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Documento 92000E002972
WRITTEN QUESTION P-2972/00 by Rolf Linkohr (PSE) to the Commission. The high price of oil.
INTERROGAZIONE SCRITTA P-2972/00 di Rolf Linkohr (PSE) alla Commissione. Aumento del prezzo del petrolio.
INTERROGAZIONE SCRITTA P-2972/00 di Rolf Linkohr (PSE) alla Commissione. Aumento del prezzo del petrolio.
         GU C 113E del 18.4.2001, pagg. 222-223
		 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
         
      
INTERROGAZIONE SCRITTA P-2972/00 di Rolf Linkohr (PSE) alla Commissione. Aumento del prezzo del petrolio.  
Gazzetta ufficiale n. 113 E del 18/04/2001 pag. 0222 - 0223
 
 INTERROGAZIONE SCRITTA P-2972/00 di Rolf Linkohr (PSE) alla Commissione (13 settembre 2000) Oggetto: Aumento del prezzo del petrolio 1. Può la Commissione far sapere in che modo l'aumento del prezzo del petrolio registrato quest'anno può incidere sulla bilancia delle partite correnti dell'Unione europea? 2. I prezzi del gas seguiranno il prezzo del petrolio? La Commissione ritiene giustificato tale sviluppo? Risposta data dal sig. Solbes Mira a nome della Commissione (17 ottobre 2000) I prezzi del petrolio hanno raggiunto finora (al 12 ottobre 2000), una media di 28,1 USD al barile (bl) (greggio leggero Brent) e attualmente (al 12 ottobre 2000) si situano intorno a 32 USD, contro un prezzo medio nel 1998 di 13,4 USD/bl, e nel 1999 di 18 USD/bl. 1. Le ultime previsioni semestrali della Commissione, effettuate sulla base dei dati al 21 marzo 2000, prevedevano per la Comunità, nel 2000, un'eccedenza delle partite correnti di 5 100 milioni di euro. Le previsioni sono state elaborate ipotizzando per il 2000 un prezzo medio del petrolio di 24,2 USD/bl. Tali ipotesi non coincidono con l'andamento effettivo degli ultimi mesi, e quindi le previsioni dovranno essere rettificate. L'aumento dei prezzi del petrolio incide principalmente e direttamente sulla bilancia commerciale. Gli effetti secondari su altre componenti della bilancia delle partite correnti (in particolare sui servizi e sul reddito) sono relativamente modesti e ritardati. Per il primo semestre del 2000 il disavanzo commerciale dell'energia (secondo i dati doganali) è stato di 52 000 milioni di euro, contro i 61 000 milioni per l'intero 1999. Il disavanzo commerciale dell'energia e il prezzo del petrolio (in euro) hanno registrato un andamento relativamente parallelo negli ultimi anni (cfr. il grafico n. 1 inviato direttamente all'onorevole parlamentare e al segretariato del Parlamento). Nell'ipotesi che i prezzi in euro del petrolio Brent si mantengano per il resto del 2000 ai livelli del 12 ottobre (32,26 USD/bl o 37,3 euro/barile) il disavanzo della bilancia commerciale dell'energia per la Comunità nel 2000 dovrebbe essere di 114 000 milioni di euro circa, ossia l'1,4 % del prodotto interno lordo (PIL). Il disavanzo supererebbe quindi di 52 000 milioni di euro, ovvero dello 0,6 % del PIL, quello del 1999. L'applicazione aritmetica di questa oscillazione alla bilancia delle partite correnti della Comunità darebbe un disavanzo di circa 57 000 milioni di euro nel 2000. Le cifre provvisorie per il disavanzo delle partite correnti comunitarie relative al primo semestre 2000, che è naturalmente influenzato da altri fattori oltre che dal prezzo del petrolio, mostrano un disavanzo di 38 000 milioni di euro. 2. I prezzi mondiali del gas naturale hanno incominciato anch'essi ad aumentare. Il valore (di mercato) del gas nella Comunità si basa sui costi che i consumatori dovrebbero sostenere se utilizzassero un combustibile diverso (principio di sostituibilità). Questo rapporto si riflette nella maggior parte dei contratti di fornitura conclusi tra l'industria europea del gas e i produttori. Nella maggior parte dei casi quindi il prezzo del gas è fissato sulla base dei prodotti petroliferi, il cui prezzo sul mercato mondiale è espresso in dollari. Ciò significa che il valore del dollaro è un fattore del prezzo finale pagato dal consumatore per ogni metro cubo. Ne consegue che un aumento del prezzo del petrolio spinge al rialzo anche il prezzo del gas. La formula per calcolare il prezzo del gas applicata dall'industria europea del gas tiene conto del prezzo medio del petrolio nei due trimestri precedenti, il che spiega un ritardo di circa sei mesi nella correzione dei prezzi del gas (cfr. grafico n. 2 inviato direttamente all'onorevole parlamentare e al segretariato del Parlamento), ma anche un aumento meno pronunciato rispetto a quello dei prezzi del petrolio. Va notato tuttavia che, nel contesto di liberalizzazione del mercato del gas, i prezzi del gas potranno essere meno influenzati dai prezzi del petrolio, a causa di una maggiore concorrenza nell'offerta sul mercato. L'aumento dei prezzi del gas sul mercato mondiale incomincia a ripercuotersi sui prezzi del gas al consumatore finale nella Comunità. In luglio e agosto 2000 i prezzi al consumo erano dell'11 % circa più elevati dell'anno precedente, dopo un aumento costante iniziato a metà 1999 (cfr. grafico n. 3 inviato direttamente all'onorevole parlamentare e al segretariato del Parlamento). Questo tasso d'inflazione del gas è tuttavia sostanzialmente inferiore a quello del petrolio.