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Document 92002E000842

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0842/02 di Jan Andersson (PSE) e Peter Skinner (PSE) alla Commissione. Progetto Reprendre — la città di domani e termini di presentazione.

GU C 229E del 26.9.2002, p. 146–146 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92002E0842

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0842/02 di Jan Andersson (PSE) e Peter Skinner (PSE) alla Commissione. Progetto Reprendre — la città di domani e termini di presentazione.

Gazzetta ufficiale n. 229 E del 26/09/2002 pag. 0146 - 0146


INTERROGAZIONE SCRITTA E-0842/02

di Jan Andersson (PSE) e Peter Skinner (PSE) alla Commissione

(26 marzo 2002)

Oggetto: Progetto Reprendre la città di domani e termini di presentazione

L'istituto Blekinge della città di Karlskrona (Svezia) e l'università del Kent (Medway, Regno Unito) hanno segnalato che la Commissione ha bocciato la candidatura da essi presentata nel quadro dell'iniziativa Reprendre- la città di domani (proposta n. EVK4-2001-00256 Reprendre) in quanto pervenuta con un leggero ritardo.

In base alle informazioni disponibili, tale ritardo è stato causato da uno sciopero delle ferrovie belghe, un evento che, a giudizio degli interroganti, i due istituti interessati non potevano prevedere o prevenire. Appare dunque sorprendente e illogico che la Commissione non riconosca l'esistenza di una causa di forza maggiore, tanto più dal momento che essa sembrerebbe considerare circostanze davvero eccezionali come quella descritta come una giustificazione valida in caso di mancato rispetto delle scadenze per la realizzazione dei progetti. Inoltre, secondo gli interroganti, i cittadini europei possono difficilmente capire e accettare che candidature preparate accuratamente, spesso con spese considerevoli, non siano neppure prese in considerazione dalla Commissione a causa di uno sciopero ferroviario o di un evento analogo.

1. Alla luce di quanto sopra, può la Commissione far sapere se è disposta a rivedere il suo giudizio iniziale rispetto alla candidatura presentata nell'ambito dell'iniziativa La città di domani, valutandola come se fosse pervenuta in tempo utile?

2. Non sarebbe logico, come regola generale, applicare un sistema in base al quale si utilizzi la data del timbro postale per stabilire se una candidatura è stata presentata nei termini o meno?

Risposta data dal sig. Busquin a nome della Commissione

(25 aprile 2002)

1. La scelta del tipo di presentazione (su carta o in formato elettronico) e di spedizione dei progetti in risposta all'invito a presentare proposte in causa (EESD-ESD-3) era lasciata a discrezione degli offerenti. Nella fattispecie, i proponenti avevano scelto una consegna a mano ed avevano adottato disposizioni per consegnare la loro offerta il 15 ottobre 2001, alle 16h30, ossia trenta minuti soltanto prima della scadenza del termine, mentre l'invito a presentare proposte era stato pubblicato il 15 novembre 2000 ossia undici mesi prima. Tenuto conto dei ritardi possibili e frequenti nei sistemi di trasporti questo margine estremamente ridotto rappresentava un rischio importante deliberatamente assunto dagli offerenti.

L'argomentazione di forza maggiore non può essere invocata in questo caso. Essendosi la Commissione conformata in qualsiasi punto alle disposizioni previste per la valutazione delle proposte, può soltanto esprimere il proprio rammarico agli offerenti ma non può in alcun modo ritornare sulla sua decisione di dichiarare la proposta inamissibile. Questa posizione è stata d'altra parte spiegata in una lettera del 19 marzo 2002 in risposta ad una missiva dei parlamentari.

2. Contrariamente ai precedenti inviti a presentare una proposta, la scadenza di questo invito EESD-ESD-3 faceva riferimento alla consegna delle offerte e non alla loro spedizione. I termini d'inoltro molto variabili ed a volte importanti nei vari sistemi postali europei avevano comportato ricevimenti tardivi che hanno perturbato l'organizzazione delle valutazioni precedenti. La Commissione ha quindi adottato questa nuova disposizione, che ha dato globalmente soddisfazione.

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