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Document 92003E002731

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2731/03 di Mihail Papayannakis (GUE/NGL) alla Commissione. Accordo quadro di unione doganale fra la Turchia e la parte nord di Cipro.

GU C 65E del 13.3.2004, p. 190–190 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

European Parliament's website

13.3.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 65/190


(2004/C 65 E/207)

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2731/03

di Mihail Papayannakis (GUE/NGL) alla Commissione

(10 settembre 2003)

Oggetto:   Accordo quadro di unione doganale fra la Turchia e la parte nord di Cipro

Il governo turco ha firmato un «accordo quadro» di unione doganale con la autoproclamata «Repubblica turca di Cipro del Nord», che non è né uno Stato indipendente né un'entità riconosciuta in conformità del diritto internazionale e delle risoluzioni dell'ONU.

Considerato che la firma di tale accordo costituisce una violazione manifesta dei principi del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e delle decisioni del Consiglio di sicurezza, nonché dei principi e delle decisioni dell'Unione europea, e che è contraria al quadro istituzionale delle relazioni tra l'Unione europea e la Repubblica di Cipro, ma anche tra l'Unione europea e la stessa Turchia che è candidata all'adesione, può dire la Commissione se è stato chiesto il suo parere prima della firma dell'accordo quadro, se quest'ultimo è conforme ai principi e alle disposizioni degli accordi di associazione e di unione doganale conclusi fra la Turchia e l'Unione europea, e se ritiene che esso possa avere ripercussioni sul processo di adesione della Turchia e sulla valutazione della sua candidatura da parte delle istituzioni comunitarie competenti?

Risposta comune

data dal sig. Verheugen in nome della Commissione

alle interrogazioni scritte E-2679/03 e P-2731/03

(1o ottobre 2003)

La Commissione deplora la firma dell'8 agosto 2003 del cosiddetto «accordo quadro dell'unione doganale» tra la Turchia e la Repubblica turca di Cipro del Nord («RTCN»). Ai sensi del diritto internazionale, tale «accordo» non ha validità giuridica ed è stato firmato senza alcuna previa consultazione dell'Unione. L'Unione ha precisato al governo turco che la ratifica dell«accordo quadro» violerebbe l'unione doganale tra la Commissione e la Turchia e non contribuirebbe a risolvere il problema di Cipro.

In relazione ai timori espressi dagli on. parlamentari in merito alle esportazioni provenienti dalla parte settentrionale di Cipro, la Commissione tiene a sottolineare che per beneficiare del trattamento preferenziale previsto dall'Accordo di associazione CE-Cipro, le importazioni da Cipro devono essere accompagnate da certificati di origine rilasciati dalle autorità riconosciute, conformemente alla decisione della Corte di Giustizia del 1994 (Anastasiou Pissouri Ltd e altri). Le autorità doganali degli Stati membri hanno il compito di controllare i certificati di origine. Se i prodotti scortati da certificati non conformi dovessero essere messi in circolazione, la Commissione e gli Stati membri potrebbero prendere appropriati provvedimenti doganali.


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