell'Accordo di partenariato e cooperazione, rappresenta un requisito preliminare che il Kazakistan deve rispettare se vuole presiedere l'OSCE a partire dal 2009;

10.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Rappresentante speciale dell'UE per l'Asia centrale, all'OSCE, al Consiglio d'Europa, al governo e al Presidente del Kazakistan.

P6_TA(2006)0101

Impunità in Africa, in particolare il caso di Hissène Habré

Risoluzione del Parlamento europeo sull'impunità in Africa e, in particolare, sul caso di Hissène Habré

Il Parlamento europeo,

visto il trattato sul Tribunale penale internazionale,

vista la risoluzione 1638 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in cui si chiede alla Missione ONU in Liberia di arrestare e detenere l'ex Presidente Taylor qualora rientri in Liberia e trasferirlo o facilitarne il trasferimento in Sierra Leone per perseguirlo in giudizio davanti al Tribunale speciale per la Sierra Leone,

viste le sue precedenti risoluzioni sul Ciad e la Liberia, segnatamente quella del 24 febbraio 2005 sull'estradizione di Charles Taylor (1),

vista la 38a Sessione ordinaria della Commissione africana dei diritti dell'uomo e dei popoli tenutasi a Banjul, Gambia, dal 21 novembre al 5 dicembre 2005,

visto l'articolo 115, paragrafo 5, del proprio regolamento,

A.

ricordando lo Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale ed evidenziando che sono trascorsi 50 anni da quando le Nazioni Unite hanno riconosciuto per la prima volta la necessità di instaurare un Tribunale penale internazionale per perseguire i crimini quali il genocidio,

B.

considerando che Kofi Annan, Segretario generale dell'ONU, ha affermato che le amnistie per gravi violazioni dei diritti umani continuano ad essere inaccettabili e non possono essere riconosciute dall'ONU a meno che escludano il genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra,

C.

prendendo atto con preoccupazione dei numerosi abusi dei diritti umani in talune regioni del Continente africano e che i perpetratori di tali crimini sono raramente portati in giudizio mentre viene spesso negata un'effettiva riparazione alle vittime,

D.

considerando che il diritto internazionale stabilisce chiaramente che i criminali di guerra devono essere sempre giudicati e che gli Stati hanno l'obbligo di estradare le persone sospettate di aver commesso crimini di guerra,

E.

prendendo atto che l'Atto costitutivo dell'Unione africana, all'articolo 4, lettera o), condanna e respinge espressamente l'impunità,

F.

plaudendo alle dichiarazioni dell'Unione africana contro l'impunità e ritenendo che essa guadagnerà credibilità provando la sua determinazione ad adottare misure pratiche contro l'impunità in materia di violazioni dei diritti umani,

G.

considerando che i numerosi crimini, compresi i crimini contro l'umanità commessi dai dittatori africani e dai loro complici, restano impuniti, causando così un torto supplementare ai parenti più stretti delle vittime e incoraggiando la perpetrazione di nuovi crimini,

H.

osservando, inoltre, che 27 Stati africani hanno ratificato lo Statuto di Roma e che taluni di essi hanno esplicato sforzi per dare effetto giuridico all'attuazione dello Statuto di Roma a livello nazionale,

I.

considerando che diversi ex dittatori africani, in particolare Charles Taylor, Mengistu Haile Mariam e Hissène Habré, e i loro complici, che hanno commesso gravi crimini, vivono oggi tranquilli e pacifici in piena impunità,

J.

considerando che è stato emesso un mandato di arresto internazionale che accusa Hissène Habré, ex Presidente in esilio del Ciad, di crimini contro i diritti umani commessi durante il suo governo nel 1982-1990,

K.

considerando che le vittime hanno utilizzato il caso Habré per reclamare una giustizia maggiore ed aprire nuovi orizzonti alla giustizia in Ciad e altrove,

L.

considerando che l'Unione africana ha deciso, il 24 gennaio 2006, di creare un gruppo di esperti giuridici incaricato di suggerire il luogo e il modo in cui Hissène Habré dovrebbe essere processato, dando preferenza a «un meccanismo africano»,

M.

considerando che il Presidente nigeriano Obasanjo dovrebbe annunciare nel prossimo futuro che consegnerà Charles Taylor affinché venga processato per i suoi presunti crimini, cogliendo così l'opportunità di provare l'impegno della Nigeria per quanto riguarda lo Stato di diritto nell'Africa occidentale,

N.

considerando che il Tribunale speciale per la Sierra Leone è stato costituito nel 2002 per processare i principali colpevoli di crimini di guerra commessi durante il conflitto armato in Sierra Leone; considerando che il Tribunale speciale ha imputato Charles Taylor di 17 capi d'accusa per crimini di guerra e crimini contro l'umanità,

O.

considerando che il Colonnello Mengistu, il brutale ex dittatore dell'Etiopia, continua a godere del diritto d'asilo in Zimbabwe,

1.

ricorda che, in assenza di un Tribunale penale internazionale che stabilisca la responsabilità individuale quale meccanismo di applicazione, gli atti di genocidio e enormi violazioni dei diritti umani resterebbero spesso impuniti;

2.

evidenzia che è ormai acquisito nel diritto consuetudinario internazionale che, a prescindere dal loro status, ai perpetratori non vengono accordate l'amnistia o l'immunità in caso di violazioni dei diritti umani, e sostiene vigorosamente la traduzione in giustizia dei responsabili di crimini e atrocità;

3.

ribadisce che la lotta contro l'impunità costituisce una delle pietre angolari della politica dell'Unione nel campo dei diritti umani ed invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri dell'Unione africana a continuare ad accordare la debita attenzione a tale questione;

4.

ritiene che non si possa conseguire una pace sostenibile mediante accordi per proteggere coloro che sono responsabili di abusi sistematici dei diritti umani;

5.

esorta gli Stati membri dell'Unione africana che non l'abbiano ancora fatto a ratificare lo Statuto di Roma e ad adottare un piano di azione nazionale per l'effettiva attuazione dello Statuto di Roma a livello nazionale;

6.

incoraggia l'Assemblea dei Capi di Stato e di governo dell'Unione africana ad esortare i propri Stati membri a condannare e respingere l'impunità;

7.

invita l'Unione africana ad adottare misure pratiche che contribuiscano agli sforzi regionali nella lotta contro l'impunità;

8.

incoraggia l'Unione africana a sviluppare le sue istituzioni di diritto penale e ad organizzare una migliore cooperazione in materia penale tra i suoi membri e con le autorità di altri continenti per ridurre l'impunità dei crimini contro l'umanità commessi da autorità africane e da, o con la complicità di, cittadini di altri continenti;

9.

ricorda che la comunità internazionale ha istituito un meccanismo di responsabilità per mezzo di tribunali ad hoc per i perpetratori di crimini e atrocità in Ruanda e in Sierra Leone, per esempio, e sottolinea che la comunità internazionale deve parlare all'unisono per contribuire a promuovere una responsabilità effettiva;

10.

ricorda i procedimenti del Tribunale penale internazionale per il Ruanda ad Arusha e le estreme difficoltà affrontate dagli investigatori esterni per tradurre in giustizia i responsabili del genocidio ruandese nel 1994;

11.

ritiene particolarmente scioccante che coloro che hanno perpetrato abusi dei diritti umani durante il massacro di civili nella Repubblica democratica del Congo — in cui, durante sei anni di conflitto, almeno tre milioni di persone hanno perso la vita — e anche nella regioni dei Grandi Laghi continuino a godere dell'impunità;

12.

invita il Senegal a garantire un equo processo a Hissène Habré, estradandolo in Belgio qualora non vi sia un'alternativa africana, conformemente alla Convenzione dell'ONU contro la tortura o altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti;

13.

invita l'Unione africana, nell'ambito del processo contro Hissène Habré, a garantire che il Senegal rispetti i suoi impegni internazionali in quanto Stato parte alla Convenzione contro la tortura;

14.

ritiene che la mossa dei Capi di Stato africani riguardo alla questione Habré costituisca un passo significativo dato che i leader africani hanno chiaramente affermato che è necessario lottare contro l'impunità;

15.

invita il governo della Nigeria ad agire nel costante interesse del processo di pace della Liberia e a sostenere lo Stato di diritto consegnando immediatamente Charles Ghankay Taylor alla giurisdizione del Tribunale speciale per la Sierra Leone;

16.

plaude al fatto che la Presidente liberiana recentemente eletta, Johnson-Sirleaf, abbia appena chiesto alla Nigeria di consegnare Charles Taylor e le rende omaggio per aver promesso che la sua presidenza difenderà la responsabilità e lo Stato di diritto;

17.

invita gli Stati membri ad adoperarsi in tutti i modi per garantire che anche i cittadini dei paesi europei che hanno commesso crimini o agito come complici di crimini in Africa e in altri paesi in via di sviluppo vengano portati in giustizio e che le vittime di tali crimini ricevano una riparazione;

18.

incarica il proprio Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Consiglio dei ministri ACP-UE, ai governi del Ciad, della Liberia, della Nigeria e del Senegal, all'Unione africana e al Segretario generale delle Nazioni Unite.


(1)  GU C 304 E dell'1.12.2005, pag. 408.


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