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Document 92000E002588

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2588/00 di Proinsias De Rossa (PSE) alla Commissione. Mercati valutari stabili.

GU C 89E del 20.3.2001, pp. 211–212 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92000E2588

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2588/00 di Proinsias De Rossa (PSE) alla Commissione. Mercati valutari stabili.

Gazzetta ufficiale n. 089 E del 20/03/2001 pag. 0211 - 0212


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2588/00

di Proinsias De Rossa (PSE) alla Commissione

(1o agosto 2000)

Oggetto: Mercati valutari stabili

Alla luce delle ingiustificate speculazioni contro l'euro e altre valute, in che cosa consistono i progetti dell'UE per stabilizzare i mercati valutari e renderli responsabili delle loro azioni?

Risposta data dal sig. Solbes Mira a nome della Commissione

(20 settembre 2000)

L'articolo 111 (ex articolo 109) del trattato CE prevede che il Consiglio, deliberando all'unanimità su raccomandazione della Banca centrale europea (BCE) o della Commissione, possa, previa consultazione del Parlamento europeo, concludere accordi formali su un sistema di tassi di cambio dell'euro. Per il momento non è prevista la presentazione di proposte concernenti un tale accordo riguardante l'euro e le maggiori valute internazionali non comunitarie. Se da un lato un tale accordo potrebbe contribuire a stabilizzare i mercati valutari internazionali, dall'altro le politiche monetarie nonché le altre politiche economiche dei paesi partecipanti sarebbero condizionate da obiettivi esterni che potrebbero ostacolare il conseguimento degli obiettivi interni quali la stabilità dei prezzi e un elevato livello di occupazione.

In mancanza di un sistema di tassi di cambio, il Consiglio può formulare orientamenti generali di politica del cambio nei confronti delle valute non comunitarie. Questi orientamenti generali non pregiudicano l'obiettivo prioritario del Sistema europeo di Banche centrali (SEBC) di mantenere la stabilità dei prezzi. Ne consegue che l'andamento dei tassi di cambio viene preso in considerazione nella misura in cui influenzi le prospettive di stabilità dei prezzi. Qualora la BCE ritenga che l'andamento dei tassi di cambio compromette l'obiettivo della stabilità dei prezzi (per il tramite dell'impatto esercitato sui prezzi delle importazioni e sulla competitività delle esportazioni), può contrastare tali sviluppi valendosi della politica dei tassi e intervenendo sui mercati dei cambi. Sebbene nel maggio 2000 i ministri del gruppo euro 11 nonché il Commissario responsabile degli affari economici e finanziari e il Presidente della Banca centrale europea avessero espresso la comune preoccupazione per un livello di tasso di cambio dell'euro che non rifletteva la solidità dei fondamentali dell'economia dell'area euro, né il Consiglio, né la Commissione né la BCE hanno ritenuto necessario o auspicabile formulare orientamenti generali.

Le altre politiche economiche, in particolare le politiche fiscali e strutturali, influenzano anch'esse i tassi di cambio. Un equilibrato mix di interventi di politica fiscale e monetaria, di riforme strutturali e di corretto funzionamento del mercato del lavoro potrebbe consentire di accrescere il tasso atteso di remunerazione degli investimenti nell'area euro attirando capitali e rafforzando il tasso di cambio dell'euro.

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