Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 92000E002933

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2933/00 di Alexander de Roo (Verts/ALE) alla Commissione. Ecotassa europea sull'energia con 13 o 14 Stati membri?.

GU C 113E del 18.4.2001, pp. 217–218 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

European Parliament's website

92000E2933

INTERROGAZIONE SCRITTA P-2933/00 di Alexander de Roo (Verts/ALE) alla Commissione. Ecotassa europea sull'energia con 13 o 14 Stati membri?.

Gazzetta ufficiale n. 113 E del 18/04/2001 pag. 0217 - 0218


INTERROGAZIONE SCRITTA P-2933/00

di Alexander de Roo (Verts/ALE) alla Commissione

(11 settembre 2000)

Oggetto: Ecotassa europea sull'energia con 13 o 14 Stati membri?

In occasione dell'audizione del candidato al posto di Commissario, Bolkestein, il sottoscritto, a nome della commissione Ambiente, lo aveva interrogato sulla sua disponibilità stante il veto spagnolo sull'introduzione, a livello dell'UE, di un'imposta sulle emissioni di CO2 ad avvalersi della clausola del trattato sulla cooperazione rafforzata. Un semplice sì o no sarebbe stato sufficiente.

La risposta di Bolkestein è stata che aveva bisogno di un anno per poter rispondere. Ora è trascorso un anno.

Nell'imminenza della grande conferenza sui cambiamenti climatici in calendario all'Aia è quanto mai rilevante che la Commissione europea si faccia promotrice di una iniziativa tesa a introdurre una incisiva ecotassa sulle emissioni di CO2 con 12-14 Stati membri disposti a farlo. Ne risulterebbe una minore turbativa del mercato interno giacché, oggigiorno, taluni Stati membri hanno già introdotto, a livello nazionale, una propria modesta imposta sulle emissioni di CO2. Salvo che in Danimarca ne sono esclusi soltanto i grandi consumatori. Con una introduzione dell'ecotassa UE in 12-14 Stati membri anche i grandi consumatori sarebbero indotti a compiere sforzi per risparmiare energia ricorrendo maggiormente alle fonti energetiche rinnovabili.

La Spagna ed eventualmente due altri paesi membri che per il momento si oppongono non potrebbero che accodarsi poiché sono tenuti anch'essi ad adempiere agli impegni contratti a Kyoto tra cui l'imposta sulle emissioni di CO2 costituisce un ineludibile strumento.

Ciò premesso, è la Commissione disposta a prendere l'iniziativa di proporre, in base alla clausola sulla cooperazione rafforzata, una imposta europea sulle emissioni di CO2, essendo inteso che basta rispondere sì o no?

Risposta data dal sig. Bolkestein a nome della Commissione

(19 ottobre 2000)

L'adozione da parte del Consiglio della proposta di direttiva che ristruttura il quadro comunitario per l'imposizione dei prodotti energetici(1) rimane una priorità per la Commissione, che ha più volte ottenuto il sostegno dei consigli Ecofin e ambiente.

Peraltro, la problematica generale della cooperazione rafforzata è oggetto di discussioni approfondite nel contesto della conferenza intergovernativa. La Commissione ha così presentato proposte ambiziose in materia, mentre la presidenza francese, in una nota che risale alla metà di agosto 2000, ha evidenziato, da un lato, la necessità di concepire la cooperazione rafforzata come un fattore di integrazione, e dall'altro, l'esclusione dal suo campo di applicazione di un certo numero di settori. Pertanto, soltanto alla luce delle conclusioni della conferenza intergovernativa sarà possibile rispondere con precisione alla domanda dell'onorevole parlamentare.

(1) GU C 139 del 6.5.1997.

Top