(2004/C 65 E/134)

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2261/03

di Margrietus van den Berg (PSE) alla Commissione

(8 luglio 2003)

Oggetto:   Inventarizzazione degli aiuti statali alle associazioni calcistiche professionistiche

In seguito alla lettera della Commissione (DG Concorrenza H3/NTI/amv D(2002)0422) dell'11 luglio 2002 al governo olandese, quest'ultimo ha fatto inventariare tipo e portata dei rapporti finanziari tra 33 comuni, da un lato, e associazioni calcistiche professionistiche e i loro stadi, dall'altro. I risultati hanno fatto sì che il governo olandese sta adottando misure per eliminare i punti oscuri sul rapporto tra autorità e associazioni calcistiche professionistiche, vista la funzione sociale che rivestono. Ciò avviene di concerto con l'autorità statale, le province, i comuni, la KNVB (federazione calcio olandese) e la Commissione europea.

Tali punti oscuri non sono una prerogativa dei Paesi Bassi. Un'analoga panoramica della situazione in tutta Europa è pertanto vista con estremo favore.

La Commissione ha espresso a più Stati membri i propri timori riguardanti presunti aiuti statali? In caso affermativo, a quali paesi?

Che cosa ne pensa la Commissione di un'inventarizzazione a livello europeo degli aiuti statali alle associazioni calcistiche professionistiche? La Commissione è disposta a farla eseguire?

Risposta data dal sig. Monti a nome della Commissione

(13 agosto 2003)

La Commissione sta valutando attualmente diverse potenziali misure di aiuto statale. In questo contesto sono state richieste informazioni al governo italiano per quanto riguarda un decreto che applicherebbe norme contabili meno rigorose ai club sportivi professionistici. Le informazioni fornite sono attualmente al vaglio. I servizi della Commissione stanno inoltre esaminando, a seguito di una denuncia, la vendita di taluni beni immobili al club di calcio AZ nei Paesi Bassi. In questo caso la Commissione ha avviato il 23.7.2003 una procedura d'indagine formale. La Commissione fa presente inoltre di aver esaminato una notifica del governo francese riguardante sussidi pubblici a club sportivi professionistici nel 2001 e di aver deciso di non muovere obiezioni in quanto le misure erano destinate a sostenere l'istruzione e la formazione iniziale e in quanto tali costituivano un programma d'istruzione o di tipo analogo ma non un aiuto di Stato ai sensi del trattato CE.

La Commissione è convinta che la sua politica debba essere condotta sulla base dei singoli casi. Pertanto non intende in questa fase lanciare un'indagine sugli aiuti di Stato ai club di calcio professionistici su scala europea.