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Documento 92000E002273

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2273/00 di Armando Cossutta (GUE/NGL) alla Commissione. Riforma OCM riso.

GU C 103E del 3.4.2001, pagg. 103-104 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

sito web del Parlamento europeo

92000E2273

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2273/00 di Armando Cossutta (GUE/NGL) alla Commissione. Riforma OCM riso.

Gazzetta ufficiale n. 103 E del 03/04/2001 pag. 0103 - 0104


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2273/00

di Armando Cossutta (GUE/NGL) alla Commissione

(7 luglio 2000)

Oggetto: Riforma OCM riso

Il progetto di riforma dell'OCM (organizzazione comune di mercato) del riso porterà importanti, e a nostro avviso pericolose, novità nella legislazione degli aiuti comunitari a questa coltura.

Il Commissario per l'agricoltura e la pesca Franz Fischler ha indicato alcune delle linee principali riguardanti la riforma tra le quali:

- introduzione del set aside del 10 % (superficie a riposo)

- abolizione del prezzo di intervento

- abolizione dell'ammasso pubblico

- riduzione degli aiuti previsti dalla PAC.

Gli interventi sopraelencati creeranno una forte riduzione delle superfici coltivate a riso visto che si tratta di una coltura specializzata che difficilmente ammette il sistema di rotazione colturale per motivi quali l'utilizzo di macchinari specifici non utilizzabili per altri cereali e per la particolare conformazione dei terreni.

Questi interventi quindi vanno palesemente a discapito dei risicoltori europei incentivando le importazioni di prodotto da paesi terzi.

Non ritiene la Commissione che colture come il riso, storicamente radicate nelle nostre campagne, vadano tutelate?

Non ritiene la Commissione che le prese di posizione di organizzazioni mondiali quali l'OMC, se non adeguatamente contrastate, portino all'appiattimento se non alla scomparsa delle produzioni tipiche?

Qual è il segnale politico che la Commissione pensa di dare trascurando e tutelando scarsamente le produzioni comunitarie?

Risposta data dal sig. Fischler In nome della Commissione

(15 settembre 2000)

Il mercato europeo del riso accusa un grave squilibrio che si manifesta sia in un volume di scorte di intervento pari quasi al 30 % della produzione interna, sia in prezzi di mercato costantemente inferiori al prezzo d'intervento.

I costi finanziari che questa situazione comporta sono considerevoli, anche perché il riso di intervento può deteriorarsi dopo 2 o 3 anni di magazzinaggio.

Dopo aver attentamente analizzato tutte le soluzioni possibili, la Commissione è arrivata alla conclusione che l'integrazione del settore del riso nel regime dei seminativi e l'abolizione del prezzo d'intervento permetteranno di conseguire l'equilibrio tra offerta e domanda, salvaguardando al contempo il reddito dei risicoltori.

La proposta non prevede alcuna riduzione degli aiuti: al contrario, questi saranno aumentati dagli attuali 52,65 per tonnellata ai 63 per tonnellata corrispondenti all'aiuto fissato per i cereali a partire dal 2001/2002.

In quanto al regime d'importazione, la Commissione intende agire nel rispetto degli obblighi internazionali conformemente alle disposizioni dell'accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT).

La Commissione ritiene che questa proposta permetterà ai risicoltori comunitari di beneficiare dell'equilibrio di mercato pur rispettando gli obblighi previsti dall'accordo GATT in materia di agricoltura.

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