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Document 92001E003665
WRITTEN QUESTION E-3665/01 by Didier Rod (Verts/ALE) to the Commission. Construction of a hydro-electric dam in Belize.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3665/01 di Didier Rod (Verts/ALE) alla Commissione. Costruzione di un bacino idroelettrico nel Belize.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3665/01 di Didier Rod (Verts/ALE) alla Commissione. Costruzione di un bacino idroelettrico nel Belize.
GU C 229E del 26.9.2002, pp. 44–45
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3665/01 di Didier Rod (Verts/ALE) alla Commissione. Costruzione di un bacino idroelettrico nel Belize.
Gazzetta ufficiale n. 229 E del 26/09/2002 pag. 0044 - 0045
INTERROGAZIONE SCRITTA E-3665/01 di Didier Rod (Verts/ALE) alla Commissione (15 gennaio 2002) Oggetto: Costruzione di un bacino idroelettrico nel Belize Il governo del Belize, nell'America centrale, ha annunciato l'intenzione di appoggiare la costruzione di un bacino idroelettrico nella valle del fiume Macal proposto dalla Fortis Incorporated, una società con sede in Canada. I consulenti del costruttore in materia di protezione della fauna e della flora selvatica, tra cui il Museo di storia naturale di Londra, hanno dimostrato che il bacino artificiale comporterebbe una riduzione significativa ed irreversibile della biodiversità, frammenterebbe il corridoio biologico mesoamericano e porterebbe alla distruzione dell'habitat naturale di specie rare e in via d'estinzione, tra cui il giaguaro, il tapiro e l'ara rossa e gialla. Attualmente l'Unione europea finanzia 18 progetti nel Belize, per un valore totale di 21 118 929,49 euro. La costruzione del bacino inciderà in modo diretto o indiretto su molti di questi progetti, compreso il Programma per lo sviluppo dei siti archeologici Maya (ACP. RPR. 544), destinato a promuovere nella regione la conoscenza del retaggio Maya. Il bacino proposto inonderebbe per sempre una parte importante della testimonianza archeologica e toglierebbe valore all'investimento comunitario. Anche i progetti per la salvaguardia della biodiversità ne subirebbero l'impatto, compreso un progetto da 1 milione di euro incentrato sulla gestione delle riserve del Crooked Tree e del Cockscomb Basin (B7-6200/1999-41). Come ha osservato un famoso esperto, il bacino artificiale potrebbe nettamente pregiudicare i modelli di diffusione del giaguaro e gli scambi genetici tra l'interno e l'esterno del Cockscomb Basin, attualmente riconosciuto come uno dei luoghi più importanti del mondo per la conservazione del giaguaro (Dr. Alan Rabinowitz, direttore scientifico presso la Wildlife Conservation Society, 22 marzo 1999). L'Unione europea ha sollevato col governo del Belize i problemi che il progettato bacino artificiale comporterà per i suoi progetti? In caso contrario, quando e in quale contesto si propone di farlo? Dal momento che il progetto viola i principi della Convenzione sulla biodiversità, l'Unione europea si è rivolta al segretariato di tale Convenzione sollevando la questione? Prevede di farlo? La potenza prodotta dal progettato bacino idroelettrico sarebbe di soli 7 megawatt. Sarebbe disposta l'Unione europea a contribuire a finanziare progetti energetici meno dannosi nel Belize, come ad esempio la cogenerazione mediante l'uso della biomassa? Risposta data da Poul Nielson a nome della Commissione (28 febbraio 2002) La Commissione è a conoscenza della proposta della società canadese Fortis Incorporated di costruire una centrale idroelettrica con un ampio bacino idrico a Chalillo sul fiume Macal. Il governo del Belize ha già annunciato il suo sostegno al progetto, che è stato sottoposto ad una serie di studi di prefattibilità e di fattibilità, comprendenti valutazioni d'impatto ambientale e sociale. Il governo ha espresso il suo sostegno a seguito del nullaosta concesso dal comitato nazionale di valutazione ambientale (NEAC), che ha esaminato tutti i documentati relativi al progetto, inclusa la valutazione d'impatto ambientale (VIA). La costruzione della centrale idroelettrica sta ancora suscitando forti contrasti tra il governo del Belize e le organizzazioni non governative (ONG) locali ed internazionali, preoccupate per il possibile impatto ambientale sfavorevole del progetto. L'ufficio della Commissione in Belize non è mai stato contattato o consultato dal governo durante la fase di valutazione del progetto, che è stato presentato per iniziativa del settore privato. Non essendo pienamente a conoscenza del contenuto della VIA, la Commissione non è in grado di esprimere un parere favorevole o contrario al progetto. Per quanto riguarda il programma per lo sviluppo dei siti archeologici Maya finanziato dal 6o Fondo europeo di sviluppo (FES), ne hanno beneficiato soprattutto i due siti Maya di Lubantuum e Nim Li Punit. Entrambi sono situati nella parte meridionale del paese in una zona che non si trova a valle del fiume Macal. La diga proposta non andrebbe quindi ad intaccare il valore dell'investimento fatto con il contributo della Comunità. I progetti finanziati con la linea di bilancio per l'ambiente e incentrati sulla gestione delle riserve del Crooked Tree e del Cockscomb Basin vengono attuati dalla Belize Audubon Society, che è membro della NEAC. Stando alle informazioni di cui la Commissione dispone, la Belize Audubon Society non è contraria alla costruzione della diga, pur essendo pienamente a conoscenza dei documenti relativi alla VIA e nota per la sua insistenza nel richiedere una rigorosa applicazione del piano di gestione e tutela ambientale. La centrale idroelettrica proposta avrà una potenza di soli 7 megawatt. Per soddisfare la crescente domanda interna, la Belize Electricity Ltd. sarà sicuramente chiamata a ricercare fonti alternative di energia elettrica. Alla Commissione risulta che l'industria dello zucchero del Belize avesse l'intenzione di rivolgersi alla BEI allo scopo di ricercare un contributo finanziario per la realizzazione di un impianto di cogenerazione a base di bagassa. Il 9o FES interverrà soprattutto nel campo della riduzione della povertà, con un'attenzione particolare per lo sviluppo rurale e la produzione agricola. Data l'esiguità delle risorse disponibili per il Belize nell'ambito delle risorse programmabili per il 9o FES (7,8 milioni di euro), è impossibile pensare di finanziare attività che esulano dal suddetto settore d'intervento prioritario. A seconda della disponibilità di fondi e della qualità dei progetti proposti, è comunque possibile approvare progetti ONG per la salvaguardia dell'ambiente nell'ambito delle linee di bilancio disponibili e mediante inviti annuali a presentare proposte. Sulla base delle suddette informazioni, la Commissione non intende sollevare la questione presso il segretariato della convenzione sulla biodiversità. Inoltre, ai sensi di detta convenzione, il segretariato non svolge un ruolo normativo nel controllare l'attuazione della convenzione, né esiste un organo che si occupi del rispetto o dell'attuazione della convenzione. Alla Commissione risulta che il Belize non ha ancora presentato la sua seconda relazione nazionale sull'attuazione della convenzione, che dovrebbe essere disponibile prima della prossima conferenza delle parti contraenti (L'Aia, 8/19 aprile 2002). Con l'accordo delle autorità competenti, tale relazione potrebbe costituire il punto di partenza di un'adeguata revisione tra pari dell'approccio adottato in materia dal Belize. Una volta disponibili, queste relazioni vengono inserite nel sito web della convenzione: (http://www.biodiv.org/world/reports.asp?t=s).