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Document 92002E000450

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0450/02 di Christopher Heaton-Harris (PPE-DE) alla Commissione. Andersen.

GU C 229E del 26.9.2002, pp. 82–84 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92002E0450

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0450/02 di Christopher Heaton-Harris (PPE-DE) alla Commissione. Andersen.

Gazzetta ufficiale n. 229 E del 26/09/2002 pag. 0082 - 0084


INTERROGAZIONE SCRITTA E-0450/02

di Christopher Heaton-Harris (PPE-DE) alla Commissione

(21 febbraio 2002)

Oggetto: Andersen

Considerando le recenti rivelazioni e le dichiarazioni negli Stati Uniti e nel Regno Unito su commercialisti e revisori contabili dell'Andersen, la Commissione potrebbe chiarire quanto segue:

- Quanti contratti ha stipulato in totale la Commissione con l'azienda in oggetto? A quanto ammonta il valore complessivo di tali contratti?

- Il lavoro effettuato da tale azienda per la Commissione veniva reso pubblico? In caso negativo, per quale motivo non lo si faceva?

- Qual è la differenza tra il numero e il valore totali dei contratti della Commissione con l'Andersen e quelli stipulati con aziende simili, quali Accenture, PriceWaterhouseCoopers, Ernst and Young e Deloitte and Touche?

- Negli ultimi cinque anni, all'interno del collegio dei membri della Commissione o dei rispettivi gabinetti, chi aveva partecipato alle riunioni con i rappresentanti dell'Andersen o con i suoi avvocati? Con quale frequenza avvenivano tali incontri? Si teneva un verbale della discussione?

Risposta comunedata dalla sig.ra Schreyer in nome della Commissionealle interrogazioni scritte E-0372/02, P-0443/02 e E-0450/02

(8 aprile 2002)

In base all'articolo 248 del trattato CE la Corte dei conti è l'unico revisore dei conti esterno della Commissione. Nell'adempimento di questa sua funzione essa rilascia una dichiarazione con cui attesta l'affidabilità dei conti e la legittimità e la regolarità delle relative operazioni. Pertanto la Commissione, a differenza delle imprese private, non si affida a società di consulenza e revisione contabile private per la redazione o la revisione dei suoi conti.

Tuttavia, come molte istituzioni pubbliche internazionali e nazionali, la Commissione si avvale occasionalmente dei servizi di società private di consulenza e revisione contabile, chiedendo loro un'assistenza tecnica.

I relativi contratti non riguardano di norma compiti di natura contabile, essendo questi svolti da funzionari. Le imprese private che prestano consulenza alla Commissione mettono semplicemente a sua disposizione le loro conoscenze tecniche. I rischi per il bilancio comunitario sono limitati in quanto questi servizi

di consulenza si applicano soltanto ad alcuni dei settori di attività della Commissione. Nei casi in cui imprese private sono state incaricate dell'audit di progetti o programmi specifici, per esempio nel settore della ricerca, i lavori a loro affidati non erano intesi a sostituire l'audit esterno della Corte dei conti, ma ad integrarlo.

In passato i servizi della Commissione hanno concluso contratti di consulenza con Arthur Andersen o Andersen(1) e imprese simili operanti nello stesso settore economico. Dopo la bancarotta di Enron alcuni membri del Parlamento europeo hanno presentato interrogazioni scritte alla Commissione sulle sue relazioni con Arthur Andersen o Andersen e imprese concorrenti.

1. La Commissione seleziona le imprese dei cui servizi di consulenza e revisione contabile intende avvalersi nel rigoroso rispetto delle disposizioni giuridiche applicabili e conformemente alle procedure introdotte per garantire l'efficacia dei controlli preventivi che sono riepilogate in appresso.

In base all'articolo 56 del regolamento finanziario, la Commissione è tenuta a rispettare la direttiva 92/50/CEE del Consiglio del 18 giugno 1992 che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi(2) per quanto riguarda i servizi prestati da Arthur Andersen o Andersen.

La Commissione osserva rigorosamente queste regole, in particolare quelle riguardanti i criteri per la selezione dei prestatori di servizi.

In applicazione dell'articolo 139 del regolamento finanziario la Commissione ha inoltre introdotto un sistema di controllo basato sull'approvazione preliminare della Commissione consultiva per gli acquisti e i contratti (CCAC) e del controllore finanziario. La CCAC esprime il proprio parere sulla regolarità della procedura di selezione del prestatore del servizio e sulle condizioni proposte per l'aggiudicazione del contratto, mentre il controllore finanziario garantisce che l'impegno, l'autorizzazione di spesa e il pagamento siano conformi alle norme e regolari.

Nella sua relazione annuale sull'esercizio finanziario 2000, la Corte dei conti ha esposto i risultati emersi dall'esame della concezione e del funzionamento dei controlli sulle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici(3). Essa non ha espresso alcuna critica importante sul funzionamento dei predetti meccanismi di controllo preventivo per quanto riguarda la Commissione. Ha invece espresso una valutazione molto favorevole delle procedure che disciplinano gli appalti pubblici all'interno delle istituzioni.

È pertanto manifesto che la selezione delle società che forniscono consulenza in materia di contabilità e di audit non è discrezionale ed è inoltre disciplinata da una procedura rigorosa.

2. La natura dei servizi richiesti e i meccanismi di controllo ex post che già esistono escludono qualunque possibilità di abuso.

Per quanto riguarda il controllo interno, che è parte essenziale della sua riforma, la Commissione ha istituito un Servizio di audit interno e si è inoltre dotata di una struttura decentrata di controllo finanziario e di audit interno.

Inoltre è probabile che queste attività siano sottoposte a controlli da parte dei vari servizi di audit interno della Commissione e dalla Corte dei conti europea che, a norma dell'articolo 248 del trattato CE, è il revisore esterno competente per il controllo della gestione dei fondi pubblici della Comunità.

3. Tra il 1999 e il 2001 la Commissione ha concluso tredici contratti debitamente sottoposti alla CCAC di importo pari o superiore a 48 200 euro con Andersen o Arthur Andersen(4) come contraenti. Di questi contratti otto sono stati aggiudicati dopo una procedura aperta e i restanti cinque dopo una procedura ristretta. In un unico caso il contratto aveva per oggetto servizi di natura contabile (applicazione del sistema di contabilità dei costi e di metodi contabili separati per le società operanti nel settore delle telecomunicazioni).

Le quote attribuite a Andersen o Arthur Andersen in questi tredici contratti hanno totalizzato 3,7 milioni di euro. Questa cifra corrisponde al 4,8 % circa della quota di contratti simili attribuita nello stesso periodo alle cosiddette Big Five (KPMG, Gruppo Andersen, Deloitte & Touche, Ernst & Young e PriceWaterhouseCoopers).

La Commissione riesaminerà i risultati di tali contratti alla luce degli avvenimenti recenti.

Per quanto riguarda gli incontri di membri della Commissione e di membri dei gabinetti nell'esercizio delle loro funzioni con personale di Arthur Andersen, su iniziativa dei rappresentanti di Arthur Andersen o dei loro avvocati, la Commissione è in grado di fornire agli onorevoli parlamentari le informazioni seguenti:

- nel giugno 2000 un membro del gabinetto del Commissario responsabile per le imprese e la società dell'informazione si è fatto presentare da rappresentanti di Arthur Andersen un rapporto sul benchmarking preparato dalla società per un'associazione europea di imprenditori;

- nel febbraio 2001 un membro del gabinetto del Commissario per l'istruzione e la cultura ha assistito ad una presentazione da parte di rappresentanti di Arthur Andersen dei progetti di e-learning che la società aveva messo a punto per imprese francesi;

- nel novembre 2001 e nuovamente nel gennaio 2002 un membro del gabinetto del vicepresidente della Commissione responsabile del personale e dell'amministrazione ha partecipato a riunioni di informazione con rappresentanti di Andersen sui metodi utilizzati dalla società per compiere uno studio su un'analisi costi-benefici del possibile outsourcing di taluni servizi.

(1) Andersen Consulting LLP (che ha recentemente modificato la sua denominazione commerciale in Accenture LLP) e Arthur Andersen LLP sono persone giuridiche distinte ed operano indipendentemente dal 1989. Nel 1990, la Securities and Exchange Commission statunitense ha formalmente riconosciuto Andersen Consulting LLP come entità separata e distinta da Arthur Andersen LLP.

(2) GU L 209 del 24.7.1992.

(3) GU C 359 del 15.12.2001, punti 7.19-7.32.

(4) In alcuni casi associate con altre imprese del settore.

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