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Document 92000E001883
WRITTEN QUESTION E-1883/00 by Emilio Menéndez del Valle (PSE) to the Commission. Conflicts in Africa.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1883/00 di Emilio Menéndez del Valle (PSE) alla Commissione. Conflitti in Africa.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1883/00 di Emilio Menéndez del Valle (PSE) alla Commissione. Conflitti in Africa.
GU C 103E del 3.4.2001, pp. 30–31
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1883/00 di Emilio Menéndez del Valle (PSE) alla Commissione. Conflitti in Africa.
Gazzetta ufficiale n. 103 E del 03/04/2001 pag. 0030 - 0031
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1883/00 di Emilio Menéndez del Valle (PSE) alla Commissione (9 giugno 2000) Oggetto: Conflitti in Africa Nella riunione di Bruxelles del 22 e 23 maggio 2000, riferendosi al conflitto nella regione dei Grandi laghi, il Consiglio Affari generali ha posto in adeguato risalto la complessità di fattori presenti. La versione provvisoria del comunicato stampa del Consiglio menziona I fattori di natura politica, economica e sociale. Non crede la Commissione che oltre ai fattori opportunamente enumerati dal Consiglio, una comparazione accurata dei terribili conflitti che lacerano l'Africa debba anche tener conto degli aspetti di natura culturale? Risposta data dal sig. Patten A nome della Commissione (25 luglio 2000) La Commissione non ritiene che le conclusioni del Consiglio Affari generali relative ai conflitti in Africa (22-23 maggio 2000) restringano il numero dei fattori di cui la comunità internazionale deve tenere conto per poter stabilire un approccio realistico, integrato e coerente nei confronti di questi conflitti. La Commissione è dell'avviso che per elaborare una risposta a tali conflitti occorra esaminare tutti i fattori, compresi quelli culturali, che sono alla base dei conflitti stessi. È possibile mettere a punto politiche valide solo sulla base di una profonda conoscenza delle società in cui questi conflitti si svolgono e delle motivazioni delle parti coinvolte. La Commissione è ben consapevole della vastità di questo compito e non nutre illusioni in merito. La Commissione ricorda che, nelle conclusioni adottate del Consiglio Sviluppo del 28 novembre 1998 sul ruolo della cooperazione allo sviluppo per il rafforzamento della pace, tra le misure giudicate meritevoli di un'attenzione particolare la prevenzione e risoluzione dei conflitti erano viste come misure a sostegno dell'equilibrio delle opportunità politiche, sociali, economiche e culturali tra i vari gruppi etnici all'interno dei paesi in via di sviluppo. La diseguaglianza di opportunità e la diffidenza tra gruppi etnici sono generalmente viste come cause scatenanti dei conflitti. L'esclusione di gruppi etnici e la manipolazione della diffidenza, che talvolta assume la forma di odio etnico, sono strategie radicali che provocano reazioni radicali e spesso violente.