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Document 92003E002453

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2453/03 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione. Eurostat: data della prima frode constatata e semplice possibilità di prendere visione di contratti con aziende, nonché importi per ciascuna impresa.

GU C 65E del 13.3.2004, pp. 156–157 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

European Parliament's website

13.3.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 65/156


(2004/C 65 E/171)

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2453/03

di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione

(23 luglio 2003)

Oggetto:   Eurostat: data della prima frode constatata e semplice possibilità di prendere visione di contratti con aziende, nonché importi per ciascuna impresa

1.

Da quando la Commissione era a conoscenza di contatti di Eurostat con aziende di dubbia fama, dell'ingresso attraverso fondi neri di considerevoli importi (nel frattempo almeno 900 000 euro) per la vendita di dati statistici attraverso «datashops» e della possibilità, per alcuni funzionari, di disporre di tali fondi? La Commissione ne era a conoscenza dal 1997, dal 1999 o appena dal 2001? La Commissione condivide la mia opinione per cui la corrispondenza interna della Commissione, segnatamente le lettere ESTAT/G-0/CD/sb/000347 e PRODI(2000)A/291246.--/1, suscitano l'impressione che il Presidente della Commissione Prodi ne fosse a conoscenza prima di quanto finora ammesso dalla Commissione?

2.

La Commissione sa che le irregolarità legate a contratti con Eurostat coinvolgono forse anche un gran numero di aziende, fra cui Worldsystems, Eurocost, Eurogramme, TES, GIM, DEBA, Planistat e CESD, e che in questo caso si tratta di importi ancora più consistenti? La Commissione sa che basta pigiare un bottone del sistema di contabilità interna «Sincom» per poter dire con esattezza in che periodo tali imprese hanno stipulato contratti con Eurostat e per quali importi? La Commissione è disposta a fornire tali dati a me e agli altri eurodeputati?

Risposta del sig. Solbes Mira a nome della Commissione

(22 settembre 2003)

La Commissione ha risposto alle domande nel corso delle audizioni della Cocobu (commissione per il controllo dei bilanci), in particolare durante le audizioni del 17 e del 30 giugno 2003. La Commissione ha adottato i provvedimenti necessari non appena le informazioni le sono state disponibili. In tale contesto rinvio l'onorevole parlamentare alle decisioni della Commissione del 9 e del 23 luglio 2003.

Il messaggio elettronico inviato al Presidente in data 13 novembre 2000 al quale si riferisce l'onorevole parlamentare è redatto in un tono di polemica generale, restando privo di precisione in merito all'oggetto operativo e concreto. L'autore del messaggio espone in modo disordinato considerazioni di vario tipo, ad esempio sul confronto tra il coraggio di taluni membri della Commissione e di alte personalità quali Monnet e Schumann, unitamente ad altre osservazioni talvolta piuttosto enigmatiche. In breve, per un lettore non preparato era difficile comprendere il vero oggetto del messaggio. Nel rispetto della prassi applicata in casi di questo tipo, il messaggio è stato trasmesso direttamente al servizio interessato (in tal caso Eurostat) affinché sia trattato in modo adeguato. Eurostat si è quindi soffermato sulla parte che si poteva considerare «operativa» del documento, ovvero l'interesse dell'autore per l'eventuale pubblicazione di un rapporto di revisione interna riguardante Eurocost. La risposta fornita descriveva la situazione fattuale del dossier in quel preciso momento, ovvero che il rapporto in questione era stato trasmesso ai servizi competenti, che lo trattavano nel rispetto delle norme di riservatezza da applicare in casi di questo tipo.

L'11 giugno 2003 la Commissione ha incaricato il servizio di revisione interna (IAS) di effettuare un audit dei contratti di Eurostat. Il 9 luglio 2003 la Commissione ha ricevuto un primo rapporto interinale dal servizio di revisione interna e un'analisi della DG BUDG dei rapporti di audit elaborati dal servizio di revisione interna su Eurostat e, su tale base, ha adottato decisioni e le ha comunicate al Parlamento. È stata in particolare istituita una task force speciale guidata dal direttore dell'Ufficio europeo antifrode (OLAF). Conformemente alla decisione della Commissione del 23 luglio 2003 il compito della Task Force Eurostat (TFES) consiste nell'elaborare una relazione per la Commissione in cui si esaminano i vari aspetti amministrativi dei dossier di Eurostat. Sia la TFES che l'IAS continuano ad operare. La Commissione ha dichiarato che terrà il Parlamento regolarmente informato in merito ai risultati ottenuti.

Nell'ambito della discarica del 2001 la Commissione ha già affermato che sta elaborando una base dati centrale sui contratti. L'informazione richiesta dall'onorevole parlamentare dovrà essere ottenuta tramite l'applicazione interna che fornisce i dati sugli stanziamenti di bilancio effettuati a favore di terzi. Nelle risposte ad altre interrogazioni parlamentari la Commissione ha già fornito informazioni dettagliate su stanziamenti d'impegno e di pagamento per la maggior parte degli organismi citati dall'autore della presente interrogazione.


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