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Documento 92001E001234
WRITTEN QUESTION P-1234/01 by Carlos Carnero González (PSE) to the Council. Arms sales by Spain to Equatorial Guinea and EU Code of Conduct.
INTERROGAZIONE SCRITTA P-1234/01 di Carlos Carnero González (PSE) al Consiglio. Vendita di armi da parte della Spagna alla Guinea Equatoriale e codice di condotta dell'UE.
INTERROGAZIONE SCRITTA P-1234/01 di Carlos Carnero González (PSE) al Consiglio. Vendita di armi da parte della Spagna alla Guinea Equatoriale e codice di condotta dell'UE.
GU C 364E del 20.12.2001, p. 66-66
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA P-1234/01 di Carlos Carnero González (PSE) al Consiglio. Vendita di armi da parte della Spagna alla Guinea Equatoriale e codice di condotta dell'UE.
Gazzetta ufficiale n. 364 E del 20/12/2001 pag. 0066 - 0066
INTERROGAZIONE SCRITTA P-1234/01 di Carlos Carnero González (PSE) al Consiglio (11 aprile 2001) Oggetto: Vendita di armi da parte della Spagna alla Guinea Equatoriale e codice di condotta dell'UE Secondo quanto affermato in una relazione appena pubblicata della cattedra Unesco dell'Università autonoma di Barcellona, la Spagna, nel corso del 2000, avrebbe venduto alla Repubblica della Guinea Equatoriale un importante quantitativo di armi. Secondo la relazione, commissionata da Amnesty International, Greenpeace, Intermón Oxfam e Médecins Sans Frontières (organizzazioni non governative che partecipano alla campagna Addio alle armi), sarebbero stati forniti 11 500 proiettili, per un valore approssimativo di 182 milioni di pesetas. La Guinea Equatoriale, come ha recentemente sottolineato la relazione presentata da Gustavo Gallón Giraldo dinanzi alla Commissione per i diritti dell'uomo dell'ONU e come hanno denunciato numerosi organismi indipendenti, è soggetta ad un regime che viola sistematicamente i diritti dell'uomo e ignora scientemente i principi democratici, oltre a non aver ancora sottoscritto né la Convenzione contro la tortura né lo statuto del Tribunale penale internazionale. L'interrogante ha potuto constatare personalmente, poco più di un mese fa, durante una visita a Malabo e Bata, come il governo del presidente Teodoro Obiang non rispetti né i diritti dell'uomo né i principi democratici, nonostante le ripetute promesse fatte a diversi interlocutori internazionali, compresa l'Unione europea nella persona del presidente della Commissione Romano Prodi, con cui il presidente Obiang si è incontrato nel settembre dello scorso anno. Di fronte a tali denunce, il Consiglio pensa di chiedere al governo spagnolo spiegazioni ufficiali più ampie e dettagliate sulla suddetta questione? Non ritiene anche il Consiglio che la suddetta vendita di proiettili sia contraria ai principi del codice di condotta adottato dall'UE per l'esportazione di armi in paesi che, come la Guinea Equatoriale, non rispettano i diritti dell'uomo? Chiederà alle autorità di Madrid di sospendere tale commercio in conformità del suddetto codice, finché la Guinea Equatoriale non sarà un'autentica democrazia? Risposta (27 settembre 2001) La posizione dell'Unione europea in merito alle esportazioni di armi si riflette nel codice di condotta per le esportazioni di armi adottato l'8 giugno 1998. Il caso specifico menzionato dall'Onorevole Parlamentare non è stato sollevato in sede di Consiglio, tuttavia le decisioni in merito alla concessione o meno di una licenza di esportazione sono prese individualmente da ciascuno Stato membro tenendo pienamente conto del codice di condotta e dei criteri ivi stabiliti. Il codice di condotta non prevede che gli Stati membri forniscano informazioni al Consiglio in merito ai motivi per i quali le licenze di esportazione sono concesse, né rientra nelle competenze del Consiglio esprimere giudizi su singole transazioni. Gli Stati membri hanno tuttavia l'obbligo di informare ogni anno il Consiglio in merito alle loro esportazioni di armi; su tale base è stilata una relazione annua che consente una valutazione comune del funzionamento del codice di condotta.