This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Document C2005/115/23
Case C-110/05: Action brought on 4 March 2005 by the Commission of the European Communities against the Italian Republic
Causa C-110/05: Ricorso della Commissione delle Comunità Europee contro Repubblica italiana proposto il 4 marzo 2005
Causa C-110/05: Ricorso della Commissione delle Comunità Europee contro Repubblica italiana proposto il 4 marzo 2005
GU C 115 del 14.5.2005, p. 12–13
(ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)
14.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 115/12 |
Ricorso della Commissione delle Comunità Europee contro Repubblica italiana proposto il 4 marzo 2005
(Causa C-110/05)
(2005/C 115/23)
Lingua processuale: l'italiano
Il 4 marzo 2005, la Commissione delle Comunità europee rappresentata dalla sig.a D. Recchia e dal Sig. F. Amato, in qualità di agenti, con domicilio eletto in Lussemburgo, ha proposto dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee un ricorso contro la Repubblica italiana.
La ricorrente chiede che la Corte voglia:
1) |
constatare che la Repubblica italiana, vietando il traino di rimorchi da parte dei motoveicoli, è venuta meno agli obblighi che le incombono in virtù dell'art. 28 del Trattato CE; |
1) |
condannare la Repubblica italiana alle spese sostenute dalla Commissione delle Comunità europee. |
Motivi e principali argomenti
Ai sensi dell'articolo 56 del codice della strada, risulta vietato in Italia il traino di rimorchi da parte dei motoveicoli, con la sola eccezione dei mototrattori.
Secondo la Commissione non vi è dubbio che detto divieto ha per effetto di impedire l'uso di rimorchi lecitamente prodotti e commercializzati negli Stati membri ove tale divieto non sussiste, ostacolandone l'importazione e la vendita in Italia.
Di conseguenza, la Commissione ritiene che la Repubblica italiana sia venuta meno agli obblighi imposti dall'articolo 28 CE.