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Document 92000E001703
WRITTEN QUESTION E-1703/00 by Jonas Sjöstedt (GUE/NGL) to the Commission. Supervisory bodies for organic food.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1703/00 di Jonas Sjöstedt (GUE/NGL) alla Commissione. Organi per il controllo dei prodotti alimentari ecologici.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1703/00 di Jonas Sjöstedt (GUE/NGL) alla Commissione. Organi per il controllo dei prodotti alimentari ecologici.
GU C 103E del 3.4.2001, pp. 20–21
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1703/00 di Jonas Sjöstedt (GUE/NGL) alla Commissione. Organi per il controllo dei prodotti alimentari ecologici.
Gazzetta ufficiale n. 103 E del 03/04/2001 pag. 0020 - 0021
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1703/00 di Jonas Sjöstedt (GUE/NGL) alla Commissione (29 maggio 2000) Oggetto: Organi per il controllo dei prodotti alimentari ecologici L'entrata in vigore del regolamento UE, in conformità del quale tutti i prodotti alimentari ecologici importati negli Stati membri da un paese terzo devono essere sottoposti al controllo di un organo ad esso preposto riconosciuto dall'UE, comporta gravi conseguenze per Gröna Konsum in Svezia. Per i paesi non facenti parte dell'Unione, la situazione è difficile, in quanto i loro organi di controllo interni non sono riconosciuti e pertanto i prodotti provenienti da tali paesi non possono venire commercializzati come ecologici all'interno dell'UE. Su 150 articoli ecologici commercializzati da Gröna Konsum nell'estate 1999, soltanto otto erano prodotti in paesi i cui organi di controllo erano approvati. Le procedure di riconoscimento degli organi di controllo dei paesi terzi da parte dell'UE si considerano costose o molto burocratiche, il che comporta il rischio di aumento dei prezzi o addirittura di sparizione dagli scaffali dei negozi dei prodotti alimentari ecologici. Non è la Commissione del parere che esistano giustificati motivi di preoccupazione per quanto sopra esposto? È l'organizzazione generale internazionale IFOAM stata autorizzata dall'UE a riconoscere gli organi di controllo dei prodotti alimentari ecologici? Risposta data dal sig. Fischler a nome della Commissione (27 luglio 2000) Uno degli obiettivi principali del regolamento (CEE) n. 2092/91 del Consiglio relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari(1), è creare e promuovere un mercato dei prodotti biologici ritenuto credibile da parte dei consumatori. Tale condizione è indispensabile per garantire lo sviluppo duraturo della produzione biologica nella Comunità e nei paesi terzi che esportano nella Comunità. Il regolamento attribuisce un'importanza particolare alle misure di controllo. A tal riguardo, gli articoli 8, 9 e 10 e l'allegato prevedono l'istituzione di uno speciale regime di controllo all'interno della Comunità. Inoltre, l'articolo 11 stabilisce che, in sede di produzione, i prodotti originari dei paesi terzi devono essere stati sottoposti a norme di controllo ritenute equivalenti a quelle applicabili all'interno della Comunità. Tali disposizioni sono conformi alle linee guida del Codex Alimentarius relative alla produzione e commercializzazione dei prodotti biologici, e, come accennato precedentemente, sono necessarie per preservare la fiducia dei consumatori in questo segmento di mercato. Il regolamento stabilisce che la valutazione dell'equivalenza e il riconoscimento degli organi di controllo operanti nei paesi terzi vengono effettuati dalla Commissione, sulla base delle informazioni fornite dal governo del paese terzo (procedura ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1), o dalle autorità dei singoli Stati membri, sulla base delle informazioni fornite dagli importatori interessati (procedura ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 6). Il regolamento riconosce tuttavia alla Commissione e alle autorità degli Stati membri la facoltà di tener conto delle informazioni contenute nelle relazioni della Federazione Internazionale Agricoltura Organica (IFOAM) riguardanti la produzione biologica in taluni paesi terzi, a condizione che tali relazioni siano presentate nel contesto delle suddette procedure. La Commissione e gli Stati membri effettuano accurati controlli sulle importazioni dai paesi terzi. Attualmente la Comunità importa una grande varietà di prodotti biologici provenienti da circa 100 paesi terzi sparsi in tutto il mondo. La Commissione non ritiene che le suddette misure abbiano determinato una significativa riduzione nelle importazioni di prodotti biologici originari dei paesi terzi. (1) GU L 198 del 22.7.1991.