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Dokumentum JOC_2001_240_E_0238_01

    Proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico 2002-2006 di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare mediante azioni dirette dal Centro comune di ricerca [COM(2001) 279 def. — 2001/0124(CNS)] (Testo rilevante ai fini del SEE)

    GU C 240E del 28.8.2001., 238—248. o. (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    52001PC0279(03)

    Proposta di Decisione del Consiglio che adotta un programma specifico 2002-2006 di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare mediante azioni dirette dal Centro comune di ricerca /* COM/2001/0279 def. - CNS 2001/0124 */

    Gazzetta ufficiale n. 240 E del 28/08/2001 pag. 0238 - 0248


    Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO che adotta un programma specifico 2002-2006 di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare mediante azioni dirette dal Centro comune di ricerca

    RELAZIONE

    Nella riunione svoltasi il 23 e il 24 marzo 2001, ribadendo il suo sostegno al progetto sullo Spazio europeo della ricerca già espresso a Lisbona, Feira e Nizza, il Consiglio europeo ha invitato il Consiglio e il Parlamento europeo a adottare entro giugno 2002 il programma quadro di ricerca 2002-2006 proposto dalla Commissione.

    In quest'ottica ha invitato a trarre il massimo beneficio, nell'ambito di una serie di priorità ben definite, dai nuovi strumenti destinati ad assegnare al nuovo programma quadro i mezzi per contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, conformemente al suo obiettivo.

    La Commissione ha presentato il 21 febbraio 2001 [1] la sua proposta relativa al programma quadro. In seguito, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno avviato l'esame della proposta e la relativa discussione. Il 2 e 3 marzo, in occasione della riunione informale di Uppsala, i ministri della Ricerca hanno avuto un primo scambio di vedute sulla questione e gli organi del Consiglio hanno avviato l'esame dei documenti.

    [1] COM (2001) 94

    Da parte sua, il Parlamento europeo ha discusso della proposta in tre occasioni diverse; l'ultimo dibattito si è svolto sulla base delle risposte fornite ad un questionario dettagliato dalla Commissione.

    Presentando, fin d'ora le proposte relative ai programmi specifici che attuano il programma quadro, la Commissione intende agevolare il dibattito avviato nelle istituzioni, consentendone lo svolgimento nelle migliori condizioni per quanto attiene all'informazione.

    Con lo stesso intento, la Commissione presenta contemporaneamente una comunicazione sulle possibili modalità di attuazione dell'articolo 169 del trattato per consentire la partecipazione della Comunità a programmi eseguiti congiuntamente da più Stati membri, nel contesto generale del collegamento in rete dei programmi nazionali di ricerca.

    La Commissione d'altra parte presenterà prossimamente le proposte relative alle "Norme per la partecipazione e la divulgazione" associate al programma quadro.

    Tra gli elementi delle proposte che contribuiranno a dare un'idea più chiara dell'organizzazione, del contenuto e delle modalità di attuazione del nuovo programma quadro figurano:

    - la struttura in termini di programmi specifici;

    - i nuovi strumenti e il loro funzionamento;

    - il contenuto scientifico e tecnologico previsto;

    - le attività previste in particolare nel settore EURATOM.

    Struttura

    Per l'attuazione del programma quadro, si propone una struttura basata su cinque programmi specifici:

    - per il programma quadro CE:

    - un programma specifico denominato "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" per i due gruppi di attività "Integrare la ricerca" e "Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca" della proposta relativa al programma quadro;

    - un programma specifico denominato "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca";

    - un programma specifico per le attività del CCR.

    - Per il programma quadro EURATOM:

    - un programma specifico per l'insieme delle azioni "indirette" nei settori della fissione e della fusione nucleari;

    - un programma specifico per le attività del CCR.

    Questa struttura è direttamente collegata alla struttura del programma quadro e rispecchia fedelmente il progetto politico sotteso. Semplice e chiara, consente di garantire l'attuazione coerente delle varie categorie di attività previste, nel rispetto dell'obiettivo generale mirato, la realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, e delle particolarità delle singole attività.

    L'elemento saliente è il raggruppamento, da una parte, dell'insieme delle attività di ricerca e di coordinamento della ricerca, e dall'altra, delle attività destinate a strutturare su scala europea vari aspetti fondamentali dell'attività di ricerca.

    La coerenza dell'attuazione sarà comunque garantita mediante il comitato unico di programma che si riunirà secondo una configurazione variabile in funzione delle aree interessate.

    La tipologia particolare delle attività del CCR, d'altra parte, giustifica l'elaborazione di due programmi specifici separati, nel settore CE e EURATOM.

    Sulla base delle indicazioni che figurano nell'allegato II della proposta concernente il programma quadro e grazie a queste ultime, si garantisce la corrispondenza con le varie azioni previste dal trattato, in termini di contenuto e a livello di bilancio.

    Nuovi strumenti

    Il contributo del nuovo programma quadro alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca si basa essenzialmente sulle modalità di intervento previste per la sua messa in atto, in particolare i tre nuovi strumenti che sono le reti di eccellenza, i progetti integrati e la partecipazione della Comunità a programmi nazionali eseguiti congiuntamente.

    L'introduzione di questi nuovi strumenti, accolta favorevolmente dal Consiglio e dal Parlamento europeo nelle loro risoluzioni sullo Spazio europeo della ricerca, risponde all'esigenza di un'evoluzione delle modalità di intervento della Comunità nel campo della ricerca evidenziata in varie relazioni concernente la politica di ricerca comunitaria, in particolare la recente relazione di valutazione quinquennale del programma quadro.

    Dal momento della presentazione della proposta concernente il programma quadro, la riflessione su questi strumenti è proseguita. Si sono stabiliti dei contatti e si sono svolte discussioni approfondite sul loro funzionamento concreto tra i servizi della Commissione, le autorità nazionali, gli utilizzatori dei programmi e i responsabili in seno alle organizzazioni di ricerca, alle università e alle imprese.

    Il 19 e 20 aprile 2001 [2] sono stati organizzati due seminari su questo aspetto specifico.

    [2] Alcuni documenti di lavoro su questo argomento sono reperibili sul sito www.http://europa.eu.int/comm/research/.

    Sulla base dei risultati del lavoro di approfondimento e delle discussioni, sono stati stabiliti i principi di base e le condizioni generali di funzionamento di questi nuovi strumenti che sono esplicitati nell'allegato III delle proposte concernenti i programmi specifici e riguardano, in particolare:

    - gli obiettivi specifici perseguiti con l'aiuto dei singoli strumenti;

    - la tipologia delle attività previste;

    - le condizioni generali di costituzione, funzionamento ed evoluzione dei partenariati;

    - le condizioni generali del sostegno della Comunità.

    Questi principi e queste condizioni devono garantire che i nuovi strumenti contribuiranno effettivamente a conseguire l'obiettivo perseguito, e cioè un'integrazione profonda delle attività di ricerca ed innovazione in Europa, nelle condizioni di autonomia di funzionamento e flessibilità che caratterizzano i modi di interventi previsti per il nuovo programma quadro.

    La loro attuazione prevede misure che consentiranno di trarre il massimo beneficio dal potenziale complessivo di ricerca e di innovazione presente in Europa, in particolare incoraggiando la partecipazione della PMI alle attività in questione.

    Queste osservazioni valgono essenzialmente per le reti di eccellenza ed i progetti integrati. La partecipazione della Comunità ai programmi nazionali eseguiti congiuntamente, ai sensi dell'articolo 169 del trattato, è di tipo diverso e rende necessario un trattamento separato. L'obiettivo della comunicazione che la Commissione presenta in materia, parallelamente alle presenti proposte, è avviare il dibattito politico necessario su questa modalità di attuazione del programma quadro.

    Contenuto scientifico e tecnologico

    Oltre alla sua organizzazione destinata a strutturare e integrare le attività, un'altra caratteristica del nuovo programma quadro, sottolineata dal Consiglio europeo di Stoccolma, è la concentrazione dei mezzi su un numero ridotto di priorità chiaramente definite.

    Detta concentrazione è evidente nelle proposte concernenti i programmi specifici che illustrano, sviluppano e precisano le indicazioni fornite nella proposta concernente il programma quadro, per quanto attiene agli obiettivi, ai settori disciplinati e, al loro interno, ai temi particolari presi in considerazione.

    Gli argomenti specifici di ricerca saranno stabiliti al momento dell'elaborazione dei programmi di lavoro e della definizione dei programmi di attività delle reti di eccellenza e dei progetti integrati.

    Gli obiettivi, il contenuto e le modalità di attuazione delle attività destinate ad essere attuate nell'ambito dei programmi specifici sono stati valutati "ex-ante". A tal fine, conformemente a quanto indicato nella proposta concernente il programma quadro, si è fatto il possibile per definire obiettivi che, qualora si rivelasse utile o possibile, siano verificabili e misurabili.

    Parallelamente alle attività svolte sulle grandi aree tematiche prioritarie, il programma specifico "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" prevede varie categorie di attività nuove o svolte secondo modalità nuove.

    In particolare si tratta di:

    - azioni svolte nell'ambito dell'"Anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche dell'Unione europea" per rispondere alle esigenze delle politiche comunitarie alla frontiera delle conoscenze e a nuove esigenze impreviste.

    Saranno attuate in base ad una procedura di programmazione pluriennale delle attività che, a sua volta, si fonda su una valutazione e selezione annuale dei temi prescelti.

    - Azioni di sostegno al collegamento in rete dei programmi nazionali di ricerca e al coordinamento delle attività e delle politiche di ricerca e innovazione. A tal fine si utilizzeranno meccanismi semplici e flessibili.

    La cooperazione internazionale rappresenta una dimensione importante del programma quadro; in questo campo si realizzeranno delle attività che assumeranno varie forme: nel programma specifico "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca", si tratterà da un lato, dell'apertura delle reti di eccellenza e dei progetti integrati ai ricercatori e alle entità dei paesi terzi, e dall'altro, di attività specifiche; nel programma "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca" si ricorrerà al sostegno alla mobilità internazionale per ricercatori europei e ricercatori di paesi terzi.

    Nell'ambito delle attività destinate a rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca si attueranno delle azioni di sostegno alla collaborazione con e tra le organizzazioni di cooperazione scientifica e tecnologica europea. Queste organizzazioni avranno peraltro pieno accesso all'insieme delle attività dei programmi.

    Nella descrizione del contenuto del programma "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca" sono illustrate dettagliatamente le condizioni di attuazione ed i temi possibili delle attività destinate ad esercitare un effetto strutturante, ivi compreso, il rafforzamento del collegamento in rete dei vari operatori dell'innovazione, le numerose nuove forme di sostegno alla mobilità, le "iniziative integrate" in materia di infrastrutture ed i temi e le modalità delle azioni nell'ambito dei rapporti tra scienza e società.

    Nell'attuazione dei programmi specifici, si terrà ampiamente conto della dimensione regionale della ricerca europea nei suoi vari aspetti e del ruolo riconosciuto delle regioni nel processo di innovazione.

    Attività EURATOM

    Per loro natura e vista la particolare base giuridica, le attività svolte nel campo EURATOM presentano delle caratteristiche particolari. Nel campo nucleare, la problematica dello Spazio europeo della ricerca si presenta inoltre sotto una forma particolare.

    Lo Spazio europeo della ricerca può apparire più agevole da realizzare nel campo della fissione nucleare di quanto non lo sia negli altri settori scientifici e tecnologici, data la dimensione ridotta della comunità scientifica ed industriale interessata ed i rapporti di collaborazione consolidati esistenti al suo interno.

    Nel campo della fusione nucleare controllata, lo Spazio europeo della ricerca è già in larga parte una realtà, grazie al programma europeo integrato in materia di ricerca sulla fusione magnetica.

    La proposta concernente il programma specifico relativo alle attività indirette di ricerca nucleare sostanzialmente sviluppa e precisa le indicazioni fornite nella parte corrispondente della proposta relativa al programma quadro EURATOM.

    Nel campo della fissione, il programma quadro identifica un'area tematica, e cioè il trattamento e lo stoccaggio dei residui. Le azioni svolte in questo campo potranno essere attuate mediante due dei nuovi strumenti applicati nelle aree tematiche prioritarie del programma "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" del programma quadro CE, e cioè le reti di eccellenza ed i progetti integrati.

    Le restanti attività in materia di fissione riguardano altri aspetti della sicurezza nucleare: la radioprotezione, lo studio di concetti innovativi e la formazione nel campo nucleare. Queste attività potranno essere attuate mediante progetti di portata limitata e il collegamento in rete di attività nazionali, con la possibilità di ricorrere, se del caso, a nuovi strumenti.

    Nel campo della fusione termonucleare, la proposta concernente il programma specifico sviluppa e precisa gli orientamenti formulati nella proposta di programma quadro EURATOM, in base agli esiti della riunione ministeriale svoltasi il 19 gennaio 2001 e fondata su documento di lavoro dei servizi della Commissione [3].

    [3] SEC (2001)385

    Precisa inoltre le priorità proposte per le attività destinate ad essere svolte nel periodo 2000-2006, conformemente all'orientamento "reattore" delle attività comunitarie in questo campo, che si è preferito mantenere: partecipazione al Next Step e utilizzazione degli impianti JET.

    Per attuare concretamente quest'orientamento occorre operare delle scelte. Per incrementare l'impatto degli sforzi comunitari in questo campo e nell'ottica dello Spazio europeo della ricerca, si propone di concentrare i mezzi sulle azioni multilaterali che riuniscono gli operatori della ricerca su progetti comuni, come, attualmente, JET e, in futuro, ITER, se si dovesse decidere di avviare la costruzione di questa macchina.

    Il coordinamento generale a livello europeo, che si è rivelato molto utile, sarà mantenuto, anche se gli Stati membri svolgeranno una parte più importante di attività il cui orientamento "reattore" e il nesso con il Next Step sono meno evidenti.

    Il periodo 2002-2006 dovrebbe essere un periodo di transizione verso un programma caratterizzato dagli impegni rispetto al Next Step. Dei 7000 milioni di euro proposti per l'insieme della ricerca sulla fusione, 200 milioni di euro sono previsti per la partecipazione alla costruzione di ITER che potrebbe iniziare nella seconda metà del periodo di validità del programma quadro, cioè nel 2005 o 2006 e che richiederà una decisione specifica.

    Le attività comunitarie sulla fusione per il periodo 2002-2006 sono in gran parte destinate a garantire la transizione tra le attività attualmente svolte nelle associazioni e quello che dovrebbe diventare un programma di accompagnamento nel campo della fisica e della tecnologia della fusione una volta che il progetto ITER avrà raggiunto una "velocità di crociera", dopo il 2006, qualora si decidesse di portare avanti il progetti e avviare la costruzione della macchina.

    Attuazione efficace

    Concepito per contribuire a realizzare lo Spazio europeo della ricerca, il programma quadro 2002-2006 si basa su tre principi fondamentali: concentrazione su un numero stabilito di priorità, azione strutturante mediante uno stretto collegamento con le attività nazionali, semplificazione e alleggerimento delle condizioni di attuazione.

    Il Consiglio europeo, il Parlamento, il gruppo di valutazione quinquennale del programma quadro e la Corte dei conti hanno più volte menzionato la necessità di un miglioramento in questo senso delle condizioni di attuazione del programma quadro e dei programmi specifici.

    Fondamentalmente il miglioramento delle condizioni di attuazione risulterà dall'adozione delle nuove modalità di intervento e dei nuovi strumenti adottati per conseguire i due obiettivi di concentrazione e di rafforzamento dei legami tra le attività svolte a vari livelli.

    Le reti di eccellenza e i progetti integrati sono stati concepiti nell'ottica di una maggiore decentralizzazione che offra ai partecipanti una più grande autonomia di funzionamento, nonché la flessibilità necessaria in materia di attuazione. I partenariati sono concepiti in modo da poter evolvere con l'associazione di nuovi partecipanti e il ritiro dei partecipanti iniziali lungo l'intero periodo di attuazione.

    I principi di base dei nuovi strumenti sono descritti negli allegati III delle varie proposte concernenti i programmi specifici. Saranno ulteriormente chiariti e precisati nelle "Regole per la partecipazione e la divulgazione".

    Alcuni aspetti della gestione saranno "esternalizzati", in particolare alcuni aspetti della gestione delle attività di ricerca per le PMI e delle attività di sostegno alla mobilità.

    Un dibattito indispensabile

    La presentazione da parte della Commissione di una proposta concernente il nuovo programma quadro dà sempre luogo ad un ampio ed intenso dibattito.

    Questo dibattito, già ampiamente avviato, non dovrebbe limitarsi, come spesso avviene, ad una discussione sulle priorità e le aree di intervento:

    - perché il programma quadro 2002-2006 è caratterizzato essenzialmente dall'introduzione di nuove modalità di intervento dai notevoli effetti positivi potenziali sul tessuto della ricerca europea, che sarebbe opportuno attuare nelle migliori condizioni;

    perché la sua attuazione richiede proprio per questo un maggior coinvolgimento dei responsabili della ricerca in Europa, ad alto livello decisionale, nelle organizzazioni nazionali di ricerca, le università e l'industria e un maggior senso dell'iniziativa e delle responsabilità da parte dei partecipanti.

    2001/0124 (CNS)

    Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO che adotta un programma specifico 2002-2006 di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare mediante azioni dirette dal Centro comune di ricerca

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 166, paragrafo 4,

    vista la proposta della Commissione [4],

    [4] GU ...

    visto il parere del Parlamento europeo [5],

    [5] GU ...

    visto il parere del Comitato economico e sociale [6],

    [6] GU ...

    visto il parere del Comitato delle regioni [7],

    [7] GU ...

    considerando quanto segue:

    (1) Conformemente all'articolo 166, paragrafo 3 del trattato, la decisione n. .../../CE del [...] del Parlamento europeo e del Consiglio concernente il programma quadro pluriennale 2002-2006 della Comunità europea delle azioni di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione volte alla creazione dello Spazio europeo della ricerca [8] (denominato in appresso "programma quadro") deve essere attuata mediante programmi specifici che ne definiscono le modalità di attuazione dettagliate, ne fissano la durata e predispongono le risorse necessarie.

    [8] GU ...

    (2) Il programma quadro è strutturato in tre grandi blocchi di azioni: "integrare la ricerca", "strutturare lo Spazio europeo della ricerca", e "rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca"; all'interno del primo blocco, le azioni dirette svolte dal Centro comune di ricerca devono essere attuate dal presente programma specifico, pur contribuendo in parte agli obiettivi degli altri due blocchi.

    (3) Per quanto concerne la diffusione dei risultati di ricerca nell'ambito del presente programma specifico, devono applicarsi le regole del programma quadro relative alla partecipazione di imprese, centri di ricerca e università e alla diffusione dei risultati di ricerca adottate dalla decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n. .../../CE [9] (denominate in appresso "regole di partecipazione e diffusione").

    [9] GU ...

    (4) In attuazione del presente programma particolare enfasi va posta sulla promozione della mobilità e della formazione dei ricercatori e sull'innovazione nella Comunità.

    (5) In attuazione del presente programma può essere opportuno intraprendere, in aggiunta alla cooperazione contemplata nell'accordo sullo Spazio economico europeo o in eventuali accordi di associazione, altre attività di cooperazione internazionale, sulla base dell'articolo 170 del trattato, con paesi terzi e con organizzazioni internazionali, con particolare riguardo nei confronti dei paesi in via di adesione.

    (6) Le attività di ricerca condotte nell'ambito del presente programma devono rispettare i principi etici fondamentali, nella fattispecie quelli figuranti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.

    (7) A seguito della comunicazione della Commissione "Donne e scienza" [10] e delle risoluzioni del Consiglio [11] e del Parlamento europeo [12] su questo tema, è in corso di attuazione un piano di azione volto a rafforzare e potenziare il ruolo delle donne nella scienza e nella ricerca.

    [10] COM(1999) 76.

    [11] Risoluzione del 20 maggio 1999, GU C 201 del 16.7.1999.

    [12] Risoluzione del 3 febbraio 2000, PE 284.656.

    (8) Il presente programma deve essere attuato secondo criteri di flessibilità, efficienza e trasparenza, nel rispetto delle esigenze degli utilizzatori del CCR e delle politiche comunitarie, dell'obiettivo generale e degli interessi finanziari delle comunità. Ove opportuno le relative attività di ricerca devono essere modulate in funzione di tali esigenze e degli sviluppi tecnico-scientifici.

    (9) Il CCR deve occuparsi attivamente dell'innovazione e del trasferimento di tecnologie.

    (10) Per l'attuazione del presente programma la Commissione è tenuta a consultare il Consiglio di amministrazione del CCR, conformemente alle disposizioni pertinenti della decisione 96/282/Euratom della Commissione, del 10 aprile 1996, che riorganizza il Centro comune di ricerca [13].

    [13] GU L 107 del 30.4.1996, pag. 12.

    (11) La Commissione predispone in tempo utile una valutazione indipendente delle azioni svolte nei settori contemplati dal presente programma.

    (12) Il consiglio di amministrazione del CCR è stato consultato in merito ai contenuti tecnico-scientifici del presente programma specifico,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    1. Conformemente alla decisione [...] sul programma quadro 2002-2006 (in appresso denominato "programma quadro"), è adottato un programma specifico di azioni dirette di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare a cura del Centro comune di ricerca (denominato in appresso "programma specifico") nel periodo compreso fra il [.....] e il 31 dicembre 2006.

    2. Per gli obiettivi e le priorità tecnico-scientifiche del programma specifico si rimanda all'allegato I.

    Articolo 2

    Conformemente all'allegato II alla [Decisione [.../...] / sul programma quadro], l'importo ritenuto necessario per l'attuazione del presente programma specifico è di 715 milioni di euro. Una ripartizione indicativa di questo importo figura all'allegato II della presente decisione.

    Articolo 3

    1. La Commissione è responsabile dell'attuazione del programma specifico.

    2. Il programma specifico è attuato mediante gli strumenti di cui agli allegati I e III del programma quadro e all'allegato III della presente decisione.

    3. Per quanto concerne la diffusione dei risultati di ricerca nell'ambito del presente programma specifico, si applicano le regole del programma quadro relative alla partecipazione di imprese, centri di ricerca e università e alla diffusione dei risultati di ricerca adottate dalla decisione del Parlamento europeo e del Consiglio n. .../../CE (denominate in appresso "regole di partecipazione e diffusione").

    Articolo 4

    1. Per l'attuazione del programma specifico la Commissione elabora un programma di lavoro, di cui all'allegato I, che viene messo a disposizione di tutte le parti interessate e che descrive in modo particolareggiato gli obiettivi e le priorità tecnico-scientifiche, e stabilisce il calendario e le modalità di attuazione.

    2. Il programma di lavoro tiene conto delle pertinenti attività di ricerca svolte dagli Stati membri, dagli Stati associati e dagli organismi europei e internazionali. Esso è aggiornato in funzione delle necessità.

    Articolo 5

    Ai fini dell'attuazione del programma specifico la Commissione consulta il Consiglio di amministrazione del CCR conformemente alla decisione della Commissione 96/282/Euratom.

    La Commissione informa periodicamente il Consiglio di amministrazione circa l'attuazione del presente programma specifico.

    Articolo 6

    1. Conformemente all'articolo 4 del programma quadro, la Commissione riferisce periodicamente circa l'andamento generale dell'attuazione del programma specifico.

    2. La Commissione predispone la valutazione indipendente di cui all'articolo 5 del programma quadro relativamente alle attività svolte nei settori contemplati programma specifico.

    Articolo 7

    Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

    Fatto a Bruxelles, il

    Per il Consiglio

    Il Presidente

    ALLEGATO I

    Obiettivi tecnico-scientifici e descrizione a grandi linee dell'attività

    1. Introduzione

    Il Centro comune di ricerca ha il compito di fornire un supporto tecnico-scientifico personalizzato alla concezione, all'attuazione e al controllo delle politiche dell'Unione europea. Essendo libero da interessi particolari, privati o nazionali, il CCR serve l'interesse comune degli Stati membri e quindi fornisce un ausilio quando è necessario un intervento su scala europea.

    Il contributo del CCR al programma quadro integra ad un tempo le raccomandazioni formulate nell'ambito delle recenti valutazioni del CCR [14] e gli obblighi derivanti dalla riforma della Commissione. Esso prevede in particolare:

    [14] Rapporto Davignon (2000), valutazione quinquennale del CCR (2000), 1999 JRC Scientific Audit, 2001 Prioritisation Audit.

    - un più spiccato orientamento agli utenti;

    - attività di interconnessione per creare una vasta base di conoscenze e, nello spirito dello Spazio europeo della ricerca (European Research Area - ERA), mettere in più stretto rapporto i laboratori, l'industria e le autorità di regolamentazione degli Stati membri e degli Stati candidati all'adesione per quanto riguarda il supporto scientifico-tecnologico fornito alle politiche dell'UE;

    - la concentrazione delle attività su alcuni temi prescelti, tra cui la formazione dei ricercatori.

    Il contributo risponde alle esigenze e alle richieste individuate dai servizi della Commissione, e da questi chiaramente espresse, che vengono aggiornate mediante contatti sistematici e regolari [15].

    [15] Workshop annuali degli utenti, gruppo interservizi delle DG fruitrici, accordi bilaterali ecc.

    Nei suoi settori di competenza, il CCR punterà a creare sinergie con le priorità tematiche previste da altri programmi specifici, partecipando ad azioni indirette, onde apportare un eventuale valore aggiunto ai lavori svolti in quegli ambiti (ad es. tramite la comparazione e la convalida di test e metodi o l'integrazione dei risultati per il processo di concezione politica).

    Il contesto politico e istituzionale in cui opera il CCR ha subito notevoli mutamenti negli ultimi anni: i rapidi progressi tecnologici, in particolare nelle biotecnologie e nella società dell'informazione, trasformano la nostra società e pongono nuove sfide ai responsabili del processo decisionale, chiamati ad un tempo a tutelare i cittadini e garantire la competitività nell'economia globale. Le crisi di fiducia dei consumatori e il crescente impatto delle tecnologie sulla vita quotidiana impongono oggi ai responsabili politici dell'Europa e del mondo di avvalersi di dati scientifici affidabili lungo tutto il processo di elaborazione politica. Ciò comprende la capacità di reagire rapidamente in circostanze impreviste e adottare un atteggiamento più responsabile sul potenziale impatto a lungo termine degli sviluppi scientifici e tecnologici. La messa a punto di sistemi europei comuni di riferimento tecnico-scientifico prevista dallo Spazio europeo della ricerca costituisce un importante passo in questa direzione.

    Con la realizzazione della rinnovata missione del CCR sempre più orientata al supporto delle politiche dell'UE [16], il programma quadro 2002-2006 rappresenta un nuovo capitolo nell'esecuzione delle attività del CCR. Il CCR non può, da solo, coprire l'intera gamma del supporto tecnico-scientifico necessario in questo contesto. Il programma di lavoro proposto per il CCR è improntato su tre aspetti: i) concentrazione, ii) apertura e interconnessione e iii) orientamento agli utenti. Saranno predisposti strumenti idonei a raggiungere questi obiettivi e sarà dedicata un'attenzione particolare al raggruppamento (clustering) di progetti che contribuiscono a settori di azione specifici (cfr. allegato III).

    [16] Adempimento della missione del CCR nello Spazio europeo della ricerca. Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, GU C 215 del 22.4.2001.

    Il CCR, in qualità di servizio di RST interno alla Commissione,

    - fornirà un supporto tecnico-scientifico, in funzione della domanda e nei settori di sua competenza, alla formulazione, allo sviluppo, all'attuazione e al controllo delle politiche europee;

    - contribuirà all'istituzione di sistemi comuni di riferimento tecnico-scientifico nel quadro dello Spazio europeo della ricerca.

    Il supporto tecnico del CCR alle politiche dell'UE verte essenzialmente sulle questioni concernenti la tutela dell'ambiente, la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo sostenibile, che comprendono a loro volta: determinazione dei rischi, prove, convalida e perfezionamento di metodi, materiali e tecnologie a sostegno di varie politiche - sicurezza dei prodotti alimentari, sostanze chimiche, qualità idrica e atmosferica, sicurezza nucleare, misure antifrode. La quasi totalità di queste attività sarà svolta in stretta collaborazione con laboratori e centri di ricerca degli Stati membri e dei paesi terzi. A tal fine il CCR ha riorientato le sue attività non nucleari in due settori principali, sostenuti da interconnessioni orizzontali:

    - prodotti alimentari, prodotti chimici e salute;

    - ambiente e sostenibilità.

    Questi nuclei principali saranno integrati da attività orizzontali:

    - prospettive tecnologiche;

    - materiali e misure di riferimento;

    - sicurezza pubblica e misure antifrode.

    2. Contenuti del programma

    2.1 Prodotti alimentari, prodotti chimici e salute

    La protezione della salute dei consumatori, soprattutto dagli effetti potenzialmente nocivi degli agenti contaminanti presenti negli alimenti e nei prodotti chimici, è un obiettivo fondamentale nell'ambito delle iniziative comunitarie, che trova riscontro nell'istituzione dell'Autorità europea per gli alimenti e nell'elaborazione di una nuova politica comunitaria in materia di prodotti chimici.

    Nel contesto del programma quadro 2002-2006 il CCR interverrà su una serie di problematiche specifiche connesse alla rapida evoluzione delle politiche comunitarie nel settore dei prodotti alimentari e delle sostanze chimiche. Inoltre rafforzerà il proprio ruolo di centro di riferimento scientifico e di convalida in settori specifici, tra cui la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari, la sicurezza dei prodotti chimici, l'operatività a livello europeo delle infrastrutture comunitarie per le misurazioni e la metrologia nel settore chimico, nonché l'informazione su questioni sanitarie. Le attività del CCR dipendono fortemente dalla solidità e dall'intensità dei collegamenti con i laboratori degli Stati membri e si concentrano sulla gestione di sistemi analitici avanzati, sullo sviluppo di misure e sulla produzione di materiali di riferimento e sull'approfondimento delle conoscenze nel campo delle scienze biologiche, comprese la proteomica e la bioinformatica. Il CCR fornirà servizi di gestione dei sistemi di informazione o banche dati (ad es. registro molecolare) a sostegno delle politiche dell'UE. Considerato il carattere innovativo delle attività da svolgere oltre che la complessità del quadro normativo, occorrerà puntare anche sulla formazione. I lavori si concentreranno sulle priorità seguenti:

    - sicurezza e qualità dei prodotti alimentari;

    - organismi geneticamente modificati (OGM);

    - prodotti chimici;

    - applicazioni biomediche.

    Sicurezza e qualità dei prodotti alimentari

    L'accento sarà posto sullo sviluppo e sulla convalida di metodi e materiali di riferimento affidabili per il rilevamento di agenti contaminanti, sia naturali (come le micotossine) che artificiali (come i PCB), di residui (ad es. pesticidi, ormoni della crescita e medicinali veterinari), di ingredienti e additivi nei prodotti alimentari e nei mangimi. Il principale ruolo del CCR consisterà nel coordinamento della verifica di metodi e materiali e nella conferma di dati elaborati per la valutazione e la gestione dei rischi (in stretta collaborazione con i laboratori di riferimento della Comunità europea per i residui di medicinali veterinari). Dato che la maggior parte delle malattie veicolate dagli alimenti deriva da una contaminazione microbiologica (ad es. virale), le attività si concentreranno sulla valutazione di nuovi metodi di detezione rapida e di monitoraggio degli agenti patogeni. La ricerca nel campo della genomica e della proteomica studierà le cause di molti problemi correlati all'alimentazione, tra cui le allergie e la natura delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE). Il CCR manterrà la flessibilità necessaria per poter affrontare eventuali tematiche in materia sanitaria e intensificherà le proprie attività nel settore della microbiologia.

    La normalizzazione dei test e la valutazione di nuovi metodi estremamente sensibili per la diagnosi di BSE e TSE richiederanno l'applicazione di sistemi di controllo della qualità dei test da effettuare a tappeto sui capi macellati, e ciò in collaborazione con le DG di competenza, il comitato scientifico ad hoc sulle TSE e i principali laboratori di ricerca del settore. Il CCR studierà il destino di determinati materiali a rischio specifico (controllo dei prodotti alimentari per verificare l'eventuale presenza di tessuti prelevati dal sistema nervoso centrale, riciclo e trattamento sicuro delle farine animali). Particolare attenzione verrà data agli aspetti della sicurezza nel settore dell'alimentazione animale che è la base dell'intera filiera alimentare.

    La qualità dei prodotti alimentari assumerà un significato sempre più importante nel contesto del binomio salute-alimentazione. Oltre alla verifica della veridicità delle etichettature (rilevamento di frodi e adulterazioni) è assolutamente necessario valutare l'efficacia e/o gli effetti collaterali dei complementi alimentari e degli alimenti funzionali. Data la crescente popolarità degli alimenti biologici, occorrono metodi adeguati per valutarne l'autenticità. Il CCR si dedicherà in particolare allo studio della genuinità dei prodotti alimentari, puntando soprattutto sull'efficacia dei prodotti cosiddetti "nutraceutici".

    Saranno svolte ricerche tecnologicamente innovative per lo sviluppo di prodotti e processi alimentari e altre sull'impatto delle politiche in materia di sicurezza alimentare sul settore agroalimentare.

    Organismi geneticamente modificati (OGM)

    Il CCR apporterà un sostegno scientifico e tecnico considerevole in tema di OGM presenti nell'alimentazione e nell'ambiente, utilizzando la rete di laboratori europei che studiano le problematiche degli OGM, coordinati dal CCR su richiesta degli Stati membri dell'UE. Le attività comprendono: sviluppo e convalida di metodi di rilevamento, individuazione e quantificazione degli OGM, aumento del numero di materiali di riferimento certificati (nuove specie, alimenti lavorati), sviluppo di basi di dati biomolecolari e formazione. Saranno svolte anche attività di ricerca (ad es. sulla campionatura e la tracciabilità) su nuove varietà di prodotti alimentari e mangimi o sul problema di varietà o specie non autorizzate nell'UE per fornire dati utili a scopi normativi e in vista di un'armonizzazione a livello europeo.

    Lo studio degli OGM presenti nell'ambiente richiederà lo sviluppo di nuove conoscenze per affrontare le implicazioni dell'introduzione di nuovi organismi nell'ambiente sul piano genetico, agronomico e della biodiversità.

    Prodotti chimici

    La nuova politica comunitaria in materia di prodotti chimici inciderà profondamente sulle attività di supporto richieste al CCR [17] nell'ambito dell'intero programma quadro. Il CCR sarà chiamato a gestire un sistema più complesso di regolamentazione delle sostanze chimiche e dunque a rafforzare i rapporti, peraltro già solidi ed intensi, con le autorità competenti degli Stati membri, l'industria ed organismi internazionali come l'OCSE. L'esperienza nella valutazione dei rischi e le competenze dell'ECB forniranno anche solide basi per attività di ricerca in questo campo.

    [17] Ivi compreso il supporto fornito dall'Ufficio europeo delle sostanze chimiche (European Chemicals Bureau - ECB) del CCR.

    L'esigenza di convalidare metodi alternativi sarà sempre più sentita in vista del programma di test previsto dalla nuova strategia comunitaria sulle sostanze chimiche. Saranno anche svolti lavori di ricerca sulla sicurezza dei vaccini e sugli effetti a lungo termine dell'esposizione a sostanze potenzialmente pericolose a dosi basse e ripetute.

    Un altro settore di attività riguarderà lo scambio di informazioni convalidate sulla salute e sui medicinali tra gli organismi di regolamentazione dei paesi candidati all'adesione per il tramite delle moderne tecnologie telematiche, oltre che la loro diffusione presso tutti i gruppi di utenti, compresi i consumatori e i pazienti.

    Il CCR contribuirà alla valutazione dei rischi delle sostanze pericolose esistenti, con particolare enfasi sul problema della migrazione di composti nocivi di materiale a contatto con le persone e con gli alimenti (ad es. plastificanti nei giocattoli) e degli effetti nocivi dei cosmetici; saranno anche svolte analisi prospettiche delle dinamiche che intercorrono tra le politiche comunitarie da un lato e l'innovazione e la competitività dell'industria chimica europea dall'altro lato.

    Applicazioni biomediche

    L'invecchiamento della popolazione modificherà inevitabilmente il profilo della domanda di servizi in campo sanitario in tutta l'UE. Il CCR prevede di applicare la propria esperienza nel settore delle scienze biologiche e dei materiali alla biocompatibilità e alla tenuta a lungo termine degli impianti (protesici), nonché all'uso di tecniche ottiche per dispositivi medici poco invasivi. Questi lavori non possono prescindere dall'allacciamento di stretti rapporti con i laboratori di ricerca, gli ospedali, l'industria e le autorità di regolamentazione. Il CCR intende anche mettere a punto un sistema di misurazione delle diagnosi cliniche riconosciuto su scala internazionale, in collaborazione con la Federazione internazionale della chimica clinica (direttive sulla diagnostica in vitro e sui dispositivi medici).

    Le strutture nucleari e isotopiche del CCR e le sue competenze nel campo della produzione e dell'uso di isotopi radioattivi e stabili saranno utilizzate anche a scopi medici, ad esempio per lo studio di nuovi tipi di terapie antitumorali [á-immunoterapia, terapia a cattura di neutroni di boro (BNCT)] e dei materiali clinici di riferimento.

    2.2 Ambiente e sostenibilità

    La qualità e l'impiego di acqua, aria e suolo, l'uso sostenibile dell'energia e la minaccia del riscaldamento planetario sono temi che suscitano una crescente attenzione a livello politico. L'evoluzione delle politiche comunitarie in questi settori richiede l'acquisizione di conoscenze avanzate sulle cause, i processi, l'impatto e le tendenze di tutti gli elementi in gioco. Il CCR definisce il suo programma in modo da tenere conto direttamente di questi aspetti e intende consolidare il proprio ruolo di centro di conoscenze e di riferimento sulle questioni ambientali con un'importante dimensione europea. Il CCR parteciperà sempre più attivamente alla realizzazione di reti di riferimento tra gli Stati membri e a livello internazionale, in particolare nei paesi canditati all'adesione. Saranno intensificati i contributi forniti sul piano decisionale grazie ad una partnership più stretta con i servizi competenti della Commissione e tramite ricerche prospettiche transettoriali in campi tecnico-economici. Sarà altresì rafforzata la sinergia con l'Agenzia europea dell'ambiente, con particolare attenzione per la diffusione dei risultati scientifici. Il programma coprirà gli aspetti seguenti:

    - valutazione e prevenzione del cambiamento planetario;

    - protezione dell'ambiente europeo (aria, acqua e risorse terrestri);

    - contributi allo sviluppo sostenibile (fonti energetiche nuove e rinnovabili, valutazione ambientale);

    - supporto al GMES (Global Monitoring for Environment and Security).

    Valutazione e prevenzione degli effetti negativi del cambiamento planetario

    Il CCR contribuirà allo sviluppo della strategia dell'UE per la lotta al riscaldamento del pianeta sfruttando le sue competenze multisettoriali in campo tecnico, socioeconomico, della modellazione e della ricerca. Per attuare il protocollo di Kyoto bisogna comprendere le cause e i meccanismi alla base dei cicli dei gas serra. Una delle priorità del CCR sarà fornire un supporto diretto alle operazioni di monitoraggio delle emissioni dei gas serra nell'ambito del sistema europeo (decisione del Consiglio 92/296/CEE). In questo contesto una parte essenziale dei lavori del CCR consisterà nel colmare le lacune conoscitive ancora esistenti avviando ricerche specifiche. I lavori si concentreranno sulla messa a punto di un sistema di riferimento per migliorare la qualità dei dati e ridurre l'inattendibilità dei valori rilevati. Una parte importante di questo compito è il monitoraggio dei cambiamenti relativi al manto forestale, all'uso del terreno e alla silvicoltura a vari livelli (cfr. anche il GMES). I probabili scenari futuri nel settore energetico e le previsioni sulle emissioni di carbonio sono determinanti per ottenere dati allo scopo di adottare opportune misure. Saranno anche studiate le alternative politiche per ridurre le emissioni in modo efficace anche sul piano dei costi. Per massimizzare i propri sforzi il CCR svolgerà le attività di studio sul cambiamento climatico del pianeta nell'ambito di un gruppo specifico. Potranno anche essere studiati aspetti concernenti l'attuazione delle politiche sul clima, il sequestro del carbonio, misure concernenti la qualità dell'atmosfera, la dinamica dell'ozono e le radiazioni UV in Europa.

    Protezione dell'ambiente europeo

    - Tutelare la qualità dell'aria

    L'inquinamento dell'aria desta notevoli preoccupazioni presso i cittadini europei ed è anche oggetto di tutta una serie di strumenti di regolamentazione (ad es. il programma Clean Air for Europe - CAFE). Gli sforzi del CCR si concentreranno sugli aspetti seguenti: a) determinazione del livello di emissioni prodotte dai veicoli e dalle fonti fisse (nuove direttive sulle emissioni, norme per il diesel e la benzina, nuovi combustibili, emissioni di particelle e diossina, armonizzazione/normalizzazione dei cicli di test di riferimento e dei metodi di misura delle emissioni industriali a livello mondiale) e b) indicazione di orientamenti per l'attuazione e l'elaborazione di direttive sulla qualità dell'aria (analisi quantitativa dell'inquinamento atmosferico, tecniche di monitoraggio, lavori prenormativi, metodi di valutazione dell'impatto delle politiche concernenti la qualità dell'aria sui livelli di esposizione di soggetti umani, strumenti di modellazione per l'analisi dei dati e raffronto di scenari di abbattimento dei valori).

    Sarà effettuata un'analisi transettoriale integrata delle varie politiche in materia di trasporti, energia, salute e imprese per determinarne gli effetti sulle emissioni e sui livelli di inquinamento ambientale. I lavori saranno svolti con la partecipazione di numerosi esperti provenienti dai settori dell'industria automobilistica e di quella energetica.

    - Qualità dell'acqua

    L'acqua è una risorsa essenziale per il futuro; pertanto è di fondamentale importanza conservare le sorgenti idriche naturali e garantire la qualità dell'acqua potabile. Nei prossimi sei anni la direttiva quadro sulle acque imporrà il coordinamento e l'armonizzazione delle procedure di monitoraggio e di reporting dei dati in relazione a tutti gli strumenti normativi comunitari. Saranno anche effettuate ricerche sull'armonizzazione di un database comune contenente i dati riportati dagli Stati membri sull'attuazione delle varie direttive connesse alla gestione delle acque (ad es. acque urbane reflue, nitrati, acque di superficie ecc.). Il CCR si occuperà inoltre della determinazione di parametri ecologici della qualità dell'acqua (anche nell'ambito del sostegno all'infrastruttura europea di metrologia esistente), dell'individuazione dei principali inquinanti e degli indicatori della qualità delle acque interne e costiere, dell'individuazione dei rischi microbiologici, soprattutto nelle acque reflue, ed infine delle implicazioni socioeconomiche del nuovo quadro normativo. Le questioni attinenti alla salute verranno trattate nel capitolo "Sicurezza e qualità dei prodotti alimentari" del presente programma. Continueranno le ricerche sulla gestione integrata delle zone costiere per fornire metodi di riferimento a livello comunitario.

    - Risorse terrestri

    La maggior parte delle attività umane comporta interventi su suoli e paesaggi, le cui caratteristiche sono dunque determinate dalle pratiche di gestione. La componente ambientale della politica agricola e numerosi elementi della legislazione dell'UE (ad es. direttive sulle acque, prospettiva di sviluppo del territorio europeo, politica urbana, cambiamento climatico ecc.) tengono conto di questa dimensione. Il CCR sosterrà lo sviluppo di una piattaforma comune per l'analisi spaziale integrata che servirà da base per l'elaborazione e la valutazione delle strategie politiche. I bacini idrografici serviranno come unità di studio per valutare i vari processi avviati e il loro impatto. La consistente base di dati gestita dall'Ufficio europeo per il suolo (European Soils Bureau) sarà ampliata grazie ad un rafforzamento dei collegamenti e degli scambi di informazioni; sarà anche intensificata la collaborazione in corso con l'Eurostat. Lo sviluppo di strumenti e i dati sui paesaggi naturali nel contesto della silvicoltura, dell'uso dei terreni e della conservazione della biodiversità rappresenteranno ulteriori elementi di spicco. Il supporto alla componente ambientale della politica agricola comune sarà fornito in termini di analisi del paesaggio e di applicazione degli indicatori. Saranno prodotti dati sulla situazione statica ed evolutiva dell'ambiente urbano e regionale. I lavori si baseranno su tecniche di rilevamento avanzate, sistemi di informazione geografica e modellazione di processi spaziali.

    Contributi allo sviluppo sostenibile

    La dinamica dello sviluppo sostenibile permea l'intero programma del CCR che punta in particolare all'integrazione della dimensione economica, sociale ed ambientale.

    - Energia

    Il protocollo di Kyoto ha influito in misura critica sul dibattito concernente l'energia dato che l'uso e il trasporto di energia - essenziali per le attività economiche - determinano i livelli di emissione dei gas serra. Il ruolo delle fonti energetiche nuove e rinnovabili, dell'efficienza energetica e delle tecnologie del settore ai fini della sicurezza dell'approvvigionamento energetico è stato sottolineato in un recente Libro verde e in una comunicazione sulle "Fonti energetiche rinnovabili".

    Il CCR sfrutterà la sua esperienza nel settore delle fonti energetiche rinnovabili, della politica e delle tecnologie energetiche per fornire indicazioni sui problemi emergenti a livello comunitario in un mercato deregolamentato. I lavori dovrebbero concentrarsi sui settori seguenti:

    - sviluppo di sistemi di riferimento - attraverso laboratori accreditati e sistemi di certificazione - nel settore della produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (soprattutto elettricità prodotta con energia solare), stoccaggio e uso dell'energia negli edifici;

    - valutazione tecnologica, attività di convalida e modellazione di tecnologie energetiche nuove e convenzionali, con particolare riferimento a: sicurezza, efficienza, tecniche di produzione di energia dai rifiuti e dalla biomassa e incenerimento dei rifiuti;

    - scenari energetici e previsioni in materia di emissioni di gas serra e studi di mercato in riferimento alle tecnologie sulle fonti energetiche nuove e rinnovabili, nell'ottica della competitività del settore energetico.

    - Valutazione ambientale

    La necessità di una valutazione "integrata" della qualità dell'ambiente è sempre più sentita. Il CCR intende allinearsi alla strategia di sviluppo sostenibile dell'UE elaborando adeguati strumenti di valutazione integrata delle politiche e continuando attività volte ad integrare la dimensione ambientale nelle politiche dell'UE. L'ufficio europeo per la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento (Integrated Pollution Prevention and Control Bureau - IPPC) continuerà, nel quadro della direttiva IPPC, i suoi lavori di valutazione delle migliori tecnologie disponibili per ridurre l'inquinamento in determinati settori industriali. Sono necessari scenari complessi sulle emissioni per fornire dati sul nesso tra inquinamento atmosferico e cambiamento climatico. La gestione dei rifiuti è un importante settore che richiede un'analisi integrata a partire dalla produzione dei rifiuti fino al loro trattamento e smaltimento. L'integrità dell'ambiente e la salute umana sono un altro filone di studi collegati cui contribuirà il CCR. Saranno messi a punto nuovi strumenti di valutazione e nuovi metodi di analisi ecotossicologiche per trattare argomenti come l'inquinamento dell'aria e i contaminanti nell'acqua (sostanze che alterano il sistema endocrino, biocidi e prodotti farmaceutici). Il CCR fornirà anche un supporto metodologico per l'integrazione della dimensione ambientale negli aiuti allo sviluppo.

    Il CCR contribuirà all'applicazione della legislazione comunitaria fornendo dati sul monitoraggio ambientale (compresa la radioattività) e informazioni (attraverso la comparazione incrociata di modelli) in condizioni normali e di emergenza.

    Il CCR continuerà a seguire i rapporti di interconnessione e l'impatto delle politiche comunitarie a titolo di contributo specifico all'attuazione di pratiche di sviluppo sostenibile nell'UE.

    Supporto al GMES

    La necessità di fornire informazioni indipendenti sui principali problemi che riguardano l'ambiente mondiale e la sicurezza dei cittadini è indiscutibile. GMES (Global Monitoring for Environmental Security) è un'iniziativa europea per la gestione di servizi operativi di raccolta, analisi e diffusione di una serie di informazioni in materia di cambiamento della qualità dell'ambiente, disponibilità e gestione delle risorse, rischi naturali. La realizzazione del GMES risponde ad un duplice obiettivo: tutelare l'ambiente del pianeta e ridurre o prevenire i problemi che minacciano la sicurezza dei cittadini. Il sistema è basato essenzialmente sull'uso di tecniche di osservazione della Terra per mantenere un'adeguata sorveglianza a lungo termine dei principali parametri attinenti al paesaggio (manto vegetale, uso del suolo, degrado o esaurimento delle risorse ecc.) a vari livelli geografici. Esso necessiterà anche di tecniche particolari per la valutazione dei rischi naturali e per la gestione delle catastrofi. Il CCR si concentrerà sullo sviluppo di applicazioni utili per la politica dell'UE integrandosi nel concetto alla base del GMES, in particolare in materia di accordi internazionali sull'ambiente, valutazione dei rischi e valutazione della pressione esercitata sull'ambiente.

    2.3 Prospettive tecnologiche

    La definizione delle politiche dell'UE è dettata in misura sempre più determinante dall'anticipazione e dalla comprensione dei progressi scientifico-tecnologici e socioeconomici. Le competenze del CCR nell'analisi delle interrelazioni tra tecnologia e società e la sua esperienza nel coordinamento delle ricerche prospettiche transettoriali e pluridisciplinari su scala internazionale contribuiranno ad attuare gli obiettivi dello Spazio europeo della ricerca (ERA). In tutto il programma quadro 2002-2006 le attività del CCR in questo settore di ricerca saranno basate su una stretta collaborazione con la DG "Ricerca" e altre DG correlate. Le attività saranno incentrate sugli aspetti seguenti:

    - prospettive tecno-economiche;

    - forum di cooperazione internazionale in materia di prospettive.

    Prospettive tecno-economiche

    Il CCR svolgerà studi prospettici a medio e lungo termine sugli sviluppi tecnologici importanti per l'UE e sul loro impatto su crescita, sviluppo sostenibile, occupazione, coesione sociale e competitività. Tali studi forniranno dati analitici fondamentali e informazioni che saranno utili per l'esecuzione dei lavori del CCR nei suoi campi specifici di competenza. Verrà effettuata anche un'analisi prospettica per individuare le carenze così come le opportunità sul piano tecnologico, per fare stime quantitative, individuare le tecnologie più promettenti e definire le condizioni necessarie per poter adottare tali tecnologie.

    Forum di cooperazione internazionale in materia di prospettive

    Il CCR rafforzerà i propri rapporti di collaborazione con i principali centri di esperti internazionali e con consulenti ad alto livello, traendo spunto dalle esperienze positive del passato (ad es. la rete ESTO: Osservatorio europeo delle scienze e della tecnologia; il Gruppo di economisti ad alto livello) e mirando a costituire una piattaforma di cooperazione internazionale per lo sviluppo di prospettive. L'esistenza di un sistema per lo scambio di dati analitici sulle grandi sfide emergenti sarà particolarmente utile per promuovere il ruolo dell'Europa nell'ambito dei dibattiti internazionali sulla scienza e la governance. Verrà adottato un sistema di riferimento comune per l'analisi prospettica in supporto alle decisioni politiche riferite a determinate realtà regionali, con particolare attenzione per i paesi candidati all'adesione.

    2.4 Materiali e misure di riferimento

    Il riconoscimento di norme e misure nei prodotti è un importante componente dell'attuazione delle politiche comunitarie in materia di sicurezza dei consumatori, libero scambio, competitività dell'industria europea e relazioni esterne. Il CCR continuerà a sostenere l'infrastruttura metrologica europea esistente o in corso di sviluppo al fine di produrre risultati di qualità dimostrata, sviluppare misure di riferimento specifiche, produrre materiali di riferimento certificati (CRM), migliorarne l'accettazione su scala internazionale ed organizzare programmi internazionali di valutazione; istituirà inoltre basi di dati transnazionali a sostegno delle politiche dell'UE. In tutto il programma di lavoro del CCR, che si tratti dell'ambiente, della sicurezza alimentare, della salute pubblica o dell'industria nucleare, vi è la necessità di metodi e materiali di riferimento riconosciuti. Oltre a quanto già descritto nelle sezioni precedenti, il CCR intende sostenere la creazione di un sistema europeo di materiali di riferimento certificati: sarà così in grado di fornire ai servizi della Commissione una valida consulenza in connessione alla normativa e alle pratiche europee.

    - BCR [18] e materiali di riferimento certificati industriali.

    [18] Bureau Communautaire de Référence (Ufficio comunitario di riferimento).

    - Metrologia chimica.

    BCR e materiali di riferimento certificati

    Si tratta dello sviluppo di concetti e tecniche per la produzione e la certificazione di materiali di riferimento al fine di migliorarne l'accettazione mondiale nel quadro dell'accordo di riconoscimento reciproco tra l'Unione europea e gli Stati Uniti; questa attività è svolta dal CCR per conto della DG "Commercio". I lavori del CCR si incentreranno sulla produzione di materiali di riferimento certificati per il controllo di processi e prodotti industriali. A sostegno della DG "Ricerca", ove possibile il CCR estenderà le sua responsabilità di stoccaggio e distribuzione di materiali di riferimento certificati del BCR alla gestione della produzione e alla certificazione di nuovi materiali di riferimento certificati derivanti da azioni indirette. I materiali di riferimento nucleari usati per i controlli di sicurezza e la contabilità delle materie nucleari saranno estesi all'ambiente.

    Metrologia chimica

    Il CCR continuerà a rappresentare la Commissione presso gli organismi internazionali responsabili dello sviluppo di un sistema mondiale di misure chimiche. Tra i suoi compiti strategici vi saranno lo sviluppo di tecniche di misura primarie, la produzione e certificazione di materiali isotopici di riferimento e l'organizzazione di programmi internazionali di valutazione delle misure. I temi trattati dipendono dalle esigenze politiche dell'UE e le valutazioni poggiano fortemente sul contributo di numerosi laboratori, soprattutto quelli che fungono da riferimento in un settore o in una regione. Con l'istituzione di apposite reti (PECOMet-Network e MetMED), sarà dato ausilio ai paesi candidati all'adesione e ai paesi mediterranei per elaborare un sistema strutturato di misure chimiche.

    2.5 Pubblica sicurezza e misure antifrode

    Le questioni di pubblica sicurezza - proliferazione delle armi di distruzione di massa, mondializzazione dell'economia, violazioni della privacy e vulnerabilità di Internet, rischi di catastrofi naturali o tecnologiche - richiedono un approccio coordinato su scala internazionale. Il quadro generale è fornito mediante una serie di meccanismi dall'UE, che allo stesso tempo ha dichiarato "tolleranza zero" in materia di frodi. Un impegno politico di questo tipo presuppone un sostegno tecnico-scientifico e il CCR sta impostando il proprio programma in modo da dare risposte dirette a specifiche esigenze. Nel corso degli anni il CCR ha acquisito competenze molto vaste e riconosciute nei settori della sicurezza e della lotta antifrode e nella gestione di grandi infrastrutture di informazione e di sistemi complessi, competenze di cui nel programma quadro 2002-2006 le istituzioni europee potranno avvalersi in funzione delle loro priorità e necessità. Sarà data crescente importanza allo sfruttamento delle reti con altri istituti di ricerca e soggetti interessati onde approfondire e ampliare il sostegno fornito. Il CCR si concentrerà sugli aspetti seguenti:

    - questioni umanitarie internazionali;

    - rischi ed emergenze naturali e tecnologici;

    - sicurezza informatica;

    - controllo dell'ottemperanza alla normativa dell'UE e misure antifrode.

    Questioni umanitarie internazionali

    Il CCR continuerà ad occuparsi degli aspetti tecnici degli interventi UE di sminamento, innanzitutto per migliorare le conoscenze della tecnologia esistente in materia di rilevamenti e individuazione dei campi minati mediante prove e benchmarking, in secondo luogo per esaminare le nuove tecnologie e in terzo luogo per aumentare il risalto, la trasparenza e l'efficienza delle operazioni di sminamento dell'UE.

    Inoltre con l'iniziativa GMES il CCR contribuirà a sviluppare un potenziale europeo che consentirà di fornire in tempo utile alle politiche europee di sicurezza dati integrati dallo spazio, dati ambientali e dati socioeconomici. Grazie alle sue competenze in materia di controlli di sicurezza nucleare, il CCR è disposto ad occuparsi, se necessario, delle questioni tecniche legate alla non proliferazione e al disarmo di ordigni di distruzione di massa.

    Rischi ed emergenze naturali e tecnologici

    Il CCR intende continuare la sua opera a sostegno della creazione di un quadro europeo di previsione, valutazione, gestione e riduzione dei rischi nella Comunità. Nel programma quadro 2002-2006, il CCR perfezionerà un approccio sistemico alla gestione dei rischi naturali e tecnologici. Per i rischi tecnologici - incidenti aerei e rischi industriali - il CCR si concentrerà sul funzionamento e sul miglioramento dei sistemi di monitoraggio europei armonizzati (ECCAIRS [19] MAHB [20], EPERC [21]), che saranno estesi ai paesi candidati all'adesione. Per i rischi naturali, il CCR si adopererà per dotare l'Europa di uno strumentario analogo. Continueranno altresì gli sforzi intesi a sviluppare un approccio europeo comune alle inondazioni e agli incendi forestali, con particolare enfasi sull'integrazione di modellazione avanzata, dati tradizionali e dati ottenuti dallo spazio. Sarà sviluppata un'interrelazione con l'iniziativa GMES. Varie reti, come la rete europea dei laboratori sismici, saranno ampliate su scala internazionale. Analogamente, in collaborazione con partner europei, il CCR realizzerà una rete di strutture sperimentali per sviluppare un'iniziativa integrata comune per la sicurezza strutturale.

    [19] European Coordination Centre for Aircraft mandatory accident Reporting Systems (Centro europeo di coordinamento dei sistemi di notifica di incidenti nella navigazione aerea).

    [20] Major Accidents Hazard Bureau (Ufficio dei rischi e dei grandi incidenti).

    [21] European Pressure Equipment Research Council (Consiglio europeo della ricerca sulle apparecchiature a pressione).

    Sicurezza informatica

    Il CCR si baserà sul lavoro già svolto in ausilio all'iniziativa dell'UE sull'affidabilità, ai meccanismi di composizione stragiudiziale delle controversie e all'osservatorio sui sistemi di pagamento elettronico. In stretta collaborazione con i servizi della Commissione e gli organismi competenti degli Stati membri, promuoverà lo sviluppo di un'idonea risposta europea alla minaccia della criminalità informatica, alle questioni di privacy e alla vulnerabilità di Internet; si concentrerà in particolare sui metodi per una miglior determinazione di tali rischi, sui criteri per la valutazione delle contromisure tecniche e per il loro collaudo in strutture del CCR, nonché sullo sviluppo di misure, indicazioni e statistiche appropriate e armonizzate, in consultazione con altre parti interessate tra cui l'Europol. Il CCR terrà anche un sito Internet relativo al problema del crimine informatico e riferirà in merito al forum dell'UE istituito nel quadro della comunicazione della Commissione intitolata "Creare una società dell'informazione sicura migliorando la sicurezza delle infrastrutture dell'informazione e mediante la lotta alla criminalità informatica" [COM(2000) 890 def.].

    Controllo dell'ottemperanza alle norme UE e controllo antifrode

    Il CCR è di ausilio alla Commissione nell'aumentare l'efficacia delle misure antifrode in quanto fornisce sia tecnologie avanzate agli enti che operano a livello UE, sia aiuto agli Stati membri nell'applicazione delle più moderne tecnologie. In stretta collaborazione con i servizi della Commissione competenti, esso continuerà ad offrire opportuno supporto alla politica agricola comune, alla politica comune della pesca e all'Ufficio europeo antifrode (OLAF).Oltre ad esplorare l'applicazione delle nuove tecnologie (analisi del DNA per l'identificazione del bestiame, interpretazione delle immagini satellitari per il controllo delle superfici coltivate o l'identificazione delle navi da pesca, correlazione incrociata dell'analisi isotopica di bevande e alimenti per determinarne ingredienti e origine, raccolta di informazioni da fonti di pubblico accesso, tecnologia linguistica per l'analisi di documenti multilingue), il CCR continuerà a fornire agli utenti informazioni integrate, cioè che abbracciano l'intero ciclo della conoscenza, dall'acquisizione dei dati alla loro fusione ed estrapolazione attraverso la visualizzazione e la valutazione.

    Inoltre il CCR attingerà dalla sua esperienza metodologica per fornire ai responsabili politici informazioni tempestive, affidabili e fondate dal punto di vista sociale; per le statistiche ufficiali si avvarrà, attraverso il coordinamento con l'Eurostat, delle reti di ricerca tematiche, con enfasi sugli indicatori a breve termine, l'analisi finanziaria e di ciclo economico, e svilupperà un metodo di garanzia di qualità relativo al contributo scientifico alla governance.

    Sarà dedicata maggior attenzione ai sistemi di preallarme e di individuazione dei trend, nonché alla divulgazione, alla sensibilizzazione e alla condivisione di conoscenze con i laboratori partner degli Stati membri. Il problema delle frodi non sarà affrontato su base individuale ma a livello sistemico: sviluppando procedure e regolamentazioni più scevre di burocrazia ed intrinsecamente meno prone alle frodi.

    ALLEGATO II

    RIPARTIZIONE INDICATIVA DELL'IMPORTO

    >SPAZIO PER TABELLA>

    [22] Di cui il 6% circa potrà essere assegnato alla ricerca esplorativa e il 2% allo sfruttamento dei risultati propri del CCR e al trasferimento tecnologico.

    [23] Questa cifra totale comprende il contributo di bilancio del CCR necessario alla sua partecipazione alle azioni indirette.

    ALLEGATO III

    NORME DI ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

    1. La Commissione, previa consultazione del consiglio di amministrazione del CCR, applica l'azione diretta in base agli obiettivi scientifici e ai contenuti di cui all'allegato I. Le attività connesse a questa azione sono svolte negli istituti competenti del Centro comune di ricerca (CCR).

    2. Nello svolgimento delle sue attività, e se opportuno e fattibile, il CCR parteciperà a od organizzerà reti di laboratori pubblici e privati presso gli Stati membri o presso i consorzi di ricerca europea a supporto del processo decisionale europeo. Particolare attenzione sarà dedicata alla cooperazione con l'industria, in particolare le piccole e medie imprese. Anche gli enti di ricerca stabiliti in paesi terzi potranno collaborare ai progetti, conformemente alle pertinenti disposizioni dell'articolo 6 del programma quadro e degli eventuali accordi di cooperazione scientifica e tecnologica fra la Comunità e i paesi terzi in questione. Sarà dedicata particolare attenzione alla cooperazione con i laboratori e gli istituti di ricerca dei paesi candidati all'adesione, dei paesi dell'Europa centrale e orientale e dell'ex Unione Sovietica.

    Inoltre il centro si avvarrà di meccanismi atti a tenere sotto continua osservazione le esigenze e i fabbisogni dei suoi clienti ed utenti e a darne riscontro nelle relative attività.

    Le conoscenze acquisite con l'attuazione dei progetti saranno divulgate dal CCR stesso (nel rispetto dei possibili vincoli di riservatezza).

    3. Tra le misure di accompagnamento deve essere prevista:

    - l'organizzazione di visite del personale del CCR a laboratori nazionali, laboratori industriali e università;

    - la promozione della mobilità dei giovani ricercatori, soprattutto provenienti dai paesi candidati all'adesione, con particolare attenzione nei confronti della partecipazione femminile;

    - la formazione specializzata a supporto dell'elaborazione e/o dell'attuazione delle politiche europee, con enfasi sulla pluridisciplinarietà;

    - l'organizzazione di visite a istituti del CCR da parte di ricercatori ed esperti nazionali distaccati, soprattutto di provenienza dai paesi candidati all'adesione, con particolare attenzione nei confronti della partecipazione femminile;

    - lo scambio sistematico di informazioni, ad esempio attraverso l'organizzazione di seminari scientifici, workshop e simposi nonché pubblicazioni scientifiche;

    - la valutazione indipendente scientifica e strategica delle risultanze di progetti e programmi.

    SCHEDA FINANZIARIA DELL'ATTO NORMATIVO

    Settore(i) d'intervento: RICERCA

    Attività: azione diretta

    Denominazione dell'azione:

    proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico 2002-2006 di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione da attuare mediante azioni dirette dal Centro comune di ricerca

    1. LINEA(E) DI BILANCIO + DENOMINAZIONE(I)

    B6-111: Personale collegato all'istituzione

    B6-121: Mezzi di esercizio

    B6-2: Stanziamenti operativi diretti - Supporto scientifico e tecnologico alle

    politiche comunitarie - Programma quadro CE (2002-2006)

    2. DATI COMPLESSIVI IN CIFRE

    2.1 Dotazione totale dell'azione (parte B): 715 milioni di euro in stanziamenti di impegno

    2.2 Periodo di applicazione:

    2002-2006

    2.3 Stima complessiva pluriennale delle spese:

    a) Scadenzario stanziamenti di impegno/stanziamenti di pagamento (intervento finanziario) (cfr. punto 6.1.1)

    milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    b) Assistenza tecnica e amministrativa e spese di appoggio (cfr. punto 6.1.2)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    >SPAZIO PER TABELLA>

    c) Incidenza finanziaria globale delle risorse umane e delle altre spese di funzionamento (cfr. punti 7.2 e 7.3)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    >SPAZIO PER TABELLA>

    2.4 Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie

    |X| La proposta è compatibile con la programmazione finanziaria in vigore

    | | La proposta impone una riprogrammazione della corrispondente rubrica delle prospettive finanziarie.

    | | La proposta può comportare l'applicazione delle disposizioni dell'accordo interistituzionale.

    2.5 Incidenza finanziarie sulle entrate [24]

    [24] Per ulteriori informazioni si rimanda ad un documento orientativo a parte.

    |X| Nessuna incidenza finanziaria (si tratta degli aspetti tecnici dell'attuazione di una misura)

    OPPURE

    | | Incidenza finanziaria - impatto sulle entrate:

    >SPAZIO PER TABELLA>

    3. CARATTERISTICHE DI BILANCIO

    >SPAZIO PER TABELLA>

    4. BASE GIURIDICA

    Articolo 166 del trattato CE.

    Decisione .../../CE del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta il programma quadro 2002-2006 per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione della Comunità europea volte alla creazione dello Spazio europeo della ricerca (GU ...).

    5. DESCRIZIONE E GIUSTIFICAZIONE

    5.1 Necessità dell'intervento comunitario [25]

    [25] Per ulteriori informazioni si rimanda ad un documento orientativo a parte.

    5.1.1 Obiettivi perseguiti

    Il Centro comune di ricerca ha il compito di fornire un supporto tecnico-scientifico personalizzato alla concezione, all'attuazione e al controllo delle politiche dell'Unione europea. Essendo libero da interessi particolari, privati o nazionali, il CCR serve l'interesse comune degli Stati membri e quindi fornisce un ausilio quando è necessario un intervento su scala europea.

    Il programma del CCR riguarda le principali aree politiche nelle quali il CCR può offrire competenza specifica. Le sue attività non nucleari si concentrano attorno a due grandi assi: "Prodotti alimentari, prodotti chimici e salute" e "Ambiente e sostenibilità", a loro volta sostenuti da competenze orizzontali ("Prospettive tecnologiche", "Materiali di riferimento e misure" e "Sicurezza pubblica e lotta antifrode"). Uno dei fili conduttori del programma è l'attenzione verso gli aspetti di sicurezza e integrità, che comprendono la determinazione dei rischi ed il collaudo, la convalida e il perfezionamento di metodi, materiali e tecnologie a supporto di una gamma di politiche.

    Per una più efficiente risposta alle esigenze di natura politica, il CCR estenderà le proprie attività di interconnessione in maniera strategica, in modo da creare un'ampia base di conoscenze. Nello spirito dell'ERA e per dare un contributo significativo all'istituzione di un sistema comune di riferimento scientifico per i suoi ambiti di competenza, il CCR metterà in stretta correlazione un'ampia gamma di partner sia dell'UE (agenzie o organizzazioni europee, autorità nazionali) che extracomunitari. Le reti così create saranno dedicate alla fornitura di servizi scientifici (sistemi di preallarme, anticipazione, risposta rapida, convalida e integrazione delle conoscenze, interfaccia con parti interessate e responsabili politici) e di prodotti (basi di dati, standard comuni, metodi di convalida ecc.).

    Per tutta la durata del programma sarà garantito un più spiccato orientamento all'utente del supporto tecnico-scientifico fornito lungo tutto il ciclo della politica; sarà istituito un gruppo interservizi comprendente rappresentanti di alto livello dei servizi utilizzatori della Commissione al fine di garantire che le priorità siano stabilite in funzione delle esigenze e che siano stanziate le opportune risorse.

    5.1.2 Disposizioni adottate in relazione alla valutazione

    Il CCR è soggetto a riesame regolare per mezzo di audit scientifici e valutazioni quinquennali. Ogni anno è organizzata la presentazione dei programmi agli altri servizi della Commissione. È stato istituito anche un gruppo di alto livello, composto da rappresentanti delle DG della Commissione che si avvalgono del CCR (i "clienti" o "utilizzatori"), onde poter stabilire ed aggiornare le priorità in stretta connessione con le esigenze di natura politica.

    Lanciato nel 1999, l'audit scientifico degli istituti del CCR è stato concepito per fornire in tempo utile alla direzione del CCR consulenza e feedback circa il livello scientifico degli istituti ed i loro punti di forza e debolezza dal punto di vista scientifico, di personale e di altre risorse ai fini dell'attuazione del nuovo programma; l'obiettivo precipuo è garantire che il Quinto programma quadro sia attuato con la qualità scientifica richiesta. Le conclusioni generali dell'audit scientifico confermano la validità delle strategie scientifiche del CCR e della sua nuova missione.

    Nel 2000 è stato condotto l'esercizio di valutazione quinquennale voluto dalla legislazione prima che la Commissione presenti le proposte per il Sesto programma quadro di RST. Dato che gli aspetti scientifici erano già stati affrontati nell'audit scientifico, la valutazione si è limitata agli aspetti manageriali delle attività del CCR, all'impatto delle attività di supporto del CCR alle politiche UE e ai risultati ottenuti in relazione ai programmi adottati. Le raccomandazioni espresse in esito alla valutazione si riassumono nell'affermazione generale che la nuova missione del CCR è utile, e che occorre garantirne la concretizzazione in tutti i suoi aspetti e risvolti.

    Nel gennaio 2000 il commissario responsabile della Ricerca Philippe Busquin ha istituito un Gruppo ad alto livello presieduto dal visconte Étienne Davignon, con l'incarico di riesaminare e formulare raccomandazioni sui lavori del CCR. La relazione Davignon, pubblicata nel luglio 2000, esprime approvazione per la missione assegnata al CCR dal Quinto programma quadro di RST e osserva che si tratta chiaramente di un compito di lungo respiro; propone di estenderla ad altri istituti della Comunità e formula una serie di suggerimenti di natura logistica; raccomanda al CCR di evitare la dispersione delle proprie iniziative sforzandosi maggiormente di concentrare le proprie attività, nonché di promuovere un'intensa interconnessione con altri centri europei di eccellenza; infine sottolinea la particolare importanza delle attività in campo nucleare.

    Infine nel luglio 2000 il peer group della Commissione, incaricato all'inizio dell'anno di eseguire una panoramica delle attività politiche dell'istituzione allineandole alle risorse umane disponibili, ha pubblicato una relazione in cui identificava una serie di azioni.

    In risposta a tutte queste valutazioni, il CCR ha intrapreso un'opera di concentrazione delle proprie attività intorno ad alcuni ambiti di competenza cardinali e ha identificato possibili tagli strutturali con il lancio di un audit per la fissazione delle priorità i cui risultati sono stati pubblicati internamente il 2 aprile 2001. I risultati di questa valutazione saranno resi noti al resto della Commissione mediante una comunicazione che si trova allo stadio di consultazione interservizi.

    5.2 Azioni previste

    - Prodotti alimentari, prodotti chimici e salute

    Nel programma quadro 2002-2006 il CCR assumerà il ruolo di punto di riferimento scientifico e di centro di convalida per alcune aree connesse alla qualità e alla sicurezza degli alimenti, alla sicurezza dei prodotti chimici e al funzionamento delle opportune basi di dati. La strategia del CCR è fortemente ancorata all'estesa interrelazione con i laboratori degli Stati membri, alla conservazione di strutture analitiche avanzate, alla produzione di materiale di riferimento, e all'estensione delle competenze nelle scienze della vita, come proteomica e bioinformatica. Saranno forniti servizi a supporto delle diverse politiche UE, come servizi di informazione o banche di dati (ad esempio registri molecolari). Data la novità di molti argomenti e la complessità dell'ambiente normativo, anche la formazione costituirà una delle priorità.

    I lavori si incentreranno sulle seguenti priorità: sicurezza e qualità alimentare, organismi geneticamente modificati (OGM), prodotti chimici ed applicazioni biomediche.

    - Ambiente e sostenibilità

    La qualità e l'uso di acqua, aria e suolo, l'uso sostenibile dell'energia e la minaccia del riscaldamento terrestre assumono crescente importanza e attenzione politica. Il CCR consoliderà il proprio ruolo come centro di conoscenza e punto di riferimento su questioni ambientali di dimensione europea; istituirà reti di riferimento con gli Stati membri e a livello internazionale, in particolare con gli Stati in preadesione; lavorerà in sinergia con l'Agenzia europea dell'ambiente nell'ottica di un migliore sfruttamento e di una migliore diffusione dei risultati della ricerca. Inoltre il CCR funge da laboratorio di riferimento per le misure ambientali, ad esempio per le emissioni dei veicoli a motore e la qualità idrica e atmosferica; produce le valutazioni necessarie ad identificare le migliori tecnologie disponibili nella prevenzione e nel controllo integrati dell'inquinamento.

    Il programma contemplerà i seguenti ambiti: valutazione e prevenzione del cambiamento climatico, tutela dell'ambiente europeo (risorse atmosferiche, idriche e terrestri), tecnologie per lo sviluppo sostenibile (energie rinnovabili, valutazione ambientale integrata), supporto tecnico allo GMES (Global Monitoring for Environment and Security).

    Queste due attività centrali saranno supportate da una serie di competenze orizzontali:

    - Materiali di riferimento e misure

    Il riconoscimento degli standard costituisce una componente essenziale per l'attuazione delle politiche comunitarie relative a: sicurezza dei consumatori, libero scambio, competitività dell'industria europea e relazioni esterne. Il CCR continuerà a sviluppare misure di riferimento specifiche, a produrre materiali di riferimento certificati per migliorarne l'accettazione a livello mondiale e ad organizzare programmi di valutazione delle misure internazionali e istituirà basi di dati transnazionali a supporto delle politiche UE relative a ambiente, sicurezza alimentare, salute pubblica e industria nucleare. L'enfasi sarà posta sull'Ufficio europeo di riferimento, sulla produzione di materiali di riferimento industriali certificati e sulla metrologia nella chimica.

    - Sicurezza pubblica e antifrode

    Gli aspetti di pubblica sicurezza presuppongono un approccio internazionale coordinato; le tematiche relative alla proliferazione delle armi di distruzione di massa, alla globalizzazione dell'economia, alle violazione della privacy e alle vulnerabilità di Internet, ai rischi di catastrofi naturali e tecnologiche sono spesso di natura transfrontaliera. L'UE attribuisce grande priorità alla lotta contro le frodi e ha dichiarato una politica di "tolleranza zero". Il CCR dispone di una competenza riconosciuta nel settore generale della sicurezza e della lotta alle frodi, nella gestione di grandi infrastrutture di informazione e nella gestione di sistemi complessi. Tale competenza sarà offerta alle istituzioni europee con accentuata enfasi sullo sviluppo di reti con altre istituzioni di ricerca e con i soggetti interessati.

    Il CCR si concentrerà sui seguenti aspetti trasversali: sicurezza internazionale, rischi naturali e tecnologici, rischi ed emergenze, sicurezza informatica, contabilità e controllo.

    - Prospettive tecnologiche

    La competenza del CCR nell'analizzare le interrelazioni fra tecnologia e società e la sue esperienza nel coordinare una ricerca previsionale multisettoriale e pluridisciplinare su scala internazionale contribuiranno all'elaborazione delle politiche UE e al conseguimento degli obiettivi dello Spazio europeo della ricerca. Nel corso del prossimo programma quadro le attività del CCR in quest'ambito di ricerca si riconnetteranno ai programmi previsionali nazionali e saranno svolte in stretta collaborazione con la direzione generale "Ricerca" e con le altre DG che si servono del CCR.

    L'attività si incentrerà sulla previsione tecnico-economica, sugli studi socio-economici a supporto delle politiche UE, sulla qualità dei dati socio-economici, sul forum internazionale di cooperazione sulle prospettive.

    5.3 Modalità di attuazione

    Azione diretta del programma quadro 2002-2006 gestita e condotta dal personale della Commissione.

    6. INCIDENZA FINANZIARIA

    6.1 Incidenza finanziaria totale sulla parte B - (per l'intero periodo di programmazione)

    (Il metodo di calcolo degli importi totali indicati nella tabella che segue deve essere esplicitato mediante la ripartizione fornita nella tabella 6.2.)

    6.1.1 Intervento finanziario

    SI in milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    >SPAZIO PER TABELLA>

    6.2 Calcolo del costo per ciascuna delle misure previste nella parte B (per l'intero periodo di programmazione) [26]

    [26] Per ulteriori informazioni si rimanda ad un documento orientativo a parte.

    (Qualora si tratti di più azioni, precisare in modo sufficientemente dettagliato le misure specifiche adottate per ciascuna di esse in modo da consentire una stima del volume e dei costi dei risultati).

    SI in milioni di euro (al terzo decimale)

    >SPAZIO PER TABELLA>

    Se necessario, illustrare il metodo di calcolo

    7. INCIDENZA SUL PERSONALE E SULLE SPESE DI FUNZIONAMENTO

    7.1 Effetti in termini di risorse umane

    >SPAZIO PER TABELLA>

    Nel 2002 il CCR avrà un organico unico di 1 902 posti distribuiti come segue: 733 posti A, 595 posti B, 537 posti C e 37 posti D [27]. Il personale appartiene ad un unico gruppo e può essere destinato alle attività nucleari o non nucleari. Il rapporto fra personale non nucleare e personale totale può variare nel periodo di esecuzione del programma quadro, ma è dell'ordine di 2/3. È inoltre finanziato un numero relativamente alto di posti di ricercatore a breve termine non statutari (circa 200), sotto forma di borsisti, ricercatori in visita, Esperti nazionali distaccati ecc.

    [27] Rispetto all'attuale organico (2001) di 2 080 posti. Come in passato questo gruppo di posti statutari costituisce un organico separato e rappresenta il personale statutario massimo impiegabile. Tuttavia le risorse effettivamente impiegate nella pratica dipendono dalla disponibilità delle risorse finanziarie (crediti istituzionali, reddito competitivo ed altre possibili fonti di entrate).

    7.2 Incidenza delle spese per risorse umane

    >SPAZIO PER TABELLA>

    Gli importi corrispondono alle spese totali per 12 mesi.

    Le diverse risorse (personale, materiale, crediti specifici) sono distribuite in modo da restare nei limiti delle risorse assegnate. I crediti di personale sono stanziati dopo aver calcolato il fabbisogno minimo di infrastrutture e aver deciso il livello minimo di crediti specifici per l'esecuzione di progetti e per l'interconnessione. Essendo il bilancio per il personale ridotto rispetto a quello del Quinto programma quadro 1998-2002, è necessaria una significativa contrazione dell'organico (150 posti). Questa dipenderà dall'evoluzione dei salari nel periodo 2003-2006 e dall'evoluzione delle competenze richieste, cioè dal rapporto fra personale A, B, C e D.

    7.3 Altre spese di funzionamento derivanti dall'azione

    >SPAZIO PER TABELLA>

    Gli importi corrispondono alle spese totali dell'azione per 12 mesi.

    (1) Specificare il tipo di comitato e il gruppo di cui fanno parte.

    I. Totale annuale (7.2 + 7.3)

    II. Durata dell'azione

    III. Costo totale dell'azione (I x II) // Euro

    Anni

    Euro

    (Nella stima delle risorse umane e amministrative necessarie per l'azione, le DG/servizi devono tenere conto delle decisioni prese dalla Commissione in sede di dibattito d'orientamento e di approvazione del progetto preliminare di bilancio (PPB). Questo significa che le DG/servizi devono indicare che le spese per le risorse umane possono essere coperte all'interno della preassegnazione indicativa effettuata in sede di adozione del PPB.

    Nei casi eccezionali in cui le azioni considerate non fossero prevedibili al momento della preparazione del PPB, la Commissione dovrà decidere se e secondo quali modalità - modifica della preassegnazione indicativa, riassegnazione ad hoc, bilancio rettificativo e suppletivo o lettera rettificativa al progetto di bilancio - può essere autorizzata l'esecuzione dell'azione proposta).

    8. CONTROLLO E VALUTAZIONE

    Ogni anno, con l'aiuto di esperti indipendenti qualificati all'uopo, la Commissione esaminerà l'attuazione del programma specifico 2002-2006, valutando in particolare se gli obiettivi, le priorità e le risorse finanziarie siano ancora adeguate all'evolvere della situazione. Ove opportuno presenterà proposte di adeguamento o integrazione del programma specifico 2002-2006.

    La Commissione elabora una relazione annuale sulle attività del Centro comune di ricerca che viene inviata al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale.

    9. MISURE ANTIFRODE

    Quando per l'attuazione del programma è necessario ricorrere a contraenti esterni o a contributi finanziari di terzi, la Commissione esegue ove opportuno audit finanziari, in particolare se ha motivo di dubitare della veridicità dei lavori svolti o descritti nei rapporti di attività.

    Gli audit finanziari della Comunità sono svolti o da personale proprio o da esperti contabili approvati ai sensi della normativa applicabile alla parte soggetta al controllo. In questo secondo caso la Comunità sceglie gli esperti in tutta libertà, pur evitando il rischio di conflitti di interesse, che possono esserle segnalati dalla parte soggetta al controllo.

    Inoltre la Commissione, nello svolgere le attività di ricerca, garantisce con controlli efficaci che gli interessi finanziari delle Comunità europee siano salvaguardati, e nel caso constati irregolarità adotta misure e sanzioni dissuasive e proporzionate.

    Per conseguire questo obiettivo, in tutti i contratti utilizzati in attuazione del programma sono assunte le regole relative a controlli, misure e sanzioni di cui ai regolamenti n. 2988/95, 02185/96, 1073/99 e 1074/99.

    Nei contratti dovranno essere contemplati in particolare i seguenti punti:

    - l'inserimento di specifiche clausole contrattuali atte a tutelare gli interessi finanziari della CE nello svolgimento di controlli in relazione ai lavori svolti;

    - la possibilità di controlli amministrativi nel campo della lotta alle frodi, conformemente ai regolamenti n. 2185/96, 1073/99 e 1074/99;

    - l'applicazione di sanzioni amministrative per tutte le irregolarità dolose o colpose nell'attuazione dei contratti, conformemente al regolamento quadro n. 2988/95, con meccanismo di "lista nera";

    - la possibilità di emettere un ordine di riscossione in caso di irregolarità e frodi ai sensi dell'articolo 256 del trattato CE.

    Inoltre, come misura di routine, sarà svolto dal personale del CCR competente un audit interno e un controllo relativo agli aspetti scientifici di bilancio; un altro audit interno sarà svolto dall'unità interna a ciò preposta del CCR; e sono previste ispezioni in loco da parte di questa unità e della Corte dei conti.

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