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Document 92001E002183

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2183/01 di Baroness Sarah Ludford (ELDR) alla Commissione. Lavoro forzato e Organizzazione internazionale del lavoro.

GU C 40E del 14.2.2002, p. 210–212 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92001E2183

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2183/01 di Baroness Sarah Ludford (ELDR) alla Commissione. Lavoro forzato e Organizzazione internazionale del lavoro.

Gazzetta ufficiale n. 040 E del 14/02/2002 pag. 0210 - 0212


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2183/01

di Baroness Sarah Ludford (ELDR) alla Commissione

(23 luglio 2001)

Oggetto: Lavoro forzato e Organizzazione internazionale del lavoro

Può la Commissione indicare quali azioni stia intraprendendo per mettere al bando il lavoro forzato nell'Asia del Sud? In particolare quali risultati ha conseguito l'UE alla conferenza dell'OIL di giugno?

Risposta data dalla sig.ra Diamantopoulou a nome della Commissione

(6 settembre 2001)

Gli sforzi sostenuti dalla Commissione allo scopo di contribuire all'abolizione effettiva del lavoro forzato nel mondo, compreso il lavoro forzato nell'Asia del sud, tendono sia a rinforzare i meccanismi internazionli di promozione delle norme fondamentali del lavoro, che prevedono in particolare la proibizione del lavoro forzato, e a lottare contro la povertà onnipresente, che è generalmente all'origine delle pratiche come il lavoro forzato.

Per quanto riguarda la promozione delle norme fondamentali del lavoro in generale, la Commissione attira l'attenzione dell'Onorevole parlamentare sulla comunicazione Promozione delle norme fondamentali del lavoro e miglioramento della governance sociale nel quadro della mondializzazione(1), che la Commissione ha adottato il 18 luglio 2001. Tale comunicazione presenta una strategia comunitaria di promozione delle norme fondamentali del lavoro e della governance sociale che prevede misure a livello dell'Unione europea (nel contesto della politica di sviluppo e mediante strumenti quali il sistema delle preferenze generalizzate) e di strumenti per rinforzare i meccanismi internazionali di promozione delle norme fondamentali del lavoro, in particolare nel contesto dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). Ciò implica che l'OIL esamini le misure da prendere per aumentare l'efficacia del meccanismo di controllo, in particolare una pubblicità migliore e un seguito più efficace, e che siano aumentati i contributi a favore dell'assistenza tecnica all'OIL. Ciò comprende anche una discussione sul nuovo sistema volontario d'impegni reciproci per controllare il rispetto delle norme fondamentali del lavoro.

La Commissione si sforza anche di favorire l'abolizione del lavoro forzato nell'Asia del sud mediante l'assistenza tecnica che accorda ai paesi di tale regione. La strategia della Commissione in materia di cooperazione allo sviluppo tende soprattutto a ridurre l'incidenza della povertà, e quindi a contribuire a fornire ai gruppi esposti a pratiche quali il lavoro forzato i mezzi per affrancarsi socialmente ed economicamente.

Per quanto riguarda lo Sri Lanka, la strategia comunitaria di cooperazione (2002-2006) ha come priorità la diminuzione della povertà nelle zone rurali dove essa è più grave. In Bangladesh due dei principali settori in cui la Commissione assicura la sua cooperazione sono l'insegnamento primario non formale e la mobilitazione sociale, che costituiscono due strumenti essenziali per lottare contro il lavoro dei bambini e il lavoro forzato. Inoltre la Comunità finanzia attualmente un programma pluriannuale (2000-2003) di rispetto dei diritti dell'uomo in Bangladesh, che verte principalmente sulla promozione dei diritti dei gruppi vulnerabili (donne a bambini). In Pakistan la Commissione finanzia, nel quadro di una collaborazione con l'OIL, un programma che tende direttamente a lottare contro la pratica del lavoro forzato dei bambini e del lavoro forzato in generale, mediante misure di prevenzione, di ritiro dal sistema e di reinserimento.

Per quanto riguarda l'India, dal 1976 la Commissione ha messo a disposizione circa 2 miliardi di per un programma di cooperazione che tende a ridurre la povertà. Attualmente i settori prioritari sono l'insegnamento primario (150 miloni di stanziati nel 1994, e 200 milioni di stanziati dagli Stati membri alla fine del 2000), l'assistenza sanitaria di base (200 milioni di 200 stanziati nel 1996), e l'ambiente. Più di 150 progetti di organizzazioni non governative (ONG) sono attualmente finanziati in India e un gran numero di essi ha come obiettivo lo sviluppo rurale, privilegiando in modo particolare gli strati di popolazione più emarginati. Il Nepal riceve in media 15 milioni di all'anno a sostegno di programmi e progetti di lotta contro la povertà (sviluppo rurale, servizi sociali, istruzione, ecc.).

La Conferenza internazionale del lavoro di quest'anno, cui l'Onorevole parlamentare fa allusione, ha permesso di procedere ad un esame particolarmente utile delle tendenze mondiali in materia di lavoro forzato in occasione della presentazione del Rapporto globale di quest'anno, che fa seguito alla Dichiarazione dell'OIL relativa ai principi e ai diritti fondamentali del lavoro. Le discussioni hanno anche trattato le altre azioni che potrebbere essere sviluppate per lottare contro il lavoro forzato e la questione di sapere come l'OIL potrà ancora ampliare i suoi programmi di assistenza tecnica per lottare contro il lavoro forzato potrà essere esaminata in modo più approfondito durante la sessione di novembre del consiglio d'amministrazione dell'OIL. L'Onorevole parlamentare chiede che cosa l'Unione europea abbia

ottenuto in questo contesto. Su alcuni temi la Presidenza interviene a nome dell'Unione europea nell'ambito dell'OIL (di cui l'Unione non è membro). Durante la Conferenza internazionale del lavoro di quest'anno l'Unione è dunque intervenuta in un certo numero di discussioni, compresa quella sull'azione dell'OIL contro il lavoro forzato in Myanmar (Birmania) e sulla Convenzione sulla salute e sicurezza in agricoltura, ma non nella discussione dedicata al Rapporto globale sul lavoro forzato.

(1) COM(2001) 416 def.

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