(2004/C 65 E/121)

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2003/03

di Salvador Garriga Polledo (PPE-DE) alla Commissione

(16 giugno 2003)

Oggetto:   Libertà di circolazione delle banconote in euro

La circolazione delle banconote in euro, sin dai suoi primi giorni di vita, si è scontrata con un ostacolo, che, anche se atteso, non è meno fastidioso e preoccupante, ossia la restrizione alla circolazione di determinate banconote, segnatamente a partire dai tagli da cento euro.

«Non si accettano banconote da 100 euro», indicano numerosi cartelli nei negozi e negli esercizi aperti al pubblico.

Può dirci la Commissione se esistono disposizioni relative alla possibilità di non accettare banconote in euro, indipendentemente dal loro taglio, e, in caso contrario, se gli utenti che desiderino pagare i servizi richiesti abbiano un qualche strumento legale per contestare le disposizioni che limitano la circolazione di determinate banconote in euro?

Risposta data dal sig. Solbes Mira a nome della Commissione

(23 luglio 2003)

A norma dell'articolo 106, paragrafo 1, 3 o periodo del trattato CE e dell'articolo 10 del regolamento (CE) n. 974/98 del Consiglio del 3 maggio 1998 relativo all'introduzione dell'euro (1), tutti i tagli di banconote denominate in euro hanno corso legale. Il predetto regolamento (articolo 11) limita il numero di monete metalliche che ciascuno è obbligato ad accettare, ma non prevede alcuna regola in questo senso per quanto riguarda le banconote. I diversi tagli di banconote denominate in euro sono definiti in una decisione del Consiglio dei governatori della Banca centrale europea (BCE). La nozione di corso legale non è definita nel diritto comunitario e deve dunque essere interpretata in funzione delle norme e pratiche nazionali.

Non vi è alcun atto comunitario che preveda un ricorso legale contro le restrizioni nell'accettazione di alcune banconote. Varie disposizioni giuridiche possono applicarsi in funzione del diritto civile e monetario degli Stati membri.

(1)  GU L 139 dell'11.5.1998.