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Document 92002E003898
WRITTEN QUESTION E-3898/02 by Ilda Figueiredo (GUE/NGL) to the Commission. Community support for small and medium-sized enterprises.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3898/02 di Ilda Figueiredo (GUE/NGL) alla Commissione. Sostegni comunitari alle piccole e medie imprese.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3898/02 di Ilda Figueiredo (GUE/NGL) alla Commissione. Sostegni comunitari alle piccole e medie imprese.
GU C 268E del 7.11.2003, pp. 60–62
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3898/02 di Ilda Figueiredo (GUE/NGL) alla Commissione. Sostegni comunitari alle piccole e medie imprese.
Gazzetta ufficiale n. 268 E del 07/11/2003 pag. 0060 - 0062
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3898/02 di Ilda Figueiredo (GUE/NGL) alla Commissione (14 gennaio 2003) Oggetto: Sostegni comunitari alle piccole e medie imprese Le piccole e medie imprese (PMI) rappresentano circa il 99 % dei 18 milioni di imprese esistenti nell'UE, senza contare il settore agricolo dove la piccola e media impresa è predominante. Tali imprese occupano circa il 66 % del totale della manodopera e circa il 55 % del volume totale di affari. È ovvio il suo peso socioeconomico, ma anche il suo contributo alla dinamizzazione del tessuto imprenditoriale, alla promozione dell'innovazione e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Le PMI hanno difficoltà e debolezze proprie alla loro dimensione, soprattutto a livello di finanziamento, che la contrazione dell'attività economica e la crescente intensificazione della concorrenza sono venute ad aggravare. Queste difficoltà sono più gravi nelle zone più sfavorite dell'UE. In base ai dati della Commissione, il precedente quadro finanziario 1994-1999 è andato a beneficio di 800 000 PMI nell'UE, con una concessione totale del 18 % dei fondi strutturali. Tra il 1994 e il 1998, il programma quadro di ricerca e sviluppo è andato a favore di circa 15 000 PMI con il 20 % di dotazione globale. Nel 1999 il meccanismo PMI è andato a vantaggio di 4 338 PMI nell'UE con la creazione di 53 879 posti di lavoro ed un investimento totale di circa 3,8 miliardi di euro. Particolare importanza hanno due strumenti gestiti dal Fondo europeo di investimento: il meccanismo di garanzia alle PMI, con circa 168 milioni di euro tra il 1998 e il 2000, e il meccanismo di promozione della tecnologia europea. In tale contesto si chiede alla Commissione: 1. Qual è la ripartizione del totale degli aiuti comunitari alle PMI e qual'è il numero totale delle PMI che hanno ottenuto un sostegno, per ogni Stato membro, nel periodo 1994-1999 e in quello 2000-2001? Qual è la ripartizione degli investimenti, delle imprese sostenute e dei nuovi posti di lavoro creati dal meccanismo PMI per ogni Stato membro tra il 1999 e il 2001? 2. Quante PMI portoghesi hanno finora beneficiato del meccanismo di garanzia alle PMI e del meccanismo di promozione della tecnologia europea? Qual è il volume di aiuti e quale valutazione ha fatto la Commissione di questi meccanismi in Portogallo? 3. Quali sono gli strumenti e gli aiuti comunitari esistenti per sostenere le associazioni delle PMI e promuovere l'associazionismo delle PMI? Risposta data dal sig. Liikanen a nome della Commissione (4 marzo 2003) 1. Due tabelle riassuntive degli aiuti comunitari alle piccole e medie imprese (PMI) sono riportate all'allegato I, che viene inviato direttamente all'onorevole parlamentare e al Segretariato generale del Parlamento. Esse offrono una sintesi dei diversi tipi di azioni comunitarie (sovvenzioni, prestiti, garanzie, ecc.) relative a periodi diversi. Gli importi non possono quindi essere sommati. Esse comprendono i principali strumenti e programmi, ma non pretendono di essere esaurienti. I dati sono stime. Quanto al meccanismo di garanzia alle PMI, informazioni più particolareggiate sono riportate all'allegato II, che viene inviato direttamente all'onorevole parlamentare e al Segretariato generale del Parlamento. Trattandosi di un meccanismo di garanzia, le cifre sugli investimenti non sono significative. I dati si riferiscono quindi al volume aggregato delle garanzie attualmente incluse nel portafoglio. Quanto ai fondi strutturali, secondo la valutazione tematica Impatto dei fondi strutturali sulle PMI pubblicata nel luglio 1999, nel quadro dei programmi 1994-1999 le misure a favore delle PMI sono state pari a 13,5 miliardi di ecu (14,5 %) della spesa totale dei fondi strutturali nelle regioni dell'obiettivo 1. Le PMI hanno probabilmente fruito in modo consistente anche degli ulteriori 11,8 miliardi di ecu (12,6 %) di spesa dei fondi strutturali nelle regioni dell'obiettivo 1, anche se questi non erano loro direttamente destinati. I numeri delle PMI che ne hanno fruito, disaggregati per Stato membro e regione (obiettivo), sono riportati all'allegato III a, che viene inviato direttamente all'onorevole parlamentare e al Segretariato generale del Parlamento. Quanto alle cifre del periodo 2000-2001, i dati disponibili sono gli importi delle azioni previste e gli ultimi importi riconosciuti delle azioni che erano state programmate, e non dati indicativi di realizzazioni, poiché il periodo di programmazione 2002-2006 è ancora in corso. Tali importi riconosciuti sono presentati all'allegato III b. Anche se sarebbe possibile fornire una disaggregazione per Stato membro degli aiuti previsti dai fondi strutturali per le azioni programmate, tale documento finirebbe per essere molto lungo e difficile da utilizzare. Può invece essere utile sapere che nel novembre 2002 è già stato riconosciuto al Portogallo un importo di 2 657 milioni di EUR a titolo di aiuto dei fondi strutturali a favore delle PMI. Non è possibile fornire una disaggregazione per Stato membro di tutti gli strumenti e programmi inclusi nelle tabelle riassuntive. 2. Quanto ai dati sulle PMI portoghesi che fruiscono del meccanismo di garanzia alle PMI, si veda il punto 1. Quanto al Meccanismo europeo per le tecnologie (MET), si è ritenuto che si intenda lo sportello MET per l'avviamento. Secondo le informazioni fornite alla Commissione dal Fondo europeo per gli investimenti (FEI), al 30 settembre 2002 58 PMI avevano ottenuto 61 prestiti garantiti tramite l'intermediario portoghese SPGM nel quadro del meccanismo di garanzia alle PMI. L'importo medio dei prestiti è di 545 576 EUR. Attualmente nessuna PMI portoghese ha ancora fruito dello sportello MET per l'avviamento. Il 28 novembre 2001 tuttavia la Commissione ha approvato un investimento con tetto massimo di 10 milioni di EUR in un fondo portoghese di capitali di rischio a carattere generale, specificamente mirato alle PMI con alto potenziale di crescita del Portogallo (80 %) e della Galizia (20 %). A causa di problemi legali nella costituzione del fondo di capitali di rischio, concernenti anche la definizione della sua struttura giuridica, la chiusura del fondo è stata ritardata. Risolti i problemi giuridici con l'aiuto del FEI e della Comunità, la chiusura ha avuto luogo nel dicembre 2002. Il fondo tratterà un'ampia gamma di settori e si concentrerà sulle PMI in fase di sviluppo, tenendo conto sia delle dimensioni ridotte del mercato portoghese, sia dell'esigenza di diversificare i rischi in un contesto dove il flusso di operazioni di investimento in alta tecnologia è limitato. Il fondo di capitali di rischio è ora in grado di iniziare a investire nelle PMI beneficiarie conformemente al periodo quinquennale d'investimento programmato. La Commissione ha appena completato una valutazione complessiva dell'Iniziativa per la crescita e l'occupazione (1998-2000), che include il meccanismo di garanzia alle PMI e lo sportello MET per l'avviamento. Secondo la valutazione entrambi gli strumenti funzionano bene e va condivisa la decisione di conservarli nel quadro del Programma pluriennale a favore dell'impresa e dell'imprenditorialità, e in particolare delle PMI (2001-2005). Occorre ricordare che l'assegnazione di fondi nei diversi Stati membri a titolo di questi strumenti dipende dal numero e dalla qualità delle proposte ricevute dal FEI e dalla successiva capacità degli intermediari finanziari nazionali selezionati di utilizzare i fondi stessi. In realtà dal Portogallo sono state presentate relativamente poche richieste a titolo di entrambi gli strumenti. 3. Non viene fornito alcuno aiuto comunitario per sostenere le organizzazioni di categoria in quanto tali e finanziare i loro costi operativi. Le organizzazioni delle PMI tuttavia sono sempre più ricercate in qualità di interlocutori e moltiplicatori in materia di politiche comunitarie. Questo vivo interesse da parte della Commissione fornisce loro argomenti più convincenti da presentare ai rispettivi membri (imprese o organizzazioni di categoria) per ottenere finanziamenti più consistenti o più personale per le loro attività. Il compito del messo della Commissione per le PMI, nominato nel dicembre 2001, è di attivare un collegamento interfaccia con la comunità delle PMI, che contribuisca a migliorare il dialogo costante con le loro associazioni. Di norma i programmi comunitari intendono stimolare la costituzione di raggruppamenti di PMI tramite il requisito della partecipazione di PMI di diversi paesi alla presentazione dei progetti. Un esempio è il sistema di ricerca collettiva una novità prevista dal sesto programma quadro di RST istituito nel contesto delle attività orizzontali di ricerca concernenti le PMI. Esso si rivolge esplicitamente alle associazioni o ai raggruppamenti di PMI con l'obiettivo di ampliare la base di conoscenze di comunità più grandi di PMI che devono affrontare sfide comuni. Inoltre le associazioni o i raggruppamenti di PMI rappresentano una via alternativa di partecipazione alle aree tematiche prioritarie del programma specifico Integrare & rafforzare del sesto programma quadro. Quanto ai fondi strutturali, il programma operativo dell'economia del Portogallo nell'ambito del Quadro comunitario di sostegno III (2000-2006) prevede misure specifiche di sostegno alle associazioni di PMI. Tali misure favoriscono progetti presentati da associazioni di imprese, che hanno lo scopo di rafforzare la loro capacità in materia di cooperazione e internazionalizzazione. Esse prevedono anche il sostegno allo sviluppo di partenariati strategici e dinamici sia tra le varie associazioni di PMI, che tra esse e le istituzioni pubbliche. Un sostegno indiretto alle associazioni di PMI viene infine fornito tramite il Programma pluriennale a favore dell'impresa e dell'imprenditorialità, e in particolare delle piccole e medie imprese (PMI) (2001-2005). In tale contesto la Commissione ad esempio ha varato un progetto volto ad accrescere la partecipazione e l'impegno delle PMI in materia di processo europeo di normalizzazione.