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Document 92000E002254

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2254/00 di Anna Karamanou (PSE) alla Commissione. Azione penale contro tredici iraniani di religione ebraica.

GU C 103E del 3.4.2001, pp. 98–99 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92000E2254

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2254/00 di Anna Karamanou (PSE) alla Commissione. Azione penale contro tredici iraniani di religione ebraica.

Gazzetta ufficiale n. 103 E del 03/04/2001 pag. 0098 - 0099


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2254/00

di Anna Karamanou (PSE) alla Commissione

(7 luglio 2000)

Oggetto: Azione penale contro tredici iraniani di religione ebraica

Da circa un anno tredici iraniani di religione ebraica si trovano in carcere con l'accusa infondata di spionaggio, mentre il processo, che ha avuto inizio a porte chiuse il 1o maggio scorso, non offre garanzie quanto ad un giudizio giusto, obiettivo e libero da pregiudizi. Può la Commissione dire, in vista della sentenza che sarà pronunciata nelle prossime due settimane, e nel quadro del dialogo critico che ha avviato con l'Iran, se intende esercitare ulteriori pressioni affinché siano rispettati i diritti dell'uomo, sia osservato il principio della tolleranza religiosa e sia emessa una sentenza giusta nei confronti dei tredici iraniani di religione ebraica?

Risposta data dal sig. Patten a nome della Commissione

(28 luglio 2000)

La Commissione segue con profonda preoccupazione il problema della tutela dei diritti umani in Iran. Le questioni riguardanti i diritti umani, ivi compreso il processo di Shiraz, occupano una posizione di primo piano nell'ambito del dialogo a tutto campo tra l'Unione e l'Iran e vengono puntualmente sollevate dall'UE.

Per quanto riguarda in particolare la situazione dei 13 ebrei iraniani processati a Shiraz per spionaggio, lo scorso anno l'Unione ed i singoli Stati membri hanno avviato una serie di azioni diplomatiche. L'Unione ha sottolineato l'importanza di garantire un processo giusto e libero da pregiudizi ed ha manifestato il proprio disappunto per il negato accesso agli osservatori esterni. In seguito alla sentenza del 1o luglio 2000, l'UE ha espresso la propria preoccupazione invitando la corte d'appello a ritirare le accuse. Inoltre, essa ha dichiarato di voler continuare a seguire attentamente la vicenda.

La situazione politica in Iran è tuttora ambigua. Tuttavia, gli sviluppi positivi registrati in occasione delle recenti elezioni parlamentari e la crescente importanza attribuita dall'Iran alle reazioni internazionali aprono nuove possibilità per lo sviluppo di un dialogo costruttivo con il governo iraniano sulle questioni riguardanti i diritti umani. La Commissione continuerà a seguire da vicino gli sviluppi e garantirà il massimo impegno per pervenire ad una soluzione positiva.

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