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Document 92003E001713
WRITTEN QUESTION E-1713/03 by Ioannis Marínos (PPE-DE)and Stavros Xarchakos (PPE-DE) to the Commission. Operation of the capital market in Greece.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1713/03 di Ioannis Marínos (PPE-DE)e Stavros Xarchakos (PPE-DE) alla Commissione. Funzionamento del mercato dei capitali in Grecia.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1713/03 di Ioannis Marínos (PPE-DE)e Stavros Xarchakos (PPE-DE) alla Commissione. Funzionamento del mercato dei capitali in Grecia.
GU C 65E del 13.3.2004, p. 89–89
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
|
13.3.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 65/89 |
(2004/C 65 E/100)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1713/03
di Ioannis Marínos (PPE-DE) e Stavros Xarchakos (PPE-DE) alla Commissione
(23 maggio 2003)
Oggetto: Funzionamento del mercato dei capitali in Grecia
Com'è noto, negli anni 1999-2001 si è avuta in Grecia una ridistribuzione dei redditi mediante la Borsa, ridistribuzione che secondo le stime ammonterebbe a 100 miliardi di euro. La caduta vertiginosa dell'Indice generale dei prezzi nella Borsa greca (iniziata nel 2000 e proseguita ad un ritmo più elevato negli anni 2001 e 2002) ha causato tensioni sociali e un vero e proprio impasse per centinaia di migliaia di cittadini greci, che avevano investito in Borsa i propri risparmi (o che avevano contratto prestiti per effettuare investimenti). La situazione generale suscita legittimi interrogativi sulle modalità di funzionamento e di controllo del mercato dei capitali in Grecia, nonché sulla possibilità di evitare una situazione analoga in futuro.
Qual è il parere della Commissione circa la struttura e le modalità di funzionamento del mercato dei capitali in Grecia specie nel periodo 1999-2001? Ha forse osservato una ridistribuzione dei redditi di pari entità in altri Stati membri dell'Unione europea?
Risposta data dal sig. Solbes Mira a nome della Commissione
(26 giugno 2003)
La Commissione non è in grado di confermare la cifra indicata dagli onorevoli parlamentari riguardante le perdite subite dagli investitori sui mercati borsistici greci, ma condivide pienamente le loro preoccupazioni per quanto concerne le conseguenze del crollo delle quotazioni azionarie su tali mercati.
Tuttavia occorre anche ricordare che la brusca caduta dell'indice generale dei prezzi del mercato borsistico greco ha fatto seguito ad un forte aumento verificatosi tra il 1996 ed il 2000. L'ammodernamento della Borsa valori e la prospettiva dell'entrata nell'Unione economica e monetaria (UEM) hanno suscitato aspettative presso gli investitori quanto ai rendimenti delle azioni alla fine degli anni '90. L'indice generale dei prezzi della Borsa valori di Atene è aumentato di circa il 600 % tra il 1996 ed il 1999. Ha perso successivamente circa il 65 %. Questa flessione è certamente marcata, ma corrisponde alle tendenze osservate nella maggioranza delle piazze borsistiche. Dal gennaio 2000 il principale indice francese è sceso di circa il 50 % e gli indici tedeschi e britannici rispettivamente di circa il 55 % ed il 40 %.
La caduta dei prezzi, che è cominciata con lo scoppio della bolla delle azioni nel settore delle tecnologie, dei mass media e delle telecomunicazioni, si è estesa a tutti i settori, il che riflette le preoccupazioni degli investitori circa gli utili futuri delle imprese in un contesto d'economia mondiale indebolita e d'incertezza geopolitica, nonché di perdita di fiducia nel governo societario e nell'integrità del mercato. Alla Commissione preme sottolineare che l'applicazione rapida e completa di tutte le misure previste nel Piano d'azione per i servizi finanziari, le iniziative nel settore del governo societario, nonché la razionalizzazione del quadro di regolamentazione e di vigilanza a livello dell'Unione contribuiranno notevolmente ad aumentare il livello di protezione degli investitori e a rafforzare la stabilità e l'efficacia del sistema finanziario, a vantaggio sia degli investitori che delle imprese.