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Document 92001E003360
WRITTEN QUESTION E-3360/01 by Michael Cashman (PSE) to the Commission. Fighting corruption.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3360/01 di Michael Cashman (PSE) alla Commissione. Lotta alla corruzione.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3360/01 di Michael Cashman (PSE) alla Commissione. Lotta alla corruzione.
GU C 301E del 5.12.2002, pp. 5–7
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3360/01 di Michael Cashman (PSE) alla Commissione. Lotta alla corruzione.
Gazzetta ufficiale n. 301 E del 05/12/2002 pag. 0005 - 0007
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3360/01 di Michael Cashman (PSE) alla Commissione (5 dicembre 2001) Oggetto: Lotta alla corruzione Può la Commissione indicare con esattezza le misure che si stanno adottando a livello europeo per combattere la corruzione? Può far sapere se dispone di un'ampia strategia volta a contrastare tale fenomeno? In caso negativo, può fornire informazioni sui possibili piani atti ad avviare una strategia in materia? Risposta data dal sig. Vitorino a nome della Commissione (13 febbraio 2002) 1. In conformità con l'articolo 29 del trattato sull'Unione europea, la raccomandazione n. 6 del programma d'azione del 28 aprile 1997 mirante a combattere la criminalità organizzata e la raccomandazione n. 7 della Strategia dell'Unione per l'inizio del nuovo millennio, del 27 marzo 2000, riguardante la prevenzione e il controllo della criminalità organizzata, e come indicato nel Quadro di controllo della Commissione concernente la creazione di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, obiettivo dell'Unione è prevenire e combattere la corruzione attraverso una più stretta cooperazione fra le forze di polizia, le amministrazioni doganali e le autorità giudiziarie, mediante il ravvicinamento delle disposizioni di diritto penale delle singole legislazioni nazionali e attraverso lo sviluppo di una politica europea in materia di corruzione globale, multidisciplinare ed estesa a più pilastri, che tenga conto del lavoro realizzato in altre organizzazioni internazionali sia governative (ad es. Nazioni Unite (ONU), Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), Consiglio d'Europa) che non governative. 2. La Commissione desidera rassicurare l'onorevole parlamentare circa il suo impegno nel sostenere tale obiettivo e nell'usare la sua influenza in tutte le sedi internazionali in cui è rappresentata, per condannare, combattere e prevenire ogni forma di corruzione. 3. Più precisamente, la Commissione intende affrontare il fenomeno della corruzione da quattro angolazioni essenziali: a) mediante una politica di tolleranza zero applicata a casi di corruzione passiva all'interno delle istituzioni europee e mediante indagini rigorose da parte dell'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) nei casi di persone esterne che tentano di ottenere finanziamenti comunitari illegalmente, ricorrendo a corruzione attiva; questa politica garantirà la più completa trasparenza e permetterà di colmare eventuali lacune giuridiche. Nella sua comunicazione del 28 giugno 2000 concernente un approccio strategico globale in materia di tutela degli interessi finanziari della Comunità e di lotta contro la frode(1), sottoscritta dal Consiglio e dal Parlamento, la Commissione ha presentato in dettaglio un approccio interistituzionale mirante a prevenire e combattere la corruzione, in particolare grazie ad una cultura di cooperazione a tutti i livelli e ad indagini amministrative indipendenti attuate dall'OLAF. b) Il ravvicinamento del diritto penale vigente negli Stati membri, mediante un accordo su definizioni, ipotesi di reato e sanzioni comuni e la garanzia di una corretta applicazione della legge nei casi di corruzione nazionale o transfrontaliera, mediante quattro strumenti di diritto penale (riferimenti e dettagli della ratifica sono stati inviati direttamente all'onorevole parlamentare e al Segretariato del Parlamento). Per ciò che concerne la tutela degli interessi finanziari delle Comunità attraverso il diritto penale, la Commissione ha adottato il 23 maggio 2001 una proposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio, concernente una definizione comune di corruzione attiva e passiva in questo ambito. Il Parlamento ha già adottato questa proposta in prima lettura il 29 novembre 2001. La Commissione esamina inoltre la possibilità di sottoporre al Parlamento e al Consiglio la proposta di trasformare in decisione quadro l'azione comune del 22 dicembre 1998 concernente la corruzione nel settore privato. c) Sviluppo di una politica globale di lotta contro la corruzione, basata non solo sulle disposizioni del diritto penale, ma anche mirante ad una strategia globale di azione in vari settori legati alla prevenzione del crimine (misure concernenti le amministrazioni pubbliche, la magistratura e la gestione finanziaria, norme sul finanziamento dei partiti, norme riguardanti la partecipazione alle procedure di aggiudicazione di appalti pubblici, rapporti fra settore pubblico e privato, rafforzamento del ruolo dei servizi nazionali di lotta alla corruzione, sviluppo di mezzi innovativi di raccolta dei dati, divieto della detraibilità fiscale dei pagamenti illeciti, principi contabili e di revisione contabile, lista nera/esclusione di operatori economici, una carta europea di alcune professioni considerate vulnerabili, nonché aiuti ed assistenza esterni). La maggior parte delle suddette questioni sono state affrontate in una comunicazione della Commissione trasmessa al Consiglio e al Parlamento nel 1997, che sarà aggiornata nella prima metà del 2002. d) I primi passi verso l'integrazione della strategia dell'Unione di lotta contro la corruzione nella sua politica delle relazioni esterne sono stati realizzati promuovendo principi di buona governance inclusa la lotta contro la corruzione nel quadro delle attività di sviluppo della Comunità, come stabilito comunemente dal Consiglio e dalla Commissione. L'accordo di Cotonou firmato con i paesi ACP prevede una procedura specifica per i casi di corruzione grave. Le modalità d'applicazione si ispirano al Manuale di istruzioni per la gestione degli appalti dei progetti di aiuto esterno della Commissione, adottato con decisione della Commissione del 10 novembre 1999, il cui articolo n. 8 considera specificatamente i casi di corruzione. 5. Nel 2000, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di intraprendere l'elaborazione di uno strumento giuridico internazionale mirante a combattere la corruzione. Un gruppo di esperti intergovernativo aperto ha preparato un progetto di mandato per i negoziati che saranno condotti da un comitato ad hoc, operativo a partire dal gennaio 2002. Il 29 novembre 2001, l'UE ha adottato una posizione comune sulla base dell'articolo 34, paragrafo 2, lettera a) del trattato sull'Unione europea. I servizi della Commissione hanno contribuito in modo sostanziale alla definizione della posizione comune ed ora stanno elaborando una raccomandazione al Consiglio che autorizza la Commissione a partecipare alla parte di negoziati in rapporto con le competenze della Comunità. 6. Su iniziativa della Commissione, nel maggio del 2001 è stato aperto un Forum dell'Unione sulla prevenzione della criminalità organizzata. La lotta alla corruzione è stata identificata dai partecipanti al Forum come una delle priorità in vista di una collaborazione strategica fra i più importanti operatori del settore pubblico e privato determinati a promuovere l'idea di prevenzione della criminalità. 7. La Commissione ha infine cofinanziato nel 2000-2001, nell'ambito del programma Falcone, un progetto dell'Università di Gant relativo a L'organizzazione della lotta contro la corruzione negli Stati membri dell'UE e nei paesi candidati all'adesione, che ha consentito di tracciare un primo quadro comparativo delle politiche nazionali di lotta alla corruzione nell'ambito dell'Unione e dei suoi futuri membri. (1) COM(2000) 358 def.