EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52001AR0067

Parere del Comitato delle regioni sulla "Relazione della Commissione sulle attività dell'Osservatorio dei fenomeni razzisti e xenofobi"

GU C 107 del 3.5.2002, p. 24–27 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

52001AR0067

Parere del Comitato delle regioni sulla "Relazione della Commissione sulle attività dell'Osservatorio dei fenomeni razzisti e xenofobi"

Gazzetta ufficiale n. C 107 del 03/05/2002 pag. 0024 - 0027


Parere del Comitato delle regioni sulla "Relazione della Commissione sulle attività dell'Osservatorio dei fenomeni razzisti e xenofobi"

(2002/C 107/09)

IL COMITATO DELLE REGIONI,

vista la Relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni sulle attività dell'Osservatorio dei fenomeni razzisti e xenofobi (COM(2000) 625 def.);

vista la decisione della Commissione europea del 6 ottobre 2000 di consultare in materia il Comitato delle regioni, conformemente alle disposizioni dell'art. 265, primo comma, del Trattato che istituisce la Comunità europea;

vista la decisione del proprio Presidente in data 7 febbraio 2001 di assegnare l'elaborazione del parere alla Commissione 5 "Politica sociale, sanità pubblica, protezione dei consumatori, ricerca, turismo";

visto il proprio parere in merito alla "Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni relativa a misure comunitarie di lotta contro la discriminazione" (COM(1999) 564 def.), alla "Proposta di direttiva del Consiglio che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro" (COM(1999) 565 def. - CNS 1999/0225), alla "Proposta di direttiva del Consiglio che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica" (COM(1999) 566 def. - CNS 1999/0253), e alla "Proposta di decisione del Consiglio che istituisce un programma d'azione comunitaria per combattere la discriminazione" (2001-2006) (COM(1999) 567 def. - CNS 1999/0251) (CdR 513/99 fin)(1);

visto il proprio parere in merito al "Piano d'azione contro il razzismo" (COM(98) 183 def.) (Cdr 369/98 fin)(2);

visto il progetto di parere (CdR 67/2001 riv.) adottato dalla Commissione 5 il 16 luglio 2001 (relatore: Peter Moore, Consigliere municipale della città di Sheffield - UK/ELDR);

considerando che:

(a) il quadro generale dei modelli occupazionali delle minoranze etniche nell'UE mostra che questi gruppi sociali hanno tassi di attività economica inferiori e di conseguenza sono soggetti a tassi di disoccupazione molto più elevati, rimanendo confinati nelle attività lavorative a minor reddito dell'economia;

(b) in qualità di principali datori di lavoro nel settore pubblico e di amministratori della società civile a livello di residenti e di cittadini, gli enti regionali e locali svolgono un ruolo importante nella realizzazione, valutazione e partecipazione a progetti contro il razzismo e nello sviluppo delle buone pratiche;

(c) anche le strategie nazionali e comunitarie devono ottenere il sostegno dei leader locali e regionali, per massimizzare il sostegno e la legittimità in ciascuno Stato membro e, più in generale, nella società europea;

(d) la preparazione all'allargamento è importante non solo dal punto di vista dell'acquisizione di una visione chiara della presente situazione nei paesi candidati, ma anche per essere in grado di affrontare le implicazioni dell'allargamento in vista di un possibile acuirsi dei timori riguardanti l'immigrazione, la disoccupazione, ecc.;

(e) il totale e assoluto sostegno a favore dell'Osservatorio dei fenomeni razzisti e xenofobi (EUMC) contribuirà all'applicazione dei principi concordati che assegnano la priorità alla lotta contro il razzismo e la xenofobia a livello nazionale e internazionale;

(f) si riconosce che la ricerca può includere elementi relativi alla descrizione, alle conseguenze e all'attuazione degli interventi;

(g) il monitoraggio da parte dell'EUMC tramite la raccolta, la collazione, l'analisi e la diffusione di dati appropriati fornirà all'UE una panoramica più chiara dell'ubicazione geografica e della comparsa di fenomeni razzisti e xenofobi, favorirà una formulazione più efficiente di strategie e metodi per migliorare la comparabilità, l'obiettività, la coerenza e l'affidabilità dei dati a livello comunitario per accrescere la cooperazione con i centri di ricerca universitari nazionali, le ONG e gruppi/centri di interesse specialistico;

(h) la rete d'informazione RAXEN può consentire all'EUMC di diffondere le buone pratiche in tutta Europa;

(i) il patrimonio costituito dalle risorse umane sarà fondamentale per l'ampliamento delle attività dell'EUMC secondo le direzioni che il Consiglio di Amministrazione ha definito come prioritarie,

ha adottato all'unanimità, nel corso della 41a sessione plenaria del 14 e 15 novembre 2001(seduta del 14 novembre), il seguente parere.

Il Comitato delle regioni

1. ritenendo che sia essenziale coinvolgere una coalizione più ampia di persone nella lotta contro il razzismo, favorire le modifiche strutturali delle nostre società e istituzioni, ottenere un cambiamento degli atteggiamenti, delle abitudini e dei valori e riconoscere nell'allargamento dell'Unione europea una questione fondamentale, accoglie con favore la creazione e il ruolo dell'EUMC;

2. afferma che il ruolo obiettivo dell'EUMC nella sensibilizzazione in questo settore di attività è di vitale importanza per il progresso nell'UE e merita il completo sostegno della Commissione, del Consiglio, del Parlamento europeo e del Comitato delle regioni;

3. raccomanda che l'EUMC includa nel proprio ambito di attività gli enti locali e regionali affinché partecipino alla raccolta e alla distribuzione delle informazioni. Questo obiettivo potrebbe essere conseguito tramite:

(i) appositi contatti con i "punti focali nazionali" (PFN) a ciò specificamente preposti;

(ii) una rappresentanza del Comitato delle regioni in seno al Consiglio di Amministrazione;

(iii) una relazione annuale dell'EUMC da presentare al Comitato delle regioni per favorire un dialogo continuo con gli enti locali e regionali sulle attività, la condivisione delle conoscenze e delle informazioni, la partecipazione alla ricerca e la raccolta dei dati;

4. raccomanda che il Consiglio di Amministrazione dell'EUMC continui a sviluppare il lavoro finora svolto perseguendo i seguenti obiettivi:

(i) favorire nell'EUMC un'identità organizzativa più chiara e una maggiore attenzione alle priorità;

(ii) rispecchiare quest'approccio impegnandosi maggiormente in un'attività di contributi e consulenze in termini di strategia e direzione;

(iii) sviluppare le tavole rotonde condotte fino a oggi, assicurando continuità, accesso agli esperti nazionali nel settore e inclusione di contributi informati delle ONG in ogni Stato membro;

(iv) sviluppare le competenze funzionali distributive del Consiglio di Amministrazione tra cui una migliore rappresentanza di esperti del settore scientifico/della ricerca, finanziario/di bilancio, ecc.;

(v) rafforzare la comunicazione e la collaborazione con i governi nazionali e le istituzioni comunitarie;

(vi) impegnarsi con vari organismi internazionali come l'ECRI (Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza) e con le reti delle ONG all'insegna di un maggiore spirito di collaborazione in termini di ampiezza e profondità per completare e integrare il lavoro e ottenere il massimo dei risultati dalle sinergie del programma/degli interventi, aumentandone così l'impatto;

5. raccomanda che l'EUMC inizi a prepararsi adeguatamente alle sfide e alle opportunità presentate dai paesi candidati nel contesto dell'allargamento dell'UE e che inoltre continui la propria legittima e importante attività per una società fondata sull'inclusione e prosegua la collaborazione con le istituzioni comunitarie, per esempio nei seguenti settori:

- monitoraggio dei criteri di Copenaghen, inclusa la lotta al razzismo;

- disponibilità dei paesi candidati a collaborare con l'Osservatorio;

6. raccomanda che tra i membri del Consiglio di Amministrazione figurino anche rappresentanti del Comitato delle regioni;

7. chiede agli Stati membri, alla Commissione europea, al Parlamento europeo e al Consiglio di sostenere pubblicamente e in modo assoluto e inequivocabile l'importante opera dell'EUMC;

8. raccomanda di sostenere appieno l'EUMC per favorire un ampliamento della sua capacità di compiere ricerche originali che comprendano i due aspetti, quello degli effetti (implicazioni per le organizzazioni, le istituzioni, la società civile, le ONG, i governi UE in materia di sanità, alloggi, istruzione ecc.) e quello dell'attuazione dei provvedimenti (formazione applicata alla programmazione degli interventi futuri e contributo alla definizione delle pratiche migliori). Questo contribuirà a coinvolgere ulteriormente le ONG e gli attivisti locali nell'opera dell'EUMC;

9. raccomanda che la realizzazione di RAXEN abbia carattere prioritario dal momento che l'ambito di competenza dell'EUMC è particolarmente rilevante - si riconosce che la raccolta sistematica di dati e informazioni è un fattore cruciale per affrontare le seguenti questioni riguardanti il razzismo e la xenofobia:

- la tendenza costante, riconducibile a una serie di motivi, a non diffondere o diffondere in misura insufficiente le notizie riguardanti gli incidenti;

- l'individuazione dello sviluppo di tendenze e pratiche discriminatorie e la valutazione dell'efficacia delle misure adottate per contrastarle;

10. raccomanda che il sito Web dell'EUMC prosegua l'ottimo lavoro finora svolto e sviluppi ulteriormente i seguenti punti:

(i) creazione di una chiara identità dell'organizzazione per il sito Web;

(ii) maggiore semplicità di utilizzo in termini di formato e struttura;

(iii) un maggior numero di collegamenti ipertestuali ad archivi di documentazione;

(iv) raggiungimento di un pubblico più vasto per una maggiore diffusione del sito Web tra gli utenti destinatari al fine di massimizzare l'accesso;

(v) valutazione delle possibilità di utilizzo del sito Web per controllare e sfruttare il feedback da parte dei gruppi di utenti destinatari dell'EUMC in merito alle sue informazioni, ai suoi prodotti e ai suoi servizi;

11. ribadisce le proposte da esso adottate nel parere dell'11 marzo 1999 sul Piano d'azione europeo contro il razzismo e esige che siano applicate come concordato. Si trattava:

(i) della creazione di un gruppo di contatto interistituzionale per coordinare e promuovere le attività a livello europeo in collaborazione con l'EUMC;

(ii) dell'ampliamento della capacità dell'EUMC tramite RAXEN, oltre all'instaurazione di una nuova collaborazione tra le istituzioni comunitarie e il Comitato delle regioni;

(iii) dell'allocazione di maggiori risorse nelle attività e nelle organizzazioni o nelle reti europee per la lotta al razzismo;

12. ritiene che sarebbe opportuno favorire e sostenere l'opera dell'EUMC rivolta al monitoraggio e al rafforzamento della Carta dei partiti politici europei per una società non razzista (presentata alla conferenza di Utrecht del febbraio 1998);

13. raccomanda che le iniziative attualmente sostenute dall'EUMC tramite tavole rotonde, collaborazioni con i mezzi d'informazione e conferenze siano estese fino a includere le attività dei partiti politici al livello degli enti locali e regionali;

14. invita gli Stati membri a collaborare con l'EUMC alla formulazione di un approccio comune ai dati e alle definizioni per consentire importanti confronti, collazioni e analisi;

15. raccomanda l'accelerazione della valutazione esterna attualmente in atto per consentire la presentazione della relazione valutativa intermedia all'Ufficio di presidenza dell'EUMC entro limiti di tempo adeguati in modo da consentire all'EUMC di avviare i cambiamenti necessari per rispondere alle esigenze dell'allargamento e ad altre sfide. Visto che la Commissione riconosce che tre anni non sono un periodo di tempo sufficiente per svolgere una valutazione globale delle attività dell'Osservatorio, il Comitato raccomanda inoltre la pianificazione di una valutazione approfondita per il 2004, per consentire un'analisi più equa e completa di tali attività;

16. raccomanda che il personale continui a ricevere una formazione adeguata per sviluppare le capacità nel campo della comunicazione e dello scambio d'informazioni, delle procedure della Commissione e dei rapporti con i media. Validi contributi e consulenze di tipo gestionale aiuteranno inoltre a favorire aspettative realistiche per i soggetti interessati, siano essi interni o esterni;

17. appoggia la raccomandazione presentata nella relazione della Commissione per la creazione di un Comitato consultivo interno sugli appalti pubblici e i contratti, che deve essere confermata dal Consiglio di Amministrazione;

18. raccomanda che esperti di comprovata esperienza nel settore della lotta al razzismo e della gestione della diversità siano selezionati secondo criteri indipendenti per scambi bilaterali di informazioni che serviranno come ulteriore fonte di dati affidabili e obiettivi per l'attività dell'Osservatorio.

Bruxelles, 14 novembre 2001.

Il Presidente

del Comitato delle regioni

Jos Chabert

(1) GU C 226 dell'8.8.2000, pag. 1.

(2) GU C 198 del 14.7.1999, pag. 48.

Top