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Document 92000E002501

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2501/00 di José Ribeiro e Castro (UEN) alla Commissione. Riconoscimento della specificità dello sport nei trattati.

GU C 89E del 20.3.2001, pp. 203–204 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

European Parliament's website

92000E2501

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2501/00 di José Ribeiro e Castro (UEN) alla Commissione. Riconoscimento della specificità dello sport nei trattati.

Gazzetta ufficiale n. 089 E del 20/03/2001 pag. 0203 - 0204


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2501/00

di José Ribeiro e Castro (UEN) alla Commissione

(2 agosto 2000)

Oggetto: Riconoscimento della specificità dello sport nei trattati

La questione della specificità dello sport e del suo giusto riconoscimento in un protocollo allegato ai trattati è tornata recentemente alla ribalta.

Il recente Vertice di Feira, l'ultimo sotto la Presidenza portoghese, ha testualmente deliberato nelle sue conclusioni: Il Consiglio europeo invita la Commissione ed il Consiglio a tener conto, in sede di gestione delle politiche comuni, delle specifiche caratteristiche dello sport in Europa nonché della sua funzione sociale.

In una recente intervista(1), Jacques Delors commentava e rilevava in proposito: mldr decidere sulla libera circolazione dei calciatori in analogia con la libera circolazione dei lavoratori costituisce un provvedimento con gravi incidenze sul futuro dello sport in un'ottica educativa e popolare (mldr). Ho richiamato l'attenzione di Jacques Chirac e di Lionel Jospin sulla necessità di predisporre un protocollo relativo alla deroga sportiva in Europa alla stessa stregua della deroga culturale onde moralizzare lo sport, insistendo sulla componente educativa (mldr). D'altro canto sarebbe normale esigere, dalle associazioni calcistiche che disputano i campionati negli Stati membri dell'Unione europea, l'utilizzo di almeno sei giocatori aventi la nazionalità del rispettivo paese (mldr). Spetta alla Presidenza francese introdurre nel futuro trattato di Nizza di dicembre prossimo il protocollo per il quale mi sto battendo.

Nell'illustrare gli indirizzi di massima della Presidenza francese dinanzi al Parlamento europeo (Strasburgo, 4 luglio 2000), il Presidente Jacques Chirac si esprimeva dal canto suo in questi termini: Dobbiamo vigilare affinché l'Unione europea prenda meglio in considerazione la specificità dello sport e la sua funzione sociale. Si tratta di un vero problema che va esaminato e risolto. La Presidenza francese si adopererà al riguardo.

Può la Commissione indicare se ha prestato la debita attenzione alle succitate conclusioni del Vertice di Feira e all'obiettivo in questione, enfaticamente ribadito dalla Presidenza francese? Quali iniziative concrete sta promuovendo la Commissione in vista di una prossima adozione di un protocollo allegato ai trattati che riconosca debitamente la specificità dello sport e fornisca una risposta adeguata ed equilibrata ai vari problemi intensamente e ampiamente discussi, all'insegna del valore sociale, popolare ed educativo dello sport, anche se praticato a livello professionistico?

(1) Le Figaro del 4 luglio 2000, pag. 13.

Risposta data dal sig. Barnier a nome della Commissione

(25 settembre 2000)

Il riconoscimento della specificità dello sport nel trattato CE non è stato finora oggetto di alcuna proposta formale alla conferenza intergovernativa (CIG) da parte delle delegazioni dei governi degli Stati membri o della Commissione che operano nel rispetto del mandato della Conferenza.

Tale mandato, stabilito dal Consiglio europeo, si pone obiettivi ambiziosi, ma molto mirati, prefiggendosi di trovare una soluzione alle questioni istituzionali che non sono state risolte a Amsterdam e che devono esserlo prima dell'allargamento.

Le posizioni della Commissione all'interno della CIG si definiscono nel rispetto di tale ambito e la Commissione ha scelto di non proporre un'estensione di competenze in occasione di questa CIG.

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